Ecco il resoconto:
il viaggio prevedeva un tour de force archeologico-culturale tra le province di Siena, Arezzo e Perugia.
In più, la bici pieghevole al seguito ha permesso di fare alcuni brevi giri ciclo-turistici ed effettuare spostamenti in città.
In particolare, dal Bed and Breakfast in periferia si è raggiunto il centro di
Arezzo per la cena proprio grazie alla bici, che ha accompagnato la cena aretina piegata a fianco del tavolo esterno.
Devo dire che La Toscana e la parte di Umbria che ho visitato non consentono un utilizzo della bici molto agevole: si tratta di continui saliscendi, e, per una emiliana come me abituata al pari, la prospettiva non era delle migliori

Raggiunto il Lago Trasimeno, ho potuto però fare in piano qualche km lungo la ciclabile presso Castiglione del Lago.
Nello stesso pomeriggio, si è tentata la salita verso Chiusi per ammirare il Lago di Chiusi, ma dopo 5 km di saliscendi al sole con temperatura di 40 gradi ed il navigatore che indicava strade chiuse (la traccia non era un granchè corretta) si è deciso di tornare indietro per un bagno in piscina

Qui in totale tra andata e ritorno10 km.
Le altre città sono state girate tutte a piedi su e giù, destra e sinistra, basso e alto e sottoterra, dentro e fuori da musei, tombe etrusche, chiese, per diversi km pedestri al giorno sotto un sole cocente che ha sempre seguito fedele tutti gli spostamenti.
Una traccia stavolta ben indicata ha permesso però di effettuare un giro cicloturistico di mezza giornata lungo il Tevere partendo da Ponte San Giovanni (alle porte di Perugia) e risalendo il fiume fino a Ponte Felcino per un totale a/r di 26 km. Il ritorno si voleva fare in treno, ma la stazione di Ponte Felcino era deserta, le fermate erano a richiesta e nessuna indicazione sulla direzione da prendere nè biblgietteria attiva..Quindi gambe sui pedali e ritorno in bici!
Purtroppo il ritorno è stato segnato da ben 3 e dico proprio TRE forature a distanza di qualche km l'una dall'altra..Trattavasi di varie spine di rose secche che si sono conficcate tra i tasselli dei pneumatici creando vari buchi. Avevo acquistato i pneumatici da bmx presso il Decathlon, non erano antiforatura e si è visto!
Avevo con me due camere d'aria nuove, ma alla terza foratura, non trovando il buco - per ripararlo con toppe- in quanto infinitesimo, ho deciso di gonfiare la gomma e tornare a rigonfiarla ogni volta che si sgonfiava..così facendo, con qualche acciacco, ostacolo e deviazione e qualche fermata in più si è finito il giro in bici.
Il tracciato era non asfaltato con vario pietrame e buchi e appunto spine quà e là. Ma il paesaggio alquanto suggestivo!
Tanti ciclisti da corsa in giro, qualche cicloturista lungo le salite della Val d'Orcia e nessuna pieghevole, a parte una avvistata a Pienza.
Tanto di cappello a dei ciclisti incontrati ad Assisi che si erano fatti Ancona-Assisi con una tirata in un giorno e mezzo!!
P.s. Il giro Assisi-Spoleto non è stato fatto causa atrocità delle temperature in versione clima desertico tendente alla sauna..