(http://cdn.ecologiae.com/wp-content/uploads/2012/05/biciclette-a-new-york-300x148.jpg)
Missione compiuta, o quasi, per l?amministrazione cittadina di New York. Da anni infatti i vari sindaci che si sono succeduti hanno tentato in tutti i modi di ridurre il traffico automobilistico. Trattandosi della città con più anime, comprendendo non solo gli abitanti, ma anche i milioni di pendolari che ci lavorano, farli girare tutti in auto sarebbe stato un disastro. E così, dopo aver potenziato i trasporti pubblici e deciso di innalzare a dismisura le tariffe dei parcheggi, ora la mossa vincente è stata quella di favorire le biciclette.
Secondo un recente studio del New Jersey Department of Transportation infatti, il numero delle due ruote ha ripreso a salire dopo la quasi ?estinzione? del dopoguerra, quando il benessere economico ha fatto registrare il boom delle automobili ed ha di fatto tolto dalla strada le bici. Oggi in parte questo benessere è venuto meno, in parte le limitazioni, ma soprattutto le varie associazioni ed iniziative in favore delle due ruote hanno riportato la bici di moda. Una moda che sembra non debba finire almeno per ora.
Tornando allo studio, sembra che all?interno dei confini dell?area metropolitana di New York che porta fuori città nel momento di picco, e cioè il sabato pomeriggio, le biciclette siano il 47% dei veicoli in giro per le strade, cioè quasi quanto le automobili. In un periodo di tre giorni invece nella stessa zona il numero medio di biciclette è il 35%, più di un terzo dei veicoli.
Ci sono momenti in cui nella Route 9W si contano praticamente lo stesso numero di biciclette e di veicoli a motore. E? importante che i funzionari pubblici soddisfino questa domanda con infrastrutture adeguate per girare in bicicletta al sicuro
ha affermato Paul Steely White, direttore esecutivo di Transportation Alternatives. E se ci riesce New York
non vediamo perché non ci dovremmo riuscire anche noi che siamo più ecologisti come popolo.
Fonte: http://www.ecologiae.com/biciclette-new-york-quanto-auto/56512/
perché non ci dovremmo riuscire anche noi che siamo più ecologisti come popolo.
la vedi la foto? ::) la vedi la gente tutta a sinistra che se ne sta nel proprio spazio al sicuro? ::) la vedi la pista ciclabile che è solo disegnata eppure è sgombra ed occupata solo da ciclisti? ??? ecco, questa foto non potrebbe essere stata mai scattata in italia. :-[ :-X :'( >:(
Un futuro senza auto?
da Internazionale (http://www.internazionale.it/notizie/ric-beziat/2017/03/29/futuro-senza-auto) del 29 marzo 2017
“Vogliamo rimettere l’auto al posto giusto”: è così che Najdovski spiega la politica in corso a Parigi, che non passerà senza resistenze e polemiche in quanto prevede la chiusura al traffico automobilistico di una parte di strada sulla riva destra della Senna, provvedimento entrato in vigore dall’estate del 2016.
Parigi non è la prima grande città a lanciarsi nella limitazione delle automobili. In Europa – dal piccolo centro urbano alla grande metropoli – sempre più città stanno proponendo disposizioni antiauto: divieto di transito nel centro storico, pedaggi per entrare, zone riservate ai veicoli elettrici. Questi sono solo alcuni degli esempi: Oslo vieterà l’ingresso alle automobili nel centro storico a partire dal 2019; Pontevedra, una città costiera della Galizia, in Spagna, ha fatto praticamente sparire le auto dal suo perimetro urbano; Stoccarda vieterà le auto diesel dall’anno prossimo; Parigi farà lo stesso entro il 2020. La tendenza è forte, a livello mondiale.
Io invece uso il campanello per avvisare della mia presenza, in modo che la pista venga liberata per tempo .è una cosa che faccio anche io, ma la maggior parte delle volte utilizzano il tempo che gli do per guardarsi intorno, rendersi conto che c'è spazio per essere circumnavigati e non si spostano.
Poi sorrido e ringrazio.
:)
gli passo un po' vicino ma non troppo...
hai ragione, devo usare la forza in modo positivo. il lato oscuro pieghevole non vincerà. altrimenti poi la forza diventerà sforzo!gli passo un po' vicino ma non troppo...
attento al lato oscuro della bici (pieghevole) :D
la gente si abituera ad usare la bicicletta ed anche se torneranno momenti migliori continuera ad usarla.Speriamo che vada così. ::)
chi fa una scelta perché costretto, appena potrà ritornerà per la strada vecchia, vedrete.Solo un piccolo appunto se me lo permetti su questa frase, dispiace per chi agisce in questo modo ma le risorse oltre che ad essere limitate sono in via di esaurimento e non avremo possibilità di "ritornare indietro" di "superare la crisi", per ricreare le falde petrolifere ci vogliono secoli ed il petrolio è agli sgoccioli. E lasciatemelo dire almeno qui, nonostante possa capire le conseguenze che questo sistema economico porta sulle persone ma la crisi è il giovamento più grande per noi stessi e per la terra. Uno può dire..si ma le auto elettriche? se tu guardi il ciclo produttivo, di consumo e di smaltimento di una macchina elettrica -considerando il ritmo di produzione attuale- dipende sempre grosso modo dal petrolio ed in linea generale è insostenibile. Spero non perchè costretti o con l'acqua alla gola ma consapevoli dei cambiamenti dovremo cambiare radicalmente modo di vivere, siccome io credo nell'homo sapiens e vedo -partendo da questo forum- un cambio di abitudini, io penso che la consapevolezza abbraccerà chi ha il coraggio di guardare il mondo in una prospettiva diversa, nonostante le apparenze. ;)
(e io osservo meno bici di giugno e luglio scorsi.) non sarà perche sono finite le ferie?
Fiat stoppa il car sharing elettrico offerto da Mercedes e Renault
Le due case automobilistiche hanno proposto un servizio chiavi in mano. Il Lingotto si è opposto. L'assessore Enzo Lavolta: "L'azienda dovrebbe essere una risorsa, qui invece è un tappo"
"Le città che ospitano le sedi delle principali case automobilistiche - sostiene Lavolta - trovano in queste un partner per lo studio e la realizzazione di sistemi di mobilità intelligente. Per tutti la mobilità sostenibile è un impegno e un fiore all'occhiello, che fa crescere anche il sistema dell'indotto. A Torino tra l'altro si concentrano grandi capacità competitive. Le auto che vengono utilizzate a Parigi sono prodotte dalla Cecomp di La Loggia. Volkswagen per cercare innovazione non è andata in America, India e Cina, ma è venuta ad incontrare 30 aziende piemontesi. La Fiat su questo particolare filone però non investe".
a Torino c'è una politica strana: si raddoppia il costo del parcheggio in centro per incentivare a lasciare l'auto a casa e poi si aumentano in contemporanea il costo del biglietto dell'autobus....
Se alzare il prezzo del biglietto servisse ad avere un servizio almeno decente ben venga... ma dubito che sia così. Ho visto un servizio su un tg regionale e parlavano di un aumento delle vendite di biciclette pari al 70%!! Qualcosa si sta muovendo...si, alla fine la bici è l'unica risposta plausibile all'aumento dell'autobus e del parcheggio e della benzina. ma molti, dopo l'acquisto della bici da 70euro al supermercato (investimento basso), appena si renderanno conto che la ciclabilità è difficoltosa e lo spazio te lo devi ritagliare, che nulla ti è dovuto e che sei considerato un ospite per strada, come cercavo di dire nell'altra discussione, ne rimarranno scoraggiati.
a cui va aggiunta la "razionalizzazione" delle corse .... leggi tagli, basta leggere QUI (http://www2.lastampa.it/2012/09/13/cronaca/meno-corse-orari-precisi-e-davvero-cosi-CTLy4sPz6mj7evChT5TQ8O/index.html)Leggendo quest'articolo ho rivissuto anni di tribolazioni, la dinamica è sempre quella, non importa che nel mio caso si trattasse di Monza: corse sempre più diradate anno dopo anno, mezzi che arrivano con 30 minuti di ritardo e seguiti a ruota dal successivo (quindi uno dei due viaggia vuoto), orari cambiati senza poter trovare alcuna informazione attendibile alle fermate. Ogni tanto ho dei flashback e rivivo l'incubo, poi mi ricordo che ho una pieghevole e tiro un lungo sospiro di sollievo. :)
Per il viaggio di nozze io e mia moglie abbiamo scelto la norvegia con una tappa di due giorni a copenhagen.
[STAFF: la citazione riportata è stata rimossa per non appesantire la lettura :-\ Per non abusare del comando "citazione" leggete qui (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2420.0) ). La comunità vi ringrazia. ;) ]
[STAFF: la citazione riportata è stata rimossa per non appesantire la lettura :-\ Per non abusare del comando "citazione" leggete qui (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2420.0) ). La comunità vi ringrazia. ;) ]
Io non ci sono mai stato ma mi ha sempre intrigato, è molto costosa copenaghen come città? (ovviamente viaggiando senza pretese di 5 stelle eh :P)
Cosa fa un imprenditore che ha saturato un mercato? Si riconverte per sintonizzarsi sulle nuove esigenze di una società che cambia?...No, molto più facile fare le valigie e spostarsi su un altro territorio da ingolfare.
Poi c'è un fenomeno di cui al momento possiamo solo prenderne atto: il cambiamento, anzi chiamiamolo pure stravolgimento, del rapporto con l'automobile, soprattutto per le nuove generazioni
Grande risalto in Rete per lo storico sorpasso che ha raccontato Repubblica cartaceo lo scorso weekend: in Italia, per la prima volta, si sono vendute più biciclette che automobili, 1.748.000 autovetture contro 1.750.000 biciclette.
La notizia è di quelle clamorose, e molti commentatori si sono abbandonati all'entusiasmo. Gli italiani, finalmente, abbandonano la macchina e optano per una mobilità sostenibile, economica ed ecologica; costretti forse dalla crisi, ma anche da un'istintiva e sacrosanta ribellione verso i costi ormai stellari che implica il mantenere quello che è spesso uno status symbol ormai del tutto fuori moda. C'è rimasta solo gente come Fiorito, ad avere la "passione per le quattro ruote" e a rovinarsi pur di sfoggiare la jeep o il cabriolet.
Ma le cose stanno davvero così come raccontano? Mi sembrava un evento talmente storico che ho voluto andare a verificare: e, ahimé, ho scoperto che la questione è un pochino diversa. So che gli amici ciclisti mi odieranno, ma al momento è ancora presto per entusiasmarsi.
Se andate sul sito dell'ANCMA, l'associazione che raccoglie i produttori di biciclette e motociclette, trovate la serie storica della produzione, dell'export, dell'import e quindi della disponibilità per il mercato interno. Il dato 2011, pari a 1.750.000 bici, è ahinoi inferiore a quello del 2010, 1.777.000, oltre che a quello del 2009 che ha visto sul mercato 1.927.000 due ruote. In precedenza, una flessione nel 2008, ma nel 2007 e 2006 si era quasi a 2 milioni di biciclette.
Insomma, la crisi non ha massacrato le biciclette e questa è una buona notizia; ma non c'è neppure il boom di cui si parla in questi giorni. In realtà, è il mercato automobilistico ad essere crollato a tal punto da scendere sotto quello ciclistico, e basterà aspettare un pochino per vedere anche il sorpasso ad opera dei tricicli, dei pattini a rotelle e degli skateboard.
Speriamo non diano troppa importanza alla cosa,su quello contaci, dicono che siamo una lobby, ma mica così forte....
altrimenti arrivano targhe, RC obbligatoria e altre pastoie burocratiche per fare cassa.
Nella vita dell'uomo non si può dire la parolaccia «ormai»: si può e si deve sempre ricominciare, perché le persone hanno energie impensabili di bontà da stanare e far crescere, mettere a disposizione e canalizzare. Domenico Sigalini (http://it.wikiquote.org/wiki/Domenico_Sigalini)
.....Ora il compito più difficile per urbanisti ed accademici esperti di trasporti è spiegare la faccenda a politici ed amministratori, convincerli a ripensare le strade e ridisegnare una strategia della mobilità urbana efficiente e pulita, veloce ed economica, conveniente.....
Chiudiamo i centri, creiamo aree pedonali, mettiamo parcheggi periferici a pagamento, benzina a 3euro/l, trasformiamo intere vie in zone ciclo/pedonali con l'esclusione dei mezzi a motore......e glielo dici tu all'aci che in centro a torino gestisce i parcheggi sotterranei che permettono di aggirare la ztl che quest'anno è stata anche ridotta, in contemporanea alla cancellazione di un terzo delle linee di autobus il cui biglietto è aumentato del 50%? ho scritto cancellazione, scusate, volevo dire, come l'hanno chiamata qui, ottimizzazione...
Ma tutto questo deve partire dalla politica locale e basta dar retta a lobby automobilistiche come l'ACI che nel 2013 con una media velocistica dell'auto di 22 Km/h, continuano a pubblicare libri e articoli su "come è bello il nostro paese da girare in automobile"......
??? non ho capito cosa vuoi dire...che nella città della fiat le apparenze fanno sembrare che la politica cittadina e regionale lavori in senso contrario a quello che detterebbe il buon senso, cioè il senso che hai espresso tu.
Oltre 1,6 milioni le biciclette vendute in Italia nel 2012, circa 1,4 milioni le auto: il sorpasso era già avvenuto lo scorso anno e il 2012, complice anche il perdurare della crisi economica, ha confermato la tendenza nonostante la battuta d'arresto subita dal mercato delle due ruote a pedali. Nel 2012 si sono vendute infatti in Italia 1,75 milioni di biciclette in meno rispetto al 2011 (-8,2%) e la produzione è calata del 9,8%, vale a dire 2,19 milioni di bici in meno.Forse sono io che sono stanco...