La Dahon Mup24 (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=80.0) fu scelta in previsione del viaggio sull'Atlantico, in alternativa alla Speed TR (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=460.0), che nella primavera del 2008 era praticamente introvabile.
La scelsi principalmente per il cambio a 24 marce: tutte necessarie per scorrazzare il mio caravan a pedali.
Con il tempo, ho maturato qualche perplessità sulla geometria monotubo tipica delle Dahon, che per sua natura rischia di amplificare e concentrare le forze di stress originate durante la pedalata, sullo snodo centrale e sul collarino del cannotto sella: due punti che sulla mia P24 cominciano a dare segni di "affaticamento". ;D
Ecco perchè ho accolto con enorme piacere le proposte avanzate nel campo delle "minivelo (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=84)": biciclette che, in virtù del telaio a quadrilatero, potrebbero aggirare le problematiche esposte sopra, a garanzia di maggiore solidità e durata.
La minivelo Bullhead (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=591) ebbi l'occasione di provarla nel dicembre 2011, approfittando dell'acquisto di Lorenzo. Mi sorprese per la sensazione di robustezza che si percepiva in sella, confermando le ipotesi che avevo maturato guardando le immagini on line.
Il meccanismo di piega è più lento e "articolato" di quello offerto dal telaio a monotubo, una considerazione che - a mio avviso - spinge queste biciclette più verso il turismo (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?board=18.0) che l'intermodalità (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?board=27.0) quotidiana.
Le prime versioni di minivelo Dahon (2008) in realtà non mi sembra fossero pieghevoli: l'unica possibilità era quella di ruotare il manubrio per attenuare l'ingombro trasversale (http://www.dahon.com/bikes/2008/wobbegong). Se non sbaglio, solo nel 2010 (http://www.dahon.com/bikes/2011/smooth-hound) introdussero la piega anche del telaio.
La Smoot Hound 6.0 (http://www.dahon.com/bikes/2008/smooth-hound-60-0) era, a mio avviso, il primo tentativo della Dahon di lanciare le minivelo nel turismo, anche se alcuni dettagli "fricchettoni" ;D mi fecero desistere dal comprarla (in primis quello strano manubrio :o ).
Parallelamente lanciarono delle versioni più "nevrotiche" come la Dash X20 (http://www.dahon.com/bikes/2011/dash-x20), attente al grammo e alla linea.
La storia recente si fa più complicata, perchè la realtà Dahon si è sdoppiata in http://www.dahon.com/ (http://www.dahon.com/) e http://dahonbikes.com/ (http://dahonbikes.com/) (consultabili per gli ultimi aggiornamenti).
Le Dash P18 che troverete in questa discussione credo vengano dai due diversi filoni: la bianca dal sito storico, la nera dalla nuova piattaforma (per maggiori info, potete consultare la discussione "novità Dahon (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=960.0)" , dove la vicenda è stata seguita più da vicino).
La mia Dash proviene dallo stesso stock Velokontor già menzionato sopra. Mi è arrivata senza pompa biologic nè parafanghi (come invece riportato nella foto su ebay), ma ho desistito dal reclamare.
(http://www.bicipieghevoli.net/img/dahon_dash_p18_collage1.jpg)
il pacco spedito
Alcuni dettagli in breve:
- La prima cosa che ho fatto è stata sostituire i pneumatici Kojak di serie: tanto belli quanto, per le mie esigenze, impossibili. Al loro posto ho montato una coppia di più tranquilli Schwalbe Marathon 1.75. ;D
- ho installato il portapacchi della MuP24, su cui riesco agevolmente a montare le Ortlieb standard. A differenza che sulla Mup24, qui i talloni non rischiano di strusciare contro la borsa.
- La brugola di sblocco dello snodo (la stella triangolare rossa nella foto precedente) non ha un alloggiamento sul telaio (come invece accade nella Dashp18 bianca presentata prima in questa stessa discussione), per cui dopo averla dimenticata la prima volta a casa, ho deciso di lasciarla sul sellino quando la parcheggio, così da ricordarmela quando esco di casa. (Sto comunque meditando di comprarne una da legare al telaio).
- I pedali pieghevoli sono esteticamente inguardabili, solo il tempo dimostrerà se almeno sono robusti.
- la trasmissione 2x9 rapporti è, secondo me, l'elemento di spicco. Come già fatto notare nei post precedenti, è forse un po' troppo orientata all'allungo, per cui sto provvedendo, grazie ai preziosi consigli di Stefano Steo1971, a modificarla. Prossimamente i dettagli.
- Dell'Andros Stem/Dahon Flat Pac ne ho parlato nella relativa discussione (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=26)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/dahon_dash_p18_collage2.jpg)
il telaio a quadrilatero, la trasmissione standard e il manubrio regolabile
La guida, soprattutto all'inizio, l'ho trovata un po' nervosa nello sterzo. Una sensazione che comunque si accantona dopo una manciata di chilometri.
Rimane il piacere di pedalare senza gli scricchiolii che troppo spesso sento invece nelle altre pieghevoli.
La postura è comoda, garantita dalla taglia "Large". La distanza tra il manubrio ed il sellino è equiparabile a quella sulla Brompton (ma ha il vantaggio di poter essere regolata, grazie all'Andros Stem).
Nella figura seguente, riporto anche il grafico del confronto con la Dahon Bullhead: la conferma che le due bici sono una diversa interpretazione dello stesso telaio.
(http://www.bicipieghevoli.net/img/dahon_dash_p18_brompton_bullhead.jpg)
DashP18 a confronto con la Bullhead (sopra) e la Brompton (sotto)
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da altra discussione
in una notte di pioggia, vagando per una Reggio Emilia deserta, con la Dahon Dash P18.
(http://s22.postimg.cc/jtarufo6l/mantella_dahon_dash.jpg) (http://postimg.cc/image/jtarufo6l/)
e ancora:
Un esempio di intermodalità bici + corriera con la Dahon Dash P18.
Anche sui pullman di linea, si rischia di trovare vani bagagli angusti, dove una bici normale non entrerebbe (se non smontando le ruote).
(http://s22.postimg.cc/pv52z2pf1/dahon_dashp18_reggio_emilia_corriera_bus_pullman.jpg) (http://postimg.cc/image/pv52z2pf1/)
(Reggio Emilia, Pasqua 2013)
e ancora:
la Dahon Dash P18 equipaggiata con i parafanghi nella piovosa Pasqua del 2013.
Per la ruota posteriore, ho ripiegato con una soluzione di fortuna, sufficiente ad evitare l'accumulo di detriti sul telaio, all'altezza del movimento centrale.
I bagagli montati sul portapacchi hanno evitato il resto (schizzi direttamente su gambe, sedere, schiena).
(http://s14.postimg.cc/rzqx9760d/dahon_dashp18_parafanghi_forum_bicipieghevoli.jpg) (http://postimg.cc/image/rzqx9760d/)
(Reggio Emilia, aprile 2013)
e ancora:
la Dahon Dash P18 a pieno carico
(http://s8.postimg.cc/qzc6jf41d/dahon_dashp18_cicloturismo_forum_bicipieghevoli.jpg) (http://postimg.cc/image/qzc6jf41d/)
(Emilia Romagna, Pasqua 2013)
e ancora:
Con la Dahon Dash P18 a Pasqua 2013 , in una giornata di sole, seguendo una traccia GPS:
(http://s23.postimg.cc/bdogs38dz/dahon_dashp18_cicloturismo_forum_bicipieghevoli_torrente.jpg) (http://postimg.cc/image/bdogs38dz/)
e ancora:
la Dahon DashP18 in treno da Reggio Emilia ad Ancona, su un regionale.
Nella foto si confrontano gli ingombri con una bici standard. Superfluo ogni commento al riguardo.
(http://s24.postimg.cc/6g3ygtrup/dahon_dashp18_cicloturismo_treno_forum_bicipieghevoli.jpg) (http://postimg.cc/image/6g3ygtrup/)
(Pasqua 2013)
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da altra discussione:
la Dahon Dash P18 nel baule di una Mercedes
(http://s24.postimg.cc/wt1m9hj9d/dahon_dash_portabagagli.jpg) (http://postimg.cc/image/wt1m9hj9d/)
e ancora:
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(http://s17.postimg.cc/yo2on03bf/dahon_dash_sound_system_bicipieghevoli.jpg) (http://postimg.cc/image/yo2on03bf/)
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