riporto di seguito l'email di Simone, che oltre ad essersi già distinto per il restauro della Dahon Speed (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=226.0), ha conosciuto da vicino una Di Blasi R50.
;)
Ciao Federico,
ecco le foto della simpatica DiBlasi che usavo fino a qualche tempo fa per andare a lavoro (non nel tempo libero e capirai perché).
T'avevo promesso di farti avere del materiale da diffondere ed eccoci qui, mi spiace per il ritardo ma meglio tardi che mai :-)
L'ho venduta sostituendola con una meno problematica Atala Folding monomarcia (che ovviamente ho stramodificato... ma è un'altra storia), una di quelle che Ikea (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=154.0) ha "donato" anni fa ai dipendenti per aiutarli negli spostamenti. Molti di questi dipendenti non hanno digerito il regalo e hanno venduto il piccolo mezzo, a tutto vantaggio di chi come me, invece, l'apprezza tutt'ora.
Ma torniamo alla DiBlasi: si trattava di una bici trovata tramite annuncio su Porta-portese e venduta a 40 Euro! Dico Quaranta Euro! Il signore che me l'ha data non aveva nessuna voglia di tenersi il mezzo, dato che in tanti anni non l'aveva praticamente usato.
Ma il fatto d'averlo conservato attaccato fuori dal camper per decenni aveva minato l'integrità della piccola pieghevole in vari modi.
Tutta costruita in solido acciaio, ben saldato, ben verniciato e ben imbullonato (una miriade di snodi registrabili).
All'epoca era un esempio di inventiva e di praticità ma - secondo me - era destinata ad un target di utenza che vedeva la bici come un mezzo di trasporto per brevissime tratte... l'importante quindi - a mio avviso - non era creare il mezzo efficiente per definizione ma un grande compromesso.
I difetti che ho riscontrato sulla mia riguardano l'elevato numero di parti incernierate, che rendono il tutto molto accattivante ma che mi lasciano un po' perplesso in merito all'affidabilità strutturale per lunghi tragitti.
Per evitare eventuali allentamenti della bulloneria, dovevo dedicarmi ad una regolare manutenzione. Senza contare che il progetto, seppur valido, non prevedeva una fine regolazione dell'ergonomia di guida.
Ovviamente un forte limite era dato alle persone alte di statura: la bici è piccola e allungare troppo (con delle modifiche artigianali) le leve in gioco fa aumentare troppo le leve e quindi le torsioni di tutto il sistema.
Inoltre l'impiego di componenti consumabili dedicate quali i freni a tamburo o alcuni bulloni particolarissimi, potrebbero complicare la manutenzione, ma questo è un problema comune anche a svariati altri progetti di bici pieghevoli e non...
Di seguito alcune foto della la bici così come l'ho usata io per due anni:
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi1.jpg)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi2.jpg)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi3.jpg)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi4.jpg)
mentre nelle prossime la puoi osservare in "assetto da vendita", avvenuta a luglio del 2010.
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi5.jpg)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi6.jpg)
(http://www.bicipieghevoli.net/img/diblasi7.jpg)
Simone