bicipieghevoli
turismo pieghevole => racconti di viaggio pieghevole => Topic aperto da: iBike - Luglio 20, 2015, 09:25:00 am
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segnalo:
Viaggio Randagio ~ Dalla Cravatta alla Lycra (Randonnée)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=8520
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Lo scorso week-end al Raduno nazionale dei Randagi ho ricevuto la tanto attesa e sudata maglia della Nazionale Italiana dei Randonneur. In 6000 partiremmo per affrontare un sogno lungo 1230 km con circa 12000 metri di dislivello + entro 90 ore. Io lo farò in sella alla mia amata Brompton :-)
(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/07/img_2164.jpg)
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12000 metri di dislivello? Avete messo tre monti bianchi uno sull'altro per l'occasione? :D
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complimenti! l'unico pieghevolista? ;D
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Saremmo in due a farla in Brompton Aldo ed io... Durante quest'anno non so di nessun altro che si sia brevettato con altre bici pieghevoli. Quando li vedrò se da altre nazioni ne arrivano altri :-)
....per il dislivello niente MBianco solo colline ma sommando le salite di tutte le colline si arriva a 12000 mt di D+. Nelle randonnèe generalmente per i brevetti da 200 km si hanno 2000 mt di D+; 300 - 3000; 400 - 4000; 600 - 6000. Poi ci sono i brevetti extreme come la RanDolomitics con percorsi di 117 km e 4200 mt, 225 km e 7000 e 461 km con 14200 mt. e molti altri.....insomma si pedala ;-)
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Ah ho capito, non sapevo di questo metro di misura per le tappe, perdona la mia ignorazna :D
Mi aggiungo (caspita, non l'ho ancora fatto :o) ai complimenti per le tue imprese, ed in bocca al lupo! ;)
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Non ti devi scusare di nulla, non lo sapevo neanch'io l'ho scoperto pedalando un metro alla volta :-D
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(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/07/pbp-wile-cojote.jpg)
Dopo attente, ma tardive ricerche su infernet ho finalmente comprato i biglietti per Parigi. Viaggerò di notte con il treno Thello (la Brommie è un semplice bagaglio a mano), in modo da sfruttare ogni minuto di luce della mia avventura Parigina. Il 15 controllo bicicletta e il 16 alle sei e mezza di pomeriggio si parte. Per affrontare al meglio i 1200 km di questa Rando ho iniziato una scrupolosa manutenzione, che prevede la lubrificazione di tutti gli ingranaggi, sostituzione di tutte le guaine, cavetti, pattini, copertoni (Kojak), catena e per finire un approfondito lavaggio. Il bagaglio sarà essenziale, quasi minimale in modo da limitare al massimo il peso.
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In bocca al lupo!
Io sarò dalle parti di Rennes intorno al 20 ed a Parigi il 21: se vedrò sfrecciare quella maglia farò sicuramente il tifo. ;) :D
PS: ed i pignoni?
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Ti "accontenti" di chiudere entro il tempo massimo (come farebbe il sottoscritto) oppure hai altre aspirazioni?
Hai programmato il riposo oppure asseconderai le richieste del corpo man mano?
Più leggo di questa gara e più ne sono affascinato. Ance se non ti servirà per pedalare hai la mia massima stima ed ammirazione. ;)
Ho verificato percorso e date e purtroppo non riuscirò ad incrociare i nostri tragitti, altrimenti ti assicuro che avresti avuto la tua dose di tifo accanito. ;D
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In ogni Rando il mio spirito e Ride to Finish, ma per finire in tempo la PBP in sella alla mia Brommie dovrò limitare le soste :-).
A quanto so nei vari checkpoint c'è tutto cibo, letti, meccanici (non credo pratici di Brompton), ma siamo in 6000 e le code saranno lunghe. Mi hanno detto che a volte per una branda puoi aspettare anche un ora...troppo per un che vuole solo chiudere gli occhi qualche minuto.
...Ci persone che mesi prima stabiliscono tutto prenotando anche camere lungo il tragitto.
Io non sono così, anzi l'organizzazione non è affatto il mio forte (non so ancora dove dormirò dopo l'arrivo) per cui ascolterò il mio essere: quando mi dirà fermati mi accosterò e riposerò, stessa cosa per il cibo.
Insomma sarò un randagio in una rando ;-)
Tutti mi hanno descritto la PBP come una grande festa a pedali in cui trovi il mondo.... non vedo l'ora di viverla.
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Per conoscendoti solo tramite il forum immaginavo che sarebbe stato quello lo spirito :)
Io mio sono mosso in questi ultimi giorni per tutte le prenotazioni dell'imminente vacanza ed ho ancora trovato una discreta disponibilità.
Per l'arrivo ti suggerisco di cercare una sistemazione con airbnb: io a Parigi sono riuscito a spendere 40€ a notte prendendo un mini appartamento ;)
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Insomma sarò un randagio in una rando ;-)
Tutti mi hanno descritto la PBP come una grande festa a pedali in cui trovi il mondo.... non vedo l'ora di viverla.
Evviva il randagismo pieghevole!!!!
Pedala per tutti noi!
Ti seguirò con curiosità ed ammirazione. Tienici aggiornati. ;)
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Ho scoperto che sul sito della PBP si può seguire un concorrente intendo il numero di telaio.
Se ci dici il tuo potremo seguire i progressi della tua avventura. ;)
Io sono già in zona bassa Normandia che ti aspetto con il secchio in stile Fantozzi ;D. .... In realtà non serve perché domani danno pioggia ::)
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Si il mio numuro è L101. Sarete la benzina che alimenta il mio motore :-)
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(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/08/img_2183.jpg)
Un avventuriero di fine ottocento affermava che in un viaggio le dimensioni del proprio bagaglio diminuiscono al crescere delle capacità di adattamento alle avversità, mentre un noto alpinista della metà del 900 ripeteva che se nello zaino hai un oggetto che non usi per più di due volte, vuol dire che per quello che fai non ti serve.
In fine al museo dei Campionissimi di Novi Ligure ho incontrato un anziano ciclista, un gregario a me sconosciuto di nomi blasonati. Del nostro incontro ricordo con affetto una frase detta con il sorriso di chi ha faticato molto: “un tempo si pensava solo a pedalare”.
Con queste briciole di saggezza ho cercato di preparare il mio bagaglio per percorre i 1230 km della Parigi-Brest-Parigi.
Per quanto riguarda la componente meccanica: il pocket multi-tool, 2 camere d’aria con relativo kit di riparazione e la catenella del cambio nel mozzo….non ho mai avuto problemi con questo particolare pezzo di ricambio (in realtà non ho mai avuto Brompton problemi), ma altri si e allora… non si sa mai.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, giubino rifrangente, un cambio completo, manicotti, gilet, giacca pioggia, sovra scarpe impermeabili e l’immancabile capellino da ciclista.
Per l’igiene spazzolino, dentifricio, una saponetta e un piccolo asciugamano.
A completare il bagaglio, batteria di ricarica, frontale e telo termico.
Cercando di limitare i 12 kg di peso della mia Brommie ho tolto il paracorona, il gancio per la borsa frontale e dato il meteo favorevole i parafanghi, giusto qualche etto, ma così sembra molto più sportiva.
Ma per rendere veramente leggero il mio bagaglio, prima di ogni cosa porterò con me solo pensieri leggeri. :-)
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Non ho suggerimenti o consigli da dispensare sul bagaglio minimal, questo é un campo in cui si mooolto più avanti del sottoscritto (che si sta scarrozzando 25 kg di carrello! ;D ) Mi limito a rinnovare l'augurio di riuscire in questa incredibile impresa e di avere preso oggi pioggia e vento per te. ;)
Lungo la tappa odierna ho trovato questo uscendo da Domfront.
(http://i.imgur.com/CaD2hi9.jpg)
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È bellissimo c'è il mondo nel tragitto x arrivare al velodromo ho parlato con inglese, cinese, brasiliano e tedesco. All'arrivo centinaia di persone la maggior parte con bdc, molte reclinate anche con catena è per ora ho contato 4 pieghevoli. Il tempo è incerto e freddo. Il viaggio è all'inizio, ma già sorprendente.
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Faccio mio il saluto ed incoraggiamento che tante volte mi é già stato rivolto durante questo viaggio: BON COURAGE!!
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Contrôle Km Temps Passage Moyenne tronçon Moyenne Totale
START 0 16/08 18:31
VILLAINES 221 11:52 17/08 06:23 18.6 km/h 18.6 km/h
FOUGERES 310 16:41 17/08 11:12 18.4 km/h 18.5 km/h
TINTENIAC 364 20:22 17/08 14:53 14.6 km/h 17.8 km/h
LOUDEAC 449 25:20 17/08 19:51 17.1 km/h 17.7 km/h
CARHAIX 525 32:24 18/08 02:55 10.7 km/h 16.2 km/h
BREST 618 38:41 18/08 09:12 14.8 km/h 15.9 km/h
CARHAIX 703 44:06 18/08 14:37 15.6 km/h 15.9 km/h
LOUDEAC 782 49:12 18/08 19:43 15.4 km/h 15.8 km/h
TINTENIAC 867 55:43 19/08 02:14 13 km/h 15.5 km/h
Questo é l'ultimo rilevamento: alle 2:14 di questa notte ha percorso 867 km in 55 ore e 43 minuti.
La velocità media dell'ultimo troncone é scesa a 13 km/h, mentre quella complessiva é di 15,5.
Non oso immaginare lo sforzo mentale necessario a continuare a pedalare dopo cosi tante ore e km. Credo che ormai, anche per uno allegato come lui sia solo più una questione di testa. Vorrei poter essere lungo la strada ad incitarlo.
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A questo punto la testa prima delle gambe.
Massimo rispetto :)
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Aggiornamento:
FOUGERES 921 59:30 19/08 06:01 14.2 km/h 15.4 km/h
Però non risulta il passaggio al successivo controllo (Vilaines), previsto un'ora fa; speriamo che sia solo un disguido di dati
bon courage!
Vittorio
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É successo anche a me di vedere dei buchi la non sono riuscito a capire se si tratta della previsione.
Ora comunque lo vedo completo ed ha appena superato i 1000!
Tieni duro! Vai, vai VAAAAIIIIIIIII! sei un grande!
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Infatti, era evidentemente un problema di tempestività di aggiornamento dati:
VILLAINES 1009 66:02 19/08 12:33 13.4 km/h 15.2 km/h
MORTAGNE 1090 71:00 19/08 17:31 16.3 km/h 15.3 km/h
e sta ancora tenendo un buon passo; complimenti|
Vittorio
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Se non si ferma a dormire e continua con questo ritmo potrebbe arrivare a Parigi questa notte intorno verso le 3 e chiudere in 80 ore circa.
Mentre scrivo dovrebbe essere intorno ai 1120 km e immagino che "senta" la fine.
Continua cosi!
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Hai ragione, anche all'ultimo controllo era in media:
DREUX 1165 75:53 19/08 22:24 15.3 km/h 15.3 km/h
Per un arrivo previsto fra le 2 e le 3
Grande impresa!
Vittorio
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Grandissimo! Il nostro campione é arrivato alle 03:37 chiudendo in 81 ore e 6 minuti ad una media di 15.1 km/h.
Non ho parole per descrivere la stima ed ammirazione per avere concluso un'impresa del genere ed attendo con ansia il resoconto.... dopo il meritato riposo!
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Io dopo 30 km comincio a vedere San Pietrino e Santa Graziella sul manubrio, invece iBike ne ha percorsi altri 1200... :o
Grandissima impresa! :D
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Ragazzi leggervi è un emozione. In attesa di darvi un resoconto più dettagliato due parole per descrivervi le mie 81 ore e una manciata di minuti che hanno segnato i 1230 km di PBP.
Di queste 81 ore ho dormito da randagio accovacciato ai bordi di una strada 1 ora e mezza, ad ogni ceck-point ho timbrato mangiato e bevuto, per poi ripartire e godermi in pieno questo viaggio in me stesso.
I primi 600 km sono letteralmente volato sulle ali delle emozioni con nella mente la gente che ti incita facendoti sentire parte di qualcosa di straordinario, cosa che in realtà è durata lungo tutto il percorso 24 ore su 24.
Dopo Brest però sono iniziati i piccoli problemi tra cui una terribile irritazione al lato B ed inguine che ha trasformato gli ultimi 200 km in una tortura. Forse la Brompton sella non è pensata a questo tipo di viaggio o più semplicemente sono io a non essere sufficientemente preparato ;-).
Quindi l'incontro con l'anima randagia, Giorgio Murai, e le sue semplici parole quando mi ha visto piegato in sella: "mi raccomando tieni botta" hanno resettato la mia mente alla gioia di fare quello che amo, pedalare la mia Brommie. Così ho semplicemente continuato verso l'arrivo e terminato quello che fino a poco tempo fa mi sembrava solo un sogno.
A tre giorni dalla PBP ancora piccoli dolori un po' dovunque, messi in conto quando ho deciso di continuare, e l'immensa gioia per essere arrivato fino in fondo.
un abbraccio
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complimenti ancora!
qualche foto per sognare un po' con te?
:)
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Sulle ali dell’emozione.
George Mallory, l’alpinista che forse più di tutti incarna l’essenza dell’alpinismo diceva:
“Sappiamo che non esistono sogni che non valgano la pena di essere sognati.
Bisogna essere convinti di poter resister fino alla fine e nel fare questo conseguiamo qualcosa di pianamente soddisfacente.”
In totale relax attendo l’ora della mia partenza sul prato davanti al velodromo. La mia Brompton suscita curiosità e incredulità quando con il sorriso dico che ho intenzione di fare la Parigi-Brest-Parigi (PBP) con lei. D’altra parte la PBP non è una gara e io la voglio solo finire entro il tempo limite. In quelle ore ho la possibilità di incontrare il modo scambiando quattro chiacchiere con ciclisti che provengono da ogni parete del globo, cosa che continuerà lungo tutto il percorso. Nonostante la PBP non sia una gara, all’avvicinarsi dello start, sale la tensione. Finalmente sono sulla linea di partenza, il mio cuore è molto più veloce dei secondi che scandiscono il conto alla rovescia, poi un boato, una folla in festa applaudendo grida bon courage, bon route, bravo ed io percorro i primi chilometri letteralmente sulle ali dell’emozione. Questo clima di festa, con mio grande stupore, perdura per tutti i 1230 km della Regina delle Randonnè 24 ore su 24. In ogni paesino bambini sorridenti incitano e offrono acqua ai ciclisti. Io, grazie alla Brompton, in cambio dei loro preziosi doni riesco a regalargli un sorriso…sono “italienne avec le petit vélo”.
I gesti di gentilezza che ricevo dagli spettatori sono tantissimi ed impressi nel mio cuore.
In breve cala la sera e con lei il freddo pungente. Mi copro e dopo poco sono assalito dal sonno. Quando mi accorgo di iniziare a sbandare decido di fermarmi. Mi accovaccio per terra ma dopo pochi minuti inizio a tremare, risalgo in sella per cercare di scaldarmi un po’. Il fresco mi tiene ben sveglio e la prima notte trascorre “veloce” come i chilometri sotto le mie piccole ruote. Ad ogni check-point il rito si ripe timbro, cibo, acqua e via nuovamente in sella. Passa ancora una notte e la mattina sono a Brest. Fin qui tutto bene poi iniziano i primi fastidi che a 300 km dall’arrivo si trasformano in una tortura. Ho una terribile irritazione al lato B e all’inguine che mi rende dolorosa ogni pedalata. Per mia fortuna proprio nel momento del bisogno incontro Shai Shprung. Un americano che sta percorrendo la PBP in fissa. Raramente ho trovato una persona così gentile e premurosa con un estraneo. Per 200 km ho un angelo custode che distoglie la mia mente dal dolore. Poi quando penso di essere alla fine di me stesso incontro l’anima randagia, Giorgio Murari, che pedala veloce insieme a Loretta e Nicodemo. Giorgio guardandomi dritto nell’anima mi dice: “mi raccomando tieni botta”. Queste poche e semplici parole, ascoltate con il cuore, scuotono il mio essere. Mente e corpo diventano l’una funzione dell’altra. I mie occhi tornano a riempirsi delle bellezze della PBP, luoghi splendidi e persone in festa che ti fanno sentire parte di qualcosa di straordinario….la Parigi-Brest-Parigi.
All’ultimo check-point io e Shai ci salutiamo. Lui potrà così concludere rapidamente la sua PBP ed io terminare il viaggio oltre i mie confini.
Nel silenzio della notte e da solo arrivo finalmente al velodromo e la gioia di aver concluso la PBP esplode nel mio cuore.
In una Randonnèe i numeri non dicono nulla, contano solo gli attimi che si riescono a cogliere, l’emozioni catturate durante il lungo percorso e nel ancor più lungo viaggio in se stessi, ma avendo un cip alla caviglia che scandisce i tempi anche questi fanno parte della PBP.
Per concludere la mia PBP ho impiegato 81 ore e 6 minuti, dormendo un totale di 1 ora e mezza.
A quattro giorni dalla PBP ho qualcosa in più di piccoli fastidi, ma ad essere sincero sto ancora viaggiando sulle ali dell’emozioni.
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Cosa posso dire di fronte ad un'impresa simile... chapeau!
Mi fa sorridere quando parli di piccoli fastidi o dolori a 300km dall'arrivo. Cavolo ne hai sparati più di mille!!!
Io i dolori li sento già dopo 60km ahahah ;D
Mi sembra degno di nota anche il bilancio sonno/veglia, anzi, mi sembra quasi impossibile poter pedalare 81 ore con un sonno di poco più di un'ora :)
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Grazie,
All'arrivo per mandare un semplice messaggio a mia madre di: "tutto bene" ho impiegato quasi un ora. Letteralmente mi spegnevo senza neanche accorgermene.
Durante il finale della rando invece i "fastidi" erano così intensi che l'unico mio pensiero era arrivare.
Diciamo che quindi il rapporto dormi/veglia è stato una conseguenza degli eventi e il timore di non finire in tempo. :-)
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(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/08/pbp.jpg)
In tarda mattinata dopo la PBP
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La PBP non si limita ai numeri, ne sono convinto ed il racconto di Maurizio lo testimonia, ma i numeri comunque ci sono ed hanno il loro peso... veri e propri macigni in questo caso.
Pedalare così a lungo concedendosi così poco riposo non è impresa per chiunque, professionisti inclusi.
Leggendo in giro i racconti di vari partecipanti degli anni passati ci si può fare un'idea: a me era rimasto particolarmente impresso quello di un americano ex marine ed attivo ironman/triatleta (quindi qualcuno già abituato a sofferenza e fatica) che la descriveva come l'impresa più impegnativa mentalmente e fisicamente in cui si fosse mai cimentato ed a cui nulla avrebbe potuto prepararlo. E' vero che si trattava di uno dei "mostri" che la chiudono in meno di 50 ore ma la sostanza è quella anche per chi ne impiega anche 90.
Era comunque solo uno dei tanti che si può trovare facilmente in rete e chi ha voglia di leggerne si può sbizzarrire.
Il male al culo (sarà un'espressione poco fine ma rende di più l'idea ;D ) lo conosciamo tutti, con la differenza che parliamo di giri di poche ore e per i quali arriva presto il riposo.
200-300 km sono distanze di tutto rispetto che pochi sono in grado di affrontare ed è normale aspettarsi di finirli con dei dolorini..... 600 sono già inavvicinabili anche ai più allenati .... ma MILLEDUECENTOTRENTA km sono un ordine di grandezza diverso e credo non tutti riescano a coglierne in pieno lo sforzo che richiede (in pratica tutti quelli che non l'hanno provato, compreso il sottoscritto). Al confronto anche una maratona sembra una sgambata per sgranchirsi!
Quelli che Maurizio liquida con la consueta umiltà come "fastidi" e "dolori" sono probabilmente del tipo che avrebbero fatto rinunciare molti. C'è gente che arriva ad improvvisare modi per sostenere la testa sollevata per guardare in avanti perchè il collo non è più in grado di reggerla. Altri che si ritrovano a perdere temporaneamente sensibilità al mignolo e anulare delle mani per via dell'infiammazione al nervo ulnare dovuta alla pressione prolungata. Quando si parla di irritazioni all'inguine penso che sarebbe più chiaro fare riferimento ad piaghe ed ulcere.
Non è mia intenzione rovinare l'atmosfera sognante e le emozioni che iBike riesce sempre a trasmettere nei suoi racconti, ma sottolineare che riesce ancora a farlo proprio in una situazione estrema.
Ancora complimenti!
PS: Shai correva con QUESTA (http://ridewithgps.com/photos/full/1071453.jpg)?
PPS: ma una B17 no?! gia mi chiedevo come avessi fatto a completare i brevetti con la sella originale!
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Si la bici di Shai è proprio quella. Dietro per la PBP montava un pignone del 15...troppo forte!!! anche nello stile la sua divisa era stata fatta apposta da un artista californiano. Anche a lui a 150 km ha avuto qualche problema con la sella. In poche parole la sua B17 ha letteralmente ceduto. Nello specifico, la parte centrale si è affossata di colpo, ma nonostante questo inconveniente non ha sentito fastidi.
Alla PBP e in generale i Randonneur montano per la maggior parte una Brooks i modelli che vanno per la maggiore sono la B17, swift e alcune B15.
Nei miei brevetti al massimo avevo un po' di dolore da pressione e arrossamenti che risolvevo con un po' di Prep. Alla PBP invece intorno agli 800 sono iniziate a formarsi delle vere piaghe che verso la fine sono diventati dei profondi tagli....non ero proprio preparato a questo, ma ora è tutta esperienza per la prossima volta (come ad esempio portarsi una crema per prevenire)
Già adesso sto cercando su infernet un rivenditore Brooks. Nella mia wish list c'è la B17 o B15 o cambrium C17 o C15. Nei vari forum (compreso questo) sto guardando le varie opinioni consapevole che soltanto la prova su strada potrà dirmi quale mi salverà il sedere ;-)
Ora sto usando una crema per bambini quasi miracolosa. Continua invece a perdurare il formicolio ad entrambe le mani con quasi assenza di sensibilità, ma il medico mi ha detto che passerà. Non volevo però tediarvi con particolari "clinici" anche perchè il piacere di terminare la PBP supera di gran lunga questi piccoli fastidi :-)
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mamma mia che forza, sei una bestia!!!
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mamma mia che forza, sei una bestia!!!
Quoto: mi sembra sintetico, ma esplicativo ;D
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Grazie, ma sono solo iBike o più semplicemente Maurizio.
Ma ora diamo un po' di numeri:
6051 iscritti
5867 partenti
4512 finishers
138 finishers fuori tempo massimo
1217 ritirati
anche questo è Paris-Brest
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Complimenti Maurizio per essere riuscito a realizzare il tuo bellissimo sogno! :)
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Grazie mille a tutti voi.
Ho sempre pensato che ogni viaggio inizia con un sogno, evolve in un percorso e non finisce mai neanche quando si torna a casa.
Il viaggio continua nelle emozioni nei nei nuovi progetti....Già ben chiari ;-)
(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/08/pbp-start.jpg)
in attesa della mia griglia di partenza
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vedendo le reclinate sullo sfondo mi viene da pensare che ad un certo punto della PBP la loro posizione di guida debba esercitare un certo fascino, visto che si sta "in poltrona" rispetto ai sellini delle bici standard :D
Nella foto precedente non sembri neanche così sfinito come ci si potrebbe aspettare, complimenti! Io credo che non sarei neanche andato a dormire, ma direttamente in coma.
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Complimenti, hai compiuto un'impresa straordinaria!
Ancor più della preparazione atletica e della resistenza al dolore (già fuori dell' ordinario) mi meraviglia la capacità di resistere al sonno. Un'ora sola su 81!
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Ho letto tutti i post d'un fiato, che meraviglia! Complimenti.. affermazione banale ma sentita!
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Io ho esperienza (ahime!!) di pedalate di 15 ore di fila o giù di lì.
Anche io avevo avuto il fastidio ad una mano, praticamente i giorni successivi perdevo a volte la sensibilità ad un paio di dita dalle parti del mignolo destro. Poi è passata nel giro di pochi giorni.
Cmq stiamo parlando di un'impresa mostruosa a livello mentale. Dopo decine di ore quando l'energia finisce i pensieri vagano in zone buie del cervello ed il minimo che può succedere è entrare in uno stato di disperazione delirante. L'unica cosa che non riesco ad immaginare è la mancanza di sonno che deve essere terribile. Immagino comunque che l'atmosfera positiva e festosa che circonda l'evento aiuti un pochino!
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Chapeau!
Non per farmi gli affari tuoi ma da un punto di vista fisico, hai fatto per anni ciclismo a livello agonistico, prima di iniziare coi brevetti? Come si prepara una cosa del genere?
Come credo tutti, rimango affascinato quando i i limiti sono ben al di là di quanto solo immaginato e anche a me quella misera ora e mezzo di sonno ha dato la mazzata finale per cui non ho potuto fare a meno di scrivere :D
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Ho un passato agonistico ma non nel ciclismo e tanto meno nell'endurance, sono passato direttamente da pendolare a Randonnèe così per caso o meglio per logica conseguenza al piacere di pedalare.
Di allenamento su due ruote non so' niente o quasi. Recentemente, dato il perdurare dell'inattività bi-ciclistica a causa del fastidio alle mani (ora solo più due dita per mano) ho comprato un libro sull'allenamento nel ciclismo, scoprendo la mia grande ignoranza in questo campo. Per cui appena riprendo la bici cercherò di vedere se riesco a mettere in pratica qualcosa di quello che ho letto....chiaramente non ho tolto il bike 2 work ;-)
Per prepararmi alle Randonnèe ed in particolare alla Parigi-Brest da Aprile ho pedalato tutti i week-end stando in sella almeno 16 ore al giorno con mediamente 5000 metri di dislivello positivo, se pioveva invece andavo lungo l'Aurelia tutto qui.
Quando ero alla Parigi-Brest ho parlato con un sacco di Randagi e tutti più o meno oltre al'uscita del week-end (fissa!!! per tutto l'anno) facevano anche una sgambata infrasettimanale. I super, quelli che hanno chiuso la PB in meno di 50 ore, invece "vivevano" sulla bici.
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Per prepararmi alle Randonnèe ed in particolare alla Parigi-Brest da Aprile ho pedalato tutti i week-end stando in sella almeno 16 ore al giorno con mediamente 5000 metri di dislivello positivo,
Ciao, mi accodo ai complimenti perché per me anche solo un allenamento dei tuoi è fantascienza!
Però volevo chiederti che giri facevi per mettere assieme 5000 metri di dislivello. Vivo sull'appenino ligure da sempre e so che le salite non mancano, ma per pura curiosità mi piacerebbe sapere uno dei tuoi giri "tipo"
Grazie e scusa per il disturbo, ed ovviamente ancora complimenti!
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Il mio giro di riferimento è Genova, passo del Turchino, passo del Faiallo, Monte Beigua, Sassello, Albissola, Genova ripetuto 2 volte, 3 a fine stagione. Quando c'è molto caldo o la domenica nel periodo della balneazione mi fermo dal Faiallo e vado su è giù, c'è fresco e poche macchine... tranne ferragosto che è strapieno di merenderos.
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Passare 32 ore in bici nel weekend per me significherebbe essere radiato immediatamente dalla mia famiglia
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Tutte scuse! :D :D :D ;)
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Grazie iBike, accidenti gran bel giro!
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Tutte scuse! :D :D :D ;)
poi adesso che comincia la brutta stagione, nessuno ha più voglia di pedalare tolto il sottoscritto >:( :'( :'(