Marco Bardazzi @marcobardazzi
Bloccato nel traffico da un branco di ragazzi nudi in bici. Sono quei momenti in cui rimpiangi di non tenere una scatola di chiodi in auto
non so quest'anno (ero fuori torino), ma l'anno scorso nudi integrali ce n'erano.
ma più che la pudicizia quello che conta è il messaggio...
...messaggio che bardazzi non ha potuto cogliere, per un suo evidente limite.
Marco Bardazzi @marcobardazzi: Bloccato nel traffico da un branco di ragazzi nudi in bici. Sono quei momenti in cui rimpiangi di non tenere una scatola di chiodi in auto
gianni riotta @riotta: @marcobardazzi x piantarli dove marco?
Marco Bardazzi @marcobardazzi: @riotta Solo per lasciarli cadere distrattamente in terra, Gianni
E però... non si può pretendere di bloccare le strade al traffico di una grande città, per girellare in bici nudi e senza meta, senza nemmeno tollerare un po' di pacifica ironia verbale da parte di chi arriverà in ritardo al lavoro.
Poi non leggo La Stampa, ma quando capita ascolto sempre volentieri il direttore, Mario Calabresi. E se cominciamo ad incartare il pesce col terzo quotidiano più venduto d'Italia, poi ci rimane pochino da leggere.
Insomma, i giornali (anche quelli che vendono meno) non servono solo ad incartare il pesce, come la bici non può diventare un oggetto contundente da suonare metaforicamente in testa a chi non ci piace. :)
il principio di ogni sciopero che si svolge in strada bloccando altri cittadini è procurare loro disagio per farsi notare e farli riflettere sul problema sollevato.:o
quindi è ovvio che la gente si incazzi e dica cose sconvenienti.Ma è una strategia autolesionista? vorresti ridurre gli incidenti stradali suscitando le ire dei cittadini e poi chiedergli di solidarizzare con i tuoi temi?
E però... non si può pretendere di bloccare le strade al traffico di una grande città, per girellare in bici nudi e senza meta, senza nemmeno tollerare un po' di pacifica ironia verbale da parte di chi arriverà in ritardo al lavoro.Mi sembra che ci siamo introdotti verso un argomento più ampio, ma provo a risponderti:
Poi non leggo La Stampa, ma quando capita ascolto sempre volentieri il direttore, Mario Calabresi. E se cominciamo ad incartare il pesce col terzo quotidiano più venduto d'Italia, poi ci rimane pochino da leggere.
Insomma, i giornali (anche quelli che vendono meno) non servono solo ad incartare il pesce, come la bici non può diventare un oggetto contundente da suonare metaforicamente in testa a chi non ci piace. :)
Per me una manifestazione se deve avvicinare la gente alla bici (credo e spero che l'obiettivo sia quello) deve puntare a non creare disagi ma anzi a fare "invidia" a chi nn riesce a godersi la bici come mezzo di locomozione.è chiaro che le orde di barbari non servano a nessuno, ma secondo me le manifestazioni, quelle pacifiche, servono tutte.
Per questo tutte le manifestazioni atte a creare problemi in qualche modo non le vedo fruttuose.
Ben vengano manifestazioni di ogni tipo e relativi disagi, in fondo noi il disagio di vivere in mezzo al traffico lo subiamo ogni giorno, da una vita, con relativi pericoli.Il revanscismo non è un sentimento nobile, non si addice a noi ciclisti filantropici. E c'è una differenza abissale fra il disagio che il traffico ci crea ogni giorno e quello che questi blocchi della circolazione stradale deliberatamente procurano. C'è la differenza fra nessuna colpa e dolo. Perchè chi prende l'auto non esce di casa con l'obbiettivo di "tirar giù"nessuno o di creare un disagio a noi ciclisti. Chi invece organizza queste manifestazioni nelle città vuole deliberatamente creare un disagio. Non fa niente per evitarlo. Anzi, provocatoriamente lo cerca, fino a mandare in bestia il vecchietto di turno... immortalato dai video mentre grida la sua sacrosanta esasperazione "MA SECONDO VOI SI PUÒ BLOCCARE COSÌ UNA CITTÀ?!".
Quindi creare volontariamente disagio UN SOLO giorno (e parliamo di una 15ina di minuti di attesa) per attirare l'attenzione su un problema è "peggio" del menefreghismo involontario di chi usa l'auto 365 gg l'anno, rendendo le città dei luoghi più insalubri, rumorosi e pericolosi? ???
...
Anche a Capaci o in via D'Amelio le manifestazioni furono piuttosto eclatanti. Eclatante non è sinonimo di virtuoso.
Hai la libertà di manifestare, non quella di bloccare una città, che tu definisci di menefreghisti, solo perchè hanno interessi o esigenze personali diverse dalle nostre. Ma io non mi sarei nemmeno sognato di rimarcare certe contraddizioni, se non fossero state anche condite con la stigmatizzazione di chi liberamente, dialetticamente, ironicamente (o al massimo con una dose di sarcasmo) ha manifestato il sui dissenso: il giornalista tacciato d'impotenza "e il suo giornalaccio torinese buono solo per incartare il pesce".
Ma cosa siamo? brigatisti della bicicletta? fascisti del pedale? Non ammettiamo il dissenso, non dico da parte di chi pedala ruote da 26", ma adesso neppure da parte di chi deliberatamente blocchiamo nel traffico? e del vecchietto esasperato, ci facciamo beffe? lo sacrifichiamo sull'altare dell'antisistema?
E chi non si fa nudo e fermo in mezzo agli incroci di Torino è uno che non s'importa delle vittime della strada? perchè adesso siamo al punto che o si fa come dite voi, bloccando il traffico con gli antagonisti, o siamo tutti menefreghisti senza valori?
Siamo sicuri che tutto questo è nel nome della sicurezza stradale di noi ciclisti?
Cosa centrano questi esempi? Perchè iniziare subito a classificare e dare connotazioni politiche?E che c'entravano i movimenti anarchici nel blocco del traffico?
che centravano i movimenti anarchici o i movimenti per l'acqua pubblica a sostegno del no al nucleare lo scorso anno? l'idea comune.Cosa centrano questi esempi? Perchè iniziare subito a classificare e dare connotazioni politiche?E che c'entravano i movimenti anarchici nel blocco del traffico?
http://tinyurl.com/c5nq4jl
Hmm... Non so, io continuo a pensare che manifestazioni come il Bike Pride possano creare attorno a sé simpatia e curiosità (l'ho provato di persona, vedendo gli sguardi dei passanti al Bicinfesta a Milano), mentre manifestazioni tipo i ciclonudisti servono solo a far esclamare "ma guarda questi che pagliacci", e i più beceri penseranno che la bici è roba da fricchettoni fancazzisti. Altri invece penseranno cose diverse, ma probabilmente sono quelli che già prima la pensavano come noi sulla mobilità. A me sembra che ai ciclonudisti e simili manchi la capacità di coinvolgere e inglobare strati sempre maggiori di popolazione a un'idea, per cui alla fine si perde di vista il vero obiettivo. Insomma non ho nulla contro l'azione mediatica che possa fare da grancassa, ma se poi alla fine si risolve tutto in una galleria di foto di tette e culi (guarda caso sempre di manifestanti giovani e carine), temo che si tratti di un'occasione sprecata.
Mario
E che c'entravano i movimenti anarchici nel blocco del traffico?
http://tinyurl.com/c5nq4jl
che centravano i movimenti anarchici o i movimenti per l'acqua pubblica a sostegno del no al nucleare lo scorso anno? l'idea comune.
Ciao, sono nuovo del forum e ahimè, devo ammettere, con una bici molto poco pieghevole. Non riesco proprio a "mettere a fuoco" alcuni interventi in questo thread. Comunque non voglio fare polemiche. Dico solo che alla Ciclonudista ho partecipato (e anche al Bike Pride), ed è stata una fantastica manifestazione spontanea di ciclisti (e cicliste!) nudi, seminudi, giovani e meno giovani, colorati e rumorosi che mi sembra che non abbiano creato grandi disagi a nessuno. Al massimo un po' di scompiglio, molti sorrisi, qualche smorfia e moltissime foto ricordo. Il prossimo anno partecipate anche voi!
P.S. Pedalare in compagnia è stata davvero una figata, molto meglio del pur ottimo Bike Pride. Merito di partecipanti scanzonati, coraggiosi e allegri, in un pomeriggio in cui Torino era davvero meravigliosa!