bicipieghevoli
adesso pedala => sicurezza sulla strada => Topic aperto da: NessunConfine - Settembre 12, 2012, 11:55:12 pm
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BICI è il primo videogioco sulla Mobilità Ciclabile. Ricordando che la bici è meglio usarla nel mondo reale piuttosto che in quello virtuale (messaggio che appare alla fine di ogni simulazione), il giocatore si muove in 8 diverse città, con caratteristiche di mobilità e scenografiche molto diverse, e incontra e interagisce con tutti gli elementi della mobilità ciclabile, venendo infine messo alla prova dai quiz. BICI è particolarmente adatto agli studenti delle scuole elementari del secondo ciclo e delle scuole medie. E' godibile come videogioco da chiunque.
Requisiti minimi:
- CPU Pentium III 1 Ghz o superiore
- 256 Mb di RAM
- Scheda video AGP con almeno 64 Mb di RAM (risoluzione min 800x600)
- 500 MB di Hard Disk
- Windows 98/2000/ME/XP o superiori
(http://www.koalagames.it/koalaweb/img/dettagli/bici/bici_menu.jpg)
(http://www.koalagames.it/koalaweb/img/dettagli/bici/int_diapo01.jpg)
http://www.youtube.com/watch?v=aIg9_pC8v9k
acquistabile da qui: http://www.koalagames.it/koalaweb/pages/dettagli/bici.asp?id=11
potrebbe essere interessante per lavori didattici con i bambini o ragazzi!
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potrebbe essere interessante per lavori didattici con i bambini o ragazzi!
Mah. E ancora mah. E poi ri-mah.
Già è dura tenere i bimbi lontani dalla TV (alla mia di 7 anni ho messo il pin sui canali di cartoni, altrimenti quando io non sono a casa se ne approfittava e ci stava ben più della massima DGR [Dose Giornaliera Raccomandata]). Coi giochi elettronici temo sia ancora più dura, anche se per ora mi sono rifiutato di comprarle playstation o similari, quindi non ho esperienza diretta in materia. Ci manca solo che quelle poche cose che l'attirano fuori casa, come un giro in bici o il parco giochi, trovino una sostituzione virtuale, poi il gioco è fatto. Le regalo un bel JPG della Brompton e siamo a posto. Spendo pure meno...
Personalmente preferisco un training ben diverso e dubito anche molto della reale efficacia di quello virtuale. Per imparare a guardare dove si va, a non correre troppo, ad andare piano in curva, il modo migliore è vecchia maniera, purtroppo: provare, cadere e al giro dopo aver paura di cadere ancora. Ovviamente il tutto iniziando in ambiente sicuro e controllato, in modo che la caduta (che arriverà certamente) sia più innocua possibile.
Quest'estate al mare per il primo anno la bimba veniva in strada con la sua bici (fino all'anno scorso stava nel seggiolino dietro a me, adesso non c'entra più). Ovviamente con prudenza estrema e tenendola in mezzo fra me e sua mamma (in fila). Io stavo dietro, più spostato a centro strada per evitare che le auto in sorpasso passassero troppo vicino a lei. Non è stato facile, ma lei è stata molto attenta, felice della responsabilità che le veniva data. Ovviamente come tutti i bimbi dopo un po' ha preso confidenza e, sentendosi più sicura, ha esagerato mettendosi in una situazione di potenziale pericolo. Effetto immediato è stato l'allucchettamento della sua bici al palo e rientro a casa a piedi seguendo noi in bici (1km circa). Dal giorno seguente è stata un angioletto. ::)
PS: abituata fin da piccola a mettere il casco, adesso se mi dimentico è lei a dirlo a me....
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Matt-o tutto questo che hai raccontato perchè intuisco, senza temer smentita, che te e tua consorte siate persone e genitori sani di mente: ma quanti altri?....non voglio fare il fascio di erba xò molte volte ti senti dire "non ho tempo", "sono di corsa", già non la uso io la bici...figurarsi lasciarla a mio figlio" ed altre scuse: un simulatore di quel tipo non risolverebbe la penuria di bici e nemmeno sostituirebbe il training fisico, xò almeno sarebbe un diverso argomento da proporre ai più piccoli...che male non farebbe anzi....sempre se accompagnato dall prova su strada con tanto di cadute e sbucciature!
ps: ultima chiosa, molto bello il passaggio quando scrivi che così facendo tua figlia si è sentita responsabile....immagino la sua felicità e serietà nel sentirsi "grande"...
baci&Bici a te e famiglia^
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Non lo so, forse il gioco può servire ad avvicinare alla bici chi non è abituato ad usarla o addirittura non ce l'ha. Ma se manca il genitore che fa il training classico anche dopo il videogioco, dubito che la cosa funzioni. Vedrei molto più efficace una gita in bici organizzata dalla scuola. Così i genitori sarebbero "costretti" a portare i figli ;-) Ma la situazione nelle scuole, specie pubbliche, è che spesso manca il numero minimo di accompagnatori per le uscite a piedi, figuriamoci in bici. Ma qui si allarga troppo il discorso... Dovremo accontentarci del videogioco :-\
PS: una cosa che mi mette tristezza sono i bimbi di 6 anni con le rotelline... E' fatica insegnare ad andare senza, specie ai piccolini, ma la mia grande ha imparato a 2 anni e mezzo. Vedessi come era contenta a sfrecciare senza ruotine accanto a quelli ben più grandi che le avevano! La piccolina invece è più "pigra" e paurosa e sta imparando adesso (<4anni).
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...e aquesto non dimenticare il fattore "cultura"...non nel senso di libri, ma nel senso di abitudini, passato e voglia di fare di un unico popolo, il nostro, quello italiano: ad Amsterdam (mai stato ma ancora x poco) un'escursione in bici per tutta la scolaresca sarebbe ordinaria amministrazione....ah!...anche a trieste hanno fatto (e fanno) una cosa del genere...ma Trieste si sà, non si sente molto italiana nel senso classico
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Jimmi ha centrato quello che intendevo con quella frase, credimi matt-o io non vorrei vedere nessun bambino attaccato ad uno schermo per tanto tempo, eppure i genitori imponendosi ritmi frenetici molto spesso lasciano i figli occupati davanti agli schermi pensando sia la soluzione, ma meglio non andare troppo OT in questo topic che qui la questione è lunga ;)
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Lorenzo, ho capito bene lo spirito che intendevi, non preoccuparti. Ed in tal senso concordo. Il mio è un discorso più legato alla mia specifica esperienza personale che non ad una prospettiva più ad ampio raggio...