bicipieghevoli
comunità locali => Lazio => Topic aperto da: Madeira - Settembre 15, 2012, 09:16:52 pm
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http://instagram.com/p/PmjbGgg6Je/ (http://instagram.com/p/PmjbGgg6Je/)
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magari sono tutte in giro a pedalare :-X
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è cosi perche le stanno usando o perchè si sono dimenticati di comprare le bici?
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LA seconda che hai detto fratello....
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A Bari la situazione è identica, a qualsiasi ora incluso la sera tardi... E poi gli amministratori si vantano di aver introdotto il bike sharing...
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Un milione e 700mila euro butatti e bici rubate @romafaschifo
http://m.youtube.com/#/watch?v=4i0YjUFzHow&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D4i0YjUFzHow&gl=IT (http://m.youtube.com/#/watch?v=4i0YjUFzHow&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D4i0YjUFzHow&gl=IT)
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E dopo vogliamo sistemare l'Italia.
Senza parole.
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ve li ricordate gli slogan promozionali?
"ti prendo e ti porto via"
"prendimi in giro"
mai parole furono più profetiche >:(
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ma io non ho capito un punto allora: il problema è stato per saturazione del mercato pubblicitario oppure perchè la gestione in mano dell'Atac ha causato un aumento dei furti?....e perchè poi? :o
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secondo me, quando improvvisi un progetto senza una visione d'insieme a medio/lungo termine (approccio molto amato dai nostri pseudo politici/amministratori), le percentuali di successo si riducono drasticamente.
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andiamo a guardare il costo/bici (ossia quanto il comune ha stanziato, e pagato, per ogni singola bici) e poi capierete bene a cosa è servito il bike-sharing, non certo agli utenti.
il motto è: noi il mazzo, loro la mazzetta
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Mi sembra che assomigli molto al "successo" del bike sharing a Bari...
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Vota M5S
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Il bike sharing a Milano nel 2009...
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_24/bike-sharing-buco-un-milione-1602054087811.shtml
e oggi...
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_15/area-ticket-bilancio-comune-2113558984813.shtml
Come dice Occhio.Nero, la chiave è "visione d'insieme", in questo caso il BS come parte di un progetto più ampio, legato alla mobilità urbana (aumento delle corse dei mezzi pubblici, incentivi all'utilizzo delle biciclette e disincentivi economici all'uso dell'automobile...).
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...appunto. Se consideriamo la situazione, direi tragica, in cui versano i mezzi pubblici qui a Roma, salta all'occhio la totale inadeguatezza, anzi il totale menefreghismo dell'Amministrazione nei confronti del problema della mobilità.
Si parla di traffico ma nessuno dice che a Roma ci sono troppe auto, mancano parcheggi ma idem...l'atac sta per fallire, dopo anni di parentopoli, le corse dei bus diminuiscono, sulle due linee di metro non si contano i problemi.
Ora, a parte constatare amaramente la situazione, è giusto pretendere che chi amministri la questione traffico sia, come minimo, competente in materia.
Allo stesso modo credo che sia giusto che la pretesa di una mobilità migliore arrivi anche dal basso.
Già rispetto ad anni fa, le bici a Roma sono aumentate...(anche grazie alla benzina a due euro, eh)
quindi, che il sano principio "cresciamo e moltiplichiamoci" anche a dimostrare al romano medio che "si-può-fare" (cit.)!
Forse così tra cinque anni (sono ottimista, lo so) sarà una cosa normale andare in bici. ;D
ps. della serie piccole storie di ordinaria mobilità: domenica scorsa, dopo il raduno ho deciso di andare al decathlon sulla prenestina a comprare pattini per freni (chi lo sa perchè ;D) camere d'aria e pantaloni impermeabili.
All'andata tutto ok. Al ritorno, oltre al traffico selvaggio avevo anche un po' le gambe di legno, ho piegato il mio potente mezzo e son salita sul bus per tornare a largo preneste...
non vi dico le facce stupite nemmanco fossi stata ricoperta di squame verdi---> :o
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Concordo con l'analisi di Federico sulla mancanza di un progetto d'insieme e ribadisco che il fallimento del bike sharing romano è dipeso anche da una gestione farlocca della cosa, as usual in questa città.
Se poi vogliamo farci del male alla Tafazzi maniera annoveriamo anche la totale anarchia del traffico (mi chiedo come l'assessorato al traffico sia costantemente affidato a mo' di estrazione della tombola!), mezzi pubblici fatiscenti e puntualità delle corse peggiore di quella del Venezuela...
Unica via percorribile: moltiplicare le bici in strada. Così qualcuno si accorgerà di noi, così come dopo vent'anni si sono accorti che ogni anno gli studenti Erasmus all'estero non votano!
Dopo questa botta di vita compro un biglietto di sola andata per l'estero ::)
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Bike sharing & piste ciclabili. Roma è ancora nel Medioevo
(Francesco Blasilli, 26.8.13, RomaPost (http://www.romapost.it/index.php/prima-pagina/item/5439-bike-sharing-roma-problematiche#.Uh96WNLFGSq))
Realizzare una mobilità diversa è quasi impossibile, visto che sinora si è fatto ben poco. Appena 100 km di piste contro i 500 di Parigi, mentre le bici vengono sistematicamente rubate.
(http://www.romapost.it/timthumb.php?src=/media/k2/items/cache/e50272f6029a472b68b725880201fb6c_M.jpg&w=490&q=80)
Da un certo punto di vista fanno quasi tenerezza il sindaco Marino e l’assessore ai trasporti Improta nel loro tentativo di promuovere una nuova mobilità sostenibile. Fanno tenerezza perché il loro nobile intento di spingere i romani a pedalare e ad andare al lavoro in bici, rischia di cozzare contro una realtà dura, forse insormontabile. A Roma, per quanto riguarda piste ciclabili e bike sharing siamo ancora nel Medioevo. Per questo ben vengano le iniziative tese a migliorare la situazione – perché da qualche parte bisogna pur partire – ma non è certo questa la strada per andare in Paradiso. In bici o a piedi, poco cambia.
Prossimamente i punti per prendere in affitto le biciclette passeranno da 29 ad 80. Un incremento importante che porterà ad avere fino a 900 biciclette a disposizione dei romani. Numeri “ridicoli”, però, se si considera che a Milano sono 3mila, a Barcellona 6mila e a Parigi addirittura 21mila. Insomma, noi siamo il quarto mondo della mobilità sostenibile. Ma mille bici sono sempre meglio di zero e ben venga questa iniziativa, a patto che rappresenti solo il primo passo di un progetto più ampio, che preveda anche altri interventi.
Su tutti, quello sulle piste ciclabili, perché è inutile mettere a disposizione biciclette, se poi mancano le piste: sfidare il traffico romano sulle due ruote è paragonabile a un tentativo di suicidio. E le ciclabili non ci sono. Appena 100 chilometri, contro i 500 di Parigi e i 1000 di Berlino. Solo cento chilometri e anche tenuti assai male.
Per questo motivo il primo passo deve essere quello della realizzazione delle piste ciclabili. Poi bisogna dare vita ad un bike sharing almeno decente. Infine far capire ai romani che quelle biciclette sono di tutti e non un bene messo a disposizione per essere fregato. Se tutti questi passi saranno compiuti (nel tempo, per carità, nessuno pretende la bacchetta magica) saremo di fronte ad una vera rivoluzione della mobilità. Altrimenti saranno state le solite parole. Anzi, “parole, parole, parole”, come cantava Mina.
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i contributi successivi sono stati dirottati in
[Roma] CM Critical Mass (ogni ultimo venerdì del mese, 18.30 Piazza Vittorio)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3402
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dal corriere della sera (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_ottobre_06/marino-ecologico-giu-muro-mare-ostia-mille-bici-bike-sharing-tutta-roma-0c036de0-2ea8-11e3-9d21-b46496cc2a61.shtml):
BIKE SHARING - E sempre ad Ostia è giunto un altro annuncio “eco-compatibile del sindaco”: «Il bike sharing a Roma è stato un fallimento. Ora rilanceremo il servizio. L’assessore ai Trasporti Improta è a lavoro e da gennaio lancerà il nuovo programma bike-sharing. La disponibilità iniziale sarà di quasi mille bici».] BIKE SHARING - E sempre ad Ostia è giunto un altro annuncio “eco-compatibile del sindaco”: «Il bike sharing a Roma è stato un fallimento. Ora rilanceremo il servizio. L’assessore ai Trasporti Improta è a lavoro e da gennaio lancerà il nuovo programma bike-sharing. La disponibilità iniziale sarà di quasi mille bici».
nota personale: non capisco perché si continuino ad investire risorse sul bike sharing, preferirei vedere spesi quei soldi in piste ciclabili degne di questo nome, luoghi SICURI dove parcheggiare la bici o al limite in eco-incentivi.
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Forse la mia opinione è abbastanza pessimistica...ma al tempo stesso anche reale....il punto è che il "romano" preferisce la comodità allo sforzo...incolonnarsi per 30 min grazie alle sue poderose app che gli dicono qual'è il benzinaio + economico vicino a lui in quel momento magari solo per risparmiare 0,1 centesimo al litro, piuttosto che prendersi una bella boccata d'aria per villa pamphili, comprarsi un bel suv per andare a lavorare in centro (magari Tdi perchè convinto che consumi meno della benzina) invece di progettarsi la sua nuova brommie sul sito, coprirsi con un dito dietro la + delle banali scuse: " ma la bici a Roma è impossibile! E' tutto un sali e scendi!" ma perchè non hanno ancora inventato biciclette con i cambi????.....potrei continuare all'infinito.
Però magari una idea utopistica di poterci migliorare forse nel lungo termine ce la abbiamo, prendendo spunto magari dall'educazione che ad esempio l'Ama ci sta dando pian pianino zona per zona, del differenziare i rifiuti (micro off topic), magari davvero, anche noi foldingbikers, cresceremo sempre di più e la nostra voce si amplificherà rendendo le nostre strade più accessibili per tutti, CHISSA'! 8)
P.s. rimaniamo compatti e che la PIEGHEVOLE sia con tutti noi! ;D
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ma perchè non hanno ancora inventato biciclette con i cambi?
No scusa, me lo fai conoscere quello che ti ha detto questo? Voglio chiedergli un autografo! ;D
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;D no no era solo per dire che la gente si inventa qualunque scusa pur di non faticare a pensare in grande e per l'intera comunitá! Se l'avessi sentita davvero una frase del genere avrei un autografo giá incorniciato e messo in bella vista !!!
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