E? stata eletta Torino come terza città in Italia per la mobilità sostenibile, un risultato reso noto a seguito del rapporto ?Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città?, elaborato da Euromobility con il contributo di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell?Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Al primo posto Venezia seguita da Parma, al secondo posto della classifica di eco-mobilità. La nostra città è riuscita quest?anno a guadagnare il terzo posto, recuperando ben dieci posti rispetto ai risultati dell?anno passato che l?aveva vista solo tredicesima.
Scelte vincenti per la nostra bella città barocca che durante il 2010 ha affrontato numerose modifiche alla mobilità cittadina, dal car e bike sharing, alla creazione ed uso delle numerose piste ciclabili ed un costante monitoraggio della qualità dell?aria.
Torino sud non è poi tanto male: ci sono pisce ciclabili su Corso Traiano, Via Pio VII, Via O. Vigliani, Strada Castello di Mirafiori, Corso Agnelli (fino a Corso Vinzaglio), Pista lungo il Po dal ponte di Moncalieri (fino a San Mauro)... Certo Torino nord è messa male e il traffico in tutta la città è ancora infernale...
C'è la nuova metropolitana, il passante ferroviario, il bike sharing, il car sharing... per migliorare l'aria si sta diffondendo il teleriscaldamento...
Insomma, qualcosa si muove. Quel che non vedo è la sensibilità della popolazione.
Io insisto: quel che manca è la sensibilità della popolazione.
Il vero problema è che la maggior parte dei Torinesi continua a chiedere parcheggi e facilitazioni per poter continuare intasare la città di smog.
ARTICOLO (http://multimedia.lastampa.it/multimedia/torino/lstp/100872/) de La Stampa
addendum (by admin):
La «presa della metro» è stata rapida e indolore. Ieri, alle 17,30 spaccate, una quindicina di ciclisti muniti di mascherine antismog ha violato il regolamento ed è salito con le due ruote sull?ultima carrozza della metropolitana. Obiettivo: manifestare a favore della mobilità sostenibile. Insomma, meno gas di scarico e più biciclette e mezzi pubblici in città. Dalla fermata Principi d?Acaja al capolinea del Lingotto, l?azione dimostrativa è durata lo spazio di dodici fermate. Mentre l?altoparlante scandiva con voce metallica il divieto assoluto di entrare nella metro con le bici, i dimostranti spiegavano ai passeggeri incuriositi le ragioni della protesta. Tre le richieste indirizzate all?amministrazione comunale: potenziamento del trasporto pubblico; rastrelliere sulla metro e sui bus che coprono la collina e le tratte extraurbane; parcheggi di interscambio per le due ruote. O la smart city resterà solo sulla carta.
risposta GTT - AGGIORNAMENTO 29.07.2011
Gentile Sig.ra xx, in merito alla sua richiesta di informazioni le comunichiamo che il regolamento per l'uso del trasporto pubblico urbano e suburbano, valido anche sulla metropolitana, non prevede il trasporto di biciclette sui nostri veicoli per motivi di sicurezza (le vetture del metrò non dispongono, infatti, di un alloggiamento dove ancorare le bici e in caso di frenate di emergenza potrebbero costituire situazione di pericolo per l'utenza a bordo del treno) e per motivi di ingombro.
Le biciclette pieghevoli contenute all'interno di una custodia/borsone sono considerate bagaglio e quindi si possono trasportare.
La informiamo infine che sui veicoli aziendali è consentito il trasporto gratuito di bagagli alle seguenti condizioni:
non devono superare le dimensioni cm 80x50x50;
Restando a sua disposizione per ogni eventuale ulteriore necessità , le inviamo i nostri migliori saluti.
GTT - Servizio Clienti.
Sui treni della metropolitana è consentito il trasporto gratuito di bagagli alle seguenti condizioni: non devono superare le dimensioni cm 80x50x50.
Per motivi di sicurezza, è vietato il trasporto e l'utilizzo di biciclette, cicli e carretti secondo le definizioni del Codice della Strada.
Sui veicoli aziendali è consentito il trasporto gratuito di bagagli alle seguenti condizioni: non devono superare le dimensioni cm 80x50x50;
Ogni passeggero munito di documento di viaggio può trasportare a titolo di bagaglio personale un collo (valigia, borsa, involto) di dimensioni non superiori a cm 50 x 40 x 25;
trasporto biciclette:
Nel limite dei posti disponibili, il trasporto è ammesso in ragione di una bicicletta per passeggero su tutti i treni indipendentemente dalla presenza del bagagliaio;
I gruppi che intendono viaggiare con un numero superiore a quattro biciclette devono ottenere il benestare della Direzione, contattando il numero telefonico 011-216.53.52, fax 011-25.75.26;
Il prezzo del biglietto per la bicicletta è uguale a quello corrisposto dal passeggero, fatta salva la tratta Torino Lingotto-Chieri, nella quale è in vigore la tariffa Trenitalia;
Durante il trasporto non è consentito lasciare oggetti o bagagli sulle biciclette o negli spazi adibiti al trasporto delle stesse;
Qualora il trasporto della bicicletta sia effettuato con una sacca portabiciclette, questa dovrà avere dimensioni non superiori a cm 80 x110 x 30 e non arrecare pericolo o disagio agli altri viaggiatori.
80x50x50 sono dimensioni assurde, nemmeno la Brompton e la Strida rientrano, forse giusto la bici di Barbie... Questi scrivono i regolamenti senza avere la più pallida idea di cosa sia una bici pieghevole. Sarebbe bello poter vivere in un paese in cui le normative vengano scritte da chi ci capisce qualcosa...
Sicuramente tra 2 anni al massimo, andrò a vivere negli Stati Uniti, dove le regole sono giuste e vengono rispettate!!! Faro' il corrispondente del forum da li!! ;)
Io mi preoccupo sempre di mettere la bici in maniera che non dia fastidio, ma spesso vedo pieghevoli buttate dove capita, e tante volte il proprietario nemmeno si preoccupa di chiuderle decentemente,
Sicuramente tra 2 anni al massimo, andrò a vivere negli Stati Uniti, dove le regole sono giuste e vengono rispettate!!! Faro' il corrispondente del forum da li!! ;)
un corrispondente dagli States? Siiiii ;)
lungo dora tra corso regio e corso giulio: ciclabile diventata una pista di pattinaggio. ci sono dei punti dove avevano cominciato a pulire ma poi hanno desistito, perche?il sole di domenica mi ha liberato la strada che faccio quotidianamente, la scelta di dargli l'appalto è stata vincente!
...Ma pensi che la gente guardi le scritte? Non hai mai notato, sull'autostrada, le macchine nella fila centrale (con terza corsia destra libera) passare sotto l'insegna che dice: "OCCUPARE LA CORSIA DESTRA PIù LIBERA"?????Parole sante!
il vero problema è se questa iniziativa è accompagnata da interventi concreti o serva solo a mettere una pezza elettorale
A proposito: dov'è l'anomalia?Non c'è dubbio: la pista ciclabile!... C'è una pista ciclabile che passa sotto alle auto parcheggiate.
(http://img11.imageshack.us/img11/1107/img00010201204061824.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/11/img00010201204061824.jpg/)
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il vero problema è se questa iniziativa è accompagnata da interventi concreti o serva solo a mettere una pezza elettorale
(http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20090123120050/nonciclopedia/images/c/c0/Quelo.jpg)
la seconda che hai detto
15/05/2012
Il bike sharing si espande con 60 nuove postazioni
Arrivano anche gli sponsor:il prossimo obiettivo sono i 290 punti
Il piano adesso c?è. Con tanto di mappa della città segnata da puntini verdi, quelli che indicano le nuove stazioni del bike sharing che verranno aperte nei prossimi mesi. Sessanta in tutto, grazie a un finanziamento della Regione, arrivando così a coprire, spiega l?assessore all?Ambiente del Comune Enzo Lavolta, «quasi i tre quarti della città, mettendoci nelle condizioni di offrire un servizio pienamente fruibile anche verso i Comuni confinanti nella zona Ovest, in particolare Grugliasco».
Le postazioni diventeranno, con questo potenziamento, circa 180. Ma il piano dell?amministrazione è più corposo: la società che gestisce il servizio ToBike ha avuto mandato di studiare un nuovo ampliamento che, entro un paio d?anni, dovrebbe permettere di arrivare a quota 290, coprendo perciò tutta la città in maniera capillare. Molto dipenderà dalle risorse a disposizione. E, in questo senso, una mano potrebbero darla anche i privati, cui il Comune si è rivolto per potenziare il servizio. Alcuni hanno già risposto: Sisal ha finanziato l?apertura di due stazioni e offerto una sponsorizzazione in cambio del logo (cosa che ha sollevato un?infinità di polemiche politiche, visto che in Consiglio comunale è stata approvata una mozione che impegna la città a contrastare il gioco d?azzardo); Ipercoop ha fatto altrettanto, finanziando due postazioni, una inaugurata l?altro giorno nei pressi del centro commerciale, l?altra prevista a breve in zona Parco Dora. «Altre imprese si sono fatte vive, tramite i loro mobility manager, manifestando la volontà di realizzare nuove stazioni nei pressi delle loro sedi», rivela Lavolta. «Così facendo riusciremo a incrementare ancora di più il servizio».
Nel frattempo sono stati definiti i punti in cui verranno installate le 60 nuove stazioni. La rete verrà estesa, seguendo diverse direttrici: corso Spezia, via Nizza; la stazione Lingotto e poi via Pio VII fino a piazza Galimberti e via Giordano Bruno. Quindi corso Traiano fino a piazzale Caio Mario, corso Settembrini, corso Orbassano, piazza Cattaneo corso Tazzoli, corso Agnelli, fino a corso Unione Sovietica (da corso Giambone a via Filadelfia). E ancora: corso Agnelli, corso IV Novembre, corso Cosenza, via Guido Reni, piazza Pitagora, piazza Omero, piazza S. Rita, piazza Marmolada, piazza Robilant, via Braccini, corso Racconigi, piazza Sabotino, largo Francia, piazza Risorgimento, piazza Perotti, corso Tassoni, via Cibrario e via San Donato. E infine, corso Principe Oddone, corso Umbria, corso Ciriè, via Stradella, piazza Baldissera, via Cecchi, corso Vercelli, via Cigna, piazza Crispi, corso Giulio Cesare, corso Palermo.
Visto, finalmente arriveranno anche dalle mia parti e cioe' a Santa Rita / Mirafiori Nord!
...
ormai non ti serve più, sei dei nostri! anche perchè preferirai sempre il tuo destriero (o della moglie ;D ) alle bici del bike sharing.
...
avere la tessera in tasca del bike sharing ti permette di non aspettare l'autobus quando arrivi in stazione o evitare il taxi alle 2 di notte per tornare a casa. (quando sei senza pieghevole, ovviamente ;) )...
ormai non ti serve più, sei dei nostri! anche perchè preferirai sempre il tuo destriero (o della moglie ;D ) alle bici del bike sharing.
...
Hai ragione però può sempre far comodo e poi più bici in giro vedo e meglio mi sento!!! ;D
Sabato 20 settembre a Torino, dalle 10 alle 14, c?è un evento da non perdere.fonte: http://www.urbanocreativo.it/news/5996/con-piu-trasporto/
Si chiama ?Con più trasporto?, ed è una conferenza informale sui temi della mobilità e dello spazio urbano.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Piras, di Ciclofficina Abc, di spiegarci meglio di che cosa si tratta.
Che cos?è ?Con più trasporto??
?Con più trasporto, idee e progetti per una mobilità smart, sarà una mattinata di interventi lampo (di durata massima 5 minuti), per condividere con gli amministratori comunali idee, spunti e progetti per migliorare il sistema della mobilità, la sostenibilità e la qualità urbana e la vita quotidiana degli utenti. Per il Comune di Torino, saranno presenti l?assessore all?Ambiente Enzo Lavolta e ai Trasporti Claudio Lubatti), che hanno accolto e seguito con entusiasmo la creazione dell?evento.
I temi dell?innovazione, dell?ICT e dell?infomobilità faranno da filo conduttore degli interventi. Per questo motivo ?Con più trasporto? si propone di ?scovare? e dare l?occasione a giovani innovatori di presentare il proprio lavoro, con l?obiettivo di attivare un circuito virtuoso fra imprese, associazioni, amministrazione e cittadini per contribuire insieme a disegnare il futuro della mobilità di una città che si è candidata ad essere sempre più smart?.
Qual?è l?obiettivo dell?iniziativa?
?Siamo convinti che il trasporto urbano, non sia fatto solo di grandi infrastrutture, ma anche di idee e ispirazioni, di progetti puntuali. Sono tanti i tasselli che concorrono a costruire un sistema di trasporto efficiente e intelligente. La volontà è quella di vedere la mobilità sotto i suoi diversi aspetti, infatti parleremo di molti temi: infomobilità, sicurezza, ciclabilità, spazio urbano, pedonalità, trasporto pubblico, intermodalità, smart city, veicoli elettrici, trasporti alternativi, last mile, moderazione della velocità, diritti e doveri degli utenti della strada, cultura della mobilità, qualità urbana, ecc?
Inoltre, Con più trasporto, che è alla sua prima edizione, non si esaurirà nella giornata del 22 settembre. Il sito dell?evento verrà arricchito di nuovi contenuti fino a divenire un portale che continuerà a raccogliere idee, progetti, discussioni e notizie sulla mobilità urbana?.
Da chi è organizzato?
?Con più trasporto, è ideato e organizzato da CiclofficinABC (un progetto dall?Associazione Solco Onlus) animatrice della campagna Salvaiciclisti e del Bike Pride. E? promosso in collaborazione con il Comune di Torino ed è uno degli eventi principali del programma della Città per la European Mobility Week 2012 che si svolgerà il 22 settembre?.
La location dell?evento?
?La Casa del Quartiere di San Salvario in via Morgari 14, quartiere multietnico in continua evoluzione, sarà la cornice ideale per discutere di innovazione. La struttura è un ex-bagno municipale ristrutturata dall?amministrazione per divenire lo spazio di incontro delle associazioni e delle persone del quartiere. E? dotata di una sala conferenze, una caffetteria, diverse sale riunioni e un giardino completo di orto urbano e giochi per bambini ed è inoltre sede della Ciclofficina popolare ABC. Si trova a poche centinaia di metri dalla fermata Marconi della metro che inoltre è fornita dalla stazione Belfiore del Bike Sharing. Questi sono due ottimi motivi per lasciare a casa l?auto e raggiungere il luogo dell?evento?.
Quali sono le modalità per partecipare e seguire l?evento?
E? possibile partecipare al live twitting con l?hashtag #piutrasporto12
Per le iscrizioni clicca qui: http://conpiutrasporto.eventbrite.it/
?Bicycle is bell? è la giornata in cui puoi stupire, sorprendere, stimolare qualcuno - sconosciuto o meno - regalandogli un campanello per diffondere la il valore della bicicletta nella tua città.
Perché la bici è gentile, è leggera, allegra, perché la bicicletta è contatto col territorio e con le persone, perché è vivace, economica, efficiente e giusta.
Perché è rivoluzione quotidiana, silenziosa e potente.
Hai creato una "App" per semplificare l'utilizzo dei mezzi pubblici? Hai inventato le strisce pedonali intelligenti?Sei un esperto di mobilità o un semplice appassionato di biciclette? Vieni a presentare il tuo il tuo lavoro, il tuo suggerimento o la tua idea innovativa.
Con più trasporto raccoglie spunti e progetti per migliorare il sistema della mobilità pubblica, la sostenibilità e la qualità urbana, la vita quotidiana degli utenti.
Raccontaci la tua idea oppure vieni a conoscere le proposte di add
etti ai lavori o di semplici appassionati. Sarà l?occasione per condividere con gli amministratori presenti le proposte più innovative sulla mobilità urbana.
Di cosa parlare: infomobilità - sicurezza - ciclabilità - spazio urbano - pedonalità - trasporto pubblico - intermodalità - smart city - veicoli elettrici - trasporti alternativi - last mile - moderazione della velocità - diritti e doveri degi utenti della strada - cultura della mobilità - qualità urbana - ecc.
Con più trasporto è organizzato in collaborazione con il Comune di Torino, nel ?Car free day?, giornata europea per una città senza auto, momento conclusivo della European Mobility Week.
Per partecipare:
come relatore inviaci una breve descrizione del tuo intervento e un massimo di 15 slides che illustrino la tua proposta.
come ascoltatore iscriviti lo stesso, i posti a disposizione sono solo 100!
Arriva a San Salvario la movida senza auto
Nel weekend del 22 settembre un esperimento interessante: sabato scatta lo stop al traffico nel quadrilatero dei locali, domenica si viaggia gratis su bus e tram
di DIEGO LONGHIN
UN POMERIGGIO a piedi o in bici in San Salvario. Sabato 22 settembre auto vietate in un'ampia porzione di uno dei quartieri della movida, dalle 15 fino a mezzanotte. Un esperimento in occasione della "Giornata europea in città senza la mia auto". Un test che, se funziona, potrebbe in futuro essere replicato, anche per decongestionare il quartiere dal traffico legato ai locali.
Saranno chiuse al traffico via Saluzzo, da corso Marconi a via Berthollet, via Belfiore da via Valperga a via Morgari e da corso Marconi a via Berthollet, via Baretti da via Nizza a via Madama Cristina, via Silvio Pellico da via Ormea a via Belfiore, via Goito da via Berthollet a via San Pio V, via Berthollet da piazza Madama Cristina a via Saluzzo. Stop al transito e al parcheggio nel viale centrale di corso Marconi dalle 6 alle 24. Qui verranno allestite le principali attività legate al noleggio delle bici, con stand della città e di ToBike, al car sharing, alle associazioni ed enti che si occupano di mobilità sostenibile. Dalle 16 alle 22 sarà a disposizione un bus ecologico gratuito con fermata a richiesta.
È la prima volta che si ferma il traffico in un quartiere. Nelle passate edizioni della giornata mondiale si era chiusa al traffico solo via Roma. "La richiesta è arrivata dagli stessi cittadini e, ancora più importante, da una buona parte degli esercenti - spiega l'assessore all'Ambiente, Enzo Lavolta - si tratta di una scommessa: un'area più amplia dove integrare diverse politiche, pedonalizzazione, trasporto gratuito e sinergie con i commercianti".
I negozi applicheranno sconti particolari a chi si muove in bici e useranno le decine di associazioni che già oggi fanno per conto degli esercenti consegne su due ruote.
La settimana dedicata alla mobilità sostenibile inizierà domenica prossima. A Torino si viaggerà gratis su tram e bus, mentre per salire sul metrò basterà timbrare una sola volta il biglietto. Così si potrà girare tutto il giorno.
Lunedì verrà invece inaugurata una nuova postazione del "car sharing" in piazza Palazzo di Città, punto a disposizione degli amministratori che si vogliono muovere con le auto a nolo. "La settimana sarà l'occasione per raccontare la città e quello che Torino sta facendo - dice Lavolta - prendere un quartiere e dimostrare che già oggi i cittadini possono muoversi e sanno muoversi in maniera sostenibile è un passo avanti. E le vie chiuse alle auto possono rappresentare un caso pilota".
Mmmhmhhmhmil problema non è il ladro, ma è l'acquirente che mente a se stesso convincendosi che quella a buon prezzo sia "usata" e non rubata.
Prevedo che dal 23 settembre sarà più facile trovare in vendita bici "di seconda mano", in zona san salvario \ balon.
Visto che non avevo niente di meglio da fare in questo afoso 16 agosto torinese, mi sono inventato inventato il piccolo tour Torino.. "Pieghevole"...
Eri in quel di Chieri e non mi hai fatto un fischio?!?!
nella sezione "Brevi incontri casuali o organizzati a Torino e dintorni" dove verrebbe più facilmente visualizzato dagli utenti interessati.
il comune ci chiede in sostanza come sfruttare al meglio i nuovissimi 10 mini spazzaneve appositamente acquistati.
scusa, ma come sale il tipo in macchina? ::)gli va dietro col filocomando!
A Torino pronto il piano neve
Saranno pulite anche le piste ciclabili 12 dicembre, 13:22
(ANSA) - TORINO, 12 DIC - Pronto a Torino il piano-neve. E' stato presentato questa mattina dall'assessore Claudio Lubatti alle commissioni Viabilita' e Ambiente. In vista di una nevicata sono previsti spargimenti di sale specialmente sulle vie collinari. I mezzi spargisale saranno 27 nelle ore notturne, il doppio di giorno; 380 i mezzi spalaneve, 1100 gli spalatori. Nei magazzini sono pronte 5000 tonnellate di sale. Per la prima volta mezzi speciali saranno utilizzati per la pulizia delle piste ciclabili.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/piemonte/2012/12/12/Torino-pronto-piano-neve_7941049.htmlBello, basta che poi non ci mettono il sale sulle piste...CitazioneA Torino pronto il piano neve
Saranno pulite anche le piste ciclabili 12 dicembre, 13:22
(ANSA) - TORINO, 12 DIC - Pronto a Torino il piano-neve. E' stato presentato questa mattina dall'assessore Claudio Lubatti alle commissioni Viabilita' e Ambiente. In vista di una nevicata sono previsti spargimenti di sale specialmente sulle vie collinari. I mezzi spargisale saranno 27 nelle ore notturne, il doppio di giorno; 380 i mezzi spalaneve, 1100 gli spalatori. Nei magazzini sono pronte 5000 tonnellate di sale. Per la prima volta mezzi speciali saranno utilizzati per la pulizia delle piste ciclabili.
non hanno specificato con che priorità agiranno sulle piste rispetto alle stradeAh beh, allora la toglieranno a marzo...
Scusate, ma chi ha creato delle piste ciclabili del genere in corso Francia secondo voi ha mai usato una bici da corsa? Se ci vai con delle gomme da 23 (quelle delle scatto fisso per esempio o di una bici da corsa) l'intero percorso è un continuo scossone.
Mi piacerebbe sapere quanto è costato fare una lunghissima pista ciclabile di mattonelle e di pietra quando per fare una VERA Pista ciclabile VERAMENTE utile sarebbe bastato del comunissimo asfalto liscio.
Mi piacerebbe avere nomi e cognomi di chi ha progettato e di chi ha approvato, e vedere se magari hanno qualche connessione con chi commercia in mattonelle.....
Mah Lele, non si sono crepate fin'ora, ma quello che mi dà più fastidio è lo spreco di centiania di migliaia di euro per un qualcosa che non va bene per lo scopo per cui dovrebbe essere creato.
Purtroppo però in realtà non si vede il problema principale: il fondo! Le ciclabili a Torino hanno un fondo letteralmente penoso.
Una piccola rivoluzione annunciata con un tweet, in perfetto stile Renzi, dall’assessore ai trasporti Lubatti: “Dal 20 luglio 2014 le biciclette entrano in metropolitana! Parte la sperimentazione, a breve i dettagli! @BikePride @GTT_Torino #sipuofare”.
Il si può fare finale (con tanto di hashstag) non è messo a caso. Il progetto di trasporto delle bici sulla metropolitana di Torino è stato sempre bollato come irrealizzabile e le resistenze da parte dei tecnici sono ancora tante. Ma l’Amministrazione pungolata dalle associazioni di ciclisti si è impuntata e vuole andare avanti.
Una prova non facile effettivamente, perché seppure la metro di Torino sia una delle più recenti al mondo non è stata assolutamente pensata per l’intermodalità. Lo stesso sistema VAL (Véhicule automatique léger) scelto, data l’alta automazione e la ridotta dimensioni delle carrozze, non prevede il trasporto bici.
Un grave errore commesso a monte che l’Amministrazione sarà costretta a portarsi dietro per sempre: cambiare il sistema oramai è impensabile e la seconda linea della metro, se mai sarà realizzata, per la necessaria interoperabilità dovrà prevedere lo stesso sistema.
Come sempre quando si deve adattare a posteriori un sistema i problemi da affrontare sono tanti. Nel caso specifico a cominciare dagli accessi (scale e tornelli stretti), per finire con carrozze piccole e per giunta completamente automatizzate.
Il primo problema si può aggirare utilizzando gli ascensori (le canaline per le scale sebbene siano diffuse e utilizzate, in Italia pare non siano regolate da nessuna legge) e utilizzando il tornello dei disabili (che però sta aperto più tempo alzando il rischio di evasione). Gli ascensori non sono enormi ma possono permettere di portare una bici. Per regolare l’apertura dell’accesso disabili invece saranno previsti degli appositi biglietti (dal costo di cinquanta centesimi a tratta da sommare all’euro e mezzo del normale biglietto, di cui sinceramente si poteva fare a meno). Ma fin qui tutto bene.
Il secondo problema sembra più serio: le porte dei convogli si chiudono automaticamente . Bisognerà prestare molta attenzione a non salire all’ultimo istante lasciando la bici mezza dentro e mezza fuori (non è detto che la fotocellula la percepisca) sennò sarebbero grossi guai (per la bici soprattutto). Lo spazio all’interno delle carrozze è l’altra questione fondamentale. La metro di Torino è formata da 4 carrozze larghe poco più di due metri, che occupano l’intera banchina, per cui aggiungerne è impossibile. Allargarle evidentemente anche. La sola possibilità (a costo zero) è quella di utilizzare lo spazio per i disabili già presente. Le bici sono più lunghe ma anche meno ingombranti. Per questo sarà possibile portare la bici solo sulle due carrozze provviste di spazio per i disabili e solo due per carrozza. Nessuna critical mass sul mezzo, insomma.
Per spiegare tutte queste limitazioni è prevista durante la sperimentazione – che andrà avanti sino a novembre -, oltre la segnaletica dedicata, la presenza di due steward per stazione che indicheranno ai ciclisti come comportarsi (in Italia se non ti muovi in auto pare tu sia considerato un minorato).
La sperimentazione sarà solo la domenica mattina dalle 8 alle 14, ma anche a regime, come nelle altre città, sicuramente gli orari di apertura ai ciclisti saranno quelli di ultra morbida, mattina presto e sera tardi.
Evidentemente rispetto ad una metro costruita prevedendo il trasporto bici avrà delle criticità ma resta il fatto che la possibilità di trasporto permetterà a quei pendolari (mattinieri) ai margini della zona fornita dalla metro o chi la sera si ferma in centro un po’ di più, di approfittare di un servizio che di fatto gli consente di rinunciare all’auto.
Tutto dipenderà da come andrà la sperimentazione. Evidentemente la grossa partita non è tecnica (come è pericolosa una carrozzina in un vagone è pericolosa una bici), ma culturale. L’intelligenza e l’educazione dei ciclisti permetterà di spostare l’ago della bilancia da una sperimentazione riuscita ad un completo fallimento. Sarà chiaramente cura dell’utente non creare disagi e insicurezza nel vagone, ma questo fa parte di ogni convivenza civile.
Però almeno stavolta bisogna dire che l’Amministrazione ci ha provato. Sfidando burocrazia e istinti conservatori.
La strada è ancora lunga (e tanti i problemi non ancora affrontati). Ma questo è già qualcosa.
esatto, inoltre credo ci siano anche altri limiti legati ai binari, scambi etc .... senza contare che GTT è in rosso perenne, quindi sicuramente non sarebbe in grado di affrontare la spesa di acquisto o modifica di nuove carrozze.basta aumentare la frequenza dei convogli.
In alcuni orari e fermate i vagoni sono sistematicamente pieni, specie in periodo scolastico: a Fermi alle 7,30 sarebbe impossibile salire con una bici.
Aggiungo anche che personalmente, sarei a disagio trovandomi ad occupare lo spazio riservato a passeggini o disabili durante il tragitto: in caso di affollamento anche moderato, visti i tempi ridotti per la salita e discesa, non sarebbe possibile correre ai ripari e riuscire a riorganizzarsi per accogliere tutti ma ritengo che il disabile avrebbe sicuramente più diritto di me di occupare quel posto.
Il discorso delle pedelec non credo sia legato a motivi di sicurezza ma semplicemente ad un tentativo di scremare a priori il numero di potenziali utenti, privilegiando le muscolari e partendo dal presupposto che una pedelec ha un raggio di azione maggiore senza dover ricorrere al trasporto pubblico.
Concordo con il fatto che altrove il ragionamento non avrebbe senso in un contesto normale ma come emerge da questa pagina le problematiche sono tante e tali da doversi aggrappare a qualunque cosa.
Non è così facile aumentare la frequenza dei convogli col sistema VAL. A differenza di altri tipi di metro questo è un sistema chiuso e rigido calcolato in origine per la frequenza ..... Sul sistema Val credo sia davvero complicato mettere o togliere convogli. E' tutto guidato da un computer e questo sarebbe costretto a ricalcolare...
Mi piace invece il ragionamento che fai circa la pieghevole come mezzo alternativo. Secondo me sta qui il nocciolo della questione. Ciao.
Non è così facile aumentare la frequenza dei convogli col sistema VAL. A differenza di altri tipi di metro questo è un sistema chiuso e rigido calcolato in origine per la frequenza voluta. Questa dipende anche dalla distanza delle stazioni tra loro e dal il segnalamento. La linea è divisa in settori ciascuno protetto da un segnale. Per ragioni di sicurezza tra un convoglio e l'altro deve esserci sempre un settore vuoto. Ora io onestamente non so se il sistema è già al suo massimo potenziale ma quelle poche volte che ho preso questa metro ho avuto l'impressione di una buona frequenza di passaggio (3 min se non sbaglio). Ho potuto prendere lo stesso tipo di metro anche a Tolosa e mi è sembrata più o meno la stessa cosa. Certamente nelle ore di punta c'è da aspettarsi affollamento come su qualsiasi sistema di trasporto. Sul sistema Val credo sia davvero complicato mettere o togliere convogli. E' tutto guidato da un computer e questo sarebbe costretto a ricalcolare i movimenti di tutti i treni presenti nel circuito ammesso che si possa. Le stazioni del metro Torino mi sono poi sembrate efficienti. Ci sono scale, scale mobili ed ascensori. Tu vorresti anche le rampe? Le rampe secondo la nostra normativa devono avere una inclinazione massima di 5°. Per scendere di 20 m dovresti averla lunga 230 m circa. Per scendere e salire dovresti fare quasi mezzo chilometro. Non ti basta l'ascensore?nulla da dire sulla frequenza dei passaggi, ma son le carrozze che sono sottodimensionate, nelle ore di punta i vagoni sono strapieni, si sta come le sardine in scatola, mi è capitato parecchie volte di non riuscire a salire e di dover prendere il passaggio successivo, teniamo conto che il numero di carrozze non è aumentabile.
Gli ultimi sviluppi e le dichiarazioni degli assessori competenti e della Commissione Cultura e Sport ci fanno ben sperare ma non bisogna abbassare il livello di attenzione.
Promuoveremo presto la nascita di un Comitato di quartiere per l'individuazione di progetti e proposte per l'area da sottoporre all'amministrazione comunale.
Sabato 28 novembre ci troveremo davanti all'ingresso del Motovelodromo alla 10 e 30 per un incontro, in stile Flash Mob, con biciclette e ramazze.sarebbe bello se i pieghevolisti torinesi partecipassero ::)
Sarà un momento di discussione e dibattito come nei famosi Speaker's Corner londinesi.
Ma in più ci faranno compagnia le parole dello scrittore Marco Ballestracci, autore del "Il dio della bicicletta", e le note di Giorgio Pasino per farci tornare all'atmosfera di Coppi e Bartali.
La mossa antismog di Torino: bici a noleggio a un euro per una settimana
da repubblica.it (http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/02/27/news/la_mossa_antismog_di_torino_bici_a_noleggio_a_un_euro_per_una_settimana-159329816/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P13-S1.6-T1&refresh_ce)
27 febbraio 2017
(http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-torino/2017/02/27/064604913-07f9adaa-770e-496d-9a84-a5950ca8d6e9.jpg)
GIRARE per una settimana in bici al prezzo di un euro. Un modo per avvicinare i torinesi alle due ruote e al servizio di bike sharing. Non è solo una questione di lotta allo smog, ma di cambio di mentalità: scoprire la bici per muoversi in città e lasciare l’auto a casa.