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rassegna stampa => sulla mobilità in generale => Topic aperto da: occhio.nero - Luglio 12, 2011, 08:01:13 pm

Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Luglio 12, 2011, 08:01:13 pm


segnalo

la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi).
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=131

documentari (video, podcast, ...) su trasporto e problemi collegati (Report, Presa diretta, ...)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=560

Perché in Italia chi cammina si sente solo un ingombro
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6088.0

Perché abbiamo urgente bisogno di una battaglia culturale
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5798

zona 30 in città (riflessioni e petizione)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1530.0

bicivideo video (pieghevoli e non)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=140

l'elenco delle discussioni legate ai trasporti, recuperabile cliccando sul tag "trasporti" in fondo a questa pagina

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Dopo l'arrivo dell'ennesima notizia di come il mondo si attrezzi per rendere la mobilità un po' più sostenibile, decido di aprire una discussione appositamente dedicata.... Una specie di "good news" alla www.report.rai.it

Avete segnalazioni? Che aspettate?  ;)

chissà che le nostre amministrazioni un bel giorno, decidano che è arrivato il momento di una svolta... NETTA!



Citazione da: DamianoDG,10/4/2011, 12:01 ?t=55037652&st=0#entry449621052
http://www.casaeclima.com/index.php?option...-news&Itemid=50 (http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=7179:per-citta-a-misura-di-ciclista&catid=1:latest-news&Itemid=50)

Parcheggi per bici saranno obbligatori in edifici pubblici, metro e stazioni

(http://www.casaeclima.com/images/stories/2011/2011_articoli_italia/parking.jpg)

Incentivare l'uso della bici in contesti urbani. Questo il proponimento del Disegno di Legge proposto dal ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo e approvato il giorno 7 aprile 2011 dal Consiglio dei ministri sotto questo slogan: ?LA BICI MOBILITA L'UOMO?.

SPAZI RISERVATI ALLE DUE RUOTE.
Il DDL prevede l'adozione di misure concrete per favorire l?utilizzo delle due ruote in città, a partire dall'integrazione dei sistemi di trasporto.
Tram e gli auotobus dovranno predisporsi al trasporto delle biciclette pieghevoli, senza limiti di numero e di orario. Inoltre, Il disegno di legge dispone che gli edifici pubblici con cortili o spazi comuni, riservino uno spazio alle biciclette degli utenti, che dovrà essere appositamente segnalato sul sito istituzionale di riferimento. Allo stesso modo, stazioni metropolitane e ferroviarie dovranno dotarsi di parcheggi bici, sotto la giurisdizione delle amministrazioni locali.

(http://www.casaeclima.com/images/stories/2011/2011_articoli_italia/pista_cicl.jpg)

BIKE SHARING, BANDI E CONCORSI.
E per chi è stato finora costretto a pedalare nel traffico cittadino, invidiando il modello ciclabile di Amsterdam e paesi nordici, il Ministero dell'Ambiente ricorda che 14 milioni di euro sono stati destinati al bando per progetti di bike sharing associati a sistemi di alimentazione mediante fonti rinnovabili. Rivolto ai Comuni italiani e agli enti gestori dei parchi nazionali e regionali, l'iniziativa prevede, infatti, la realizzazione di sistemi di piste ciclabili controllate via webcam, la creazione di parcheggi attrezzati e riservati alle biciclette e la fornitura di bici elettriche. Nella stessa direzione è stato lanciato, infine, il concorso Bicity. Rivolto ai Comuni che nella giornata del 9 maggio, dedicata al B-Day, avranno riservato solo alle biciclette la tratta più lunga in relazione agli abitanti, il concorso premierà le 8 amministrazioni più verdi con una targa stradale e una bici blu.
Istituzionalizzazione del B-Day. Ha trovato poi parere favorevole dal Governo la replica della giornata della bicicletta. Lanciata in via sperimentale la primavera scorsa, riscuotendo un'ottima accoglienza, la ?Giornata Nazionale della Bicicletta? si svolgerà ogni anno la seconda domenica di maggio. Cuore del provvedimento, l'auspicio del Ministro Prestigiacomo è che il Biciday ?diventi la giornata nazionale della mobilità sana e sostenibile. Il grande successo della scorsa edizione, con centinaia di migliaia di persone, famiglie, gruppi organizzati in piazza sulle due ruote, è la dimostrazione di quanto sia avvertita l?esigenza di tutelare l?ambiente e la salute dei cittadini anche attraverso l?incentivazione di politiche rivolte alla mobilità eco-sostenibile?. La Giornata intende diventare ?un?occasione di incontro e di riappropriazione delle città, troppo spesso preda del traffico caotico e inquinante, ma anche un?occasione di convivialità e di rilancio degli spazi della socialità urbana?
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 03, 2011, 02:02:53 pm


"Portland's Bike Boxes: Making Cars More Polite"
http://www.treehugger.com/cars/portlands-bike-boxes-making-cars-more-polite.html
Ossia.. le bici prima di tutto (....almeno al semaforo)!

(http://media.treehugger.com/assets/images/2011/10/bike-box1.jpg)


 
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Dicembre 03, 2011, 05:45:00 pm
rilanciata la notizia su fb, grazie della segnalazione
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Sammy Street Style - Dicembre 03, 2011, 07:51:12 pm

Se qui in Italia, dovessero fare una roba come in foto, sai quanti ciclisti che stirano!!!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Dicembre 11, 2011, 08:58:04 am
La cosa che non finisce mai di provocarmi stupore è vedere come funziona la viabilità già a Chiasso, a 36 km da casa mia. Io sono di Lecco, e Chiasso confina con Como, è il primo paese che incontro quando vado in Canton Ticino. Passo sempre il confine da Pontechiasso, un quartiere di Como attaccato al centro di Chiasso, la dogana è in mezzo a una normalissima strada di quartiere. È incredibile vedere come basti fare pochi metri e di colpo tutto cambia. Strisce rispettate, ciclabili ben demarcate ovunque, aiuole fiorite dove nessuno butta cartacce, mezzi pubblici frequenti e per andare ovunque (negli orari di apertura dei grossi centri commerciali ci sono mezzi pubblici appositi, in modo che volendo anche lì si possa andare senza auto). Viaggio all'estero per lavoro 5/6 volte l'anno e quindi vedo sempre esempi di mobilità più "matura" della nostra, anche in posti dove non te lo aspetteresti (per esempio ho appena scoperto che in ogni angolo dell'Ungheria letteralmente ogni strada, che sia comunale, provinciale o statale, è dotata anche delle sua brava pista ciclabile affianco, e sono usatissime). Ma niente mi stupisce come Chiasso, per il semplice fatto chè è a due passi da casa, e non mi sembra che gli abitanti abbiano subito una mutazione genetica. La stessa cosa la sento dire da moltissimi lombardi, rimangono tutti turbati quando vanno in Ticino, dove tra l'altro si ha meno la sensazione di trovarsi all'estero, visto che la gente parla italiano.
Mario
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Gianni65 - Dicembre 11, 2011, 10:34:49 pm
Come vorrei che tutti gli italiani potessero fare il confronto come possono farlo gli abitanti di Chiasso!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: fnegroni - Dicembre 15, 2011, 03:16:03 pm
Anche qui in UK abbiamo quelle che qui chiamano ASL (Advanced Stop Line), per uso esclusivo dei ciclisti. A Londra e' quasi d'obbligo usarle nel senso che se rimani fermo dietro alla coda al semaforo, a parte che non ti vedono, ti devi respirare i 'profumi' che escono dai tubi di scappamento, e poi comunque rimani incollonato anche tu che sei molto piu' veloce di loro. Che poi oltretutto non e' colpa tua, in bici, che c'e' la coda di macchine con solo il conducente a bordo!
Purtroppo la usano anche i motociclisti, che non dovrebbero. E a volte i black cabs non si fermano prima del loro stop ed invadono la ASL.
Ma in genere rimane un sistema molto efficace per le bici e io le uso quasi sempre.
Non le uso solo quando per raggiungerle devo passare in parte ad un mezzo pesante, c'e' magari poco spazio e se scatta il verde mentre sono in parte al mezzo che magari sta per girare, mi passa sopra!
Allora in qual caso rimango dietro...


Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 15, 2011, 08:51:25 pm
abbiamo il corrispondente da UK!  ;)

colpisce il segno della bici: sembra fatto a mano anzichè con uno stencil.

Grezzo ma efficace.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Sammy Street Style - Dicembre 17, 2011, 11:56:03 am
Qua stiamo diventando internazionali!!!  :)
E meno male!!!! E' bello confrontare le varie tipologie di intermodalita' da tutto il mondo!! Ci fa capire quanto l'Italia sia indietro!!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 08, 2012, 10:24:36 pm
riporto la segnalazione di Broono:
http://www.tuttogreen.it/germaniain-arrivo-la-prima-autostrada-per-le-biciclette/

(http://www.tuttogreen.it/scripts/timthumb.php?src=/wp-content/uploads/2011/07/autostrada-e1310446295949.jpg&w=350&h=220&zc=1)

Sembra un progetto futuristico, invece, nella progressista Germania sta per attuarsi la prima autostrada per biciclette del mondo! Probabilmente si chiamerà Radler B-1 e correrà parallela all?autostrada del Nord Reno Westphalia, il tratto stradale tra i più trafficati della Germania, che collega Dortmund a Duisburg, i due centri industriali più importanti e popolati della federazione.

La prima bici-strada rivoluzionerà il piano dei trasporti tedesco, secondo le stime del Ministro socialdemocratico Harry Voigtsberger. Infatti, molti pendolari hanno già deciso di rinunciare alle automobili, per evitare le lunghe e noiosissime code sulla A40, ribattezzata, per l?appunto, l?Autobahn delle lumache.

Spesso i lavoratori tedeschi preferiscono utilizzare le biciclette. Per questo, l?azienda dei trasporti urbani della Ruhr sta studiando i costi e la progettazione di questa bici-strada, che dovrà essere asfaltata, scorrere in piano, libera da incroci e ben illuminata. Lunga 60 km, larga ben 5 m, l?autostrada per biciclette, oltre a risolvere l?emergenza del traffico, assicurerà una minore emissione di sostanze inquinanti nell?aria, favorendo, allo stesso tempo, la viabilità e l?ambiente.

Speriamo che questo modello di pista ciclabile interurbana possa essere presto realizzato ed esportato in tutta Europa!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Gianni65 - Gennaio 10, 2012, 10:01:42 pm
Se ci fosse una strada simile per raggiungere Torino, metterei immediatamente da parte la pieghevole e l?abbonamento del treno e passerei ad una gran turismo: già mi vedo comodamente seduto su una velocissima bici reclinata con carenatura su cui, in corsia di sorpasso e con l?MP3 alle orecchie 8), coprirei i miei 25 km in una quarantina di minuti, facendo prima di adesso col treno!

E'  incredibile se si pensa a quanto siano banali e immediatamente praticabili le soluzioni più rivoluzionarie! Ci vuole davvero una bella ottusità per continuare ad ignorarle!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: mark_to - Gennaio 11, 2012, 02:12:56 pm
Ma figurati....se non si riesce a fare neanche una ciclabile che si possa chiamare tale, e che non si interrompa improvvisamente finendo nel nulla (come molte qui a Torino). Appena ne inaugurano una, 4 commercianti ottusi protestano perchè i loro clienti (o loro stessi?) non possono più parcheggiare l'auto davanti al negozio!!!!!!!!!! :-\
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 11, 2012, 02:18:55 pm
Ma figurati....se non si riesce a fare neanche una ciclabile che si possa chiamare tale, e che non si interrompa improvvisamente finendo nel nulla (come molte qui a Torino). Appena ne inaugurano una, 4 commercianti ottusi protestano perchè i loro clienti (o loro stessi?) non possono più parcheggiare l'auto davanti al negozio!!!!!!!!!! :-\

verifico con rammarico che tutto il mondo (tutta l'Italia) è paese.
Avrei usato le stessa parole anche per descrive l'abbrutimento romano  :(
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: styopa - Gennaio 11, 2012, 05:09:52 pm
E intanto anche in una già bike-friendly Londra, si creano le Cycle Superhighways per spostarsi in bici dalle periferie verso il centro in modo più rapido e sicuro.

http://www.tfl.gov.uk/roadusers/cycling/11901.aspx
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 11, 2012, 09:04:57 pm
interessante.
segnalato anche sul nostro gruppo facebook
http://www.facebook.com/groups/287303677979281/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Gennaio 12, 2012, 12:38:19 am
mo vi faccio piangere.
la vedete la sopraelevata che si vede in questo rendering?

(http://3.bp.blogspot.com/-AsFge3qxTNA/TvWwjRCCeZI/AAAAAAAAGD0/bHdZLLK3Wzc/s640/Indspilning%2Bi%2Bfuld%2Bsk%25C3%25A6rm%2B24-12-2011%2B104828.bmp.jpg)

volete saperne di più? godetevi il progetto descritto in questo sito
http://www.copenhagenize.com/2011/12/innovative-elevated-cycle-track-in.html


Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Gennaio 12, 2012, 07:52:44 am
L'avevo già notata, ogni tanto visito il sito di copenhagenize per prendermi la mia dose di pianto, sembra che parlino di un altro pianeta. Tra l'altro si discute di mobilità e soluzioni possibili in maniera molto intelligente.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 12, 2012, 02:13:18 pm
il futuro!  :o
postato su facebook
http://www.facebook.com/groups/287303677979281/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: alek78 - Gennaio 12, 2012, 07:25:50 pm
L'avevo già notata, ogni tanto visito il sito di copenhagenize per prendermi la mia dose di pianto, sembra che parlino di un altro pianeta. Tra l'altro si discute di mobilità e soluzioni possibili in maniera molto intelligente.

Non hai sbagliato, si tratta di un altro pianeta rispetto all'Italia.

E se quello è (come credo anch'io) il futuro, allora vuol dire che in Italia ... non cè futuro ! :(((((
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Gianni65 - Gennaio 12, 2012, 10:25:06 pm
Ma figurati....se non si riesce a fare neanche una ciclabile che si possa chiamare tale, e che non si interrompa improvvisamente finendo nel nulla (come molte qui a Torino). Appena ne inaugurano una, 4 commercianti ottusi protestano perchè i loro clienti (o loro stessi?) non possono più parcheggiare l'auto davanti al negozio!!!!!!!!!! :-\
A Torino piano piano qualcosa va avanti. Non è molto, ma qualcosa per muoversi c'è.
Qui a Chieri siamo rimasti agli anni 50. In tutta la città ci sono poche centinaia di metri di pista e nel programma della lista che ha vinto le elezioni c'era la soppressione di una pista ciclabile che disturbava i commercianti.
Alla fine non l'anno tolta per non perdere i consensi  dei ciclisti, ma hanno smantellato la bella siepe di eriche che separava le bici  delle auto e l'hanno sostituita con degli  orribili new-jersey di plastica (sempre fuori posto) così da far credere a chi gli ha dato il voto che i lavori procedono. :o >:(
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: sim1 - Gennaio 13, 2012, 09:32:42 am
Buongiorno a tutti.

Sono straconvinto che questo sia O.T. , ma dopo quello che è successo ieri nella democrazia italiana, penso il futuro sia ancora peggio del futuro che avevamo ieri.

Saluti.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Sammy Street Style - Gennaio 13, 2012, 12:50:15 pm
Ma figurati....se non si riesce a fare neanche una ciclabile che si possa chiamare tale, e che non si interrompa improvvisamente finendo nel nulla (come molte qui a Torino). Appena ne inaugurano una, 4 commercianti ottusi protestano perchè i loro clienti (o loro stessi?) non possono più parcheggiare l'auto davanti al negozio!!!!!!!!!! :-\
A Torino piano piano qualcosa va avanti. Non è molto, ma qualcosa per muoversi c'è.
Qui a Chieri siamo rimasti agli anni 50. In tutta la città ci sono poche centinaia di metri di pista e nel programma della lista che ha vinto le elezioni c'era la soppressione di una pista ciclabile che disturbava i commercianti.
Alla fine non l'anno tolta per non perdere i consensi  dei ciclisti, ma hanno smantellato la bella siepe di eriche che separava le bici  delle auto e l'hanno sostituita con degli  orribili new-jersey di plastica (sempre fuori posto) così da far credere a chi gli ha dato il voto che i lavori procedono. :o >:(

E pensare che vogliono levare la ciclabile da piazza europa e ristabilire il doppio senso!! Cose da pazzi!!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: sim1 - Gennaio 13, 2012, 01:33:48 pm
Ciao a tutti.

Bella notizia, no?? 

http://www.pesaromobilita.it/index.php?id=2331
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: eamaxb - Gennaio 13, 2012, 02:41:01 pm
Questa mi sembra una buona idea :D

http://vimeo.com/23469752

In questa maniera un pista ciclabile c'è sempre e dapperutto :P
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Gennaio 13, 2012, 07:11:51 pm
Ciao a tutti.

Bella notizia, no?? 

http://www.pesaromobilita.it/index.php?id=2331 (http://www.pesaromobilita.it/index.php?id=2331)

Originale in effetti...
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Gennaio 13, 2012, 08:26:00 pm
bello il treno alla stazione di Copenhagen, vero? ti invoglia a muoverti con la bici!

(http://farm3.staticflickr.com/2235/2679535340_7ce498400d_z.jpg)

Anche i trasporti italiani ti invogliano ad usare la bici, ma in un senso diverso  ;D

L'avevo già notata, ogni tanto visito il sito di copenhagenize per prendermi la mia dose di pianto, sembra che parlino di un altro pianeta. Tra l'altro si discute di mobilità e soluzioni possibili in maniera molto intelligente.

in effetti è un bel sito, ci sono un sacco di spunti e informazioni.

ad esempio è possibile ammirare la ciclabile
(http://farm8.staticflickr.com/7167/6570944891_73ab1ef10b_z.jpg)
che si immette in questa rotonda e mica si interrompe!
cliccate qua http://g.co/maps/bnsfu e zoommate  :o

(http://farm8.staticflickr.com/7029/6570873387_d8c839e231_z.jpg)
attraversamenti veri!

(http://farm8.staticflickr.com/7014/6570866435_24478b92a1_z.jpg)
veri incroci e veri semafori.

Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 15, 2012, 07:35:56 pm
segnalato dal forum ciclomobilisti, un articolo di Repubblica:

Londra, tutti al lavoro in bici. Sono più degli automobilisti (http://m.repubblica.it/mobile/r/wrap/esteri/2011/06/19/news/biciclette_londra-17929215/?gx=e1s1&mf:_idcl=j_id7:0:d2:j_id14&mf=1&j_id7%3A0%3Ad2%3Aj_id14=1)

IL CASO - Il 50% dei pendolari usa le due ruote a pedali per raggiungere la City. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42% del totale del traffico urbano. E il fenomeno riguarda anche Bristol, York e Oxford

LONDRA - Tutti al lavoro in bicicletta. Per la prima volta il numero di pendolari che raggiungono alcune zone del centro di Londra durante le ore di punta di massimo traffico in bici ha superato quello di coloro che fanno lo stesso viaggio in automobile. A Cheapside, una strada della City, su cui ogni mattina affluiscono banchieri, broker e impiegati della cittadella finanza, i ciclisti costituiscono ora più del 50 per cento dei pendolari. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42 per cento del totale del traffico urbano. E il fenomeno non riguarda soltanto la capitale.

In un sobborgo di Bristol, un abitante su quattro si reca al lavoro pedalando su due ruote, e in tutta la città il traffico in bici è triplicato rispetto a un decennio fa. Nella città di York i ciclisti sono aumentati del 20 per cento negli ultimi cinque anni. Nella cittadina universitaria di Cambridge, più di un quinto dell'intera popolazione si sposta regolarmente in bicicletta.
La situazione è simile a Oxford e in altri centri con una larga popolazione studentesca, come testimoniano gli enormi parcheggi di biciclette nei pressi delle stazioni ferroviarie.
E globalmente, in tutta la Gran Bretagna, nello spazio di quattro anni, cioè da quando sono state ampliate le vie ciclabili in molte regioni, il numero dei viaggi a lunga distanza compiuti in bici è passato da 16 milioni a 73 milioni all'anno.

Lo storico "sorpasso" in certi quartieri di Londra delle bici sulle auto come mezzo di trasporto preferito dai pendolari, è probabilmente perfino più ampio di quanto dicano le suddette statistiche, diffuse da Transport for London, l'agenzia che sovraintende ai trasporti nella metropoli, perché le cifre diffuse nei giorni scorsi e pubblicate oggi dal Sunday Times sono state compilate prima del luglio 2010, quando il sindaco Boris Johnson ha introdotto un piano che mette a disposizione della cittadinanza 5500 biciclette a noleggio che si possono prendere e restituire in una serie di appositi parcheggi disseminati in tutta la città. L'agenzia stima che il traffico sulle corsie ciclabili sia complessivamente raddoppiato nell'ultimo anno. Cycling England, un'associazione che promuove il traffico su due ruote, calcola che qualcosa di simile stia accadendo in tutta l'Inghilterra.

La bici ha successo perché, andando al lavoro sui pedali, si fa contemporaneamente bene all'ambiente e bene alla (propria) salute. Sulla base dei nuovi dati, la "lobby dei ciclisti" - scrive il Sunday Times - intende chiedere alle autorità di aumentare ancora di più il numero delle corsie riservate esclusivamente ai ciclisti, di allargare le piste ciclabili esistenti e di ridisegnare a favore di chi va in bicicletta gli incroci con maggior traffico. Il modello dell'Olanda, dove in città come Amsterdam quasi tutti si spostano in bici, sta dunque diffondendosi con crescente successo anche nel Regno Unito.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Gennaio 16, 2012, 02:58:29 pm
è una bellissima notizia, per essere realizzata qui in italia prima di trovare un politico coraggioso bisognerebbe trovare un elettorato disposto a votarlo!
cmq stampo la pagina di repubblica
http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/19/news/biciclette_londra-17929215/
e la appendo in bacheca in azienda, affinché sia d'esempio
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 05:49:22 pm
Sono stata ad Amsterdam e di seguito a Copenhagen nel luglio 2011. Ho notato questo:

Per Amsterdam: I mezzi pubblici sono efficientissimi; tra autobus, metro, tram, treni, vai proprio dove vuoi e ogni 10 minuti sei servito! non ho notato bici nei treni nè sui tram. Le bici sono però ovunque nelle strade in città: appoggiate, legate, slegate, guidate; posterò di seguito qualche foto..Il pedone rischia continuamente di essere investito dai mezzi ciclistici, non dalle auto (che sono veramente poche in giro). Nessuno ma dico proprio nessuno usa il casco; ho visto varie mamme/papà con le cargo bike con bambini dentro al carrello. Ma anche cargo bike usate per trasportare utensili, pezzi di mobili ecc..In centro c'è un reparto di polizia in bici efficientissima. Se piove nessuno ci fa caso e va in bici comunque! ah, l'ombrello non lo usa nessuno a parte i turisti (troppo vento!)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 05:53:58 pm

(http://s17.postimage.org/3pd9ebgob/DSC_0003.jpg) (http://postimage.org/image/3pd9ebgob/)

Il super parcheggio di bici vicino alla stazione centrale di Amsterdam
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 05:55:09 pm

(http://s13.postimage.org/w0r0600lf/DSC_0102.jpg) (http://postimage.org/image/w0r0600lf/)

I due mezzi di trasporto per eccellenza in centro ad Amsterdam: tram e bici.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 05:56:03 pm

(http://s9.postimage.org/oim0b7ajf/bici3_Copia.jpg) (http://postimage.org/image/oim0b7ajf/)

Un cartello di Vietato parcheggiare bici!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 06:04:47 pm
Per Copenhagen:

Pioggia o non pioggia, ci si muove comunque in bici. Sono molto diffusi anche qui i cargo bike. Le auto sono quasi assenti: mi sono spesso chiesta dove fossero gli abitanti della città, perchè, a parte la via dello shopping (lo Stroget) e due o tre zone tattiche, il resto è deserto!
Le ciclabili sono a fianco della corsia automobilistica. Si dà precedenza alle bici. Ci sono semafori per bici e le segnalazioni stradali sono molto ben curate. Ho preso il treno per andare a nord di Copenhagen: una seconda classe da fare invidia alla nostra Freccia Rossa! Ogni carrozza aveva a fianco una carrozza per trasporto bici. Ho assistito alla scena in cui un papà e bambini al seguito sono saliti da Copenhagen con il Cargo bike e sono scesi a destinazione senza alcun problema. Le porte automatiche con gradino automatico alla stessa altezza della banchina ti permettono di scendere comodamente senza "saltare" con la bici. I treni sono pulitissimi e fanno la raccolta differenziata dei rifiuti (almeno quelli che ho preso io). Il controllore ripassa ad ogni fermata.
La metro per andare e venire dall'aeroporto permette il trasporto di bici: ne ho incontrata più di una alle varie fermate, che salivano e scendevano. C'è una metro ogni 5 minuti che porta in città. Non sono mai stipate.
Non ho visto bici pieghevoli in giro. Penso sia dovuto al fatto che la bici normale è accetata ovunque, e non ci sono grandi problemi di congestione nè di spazio. E' un altro mondo!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 06:05:28 pm

(http://s15.postimage.org/g54xay3o7/IMG_6624.jpg) (http://postimage.org/image/g54xay3o7/)

Un Cargo bike a Copenhagen
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 06:14:06 pm

(http://s16.postimage.org/thzsotrmp/DSC_0003_2.jpg) (http://postimage.org/image/thzsotrmp/)

Due ciclo-turisti che se la prendono comoda sotto la pioggia di Copenhagen
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 06:15:12 pm

(http://s9.postimage.org/uc59390yj/DSC_0057.jpg) (http://postimage.org/image/uc59390yj/)

Tre cittadini che si muovono in Segway (monopattino elettrico) a Copenhagen
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Gennaio 16, 2012, 06:16:52 pm

(http://s15.postimage.org/mi2g3r09j/DSC_0081.jpg) (http://postimage.org/image/mi2g3r09j/)

Un olandese FERMO in mezzo alla strada ad Amsterdam: notare che dietro di lui è pieno di bici ma nessuna auto in vista. Fosse stato in Italia l'avrebbero messo sotto dopo mezzo secondo!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 23, 2012, 08:28:16 pm
tutti i contributi sulla congestion charge sono stati spostati nella nuova discussione dedicata:
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=799.0

infine segnalo il sito:
http://manchesterfoe.org.uk/campaigns/transport/bike/

The Love Your Bike campaign is based in Greater Manchester. We aim to promote cycling and to help make it an attractive, accessible and fun way to get around. Cycling is far more than a leisure activity: it is the low-carbon transport of the future. Co-ordinated by Manchester Friends of the Earth, we aim to work closely with other like-minded organisations and promote their activities.

(http://farm4.static.flickr.com/3143/5748059748_033166c647_z.jpg)

riporto da altra discussione:
In Belgio si modifica il codice della strada per favorire i ciclisti. In sintesi, questi su alcuni tipi di strade potranno passare con il giallo o il rosso, dando precedenza agli altri veicoli. Inoltre vengono istituite le "strade ciclabili", zone con limite a 30Km/h dove le bici circolano in mezzo al traffico motorizzato con diritto di precedenza e divieto di sorpasso da parte delle auto.

una provocazione:
(http://vauro.globalist.it/QFC/NEWS_12680.jpg)

e  ancora:
(http://1.bp.blogspot.com/-9TVyWJuCOEU/TbmdgmdUSoI/AAAAAAAABIU/Sb9GrEXEye8/s1600/image002.jpg)
CAMPANHA RESPEITE O CICLISTA!
dal blog di Riccardo Serravalle (http://ricardoserravalle.blogspot.com/2011/04/campanha-respeite-o-ciclista.html)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 30, 2012, 07:46:04 pm
 :o

eccezionale!

pubblicato sul gruppo facebook e sulle news
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 31, 2012, 02:33:10 pm


http://www.architetturaecosostenibile.it/curiosita/varie/mobilita-sostenibile-biciclette-obiettivi-494.html

Mobilità sostenibile e biciclette. Gli obiettivi per il 2050


Mobilita-sostenibile-bicicletta-aL?ambizioso obbiettivo fissato
dall?Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra
previste entro il 2050 non sembra raggiungibile con l?ausilio della
sola tecnologia. A questa conclusione è giunto un recente rapporto
dell?Agenzia Europea dell'ambiente, piuttosto critico sul
raggiungimento degli obbiettivi prefissati per il sistema della
mobilità all?interno dell?Unione, secondo cui, tra l?altro, i soli
miglioramenti tecnologici e l'efficienza dei carburanti non saranno in
grado di dotare l?UE degli strumenti necessari per raggiungere il
proprio obiettivo di ridurre del 60%  tra il 1990 e il 2050 le
emissioni provenienti dai trasporti se non verranno intrapresi
progetti alternativi di mobilità sostenibile.

IL RAPPORTO DELLA FEDERAZIONE EUROPEA CICLISTI
Mobilita-sostenibile-bicicletta-bIl comitato scientifico della
Federazione Europea Ciclisti (European Cyclists Federation, ECF) ha
dato un interessante approccio sull'argomento. Attraverso uno studio
specifico e dettagliato è stato quantificato che la riduzione di
emissioni delle biciclette rispetto ad altri mezzi di trasporto,
tenendo in considerazione anche i costi di produzione, di gestione e
dell?energia necessaria per l'uso della bicicletta, può essere
dell?ordine di oltre 10 volte superiore rispetto a quella derivante
dallo sviluppo delle tecnologie a favore delle autovetture e mezzi a
motore in genere.

Il rapporto parte da una considerazione introduttiva al quanto
esemplare: il target delle emissioni di GHG (Greenhouse Gas ? Gas
Serra) non dovrebbe superare nel 2050 i 308 milioni di tonnellate di
CO2 o meglio 588 kg/anno/pers., equivalente a:

   28000 km in bici
   5822 km in autobus
   2170 con la macchina (il doppio in moto)

Facendo due rapidi conti rispetto a come ci muoviamo all?interno e
all?esterno del nostro territorio, appare chiaro agli occhi di tutti
che il sistema mobilità è destinato ad entrare in conflitto con le
nostre abitudini ormai consolidate. A nulla valgono, secondo questo
studio, le innovazioni tecnologiche in termini di efficienza e di
scelte sulla tipologia di combustibile a minor impatto ambientale
(metano, GPL  per esempio); infatti, tutte le misure che rendono il
trasporto più conveniente ed efficiente, per paradosso,  fanno correre
il rischio di generare ulteriore spostamenti e quindi maggiori
emissioni.

E? il sistema dei trasporti nel suo complesso che è sotto accusa e può
essere migliorato.

Sempre secondo il rapporto, il focus dovrebbe essere concentrato sulla
velocità dei veicoli e ridurre il numero di veicoli motorizzati e ciò
può essere fatto attraverso una migliore pianificazione territoriale,
una pianificazione energetica complessiva ed ecosostenibile e
sviluppando le modalità della mobilità nel suo complesso. Il lavoro
della ECF si concentra sopratutto sulla scelta modale della mobilità.

IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ENTRO IN 2050
Mettendo a confronto le diverse modalità di trasporto privato e
pubblico con le biciclette elettriche e normali, l'ECF ha provato che
la UE è in grado di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas
serra tramite i trasporti previsti per il 2050; in che modo il
?ciclismo? può aiutare la UE a raggiungere tali obbiettivi? Secondo i
risultati di questo rapporto, la ricetta sembra essere veramente
semplice da apparire quasi banale: i cittadini della UE dovrebbero
impegnarsi ad utilizzare la bicicletta come i cugini Danesi hanno
fatto nel corso del 2000, utilizzando mezzi a due ruote per una media
di circa di 2,6 km al giorno. In tal  modo l?Unione Europea
raggiungerebbe il 25% del risparmio delle emissioni previste per il
settore dei trasporti soltanto modificando certe abitudini e con l?uso
semplicissimo e migliore della bicicletta.

"Pedalate 5 km al giorno invece che con mezzi a motore e raggiungeremo
il 50% degl'obiettivi proposti in materia di riduzione delle
emissioni", osserva l'autore Benoit Blondel, ECF Environment and
Health Policy Officer, aggiungendo che "il potenziale di
raggiungimento di tali obiettivi per le biciclette è enorme. E con uno
sforzo economico assolutamente esiguo: mettere sui pedali un maggior
numero di persone è molto meno costoso di mettere su strada le auto
elettriche?. Mi sembra un?osservazione di buon senso. Sempre Blondel
commenta: "Se vogliamo seriamente conseguire tali obiettivi, dobbiamo
cambiare il nostro comportamento. Non si tratta di muoversi di meno.
Riguarda piuttosto il modo in cui ci muoviamo e le opzioni di
trasporto messe a disposizione dai governi?, argomento, quest?ultimo,
tutto da approfondire, soprattutto in Italia.

A titolo esemplificativo lo studio dell?EFC fa notare che con il
volume di importazioni di petrolio greggio della UE pari a 955 milioni
di barili all'anno, se i cittadini della UE  pedalassero a livello di
quelli danesi sarebbe possibile ridurlo di circa il 10%!!

Un?altro risultato emerso dallo studio mette in evidenza che le
emissioni delle biciclette elettriche, peraltro utili per soggetti in
età avanzata, nonostante l?uso di accumulatori, sono equiparabili a
quelle delle biciclette normali. Infatti il 56% dei percorsi più
lunghi vengono effettuati dalle biciclette assistite elettricamente
sostituendo in sostanza circa il 39% degli spostamenti in automobile.
Si comprende così l?entusiasmo del Sig. Blondel per la bicicletta in
quanto il mezzo possiede un potenziale enorme, tutto da sviluppare,
per ridurre le emissioni provenienti dai mezzi di trasporto.

Verrebbe quasi da concludere: Forza gente? pedalate!!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 03, 2012, 06:23:17 pm
Trento: il Comune Premia chi Sceglie la Bici anche l’Inverno
da amicoinviaggio (http://www.amicoinviaggio.it/trento-il-comune-premia-chi-sceglie-la-bici-anche-linverno/)

“Al lavoro in bicicletta“: si intitola così il concorso organizzato dall’Ufficio Mobilità del Comune di Trento che intende premiare chi, nonostante il freddo di questi mesi invernali ha scelto lo stesso le due ruote per recarsi al lavoro. Il fine è quello di promuovere l’uso della bicicletta in ambito urbano e non solo.

Per poter partecipare bisogna accertarsi che la propria azienda o ente pubblico abbia aderito all’iniziativa. Possono concorrere coloro che saranno andati al lavoro in bici almeno la metà dei giorni dei mesi di febbraio e marzo e anche chi per arrivare a Trento unisce la bicicletta ad un mezzo pubblico (treno, autobus). Non verranno i conteggiati i giorni in cui le strade saranno impraticabili a causa del maltempo.

L’iscrizione al concorso, i cui premi saranno assegnati ad estrazione, è possibile entro il 29 febbraio dopo aver compilato la scheda. I premi in palio sono ben 44 e vale la pena citare almeno i primi 3.

1) Un viaggio in bicicletta di 3 giorni per 2 persone messo a disposizione dall’agenzia cicloturistica “Due ruote nel vento”
2) Soggiorno di 2 giorni per 2 persone in Val di Fiemme messa a disposizione dall’ApT della Val di Fiemme
3) Una bicicletta messa a disposizione da Coop Superstore

Per l’elenco completo dei premi ecco il volantino.
Per informazioni rivolgersi al proprio referente lavorativo, o consultare il sito del comune, oppure contattare l’Ufficio Mobilità del Comune di Trento al numero 0461/884912


da altra discussione:
http://www.greenme.it/muoversi/bici/6842-bike-repair-station-stazioni-per-riparare-la-bicicletta

"Negli Stati Uniti stanno iniziando a diffondersi delle vere e proprie postazioni self-service in cui fermarsi a riparare gratis la propria bicicletta. Le innovative “Bike Repair Station” offrono gratuitamente tutti gli attrezzi necessari a rimettere in sesto la propria bicicletta in caso di imprevisti. Se durante la pedalata si avverte la necessita di alzare o di abbassare il sellino, di raddrizzare i raggi o di effettuare una qualunque riparazione, basterà raggiungere una delle apposite stazioni dislocate in vari punti della città.

riporto inoltre quanto segnalato sul gruppo facebook:
Come costruire città ciclabili? Il progetto Presto è sul web
http://www.movimentolento.it/it/resource/news/come-costruire-citta-ciclabili-il-progetto-presto-/

(http://www.itineraria.eu/static/uploads/www.movimentolento.it/presto.jpg)

Il progetto europeo PRESTO da maggio 2009 a gennaio 2012 ha visto Brema, Grenoble, Tczew, Venezia e Zagabria lavorare insieme e confrontarsi sugli strumenti indispensabili per creare città a misura di biciclette: i risultati sono ora disponibili sul web

E' disponibile sul web anche in italiano la raccolta di buone politiche per favorire la diffusione del trasporto ciclistico urbano.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 21, 2012, 08:28:24 am
rigiro:
la bicicletta come soluzione della congestione urbana: La Bassa Valbisagno, un caso emblematico.

(http://anemmuinbiciazena.files.wordpress.com/2012/02/pianderlino-vari-tragitti.jpg?w=500&h=273)

[...] Un modo per diminuire il numero di auto private presenti nella zona (che in questo caso possono essere vittima o causare danni ingenti, ma che nel migliore dei casi portano l’occupazione del poco suolo disponibile e il degrado ambientale) è realizzare opere che facilitino il cambiamento delle abitudini dei residenti, alleggerendo la pressione sul territorio già ampiamente sfruttato. Queste opere potrebbero essere anche usate per dare una opportunità in più al turista amante delle passeggiate od al pedalatore fuoristrada. [...]

da altra discussione:
(http://cdn.ecologiae.com/wp-content/uploads/2010/08/muro-di-biciclette-uno.jpg)

Quella di cui vi parliamo oggi è un’iniziativa commerciale, messa in campo da un negoziante in Germania, per la precisione a Altlandsberg, distante 60 km, tra andata e ritorno, da Berlino. Lui è Peter Horstmann, canadese di origine, e di professione vende biciclette. Quando un suo dipendente, tempo fa, gli chiese cosa farne delle quaranta biciclette che i clienti avevano lasciato al negozio, rispose: Appendile al muro.

Con il trascorrere dei mesi le biciclette sono diventate 120 ed il negozio di Horstmann è diventato sempre più popolare proprio grazie a questa trovata, geniale, low cost e a dir poco originale. La bici più vecchia presente sul muro risale al 1933. Ci sono tutti i tipi di modelli, tra cui uno che un cliente ha riconosciuto come la bici che gli era stata rubata nel 1986 in una stazione ferroviaria. Il proprietario del negozio si è offerto di restituirgliela, ma l’uomo ha declinato: probabilmente nel frattempo ne aveva acquistata una decisamente più nuova!


(tratto da ecologiae.com (http://www.ecologiae.com/muro-biciclette/21084/))

segnalo la discussione:
Riconversione linee ferroviarie abbandonate
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=935
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 06, 2012, 09:03:06 am
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Shizuoka-auto-senso-unico-far-spazio-bici/05-03-2012/1-A_001266379.shtml (http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Shizuoka-auto-senso-unico-far-spazio-bici/05-03-2012/1-A_001266379.shtml)

Citazione
Shizuoka, auto a senso unico per far spazio alle bici

A Shizuoka in Giappone e' stato varato un ambizioso piano per la mobilita' sostenibile e per incentivare l'uso della bicicletta, un mezzo gia' molto usato nel Sol Levante - con 70/80 milioni di bici circolanti e con vendite di 10 milioni di esemplari l'anno il Giappone e' il terzo paese al mondo.
La conformazione della città obbligava i ciclisti a usare i marciapiedi, ma ora le regole del traffico sono state modificate e verranno aperte molte nuove piste ciclabili con un innovativo progetto pilota: l'idea di base consiste nel convertire alcune strade a doppio senso in strade a senso unico per le auto in modo da creare nello spazio lasciato libero delle piste per bici.
Anche gli incroci saranno modificati per agevolare il transito delle due ruote. Potenziati, infine, i parcheggi per biciclette.

certo è che, se queste notizie saranno relegate nella sezione "ambiente" e non ospitate in "economia" o "società", ho poca speranza...
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Marzo 06, 2012, 01:33:26 pm
Stanno troppo avanti! Segnalato sul nostro gruppo facebook.

da altra discussione:
Berlino capitale a due ruote:
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/03/05/news/biciclette_berlino_piste-30975665/index.html?ref=search
Da Repubblica, un articolo sulle innovazioni della mobilità berlinese per agevolare gli spostamenti in bici.

da altra discussione:
Mi piace morto andare in bici
http://bicisnob.wordpress.com/2012/03/09/mi-piace-morto-andare-in-bici/

A Padova hanno realizzato una interessante azione di guerrilla cycling. Nottetempo il Collettivo Ciclisti Simpatici ha dipinto nei luoghi più pericolosi della città la sagoma della pista ciclabile (che non c’è) e la sagoma della vittima di un’incidente stradale. Trovo azzeccato il blitz e anche lo slogan scelto dai cicloguerriglieri: “Mi piace morto andare in bici”!.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 14, 2012, 02:00:28 pm
la foto non è nuovissima, l'articolo risale a novembre 2011, ma fa comunque il suo effetto.


è una buona prassi e un ottimo esempio di civiltà:

(http://images.corriere.it/Media/Foto/2011/11/28/sindaco_3.jpg)

Boris Johnson, sindaco di Londra, si trasferisce in bicicletta dopo una riunione politica a Downing Street, una visione inimmaginabile dalle nostre parti.
Ve lo immaginate Alemanno?
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Marzo 14, 2012, 04:30:14 pm
Stanno troppo avanti!
Ve la immaginate l'Italia piena di questi cosi a pedali?  ::)

Tutti in sella per andare a scuola: dall?Olanda ecco il Bici-bus
http://www.greenme.it/muoversi/bici/7149-bici-bus-scuola

(http://www.greenme.it/images/stories/Vivere/costume_/bici-bus.jpg)


Belli pronti, zaino in spalla, un?insana merendina ingurgitata in fretta e furia e poi, via, si parte per la corsa in auto con mamma o papà per raggiungere la scuola, tra traffico, clacson impazziti, smog e mamme isteriche. Non è certo il migliore dei modi per iniziare la giornata. E se, approfittando magari dell?arrivo della primavera, la mattina iniziasse con una bella e sana pedalata in tutta tranquillità e sicurezza? Ecco il Bici-bus, la soluzione ideata in Olanda per combattere l?inquinamento e pure l?obesità infantile.
Si tratta di un ?autobus-bicicletta? progettato per trasportare ben 11 bambini, dai 4 ai 12 anni, che possono pedalare tutti insieme, guidati da un adulto al ?volante?. Finora l?azienda produttrice, la Tolkamp Metaalspecials, ne ha venduti circa 25 in Olanda, Belgio e Germania e sembra che l?idea del Bici-bus stia prendendo sempre piede anche altrove. In un'intervista con FastCo.exist, il creatore del rivoluzionario mezzo di trasporto a impatto zero, Thomas Tolkamp, ha rivelato che gli ordini stanno iniziando ad arrivare da tutto il mondo: ?abbiamo ricevuto l?interesse da parte della stampa di tutto il mondo e tutti hanno accolto la nostra idea in maniera positiva?, spiega Tolkamp. Anche perché gli autobus bici sono, in realtà, abbastanza abbordabile con i suoi 15,000$ ciascuno, poco più del costo di uno scuolabus ?normale?. Con la differenza che per camminare non ha bisogno di benzina.

 

Ma la portata rivoluzionaria della creazione risiede principalmente nell'idea che i bambini stessi possono contribuire alla pedalata, avendo così la possibilità di imparare fin da piccoli l?importanza di una vita più sana e sostenibile. Tutto fantastico, anche perché, obietterà qualcuno, siamo in Olanda, madre patria dei ciclisti e Paese all?avanguardia nel sistema delle piste ciclabili. Eppure, anche in Italia, Paese ancora troppo nemico di chi sceglie le due ruote, i bambini possono sperimentare quanto sia facile e divertente andare in giro senza la macchina.
Ne è un esempio il piedibus, l'autobus ?umano? che va a piedi, formato dai bimbi più due adulti, che da diversi punti della città raggiunge la scuola in gruppi formati da 15-20 partecipanti al massimo. Ciascuno gruppo è accompagnato da due adulti (genitori) volontari, un ?autista? davanti ed un ?controllore? che chiude la fila. E, in alcune città c?è già il BiciBus, anche se non è un autobus come quello olandese: si tratta di uno ?scuolabus a due ruote?, che vede, insieme ai Vigili Urbani e dei volontari accompagnare a scuola i bimbi lungo un percorso prestabilito e usando la bicicletta.
Insomma, tante iniziative volte a incentivare la mobilità sostenibile lungo i percorsi casa ? scuola, che offrono una duplice opportunità di crescita ai bimbi, sia dal punto di vista dell?acquisizione di una maggiore sicurezza nell'utilizzo degli spazi che li circondano, sia da quello del benefico apportato dall?attività motoria. Oltre al valido contributo per il decongestionamento del traffico e la diminuzione degli inquinanti atmosferici.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 14, 2012, 04:42:56 pm
che invidia!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Marzo 14, 2012, 06:21:37 pm
e ancora:
dall?Olanda le Piste Ciclabili Eco-Sostenibili
http://www.amicoinviaggio.it/dallolanda-le-piste-ciclabili-eco-sostenibili/

(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2012/03/piste-ciclabili-green.jpg)

La bicicletta è già di per sé un mezzo di trasporto sostenibile, ma non contenti, i due gruppi olandesi Tauw e Goudappel Coffeng hanno sviluppato addirittura un modello sostenibile di piste ciclabili. Come? Per ora sono state pensate diverse soluzioni tra cui l?uso di asfalto riciclato, di rifiuti per il dragaggio del fondo stradale, di illuminazione ad energia solare.

L?installazione di un sistema di riscaldamento dell?asfalto, ad esempio, rende le piste ciclabili meno scivolose e più sicure in inverno. Questo sistema di riscaldamento utilizza la terra come fonte di calore in inverno ed un refrigerante d?estate, regolando la temperatura in modo sostenibile per l?ambiente.

Per far conoscere tali innovazioni tecnologiche, Tauw ha presentato una bozza del progetto che riassume la sua idea di edilizia sostenibile. Il disegno illustra come possa essere realizzato un sistema integrato di piste ciclabili senza che questo sia dannoso per il paesaggio, per la fauna e la flora.

Attualmente Tauw sta già operando nella città di Zutphen, in Olanda, alla costruzione di una pista ciclabile con le caratteristiche citate. De Mars, una delle più grandi aree industriali della regione, si è detta interessata al progetto e vuole diventare una zona industriale per quanto possibile a basso impatto ambientale, garantendo i giusti spazi ricreativi e verdi: una pista ciclabile ?green?, ad esempio, è proprio quello che ci vuole.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Marzo 14, 2012, 09:22:59 pm
Sembra davvero di leggere resoconti da un'altra galassia, ma la foto del sindaco di Londra è davvero pazzesca! Quell'uomo è diventato il mio mito, voglio votarlo anch'io! Da noi le migliaia di sindaci di paesini di 3.000 abitanti non si sposterebbero mai in bici, perché sono convinti di essere personaggi troppo importanti per andare in giro così...
Mario
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Jaaymz - Marzo 15, 2012, 12:22:37 am
Si, sembrano racconti di fantascienza!
Da noi è già tantissimo sperare in una ciclabile che non sparisca dopo 50 metri! :D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 15, 2012, 09:55:02 am
Sembra davvero di leggere resoconti da un'altra galassia, ma la foto del sindaco di Londra è davvero pazzesca! Quell'uomo è diventato il mio mito, voglio votarlo anch'io! Da noi le migliaia di sindaci di paesini di 3.000 abitanti non si sposterebbero mai in bici, perché sono convinti di essere personaggi troppo importanti per andare in giro così...
Mario
la prassi italiana è andare in auto per 4 anni e a piedi sotto le elezioni...
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 15, 2012, 09:56:17 am
l'idea della pompa di calore geotermica sotto la pista è molto interessante, in italia la applicherebbero alle strade  :-\
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Marzo 27, 2012, 09:36:45 am
SESTA GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA
http://www.vivereconlentezza.it/node/3281

La città frenetica che quest’anno sarà premiata per il proprio tentativo di migliorare la qualità di vita dei propri cittadini è Londra: una delle icone mondiali della velocità. In particolare gli abitanti del sobborgo londinese di Hackney saranno premiati per la grande quantità di attività volte a promuovere la coesione sociale, impegno che richiede tempo e attenzione per il ritmo delle tante anime di una collettività.

(http://www.vivereconlentezza.it/files/premio%20hackney%20004%20r.jpg)

Prendendo spunto dal fatto che Londra sta incrementando il numero delle proprie piste ciclabili in occasione delle Olimpiadi 2012, il premio sarà un “contachilometri sottosopra” P(e)ace Rider ideato dal designer Francesco Argenti, con progetto e realizzazione elettronica di Gandonlab e ebanisteria di La Soaza: un simpatico strumento che emette il suo bip bip  al superamento dei  14 Km orari ( 9 miglia). Un modo per i ciclisti di partecipare e dimostrare  l'attenzione verso la comunità ed in particolare verso  i pedoni.

segnalo la discussione:
Bike District: il Sito per Girare Milano in Bicicletta
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1093

segnalo la discussione:
Helsinki: Rastrelliere per Bici al Posto dei Parcheggi per le Auto
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1169

e BikeDispenser, la Bicicletta in Affitto
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1188

e la discussione:
Milano: Via libera alle biciclette contromano in città!!!!
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1203

e la discussione:
Bici gratis a Strasburgo dietro ricetta medica, le due ruote come medicina
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1211

da altra discussione
Per chi vuole girarsi Londra in bici, ho trovato il sito dei trasporti Londinesi, che da' tutte le info su come usare la bici nella metropoli londinese. E' tutto spiegato molto bene e alquanto pratico!
 http://www.tfl.gov.uk/roadusers/cycling/11598.aspx

e segnalo la puntate (scaricabile in podcast) della trasmissione "l'altro pianeta" di radio24

Le città sostenibili
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/altro-pianeta/2013-06-23/citta-sostenibili-173444.php?idpuntata=gSLA60o1R&date=2013-06-23
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Marzo 28, 2012, 11:34:59 am
http://www.amicoinviaggio.it/bike-in-place-vicenza-leader-di-un-progetto-per-aree-di-sosta-per-biciclette/ (http://www.amicoinviaggio.it/bike-in-place-vicenza-leader-di-un-progetto-per-aree-di-sosta-per-biciclette/)

Citazione
?Bike in Place?: Vicenza Leader di un Progetto per Aree di Sosta per Biciclette
21 marzo 2012 ciclismo urbano scritto da Alessandro

(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2012/03/bike-in-place-vicenza.jpg)

Un progetto europeo per la realizzazione di aree custodite per il parcheggio delle biciclette. E? quanto auspica il Comune di Vicenza con il suo ?Bike in place?, un piano per l?incentivazione della mobilità ciclabile di cui Vicenza diventerebbe leader, previa approvazione dalla Commissione europea che si pronuncerà entro la fine di aprile.

Le altre città aderenti in qualità di partner sono Bilbao (Spagna), Czestochowa (Polonia), Arad (Romania) e Arta (Grecia). La proposta del comune veneto è stata avanzata in seguito all?adesione al programma europeo di cooperazione interregionale ?Urbact II?, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e che fa seguito al programma ?Urbact I? del 2002, che ha già coinvolto 290 città di 29 Paesi in 38 differenti progetti.

Le fasi del progetto previste sono due, una di sviluppo, della durata di sei mesi (budget previsto 60 mila euro coperti per il 70% dal co-finanziamento del Fondo Fesr e per il 30% dal Fondo di rotazione del Cipe), e una di implementazione di circa due anni.

Per il prossimo giugno è previsto un incontro tra i rappresentanti delle cinque città aderenti per presentare le proprie proposte ed analizzare attentamente una case history di soluzioni di successo o fallimentari circa i servizi di sosta delle biciclette. Saranno chiamate in causa inoltre associazioni, enti o aziende potenzialmente interessate ad una sperimentazione del servizio ?Bike in place?, per condividerne in seguito i risultati e proporre eventuali miglioramenti laddove ve ne fosse bisogno.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Luglio 05, 2012, 07:20:30 pm
Università di Firenze - 11 progetti di impresa sostenuti dall'ateneo fiorentino
Citazione
Arrivano dalla ricerca universitaria e aspirano a diventare aziende a tutti gli effetti i progetti illustrati stamani, i quali vanno, ad aggiungersi ai trentacinque realizzati nel 2011, dei cui undici sono già diventati spin-off dell'ateneo fiorentino. Svariati i campi di azione dei nuovi 'embrioni' d'imprese: si va dalla conservazione del patrimonio culturale ligneo alla protezione dei pavimenti a mosaico, dall' uso di programmi di intelligenza emotiva per il miglioramento delle performance in ambito scolastico, allo sviluppo di una bici pieghevole per il trasporto individuale sostenibile, fino ad arrivare a servizi per l' alfabetizzazione scientifica e prodotti nell'ambito dell'Information and Communication Technology.
fonte: http://www.gonews.it/articolo_143091_Monitorare-stato-patrimonio-culturale-ligneo-nasce-Climart-degli-progetti-impresa-sostenuti-dallateneo-fiorentino.html
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Agosto 03, 2012, 02:31:56 pm
@occhionero: forse questa discussione e quelle su salvaiciclisti e sulla mobilità insostenibile potrebbero passare nella nuova sezione sulla sicurezza? non lo so, valuta tu, sono argomenti un po' a cavallo.


intanto comunico due iniziative/proposte che per ora sono sulla carta.

TORINO
http://www2.lastampa.it/2012/08/01/cronaca/ai-all-ora-anche-sui-grandi-viali-per-ridurre-il-rumore-MgbQrFIy2GJt2nFtAjkEvM/index.html (http://www2.lastampa.it/2012/08/01/cronaca/ai-all-ora-anche-sui-grandi-viali-per-ridurre-il-rumore-MgbQrFIy2GJt2nFtAjkEvM/index.html)

Citazione
01/08/2012
Ai 30 all?ora anche sui grandi viali per ridurre il rumore
In corso Traiano la sperimentazione del Comune
andrea rossi - torino

La sperimentazione è partita qualche giorno fa in sordina su corso Traiano. Due chilometri di rettilineo, tra corso Maroncelli e corso Agnelli, in cui il Comune ha deciso di tarare i semafori in modo che gli automobilisti possano infilare l?onda verde soltanto se viaggiano intorno ai 30 all?ora. Il motivo è presto detto: l?ultimo rapporto dell?Istat ha certificato che la città ha il record italiano di sforamenti dei limiti di Pm10, e le zone 30 all?ora sono uno dei rimedi, anche se non mettono d?accordo gli esperti sulla loro utilità; ma soprattutto l?Arpa ha rilevato che in molte zone di Torino, sia di giorno che di notte, l?inquinamento acustico viaggia a livelli superiori ai limiti consentiti.

Bisogna migliorare la qualità dell?aria e ridurre il rumore, insomma. Ecco il motivo della sperimentazione: limitare velocità e numero di auto in transito nello stesso istante sul medesimo tratto di strada. Se funzionerà, potrebbe essere estesa ad altri viali a grande scorrimento.

Ieri la giunta ha approvato un piano ad hoc per ridurre l?inquinamento acustico, con quattro priorità: strada di Settimo, corso Casale, corso Moncalieri, via Po, via Stradella, dove il rumore notturno è elevato; alcune scuole; la Zona Ospedali; la Ztl Centrale. «Le risorse non sono molte», spiegano in Comune, «quindi bisognerà ragionare su un ventaglio di azioni».

Sempre in tema di viabilità, il Comune ha stabilito di destinare alla sicurezza stradale circa l?80 per cento dei proventi delle multe. Il codice della strada fissa una quota minima del 50 per cento. Torino nel 2011 si era spinta al 68, quest?anno ha ulteriormente elevato la soglia. Le entrate derivanti dalle contravvenzioni nel 2011 sono state 30,6 milioni più 1,5 di multe da autovelox. La delibera presentata dall?assessore alla Viabilità Lubatti insieme con quello alla Polizia municipale Giuliana Tedesco e al Bilancio Gianguido Passoni prevede di destinare 6,6 milioni alla manutenzione di semafori e segnaletica, 4,4 milioni alla Polizia municipale per le attività di controllo, e 15 milioni alla formazione del personale, a interventi su suolo pubblico, manutenzioni, illuminazione pubblica e attività a favore di disabili, scuola e progetti educativi. Gli interventi in cantiere riguardano la segnaletica stradale, il potenziamento dei controlli con l?utilizzo di apparecchiature elettroniche, interventi di manutenzione, ammodernamento e potenziamento di strade e barriere e interventi di prevenzione.

Altra novità: il trasporto pubblico. Se vi eravate appena abituati all?ultima minirivoluzione, rassegnatevi: a settembre ve ne toccherà un?altra, e a inizio 2013 una terza, probabilmente più massiccia ancora. A Palazzo di Città la chiamano razionalizzazione; forse vale la pena di chiamarlo taglio, e dire però che non si fosse trovato un accordo con la Regione sarebbe andata molto peggio.

L?intesa - che cancella il ricorso al Tar di Palazzo Civico - ridimensiona i tagli decisi dalla giunta Cota al trasporto pubblico locale: dopo il 3 per cento del 2011, meno 9 per cento nel 2012 (anziché meno 15) e meno 15 per cento l?anno prossimo (anziché meno 23), rispetto ai fondi erogati nel 2010. Il tutto si tradurrà in una contrazione dei chilometri percorsi dai bus: 8 milioni in meno - su 59 - quest?anno, quasi il doppio il prossimo. «La riorganizzazione partirà il 13 settembre», spiega l?assessore alla Viabilità Claudio Lubatti. «Lavoreremo sull?efficienza, riducendo le frequenze di alcune linee nelle fasce orarie in cui sono poco utilizzate».

Il modello, con le dovute differenze, ricalca quello seguito dalla giunta Cota con la rete ferroviaria: analizzare le linee sottoutilizzate ed eventualmente sostituirle con servizi navetta. «Noi non taglieremo nessuna linea, però», precisa Lubatti. La transazione con la Regione prevede anche di destinare a Gtt circa 50 milioni di crediti non ancora incassati dall?azienda torinese dei trasporti: 35 subito, 15 più avanti. 



MILANO
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_3/editoriale-ennio-rota-una-citta-misura-di-bici-2111293573401.shtml (http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_3/editoriale-ennio-rota-una-citta-misura-di-bici-2111293573401.shtml)

Citazione
Una città a misura di bici
Più agevolazioni per i ciclisti

I percorsi ciclabili di Lucerna sono una passerella rossa sulle strade, ben visibili, non solo ai lati della strada, ma anche in mezzo, per consentire la svolta con maggiore sicurezza. Anche a Milano la pista ciclabile di Melchiorre Gioia è rossa. Ad Amsterdam no, perché il traffico sono loro, le biciclette, come dicono quelli di Critical Mass.

Il colore rosso è associato a pericolo, allarme, attenzione, divieto, ma anche a privilegio, come a tutti i tappeti rossi stesi per accogliere le più diverse autorità, o alle scarpette rosse che solo i nobili del '700 potevano indossare.
Ma a Milano i pochi percorsi ciclabili ricavati sulle strade sono semplicemente realizzati con una striscia gialla, che delimita lo spazio per le biciclette a lato della carreggiata, e che viene usato con tranquillità per parcheggiare abusivamente le auto. Nonostante ciò a Milano i ciclisti aumentano, anche quelli che usano la bicicletta per lavoro. È una tendenza che sembra essere stata presa in considerazione non solo dal Comune di Milano, ma anche dalla Regione Lombardia, che il 20 luglio ha organizzato con Fiab un workshop per presentare la bozza del Piano regionale della mobilità ciclistica, che prevederebbe la costruzione di interconnessioni di percorsi ciclabili esistenti, di nuove realizzazioni per la connessione con i percorsi urbani, e di percorsi per favorire l'intermodalità tra biciclette e mezzi pubblici. L'obbiettivo è di arrivare a convincere entro il 2015 il 10% della popolazione a usare la bicicletta come principale mezzo di trasporto, oggi siamo al 3,5%.

Ma ci sono alcuni nodi che vanno sciolti dentro le città: l'incremento dei percorsi ciclabili, la loro messa in sicurezza, i parcheggi per le biciclette. Senza di ciò le lunghe piste ciclabili regionali rischiano di favorire solo le gite domenicali e non i percorsi casa lavoro. Inoltre va considerato il fatto che più la distanza dal lavoro è lunga, minore è l'uso della bicicletta. Se lo scopo è quello di favorire la mobilità ciclistica per lavoro bisogna agire sul territorio e sulla città in modo integrato, destinando risorse anche per la mobilità ciclistica urbana sui percorsi brevi, considerando il fatto che brevità va associata al tempo, perché in mezz'ora si possono fare 10 km in percorso protetto, o 3 nel traffico urbano, magari su pavimentazione sconnessa.
Comune di Milano, Regione e Provincia devono agire insieme per la mobilità ciclistica metropolitana, perché è qui che c'è la più alta concentrazione di mobilità e di emissioni da traffico. Realizzando più percorsi protetti, anche, dove possibile, nei sensi unici in contromano alle auto (come ad Amsterdam), e piccole e diffusissime rastrelliere per biciclette. Inoltre, siccome la segnaletica è comunicazione, Milano potrebbe dipingere di rosso tutti i percorsi ciclabili, segnalando, non solo pericolo, ma anche l'attenzione e il privilegio per i ciclisti, finché un giorno, quando saranno maggioranza, si potranno dipingere di rosso solo i percorsi protetti per le auto.

Ennio Rota3 agosto 2012 | 10:21
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Agosto 08, 2012, 03:32:46 pm
succede a torino

http://www.ustation.it/articoli/2120-il-bike-sharing-a-torino-e-a-portata-di-studente (http://www.ustation.it/articoli/2120-il-bike-sharing-a-torino-e-a-portata-di-studente)

Citazione
Il bike sharing a Torino è a portata di studente
Il servizio [TO]BIKE, che oltre alla città di Torino si è allargato anche ai comuni dell'hinterland riscuotendo un grande successo, si apre ancora di più agli studenti degli atenei torinesi che potranno abbonarsi attraverso le smart card universitarie.
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Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Agosto 13, 2012, 10:25:37 am
Citazione
?La Toscana è una delle regioni italiane con il più elevato tasso di incidenti con biciclette. Sulle sue strade urbane nel 2010 si è verificato un sinistro ogni 3.096 abitanti tra i 6 e gli 85 anni, un dato che pone la regione al quarto posto dopo Emilia Romagna (1/1.341), Veneto (1/2.261) e Lombardia (1/2.410). A rilevarlo è D.A.S, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, che ha analizzato una serie di dati in occasione del lancio della nuova polizza "Difesa in Movimento", che offre tutela legale a chi guida un qualsiasi veicolo ma anche a chi subisce danni in qualità di pedone, ciclista o trasportato su qualunque mezzo. Le regioni che invece hanno il più basso indice di sinistrosità sono la Basilicata, con un sinistro ogni 90.908 abitanti, la Calabria (1/39.587) e la Campania (1/30.226).

Secondo gli ultimi dati disponibili elaborati da D.A.S., all'ottavo e nono posto delle classifica delle province italiane con la più elevata densità di incidenti con biciclette ci sono Prato, dove si è verificato un sinistro ogni 1.427 abitanti tra i 6 e gli 85 anni, e Lucca, dove vi è stato un incidente ogni 1.497 cittadini. Elevato l'indice di sinistrosità anche a Pistoia, che si classifica al 27° posto in Italia con un incidente con biciclette ogni 2.515 abitanti. Al 29° e 31° posto della classifica si posizionano le province di Pisa (1/2.665) e Grosseto (1/2.698), mentre 34esima è Massa-Carrara, dove nel 2010 si è verificato un sinistro con bici ogni 2.941 abitanti. L'indice di sinistrosità si riduce notevolmente nelle province di Arezzo (1/4.284 - 45° posto in Italia), Livorno (1/5.263 abitanti - 48°), Firenze (1/5.439 - 52°) e Siena (1/17.792 - 83°). Le province italiane dove in rapporto alla popolazione si sono verificati meno incidenti con biciclette sono Potenza (1/356.227), Crotone (1/161.167) e Vibo Valentia (1/153.476), quelle dove se ne sono verificati di più sono Rimini (1/904), Ravenna (1/979) e Forlì-Cesena (1/1.111).

"Analizzando il mercato di riferimento per costruire il nuovo prodotto di tutela legale per la circolazione stradale - spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di D.A.S. SpA - ci siamo resi conto che il bisogno di protezione sulla strada è molto forte non solo per chi si trova alla guida di veicoli a motore, ma anche per chi si muove a piedi o in bicicletta. Gli incidenti che coinvolgono queste ultime due categorie di persone sono molto frequenti ed è importante garantirsi un'assistenza legale qualificata per far valere i propri diritti. Con il nuovo prodotto "Difesa in movimento" ci siamo spinti anche oltre, estendendo la copertura a chi utilizza barche, windsurf e moto d'acqua, mezzi che, soprattutto nelle località turistiche, possono essere motivo di controversie tra vacanzieri".

Secondo le elaborazioni di D.A.S., nell'arco del decennio 2001-2010 i sinistri con biciclette in Toscana sono diminuiti del 5%, dai 1.167 incidenti del 2001 ai 1.112 del 2010. Una performance "virtuosa" seconda solo a quella del Molise (-29%) e che precede quella dell'Abruzzo, dove nel medesimo arco temporale i sinistri che hanno coinvolto ciclisti sono cresciuti di appena il 4%.

Secondo le elaborazioni di D.A.S., Firenze (-56%) è la prima provincia toscana, la terza in Italia dopo Nuoro (-80%) e Crotone (-67%), per riduzione del numero di incidenti con biciclette. Nel capoluogo toscano i sinistri sono passati dai 382 del 2001 ai 168 del 2010. Performance virtuose si sono anche registrate nelle province di Livorno (-39% da 98 a 60) e Siena (-22% da 18 a 14). Più contenuta la riduzione dei sinistri a Massa-Carrara (-4% da 67 a 64) e Pisa (-3% da 148 a 144), mentre non si sono registrate variazioni degli incidenti con bici in provincia di Grosseto, dove i sinistri sono risultati pari a 78 tanto nel 2001 quanto nel 2010. Le uniche province toscane che tra 2001 e 2010 hanno registrato un incremento dei sinistri sono Arezzo (+19% da 63 a 75), Lucca (+41% da 172 a 242), Pistoia (+78% da 60 a 107) e Prato (+98% da 81 a 160).

Da segnalare che Matera (+400%), Avellino (+200%) e Caserta (+195%) sono le tre province italiane dove gli incidenti con biciclette sono cresciuti di più nel decennio preso in esame da D.A.S.

"Difesa in movimento" di D.A.S. è un prodotto ampio, flessibile e conveniente che copre concretamente tutte le esigenze di mobilità di una famiglia moderna tutelando l'assicurato anche nella veste di ciclista, pedone o trasportato su qualunque mezzo (compreso l'aereo)!

Con "Difesa in movimento" è possibile assicurare la patente (di guida A e B o Patente Nautica) per essere tutelati alla guida di qualsiasi mezzo; un singolo veicolo o natante fino a 10 metri, assicurando qualsiasi conducente alla guida di quel mezzo; tutti i veicoli e i componenti del proprio nucleo familiare.

Il pacchetto base garantisce l'assistenza per presentare ricorso contro l' eventuale provvedimento di sospensione della patente e per ottenere il dissequestro del veicolo. E' prevista, inoltre, l'assistenza per opporsi a eventuali sanzioni amministrative legate al sinistro e la difesa e il rimborso delle spese legali in possibili procedimenti penali a carico dell'assicurato.

Su richiesta le coperture assicurative possono essere estese per ottenere l'assistenza legale, e la copertura delle relative spese, in caso di vertenze contrattuali (compreso l'acquisto o la vendita del veicolo assicurato), nel ricorso contro le sanzioni amministrative, contro gli avvisi di accertamento per ritardato pagamento della tassa automobilistica e l'illegittima variazione dei punti patente.

Agli assicurati che sceglieranno di estendere le garanzie all'ambito delle perdite pecuniarie, DAS riconoscerà un rimborso fino a 500 euro per un corso di aggiornamento finalizzato al recupero dei punti patente perduti e fino a 1000 euro nel caso in cui si debba sostenere nuovamente l'esame di guida. Tale estensione permetterà di ottenere anche le spese di recupero e traino del veicolo in caso di guasto e incidente e un'indennità per la duplicazione dei documenti andati persi o distrutti.?

fonte: http://www.firenzetoday.it/cronaca/incidente-stradale/provincia-firenze-riduzione-incidenti-biciclette.html
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: dottorino - Agosto 13, 2012, 11:55:52 am
io sono appena tornato dalle vacanze in Alto Adige e devo dire che tutte le più importanti città sono collegate da piste ciclabili immerse nel verde! inoltre tali piste sono tutte ben curate, sia nella segnaletica che per quanto riguarda l'asfalto!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 24, 2012, 02:49:35 pm
Mentre in Italia si continua ad invocare il "Dio" Marchionne....

all'estero si costruisce un... "Spectacular New Floating Cycle Roundabout"

(http://bicycledutch.files.wordpress.com/2012/08/hovenring2.jpg?w=614&h=446)
(tratto da Bicycle dutch (http://bicycledutch.wordpress.com/2012/08/23/spectacular-new-floating-cycle-roundabout/))
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Jimmy - Agosto 24, 2012, 02:53:15 pm

... giuro di non aver parole ed essere combattuto se esprimere meraviglia e stupore per loro o...incaxxatura per noi-.-
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Agosto 24, 2012, 11:16:32 pm
Che dire, mi associo al commento di Jimmy...  :-\ :o
Mario
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 04, 2012, 05:59:41 pm
Segnalato sul nostro gruppo facebook, riporto la campagna londinese di sensibilizzazione all'uso della bicicletta.

Sogno ad occhi aperti.. a quando in Italia?
http://www.bikestorming.org/catch-up-with-the-bicycle/

(http://www.bikestorming.org/wp-content/uploads/2012/08/TfL-Bikes3.jpg)


http://youtu.be/NbAVlx6hGhI</iframe>

da altra discussione:
(http://farm6.static.flickr.com/5127/5724594994_70df15d1d3.jpg)

L’Ecuador investe nella mobilità sostenibile e nelle due ruote
[...]
Proprio come funzionano i nostri incentivi per auto elettriche, in Ecuador i proprietari di veicoli inquinanti potranno ricevere un sussidio per acquistare una nuova automobile ecologica nazionale usufruendo di un prezzo vantaggioso, un bonus della ‘rottamazione’ diverso a seconda dell’età e del tipo di veicolo, che verrà fornito dallo Stato attraverso il National Finance Corporation.

fonte: http://mobilita.ecoseven.net/news-mobilita/lecuador-investe-in-mobilita-sostenibile-e-sceglie-la-bici (http://mobilita.ecoseven.net/news-mobilita/lecuador-investe-in-mobilita-sostenibile-e-sceglie-la-bici)

da altra discussione:
Comunicato stampa ATAC con sorpresa: la società di trasporto romana ha regalato 20 pieghevoli ai suoi clienti, marca Girardengo.

Oggi a piazzale Flaminio, dalle ore 11 alle 14, oltre 1.600 clienti di Atac hanno partecipato al Ticket Day organizzato da Atac in collaborazione con l’Agenzia Roma Servizi della Mobilità. Presentando al desk un biglietto vidimato o un abbonamento mensile/annuale Metrebus valido, almeno 1.000 persone hanno vinto un biglietto integrato a tempo (BIT) del valore di 1,50 euro per 100 minuti di viaggio.

Tutte le 20 biciclette messe in palio sono state aggiudicate e consegnate ad altrettanti passeggeri e affezionati clienti di Atac.

(http://www.sollevare.it/storage/immagini/Foto1.jpg)

da altra discussione
Belgio sempre più bike-friendly. Grazie all’approvazione di una modifica al codice della strada è stato introdotto il concetto di strade ciclabili. La norma prevede l’assegnazione della priorità assoluta alle bici nelle strade che non hanno delle vere e proprie piste ciclabili per mancanza di spazio sufficiente.

Strade che sono comunque percorribili dalle automobili. In questo caso, però, la precedenza spetterà al ciclista e gli automobilisti potranno transitare soltanto osservando delle regole scrupolose per quanto riguarda la velocità massima consentita. Nello specifico, non potrà essere superato il limite di 30 km/h.

(http://www.greenstyle.it/files/2013/01/X_17173_1.jpg)


da altra discussione
Parigi città modello per il bike sharing: oltre 20mila bici in 1450 postazioni
A cinque anni e mezzo dal giorno dell’inaugurazione (15 luglio 2007) il servizio Vélib’ conta ormai 20.500 biciclette messe a disposizione di cittadini e turisti in 1450 stazioni distribuite sull’area metropolitana. Inizialmente il progetto (finanziato dalla JCDecaux, multinazionale delle affissioni pubbliche) prevedeva 10mila biciclette distribuite in 750 stazioni automatiche che sono gradualmente cresciute sino alle oltre 20mila di oggi. L’obiettivo finale dell’ambizioso progetto parigino è quello di riuscire a raggiungere 50mila biciclette con una equilibrata distribuzione su tutto il territorio metropolitano.

da altra discussione
[Torino] Consegne a due ruote dalla lavatrice alla cena

(http://torino.repubblica.it/images/2013/01/08/200146630-1257760c-1838-4e7a-ab0f-1f3b5fa79d15.jpg)
Marco Actis e Davide Fuggetta sono i Pony 0 Emissioni, la loro società è nata a settembre 2011, quando  -  uno insegnante precario, l'altro meccanico nelle officine dei bus  -  si sono trovati senza lavoro. A Torino non esisteva ancora nulla del genere, un gruppo di messenger a pedali c'era a Milano e qualcosa si stava muovendo in altre parti d'Italia. Oggi i pony express in bicicletta operano in almeno venti città, per dimostrare, spiega Actis, "che puntualità ed efficienza non sono prerogative solo dei mototaxi".

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segnalo:

5 modi per rendere la vostra azienda più bike-friendly
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3899.0

Copenhagen top 10: 10 video sulla città tra le più ciclabili al mondo
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5853.0
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: metrosur - Settembre 04, 2012, 06:04:00 pm
Questo è specifico per noi, una Brompton, ovviamente  ;)
http://www.youtube.com/watch?v=K6d3HACLx6g&feature=relmfu (http://www.youtube.com/watch?v=K6d3HACLx6g&feature=relmfu)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 04, 2012, 06:04:56 pm
la Brompton è visibile anche sul video sopra :)

da altra discussione:
Forse perchè ancora sei dell'idea che le strade appartengano alle macchine e non alle persone.
Senza contare che tu come automobilista in macchina occupi come 3-4 persone in bici, 10-11 persone a piedi...

(http://ebikeindonesia.com/wp-content/uploads/2011/10/tumblr_kptkpoIdVz1qa1nq4o1_500.jpg)

(http://bookmarks.mikis.it/wp-content/uploads/2011/10/auto-autobus-bici.jpg)

Lo vedi, sei la minoranza.. per di più stressato dalle file, dal rifornimento, dal caldo, dal parcheggio.

Scendi dall'autosauro e riprenditi la libertà. ;D

da altra discussione:
[...]
a Copenhagen sono in costruzione 16 ‘highway’ per ciclisti 
[...]
Costa? Certo, ma prima di deliberare l’investimento è stata effettuata una analisi economica mettendo in conto l’effetto benefico sulla salute dei cittadini. E’ risultato che l’opera consentirà a 15000 cittadini in più di rinunciare all’automobile ed alla conseguente sedentarietà, quindi calcolando su basi statistiche la riduzione di incidenti cardiovascolari indotta da tale incremento di esercizio fisico, il risparmio diretto in costi sanitari è stato valutato in 60 milioni all’anno, pari al costo di realizzazione di 60 chilometri di ciclo-highway.

Alcuni video della campagna Ungherese Bike to Work. ;)
Bringázz a munkába! INFO (http://kerekparosklub.hu/bam)
http://www.youtube.com/watch?v=3DA2e-vbyFY
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 18, 2012, 01:27:36 pm
da Cycling Promotion Fund  (http://www.cyclingpromotion.com.au/content/view/566/9/)

[/size]In September 2012 the Cycling Promotion Fund recreated a world-renowned photograph taken more than 20 years ago to demonstrate the advantages of bus and bicycle travel in congested cities. The image is being made available free of charge to organisations, group and individuals.[/color]

(https://lh6.googleusercontent.com/-sejqoIWo0UQ/UFes_ektmLI/AAAAAAAADDA/WUo2jiJzc1k/s1024/CanberraTransportPhoto_x3_3600px.jpg)

da altra discussione:
a cui va aggiunta la "razionalizzazione" delle corse .... leggi tagli, basta leggere QUI (http://www2.lastampa.it/2012/09/13/cronaca/meno-corse-orari-precisi-e-davvero-cosi-CTLy4sPz6mj7evChT5TQ8O/index.html)
Leggendo quest'articolo ho rivissuto anni di tribolazioni, la dinamica è sempre quella, non importa che nel mio caso si trattasse di Monza: corse sempre più diradate anno dopo anno, mezzi che arrivano con 30 minuti di ritardo e seguiti a ruota dal successivo (quindi uno dei due viaggia vuoto), orari cambiati senza poter trovare alcuna informazione attendibile alle fermate. Ogni tanto ho dei flashback e rivivo l'incubo, poi mi ricordo che ho una pieghevole e tiro un lungo sospiro di sollievo. :)
A proposito, giovedì scorso ero in un paesino sul lago di Zurigo per lavoro: all'ora di punta (dalle 7:30 alle 8:00) era impressionante quante poche macchine ci fossero in giro, e stiamo parlando di aree densamente popolate e piene di attività industriali e commerciali. In quelle zone si ha veramente l'impressione che l'auto privata sia giunta all'epilogo. Ovunque una miriade di mezzi pubblici e di bici... Un sacco di gente che abbina bici con trenini regionali, che vanno ovunque con cadenze di 15 minuti nelle ore di punta, di 30 min. negli altri orari, e viaggiano anche di notte. Mi chiedo quanti anni ci vorranno prima che l'Italia colmi il gap con l'Europa più avanzata.
Per finire, vi mostro un'immagine più che eloquente relativa al mio viaggio:
(http://img.tapatalk.com/d/12/09/18/yjymy4eb.jpg)
La didascalia dice "Sattelfest für unsere Stadt", cioè "saldamente in sella per la nostra città". In pratica questa signora è candidata come consigliera comunale al municipio di Jona-Rapperswil, e per fare la sgargiante con una foto che mostri che lei è una persona splendida e degna di essere votata
ha pensato bene di farsi ritrarre in sella a una bici. Ovviamente è solo un manifesto elettorale e la signora in questione potrebbe benissimo essere un politico bugiardo che finge di andare in bici ma in realtà si muove solo in suv, noi non possiamo saperlo. Ma il punto è che lì per apparire credibili ci si mostra in bici, vi rendete conto?
Mario
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Settembre 20, 2012, 11:03:57 pm
(http://www.ecodallecitta.it/immagini/news/113409.jpg)
In occasione dell?inizio della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile ? 16/22 settembre 2012 ? il Comune di Latina ha adottato un provvedimento destinato a favorire la circolazione delle biciclette. Si tratta di linee d?arresto avanzate poste in prossimità degli incroci (semaforizzati) più trafficati della città. Il meccanismo è molto semplice: invece che un?unica linea, vengono tracciate sulla carreggiata due linee d'arresto parallele; alla prima deve fermarsi tutto il traffico veicolare, mentre alle biciclette è consentito arrivare fino alla seconda, posta più vicina all'incrocio, tendenzialmente dove si troverebbe la linea d?arresto normale. L'area tra le due linee d'arresto è detta ?casa avanzata? o ?scatola?. Uno spazio d?attesa riservato ai ciclisti dunque, che favorirebbe una ripartenza più facile delle due ruote al verde del semaforo, ma che soprattutto dovrebbe permettere di prevenire collisioni tra gli automobilisti che svoltano e i ciclisti che invece vanno dritti; una misura già adottata da molti comuni del nord Europa dove l?uso della bicicletta in ambito urbano è molto più tutelato che in Italia. La casa avanzata è applicabile solo in presenza di intersezioni semaforizzate sia in strade a senso unico che a doppio senso di marcia. La sua attuazione è possibile in Italia come in Francia o Germania dalla lettura comparata di alcuni articoli del Codice della strada e del Regolamento di esecuzione.
 
 A Latina sono tre gli incroci interessati dall'esperimento: l?incrocio tra Viale Marconi e Viale XXI Aprile, l?incrocio tra Piazzale Prampolini e Via Volturno e quello tra Via E. Filiberto e Piazzale Gorizia. Soddisfatto Dario Bellini, uno dei promotori del movimento Latina in Bicicletta: "Questa è la direzione giusta, questa è la giusta attenzione che una comunità deve avere verso chi usa la bicicletta per i suoi spostamenti quotidiani. Quest?aree servono a tutelare uno degli anelli deboli che frequentano le strade, i ciclisti. Ringraziamo l'amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata. Una piccola rivoluzione culturale si sta sviluppando nella nostra città, dobbiamo sostenerla tutti quanti". Nel corso della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile verrà installata una ?casa avanzata? anche nell?area pedonale di Piazza del Popolo a scopo esemplificativo; verranno inoltre posizionate rastrelliere ?bloccatelaio? che l?amministrazione si appresta ad installare in alcuni punti della città. In questa occasione verrà allestita una grande area meeting e sono previsti incontri e dibattiti tra associazioni, movimenti, istituzioni e cittadini sui temi della mobilità sostenibile e della qualità della vita.

fonte: Link (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=113409)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Settembre 21, 2012, 07:32:30 am
Un karma positivo al comune di Latina. :)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Settembre 21, 2012, 05:38:38 pm
(http://yourblacksburgbackyard.files.wordpress.com/2012/07/rural_benefits_to_cycletourists-pathlesspedaled.jpg?w=627)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 25, 2012, 12:47:56 pm
Firmate la petizione per parcheggiare le biciclette nei condomini di Roma, come a Milano e Torino.
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2739.msg21963#msg21963
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Settembre 25, 2012, 03:35:53 pm
sono cyclette quelle nel rendering della foto?
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 25, 2012, 03:48:07 pm
credo di sì.... sempre meglio di una playstation  :D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Settembre 25, 2012, 09:50:21 pm
credo di sì.... sempre meglio di una playstation  :D
Non ne sarei così sicuro...  ;D  Poche cose mi appaiono più surreali del pedalare rimanendo fermi, la cosa più bella del pedalare è che vedi il panorama scorrere.
Comunque ragazzi qui si parla di Los Angeles, vi rendete conto? La patria dell'uso smodato delle auto (ovviamente tutte di cilindrata spropositata). Praticamente è un attacco al cuore del sistema, è come mangiare una pizza al microonde a Napoli, o le cozze surgelate a Bari, o recitare una poesia al Billionaire (vabbé insomma ho reso l'idea).  8) ;D
Mario
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: heyyou_77 - Ottobre 02, 2012, 11:40:23 am
Un piccolo segnale di civiltà...al VI municipio di Roma (pigneto/torpignattara).
Dal 7 settembre è attivo un servizio di bike sharing in fase sperimentale con biciclette a pedalata assistita.
Una microscopica goccia nel mare disastrato di Roma, che spero possa avere un futuro, augurandomi vivamente che le biciclette non vengano rubate, tanto per cominciare.
Per ora si possono noleggiare ad orario ridotto (8.00-14.00), qui http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Roma-Zingaretti-inaugura-Bike-Sharing-VI-Municipio_313674500528.html (http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Roma-Zingaretti-inaugura-Bike-Sharing-VI-Municipio_313674500528.html) la notizia, qui http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW363013&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecodeil link al sito ufficiale.

Ai pieghevolisti romani, diffondiamo!!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 02, 2012, 12:25:21 pm
Grazie della segnalazione.
Riportata anche nella discussione:
intermodalità a Roma (e nel Lazio)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=416.msg22716#msg22716


ps: segnalo il video
"no ai ridicoli spostamenti in auto"
nella discussione
congestion charge: pedaggio per accesso ai centri storici?
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=799.msg22917#msg22917

da altra discussione:
Abbassare il limite di velocità a 30 chilometri orari sulle strade urbane (ad eccezione di quelle di grande scorrimento) e invertite le priorità degli investimenti pubblici in materia di mobilità: non più grandi opere ma interventi puntuali a fare di pedoni e ciclisti nelle città. Sono queste alcune delle proposte emerse a Reggio Emilia a conclusione dagli Stati generali della Bicicletta e della Mobilità nuova. L’evento nazionale è stato promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e l’adesione della Presidenza della Repubblica, per parlare di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana, ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni.
[...]
L’Italia cambia strada - Serve una Svolta:

- per Territori e Paesaggi di qualità, curati e presidiati, attrezzati per la mobilità dolce;
- per Città di persone, libere dalle auto, più sicure, sane, belle, vissute;
- per una Mobilità sostenibile, più efficiente, intelligente e funzionale;
- per i Pedoni e i Ciclisti, da mettere al centro della mobilità urbana;
- di innovazione sociale: visioni, progetti, decisioni, che siano condivise e che attingano dalle comunità.

segnalo la discussione
cicloquestionario provincia di Roma: in palio una pieghevole
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2890.msg23405#msg23405

[Olanda] Un esempio da seguire
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5848.0

Copenhagen tra le città più ciclabili al mondo (10 elementi)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5853

[Milano] Palazzo Marino ai condomini: "Aprite alle bici i vostri cortili"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5917.0


Il comune di Parigi mette a disposizione un sito per calcolare il proprio itinerario in bici sulle ciclabili "intramuros". Chissà che non dia qualche buona idea ai sindaci italiani ...

http://vgps.paris.fr

[Concorso, Venezia] "Bici Libera Tutti!"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3922.0
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Ottobre 11, 2012, 09:08:34 am
segnalo che Ferrara, dopo gli SG, si è già data da fare, dimostrando ancora una volta di essere all'avanguardia.

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=113626 (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=113626)

Citazione
Ferrara, zona 30 e biciclette contromano
Nella città emiliana traffico veicolare nella zona della ZTL limitato ai 30 km orari e possibilità per le biciclette di percorrere contromano le vie sottoposte a tale limitazione. Per l'entrata in vigore del provvedimento si attendono solo i nuovi cartelli

di Bruno Casula - martedì 09 ottobre 2012 18:16

A Ferrara uno dei provvedimenti più attesi in materia di mobilità urbana sta per diventare realtà: traffico veicolare nella zona della ZTL limitato ai 30 km orari e possibilità per le biciclette di percorrere contromano le vie sottoposte a tale limitazione. Il provvedimento, approvato a settembre dalla giunta del Comune emiliano durante la settimana della mobilità, per entrare in vigore necessita solo che vengano aggiornate le segnalazioni stradali: “Questione di poche settimane - ha annunciato il 7 ottobre il sindaco Tiziano Tagliani ai ciclisti accorsi per il tour nell’Addizione Erculea - e cominceranno a comparire i cartelli che delimiteranno le aree entro le mura dove vigerà il limite di velocità di 30 chilometri orari per le auto (anziché i normali 50), così da consentire alle biciclette di percorrere diverse vie anche contromano in piena legalità. Ma aspettate l’arrivo dei cartelli – la raccomandazione del primo cittadino - altrimenti fioccheranno le multe, e poi dicono che è colpa mia per non aumentare le tasse...”
 
 Ferrara non è la prima città italiana che ha adottato un simile provvedimento. Alcuni comuni particolarmente attenti alla tutela della mobilità ciclabile, come ad esempio Reggio Emilia, hanno già introdotto questa soluzione che, di fatto, consente al ciclista di usufruire di tragitti più brevi, evitando di seguire i sensi unici pensati esclusivamente per le auto. La possibilità per i ciclisti di circolare contromano per le strade delle città italiane risale allo scorso aprile, quando la Direzione Generale per la sicurezza stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, accogliendo una proposta della FIAB, aveva dato parere positivo alla circolazione in bicicletta nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico. Tale soluzione tecnica può essere applicata "su strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante". In Europa questa è invece una pratica molto diffusa. Sono tanti i paesi in cui sui segnali stradali che indicano un unico senso di marcia, compare un cartello integrativo con la scritta "eccetto bici".
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 17, 2012, 11:00:34 pm
(http://farm6.static.flickr.com/5127/5724594994_70df15d1d3.jpg)

L’Ecuador investe nella mobilità sostenibile e nelle due ruote: uno studio della Banca Centrale ha mostrato che da gennaio a luglio 2012 sono notevolmente cresciute le importazioni di biciclette e altri velocipedi per un volume di acquisti pari a 7,4 milioni di dollari. In Ecuador sono tanti coloro che hanno deciso di scegliere la bicicletta come proprio mezzo di trasporto: zero emissioni e risparmio sulla spesa di carburante, per non parlare dei guadagnarci in salute.

Le scelte dei cittadini in merito alle bici e alla mobilità sostenibile hanno stimolato il Governo alla costruzione numerose piste ciclabili e sentieri adatti alle bici. Non solo. Per aumentare la diffusione del trasporto ecologico il Governo ha deciso di sostenere la mobilità sostenibile grazie all’ammodernamento e all’aumento dei mezzi pubblici e al sostegno per l’acquisto di nuovi mezzi a basso impatto.

Proprio come funzionano i nostri incentivi per auto elettriche, in Ecuador i proprietari di veicoli inquinanti potranno ricevere un sussidio per acquistare una nuova automobile ecologica nazionale usufruendo di un prezzo vantaggioso, un bonus della ‘rottamazione’ diverso a seconda dell’età e del tipo di veicolo, che verrà fornito dallo Stato attraverso il National Finance Corporation.

fonte: http://mobilita.ecoseven.net/news-mobilita/lecuador-investe-in-mobilita-sostenibile-e-sceglie-la-bici (http://mobilita.ecoseven.net/news-mobilita/lecuador-investe-in-mobilita-sostenibile-e-sceglie-la-bici)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 21, 2012, 05:03:30 pm
Un articolo:
Nothing compares to the simple pleasure of a bike ride.” Judging from the convivial vibe and the happy, satisfied smiles on the faces of the about 250 cyclists who joined in the Cycling Parade on Sunday, they’d all agree with John F. Kennedy’s take on riding a bicycle.
“We did have a small accident, a collision,” Alyaa Fouani admitted after the ride, throwing a guilty glance at her friend, Juliet Berro, whose tricycle she collided with. “You see, I didn’t have brakes, oh and I briefly lost my saddle riding up Charles Helou too.”

Fouani was one of about 30 intrepid tricyclists who completed the ride in celebration of the National Campaign for Sustainable Transportation (NCST)’s first anniversary as well as the 20th anniversary of Critical Mass, an event that first took place in San Francisco in 1992 and has since then sprung up in over 300 cities around the globe.

In exchange of an ID, participants without bicycles could hire one for free from Beirut by Bike at the Waterfront. The process of registration, while cumbersome, made it possible for the ride to reach the numbers it did – about two thirds arrived wheel-less.

“Critical Mass is not an organisation, it’s a voluntary event,” explains Mohammad Shublaq, who participates in the monthly Critical Mass Beirut (CMB) rides and helped organize Sunday’s Cycling Parade.

“There are usually between a minimum of two to up to 25 cyclists. The idea is to be visible but we should attract more people, like workers, who use their bicycle as a daily means of transport, instead of just people who identify with the idea and don’t use their bikes as a regular means of transport.”

Working in Hamra, Shublaq rarely is without his stallion, clocking in around 60 to 90 kilometer a week, cycling in from Dahyieh and using his bike to get to events or meeting friends.

The parade went from the Waterfront to Charles Helou, over the highway toward Mar Mikhael, along Armenia Street to the Mar Mikhael Train Station and back via Al-Arz Street, past Allenby Street, down Foch and then back to the Waterfront.

Riders chatted along the way, some carried placards with messages, such as “get a bike, get a life,” others sang. Overall, everybody seemed to be having fun and was looking out for one another, especially for the younger riders. The group was diverse and included as many men as women, ranging in ages from six to around 60, with the majority between 20 and 35.

In addition to 12 safety cyclists, five more on the fly to secure turns, there were also five certified first aid volunteers who rode along. Furthermore, the police prevented cars from taking the dedicated cyclists’ lane – a pipe dream on any other given day of the year.

Motorists responded with surprise, amusement, irritation and sympathy to the parade. Riding through Armenia Street and the narrow alleys of Mar Mikhael was a highlight for many riders. Onlookers waved, while taking pictures from their balconies.

Undaunted by the task ahead, Naiade rode in high heels as “women in Paris and across Europe [ride bicycles] in heels. I rode in them as I’d go to work in them too,” she said afterward.

Fatima Fakih joined the event with her 18-months-old toddler in a back seat and her seven-year-old daughter Serena. Except for a few pushes up the bridge at Charles Helou, Serena, wearing a pink “I love peace” t-shirt and with flushed cheeks, rode the whole parcours, making her mother and her uncle, Fadel, very proud. “I want to do it again,” she told NOW Extra back at the departure point in BIEL.

“I agree with the target of this event, to encourage a healthy environment and healthy mode of transport. Unfortunately, we don’t have safe areas or bicycle lanes for Serena to ride – I am scared to let my child ride [her bike] on the street,” Fakih explained.

Encouraging and inspiring as it is that different generations have understood that issues around public transport are linked to an overall larger issue of sustainability, active citizenship, public space and a better quality of life, they will have to be vocal about their demands and will need to fight for their rights.

However, Green Line Association’s project campaigner Fadel Fakih insists that it is not true that people in Lebanon do not fight for things they believe in. According to him, what goes against cyclists is reckless driving. Also, given that more than 90 percent of people use private cars, congestion levels are particularly high, especially on the main roads.

Cars and buses are a major factor in high pollution levels in Beirut, which surpass the safe level recommended by the World Health Organization (WHO) by 300 percent. This translates to more than 80 percent of air pollution coming from automobiles.

The impact this has on public health is critical, especially with regard to pulmonary diseases. “I have asthma and many other people too suffer from the effects of air pollution,” Fouani told NOW Extra.

The NCST – a coalition of 14 NGOs and entities, such as CMB that include activists, engineers and researchers – demands safer, cleaner and reliable public transport, the introduction of emissions control, the creation of bus lanes on highways, the provision of multi-storey parking lots, as well as underground parking spaces linked to public parks and an eventual refurbishment of various train lines to Syria in order to open new economic opportunities.

None of these demands have so far been entertained by the Ministry of Transportation and Public Works, which recently introduced 250 new buses onto an already congested grid without making any changes to the current operating system that depends entirely on traffic conditions. Arrival times will continue to be at the driver’s digression. Mini buses may get passengers from A to B faster, but certainly not safer. Most of Beirut’s public transport users, including school children, are at the mercy of this trade off every day.

“You can’t plan like this, you never know when you will arrive or if you will arrive,” Green Line project manager Fakih points out. Used for electioneering, to provide the minister’s constituencies with transportation, the very concept of public transport – meant for all people of all ages, gender and (special) needs – has been distorted and hijacked. “Our public transport system separates people along religious lines.”

Besides corruption, lack of vision and leadership may be the biggest challenge public transport lobbyists may be facing in Beirut. Faced with a similar scenario, former mayor of Colombia’s capital Bogotá, Enrique Peñalosa, pushed through the introduction of a Bus Rapid Transit (BRT) system, as well as car-free Sundays and wide-spread pedestrian-enlargement. “A developed country is not a place where the poor have cars. It’s where the rich use public transportation,” is Peñalosa’s credo. The effects of the BRT radically altered the city’s social fabric and economic activity, and inspired many cities in developed and developing countries to follow suit.

Fadel remarks that cars still have a high status symbol in Lebanon, while cyclists are being laughed at. “But you see, there is a revolution going on, people around the world are riding their bicycles again.”

While the Cycling Parade achieved its goal of making cyclists more visible and highlighting the NCTS’ demands, it remains debatable whether one day of secure riding on highways will incite drivers to respect cyclists or if it will encourage some Beirutis to switch modes of transport in favour of the bicycle, at least for short trips. For that, it would be useful to establish itineraries that make use of and include safer side streets or for small groups to ride together, similar to AUB’s laudable carpooling initiative, to ensure safety in numbers.

To join the revolution and keep the momentum going, join Critical Mass Beirut every last Saturday of the month at Martyrs’ Square at 1 p.m. The next ride is on October 27, 2012. For more information on the NCST, please visit their Facebook page.


alcune foto:

(http://oi45.tinypic.com/2i6c7z4.jpg)


(http://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/c0.0.715.341.80901542112/p843x403/550537_485478584809473_429474029_n.jpg)

(http://cdn.greenprophet.com/wp-content/uploads/2012/10/beirut-bicycle-activism.jpg)


(http://www.saidaonline.com/en/newsgfx/get-a-bike-protest-saidaonline.jpg)


(http://evention.me/evention/wp-content/uploads/2012/09/Critical-Mass-NCST-Cycling-poster.jpg)


(http://cdn.greenprophet.com/wp-content/uploads/2010/06/bicycle-beirut-lebanon.jpg)


(http://external.ak.fbcdn.net/safe_image.php?d=AQBYRHvJD1zFzo35&url=http://vthumb.ak.fbcdn.net/hvthumb-ak-ash3/632625_10152143019865576_10152143010475576_42016_2529_b.jpg&jq=100)


(http://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-snc6/c61.0.403.403/p403x403/222157_10151108745226843_1813844612_n.jpg)




fonte articolo: http://www.nowlebanon.com/NewsArticleDetails.aspx?ID=441955&MID=0&PID=0 (http://www.nowlebanon.com/NewsArticleDetails.aspx?ID=441955&MID=0&PID=0)
Critical Mass Beirut: http://cmbeirut.org/ (http://cmbeirut.org/)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: bromptonian - Ottobre 21, 2012, 05:23:26 pm
Prendiamo esempio!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Ottobre 24, 2012, 04:54:59 pm
(http://www.tobike.it/Images/logo_tobike.jpg)

Citazione
Dal 25 al 29 ottobre, in occasione del Salone del Gusto 2012, [TO]BIKE allestirà, in collaborazione con Lingotto Fiere, una postazione mobile sul piazzale lato via Nizza che consentirà a tutti gli abbonati di recarsi al salone utilizzando il servizio di bike sharing.

Agli abbonati [TO]BIKE sarà riservato un ingresso ridotto (16 anziché 20 euro) presentando in biglietteria la propria card [TO]BIKE. All'interno, presso lo Stand [TO]BIKE sarà inoltre possibile effettuare abbonamenti, rinnovi, ricariche e acquistare tutti gli articoli della linea [TO]BIKE.

Vi aspettiamo numerosi!

Lo Staff di [TO]BIKE
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Sbrindola - Ottobre 25, 2012, 01:54:49 pm

Milano: I ciclisti potranno scendere nelle stazioni e trasportare il loro mezzo sui treni anche tra le 10.30 e le 16
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3028
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Novembre 13, 2012, 09:47:26 pm
(ANSA) - QUITO, 12 NOV - Il presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, si e' iscritto come candidato alla rielezione per le elezioni di febbraio 2013. Correa e' arrivato alla sede del Consiglio Elettorale in bicicletta, insieme al suo candidato alla vicepresidenza, Jorge Glas. Dopo aver partecipato alla cerimonia di cambio della guardia nel Palazzo Presidenziale di Quito, Correa e Glas hanno percorso sei kilometri nel centro storico della capitale in bicicletta, alla testa di una mini carovana del partito, Alianza Pais.

fonte: http://www.unita.it/notizie-flash/ecuador-correa-presenta-la-sua-candidatura-in-bicicletta-1.464712

non conoscendo se le intenzioni sono di facciata o reali mi limito a far riflettere sul fatto che la bicicletta è sempre di più associata ad un certo pensiero di attenzione e rispetto dell'ambiente e naturalmente questo attira sia chi vuole costruirsi una facciata per attirare consensi sia chi ha compreso l'effettiva necessità di questo mezzo di trasporto.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Novembre 14, 2012, 11:53:20 am

(http://s18.postimage.org/coev17wfp/IMG_4016.jpg) (http://postimage.org/image/coev17wfp/)

un cartellone a Ferrara, fotografato qualche giorno fa.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Novembre 28, 2012, 11:34:25 pm
la mobilità del 2020: più auto ibride e più biciclette. Sono i punti fondamentali di uno studio di carattere socio-economico, condotto dal sociologo Domenico De Masi. La ricerca, finanziata dalla community "Anticrisi" di Umberto Seletto e Porsche Italia, è stata presentata ad Agnano, proprio nella sede del prestigioso marchio d'auto tedesco. "È un mondo sempre più pulito e attento ai fattori inquinanti quello verso cui andiamo - spiega de Masi -. I motori ibridi saranno i più diffusi, mentre quelli elettrici non otterranno lo sviluppo sperato, visti gli scarsi incentivi statali. Se decolleranno, sarà solo dopo il 2020, quando l'intero settore della mobilità tornerà ai livelli pre-crisi".

Secondo gli otto esperti consultati durante la ricerca (Paola Belardini, Loris Casadei, Angela Cattaneo, Riccardo Genova, Eliot Laniado, Silvia Maffii, Luca Mantecchinie Paolo Riganti) ci si continuerà a muovere prevalentemente con il proprio mezzo privato. Ma si stima che il costo della benzina, in continuo aumento del cinque per cento l'anno, scoraggerà l'acquisto di nuove macchine, causando una contrazione generale della rete delle concessionarie pari al venti per cento.

Si prediligeranno le alternative del "car sharing" e "car pooling", che consistono nel noleggio o condivisione di automobili tra un gruppo di persone, al fine di ridurre i costi di viaggio In particolare, aumenterà l'uso dei mezzi pubblici (con l'ingresso di privati per la gestione, visti i tagli ai finanziamenti, che non diminuiranno nei prossimi anni). Privilegiato sarà quello su rotaia per gli spostamenti lunghi (insieme alle tratte aeree "low cost"), come avviene già con le linee veloci che collegano Napoli, Roma e Milano.

I trasporti però saranno sempre più costosi, soprattutto verso i centri periferici, più deboli nei collegamenti rispetto al passato. Si assisterà inoltre ad un'esplosione di piste ciclabili nei Paesi più sviluppati: un trionfo della cosiddetta "mobilità dolce" che oggi conquista sempre più sostenitori. Già negli ultimi anni infatti, le biciclette, soprattutto le pieghevoli (facilmente trasportabili in un portabagagli o autobus), hanno moltiplicato le vendite nelle aree urbane.

"Curiosamente, la velocità media di spostamento nelle grandi città andrà diminuendo - conclude De Masi -, a vantaggio di un minor inquinamento acustico e da smog".

Non solo svolte ecologiche "Go green". Sarà la connettività l'altro aspetto fondamentale nella mobilità del futuro. L'homo urbanus si muoverà in un mondo quasi interamente digitalizzato. Tramite prediletto saranno gli smartphone, muniti di "App" con servizi di geolocalizzazione, soprattutto per i navigatori satellitari. I Social network inoltre, interagiranno con i sistemi di trasporto, informando sui servizi presenti sul territorio, come ristoranti, ospedali e farmacie vicine, o informazioni sul traffico.

fonte: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/11/28/news/auto_ibride_e_biciclette_ecco_la_mobilit_del_2020-47646208/

Il titolo originale dell'articolo è: Auto ibride e biciclette ecco la mobilità del 2020 e mi sembrava giusto specificarlo, ho aggiunto al titolo quel "secondo domenico de masi" perché titoli di questo genere sono a mio avviso fuorvianti per il lettore. Chi l'ha detto che dovrà per forza di cose essere così il futuro della mobilità? Loro hanno i loro modelli e le loro ricerche che rimangono per quanto si sforzino previsioni. Ho segnalato questo articolo per il semplice fatto che si citano le biciclette pieghevoli, ma per il resto personalmente ho poco da condividere. Con quel "auto ibride" nel titolo e il fatto che la ricerca sia stata finanziata da Porsche Italia fa pensare immediatamente ad un'azione pensata di porsche di riconvertire il parco auto in ibrido mantenendo però intatto il concetto che l'auto sarà fondamentale anche nel 2020:

Citazione
Secondo gli otto esperti consultati durante la ricerca (Paola Belardini, Loris Casadei, Angela Cattaneo, Riccardo Genova, Eliot Laniado, Silvia Maffii, Luca Mantecchinie Paolo Riganti) ci si continuerà a muovere prevalentemente con il proprio mezzo privato

Secondo me questo articolo o questa ricerca è particolarmente volta a trasmettere un certo tipo di messaggio, hanno messo assieme biciclette ed auto ibride per stimolare l'associazione con l'importanza e la salvaguardia dell'ambiente perché sanno che oggi un consistente numero di persone usa la bicicletta e non farebbe male tirarli dalla loro parte:
Citazione
"È un mondo sempre più pulito e attento ai fattori inquinanti quello verso cui andiamo - spiega de Masi -. I motori ibridi saranno i più diffusi

Poi l'articolo cita i treni ma subito dopo frena l'entusiasmo per la mobilità pubblica:
Citazione
In particolare, aumenterà l'uso dei mezzi pubblici (con l'ingresso di privati per la gestione, visti i tagli ai finanziamenti, che non diminuiranno nei prossimi anni). Privilegiato sarà quello su rotaia per gli spostamenti lunghi (insieme alle tratte aeree "low cost"), come avviene già con le linee veloci che collegano Napoli, Roma e Milano.

I trasporti però saranno sempre più costosi, soprattutto verso i centri periferici, più deboli nei collegamenti rispetto al passato.

Le due righe sulle pieghevoli parlano di noi, la Porsche ci vuole amici, una volta che lo saremo sarà più facile infilare la nostra pieghevole nel portabagagli delle loro ibride:
Citazione
Già negli ultimi anni infatti, le biciclette, soprattutto le pieghevoli (facilmente trasportabili in un portabagagli o autobus), hanno moltiplicato le vendite nelle aree urbane.

ed infine il cerchio magico del marketing si conclude con:
Citazione
L'homo urbanus si muoverà in un mondo quasi interamente digitalizzato.
Accessori, accessori, accessori  ;D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Novembre 29, 2012, 07:59:42 am
In effetti qui (intendo utenti del forum) molti continuano a muoversi col loro mezzo privato, solo che prima quel mezzo era un'auto, e ora è una bici pieghevole. ;)
Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi Lorenzo, del resto questi non sono mica degli sprovveduti.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Novembre 29, 2012, 09:53:11 am
mi è venuta una voglia improvvisa di porsche! anche io voglio essere homo urbanus!
un bel panino con porsche di ariccia! ibrida!
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 03, 2012, 12:41:17 pm
Gli studenti dell’Istituto tecnico Galilei Costa di Lecce hanno lanciato un nuovo movimento: il 5 Selle. Un’iniziativa trasversale per diffondere la mobilità sostenibile su due ruote che vuole “stringere alleanze con chi si occupa già da tempo e con grande impegno della questione, per creare azioni innovative e di forte impatto e fare pressione sulle istituzioni competenti”.
La prospettiva dei giovani leccesi? “Vogliamo una città in cui siano gli automobilisti a dover chiedere permesso ai ciclisti- spiegano Gioia e Martino, due attivisti del Movimento 5 Selle – città in cui le auto devono protestare per avere corsie preferenziali e per viaggiare in sicurezza. Vogliamo che tutte le mattine migliaia di bambini e ragazzi delle elementari, delle medie e delle superiori possano raggiungere la propria scuola in bici: ma riuscite a immaginare come cambierebbero Lecce e tutte le altre città se tutti i giovani si spostassero in bici?”.

fonte: http://bicisnob.wordpress.com/2012/12/03/a-lecce-nasce-il-movimento-5-selle/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: catorcio - Dicembre 03, 2012, 01:06:40 pm
è mai possibile tutte le volte che noi ciclisti parliamo di sicurezza dobbiamo sempre tirare in ballo noi automobilisti?non possiamo usare la bici senza sperare che gli altri si convertano tutti e diventino perfetti?.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Dicembre 03, 2012, 01:31:23 pm
albergo di torino

(https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/558800_503337313032047_1909607607_n.jpg)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 04, 2012, 12:42:25 pm
sarebbe auspicabile catorcio se non fosse che il mezzo motorizzato entra in contrasto proprio con l'utilizzo della bicicletta rendendo così difficoltosa la convivenza stessa.

ps. non categorizziamoci troppo "automobilisti" "ciclisti" ma sempre tutti persone siamo no?  :)

Un altro articolo, ne parlano in molti  ;) :

foto del Movimento 5 Selle

(http://puglialive.net/dfiles/news/images/56661.jpg)

(http://www.frosinonemagazine.it/http://www.frosinonemagazine.it/wp-content/uploads/2012/12/image003.gif)

Lecce – Ovviamente non c’è alcun bisogno di chiedersi quale sigla abbiano parafrasato gli studenti della classe 2°B dell’Istituto “Galilei Costa” per la scelta del nome di questo loro nuovo impegno, e quello che dapprima può sembrare un errore di battitura in realtà è un progetto ben congegnato e rivoluzionario, ideato dagli stessi studenti e mirante a rendere le città italiane totalmente a misura delle due ruote, partendo proprio dalla città madre del progetto, Lecce. Si precisa che, oltre ad averne parafrasato il nome, questo nuovo progetto degli studenti leccesi non è in alcun modo collegato con il movimento di Beppe Grillo.

Il “Movimento 5 Selle” nasce con un obiettivo preciso, incentivare a 360 gradi e definitivamente l’uso della bicicletta mentre il compito dei giovani salentini sarà quello di raggiungere l’obiettivo attraverso l’individuazione e la realizzazione di strategie innovative e mai collaudate (come d’altronde è loro consuetudine), capaci di trasformare radicalmente il sistema circolatorio delle strade cittadine. Naturalmente si lavorerà su più fronti, sul graduale riassetto urbano, sulle radicate cattive abitudini dei cittadini e soprattutto sulla forma mentis generalizzata che si ostina ancora oggi a non comprendere gli enormi benefici che se ne possono trarre.

Sembra quasi retorico ripetere ancora concetti banalissimi su cui tutti sono d’accordo ma pochi vogliono applicare. Usare la bici in città, specialmente in città come Lecce dove le strade sono del tutto piane, le giornate piovose sono poche e tutte le destinazioni sono raggiungibili in massimo 15/20 minuti, significa:

·         ridurre drasticamente la produzione di CO2  nell’atmosfera, a beneficio non solo della città ma di tutto il pianeta;

·         risparmiare e smettere di sprecare tanto denaro inutile nell’acquisto di carburante (…e di questi tempi …vogliamo parlarne?);

·         ridurre radicalmente il traffico, permettendo di arrivare prima, muoversi più in fretta, stressarsi di meno;

·         non contribuire al finanziamento delle multinazionali del petrolio;

·         guadagnare tantissimo in salute per via del moto costante, quotidiano, senza trascurare la possibilità di respirare aria più pura se tutti lasciano a casa l’auto;

·         guadagnare in socializzazione e benessere personale, grazie allo stato d’animo e al buonumore che si prova pedalando anziché pigiando su un pedale, questo sì che sarebbe un “social network”.

I giovani del “Galilei Costa” metteranno in campo tutti gli strumenti necessari per raggiungere lo scopo, sia virtuali, come il web, i social media, il mailing, …, che concreti, come stringere alleanze con chi si occupa già da tempo e con grande impegno della questione, creare azioni innovative e di forte impatto, agire sulle istituzioni competenti, etc.

«Vogliamo una città in cui per la prima volta siano gli automobilisti a dover chiedere “permesso” ai ciclisti – dichiarano convinti Gioia e Martino, due attivisti del movimento – città in cui le auto devono protestare per avere corsie preferenziali e per viaggiare in sicurezza, vogliamo che tutte le mattine migliaia di bambini e ragazzi delle elementari, delle medie e delle superiori possano raggiungere la propria scuola in bici, …ma riuscite ad immaginare cosa significherebbe per Lecce o per qualsiasi altra città se riuscissimo a realizzare anche solo quest’ultima cosa?».

Una chicca? …perché “5” selle? Perché da oggi le città italiane saranno giudicate in base al numero di “selle”. Città come Ravenna e Ferrara sono già alte in classifica con un numero di selle intorno a 4. E Lecce? …da quante selle parte oggi?

Immagini in alta risoluzione a richiesta.

Grazie per l’attenzione e per la gentile pubblicazione.

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore

"Galilei - Costa"

Guardiamo lontano, …dal lontano 1885

Tel. 0832.306014 - Fax: 0832.303935

fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=54692
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: beaturbano - Dicembre 07, 2012, 10:20:53 am
una bella iniziativa, il BIKE DRIVE.
in un caffè del maceratese puoi consumare il caffe al banco portando dentro con te la tua bici.

http://www.cronachemaceratesi.it/2012/07/03/arriva-il-bike-drive-versione-nostrana-del-mac-drive/210094/ (http://www.cronachemaceratesi.it/2012/07/03/arriva-il-bike-drive-versione-nostrana-del-mac-drive/210094/)

Citazione
Arriva il Bike Drive, versione nostrana del Mc Drive
martedì 3 luglio 2012
Si va sempre di fretta e non si ha più neanche il tempo per prendersi un caffè o mangiarsi un panino. La  catena alimentare internazionale Mac Donald's ha approfittato da tempo dell'esigenza dei clienti di mangiare in fretta con il Mc Drive ma  i piccoli esercizi commerciali  non sono da meno. Così al Caffe per Caso di Villa Potenza il Mac Drive si trasforma e, per accontentare i numerosi residenti che si spostano in bicicletta diventa Bike Drive. Senza scendere dalla sella, i clienti possono tranquillamente consumare al bancone del bar e , altro vantaggio, non rischiano di perdere la bici.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Dicembre 07, 2012, 06:35:07 pm
La prossima volta che vado nelle Marche in vacanza devo ricordarmi di passare a prendere un caffé in quel bar.  ;D
E sempre in tema di buone pratiche segnalo questa a Copenhagen:
http://www.copenhagenize.com/2012/12/cargo-bike-specific-parking.html



Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 30, 2012, 09:52:45 am
Sesto rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane

RAPPORTO 2012 (FORMATO .PDF) (http://euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_citt%C3%A0/presentazione%2050%20citta%202012.pdf)

Torino si conferma al primo posto del podio. A seguire Brescia e Parma
Al quarto posto Milano, subito dopo Bologna. Roma arretra addirittura al ventiseiesimo posto, mentre al
ventunesimo posto è Napoli la prima città del sud. Ancona e Prato per la prima volta nella top ten. Le più
insostenibili sono L’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria.
Torino mantiene saldamente la prima posizione e si conferma la città più "eco-mobile" d'Italia. Vince ancora,
forte di un buon servizio trasporto pubblico, ad una flotta di biciclette condivise e ad un servizio di car
sharing tra i più efficienti e apprezzati della penisola, ad una quota superiore alla media di auto a basso
impatto ambientale e ad un basso tasso di incidentalità e mortalità sulle strade cittadine. Nonostante ciò i
valori di inquinamento atmosferico non riescono a rientrare nei limiti, a causa delle sfortunate condizioni
climatiche che interessano Torino e buona parte le città del bacino padano. Sul podio ancora tutte città del
nord con il secondo posto a Brescia e il terzo a Parma, ma nella "top ten" si affacciano per la prima volta
Ancona al decimo posto e Prato in ottava posizione. Milano guadagna la quarta posizione e subito dopo
Bologna che sale dal sesto al quinto posto. Sempre nella “top ten” Bergamo al sesto posto, seguita da
Venezia al settimo e Modena in nona posizione. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile, L’Aquila,
Catanzaro e Reggio Calabria.
La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nel sesto Rapporto "Mobilità
sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il contributo di
Bicincittà e FIT Consulting e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del
Mare.
Ancora più ricca di indicatori questa sesta edizione con dati sulla distribuzione delle merci in città e sulle
flotte di veicoli comunali, che si aggiungono ai dati della scorsa edizione sui parcheggi di scambio e a
pagamento, sul numero di incidenti e sull’indice di mortalità, sul numero di autovetture per kmq, sulle
iniziative di promozione e comunicazione a favore della mobilità sostenibile. Come negli anni passati, il
rapporto tiene anche conto delle consuete informazioni relative alle innovazioni introdotte per la gestione
della mobilità (car sharing, bike sharing, mobility manager), allo stato di salute delle città in relazione alla
presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (gpl, metano), all'offerta di
trasporto pubblico, alle piste ciclabili, alle zone a traffico limitato e pedonali. Le 50 città monitorate sono
tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione
superiore ai 100.000 abitanti.
"Questo sesto Rapporto - dichiara Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility- conferma la
diffusione del bike sharing e una decisa ripresa del car sharing, ma segnala una battuta d’arresto
nell’aumento delle auto a gpl e metano. Le amministrazioni dimostrano una sempre maggiore attenzione
anche nelle politiche di gestione della distribuzione delle merci in città e ricorrono sempre più
frequentemente ai veicoli a basso impatto, come le auto elettriche e ibride, per rinnovare le auto delle
proprie flotte, ma la percezione è che il percorso sulla strada dell’eco-mobilità è ancora lungo e tortuoso”.
Il Presidente Riccardo Canesi va oltre e sollecita le amministrazioni “ad un maggiore impegno sul piano
culturale e a dimostrare più coraggio e determinazione nelle scelte, per far sì che la bicicletta possa davvero
diventare uno strumento sempre più diffuso e un mezzo scelto quotidianamente da un maggior numero di
cittadini per muoversi in città”.

Tutti i record città per città
Torino, Milano e Brescia credono sempre di più nel bike sharing
A Torino, Milano e Brescia continua l’impegno delle amministrazioni per la bicicletta e per il potenziamento
del bike sharing, il servizio di biciclette condivise: Milano conta 13.000 utenti registrati e 1.800 biciclette,
Torino 14.400 utenti e 540 biciclette (+80%), e Brescia 8.266 utenti e 259 biciclette (più che raddoppiate rispetto all’anno precedente). Nelle 16 città che usano il sistema elettronico gli utenti sono aumentati di oltre
del 31% e le biciclette in circolazione di oltre il 35%.
Car sharing di nuovo in aumento, stallo invece per i mobility manager
Il car-sharing, l’auto condivisa, dopo la battuta d’arresto del 2010, inizia nuovamente a crescere nel nostro
Paese: gli utenti crescono del 16,2% rispetto all’anno precedente e le automobili del 12,4%. Milano mantiene
la pole position per numero di utenti (4.443), seguita da Venezia con 3.564 e Torino con 2.600. Sempre a
Milano il primato di auto in car sharing (132) seguita da Torino (126).
A Cagliari, Campobasso, Catanzaro, L’Aquila, Latina, Pescara, Livorno, Sassari e Taranto, tutte città del
centro-sud, continua l’assenza dei mobility manager: rimangono quindi sempre 41 le città in cui è presente il
mobility manager di Area.

Trasporto pubblico, la maggiore offerta a Milano e Cagliari
La maggiore offerta di trasporto pubblico locale (vett*Km/ab) si registra a Milano, Cagliari, Venezia e
Torino, mentre il maggior numero di passeggeri viaggiano a Venezia, Roma e Milano.
Nell’ultimo anno, secondo i dati di Legambiente utilizzati nel presente rapporto, le città di Monza, Bergamo
Cagliari, Novara, Torino e Brescia hanno incrementato di molto l’offerta di trasporto pubblico, mentre nelle
città di Modena, Salerno, Livorno, Napoli e Prato si è registrata una preoccupante riduzione. Sempre secondo
i dati di Legambiente, nelle città di Foggia, Bergamo, Cagliari, Firenze, Monza, Torino, Brescia e Novara è
cresciuto il numero di passeggeri trasportati, mentre una flessione superiore al 10% si è registrata nelle città
di Palermo, Ferrara, Potenza, Pescara, Bari, Napoli. I dati dimostrerebbero che l’aumento di offerta da parte
delle amministrazioni è premiato da una positiva risposta da parte dei cittadini, che usano di più il trasporto
pubblico. I dati di Legambiente relativi all’ultimo anno non sono disponibili per le città di Aosta, Latina,
Messina, Rimini, Siracusa e Reggio Calabria e ciò ha influito anche sulla classifica finale.
Stabile e sempre alto il tasso di motorizzazione, a L’Aquila, Latina e Catania il possesso più elevato
Stabile il tasso di motorizzazione, l’indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla
popolazione residente, pari in Italia a 60,67 auto ogni 100 abitanti contro la media europea di circa 46. Le
città con più auto sono L’Aquila e Latina, la prima con 73,9 e la seconda con 72,5 auto ogni 100 abitanti,
seguite da Catania, con quasi 72 auto per 100 abitanti, e Potenza (71,8). Venezia, naturalmente, e Genova,
Bolzano e Bologna contano invece il minor numero di automobili circolanti per abitante. Napoli, Torino e
Milano si confermano invece le città con il più alto numero di autovetture per ogni kmq di territorio. Sono
sempre le città del sud che presentano il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli che svetta (sono
quasi il 57% le auto con più di 11 anni di vita), seguita da Catania, con il 52,2%. Relativamente agli standard
emissivi più recenti (Euro 4 ed Euro 5), le città di Aosta, Trento e Firenze mostrano le percentuali più alte (il
dato di Aosta è però falsato perché molte società di autonoleggio immatricolano qui le autovetture della
propria flotta). Iniziano a circolare già alcune automobili di standard euro 6, la cui percentuale è però ancora
molto bassa e pari allo 0.01% sulle 50 città, il maggior numero si registra a Roma con 293 automobili seguita
da Milano con 173.
Inalterata rispetto allo scorso anno la classifica per le due ruote a motore: il tasso di motorizzazione più
elevato si registra a Livorno (25,4 ogni 100 abitanti), seguita da Genova (22,6) e Catania (21.7), mentre le
città con meno motocicli e ciclomotori sono Foggia (5.5), Venezia (6.6) e Potenza (7.1). Aosta mantiene il
primato delle due ruote più inquinanti (il 48,0% sono Euro 0), seguita da Perugia (47,3%) e Udine (46,3%),
mentre Livorno (19,1%), Firenze (22,8%) e Roma (23,3%) annoverano il minor numero di motocicli e
ciclomotori Euro 0.
Si arresta nel 2011 la crescita del numero di auto a gas nelle 50 città
Mentre il 2010 aveva registrato un boom di auto a gas, grazie anche agli incentivi, con un aumento di quelle
a GPL rispetto all’anno precedente del 19,7% e di quelle a metano del 7,8%, il 2011 registra purtroppo una
battuta di arresto. Si confermano Ravenna, Ferrara e Bologna, con una media intorno al 18%, le città dove il
gas va per la maggiore. Fanalini di coda nella classifica delle auto a gas sono sempre Trieste, Udine e
Siracusa.

Veicoli comunali sempre più ecologici
A Forlì (73.2), Modena (70. 8 ) e Bologna (62.3) le percentuali più elevate di veicoli a basso impatto
(elettriche, ibride, metano, GPL) nelle flotte comunali. Il primato di auto elettriche e/o ibride spetta a Reggio
Emilia (53.8%), di metano a Modena (58.6%) e di GPL a Bergamo (36.4%).
Inquinamento, aria buona a Genova e Potenza, cattiva ad Ancona e Torino
Solo le Città di Aosta, Cagliari, Campobasso, L'Aquila, Messina, Potenza e Sassari rispettano tutti i limiti
imposti dalla normativa. Torino ha registrato sia il maggior numero di superamenti di PM10 (158 rispetto ai
35 consentiti), sia la più elevata media annuale (59 microgrammi al metro cubo rispetto al limite di 40).
Seguono in entrambe le classifiche Siracusa, Milano e Verona. A Messina si è registrato il numero minore di
superamenti (3), mentre Potenza ha registrato la media annuale più bassa, 21 microgrammi al metro cubo.
Sicurezza, è sempre Bergamo la città con il maggior numero di incidenti
Per il secondo anno consecutivo, il maggior numero di incidenti ogni 100 abitanti si registra a Bergamo
(stabile a 2.7), seguita da Monza (2.6) e Vicenza (2.3), mentre l’indice di mortalità più elevato (numero di
morti ogni 100 incidenti) spetta a Campobasso (5.0), seguita da Foggia (4.5) e Catanzaro (4.3). Strade molto
più sicure rispetto all’anno precedente per numero di incidenti a Bari, Milano e Udine, mentre a Brescia,
Bari, Piacenza e Messina è diminuito di molto l’indice di mortalità.
A Venezia il primato dei parcheggi di interscambio, mentre a Bologna quello della tariffazione
Bologna scalza Firenze in classifica per numero di parcheggi a pagamento (154 contro 144 ogni 1.000
autovetture circolanti), mentre Venezia si riconferma prima in classifica per dotazione di parcheggi di
scambio (145 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), staccando di gran lunga Piacenza (71.6) sola al
secondo posto.

Si affaccia una nuova iniziativa: il Giretto d’Italia
Anche nel 2011 l’iniziativa di maggior successo, alla quale hanno aderito tutte le città ad eccezione di
Catanzaro e Forlì, è risultata la Giornata Nazionale della Bicicletta promossa dal Ministero dell’Ambiente.
Molto seguita è risultata anche l’iniziativa Bimbinbici seguita dalla Settimana Europea della Mobilità alla
quale hanno aderito 24 città contro le 14 dell’anno precedente. Le iniziative Bicincittà e Vivincittà hanno
registrato rispettivamente un’adesione di 22 e 20 città su 50. La neonata iniziativa Giretto d’Italia ha da
subito ottenuto l’adesione di 18 città.
Per le merci servono regole condivise
I regolamenti per l’accesso e la distribuzione delle merci nelle ZTL delle 50 città del rapporto differiscono da
città a città e sono stabiliti in funzione del peso dei veicoli e delle emissioni inquinanti. Nella maggior parte
dei casi l’accesso è limitato ai veicoli con peso inferiore a 35 q.li e con standard di emissione almeno Euro 2.
A Bologna, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Livorno, Milano, Napoli, Perugia, Piacenza, Prato, Ravenna,
Reggio Emilia, Roma, Salerno, Terni, Torino, Trento e Verona è richiesto per l’accesso il pagamento di una
tariffa. Anche le fasce orarie differiscono da città a città e nella maggioranza di esse l’accesso è limitato tra
le 9:00 e le 10:30 e tra le 14:00 alle 17:30.
Quel che è certo è che il sistema di accesso alle Zone a Traffico Limitato per i veicoli commerciali necessita
di regole chiare e condivise e di una regia nazionale. Per fortuna qualcosa si muove, risale infatti a qualche
settimana fa la firma dell'Accordo sulla distribuzione urbana delle merci firmato da Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, ANCI e grandi Aree Metropolitane. Le esperienze e le indicazioni delle grandi
città, prime fra tutte Torino, Milano e Napoli, potranno così essere tradotte in norme condivise che facilitino
il lavoro degli operatori e contengano l’impatto della distribuzione delle merci sui fenomeni di congestione e
sulla qualità dell’aria delle città.

Roma, 27 dicembre 2012

fonte: Comunicato Stampa: http://euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_citt%C3%A0/COMUNICATO50citt%C3%A02012.pdf (http://euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_citt%C3%A0/COMUNICATO50citt%C3%A02012.pdf)

fonte: http://euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_citt%C3%A0/50_citt%C3%A0_2012.html (http://euromobility.org/Osservatorio50citta/2012_50_citt%C3%A0/50_citt%C3%A0_2012.html)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 10, 2013, 05:32:38 pm

Tallinn, la campagna anti-smog:
«Lascia l'auto, non paghi il bus»
Nella capitale estone si viaggia gratis sui mezzi pubblici. Dopo il referendum, il sindaco ha annunciato l'aumento delle corse



Tallin, la tessera magnetica per l'utilizzo gratuito dei mezzi
Per combattere l'inquinamento e scoraggiare i cittadini a usare le vetture durante i giorni feriali dallo scorso 1 gennaio a Tallinn si viaggia gratis su bus e tram. A beneficiare del servizio sono gli oltre 400.000 residenti che vivono nella città dell'Estonia che è diventata la prima capitale dell'Unione Europea a inaugurare il servizio dei trasporti pubblici gratuito.

REFERENDUM - A pochi giorni dall'entrata in vigore della misura Edgar Savisaar, sindaco della capitale nordeuropea, ha annunciato che i mezzi pubblici che circolano nelle strade di Tallinn saranno incrementati poiché si è registrato un netto aumento degli utenti. La svolta ecologista di Tallinn è cominciata lo scorso marzo quando è stato indetto un referendum sull'abolizione delle tariffe dei trasporti pubblici e la maggior parte dei cittadini che si è recata alle urne ha votato favorevolmente. Al tempo i ricavi della vendita dei biglietti coprivano appena un terzo dei costi di gestioni della rete e il nuovo corso, motivato da preoccupazioni ambientali e sociali, arrecherà una perdita di circa 12 milioni di euro alle casse comunali: «Con questa scelta Tallinn salvaguarderà la coesione sociale garantendo pari opportunità di muoversi ai cittadini di ogni strato sociale – si legge in un comunicato del Comune – Per molti automobilisti il trasporto pubblico gratuito sarà un forte incentivo a lasciare a casa la propria vettura. Ciò permetterà di ridurre l’inquinamento e il rumore e sul lungo periodo miglioreranno gli standard di vita di tutti i cittadini»

CARTA VERDE - Per poter usufruire del servizio gratuito i residenti della capitale devono richiedere via internet o a un ufficio postale una speciale carta verde che è rilasciata al prezzo simbolico di due euro. I non residenti, invece, possono acquistare i biglietti direttamente dall'autista o richiedere la carta verde e ricaricarla di volta in volta. Il servizio gratuito è concesso anche a tutti i cittadini che hanno più di 65 anni. Il più fiducioso nella «svolta ecologista« è il sindaco Savisaar che già lo scorso marzo dichiarò alla Bbc che con questa decisione la sua città diventava «il fiore all’occhiello del movimento verde in Europa». Storicamente la prima città europea a offrire bus e tram gratuiti ai propri cittadini è stata Bologna esattamente 40 anni fa. Oggi diverse città internazionali, tra cui Portland, Seattle e Sydney permettono ai propri residenti di viaggiare gratis sui mezzi pubblici.

Francesco Tortora, 10 gennaio 2013, Corriere della Sera (http://www.corriere.it/esteri/13_gennaio_10/Tallin-non-si-pagano-mezzi-pubblici_1fce7932-5b22-11e2-b99a-09ab2491ad91.shtml)

da altra discussione:
Roma, 21 gen. (TMNews) - Dopo la grande campagna "salva-ciclisti" guidata nei mesi scorsi dal Times, una specifica commissione di inchiesta parlamentare inizierà i lavori per definire un piano per il rilancio della mobilità su due ruote (senza motore) nel paese. Lo scrive il Guardian partendo da una serie di dati. Le statistiche, per quanto riguarda il rapporto tra britannici e bicicletta, non sono incoraggianti. Solo il 2,2% delle persone usa la bicicletta come mezzo di trasporto e solo il 2% dei ragazzi inglesi va a scuola pedalando (contro il 40% dei danesi e il 20% degli svedesi). Inoltre, in Gran Bretagna, sembrano andare in bicicletta soltanto gli uomini (siamo più o meno al 75%).
A fronte di tutti questi elementi la commissione di inchiesta multipartito dovrà cercare di definire un articolato piano di infrastrutture, incentivi e altre misure per rilanciare la mobilità "verde" su due ruote.

...............

da altra discussione:

Secondo uno studio (http://d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/americabikes/pages/211/attachments/original/1351785187/2012-10-measuring-the-street.pdf?1351785187) del dipartimento dei trasporti di New York, nei quartieri della città dove sono state realizzate nuove piste ciclabili il giro d’affari delle piccole attività commerciali è aumentato del 50 per cento. Nelle città congestionate dal traffico, scrive Good (http://www.good.is/posts/turns-out-bike-lanes-are-really-good-for-local-business), per entrare in un negozio è molto più semplice parcheggiare una bicicletta che una macchina. (mre)
....................

segnalo

[ROMA 3.8.13] pedonalizzazione Fori Imperiali
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5894.0
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Gennaio 17, 2013, 02:46:59 pm
Un presidente della repubblica in bicicletta

Il prossimo febbraio in Ecuador si terranno le elezioni politiche: il paese sudamericano sarà chiamato a decidere il nome del prossimo presidente della repubblica e la formazione del nuovo parlamento.

Anche in Ecuador, come in Italia è in corso una campagna elettorale serratissima in cui i diversi candidati si stanno giocando il tutto per tutto. Il presidente uscente, Rafael Correa, ha deciso di presentarsi agli elettori insieme alla propria grande passione: la bicicletta.

(http://andes.info.ec/sites/default/files/styles/large/public/CORREA6_0.jpg)

Lo scorso 13 novembre Correa ha attraversato le vie di Quito pedalando per presentarsi al consiglio elettorale nazionale per depositare la propria candidatura alle elezioni e da ieri gira per la rete il video ufficiale che lo ritrae senza giacca, cravatta né camicia, ma con una maglia sportiva e in sella a una bicicletta mentre ripercorre le strade del suo paese.

Al termine dei tre minuti de video arriva nella casa di una normalissima famiglia ecuadoregna e pronuncia una frase che mi ha lasciato di pietra perché mai me lo sarei aspettato in bocca ad un qualunque politico: “io sono solamente di passaggio, il potere è vostro”.

http://www.youtube.com/watch?v=7c-bQmKGsro

La bicicletta è un tema ricorrente ed estremamente serio per Correa, al punto che ha intitolato il suo blog Economia en bicicleta (http://www.economiaenbicicleta.com/)  “perché l’economia sociale si fa percorrendo il paese in bici” e, ovunque si trovi, ogni mattina all’alba sale in sella alla propria bicicletta per conoscere la realtà che lo circonda ad una velocità opportuna.

Correa è l’uomo che in sei anni di mandato ha sfidato: il Fondo Monetario Internazionale e la Word Bank dichiarando illegittimo il debito internazionale ecuadoregno;  gli USA negando loro la concessione di una base aerea; la Gran Bretagna nell’affaire Assange; la Colombia schierando l’esercito in forze lungo il confine dopo un bombardamento; la chiesa cattolica durante la riforma della costituzione.

Insomma, Correa è un uomo scomodo per molti, ma nonostante questo sempre più spesso si fa ritrarre in pubblico in sella alla propria bici, segno che evidentemente non ha nulla da temere.

Voi immaginereste Berlusconi, Gasparri, Monti, Bersani, D’Alema, Casini con la stessa confidenza in giro in bici per una qualunque città?

Io, non so perché, ma proprio non ce la faccio.

fonte: http://piciclisti.wordpress.com/2013/01/17/un-presidente-della-repubblica-in-bicicletta/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Gennaio 17, 2013, 06:35:33 pm
nooooo...... questa è fantapolitica!  :o

a Lorè, così tu ci vuoi far morire!  ;D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Hopton - Gennaio 17, 2013, 06:56:06 pm
Costui sembra essere della stessa pasta del sindaco di Bogotà in Colombia:
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2571.msg20888#msg20888
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Gennaio 17, 2013, 07:15:00 pm
Il SudAmerica è stato per troppo tempo incatenato alla povertà ed alla disuguaglianza sociale senza motivo, credo sia un ottimo cambio di prospettiva  ;)

Federì ce lo vedi Napolitano uscire dal Quirinale con la bici e la maglia tecnica?  ;D

(http://www.feedback.it/newsletter_luglio-agosto-settembre2008/immagini/presidentenapolitano.jpg)

ecco questo credo sia il massimo che possiamo ottenere.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Vittorio - Gennaio 18, 2013, 12:31:21 am
noi il massimo che abbiamo avuto è stato Prodi che si faceva le sue belle sgambata in Appennino con la bici da  corsa e che una volta ha dribblato la scorta per farsi dare un passaggio in moto da un suo collaboratore.
Difficile aspettarsi di più...

Vittorio
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: pierfa78 - Gennaio 18, 2013, 07:47:35 am
Mi vengono alla mente 2 considerazioni.... la prima e che sempre di più che il "terzo mondo" siamo noi... la secondo che vien proprio voglia di carrecare la bici i aereo e volare presto verso un paese civile ... :-\
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: veeg - Gennaio 18, 2013, 08:53:29 am
Apprezzo le riforme che nascono nel  sud america e auguro loro di poter finalmente raggiungere il benessere sociale a partire dal gradino più basso.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Aprile 03, 2013, 05:50:50 pm
Auto elettrica: una storia senza futuro

Un’opinione quanto mai diffusa è che un giorno, quando ci saranno solamente auto elettriche in circolazione, avremo risolto tutti i problemi di natura ambientale e di trasporto.

Sembra, però, che questo giorno sia sempre più lontano: se negli Stati Uniti ad oggi la percentuale di automobili elettriche vendute sul totale è molto basso (solo lo 0,1% ), in Italia questo numero rasenta il ridicolo poiché il numero di automobili elettriche vendute rappresenta circa lo 0,0003% del totale. In termini assoluti, solo nel mese di gennaio 2013 nel nostro paese sono state immatricolate la bellezza di 33 (trentatré) auto elettriche.

Mentre in Italia la cifra si commenta da sola, negli Usa a commentare il dato ci hanno pensato le direzioni generali di General Motors, Toyota e Ford che hanno espresso parere univoco: le macchine elettriche per ora giocano un ruolo marginale nel mercato a causa degli alti costi di produzione, della ridotta autonomia e del peso eccessivo delle batterie utilizzate. E per rendersi conto che nel prossimo futuro non ci sarà alcuna netta inversione di tendenza, i manager sottolineano che al momento non esistono innovazioni tecnologiche in grado di risolvere i problemi evidenziati.

Fatti due conti, con gli attuali tassi di vendita, prima di vedere il parco auto circolante in Italia interamente sostituito da uno alimentato ad energia elettrica, ci toccherà aspettare poco più di 90mila anni.

Mentre aspettiamo, potremmo occupare il tempo per esempio chiedendo allo stato italiano di investire in infrastrutture per garantire il giusto mix di Mobilità Nuova: treni, autobus, tram, biciclette e piedi. Se ci pensate bene, potrebbe essere anche la buona occasione per iniziare a liberarsi da quell’enorme scocciatura che si chiama traffico e per compiere un’azione decisa per contrastare l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale e tutti quei costi imposti dall’incidentalità stradale.

Il 4 maggio si terrà a Milano una manifestazione che si porrà proprio questo obiettivo.

Ci vediamo alle 14:30 davanti alla Stazione Centrale.



di Paolo Pinzuti | 2 aprile 2013

fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/02/auto-elettrica-storia-senza-futuro/548495/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: DJ - Maggio 13, 2013, 11:12:05 pm
Giovanni Battistuzzi, 28 anni, giornalista freelance ed esperto di cucina, dal 4 al 26 maggio gira la penisola in bicicletta parallelamente alla corsa rosa. E in ogni tappa incontra la gente nei bar per sensibilizzare sui temi della mobilità sostenibile

Pedalare sulle strade di un Paese che non sa ancora muoversi. Giovanni Battistuzzi, 28 anni, giornalista freelance e cuoco, dal 4 al 26 maggio gira l’Italia in bicicletta. Quasi mille chilometri in 23 giorni, da Napoli a Brescia: le tappe del ‘suo’ Giro d’Italia viste nei bar sport si chiama Girodiruota. Una corsa parallela e diversa dal Giro dei professionisti. La regola è che si pedala sempre. Niente automobile per i trasferimenti. Niente treno. Perché spostarsi solo in bicicletta è possibile.

“L’idea era quella di seguire il Giro d’Italia in treno e in bici”, spiega Giovanni Battistuzzi in una pausa in un bar di Roma, la sua città di adozione – è nato a Conegliano Veneto (TV) – e la meta della sua sesta tappa. “Ma quando a novembre è uscito il percorso ho visto che era impossibile da seguire con mezzi alternativi. O hai l’automobile o niente”. Il motivo sta nella scelta delle città di arrivo e di partenza delle corse, troppo distanti tra loro: il posto da cui termina una tappa è spesso a più di un’ora di macchina da quello di inizio della successiva. “In pratica non è più un giro a pedali, ma in auto e bicicletta. Perciò ho deciso di fare un altro percorso”, da Napoli a Brescia, “solo su due ruote“.

Nel 2012, Giovanni Battistuzzi aveva seguito il Giro in treno in seconda classe. Dai vagoni, però, “l’Italia non si vede. Si vedono casomai i pendolari arrabbiati per tutti i disagi che devono sopportare ogni giorno”. “In bicicletta, invece, si capiscono tutti i problemi dell’Italia in fatto di mobilità”: dalle strade inagibili e pericolose alle piste ciclabili che, quando ci sono, si interrompono all’improvviso e sono pensate per tutto tranne che per le esigenze di chi corre in bicicletta. Come quella incontrata nella tappa numero sei a pochi chilometri da Cisterna Latina: “E’ ancora più pericolosa della strada – scrive sul blog di Girodiruota – è fuori carreggiata, è condivisa con i pedoni, è un continuo saliscendi per permettere ai vialetti di ingresso delle case a bordo strada e alle piccole viuzze che escono sulla principale di avere accesso alla strada”.

Quella delle piste ciclabili, sostiene Battistuzzi, è un falso mito: “Non è con una pista ciclabile in più che si cambia la mobilità. Bisogna fare un discorso più complesso. Mi sento vicino alle idee della Rete per la mobilità nuova, che mira a riorganizzare il modo di muoversi delle persone dando a tutti la possibilità di non usare la macchina”. E questo, si legge nel manifesto della Rete, si ottiene “spostando l’equilibrio della mobilità attorno a quattro perni: l’uso della bici, l’uso delle gambe, l’uso del tpl e della rete ferroviaria nazionale, l’uso occasionale dell’auto (car sharing, car pooling, taxi)”. Giovanni Battistuzzi si muove senza automobile da due anni: E’ una scelta. E fare questa scelta è già un modo per cambiare le cose. Più saranno i ciclisti più sarà difficile per le istituzioni continuare a ignorare il fatto che la strada non appartiene solo alle macchine” e che per la salute e il benessere di tutti vanno potenziati i mezzi alternativi. “Purtroppo il neo ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha appena detto di voler defiscalizzare fino al 50 per cento le tre opere stradali principali che si stanno realizzando in Lombardia”. Si tratta della Brebemi, della Pedemontana e della Tangenziale Est Esterna di Milano, opere definite da Battistuzzi “l’ennesimo passo nella direzione sbagliata”.

Anche il Giro d’Italia, secondo Battistuzzi, da una decina d’anni segue una pista errata e non pensa a quanto potrebbe fare per la mobilità intelligente. “Il Giro è un teatrino, un bellissimo teatrino, intendiamoci, ma non parla della bicicletta come mezzo di trasporto“. Le due ruote, infatti, restano confinate alla gara: oltre le tappe c’è la macchina. “Se con Girodiruota riuscirò a far capire che si può andare da Napoli a Brescia in bicicletta e che in bici si può pedalare ogni giorno a lavoro, ci si può spostare in città: allora questa esperienza sarà stata davvero utile”.


Fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/12/spostarsi-solo-in-bici-e-possibile-giro-ditalia-alternativo-del-cuococronista/590181/
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Maggio 29, 2013, 10:10:24 am
[UK] Nuovi incentivi da 12 mln di sterline per la mobilità sostenibile

(http://www.e2bpulse.com/Images/content/1418/497959.jpg)

(Rinnovabili.it) – La flotta di autobus ecologici pensata per abbassare i tassi di inquinamento dell’Inghilterra ha ricevuto un nuovo  finanziamento del valore di 12 milioni di sterline. I Consigli inglesi stanno ora cercando soluzioni efficaci ed efficienti per mettere su strada nuovi bus ibridi e a biometano in grado di rendere l’aria più respirabile. Il ministro dei Trasporti Locali, Norman Baker, ha annunciato oggi che quattro enti locali e otto operatori di autobus hanno vinto ognuna una quota di 12 milioni di sterline per la distribuzione di un totale di 213 autobus alimentati a gas, completamente elettrici, ibridi e a biometano sulle loro strade. Il finanziamento serve per coprire il costo aggiuntivo che gli operatori devono affrontare quando decidono di acquistare un mezzo ecologico al posto di uno tradizionale. Seguendo questo meccanismo il Consiglio della Città del York, il Nottingham City Council, il Transport for Greater di Manchester, la Transport for London, First York e la costa dello Yorkshire riceveranno finanziamenti per 31 nuovi singoli autobus a due piani completamente elettrici. L'ultimo round del finanziamento, il quarto del Green Bus Fund, che in totale ha messo a disposizione 87 milioni di sterline per 1.200 nuovi autobus a basse emissioni in Inghilterra, farà registrare un risparmio stimato di 28.000 tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.  

Foto | http://www.e2bpulse.com
Fonte | http://www.repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_uk-green-bus-fund-341.html

Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Giugno 16, 2013, 07:08:11 pm
[Svizzera] La SUPSI a favore della mobilità sostenibile dei propri collaboratori

(http://www.supsi.ch/home/comunica/comunicati-stampa/2013/2013-06-11/main/00/imageBinary/SUPSI_ebike.jpg)

11 giugno 2013

Per favorire la mobilità sostenibile aziendale, contenendo l’utilizzo delle autovetture, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) si è dotata di 16 biciclette elettriche (eBike) a disposizione dei propri docenti e collaboratori per gli spostamenti professionali tra una sede e l’altra.
La bicicletta elettrica è infatti un ottimo mezzo di trasporto particolarmente indicato per brevi tragitti quotidiani come quelli che spesso i collaboratori e le collaboratrici della SUPSI sono chiamati a fare per spostarsi da una sede all’altra. Innegabili i benefici che le eBike possono dare a livello ambientale - nessuna emissione di sostanze inquinanti, minor degrado del paesaggio - e numerosi anche gli effetti positivi che l’acquisto di queste biciclette avrà sul personale della SUPSI: rapidità ed efficienza negli spostamenti, meno stress nei tragitti fortemente trafficati e, non da ultimo, il contributo ad una miglior salute e forma fisica! Da notare anche il risparmio finanziario: una eBike consuma l’equivalente energetico di un decilitro di benzina per 100 km.
Questo progetto viene a completare le altre iniziative a favore della mobilità sostenibile aziendale che la SUPSI da anni promuove presso collaboratori e studenti quali il sostegno all’acquisto di un abbonamento Arcobaleno o la promozione del programma Liberalauto per incentivare la condivisione dell’auto.
Un aspetto quindi, quello della mobilità sostenibile, al quale la SUPSI è sensibile e che sarà uno dei capisaldi dei futuri tre campus della scuola la cui realizzazione verrà decisa dal Governo e dal Parlamento entro la fine del 2013. Una strategia logistica quella della SUPSI, basata sul concetto di campus diffuso che prevede l’ubicazione delle sedi dei diversi dipartimenti della SUPSI sull’asse ferroviario, in prossimità delle principali stazioni ferroviarie del Cantone. Un campus direttamente sulla ferrovia, consente infatti il pieno utilizzo dei mezzi pubblici e garantisce una raggiungibilità facilitata da nord e da sud.
L’utilizzo delle nuove eBike messe in circolazione verrà monitorato nel corso dei prossimi mesi dal Servizio sport della SUPSI che valuterà l’efficacia di questa iniziativa.

Fonte | http://www.supsi.ch/home/comunica/comunicati-stampa/2013/2013-06-11.html
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 15, 2013, 08:09:42 pm
segnalo:

parkingday.org - park(ing): parcheggi restituiti alla socialità
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6089.0

Skytran, il minivagone che sfreccia sopra la città. Saranno così i trasporti del futuro?
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6117

università di Foggia: progetto cicloattivi
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6136
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 23, 2013, 05:17:31 pm
La giornata mondiale senz’auto è #biciperlavita
(da BikeItalia, 23.8.2013, di Paolo Pinzuti (http://www.bikeitalia.it/2013/08/23/la-giornata-mondiale-senzauto-e-biciperlavita/))


Ad oggi sono 89 le organizzazioni che il 22 settembre 2013 parteciperanno a Bicis por la Vida: in 89 diverse città del mondo, in occasione della giornata mondiale senz’auto, i cittadini si riapproprieranno simbolicamente delle strade per mettere in scena la propria idea di città.

(http://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2013/08/otra-manera1.jpg)

Armati di pennello, vernice e stencil (scaricabili direttamente da qui) immagineranno e rappresenteranno strade differenti, a misura di uomo e di bambino e non più ostaggio di automobili rapaci alla disperata ricerca di un parcheggio.
 
Il coloratissimo progetto è nato in Colombia ad opera del movimento cittadino Ciudad Verde ed è stato insignito del Visionary Award in occasione dell’ultima edizione di Velo-city a Vienna. Ad oggi l’iniziativa si è diffusa in tutto il subcontinente sud americano, ma anche in Messico, Kenia, Tanzania e Spagna. Al momento in Italia, l’unica città che partecipa a Bicis Por la vida è Genova.

Per partecipare occorre:

1. Identificare organizzazioni cittadine che possano e vogliano partecipare al movimento.
2. Contattarli e proporre loro di lavorare insieme
3. Comunicare qui l’adesione all’iniziativa per essere inseriti sulla mappa
4. Definire che tipo di linea di vita si dipingerà nella vostra città oppure quale attività creativa si svolgerà
5. Definire i punto di incontro per l’inizio dell’evento
6. Avvisare le autorità competenti
7. Diffondere l’iniziativa usando l’hashtag #biciperlavita
8. Scaricare il poster ufficiale modificabile
9. Realizzare una bandiera con il logo di #biciperlavita e il nome della città per fare una foto durante l’evento
10. Convocare i media per spiegare loro cosa sta avvenendo.

Gli amici di #salvaiciclisti e Rete per la Mobilità Nuova potrebbero per esempio cogliere l’occasione per spiegare visivamente al proprio sindaco  cosa hanno in mente.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 23, 2013, 05:29:55 pm
ROMA

Domenica 22 settembre a Roma.
Ritrovi a Tor Vergata (ore 7.30) e Bike Square (piazza San Silvestro ore 8.30) per incontrarsi a S. Giovanni (ore 9.30) e raggiungere alle 10.30 i Fori Imperiali.
https://www.facebook.com/events/372939869475666/?ref=3
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 28, 2013, 07:39:39 pm
L'Olanda e la rivoluzione a pedali
di Alfredo Bellini
http://www.bicizen.it/news/lolanda-e-la-rivoluzione-a-pedali/

articolo BBC:
http://www.bbc.co.uk/news/magazine-23587916



Ci sono Paesi dove circolano più biciclette che automobili. Ovviamente non stiamo parlando dell’Italia ma dell’Olanda, al primo posto, insieme alla Danimarca nella classifica delle nazioni europee più bike friendly (fonte dati ECF).

In un recente articolo pubblicato dalla BBC, si analizzano le ragioni del boom delle due ruote nei Paesi Bassi.

Le prime considerazioni sono dal punto di vista storico: prima della seconda guerra mondiale esisteva soltanto la bicicletta per gli spostamenti urbani. Tuttavia negli anni ‘50 e ’60 il tasso di motorizzazione aumentò considerevolmente causando un elevato numero di morti sulle strade, soprattutto di ciclisti e bambini. La risposta della società civile fu immediata e si tradusse nella creazione del movimento nazionale “Stop de Kindermoord” (Fermiamo la strage dei bambini). Il dio dell’automobile venne messo in discussione anche dalla crisi del petrolio del 1973, quando i paesi produttori fermarono le esportazioni verso gli Stati Uniti e l’Europa occidentale.

Il risultato fu che il governo olandese iniziò a cambiare la sua politica infrastrutturale e urbanistica, concentrando le risorse pubbliche sulla creazione di vaste reti di piste ciclabili, rotatorie con precedenza ai ciclisti e misure di moderazione del traffico. Non è raro oggi vedere, quando ciclisti e automobilisti devono condividere lo stesso spazio stradale, cartelli con l’immagine di un ciclista e una macchina con la scritta: “Strada per le bici, le auto sono gli ospiti”.

8138044736_37082a9908_oEd è molto frequente vedere genitori che trasportano bambini sui Bakfiets, speciali bici da cargo, abituandoli già da piccoli alle due ruote. Ma è il governo olandese a svolgere un ruolo centrale nell’educazione dei più piccoli: la bicicletta è parte integrante del piano formativo scolastico e tutte le scuole hanno posti per il parcheggio del mezzo. Proprio i parcheggi delle bici rappresentano un elemento distintivo dei Paesi Bassi, con postazioni ovunque. Basti pensare alla città universitaria di Groningen che dispone di un parcheggio sotterraneo per 10.000 biciclette presso la stazione ferroviaria.

E anche il “look” di chi pedala risente della cultura presente. La bici è parte integrante della vita di tutti i giorni e gli olandesi non si preoccupano di avere l’ultimo modello di bici del mercato o di vestirsi con abbigliamenti tecnici in lycra. Anzi le bici che circolano maggiormente sono quelle più malconce e quasi tutti si vestono in modo appropriato per raggiungere il luogo di destinazione. Questo sta a dimostrare come la maggior parte dei viaggi in bicicletta sono di breve durata e non troppo impegnativi, grazie alla rete ciclabile diffusa e capillare.

Qualcuno potrebbe storcere il naso, ma gli olandesi, così come i danesi, sono restii a utilizzare il casco, proprio perché è notevole la sensazione di sicurezza percepita mentre si pedala. Di contro sono molto rispettosi quando si tratta di obbedire alle regole della strada. Ad esempio il ciclista che guida senza luci di notte, oltre a mettere a rischio la propria vita, può arrivare a pagare una multa di 60 euro. Gli incidenti mortali accadono ovviamente anche in Olanda, ma in caso di scontro tra un ciclista e un automobilista, quest’ultimo è obbligato a coprire almeno il 50% dei costi per risarcire il ciclista e gli eventuali danni alla bicicletta.

Paese che vai, cultura che trovi.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: alek78 - Settembre 15, 2013, 04:32:44 pm
Paese che scegli, cultura che trovi.

Verissimo il fatto delle bici decrepite. E infatti mi sono subito adeguato:
(http://s24.postimg.cc/xjy46v6c1/Immag0575.jpg) (http://postimg.cc/image/xjy46v6c1/)

Modello "Nostalgia" ;D ;D
materiale: ferro
posizione di guida eretta
manubrio con manopole longitudinali (nelle curve strette ti finiscono nella pancia)
teoricamente con mozzo da tre marce "Sturmey-Archer III spd (2)", che però non funziona
freno contropedale posteriore, cantilever anteriore
(nei test "al banco" il contropedale si incastra pericolosamente alle alte velocità, quindi: vai piano ;) )
cerchi in alluminio a doppia camera (importantissimi se si vuole portare gente)
portapacchi posteriore in ferro sezione 1 cm (sempre per portare gente)
cavalletto "sollevante" tipo cargo-bike, anche questo fondamentale per infilarsi nei parcheggi tra due bici.
parafanghi in metallo belli lunghi
ruggine assortita, pedale sx incastrato male nella pedivella, ma funzionante benissimo
luci a led economicissime ma non per questo inefficaci, tipo 3 euro l'una
sellino bello largo e forse anche un po' ammortizzato con le molle, con un paio di buchi (anti-furto!)
gomme scrause da 26" x 1.75" con strisce riflettenti.
prezzo pagato: 50 euro :D :D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: boccia - Settembre 15, 2013, 05:32:37 pm
Fantastica! :D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: alek78 - Settembre 19, 2013, 08:31:19 pm
OLANDA livello 1
il primo giorno ho portato una ragazza (sul portapacchi),

OLANDA livello 2
dopo una settimana questo (202 cm x 10 Kg, lungo la bici attaccata con lo spago):
http://www.ikea.com/nl/nl/catalog/products/10160229/

OLANDA livello 3
e oggi questo simpatico forno elettrico (sul portapacchi, legato con lo spago e "fissato" con una mano):
http://www.blokker.nl/webapp/wcs/stores/servlet/ProductDetails?storeId=10001&langId=-104&catalogId=10002&productId=138176

Avrei potuto usare la macchina ::),
ma volete mettere la soddisfazione di tentare l'impresa ;D !

Livello 4 ?
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 19, 2013, 08:59:52 pm
fo-to fo-to fo-to :D
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: alek78 - Settembre 19, 2013, 09:31:30 pm
spiacente, non ne ho fatte :(
è stato un gesto talmente naturale ;D portare un forno con la bici...
che non ci ho pensato!
cmq ho ancora la scatola vedrò cosa posso fare...
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: boccia - Gennaio 08, 2014, 07:12:45 pm
Riporto da altra discussione:


(...) Quella di Israele e delle bici elettriche è una storia, non a caso,  esemplare. Per quanto ho potuto capire fino a pochi anni fa guidare una bici elettrificata in israele era impossibile, praticamente reato. Poi un ministro ha colto al volo le potenzialità del mezzo sia come risparmio di carburante che sotto gli aspetti della salute e l'uso delle bici eco è stato incentivato con adeguate politiche e la realizzazione di una completa rete di piste sui marciapiedi esistenti. va da se che il processo si è svolto in termini di pochi anni, se non mesi, ed ora in città bici e monopattini elettrici sono r forse il mezzo più diffuso, sicuramente quello preferito dai giovani.
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: NessunConfine - Gennaio 18, 2015, 07:59:01 pm
(http://www.uni.euromobility.org/images/banner_1new.png)

Bologna conquista la prima posizione e si aggiudica il titolo di città più "eco-mobile" d'Italia. Vince non solo per una buona dotazione di parcheggi a pagamento e di scambio, per il basso indice di incidentalità sulle strade e la dotazione di corsie ciclabili, ma anche per una elevata domanda soddisfatta dal trasporto pubblico e per il servizio di car sharing, nonché per le attività del mobility manager di Area.
Sul podio anche quest’anno tutte città del nord, con il secondo posto a Parma e il terzo a Milano; poco sotto Venezia al quarto posto e Brescia al quinto. Nella "top ten" si confermano anche Bergamo al sesto posto e Firenze al settimo, mentre Roma è soltanto al ventiquattresimo posto. Chiudono la “top ten” Padova all’ottavo posto, Torino al nono e Genova al decimo. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Siracusa, Reggio Calabria e Potenza.
La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nell’ottavo Rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.
Sempre ricca di indicatori questa ottava edizione che tiene conto delle innovazioni introdotte (car sharing, bike sharing, mobility manager), della presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili a più basso impatto (gpl, metano, ibride, elettriche), dell'offerta e dell’uso del trasporto pubblico, delle corsie ciclabili, delle zone a traffico limitato e di quelle pedonali. Ma anche dei dati sui parcheggi di scambio e a pagamento, di quelli sulla sicurezza e sulle flotte di veicoli comunali, nonché delle iniziative di promozione e comunicazione a favore della mobilità sostenibile. Quest’anno per elaborare la classifica si è anche tenuto conto, oltre che dei valori assoluti degli indicatori, anche dei miglioramenti registrati nell’ultimo anno. Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
"Questo ottavo Rapporto - dichiara Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility – segnala la progressiva positiva riduzione del tasso di motorizzazione, complice anche la perdurante crisi economica, il continuo aumento dei veicoli a basso impatto come quelli a metano e gpl, ma anche a trazione ibrida ed
elettrica, che complessivamente raggiungono l’8.0% del parco nazionale circolante. Ma occorre spingere di più sul pedale dei servizi innovativi: se il bike sharing vede crescere sia il numero di utenti (di circa il 37%) sia il numero di biciclette (+27% circa), come lo scorso anno, invece, ad un incremento del numero di iscritti al car sharing tradizionale (+7,8%) non corrisponde una analoga crescita delle automobili a disposizione dei cittadini, che invece diminuiscono del 4,5%”.
“Dopo 8 anni di studi, intreccio di dati e confronti – sottolinea Roberto Maldacea, neopresidente di Euromobility - si evidenzia sempre più la frattura tra nord e sud Italia, con le prime 10 città virtuose tutte al nord e una fotografia triste e impietosa del nostro stivale. Sappiamo bene che questa situazione è in maniera più ampia lo specchio dell’economia, del trasporto ferroviario, autostradale etc., ma l’inquinamento e la salute dei nostri figli non conoscono confini e la concentrazione di tali fenomeni negativi è anche il risultato della riduzione dei servizi di trasporto pubblico. Colpa la crisi, infatti, quasi ovunque in Italia si è registrato un taglio ai servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini. Il 2015 è un anno topico per l’eco mobilità in Italia: anzitutto per riuscire ad invertire la tendenza negativa del sud Italia, ma anche per iniziare a misurare l’indice di sostenibilità di alcune iniziative come il car & bike sharing, per le quali l’Italia in poco tempo si è aggiudicata una pole position addirittura europea (Milano migliore città europea per il car sharing free floating nel 2014).
Come raccomandato dalla Comunità Europea, qualsiasi iniziativa sostenibile, quindi anche l’eco mobilità, deve essere oramai orientata e misurata in funzione dei reali benefici che riesce a generare. EUROMOBILITY, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, vuole introdurre innovativi strumenti e piattaforme utili a misurare, con il supporto delle tecnologie digitali, il cambiamento di mobilità dei privati e delle aziende, associandolo soprattutto alle nuove iniziative (car & bike sharing, mobilità intermodale, uso dei mezzi pubblici etc) per poter definire l’indice di sostenibilità dell’eco mobilità in Italia e delle singole iniziative ad essa associate.”
Tutti i dati e i record città per città


Sono sempre di più gli utenti del bike sharing in Italia
Sono 16 le città dell’osservatorio nelle quali è presente un servizio di bike sharing, il servizio di biciclette condivise. A Milano, Brescia e Torino continua l’impegno delle amministrazioni per la bicicletta e per il potenziamento del servizio: Milano aggiunge nel 2013 altre 432 biciclette alle 2.800 già disponibili nel 2012, a Brescia l’incremento è del 37%, a Torino del 17%. Forlì conta già circa 40 biciclette e 224 utenti, mentre Padova, altra new entry, fornisce già 200 biciclette e ha soddisfatto oltre 1.700 utenti in soli 6 mesi di servizio del 2013. Gli utenti sono complessivamente aumentati di circa il 37% e le biciclette in circolazione di circa il 27%. Gli utenti della bicicletta in sharing sono, quindi, sempre di più, ma non sempre gli amministratori riescono a soddisfare la loro voglia di pedalare.
Come lo scorso anno, sono le città emiliane di Modena, Reggio Emilia e Ferrara quelle che offrono il maggior numero di km di corsie ciclabili per abitante.

Per il Car sharing occorre più coraggio
Nell’agosto 2013 nasceva a Milano il car-sharing cosiddetto one-way o free floating i cui numeri erano però ancora incerti e di difficile confronto con il car-sharing convenzionale, quello cioè in cui l’utente preleva e riconsegna la vettura nel medesimo parcheggio. Ed è quindi a tali servizi che l’indagine di Euromobility è stata dedicata. L’indagine ha confermato che al car-sharing continuano a credere più gli utenti degli amministratori: anche nel 2013, così come nel 2012, a differenza del numero di auto in flotta che diminuiscono (del 2,4% nel 2012 e del 4,5% nel 2013), il numero complessivo degli utenti del Car Sharing continua ad aumentare (+11,9% nel 2012 e +7,8% nel 2013). I maggiori incrementi di utenti si registrano a Padova (dove il numero di iscritti passa dagli 88 del 2012 ai 132 del 2013), Palermo (da 529 a 735) e Roma (da 2.507 a 3.220). Solo Genova perde iscritti, da 2.476 a 2.275.
Milano mantiene la pole position per numero di utenti (che passano da 7.171 a 7.374), seguita da Venezia con 4.002 e Roma con 3.220. Sempre a Milano il primato di auto in sharing (122), seguita da Torino e Roma (117). Venezia continua a confermarsi la città sia con il maggior numero di automobili disponibili rispetto alla popolazione (1,66 auto/10.000 ab), sia con il maggior numero di utenti rispetto alla popolazione (151 auto/10.000 ab).

Ancora timido l’impegno dei mobility manager
Sono solo 32 le città in cui è presente il mobility manager di Area, qualcuno negli anni si è addirittura perso per strada, complice nella maggior parte dei casi la scarsità di risorse disponibili. Dieci delle 18 città in cui il mobility manager di Area è assente sono del Sud (Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Potenza, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Siracusa e Taranto), sei del centro Italia (Ancona, L’Aquila, Livorno, Pescara, Prato, Terni) e tre al Nord del Paese (Piacenza, Rimini e Trento).

Si confermano Milano e Cagliari le città con la maggiore offerta di Trasporto pubblico
La maggiore offerta di trasporto pubblico locale (posti*Km/ab) si registra a Milano, Cagliari, Roma e Bergamo, che scalza Torino dalla quarta posizione, mentre il maggior numero di passeggeri per abitante viaggiano, come lo scorso anno, a Milano, Venezia, Roma e Trieste.
Rispetto allo scorso anno, tuttavia, in ben 37 città su 50 si è registrata una riduzione dell’offerta di trasporto pubblico. Riduzioni addirittura a due cifre percentuali si sono registrate nelle città di Forlì, Latina, Messina, e Salerno. Nota positiva, invece, per la città di Novara che ha incrementato di molto l’offerta di trasporto pubblico (+18,5%). Un servizio di trasporto pubblico poco efficiente si riflette sul basso utilizzo dei servizi da parte dei cittadini. Infatti, anche nel caso della domanda soddisfatta (passeggeri trasportati rispetto agli abitanti), si registra una diminuzione in 37 città su 50. A Latina, in media, un cittadino utilizza l’autobus soltanto 7 volte in un anno, a Siracusa 9 volte, a Potenza 11.



Continua a ridursi il tasso di motorizzazione. A L’Aquila, Potenza e Perugia il possesso più elevato
Si riduce di quasi tre punti percentuali l’indice di motorizzazione, l’indicatore che misura la consistenza della flotta veicolare in rapporto alla popolazione residente. Il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane si riduce a 58,4 auto ogni 100 abitanti, contro le 61,6 dello scorso anno, comunque sempre molto più elevato in confronto alla media europea di circa 48 auto ogni 100 abitanti.
Le città con il maggior indice di motorizzazione sono L’Aquila e Potenza, la prima con 75,3 e la seconda con 71,9 auto ogni 100 abitanti, seguite da Perugia (69,5) e Campobasso (69,0). Le città più virtuose, dove circola il minor numero di auto per abitante sono Venezia (41,7), Genova (45,9), Bologna (50,6) e Firenze (51,3). Come nel 2012 a Bolzano e Trento si registra un notevole incremento del numero di auto, dovuto alla forte concentrazione di società di noleggio che continuano a stabilire la sede legale in questi Comuni per usufruire di una minore tassazione sull’iscrizione delle nuove autovetture, analogamente a quanto accade ormai da anni ad Aosta.
Parallelamente all’indice di motorizzazione si riduce la densità di veicoli, cioè il numero di autovetture per ogni kmq di territorio, che passa da 799 auto per kmq a 789. Le città con la più alta densità sono ancora Napoli, Torino e Milano.
Migliorano, seppur lentamente, gli standard emissivi dei veicoli. Le auto Euro IV rappresentano la percentuale maggiore in circolazione (34,2% dell’intero parco), mentre i veicoli Euro V sono pari al 18,2%. Le città del sud continuano ad avere il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli che svetta (con il 52% di auto con più di 12 anni di vita), seguita da Catania (con il 48%).
Relativamente agli standard emissivi più recenti (Euro 5 ed Euro 6), escludendo i Comuni di Aosta, Trento e Bolzano dove la sola percentuale di veicoli EURO V supera oltre il 50% (percentuale motivata dalla circostanza che molti operatori del settore dell’autonoleggio trovano conveniente immatricolare in questi Comuni tutta o parte della loro flotta), i Comuni di Reggio Emilia, Prato, Bologna, Firenze e Brescia mostrano le percentuali più alte (superiori al 20%).
Cresce, rispetto allo scorso anno, il numero di automobili di standard Euro 6, la cui percentuale si attesta all’1,5% sul totale delle 50 città.
L’indice medio di motorizzazione relativo ai motocicli è pari a 13,4 motocicli ogni 100 abitanti, decisamente molto più elevato della media europea (in Europa è pari a circa 6,90). Quasi inalterata rispetto allo scorso anno la classifica per le due ruote a motore: il tasso di motorizzazione più elevato si registra a Livorno (25,4 ogni 100 abitanti), seguita da Genova (23,1) e Rimini (21,3), che scalza Catania dal terzo posto; mentre le città con meno motocicli e ciclomotori sono Foggia (5,2 ogni 100 abitanti), Venezia (6,7) e Potenza (7,3).
Aosta conquista il triste primato delle due ruote più inquinanti (il 40,8% sono Euro 0), seguita da Perugia e Vicenza (39,6%), mentre Livorno (13,2%), Roma (15,8%) e Firenze (18,0%) continuano ad annoverano il minor numero di motocicli e ciclomotori Euro 0.

In costante crescita il numero di auto a basso impatto nelle 50 città
Passa dal 7,5% dell’anno 2012 all’8,0% del 2013 il numero di auto a basso impatto, cioè a gpl, metano, ibride o elettriche. Si confermano Ravenna, Ferrara e Bologna, con una media prossima o superiore al 19%, le città con il numero più elevato di auto a basso impatto, in particolare a gas. Ultime nella classifica delle auto a gas sono Trieste, Udine e Sassari.
Per la prima volta la banca dati ACI riporta esplicitamente i veicoli Elettrici/Ibridi che costituiscono nel 2013, sulle 50 città dell’indagine, lo 0,14% del parco. La provincia di Milano raggiunge lo 0,42% dell’intero parco auto, seguono Bologna e Monza rispettivamente con lo 0,34% e lo 0,24%. Taranto, invece, è il fanalino di coda con appena lo 0,02% del parco circolante.

Continua a migliorare la qualità dell’aria, ma non occorre abbassare la guardia
Sono 10 le Città che rispettano tutti i limiti imposti dalla normativa, due in più rispetto allo scorso anno: Aosta, Bari, Campobasso, Catanzaro, Foggia, Forlì, L’Aquila, Potenza, Sassari e Taranto. Sebbene molti valori registrati siano ancora lontani da quelli previsti dalla legislazione, continua un miglioramento della qualità dell’aria in quasi tutte le città. Torino si conferma la città sia con il maggior numero di superamenti di PM10 (126 rispetto ai 35 consentiti, addirittura in crescita rispetto ai 118 dello scorso anno), sia la più elevata media annuale (48 microgrammi al metro cubo rispetto al limite di 40). Seguono in entrambe le classifiche Salerno e Napoli. A Catanzaro e Sassari non si è registrato alcun superamento, mentre a Foggia se ne sono registrati soltanto 2. Ed è ancora Sassari a registrare la media annuale più bassa, 18 microgrammi al metro cubo, seguita da L’Aquila e Potenza (19 e 19,7 microgrammi al metro cubo rispettivamente).

Migliora, seppur lentamente, la sicurezza nelle città: Forlì si conferma la città con il maggior numero di incidenti, ma Foggia conquista il triste primato di città con l’indice di mortalità più elevato
Passa da 5,4 dell’anno 2012 a 4,8 del 2013 il numero di incidenti ogni 1.000 abitanti nelle 50 città. In lievissima flessione anche l’indice di mortalità, cioè il numero di decessi ogni 100 incidenti, che passa dal valore di 0,97 dell’anno 2012 al valore di 0,95 del 2013.
Forlì, con 9,89 incidenti ogni 1.000 abitanti si conferma la città con la maggiore incidentalità, seguita da Rimini (8,0) e Genova (7,2) I valori più bassi, invece, a Catanzaro (1,6), Napoli (2,1) e Campobasso (2,4). L’indice di mortalità più elevato (numero di morti ogni 100 incidenti) si è registrato nella città di Foggia (3,1), seguita da Catanzaro e Latina (2,7); le città in cui si registrano i valori più bassi, invece, sono Aosta (0), Novara (0,2) e Milano (0,3).

Poche le novità sulle politiche e le infrastrutture per la sosta dei veicoli
Venezia si riconferma saldamente prima in classifica per dotazione di parcheggi di scambio (155 posti ogni 1.000 autovetture circolanti), staccando di gran lunga Piacenza (73) sola al secondo posto; al terzo posto
Bergamo con 57. Tuttavia sono ben 13 le città al di sotto di 10 stalli ogni 1.000 autovetture circolanti.
Firenze scalza Bologna dal vertice della classifica per dotazione di parcheggi a pagamento (150,5 ogni 1.000 autovetture circolanti contro i 150,5 di Bologna). Le città con il minor numero di parcheggi a pagamento sono Sassari, Bolzano, Siracusa, Monza, Catanzaro, Trieste, Perugia e Terni con meno di 20 stalli/1.000 autovetture. A L'Aquila non sono presenti parcheggi a pagamento.

Bimbinbici e la Settimana Europea della Mobilità le iniziativa di maggior successo nel 2013
L’iniziativa più seguita nel 2013 è stata la Settimana Europea della Mobilità, con 28 città aderenti, seguita da Bimbinbici (28), Bicincittà (25 città) e Vivincittà (17). Fanalino di coda il Giretto d’Italia corso da 16 città.

Spazio pubblico, ancora troppo poco quello interdetto alle auto
Se si eccettua Venezia che offre quasi 5 mq di area pedonale per abitante, solo il Comune di Firenze offre quasi un mq (0,98) di area pedonale ad abitante, seguita da Cagliari (0,96). Per il resto delle città italiane, lo spazio destinato ai soli pedoni è sempre inferiore a 0,8 mq/ab, fatta eccezione per Parma che ne registra 0,82. Aumentano di oltre il 20% l’estensione delle aree pedonali nelle città di Catania, Genova, Napoli, Palermo e Sassari. Le città con la minore estensione di area pedonale per abitante sono Catanzaro, Novara e Bergamo.
Le città, invece, con la maggiore estensione delle Zone a Traffico Limitato sono Terni (48,34 mq/ab) e Bergamo (44,17 mq/ab). Le ZTL meno estese sono, infine, quelle di Catania con appena 0,34 mq/ab e Bari (1,04).

 

Roma, 18 dicembre 2014
Ufficio Stampa Euromobility : 06.89021723 – 393.0651936 - ufficiostampa@euromobility.org


8° Rapporto di Euromobility | Link (http://www.euromobility.org/osservatorio2014.html)
News | Link (http://www.metronews.it/15/01/18/mobilit%C3%A0-sostenibile-unitalia-spaccata-due.html)
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 11, 2016, 06:41:47 pm
L’esperimento: il quartiere senza auto per un mese. «Siamo rinati»

http://sociale.corriere.it/lesperimento-il-quartiere-senza-auto-per-un-mese-siamo-rinati/

SEUL – Un intero quartiere senza automobili. Per un mese intero. È l’esperimento radicale in cui si sono lanciati gli abitanti di Suwon, hinterland di Seul (Corea del Sud), due anni fa. I risultati – sorprendenti – sono descritti in un libro uscito ad aprile negli Usa, “Neighborhood in motion” (“Vicinato in movimento”, Jovis, 2015).
Titolo: la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 21, 2016, 04:02:21 pm
Every day, more and more cyclists are being killed in Brazilian streets and roads. Let's respect the cyclists. Let's stop hunting.

da adsoftheworld.com (http://adsoftheworld.com/media/print/respeite_um_carro_a_menos_hunted_at_night)


(https://aotw-pd.s3.amazonaws.com/styles/aotw_detail_ir/s3/hunted_in_the_park_aotw.jpg?itok=YOof_8Gv)

Credits:
Advertising Agency: Heads Propaganda, Rio de Janeiro, Brazil
Creative Directors: Luis Christello, Flavio Medeiros
Art Directors: Luis Christello, Hugo Agostinho
Copywriter: Flavio Medeiros
Illustrator: Studio Nutts
Photographer: Guido Paternó


Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Aprile 04, 2017, 06:01:55 pm
Un futuro senza auto?
da Internazionale (http://www.internazionale.it/notizie/ric-beziat/2017/03/29/futuro-senza-auto) del 29 marzo 2017

“Vogliamo rimettere l’auto al posto giusto”: è così che Najdovski spiega la politica in corso a Parigi, che non passerà senza resistenze e polemiche in quanto prevede la chiusura al traffico automobilistico di una parte di strada sulla riva destra della Senna, provvedimento entrato in vigore dall’estate del 2016.

Parigi non è la prima grande città a lanciarsi nella limitazione delle automobili. In Europa – dal piccolo centro urbano alla grande metropoli – sempre più città stanno proponendo disposizioni antiauto: divieto di transito nel centro storico, pedaggi per entrare, zone riservate ai veicoli elettrici. Questi sono solo alcuni degli esempi: Oslo vieterà l’ingresso alle automobili nel centro storico a partire dal 2019; Pontevedra, una città costiera della Galizia, in Spagna, ha fatto praticamente sparire le auto dal suo perimetro urbano; Stoccarda vieterà le auto diesel dall’anno prossimo; Parigi farà lo stesso entro il 2020. La tendenza è forte, a livello mondiale.
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Giugno 14, 2017, 01:11:34 pm
Oslo darà 1.200 euro ai residenti per comprare bici elettriche con cargo (simbolo di uno stile di vita)

Il progetto pilota è stato lanciato per ridurre l’inquinamento nella città, e si inserisce in un programma più ampio che la Norvegia ha intrapreso già da tempo per promuovere l’uso delle due ruote

articolo del 3 febbraio 2017 (http://thenexttech.startupitalia.eu/59754-20170203-oslo-1-200-euro-biciclette-elettriche-con-sidecar-oggetto-simbolo-di-uno-stile-di-vita)

Il Comune di Oslo ha cominciato questa settimana a offrire ai residenti 10 mila corone norvegesi, cioè l’equivalente di 1.200 euro, per acquistare una bicicletta elettrica con contenitore per trasportare acquisti, borse o bambini. Come si specifica nella pagina dedicata all’iniziativa, il bonus fa parte di un progetto pilota: lo scopo è ridurre il livello di inquinamento e disincentivare l’uso delle automobili, in una capitale come Oslo che ha comunque 6 linee di metropolitana su una superficie che è più o meno un terzo di quella di Roma.
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Giugno 22, 2017, 10:23:02 am
Una "tariffa a kilometraggio" e restrizione sulle licenze per costruire nuovi parcheggi.
Usare l'auto deve diventare sconveniente, per favorire l'utilizzo dei mezzi pubblici in una città che si avvia ad avere 10 milioni di abitanti.


London mayor considers pay-per-mile road pricing and ban on new parking

dal Guardian del 20giu2017 (https://www.theguardian.com/uk-news/2017/jun/20/london-mayor-considers-pay-per-mile-road-pricing-and-ban-on-new-parking?CMP=share_btn_fb)

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ripreso anche su bike Italia (http://www.bikeitalia.it/2017/06/26/londra-le-auto-pagheranno-km-percorso/)
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: Sbrindola - Luglio 21, 2017, 05:48:07 pm
qualcosa che per noi suona come fantascienza
https://www.theguardian.com/environment/bike-blog/2017/jul/21/undercover-police-target-london-drivers-who-pass-too-close-to-cyclists
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Agosto 22, 2017, 01:50:33 pm
Berlinesi più in bici che in auto e ora avranno le super-ciclabili
dalla Repubblica del 14 agosto 2017 (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/08/14/berlinesi-piu-in-bici-che-in-auto-e-ora-avranno-le-super-ciclabili21.html)

In questi giorni Berlino ha preso la solenne decisione di diventare definitivamente il paradiso delle bici. Il piano per la mobilità appena approvato dal senato della città- land ha fatto esultare le associazioni degli appassionati, strabuzzare gli occhi agli ambientalisti e mandato su tutte le furie la potente lobby degli automobilisti.
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 04, 2017, 06:39:11 pm
11 città che stanno iniziando a vietare la circolazione automobilistica.

31 ago 2017, nuovamobilita (https://nuovamobilita.com/2017/08/31/11-citta-che-stanno-iniziando-a-vietare-la-circolazione-automobilistica/)
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: occhio.nero - Settembre 26, 2017, 06:30:47 pm
molto interessante....

What happens if you turn off the traffic lights?
When Amsterdam removed signals from a busy junction, it made journeys faster and interactions more pleasant. Now the approach is being copied across the city

dal Guardian, 22-9-17 (https://www.theguardian.com/environment/bike-blog/2017/sep/22/what-happens-if-you-turn-off-the-traffic-lights)


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Bolzano, in arrivo la ciclopolitana e il nuovo bike sharing
18 ott 2017 - Bikeitalia (https://www.bikeitalia.it/2017/10/18/bolzano-arrivo-la-ciclopolitana-bike-sharing/)
Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: boccia - Settembre 27, 2017, 11:16:52 am
Stavo riflettendo su questa cosa pochi giorni fa...
Mi trovo di tanto in tanto a percorrere un incrocio abbastanza importante dove hanno spento temporaneamente i semafori per lavori. Ebbene, da quando i semafori sono spenti è successo esattamente ciò che è descritto nell'articolo: più interazione e maggiore prudenza da parte degli utenti della strada che giungono all'incrocio, zero file.  8)
Dal momento che i lavori riguardano la costruzione di un sottopasso proprio per eliminare semaforo, mi chiedo se non fosse più economico e addirittura più efficicace decidere di spegnere semplicemente, definitivamente il semaforo...  :-\

Titolo: Re:la mobilità sostenibile (buone prassi)
Inserito da: veeg - Novembre 23, 2017, 10:55:45 pm
Mi pare che non si sia ancora parlato di un traguardo importantissimo che (finalmente!) la politica si è degnata di raggiungere:
dal 14 novembre 2017 lo Stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni.  Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario, con questa legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e  per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese”.
http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/approvata-legge-mobilita-ciclistica (http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/approvata-legge-mobilita-ciclistica)

Meglio tardi che mai.

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le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio che ieri ha detto: “Oggi si celebra soprattutto un fatto culturale: lo Stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario, con questa legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e  per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese.” E ancora: “Se si riesce a stimolare l'uso della bicicletta nei primi 5 km, si possono ottenere riduzione del traffico cittadino del 40%: cose che non nessuna tecnologia può fare”.
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