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comunità locali => Lombardia => Eventi già realizzati in Lombardia => Topic aperto da: veeg - Gennaio 24, 2015, 08:59:31 pm

Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: veeg - Gennaio 24, 2015, 08:59:31 pm
Ciao pedalatori, apro velocemente questo argomento per segnalare l'appuntamento di domenica a Nerviano (MI): la randonnée della Merla.
http://www.randonnee.it/130Km_Merla_2015/Rando%20Merla%20loc%20A4%20Verga%202015.pdf (http://www.randonnee.it/130Km_Merla_2015/Rando%20Merla%20loc%20A4%20Verga%202015.pdf)

3 percorsi a scelta: 100Km su strada; 70Km su strada; 60Km sterrato per mountain bike.
Si prevede una partecipazione massiccia come ogni anno, nelle edizioni passate sono arrivati anche ad 800 partecipanti!
Tutto il ricavato andrà in beneficenza, quindi è già un buon motivo per esserci  :)

Io sono reduce da un infortunio al ginocchio, quindi pedalerò su strada facendo il percorso corto, ma avrò una bici da corsa quindi non faccio "particolarmente notizia", ha invece una menzione speciale il nostro amico Fabrizio_1  che viene apposta da Torino e mi accompagnerà con la sua Brompton racing.
Alla rando della Merla non si è mai vista una pieghevole, quindi sono certo che susciterà molta curiosità ed incredulità, soprattutto quando viaggeremo a 40 km/h insieme a gente con bici da corsa da 3000 euro!  ;D

A domani sera per i risultati e le impressioni  8)
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 24, 2015, 10:00:43 pm
In gamba e fatevi onore!
Vittorio
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Inserito da: Aviator - Gennaio 25, 2015, 08:25:33 am
Uh?!? Fateci sapere! E non fate incazzare Fabri che se no va anche a 50!

P.S gli diranno che è elettrica.
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 25, 2015, 04:13:37 pm
P.S gli diranno che è elettrica.

Ma sai che è successo davvero?
Non ho capito se il tipo scherzasse o meno, quando mi sono voltato e ha visto la mia faccia  >:( ha fatto quello che scherzava, vabbé prendiamo per buono lo scherzo.
Devo dire che sono stato fortunato, dopo il 40° KM uno mi sorpassa, mi guarda e mi chiede:
"Ma come fai ad andare così con quella bici?" e io: "Spingo" e lui con un sorriso: "Mettiti a ruota che ti tiro".
Paroline magiche!
Risultato: 44/46 Km/h, era una locomotiva e non aveva i pedali a sgancio, né le clip, fantastico!
Sally è stata un orologio, grazie alle cure amorevoli di Hamada, il meccanico di Bike_ID; e lo Kojak? mitiche!!, gonfiate a 7.25 bar andavano che era una bellezza, in discesa... vabeh si sa, ma anche negli inserimenti e transiti nei rondò, dietro locomotiva,  ;D andavano da Dio.
Massì, l'alimentazione di ieri è stata azzeccata, oggi stavo bene: ci sono comunque ampissimi margini di miglioramento (ad esempio 5 Kg im meno  ::) ) ma mi sono divertito.
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Inserito da: mancio00 - Gennaio 26, 2015, 08:30:09 am
Che figata, sinceramente pur pedalando da una vita, non mi è mai capitato di fare 70 km tutti di seguito, o almeno, non ho mai avuto un conta km a dimostrarmelo... In che ordine di tempo li avete fatti? Non nego che mi piacerebbe un sacco provarne una, appena mi ripiglio chissà...


Massimo
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Inserito da: veeg - Gennaio 26, 2015, 10:04:03 am
Per me è stato un disastro  :(
La settimana prima ero caduto in MTB sfracellandomi un ginocchio, nonostante il dolore che non mi ha mollato per una settimana, ho deciso comunque di partecipare. In fondo i km non erano molti per il mio allenamento e pensavo di farli con calma.
Ho avvisato fin da subito Fabrizio che non ero in forma, quindi di sentirsi libero di procedere senza di me come zavorra.
Siamo partiti con un imbuto di biciclette mai visto, abbiamo sfiorato i 1000 (mille!) partecipanti, sembrava di essere al giro d'italia.
Fin da subito capisco che l'articolazione infortunata non andava; fatico a stare nel gruppo e rallento. Fabrizio gentilissimo mi accompagna nel mio calvario concedendosi lo sfizio di scatti e allunghi per poi aspettarmi sempre "un po' più in là". Cerca anche di tirarmi, ma fatico a stare a ruota anche a minime velocità.

Il percorso prevedeva diversi strappi una volta raggiunto il varesotto, ma la cosa più frustrante è stato il vento, terribile: raffiche costanti che piegavano i cartelli stradali e per 40 km ci ha soffiato di fronte o lateralmente. Quando era frontale diventava un muro invisibile, ti costringeva a scalare marce, piegarti sul manubrio e stringere i denti. Sembrava di viaggiare in costante salita. Quando era laterale, la potenza era tale da far sbandare la bici!

Io già prima dei 20km non riuscivo più a spingere dalla parte infortunata, potevo solo tirare, mentre la gamba destra faceva il doppio del lavoro per compensare.
Dico più volte a Fabrizio di andare perchè lo vedevo bello tonico, pedalava bene con ritmo e potenza, era inutile privarlo del divertimento di stare in scia ai numerosi gruppi che si formavano. Ho quindi proseguito da solo.

Arrivo al punto di controllo, passo il badge, proseguo altri 5 o 6 km, affronto uno strappo lunghetto e mentre sono a metà vedo la gamba sinistra che spinge il pedale in basso e di colpo il ginocchio si blocca senza volersi piegare per risalire.
La gamba è completamente bloccata, sono in salita e sto cadendo. Cerco di appoggiarmi al muretto che ho sulla destra e finisce che scivolo a terra. Una volta sull'asfalto mi trovo ancora ad inforcare la bici con la gamba sinistra tesa e l'articolazione che non risponde. Con un pugno all'interno della gamba riesco finalmente a farla piegare e nel frattempo, da dietro, mi raggiungono 3 ciclisti in gara e si fermano ad aiutarmi.
Con molta fatica torno in sella e continuo a ripetermi che il ciclismo è fatica ma anche testa, quindi provo a concentrarmi per proseguire: mancano poco più di 20km e volevo farcela a tutti i costi!

Il "gruppo dei 3" prosegue al mio fianco, gli dico di andare, ma non vogliono lasciarmi. Probabilmente vedevano tutta la mia sofferenza: una gamba è morta, procedo solo con la destra. Mi aiutano per una decina di km spingendomi dalla sella, ma qui il dolore mi uccide e decido di fermarmi. Arriva una delle macchine dell'organizzazione e carica me e la bici.
Fine della corsa e per un mese stop totale. Dopo dovrò fare riabilitazione  >:(

Complimenti a Fabrizio che ha corso in modo ottimo e ha dimostrato che 2 ruote da 16 possono tenere testa anche a bici da corsa... se hai le gambe per spingerle  ;)
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Inserito da: mancio00 - Gennaio 26, 2015, 12:26:19 pm
mamma mia veeg, avevo i brividi mentre ti leggevo, auguri di buonissima guarigione… io per la mia polmonite ho uno stop forse di più di un mese, almeno finchè le temperature torinesi non tornano ad alzarsi un po', questa cosa mi uccide, farmi il tragitto in treno vedendo altri pieghevolisti, che invidia……………………… -_______-
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 26, 2015, 12:43:06 pm
In che ordine di tempo li avete fatti?
Massimo

Il mio contakm segnava 2:52'
Ora vedremo se pubblicano i tempi.
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 26, 2015, 04:18:38 pm
Fine della corsa e per un mese stop totale. Dopo dovrò fare riabilitazione  >:(

Ci rifacciamo a Marzo  ;) :D

http://www.audaxitalia.it/index.php?pg=calendario_brevetti&org=7&obid=195
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Inserito da: veeg - Dicembre 31, 2015, 11:45:06 am
Again!  8)
http://90rpm.blogspot.it/2015/12/rando-della-merla-pedalando-con-nini.html (http://90rpm.blogspot.it/2015/12/rando-della-merla-pedalando-con-nini.html)
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Inserito da: Vittorio - Dicembre 31, 2015, 02:08:40 pm
Ciao Veeg, il percorso breve mi incuriosisce, anche se non so se ce la farei nel tempo assegnato, e allora sono andato a vedere il sito dell'organizzazione per l'iscrizione ma mi viene un dubbio: bisogna per forza essere iscritti a una società per partecipare?

Vittorio
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Inserito da: veeg - Dicembre 31, 2015, 02:34:52 pm
No no puoi farlo come privato cicloamatore senza nessun problema.
E' una randonnée anomala perché non concorre al punteggio per le omologazioni, è più che altro un modo soft per conoscere questo ambiente e per dare la possibilità a più persone di partecipare.
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 01, 2016, 12:46:27 am
Occorre avere la visita sportiva.
Ho letto velocemente qualcosa che ora non ricordo con esattezza: non è che occorre la visita agonistica anche per le rando, da quest'anno?
Se il meteo non butta dimm.... vengo giù anch'io.
Dovrei fare il lungo
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 02, 2016, 02:31:13 pm
Boh, per adesso la preiscrizione me l'hanno accettata, assegnandomi il numero di pettorale 3; penso di provarci, fermo restando che se Fabrizio1 l'ha fatta in tre ore, per me potrebbero non bastarne cinque, e che se farà un tempo schifido me ne resterò a letto...
Veeg, riesci a indicarmi con precisione il punto di partenza, così cerco di capire se è meglio scendere dal treno a Vanzago-Pogliano o a Parabiago?

Vittorio
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Inserito da: veeg - Gennaio 02, 2016, 08:44:34 pm
Per la visita medico-sportiva ho chiesto informazioni ad uno degli organizzatori, appena mi chiarisce questo dettaglio ve lo comunico.

@Vittorio:
Citazione
Nerviano, ritrovo presso il campo sportivo Re Cecconi sito in Viale Monsignor Luigi Piazza.

Considera gli strappi, alcuni sono degni di nota! Guarda questo video della precedente edizione: https://www.youtube.com/watch?v=O4tv2S5RM8s (https://www.youtube.com/watch?v=O4tv2S5RM8s)
La salita al minuto 2.30 è dove il mio ginocchio ha fatto crack.
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 03, 2016, 06:30:09 am
Grazie Veeg, gli strappi so già che me li farò a piedi; purtroppo non ho mai imparato ad andare in salita.
La cosa che mi attira è vedere se riesco a fare così tanti (per me) km; se non gliela faccio, amen: per fortuna lì vicino c'è un sacco di stazioni  ;)

Vittorio
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 04, 2016, 08:50:05 am
Io la userò come allenamento,  quindi cercherò di tenere un ritmo sostenuto,  ci possiamo dare un gancio alla partenza,  anche se io cercherò di individuare un gruppo (l'anno scorso c'erano un paio di squadre che camminavano) che "mena"  per agganciarmi,  e poi, facendo io il llungo,  ci possiamo trovare al pasta party se finite in 3.5 - 4 ore.
Veeg,  ci possiamo sentire telefonicamente a Nerviano prima di partire.
Per la visita medica forse mi confondo,  non riesco a ricordare: è cambiata una normativa di base per le gran fondo,  e mi sembra di aver sentito anche per le rando,  ho tuttavia letto il regolamento A.R.I. e la delega e non ho trovato nulla in merito. Quindi magari sono io che sbaglio.
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Inserito da: veeg - Gennaio 04, 2016, 09:04:15 pm
Ho ricevuto la risposta dagli organizzatori:
non serve visita medica sportiva e non serve essere iscritti ad alcuna società.

 :)
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 04, 2016, 10:00:14 pm
Ok, grazie, allora non ho scuse...  ::)

Vittorio
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 25, 2016, 07:24:13 pm
Ho visto che si è iscritto anche Fabrizio1 (pettorale n.14) e lo saluto qui, perchè se non ci incontriamo alla partenza, dopo non c'è pericolo che le nostre strade si incrocino ancora, mentre mi pare che non ci sia ancora Veeg; c'è qualcun altro abbastanza folle da unirsi a noi?
Vittorio
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 26, 2016, 02:53:00 pm
 :( settimana complicata, week end tappato in casa all'insegna del raffreddore, scandalosamente sovrappeso....
Per fortuna è praticamente tutta in piano.
Non sarei così sicuro di produrre una performance decente  :-\
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 26, 2016, 03:20:55 pm
Se per te 700 m di dislivello sono "praticamente tutta in piano" mi inchino a un esponente di una razza superiore  ;)
Io sono già in ansia per i 380 m di dislivello del percorso breve, oltretutto concentrati come sono in una ventina di km.

Vittorio
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 26, 2016, 03:35:01 pm
Io avrò la maglia della squadra, sarò vestito come in foto: con scaldacollo tirato su e casco, magari mi si riconosce di più cercando un moloch arancione e bianco  ;D

(http://www.fabriziomaffioletti.com/images/Prarostino.jpg)
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Inserito da: Fabrizio_1 - Gennaio 26, 2016, 03:49:44 pm
Se per te 700 m di dislivello sono "praticamente tutta in piano" mi inchino a un esponente di una razza superiore  ;)
Io sono già in ansia per i 380 m di dislivello del percorso breve, oltretutto concentrati come sono in una ventina di km.

Vittorio

Ti assicuro che sono tutto tranne che uno "scalatore".
Per un ciclista medio (intendo tutti quelli che conosco con cui esco in bici da corsa) si cominciano a considerare un problema 380 mt di dislivello su meno di 4 Km, a patto di averne un bel po' (di Km) nelle gambe prima di arrivarci, perché 380 mt su 3.5 km sono una ventina di minuti di salita: robetta da educande per uno scalatore non schiantato dallo sforzo delle ore precedenti.
Io che sono un pesantone e farei meglio a fare il pistard (troppo vecchio) o il cronoman (troppo costoso), o gare criterium (il cadere in gruppo a 40 all'ora è un'idea che non mi sorride  :o ), arrivo su a vapore ma comunque arrivo tranquillamente.
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Inserito da: Vittorio - Gennaio 26, 2016, 05:10:32 pm
io... speriamo che me la cavo! :)

Vittorio
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Inserito da: menegodado - Febbraio 01, 2016, 09:39:06 am
Vittorio, ci sei? Vittorio com'è andata? ....Vittorioo..oh oh ci sei?!!
 ::)

 :-\


VITTORIOOOOO!!!!! Non farci preoccupare, ci SEIIII???!!!!

oh mio Dio....Vittorio non risponde..... :-X

Fabri-Veeg, raccontateci voi qualcosa!!!

;D

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Inserito da: veeg - Febbraio 01, 2016, 04:25:11 pm
Quanta apprensione! Allora non avete proprio capito di che pasta è fatto il nostro caro Vittorio  8)
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Inserito da: Fabrizio_1 - Febbraio 01, 2016, 05:35:48 pm
Io, per la verità non ho visto nessuno, né alla partenza né all'arrivo.
Ho solo visto una brommie davanti ai cancelli, ma non so se sia partita né di chi fosse.
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Inserito da: Vittorio - Febbraio 01, 2016, 08:15:36 pm
Io, per la verità non ho visto nessuno, né alla partenza né all'arrivo.....

Per forza: non lo sai che alle alte velocità il campo visivo tende a restringersi?  ;)

E poi, sei partito tre minuti prima e arrivato due ore prima di me, come potevamo fare a vederci? Forse in fotografia....

Vittorio


P.S. Tranquilli, sono sopravvissuto; stasera o domani comincio a scrivere e scegliere le foto.
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Inserito da: veeg - Febbraio 02, 2016, 09:27:27 am
Io, per la verità non ho visto nessuno, né alla partenza né all'arrivo.

Poco prima delle 8.30 sono passato in macchina dalla partenza e ti ho intravisto già pronto per correre  :)
Ho visto anche il tuo tempo, davvero ottimo!
Noi siamo partiti da dietro con calma, quasi alle 9.30.

Io e il mio socio di pedale abbiamo impiegato 2 ore e 55 totali da ciclocomputer, ma la prima metà del percorso fino al ristoro è stata fatta ad una media bassa perchè abbiamo aiutato alcune persone in difficoltà.
Al punto intermedio abbiamo perso mezz'ora per una foratura, dopo di che ci abbiamo dato dentro fino all'arrivo.

Comunque sto preparando anche io un report con le foto, vi farò leggere.
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Inserito da: Fabrizio_1 - Febbraio 02, 2016, 01:06:30 pm
Dove hai visto il tempo  ??? ?
Per la merla non lo pubblicano, dichiarano solo i brevettati.
Comunque per quanto mi riguarda prestazione incolore per non dire deludente.
Alla partenza ho perso il gruppo dei primi per colpa del fatto che la madre degli
imbecilli è sempre incinta...  :-\ vabeh...
Ho dovuto tirare come un asino per ribeccare il gruppo.
Al controllo a Mustonate i primi sono letteralmente schizzati via e, timbrando, il gruppo di testa
si è sfilacciato.
Da li un calvario, ho sbagliato strada una volta perdendo la possibilità di
agganciarmi ad una parte del gruppo di testa che si era ricompattata dietro di me dopo il controllo.
Fortunatamente ho poi incontrato uno che andava e ci siamo dati il cambio fino a 15 Km
dall'arrivo, dove, stanco, mi sono fatto tirare restando a ruota fino alla fine.
Come prevedevo una  prestazione tutt'altro che di rilievo, ma non ero certo al 100%
e tra l'altro mi è tornato il raffreddore  >:(
In pratica nessuna farina del mio sacco: solo l'abilità di stare a ruota.

P.S. comunque c'è chi è stato sotto le tre ore per il 100 km....
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Inserito da: Vittorio - Febbraio 02, 2016, 01:40:56 pm
ciao Fabrizio,
lo trovi qui:

http://www.randonnee.it/130Km_Merla_2016/RISULTATI/MERLA_2016_totali_002.pdf

hai fatto 1 h 45' circa dalla partenza al controllo (tratto mediamente in salita) e 1 h 40' nel ritorno.
Da notare che quando tu timbravi al controllo del percorso di 100 km, io e veeg eravamo ancora ben lontani dal controllo del percorso di 70...

Vittorio
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Inserito da: Fabrizio_1 - Febbraio 02, 2016, 01:47:26 pm
 :-\ mhhhhh... il garmin in realtà mi da 3:13, non 3:25
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Inserito da: veeg - Febbraio 02, 2016, 01:49:35 pm
Fabri, tu che eri davanti, hai visto la coppia della nazionale vero?
Come pedalavano? Andavano a tutta o si sono impostati ad una media bassa?
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Inserito da: Vittorio - Febbraio 02, 2016, 01:58:34 pm
Fabrizio, mi sa che hai ragione tu: avevo l'impressione di non essere arrivato così tardi ma ora ho controllato: la mia timbratura risulta alle 13.31  :(  ma ho la traccia di una telefonata che ho fatto a veeg alle 13.20 mentre ero già in coda per la pappa, quindi è molto probabile che dai tempi di tutti vadano detratti 12 minuti di discrepanza fra le timbrature di partenza e arrivo.
La timbratura del controllo invece dovrebbe essere giusta, almeno per il percorso breve.

Vittorio
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Inserito da: Fabrizio_1 - Febbraio 02, 2016, 02:02:03 pm
Fabri, tu che eri davanti, hai visto la coppia della nazionale vero?
Come pedalavano? Andavano a tutta o si sono impostati ad una media bassa?

Io li ho visti solo alla partenza.
Poi sono schizzato via.
Non saprei proprio che ritmo hanno tenuto, so che non erano con noi.
Ma noi abbiamo tenuto, soprattutto fino a Mustonate, un ritmo piuttosto alto, più da gara che da randonnée.
Comunque si chiamano:
PAGANO CARMINE     e          FAVRO GIULIANA
puoi vedere sul PDF che tempo hanno fatto
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Inserito da: Fabrizio_1 - Febbraio 02, 2016, 02:04:19 pm
Fabrizio, mi sa che hai ragione tu: avevo l'impressione di non essere arrivato così tardi ma ora ho controllato: la mia timbratura risulta alle 13.31  :(  ma ho la traccia di una telefonata che ho fatto a veeg alle 13.20 mentre ero già in coda per la pappa, quindi è molto probabile che dai tempi di tutti vadano detratti 12 minuti di discrepanza fra le timbrature di partenza e arrivo.
La timbratura del controllo invece dovrebbe essere giusta, almeno per il percorso breve.

Vittorio

Per quanto riguarda il controllo a Mustonate non so...  >:( >:( >:( se magari regolassero gli orologi dei PC che timbrano.... bah....
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Inserito da: Vittorio - Febbraio 02, 2016, 09:07:59 pm
Sabato sera non ho messo la sveglia e apro gli occhi alle 7.30. Oh, caspita, avevo deciso di partire da casa prima delle 8!
Rotolo giù dal letto, mi lavo come un gatto frettoloso e mi vesto. L’abbigliamento non è propriamente tecnico: maglietta termica a maniche lunghe (4,99€ in offerta al Decathlon), camicia leggera di flanella, jeans Levi’s 501 (quelli specifici per i ciclisti urbani), scarpe comode da città e la mia solita giacca a vento rossa, comprata in una delle ultime bancarelle non cinesi del mercato di Salò e che uso anch’essa praticamente solo per le uscite in bici.
Controllo di aver messo tutto quello che serve nello zainetto-legato-al-portapacchi, un paio di biscotti in più del solito per colazione, un bacio alla mia dolce metà e alle 8.10 sono già in auto, direzione Tangenziale Ovest e la Randonnée della Merla di Nerviano, percorso breve di 70 km (66,5 secondo il road book).

(http://s30.postimg.cc/5olydnszx/IMG_1467_percorso_ritagliato.jpg) (http://postimg.cc/image/5olydnszx/)
(il percorso è tracciato in verde sulla cartina)
Superati indenni gli allucinanti svincoli costruiti per l’Expo, la SS 33 si restringe a ogni km che passa e finalmente avvisto il centro commerciale Auchan che avevo preso come riferimento per svoltare a sinistra in direzione del campo sportivo di Nerviano. Non è neanche un quarto alle nove e il parcheggio del supermercato è già pieno, ma oggi non sono clienti, bensì ciclisti che scaricano le bici dalle auto, montano ruote, completano la vestizione…
Proseguo di poco per avvicinarmi al campo sportivo, un po’ ma non troppo (l’algoritmo del parcheggio: inutile insistere ad avvicinarsi troppo al punto di destinazione, a rischio di non trovare posto, meglio parcheggiare un po’ prima, ma non troppo prima per non dover fare troppa strada), poi svolto in una traversa e comincio a prepararmi.
Bici scaricata e aperta, manubrio un’idea più basso del solito, una bella gonfiata alle gomme col compressorino elettrico (4,5 bar, il massimo previsto per le Dahon Rotolo… ma prima o poi arriveranno anche le Marathon), monto le ultime luci e sistemo la Nilox sul manubrio; considerata la giornata lunga, non imposto lo scatto continuo: userò il telecomando fissato al manubrio (è incredibile come su quel manubrio si riesca a continuare a fissare cose sempre nuove…) per non riportarmi a casa 1500 scatti e per non rischiare di esaurire la batteria.
Nel frattempo una telefonata di veeg mi avverte che lui è già alla partenza. Casco allacciato, cerniera tirata su, guanti infilati, mi avvio verso la partenza ma dopo poche pedalate il dubbio: HO CHIUSO LA MACCHINA??? Torno indietro e controllo e naturalmente era più chiusa di un’ostrica.
Davanti al campo sportivo c’è una folla impressionante di pedalatori e bici di tutti i colori (ma di un’unica forma: da corsa)
(http://s8.postimg.cc/rtj1dsdxd/FILE0005.jpg) (http://postimg.cc/image/rtj1dsdxd/)

ma riesco in pochi minuti a completare l’iscrizione e ritirare il badge. Cerco veeg ma è impossibile, allora mi fermo per qualche minuto a guardar sfilare i primi che partono e piano piano mi cresce dentro una sensazione strana, mi sembra di essere un po’ come lo spermatozoo nero di un vecchio film (*)
I partecipanti defluiscono regolarmente, passano il badge e si avviano
(http://s12.postimg.cc/7v3v48g15/FILE0008.jpg) (http://postimg.cc/image/7v3v48g15/)

Sono passate da poco le 9 (e ormai Fabrizio1 dev’essere già almeno 1 km di distanza più avanti) quando mi intrufolo, mi faccio passare il badge e mi avvio anch’io. Mi spiace di non aver salutato veeg, ma se devo stare nel tempo massimo preferisco non sprecare minuti che poi mi sarebbero preziosi al ritorno, e poi tanto prima o poi mi raggiungerà…
Prime decine di metri
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e la sensazione di “fuori posto” cresce, quando colgo una frase che mi rincuora: “Ecco, quello è il vero spirito randagio, con la Dahon…” … pronunciata naturalmente da uno in perfetta tenuta da corsa! Fate come dico, non come faccio, insomma…
Ed eccoci sulla SS 33 del Sempione, ancora a Nerviano.
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Per un po’ non ci sono problemi di navigazione, d’ora in poi sempre dritto per 9 km; peccato che siano altri 9 km di città o amena periferia urbana con tombini, pezze e buche nell’asfalto, semafori e i malefici dossi rallentatori (ma ci vorrebbe tanto a lasciare 10 cm liberi a bordo strada, giusto per farci passare le nostre ruotine?).
La partenza da Nerviano avveniva a scaglioni dal semaforo (presidiato dalla Polizia Urbana) antistante il campo sportivo, e così a intervalli regolari un plotoncino di ciclisti mi supera viaggiando a occhio a 10 km/h più di me.
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Io ho già deciso di prendermela con calma, stando sulle marce basse e lasciando girare le gambe senza spingere troppo, e infatti sto usando quarta e quinta.
Coi semafori mi va anche bene, ne prendo rossi solo un paio (al contrario di quando sono in auto, che non ne becco uno verde a pagarlo). Al riguardo, il regolamento della randonnée spiega chiaramente che i partecipanti si considerano in “libera escursione individuale”, che non hanno “alcun privilegio rispetto agli altri utenti della strada” e che sono tenuti allo scrupoloso rispetto del Codice della Strada.
Infatti…
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Passati San Lorenzo di Parabiago e San Vittore Olona, si attraversa Legnano (e chi di noi da bambino non ha avuto una bici marca Legnano?), di cui però mi resta impresso solo uno dei palazzi di abitazione più brutti del mondo
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Nove km sono andati, ne restano ancora solo 58…
Un po’ più avanti, al km 9,5 si abbandona la SS 33 svoltando a destra in via Locatelli, percorsa la quale al semaforo con la SS527 (rispettato da tutti per la notevole mole di traffico incrociante) nel gruppo davanti a me sorgono i primi dubbi: dritto leggermente a sinistra nella via coi cartelli di senso vietato (solo per gli autocarri) o a tutto sinistra?
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Da notare la freccia gialla dipinta in terra dall’organizzazione che indica chiaramente la direzione. Io mi sono preparato facendo bene i compiti a casa: in mancanza di navigatore, mi sono stampato il road book che tengo a portata di mano in una tasca e ho percorso tutto l’itinerario in Street View memorizzando e annotando sulla stampata i punti caratteristici e le svolte potenzialmente a rischio di perdere la direzione. Questa è una di quelle.
Finalmente, intorno al km 11, dopo aver sottopassato l’A 8 e attraversato l’ex passaggio a livello della linea FNM Saronno-Novara, che qui corre interrata dopo il potenziamento per i servizi su Malpensa, il paesaggio si apre un po’ e si può dire di pedalare in campagna. Era ora…
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Gruppi di ciclisti più veloci di me (cioè tutti: finora ho superato solo un nonno che andava probabilmente a comprare il giornale su una bici coi freni a bacchetta) mi superano a intervalli e di tanto in tanto una lunga treccia o… un bel mandolino tradiscono una non trascurabile presenza del gentil sesso.
Quando sono particolarmente numerosi e veloci avverto distintamente per qualche secondo l’effetto di scia
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ma non penso neanche per un istante ad approfittarne per aumentare l’andatura; anzi mi sto accorgendo – e un’occhiata ai muretti di cinta delle case me lo conferma – che questo tratto che pensavo pianeggiante lo è per modo di dire: i 20 km da Nerviano fin quasi a Cairate, che avevo imprudentemente classificato come “pianura”, sono in realtà un leggero falsopiano a salire; forse un centinaio di metri in tutto, ma si sentono e per non affaticare le gambe decido di rimanere a giocare fra quarta e quinta. Mi consolo pensando che al ritorno la leggera discesa sarà un vantaggio e intanto comincio a sgranocchiare la mia scorta di barrette al müsli acquistate nella nota catena di supermercati tedeschi. Almeno una ogni 10 km, decido. Non ho da bere ma con questa temperatura non dovrei avere bisogno di molta acqua, in ogni caso tengo d’occhio la strada per avvistare eventuali fontanelle. Sì, manco l’ombra…
A Gorla Maggiore mi trovo ad affrontare una rotonda insieme a un gruppo particolarmente numeroso
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E non mi sento gran che a mio agio.

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Trovate l’intruso…

Avanti ancora un po’ e ci si inoltra per un paio di km in un tratto di bosco
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Al termine del quale si svolta a sinistra verso Cairate e il viadotto “della cartiera” che scavalca l’Olona e la ferrovia dismessa di Valmorea (una delle prossime gite?)
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(continua)
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Febbraio 02, 2016, 09:32:38 pm
(segue)

Stando al road book sono passati 20 km esatti dalla partenza e ora si comincia a fare un po’ più sul serio: sulla discesa verso il viadotto ho fatto lo sborone e innestato perfino la settima (!), ma a questo mondo dopo ogni discesa c’è sempre una risalita (lo cantava già Battisti quaranta e passa anni fa) (**) e infatti negli ultimi metri prima di entrare a Cairate per la prima volta metto piede a terra. Memore della crisi di Montisola, ho deciso non di “non strafare” sulle salite, ma di non farle proprio! Scalo le marce finchè ne ho e quando diventa dura anche la seconda proseguo a piedi.
Attraversiamo in gruppo le strette stradine di Cairate
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e il paesaggio si fa interessante, in mezza collina fra prati e boschetti, ma anche con qualche strappetto come questo
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(sono sceso anche qui).
Ad avere voglia di guardarsi intorno, questo è un tratto paesaggisticamente gradevole
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e capita di incontrare gente simpatica come la squadra dei “Cicloturisti lenti e contenti”, che fedeli al loro motto viaggiano in ordine sparso, fermandosi ogni tanto ad aspettarsi, in pieno spirito randagio (questi sono Smilzo e Fanalino che mi sorpassano salutandomi)
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ma io comincio a preoccuparmi delle prossime salite. E ne ho ben donde: tra Castelseprio e Carnago ce n’è una un po’ più lunga e ripida delle altre
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e arrivato in cima decido di fermarmi qualche minuto a sgranocchiare un’altra barretta. Dall’altro lato della strada c’è il cimitero e, memore del consiglio di veeg (se non trovi una fontanella, cerca un cimitero, lì l’acqua c’è sempre) appoggio la bici al muro, accanto a una Pinarello da corsa il cui proprietario sta parlando al telefono, ed entro. Quattro rubinetti, tutti e quattro asciutti! L’eccezione che conferma la regola, evidentemente…
Prima di ripartire, scambio due parole con l’altro ciclista, e scopro che è rimasto appiedato dalla rottura del deragliatore; la catena penzola miserevolmente e non c’è verso di tentare una riparazione di fortuna, infatti stava telefonando a qualcuno che lo venisse a recuperare. Brutta mattinata per lui…
Uscendo da Carnago, mi accodo per un po’ a Fred, un altro dei “Lenti e Contenti”
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poi, sul lungo rettifilo nella brughiera dopo Stribiana, una voce alle mie spalle: “Vittorio! Ma sei avantissimo!”: è veeg che, partito quasi 20 minuti dopo di me insieme al suo amico Luca, mi ha finalmente raggiunto. Commentiamo un po’ la strada fatta finora e mi spiega che sono venuti su ad andatura molto blanda, fermandosi ad aiutare un ciclista vittima di una foratura e poi hanno anche rallentato per accompagnare per una decina di km una ragazza lasciata indietro dal suo gruppo e che si trovava un po’ in difficoltà sulle salite (come la capisco…). Insisto perché proseguano con il loro passo, senza attardarsi sul mio, e restiamo d’accordo di ritrovarci al controllo, al quale ormai dovrebbe mancare poco; eccoli allontanarsi mentre sullo sfondo si profila un’altra salitella (“è l’ultima, poi sei al culmine e dopo è tutta discesa” è il viatico con cui si congedano)
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In cima alla salitella, che in effetti non era poi così terribile, c’è ancora uno strappetto sul quale scendo e fra gli altri mi supera una ragazza bionda che scoprirò poi essere Manuela, che dopo aver pedalato per un po’ con veeg e Aldo sta procedendo col suo passo (sempre migliore del mio…). La ritrovo poco più avanti, alle porte di Morazzone, ferma a un bivio che mi mette in crisi perché non riconosco punti di riferimento. Mi fermo e prima di fare in tempo a tirar fuori road book e cellulare, lei riparte sicura e decido di seguirla, fidando che sappia la strada meglio di me.
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Scommessa vinta: poco più in là a un bivio due bei cartelli indicano “70” da una parte e “100” dall’altra: siamo a metà percorso, dove gli itinerari lungo e corto si separano. Secondo il road book il controllo dovrebbe essere fra soli 700 metri, proseguo ma a occhio ne passano ben di più; la ragazza si è già dileguata all’orizzonte, ma io non ho voglia di correre rischi e soprattutto di perdere quota: se ho sbagliato strada poi mi tocca rifarmela in salita… Un colpo di telefono a veeg mi rassicura: la strada è giusta, è sbagliato il road book, che indica il controllo dell’anno scorso; quest’anno è stato spostato avanti di quasi 3 km, oltre Castronno, poco dopo il punto in cui l’anno scorso veeg si era infortunato al ginocchio.
La sosta al controllo prende rapidamente l’andazzo di una merenda, con il tè e i biscotti offerti dall’organizzazione, mentre Luca e veeg riparano una foratura occorsa giusto pochi metri prima. Si chiacchiera con gli organizzatori e con gli altri ciclisti che via via si fermano. Alla fine, dopo più o meno un quarto d’ora, ci decidiamo a ripartire; veeg e Luca hanno voglia di ”rialzare un po’ la media”, per cui ci salutiamo subito
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Giusto per decenza, aspetto che si siano allontanati e… scendo subito di sella per farmi a piedi la salita che a Caronno porta al prossimo bivio; mi accorgo subito che la sosta è stata un po’ troppo lunga e anche solo camminando i quadricipiti cominciano a farsi sentire, insieme ad altri muscoli di cui ignoravo l’esistenza… Con leggeri saliscendi (più sali che scendi, mi sono sembrati, a dirla tutta) affrontati mooolto blandamente e facendo frullare le gambe con le marce basse per cercare di ridurre l’acido lattico, si torna verso Stribiana dove si riprende in senso opposto il percorso dell’andata (l’anello superiore sulla cartina, percorso in senso antiorario). Al cimitero di Carnago si prosegue dritto verso Rovate (ed ecco il secondo anello disegnato dal percorso sulla mappa), dove mi tocca ancora un breve tratto a piedi all’inizio della circonvallazione di questo paesino, che se fossi meno stanco e meno preoccupato di riuscire a rientrare alla base mi fermerei volentieri a visitare perché sembra molto carino.
Dopo Peveranza e fino alle porte di Cairate la strada è fiancheggiata da una bellissima ciclopedonale che utilizzo subito, non solo e non tanto per ottemperare al regolamento (che specifica l’obbligo di utilizzare le ciclabili dove ci sono) ma anche perché l’asfalto è più nuovo e più liscio di quello della strada. Le chiappe ringraziano, anche perché per loro è un momento un po’ di crisi (il primo era stato un po’ prima dei 20 km, ma poi era passato senza strascichi).
Ma vedo che sono l’unico a pensarla così…
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Ormai i ciclisti che mi sorpassano sono tutti reduci dal percorso di 100 km: un paio mi salutano, uno mi chiede se ho fatto il percorso di 70 km (lo ringrazio per la stima, se anche solo per un momento ha pensato che fossi in grado di fare quello da 100…).
A Cairate il percorso si ricongiunge definitivamente con quello dell’andata e so già che mi aspetta l’ultimo scoglio, la risalita dopo il viadotto della cartiera, prima di quegli ultimi 20 km di falsopiano in discesa che sto vedendo ormai come la Terra Promessa…
Attraversando il viadotto
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cerco con gli occhi il binario della ferrovia abbandonata; niente da fare, dovrò tornarci un’altra volta… La risalita sulle prime non sembra durissima (pendenza fra 5 e 7 %) ma non sembrava neanche così lunga e così dopo aver finito le marce da scalare mi fermo un’altra volta; mi massaggio un po’ le cosce mentre mangio un’ennesima barretta e dò fondo alla mezza borraccia d’acqua che avevo preso al controllo. Passano ciclisti in flusso quasi continuo e saluto per far capire che sto bene e non mi serve aiuto, poi dopo qualche minuto risalgo in sella per l’ultima tirata.
A questo bivio,
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l’ultima tentazione: tirando dritto potrei raggiungere la stazione di Abbiate Guazzone, sulla linea Saronno-Varese delle Nord, ma poi dovrei risalire a Varese, cambiare stazione e treno per scendere a Parabiago con la S5 e da lì andare a recuperare l’auto a Nerviano. Troppo complicato, e anche se le gambe sono un po’ indolenzite non sono ancora così cotto. E poi che cosa vuoi che siano 20 km di falsopiano a scendere?
Eh, qualcosa sono: un paio di volte riesco a infilare la sesta (la settima l’ho usata solo su qualche discesa prima di Cairate) ma devo fare i conti con la resistenza aerodinamica che notoriamente cresce col quadrato della velocità e si mangia subito tutto il beneficio della teorica discesa (regola del falsopiano: in un verso ti frega la salita, nell’altro la velocità… e la stanchezza), per cui mi riduco subito a più miti consigli e torno a quinta e ogni tanto quarta. Mi concentro sul pedalare più agile che posso e magari schivare qualche tombino, e così mi dimentico di scattare altre foto. Non che il paesaggio sia imperdibile, e poi sono quasi controsole, quindi uscirebbero delle ciofeche.
Al rientro in territorio urbano, a Castellanza, si sfiora il botto; un gruppo numeroso e ben agguerrito mi supera in tromba e gli ultimi si allargano un po’ troppo sulla corsia opposta mentre sopraggiunge un’auto che, sì, magari stava andando un po’ più veloce del necessario, ma era comunque sulla propria corsia. Lampeggiamento di fari, frenata, colpetto di claxon e coro di insulti irripetibili da parte dei ciclisti alle mie spalle. Ecco, esattamente le cose che ci fanno amare dal resto del mondo… Ed effetto branco, direi anche.
Da Castellanza a Nerviano non dico che sia stato un calvario, ma insomma, diciamo che non sono stati certo i 10 km più piacevoli della giornata, specie per i sobbalzi che dalla scassata pavimentazione stradale si ripercuotevano sulle mie terga. Onore comunque alla mia sella SMP, che ha confermato in pieno la propria validità.
L’insegna dell’Auchan che segnava l’ultima curva prima dell’ultimo km devo dire che la stavo aspettando da un po’… Percorse a passo di lumaca le ultime centinaia di metri (me lo ricordavo più breve all’andata, questo tratto…), sono andato a passare il badge e – sorpresa – l’incaricato della distribuzione dei buoni pasto era uno dei quattro che io Gigi avevamo incontrato nel ritorno dal November Porc! A volte il mondo è piccolo…
Seduto sulle gradinate del campo sportivo a spazzolare via un piatto di bruscitt e chiacchierare con veeg e Luca, non sembrava quasi di aver fatto tutta quella strada e infatti si è cominciato subito a parlare di possibili uscite da organizzare col forum: Valmorea, “il diagonalone”, Piacenza per il prossimo pranzo di Natale (ho già tre o quattro indirizzi da as…saggiare). Veeg, ancora più entusiasta di me della mia prestazione, ha già buttato lì che ai primi di marzo c’è un’altra randonnée di 120 km nel parco del Ticino. “Parco del Ticino” mi suona abbastanza rassicurante (fiume=pianura), ma 120 km decisamente no; sono quasi il doppio di quelli che ho appena fatto e in questo momento credo che per farmi risalire in sella mi dovrebbero pagare molto bene.
No, veeg, amico mio, credo proprio che a marzo non verrò. Oggi è stato bello, mi sono cavato uno sfizio e me ne torno a casa con la soddisfazione di avercela fatta a completare il percorso in un tempo che per un vecchietto non allenato come me non è neanche troppo disprezzabile, ma – per finire con un ultima citazione – “ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti” (***)

Vittorio

(*) questa non è facilissima da indovinare
(**) questa è facile, dai…
(***) e pure questa, anche perché è appena passato in televisione


P.S. in chiusura, due delle pochissime foto scattate con la compattina Canon: un bel tandem che ha fatto il percorso lungo ma che non ho avuto la presenza di spirito di fotografare le due volte che mi ha sorpassato
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E la mia brava Due Calzini “parcheggiata” in qualche maniera mentre facevo la coda per il piatto di bruscitt
(http://s12.postimg.cc/voytz81t5/IMG_3940r.jpg) (http://postimg.cc/image/voytz81t5/)
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: gip - Febbraio 02, 2016, 11:52:52 pm
(*) Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (Woody Allen 72).
(**) Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi... (Lucio Battisti 72)
(***) Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan (Ted Post 73 con C.Eastwood)
...Vittorio sono più vecchio di te!
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Febbraio 03, 2016, 01:09:04 am
Gip, sei un grande! Peccato che non possa darti tre karma in un colpo solo, in memoria dei nostri anni verdi... (mannaggia se passa il tempo)

Vittorio
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: gip - Febbraio 03, 2016, 07:39:47 am
i... (mannaggia se passa il tempo)

... Eeeeh...già...! :'(
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: menegodado - Febbraio 03, 2016, 09:23:28 am
Complimenti Vittorio!!

Mi sono sganasciato dalle risate, sempre un piacere leggere i tuoi racconti.

Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: veeg - Febbraio 04, 2016, 11:57:12 pm
Ho scritto anche io qualcosa sulla mini-rando:

http://90rpm.blogspot.it/2016/02/randonnee-della-merla-2016.html (http://90rpm.blogspot.it/2016/02/randonnee-della-merla-2016.html)

PS: Vittorio mi sono permesso di prendere un paio di tue foto citando la fonte.
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Febbraio 05, 2016, 01:37:23 am
Ottimo lavoro, veeg; hai fatto bene a prendere le foto. A parte, mi manderesti quella che mi hai fatto al controllo?

Vittorio



P.S. Adesso aspettiamo un resoconto dettagliato da Fabrizio1
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Gennaio 12, 2017, 01:16:36 pm
In un impeto di incoscienza mi sono iscritto anche quest'anno alla Randonnée della Merla del 29 gennaio (numero di pettorale 29) e con un istinto suicida che sorprende me per primo sto pensando di fare il percorso lungo (103 km), che include il giro del lago di Varese e un paio di terribili (per me) dislivelli.
http://www.openrunner.com/index.php?id=4217195
Se c'è qualcuno che ha una mezza idea di iscriversi per fare qualche km insieme alla partenza o più probabilmente per raccogliere le mie spoglie mortali tra Buguggiate e Morazzone...

Vittorio
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: boccia - Gennaio 12, 2017, 02:45:23 pm
mi prenoto per i primi 103 metri...  ::)
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Sbrindola - Gennaio 12, 2017, 03:05:05 pm
Complimenti! Ma in pieghevole o altra bici?

Io comunque ti aspetto in cima al primo strappo con il canonico secchio d'acqua per rinfrescarti.  ;D

(http://2.citynews-triesteprima.stgy.ovh/~media/horizontal-low/8816742306232/aperte-le-iscrizioni-alla-coppa-cobram-di-trieste.png)
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Gennaio 12, 2017, 04:52:20 pm
con la Vitesse, che altro? Anche perchè è la bici più performante che ho... (e in salita non è certo un problema di bici...)
Per la secchiata, come se avessi accettato, ma declino volentieri, grazie

Vittorio

Edit: forse è superfluo specificarlo, ma in caso di condizioni meteo avverse è ovvio che me ne resto a cuccia...
Titolo: Nerviano - Randonnée della Merla (2015, 2016, 2017, ...)
Inserito da: Vittorio - Gennaio 22, 2017, 06:13:28 pm
  Aggiornamento: rinuncio all'impresa. Oggi ho fatto un breve giro di prova di una ventina di km e sono arrivato semidistrutto. In più venerdì ho programmato di andare a donare il sangue e pedalarmi anche solo 65 km solo 48 ore dopo non mi sembra una buona idea.
Appuntamento rimandato all'anno prossimo, per festeggiare i 60... con un bel collasso!

Vittorio
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