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rassegna stampa => sulla mobilità in generale => Topic aperto da: occhio.nero - Febbraio 15, 2012, 06:56:06 pm

Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 15, 2012, 06:56:06 pm
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Copenhagen: il regno degli spostamenti in bici
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3529

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La mobilità immobile
I dati su come si muovono auto, bici e mezzi publici nelle nostre città e all'estero

dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_05/la-mobilita-immobile-bicicletta_e7de3c36-5f71-11e0-a9b0-e35a83b9ad3b.shtml#.Tm-0qoqM7FY.facebook)

(http://xoomer.virgilio.it/abruzzoinbici/corridoioverdeadriatico/giulianova/pista%20ciclabile%20Giulianova%20nord%2003.JPG)


Se pensiamo alla bicicletta come a un mezzo di trasporto, qualsiasi ragionamento sulle due ruote non può che partire da un?analisi, anche veloce, della mobilità. Ossia dell?attuale immobilità della mobilità urbana. Il traffico è sempre più congestionato da un parco macchine che non ha pari in Europa, il trasporto pubblico è scarsamente attrattivo (gli abitanti dei capoluoghi, in media, fanno solo un viaggio e mezzo a settimana su autobus, tram e metropolitane), le isole pedonali sono praticamente immutate da un anno all?altro (0,35 mq per abitante), le zone a traffico limitato si sono rimpicciolite (da 2,38 mq per abitante dello scorso anno ai 2,08 attuali). E oramai nelle grandi città si passano (o meglio si buttano) due settimane all?anno in automobile a una velocità media che non supera mai i 25 chilometri orari.

Nonostante la situazione della mobilità sia in costante peggioramento, le contromisure prese dalle amministrazioni locali sono in massima parte insignificanti, quando non addirittura assenti. Si segnalano assai raramente interventi positivi (la riorganizzazione della mobilità a Bolzano a favore di pedoni e bici o le zone a traffico limitato senesi) o abbozzi di azioni significative, come l?Ecopass milanese che si è però fermato allo stato embrionale. Per il resto è il nulla. Anche la stragrande maggioranza dei cittadini sembra nuovamente assuefatta a smog, rumore, perdite di tempo. Sopporta remissiva l?abituale coda. Non vede nel trasporto pubblico un mezzo capace di garantire la flessibilità e la libertà di movimento dell?automobile. Non considera (almeno sulle brevi distanze) piedi e pedali una valida alternativa. Subisce come un male necessario quell?ora e passa che si perde negli spostamenti quotidiani e la lentezza con cui ci si muove. Di seguito una serie di dati sulla "mobilità" urbana, in Italia e all'estero, che forse possono aiutare a fare qualche riflessione su un modello che non funziona.

CONFRONTO CON L'EUROPA - In molte città europee ci si sta muovendo sui due fronti che consentono una mobilità più spedita, più pulita, più sicura, più attenta alla qualità della vita e dell?ambiente: il contenimento della domanda di trasporto individuale motorizzato e l?incentivo a forme di trasporto diverse dall?auto privata, favorendo i mezzi collettivi, elettrici e su rotaia, i trasporti a propulsione umana (bici, piedi) e lasciando alle macchine solo quegli spostamenti che non sono proprio realizzabili con altri veicoli, spingendo però su formule on demand o sul pay per use come il taxi, il noleggio o il car-sharing, il car-pooling. Nel nostro Paese, a dispetto di centri storici a misura di carrozza più che di Suv, c?è uno dei più alti indici di motorizzazione al mondo, che continua peraltro a crescere senza sosta: eravamo a 501 autovetture ogni 1.000 abitanti nel 1991, siamo a oltre 600 oggi. In tutto il mondo ci superano solo Stati Uniti (760), Lussemburgo (659), Malesia (640) e Australia (610), mentre la media Europea dei 27 Paesi dell?Unione si attesta a 463, con molte nazioni, non certo più povere della nostra, che hanno meno auto procapite: 463 ogni 1.000 abitanti nel Regno Unito, 429 in Olanda, 354 in Danimarca. Il dato del parco auto in circolazione è ancora più sconcertante se si restringe lo sguardo alle città: a New York ci sono 20 auto ogni 100 abitanti, a Tokio 27, a Londra 36, a Barcellona 41, a Parigi 45, a Los Angeles 57, a San Francisco 64. Nel comune di Roma, invece, sono 76!

L'INGOMBRO DELLE AUTO - Una semplice operazione matematica spiega bene l?insostenibilità della mobilità su quattro ruote: 2x5. Cos?è questa moltiplicazione? E? l?ingombro di un posto auto, che misura appunto 2x5 metri, ossia 10 mq. Ciò vuol dire, per esempio, che in una città come Milano per far posto alle 800mila auto che arrivano ogni giorno da fuori più le 820mila auto di proprietà dei residenti, si sacrificano alla sosta oltre 16 milioni di mq, 2250 campi da calcio, quasi il 10% del territorio cittadino. Spazio destinato ad abitacoli privati che rimangono fermi e inutilizzati per il 90% del tempo. E aumentare strade e parcheggi, come ormai è dimostrato, vuol dire solo attrarre più traffico.

OLTRE LA PISTA CICLABILE - Per la mobilità a pedali, l?infrastruttura principale è la pista ciclabile. Sono stati di recenti annunciati 12,5 km in più a Roma e 30 km a Milano (in entrambi i casi ancora da cantierare e chissà quando utilizzabili), 1,8 km in più a Bari. Gli spazi adibiti all?uso esclusivo dei ciclisti urbani, in sostanza, sono pochi, si sviluppano lentamente, mostrano la loro modestissima entità quando si azzarda un confronto con i mezzi a motore. Anche se c?è qualche località dove chi pedala può stare al passo degli automobilisti (a Padova, ad esempio, ci sono 133,2 km di ciclabile ogni 100 km2 e 286 km di viabilità per le auto) nel loro insieme i comuni capoluogo offrono 13,3 km di ciclabili per 100 km2 di superficie comunale, contro i 222 su cui può scorrazzare chi sta al volante .

La Capitale ha 4.800 chilometri di strade municipali e 123 chilometri di ciclabili. Aggiungendo una dozzina di chilometri pedalabili all?anno le due ruote avrebbero una rete viaria analoga a quella delle quattro ruote a motore soltanto dopo il 2410. La logica fino a oggi alla base della crescita della viabilità riservata alle biciclette è stata nella stragrande maggioranza dei casi propagandistica e quasi mai ha lavorato per trasformare questo veicolo in un mezzo di trasporto a tutti gli effetti. Tra il 2000 e oggi l?estensione delle piste ciclabili urbane italiane è triplicata, passando da 1.000 a 3.227 chilometri. Tuttavia nello stesso periodo la percentuale di spostamenti urbani in bicicletta - calcolata sul totale degli spostamenti - è rimasta identica: era il 3,8% nel 2000, è il 3,8% adesso. Insomma la realizzazione di infrastrutture dedicate, da sola, non produce particolari effetti positivi sulla mobilità leggera. Tant?è che in Italia alcune delle città dove si pedala di più (Bolzano, Parma, Ferrara?) non necessariamente sono quelle dove ci sono più ciclabili. Attenzione però. Quanto detto finora non vuole essere affatto un de profundis della ciclabile. Piuttosto si tratta di cominciare a fare una netta distinzione tra la stragrande maggioranza delle ciclabili urbane realizzate finora (scoordinate tra loro, inadeguate per le esigenze quotidiane degli abitanti o al più concepite con finalità ricreative) ponendo le basi affinché questa infrastruttura sia pensata e realizzata all?interno di piani complessivi della mobilità, che puntino a favorire il movimento a piedi, in bici o col trasporto pubblico e scoraggino invece l?uso dell?auto privata. In estrema sintesi: le ciclabili sono necessarie sui grandi assi urbani di scorrimento, dove effettivamente la convivenza tra auto e bici è difficile (e anche pericolosa per la categoria meno protetta da carrozzerie e airbag), mentre tutta la viabilità secondaria deve avere caratteristiche tali da rendere possibile una coabitazione di mezzi diversi: piedi, pedali, motori.

PERCHE' SI USA LA BICI - Un sondaggio realizzato da Isfort nel 2007 sottolinea infatti che le motivazioni che spingono i frequent biker urbani a preferire la bicicletta, nell?ordine, sono queste: evita traffico e code (29,3%); fa bene alla salute (29,1%); è il miglior mezzo per trascorrere il tempo libero (19,2%); è una modalità di trasporto economica (11,6%); riduce l?inquinamento (10,9%). Tanti di quelli che oggi non usano la bicicletta, viene sempre evidenziato dalle risposte al sondaggio Isfort, a determinate condizioni ci salirebbero su molto volentieri. Il 26,3% degli italiani lo farebbe a patto di poter disporre di una vera rete di percorsi ciclabili che attraversa le città; il 15,6% se ci fosse meno traffico e quindi una maggiore sicurezza per la viabilità ciclistica; un 13,7% se fosse meno scomodo a causa delle lunghe distanze da percorrere.

LA BICICLETTA IN ITALIA - Fino a non molti anni fa, prima di essere rimpiazzata da un ingorgo pressoché costante, la bicicletta era il mezzo di trasporto urbano per eccellenza. In Italia si pedala ancora moltissimo, ma per sport e non per soddisfare l?esigenza di mobilità. Lo dimostrano, indirettamente, i numeri del parco circolante: nel nostro Paese ci sono circa 30 milioni di biciclette. In numeri assoluti siamo sesti al mondo, dopo Cina (450 milioni), Usa (100 milioni), Giappone (75 milioni), Germania e India (63 milioni). Ma nel traffico questa massa di manubri e catene (che pure non è lontana dal numero di 35 milioni di autoveicoli) non si vede. La capacità di riconquistare le strade alla ciclopedonalità, anche in comuni che sembrano essersi completamente convertiti agli spostamenti motorizzati, appare senza dubbio possibile quando si fa un giro nelle città dei Paesi Bassi o della Danimarca o - rimanendo in Italia - dell?Emilia Romagna. Il fatto che alcune regioni siano più pedalabili di altre non deriva certo dalle condizioni meteo, dall?orografia e nemmeno da una più spiccata predisposizione culturale della popolazione. L?abitudine alla mobilità ecologica deriva, molto più semplicemente, dalle scelte della politica locale. Anche per consentire all?automobile di tornare in possesso delle sue qualità, c?è bisogno di meno automobili. In Europa il 30% dei tragitti in automobile è più corto di 3 km e il 50% è inferiore a 5 km. Gli italiani, quotidianamente, effettuano 5 milioni di spostamenti in auto solo per accompagnare a scuola i figli, sebbene l?86% delle famiglie abiti a non più di un quarto d?ora a piedi da asilo, elementari, medie o superiori (in Gran Bretagna il programma bike it per la promozione della bicicletta come mezzo per raggiungere la scuola ha fatto salire in un solo anno il numero degli studenti che si spostano in bici dal 10% al 27%). Sempre nel nostro Paese gli spostamenti motorizzati nel raggio di 2 chilometri sono il 30,8% del totale, quelli tra 2 e 5 chilometri (sono il 22%), quelli tra 5 e 10 chilometri sono il 20,6%. Insomma, in oltre il 50% dei casi, una macchina non percorre tragitti superiori ai 5 chilometri. Su queste distanze le biciclette (come anche i piedi e il trasporto pubblico) sono assolutamente concorrenziali.
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Inserito da: sim1 - Febbraio 15, 2012, 07:20:15 pm
Ma scusami Federico. L'articolo, secondo me, già parte male: "Se pensiamo alla bicicletta come a un mezzo di trasporto". Perchè cosa sarebbe? Un alimento? Un televisore? Cosa ca22o è la bicicletta se non un mezzo di trasporto?  >:(
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Inserito da: raoul8 - Febbraio 15, 2012, 07:45:22 pm
L'altra sera ho visto lo speciale di Report del 2009, oggi leggo quest' articolo...... stanotte non dormirò per l'ulcera. :(
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Inserito da: DJ - Marzo 07, 2012, 07:19:04 pm
Dal sito di cittainbici, i risultati di uno studio sulla ciclabilita' in alcune città' italiane.
http://www.cittainbici.it/notizie/439-la-bici-corre-meglio-a-bolzano-mestre-e-ferrara.html
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Inserito da: beaturbano - Marzo 15, 2012, 10:32:01 am
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=111106&fb=1 (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=111106&fb=1)
La tendenza degli spostamenti in bicicletta e a piedi: analisi dei dati europei

Citazione
L?Europa in bicicletta: come è cambiato il modal split nelle città europee?

Se è vero che in Italia gli spostamenti a piedi e in bicicletta sono in calo da dieci anni, come sostiene il rapporto Isfort 2011 - sarà così anche nel resto d?Europa? Analizzando il database dell?European Cyclists? Federation si direbbe invece il contrario: la mobilità dolce sembrerebbe in leggero aumento almeno nel centro-nord dell?Europa, dove è più facile reperire dati storici continuativi

di Elena Donà
mercoledì 14 marzo 2012 14:31
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: keyfaber - Marzo 15, 2012, 03:34:17 pm
Se in Italia gli spostamenti per così dire alternativi sono in ribasso ben venga l'innalzamento del prezzo della benzina. Ogni mattina nella via che porta all'ospedale dove lavoro, c'è una fila interminabile di veicoli regolarmente fermi o che si muovono a passo d'uomo. Io stimo per difetto che circa il 60% di questi accodati potrebbe tranquillamente servirsi di altri mezzi di trasporto, ma non lo fa. Indi per cui: viva la "verde"  :-X a 2 ? o più!!
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Inserito da: DJ - Marzo 15, 2012, 03:55:43 pm
anche io voto per l'aumento benzina, nel senso che se gli italiani non sono obbligati dal portafoglio a cambiare abitudine, di rado sono così furbi da anticipare i tempi e muoversi prima seguendo una strada diversa. Siamo veramente diventati capre e pure pigre! Forza e coraggio, via in bici!p.s. continuo a vedere gente che quando passo in pieghevole mi guarda stranita e continuo pure a sentire complimenti sulla scelta del mezzo, ma poi è tanto bello parlare, ma in quanto a fare siamo un paese lentissimo.
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Inserito da: raoul8 - Marzo 15, 2012, 04:00:42 pm
Non credo che l'aumento sia una soluzione, come l'aumento delle sigarette non ha portato la gente a smettere di fumare. :(
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Inserito da: beaturbano - Marzo 15, 2012, 04:29:04 pm
Non credo che l'aumento sia una soluzione, come l'aumento delle sigarette non ha portato la gente a smettere di fumare. :(
perché il fumo è un vizio e l'aumento piccolo piccolo non influenza l'acquisto che non è ragionato.
per la benzina sono già in aumento le persone che condividono l'auto. ora basta poco per passare alla bici o al tram.
il problema è che, se le amministrazioni non ne approfittano per incentivare la bici, appena la benzina costerà meno e la crisi sarà passata (fallendo?) tornerà tutto come prima. gli italiani non imparano e appena avranno la possibilità torneranno alla loro auto puzzolente.
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Inserito da: NessunConfine - Maggio 14, 2012, 11:48:09 am
Giretto d?Italia, Roma ultima classificata per l?uso della bici

Citazione
Il Giretto d?Italia, giunto ormai alla sua seconda edizione, si configura come un vero e proprio campionato della ciclabilità urbana, portato avanti da Legambiente, Fiab e Cittainbici. Tre sono state le città vincitrici: Venezia, Trento e Schio. In queste città ci sono state almeno 3 persone su 10 che hanno utilizzato la bicicletta per spostarsi. Roma invece detiene da questo punto di vista il record negativo: solo il 3,8% dei cittadini hanno usato la bici per spostarsi all?insegna della mobilità sostenibile.
Il Giretto si è svolto il 10 e l?11 maggio, interessando differenti città. Il riconoscimento è stato dato a tre diverse categorie: città grandi, medie e piccole. L?effettiva premiazione sarà tenuta giorno 25 a Ferrara: il premio è costituito da una bicicletta in alluminio costruita completamente con materiali riciclati.
Il risultato del Giretto è stato evidente: è emerso che la bicicletta può essere considerato il primo mezzo di trasporto soprattutto nei centri medi e piccoli, in cui si pensa alla mobilità green. Un aspetto che si tiene in conto nell?ottica di una più diffusa sensibilizzazione alla salvaguardia ambientale.
Spiegano gli organizzatori del Giretto d?Italia: ?Nelle città dove s?investe sulla ciclabilità e la sicurezza è possibile ottenere risultati straordinari come quelli delle città vincitrici: un segnale importante per gli amministratori che hanno il compito di ridisegnare la mobilità urbana e che possono, favorendo l?uso delle bicicletta, liberare le nostre città da ingorghi e inquinamento.?
A Roma invece non sono stati presi tutti i necessari provvedimenti che possano favorire la ciclabilità urbana. Sarebbe importante che anche in questo senso venissero predisposte delle specifiche misure per favorire la mobilità ecologica attraverso la bicicletta, specialmente in una grande città come Roma che vive in maniera pesante il problema dell?inquinamento ambientale.
In generale comunque, come ha dimostrato il Giretto, il nostro Paese è pronto per predisporre tutte le condizioni adatte a fare in modo che si possa portare avanti la mobilità sostenibile. In occasione del Giretto sono state infatti 15 le città, in cui il 30% dei veicoli è stato rappresentato dalle biciclette. A Trento, Ferrara, Schio, Pesaro, Grosseto e Pordenone le biciclette hanno superato il 50% dei veicoli in circolazione, battendo i mezzi a motore.
Adesso che la volontà in molti centri urbani c?è, bisogna semplicemente trasformare le intenzioni in provvedimenti concreti, cominciando a varare appositi piani per le piste ciclabili, molto importanti, se si vuole favorire l?uso delle bici in vista della sostenibilità ambientale.

Fonte: http://www.ecoo.it/articolo/giretto-d-italia-roma-ultima-classificata-per-l-uso-della-bici/20553/

Pieghevolisti di roma che fate battete la fiacca?  ::)
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Inserito da: NessunConfine - Giugno 02, 2012, 01:36:09 pm
(http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/01/5f/da/a9/i-just-loved-the-angles.jpg)
Citazione
Andare in bici, fa bene all?ambiente, alla salute e al portafoglio, proprio e dello Stato. Una ricerca effettuata in Danimarca ha dimostrato gli effetti positivi dell?andare in bici, scoprendo, attraverso complessi calcoli incrociati, che ogni chilometro percorso in bici porta un guadagno economico netto di 42 centesimi alla società. Mentre se si percorre in auto lo stesso km genera una perdita di 3 centesimi per tutta la comunità.

Che andare in bici porta un guadagno alla società lo afferma una complessa equazione, che include la sicurezza, la salute e i trasporti per tutti i cittadini. L?utilizzo della bici fa bene al nostro corpo e alla nostra salute, che non avendo bisogno di tante permette alla Sanità di risparmiare. Le abitudini sane inciderebbero notevolmente, quindi, sul Pil e sulla spesa sanitaria.

Tra le cittadine della Danimarca in cui si la bici si usa tanto vi è certamente la capitale, Copenaghen, una città con 1 milione e mezzo di abitanti, di cui l?80% preferisce la bicicletta come mezzo di trasporto. In termini economici ciò significa 200 milioni di euro di risparmio, 150 euro pro-capite. Copenaghen è una delle città più green d?Europa.

Fonte: http://mobilita.ecoseven.net/bici/bici-per-ogni-chilometro-lo-stato-guadagna-42-centesimi
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Inserito da: beaturbano - Giugno 04, 2012, 08:48:00 am
risparmiare? la preoccupazione è quella di spendere di più! più spese = più pil!

(https://encrypted-tbn0.google.com/images?q=tbn:ANd9GcQyyLV4Hs6vMCMWV1Lr7WrMalNVCKTLANr6DsNfKSOEoTvzAwHIqw)
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Inserito da: NessunConfine - Giugno 04, 2012, 11:39:46 am
dovremmo essere contenti! noi facciamo guadagnare lo stato che a sua volta elargisce incentivi per i ci..per le macchine  :)
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Inserito da: NessunConfine - Giugno 30, 2012, 03:05:43 pm
Citazione
(http://www.ilcambiamento.it/foto/250/cina_bicicletta.jpg)

È notizia di questi giorni che in Cina il governo vuole introdurre nuovamente in maniera massiccia l’uso della bicicletta per i cittadini perché i livelli di smog sono così alti da essere diventati insostenibili, anche perché in Cina sono vendute oltre un milione di automobili al mese.

A questo punto però mi chiedo perché ritornare alla bicicletta.

Non dovevano arricchirsi tutti, nuovo credo del Partito Comunista Cinese? Non dovevano tutti andare con automobili, camion e ogni altro mezzo a motore, assai velocemente proposto dall’occidente che sta facendo affari d’oro con la Cina? Mezzi a motore dove uno dei settori più in crescita è quello delle auto di lusso. Il famoso 'comunista in Ferrari', nuova specie geneticamente modificata e mai vista prima di ora.

Ritornare alla bicicletta sarebbe una sconfitta del progresso che certo non si può fermare di fronte alla mancanza di ossigeno. Perché non proporre a chi vende automobili di investire parallelamente nel settore di maschere antigas e comode bombole di ossigeno da vendere ai cittadini? Un doppio e interessante business: da una parte si asfissia, dall’altra si dona aria preziosa, due piccioni con una fava e due profitti in un colpo solo! In questo modo il Pil crescerà ancora e avremo un'altra vittoria del progresso e della modernità. Ma quali biciclette! Si fa anche fatica, non si può mica tornare indietro e poi se ci si arrende alla bicicletta chissà che fine si fa, magari si ritorna alle carrozze a cavallo e poi all’età della pietra! Ma siamo matti?

Non scherziamo per favore, niente biciclette, viva l’automobile, viva lo smog, viva il profitto.
Articolo di Paolo Ermani - 29-06-2012
Fonte: http://www.ilcambiamento.it/pensare_come_montagne/bici_cina_inevitabile_ritorno_futuro.html
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Inserito da: Hopton - Giugno 30, 2012, 04:20:30 pm
Simpatico articolo, e interessante anche il sito con le sue recensioni di viaggi in tutte le regioni italiane, all'insegna della mobilità dolce. Grazie della segnalazione. :)
Mario
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Inserito da: NessunConfine - Luglio 03, 2012, 12:04:15 pm
Simpatico articolo, e interessante anche il sito con le sue recensioni di viaggi in tutte le regioni italiane, all'insegna della mobilità dolce. Grazie della segnalazione. :)
Mario
vero è un sito interessante!
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Inserito da: NessunConfine - Settembre 14, 2012, 10:48:35 pm
(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-413x620.jpg?9d7bd4)

Citazione
Non è un segreto che le strade di New York siano perennemente bloccate dal traffico, causato soprattutto dagli iconici taxi gialli, uno dei simboli della città.

Per risparmiare tempo e soldi e per preservare l?ambiente, la città propone a cittadini e turisti l?utilizzo di un?alternativa più sana: la bicicletta. E per farlo avvia un programma di noleggio di bici ed una serie di eventi ad hoc.

Il tutto è pubblicizzato attraverso la campagna Bike NYC, a mezzo stampa e billboard, ideata dall?agenzia Mother New York (http://www.mothernewyork.com/) in collaborazione con Transportation Alternatives (http://www.transalt.org/), che mostra strade trafficate ed efficaci messaggi come parte della segnaletica stradale.

Oltre a promuovere l?idea dello spostarsi in bicicletta, le pubblicità invitano le persone a visitare il sito BikeNYC.org (http://bikenyc.org/) che fornisce informazioni sull?utilizzo della bici in città e su iniziative come il social biking.

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-11.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-10.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-9.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-8.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-7.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-6.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-5.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-4.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-4.jpg?9d7bd4)

(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-3.jpg?9d7bd4)
(http://cdn.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2012/09/new_york_incentiva_l_utilizzo_della_bici_in_citta-2.jpg?9d7bd4)

fonte: http://www.ninjamarketing.it/2012/09/14/dai-taxi-gialli-alle-biciclette-campagna-green-new-york/
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 31, 2012, 06:04:07 pm
Concorso Nazionale di fotografia per la scuola secondaria di secondo grado e per le università

(http://cdn.c.photoshelter.com/img-get/I0000n7XI6VfpxIw/s/900/900/Pont-des-Arts.jpg)

“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.”
Helmut Newton


La FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta, presente nel territorio nazionale e riconosciuta nel 2001 dal Ministero delle Infrastrutture come associazione di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale e nel 2004 dal Ministero dell’Ambiente come associazione di protezione ambientale, autorizzata a svolgere attività di formazione per la mobilità ciclistica, dopo il successo del Concorso fotografico 'Città in bici' proposto l'anno scorso da FIAB Roma - Ruotalibera, PROMUOVE per l’anno scolastico 2012-2013 il CONCORSO FOTOGRAFICO
 
“CITTA’ IN BICI”…più bella, più viva, più mia!
Per una città ciclabile e sostenibile


FINALITÀ GENERALI

Il concorso è destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e dell’università. Si può partecipare con due foto individuali e/o di classe. Le opere che gli allievi produrranno sono comunicazioni visive, rivelazioni di contenuti creativi, di impressioni capaci di offrire visioni della
realtà e nuove prospettive di riflessione.
Un titolo evocativo dell’opera ha lo scopo di integrare l’elaborato.
Una descrizione può arricchire e favorire la comprensione dell’opera

REGOLAMENTO
 
L’adesione degli studenti e delle classi di istituti superiori e dell’università è gratuita.
- Sezione foto individuale: con massimo due foto.

1. ISCRIZIONE
Per partecipare al concorso è necessario iscriversi entro il 30 gennaio 2013 compilando il modulo online all'indirizzo:
http://fiab.info/concorso.php (http://fiab.info/concorso.php)
 
2. PRESENTAZIONE ELABORATI
I file delle foto dovranno essere inviati entro le ore 24.00 del 20 aprile 2013.
Le foto bianco/nero o colori, massimo due per concorrente, dovranno essere opere originali.
Formati digitali consentiti: JPG
Risoluzione di invio: minima 4 megapixel.
Per l'invio delle foto utilizzare il modulo presente al seguente indirizzo: http://fiab.info/carica.php (http://fiab.info/carica.php) (sarà attivo dal 4 febbraio 2013)
 
3. SELEZIONE
Tra le foto presentate, una giuria formata da: esperti di formazione scolastica, fotografi professionisti, un giornalista della rivista BC e dirigenti FIAB, selezionerà le migliori 50 immagini fotografiche più apprezzate. La giuria valuterà gli elaborati, a suo insindacabile giudizio, tra le opere più meritevoli basandosi sui seguenti criteri: rispondenza al tema, composizione, creatività e originalità, qualità tecnica.
Le opere selezionate saranno:
n. 25 foto individuali delle scuole secondarie di II grado.
n. 25 foto individuali di studenti universitari.
 
4. PREMIAZIONE FOTO
a. Sezione Foto individuali della Scuola Secondaria di II grado:
1° classificato: voucher per acquisto di una bicicletta o macchina fotografica o week end in strutture di Albergabici lungo itinerari ciclabili;
2° e 3° classificato: voucher per materiale tecnico bici o di foto o di libri della casa Ed. Ediciclo.
b. Sezione Foto individuali per studenti universitari:
1° classificato: voucher per acquisto bicicletta o macchina fotografica o week end in strutture di Albergabici lungo itinerari ciclabili;
2° e 3° classificato: voucher per materiale tecnico bici o di foto o di libri della casa Ed. Ediciclo.
Tutti i vincitori avranno:
pubblicazione di foto nel sito FIAB Scuola www.fiab-scuola.org (http://www.fiab-scuola.org) ;
articolo e pubblicazione nella rivista nazionale BC www.rivistabc.com (http://www.rivistabc.com) con i nominativi dei vincitori;
esposizione degli elaborati premiati in gallerie on line e/o in mostre itineranti in varie città d’Italia;
L’organizzazione declina ogni responsabilità sui contenuti e immagini di persone presenti nelle foto. La partecipazione prevede l’automatica autorizzazione da parte degli autori:
alla pubblicazione on-line delle foto;
alla stampa ed esposizione delle foto in luoghi pubblici a cura dell’organizzazione FIAB.
 
In una seconda fase le foto classificate più meritevoli potranno essere commentate o votate on line per gradimento dal pubblico.
 
Eventi possibili
Esposizioni degli elaborati in fiere nazionali e internazionali.
Conferenze e convegni sulla mobilità sostenibile e/o su strategie di sviluppo in tema di ciclabilità urbana.
 
Collaborazioni:
Rivista FIAB BC www.rivistabc.com (http://www.rivistabc.com)
FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) www.fiaf.net (http://www.fiaf.net)
 
Referente Organizzativo:
Germana Prencipe, Consigliere Nazionale FIAB
email: progetti.educazione@fiab-onlus.it

Bando del Concorso (PDF): http://www.fiab-scuola.org/images/pdf/concorso_nazionale_fiab_di_fotografia.pdf (http://www.fiab-scuola.org/images/pdf/concorso_nazionale_fiab_di_fotografia.pdf)
Modulo di iscrizione: http://fiab.info/concorso.php (http://fiab.info/concorso.php)

foto iniziale tratta dal web
fonte: http://www.fiab-scuola.org/varie/bandi-concorsi/151-concorso-fotografico-citta-in-bici (http://www.fiab-scuola.org/varie/bandi-concorsi/151-concorso-fotografico-citta-in-bici)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Novembre 26, 2012, 10:38:01 pm
Questa inchiesta prende in esame due città. Bologna e Londra, confrontandole nel loro sforzo di stabilire la bicicletta come una forma di trasporto pratica e accettata. Sulla base di una serie di criteri, come la cultura ciclistica, le infrastrutture, il servizio di biciclette pubbliche, la sicurezza sulle strade, e attraverso varie interviste a persone di referento di ogni categoria esaminata, vedremo in che modo una città possa essere per un ciclista spazio di placida distensione o terreno minato di ostacoli e pericoli.
Valorizzare la mobilità su due ruote tramite progetti come il servizio di biciclette pubbliche e la bici elettrica non solo è fondamentale per rendere una città pratica ed ecologica dal punto di vista dei trasporti, ma comporta anche diversi benefici sociali ed economici come il miglioramento della salute pubblica e individuale, la riduzione degli ingorghi stradali e dell'inquinamento dell'aria, il miglioramento della sicurezza stradale, della qualità della vita e della mobilità.

Inchiesta

http://www.youtube.com/watch?v=pmKedEKpbi8

fonte: ww.pubblicobene.it/pitches/22-bologna-londra-in-bici/story
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 06, 2012, 12:03:24 pm
### ETC1 Elenco Topic Correlati: cliccare sui TAG arancioni in cima ed in  fondo a questa discussione (altre info sui TAG  qui (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6098))

città e bici (articoli, classifiche, esempi, problemi, ....)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=882

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Oggi a Copenhagen nevica, il termometro segna meno tre, il vento soffia gelido da nord a circa trenta chilometri orari ma – nonostante tutto – 150mila abitanti hanno inforcato le loro biciclette e pedalato per andare a scuola o al lavoro. Lì è possibile farlo, perché ci sono amministratori pubblici intelligenti, piste ciclabili vere (non si perdono nel nulla, come da noi), anche a tre e quattro corsie, parcheggi, segnaletica, sensori, servizi, integrazione con bus, treni e metropolitana. Insomma, meno demagogia e meno proclami, cari sindaci e assessori, che ci propinate piste ciclabili al metro e scollegate tra loro. Piuttosto studiate e copiate da chi ha già fatto e bene.

[...]

fonte: http://pinobruno.globalist.it/2012/12/150mila-biciclette-al-giorno/

la mia città dovrebbe prendere esempio :)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 10, 2012, 03:39:11 pm
Citazione
Si chiama "NYC by bike" la serie firmata dal fotografo americano Tom Olesnevich che, dopo aver montato una macchina fotografica sui raggi della sua bicicletta, ha percorso le strade di New York immortalando la città a partire dal punto di vista inedito delle ruote
(Foto Tom Olesnevich / IBERPRESS)

Citazione
Earlier this year, American sports photographer Tom Olesnevich set out to create a visual ” love letter to NYC” by riding the city with a bike-mounted camera. The resulting shots seem to crank up the familiar visceral thrill of the Big Apple’s street life another notch… and reminded me of New York cab-driver and photographer David Bradford, whose  ”Drive by Shootings” was one of the books to first get me fired up about street photography.

“When I tell people that I live in NYC and ride my bike here, I get all sorts of curious glances. I have photos of myself riding all over the country and in Europe, but none of NYC. So this spring I set out to show what riding in NYC looks and feels like, to me.”

The photos were taken using an upside-down camera, attached to Tom’s bike with a tripod, and triggered using an infrared remote. Take that, GoPro!


(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130238849-b30c185e-7cd8-42d7-a702-c3a5fa45bd5b.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130238832-c6bf26fd-914d-4400-9c09-13425bf24454.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130238828-c21c623e-b818-4e05-b238-49da6a71437b.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130239865-79f9827c-ef5b-489f-b38d-17152d2ed5b4.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130238853-aa3b7855-2119-49ad-922a-e9b134762666.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130238993-16673ede-04a7-4da1-a8a6-304a32c68877.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130239643-cba6b1b0-769d-401f-9a87-bf28520c7655.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130239593-fd5d214a-df05-4bbc-9070-10fe0bf497a9.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130239700-fba3572f-40c9-481b-9d5e-cfc3fc8db6a2.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240345-98707052-2690-49fb-b927-b8875662fa26.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130239755-9d692d10-67d3-466d-8d7c92535cdaa3d7.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240495-4b339e64-ae19-4495-858d-f8ece9376c25.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240561-b2063e45-58f2-4c9d-bc99-5a76dd729540.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240850-48f86090-56d5-4385-8e03-09870276a006.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240557-9ea44b8f-6967-4555-aa34-535c745c957d.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130240773-562b9d61-fe58-4b2e-b13a-454d639a97d5.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130241338-afd22de7-b9f7-4a77-90ae-28b06dbdb419.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2012/12/10/130241343-990ee278-660f-4bd5-9c3a-b2a88737f52f.jpg)

fonte: http://blog.tomolesnevich.com/personal-projects/#nyc-by-bike
fonte 2: http://www.cyclelove.net/2012/12/tom-olesnevichs-nyc-by-bike/
fonte 3: http://www.repubblica.it/persone/2012/12/10/foto/new_york_vista_dai_raggi_della_bici_il_fotoprogetto-48457145/
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Max mC - Dicembre 10, 2012, 03:52:27 pm
ma che bella idea... Ora ci vorrebbe Broono che progetta una staffa idonea per la Brompton...
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Fero - Dicembre 10, 2012, 03:59:23 pm
Se veramente Tom avesse attaccato la camera ai raggi della bici (come nella traduzione) il risultato sarebbe stato interessante, ma da mal di mare.
 ;D
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: beaturbano - Dicembre 10, 2012, 04:54:11 pm
ma che bella idea... Ora ci vorrebbe Broono che progetta una staffa idonea per la Brompton...

troppo tardi, esiste già  :'(

(http://www.ssung2shop.com/shop/data/goods/1336824125_m_2.jpg) (http://www.ssung2shop.com/shop/data/goods/1336824125_m_0.jpg)

(http://farm9.staticflickr.com/8155/7182631884_e320610d5b_n.jpg)  (http://farm8.staticflickr.com/7101/7182634006_219defc0fe_n.jpg)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Dicembre 20, 2012, 03:46:28 pm
GROSSETO - Legambiente lancia il decalogo per promuovere una città a misura di “bici”. «Siamo contenti che i lavori sulla mobilità sostenibile – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – vadano avanti anche a Grosseto, come testimonia l’inaugurazione della ciclabile che da piazza Barzanti porta all’ospedale, e vogliamo condividere con l’amministrazione comunale alcuni consigli per poter proseguire nel migliore dei modi questo percorso. Legambiente e Fiab Grossetociclabile hanno stilato, per questo motivo, un decalogo di interventi che l’amministrazione comunale può realizzare da subito per migliorare la sicurezza stradale e dare impulso a una mobilità dolce».

«Occorrono scelte strategiche, soprattutto a basso costo, per realizzare – spiega Angelo Fedi, presidente Fiab Grossetociclabile – una nuova mobilità più sostenibile, basata su Ztl, zone 30, piste ciclabili e soprattutto un cambiamento di tipo culturale che coniughi le esigenze di una città con un numero elevatissimo di automobili circolanti con la priorità di una qualità della vita migliore per gli abitanti. Tutto questo facendo un lavoro di squadra tra amministrazioni e associazioni e istituendo quell’Ufficio biciclette, o Ufficio di mobilità dolce, di cui si sente la mancanza e che possa tutelare i ciclisti ascoltandoli e raccogliendo le loro segnalazioni».

1- Limite a 30 Km/h eccetto viabilità principale
Occorre un impegno a porre il limite di velocità in ambito urbano a 30 Km/h, che va accompagnato da misure infrastrutturali di moderazione del traffico. Un intervento veloce ed economico, e rapido nei risultati.

2- Obiettivi di miglioramento concreti
Per migliorare bisogna darsi degli obiettivi e misurarli nel tempo. In particolare vanno misurati localmente la composizione modale del traffico e l’incidentalità stradale. Nel breve il Comune di Grosseto deve portare gli spostamenti individuali motorizzati sotto il 40% del totale e dimezzare il numero di incidenti stradali con morti e feriti.

3- Strade scolastiche car free
Attivare progetti condivisi con scuole e famiglie, che puntino alla protezione dei percorsi casa-scuola (pedibus e ciclobus) e degli ingressi alle scuole (chiusura in orario di ingresso-uscita; creazione di ztl); sviluppare progetti di motivazione alla mobilità sostenibile, rivolti ai giovani (premi, progettazione partecipata della ciclabilità, ecc.).

4- Utilizzo 10% contravvenzioni per ciclabilità
Destinare la quota di proventi derivanti dalle contravvenzioni alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile con criteri di trasparenza sugli introiti e gli usi delle entrate economiche derivanti dalle contravvenzioni.

5- Aumento parcheggi bici in spazi condominiali e strutture del Comune
Modifica della normativa vigente per superare il limite ad oggi esistente della necessità di una delibera specifica adottata dall’assemblea condominiale per poter parcheggiare la bicicletta negli spazi comuni. I parcheggi bici dovrebbero inoltre essere estesi a tutte le strutture del Comune (Scuole, Uffici, Centri sportivi, etc.).

6- Doppio senso di circolazione per le biciclette
La circolazione in doppio senso per le biciclette nei sensi unici dovrebbe essere ammessa quando i limiti di velocità sono posti a 30 Km/h, anche in presenza della sosta sul lato sinistro della carreggiata, senza vincoli di larghezza minima, recependo quanto già sperimentato a livello locale e normato in altri paesi europei.

7- Formazione alla mobilità sostenibile
Introdurre corsi di educazione alla mobilità nuova, e in particolare ciclistica, da inserirsi nella programmazione e nel Pof (piano dell’offerta formativa) nelle scuole di ogni ordine e grado.

8- Prevedere campagne di pubblicità
Individuare i proventi per effettuare campagne di sensibilizzazione e promozione della mobilità sostenibile (ad es. 1% della pubblicità auto, trasferimento di quote degli introiti derivanti a vario titolo dalla motorizzazione).

9- Campagna per il rispetto degli attraversamenti pedonali
Monitorare, verificare e rinforzare gli attraversamenti pedonali e sviluppare un’adeguata campagna di comunicazione. Coinvolgendo anche le scuoleguida.

10. Infortunio in itinere
Si richiede inoltre una Delibera da parte del consiglio comunale per richiedere che lo spostamento in bici casa-lavoro sia riconosciuto dall’Inail alla pari del trasporto pubblico. Quest’ultimo punto è già diventato una campagna nazionale promossa dalla Fiab a cui stanno aderendo numerose amministrazioni in tutta Italia.

fonte: http://www.ilgiunco.net/2012/12/20/grosseto-in-bicicletta-le-dieci-proposte-per-cambiare-la-citta-a-misura-di-bici/
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Hopton - Febbraio 07, 2013, 02:02:59 pm
Sul sito www.copenhagenize.com hanno messo un grafico che mostra quante cose si possono fare con gli stessi soldi che servirebbero per costruire un nuovo tunnel per le auto. Fa un po' impressione secondo me:
(http://img.tapatalk.com/d/13/02/07/eduqupym.jpg)
How to Spend 27 Billion Kroner
The Robert Moses Fan Club that in Denmark is pushing ahead with their idea of a harbour tunnel that will only serve to increase car traffic and congestion over large swathes of the Danish capital. Here's what we'd rather have for the 27 billion the new underground motorway will cost.

Design by Emma Sivell, with Copenhagenize Design Co., for Cykelrepublikken.

http://www.copenhagenize.com/2013/02/how-to-spend-27-billion-kroner.html?m=1
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Marzo 08, 2013, 10:11:35 am
[UK] Sindaco Londra propone nuovo piano per le bici in città

Roma, 8 mar. (TMNews) -Il sindaco di Londra Boris Johnson ha presentato un ambizioso piano per la ciclabilità urbana. L'obbiettivo è quello di creare vere e proprie autostrade per le biciclette in modo da incentivarne l'uso per ridurre il traffico e l'inquinamento.
Il progetto, che include la creazione di circa 15 miglia di corsie per le biciclette perfettamente separate e protette dalle auto, prevede di articolarsi su due assi. In periferia verranno create strade ciclabili in stile 'olandese' mentre la città potrebbe essere traversata da ovest a est con piste ciclabili lungo il Victoria embankment e la Westway .
Le nuove piste dovrebbero essere realizzate nei prossimi quattro anni e sarebbero denominate a seconda delle coincidenti fermate della metro o dei bus.
Il piano prevede anche profonde modifiche al sistema degli incroci, con una riduzione dei limiti di velocità per le macchine ai 20 km orari in modo da ridurre i rischi per i ciclisti.
Altro elemento del piano, l'introduzione di una nuova rete di bike-sharing analogo a quello della Barclays Cycle Hire ma riservato alle bici elettriche.

TMNews

fonte: http://www.lastampa.it/2013/03/08/scienza/ambiente/gb-sindaco-londra-propone-nuovo-piano-per-le-bici-in-citta-ZafDHsvOU5Z2stVPyTcrKN/pagina.html
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Jimmy - Marzo 08, 2013, 04:11:59 pm
...lo sposerei anche per il semplice e solo fatto che...il sindaco se la fà in bici B-)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Hopton - Marzo 08, 2013, 10:27:12 pm
Riporto sullo stesso tema un altro articolo:

Londra, rivoluzione a due ruote:

piste ciclabili come in OlandaIl progetto annunciato da sindaco Johnson prevede una corsia riservata lunga 25 km che attraverserà tutta la metropoli inglese. È una "sfida alla supremazia dell'automobile" dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINILONDRA  -  Una rivoluzione a due ruote. Così i giornali inglesi definiscono l'ambizioso programma da 1 miliardo di sterline (più di 1 miliardo di euro) per trasformare Londra in una città a misura di bicicletta. Annunciato dal sindaco Boris Johnson, il progetto prevede la creazione di un'ampia corsia riservata ai ciclisti che attraverserà tutta la capitale, lunga quasi 25 chilometri, e di tante "piccole Olanda", dal centro ai sobborghi, strade riservate alle bici o corsie preferenziali, per arrivare a quella che dovrebbe essere una "rivoluzione nei trasporti". Ci vorranno dieci anni a realizzare il piano, ma dai bozzetti pubblicati si intravede la visione di una metropoli radicalmente trasformata, con una "sfida alla supremazia dell'automobile" che ricorda effettivamente da vicino la formula adottata già da molto tempo da Amsterdam e da altre città olandesi.

Perfino una parte della Westway, l'autostrada sopraelevata che percorre quasi interamente la parte occidentale di Londra, avrà una corsia riservata alle due ruote. "Il simbolo estremo di come la motorizzazione ha cambiato il panorama urbano diventerà il simbolo di come la bicicletta può riconquistare le città per il bene di tutti", afferma Johnson. "Il ciclo trasporto del futuro non sarà più considerato una nicchia, bensì una porzione integrale della rete dei trasporti". Positivi i primi commenti. Chris Boardman, l'olimpionico britannico che è    stato tra i responsabili del boom della bici in Inghilterra, dice al Times: "E' il più ambizioso piano di sviluppo del ciclo trasporto nella storia della Gran Bretagna". E Peter Hendy, capo di Transport for London, l'agenzia dei trasporti pubblici della capitale, afferma che potrà portare enormi benefici dal punto di vista della salute, dell'ambiente e del traffico.

Fra le misure previste dal programma, oltre a un "Crossrail", un'autostrada per le bici lunga appunto 25 chilometri, ci saranno corsie ciclistiche con i nomi e i tracciati delle linee della metropolitana, una ristrutturazione dei principali incroci per facilitare il passaggio delle biciclette, nuove regole per limitare o vietare la presenza di camion a rimorchio in città e una campagna per migliorare la sicurezza di chi viaggia su due ruote. Il sindaco Johnson è stato fotografato spesso mentre va al lavoro pedalando sulla sua bici, ma è anche incappato in alcune dichiarazioni controverse, quando citando dati sbagliati sosteneva che i ciclisti morti perché investiti da autoveicoli avevano violato le norme o erano in qualche maniera corresponsabili dell'incidente. Da allora Johnson ha fatto ammenda, ha raccolto maggiori informazione e ha deciso di promuovere la nuova iniziativa. Nella quale ha giocato un ruolo anche la campagna condotta dal Times, dopo la morte di una sua giornalista, investita da un camion nel centro di Londra.

I maligni si domandano da dove salteranno fuori i soldi in tempo di crisi economica e notano che Johnson probabilmente non sarà più sindaco quando il piano verrà completato: anzi può darsi che l'abbia ideato per farsi pubblicità, sostengono alcuni, per rilanciare il suo ben noto progetto di diventare primo ministro e prendere prima o poi il posto di David Cameron alla guida del partito conservatore e del paese. Ma per il momento tutti plaudono al progetto. Londra potrebbe diventare una "Little Amsterdam", o date le dimensioni una "Big Amsterdam", e influenzare con la sua scelta una "rivoluzione a due ruote" anche in altri paesi e in altre città d'Europa. Il dibattito per ampliare le corsie riservate alle bici è in corso da tempo in tutto il continente. Forse è arrivato il momento di pedalare nella direzione giusta.                                           
(08 marzo 2013)

Fonte: http://www.repubblica.it/ambiente/2013/03/08/news/gb_rivoluzione_due_ruote-54126114/ (http://www.repubblica.it/ambiente/2013/03/08/news/gb_rivoluzione_due_ruote-54126114/)
 
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Marzo 24, 2013, 12:40:56 pm
[Varese] Gli studenti in bicicletta invadono la città

(http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/201303/484149_10200398998209578_1904341921_n.jpg)

Centinaia di ragazzi delle scuole di Varese hanno invaso le vie cittadine con le loro biciclette. E' stata un successo l'iniziativa organizzata da Fiab Ciclocittà Varese quest'oggi, sabato. Dall'immagine a lato è possibile vedere quanti studenti abbiano aderito all'appello e, armati di bicicletta e giubbotto per la visibilità, si sono diretti nelle rispettive scuole senza auto. Ad essere coinvolte saranno tutte le scuole secondarie di primo grado della città, rappresentante da studenti ma anche da genitori ed insegnanti. Il tema della sedicesima edizione della pedalata è "La tribù dei ciclisti".
23/03/2013

fonte: http://www3.varesenews.it/scuola/gli-studenti-in-bicicletta-invadono-la-citta-258638.html
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: flavioweb - Aprile 29, 2013, 03:09:43 pm
Inizio con una mia foto sul luogo… 8)

(http://s24.postimg.cc/dbns45fbl/2013_04_27_14_26_45.jpg) (http://postimg.cc/image/dbns45fbl/)

Da qui niente di che: nuovo forumista (iscritto da poco), sono Flavio appena rientrato dall’ultima scorribanda nel nord Europa…

Ho visto che c’è un topic di nessunconfine “A Copenaghen la bicicletta allunga la vita” nella rassegna stampa….non sapendo dove collocarmi ho deciso di aprirne un altro….se fosse da spostare chiedo a Peo di farlo tranquillamente.

Ebbene: sono stato in Danimarca dove la bicicletta è sacra!
Ho potuto constatarlo coi miei occhi nel viaggio a Copenhagen, ponte dal 25 al 28 aprile 2013.
Vorrei  esternare questa mia meraviglia ed ammirazione per una situazione ecologica, salutare e pulita che in Italia, patria esclusiva per le auto, ce la possiamo sognare.
Si parla di 3600 km. di piste ciclabili in tutta la nazione, in campagna o lungo la costa, o nelle frequentate strade di città: in Danimarca (la cui estensione è all’incirca come Lombardia e Piemonte) tutti vanno in bici!
A Copenhagen biciclette ovunque e di ogni tipo: passeggio, da corsa, uomini con carichi di lavoro, famiglie col rimorchio sui cui caricare i figli, risciò turistici, mezzi per portatori di handicap, tandem…
Ecco un piccolo accenno...

(http://s7.postimg.cc/n5cj16xbb/copenhagen_1.jpg) (http://postimg.cc/image/n5cj16xbb/)

A breve metterò una carrellata di scatti fatti quà e là.

La rete ciclabile della città percorre tutta la città: centro, parchi, lungomare….ovunque! Ovviamente, salvo alcuni orari di punti, i mezzi di trasporti come treni, metro, autobus e pullman in genere, prevedono la possibilità di accettare gratis le biciclette a bordo.
Noi abbiamo affittato un appartamento in periferia e la proprietaria ci ha messo a disposizione 2 robuste biciclette locali.

Ecco la mia…

(http://s24.postimg.cc/cbsvupas1/2013_04_27_11_58_41.jpg) (http://postimg.cc/image/cbsvupas1/)

Ecco il reportage fotografico di un’arteria principale dalla quale (spero) sia evidente come si viaggia:  ;)

1) Strada a doppia corsia per le auto

(http://s7.postimg.cc/wqn9f5e07/2013_04_27_10_34_57.jpg) (http://postimg.cc/image/wqn9f5e07/)

2) Strada riservata agli autobus

(http://s24.postimg.cc/4usv6z00h/2013_04_27_10_34_42.jpg) (http://postimg.cc/image/4usv6z00h/)

3) Percorso per le bici, sempre chiaramente evidenziato

(http://s23.postimg.cc/bdzy8hxaf/2013_04_27_10_34_24.jpg) (http://postimg.cc/image/bdzy8hxaf/)

4) Marciapiede per i pedoni

(http://s23.postimg.cc/hdsapw7gn/2013_04_27_10_34_05.jpg) (http://postimg.cc/image/hdsapw7gn/)

Girovagando intorno al parco di Tivoli ho trovato una delle poche pieghevoli che ho notato. Eccola:

(http://s23.postimg.cc/f5e48k0cn/2013_04_27_14_40_25.jpg) (http://postimg.cc/image/f5e48k0cn/)

Complice il tempo decisamente più favorevole rispetto all’Italia (c’è quasi sempre stato bel tempo) abbiamo percorso circa 100 km perlustrando ogni zona della città.

Ecco il mulino a vento...
(http://s22.postimg.cc/ylytv2vgd/2013_04_27_11_31_07.jpg) (http://postimg.cc/image/ylytv2vgd/)

e la fantomatica sirenetta...
(http://s13.postimg.cc/usts439rn/2013_04_27_10_54_35.jpg) (http://postimg.cc/image/usts439rn/)

Le uniche noti dolenti sono state:
- il freddo (circa 10 gradi in meno che da noi)
- le bici non erano proprio il massimo (senza cambi i, sali/scendi sono un po’ faticosi) ed i sellini un po’ duri.

Del resto non potevamo pretendere di meglio! Copenhagen è una meravigliosa capitale!  :D






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Inserito da: FoldingStyle - Aprile 29, 2013, 03:52:21 pm
Bellissimo reportage  ;),
grazie mille!!

OT ;)
Wow hai fotografato una Melon http://www.melonbicycles.com/Products/Slice-Red__5005239.aspx

Un saluto.
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Inserito da: Jimmy - Aprile 29, 2013, 03:56:42 pm
Ciao Flavio, ma scusa ma chè sei tornato a fà?!?..ma fammu 'u piacere suvvia...stavo lì lì per raggiungerti e te torni nel bel paese?!?....ops, hai fatto bene se vogliamo cambiare strada in Italia abbiamo bisogno di ingrossare le file dei soldati in prima linea con gente attenta al dettaglio come te:-P...rimani con noi ma non ritornare là, altrimenti rischi di rimanerci (in senso figurativo, intendiamoci...lunga vita:-P)  Kisses & Bikes
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Inserito da: Hopton - Aprile 29, 2013, 07:02:24 pm
Benvenuto Flavio e grazie del reportage. :) Fa impressione in effetti misurarsi con realtà tanto diverse dalla nostra...
Approfitto per segnalare anche qui il sito www.copenhagenize.com, che ho già pubblicizzato altrove.
Mario
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Inserito da: DJ - Aprile 29, 2013, 07:27:20 pm
Benvenuto!
Eheh proprio come quando ci sono stata io: tante bici, quasi nessuna auto, una viabilità perfetta e un immancabile freddo e cielo grigio sopra la mia testa!!!
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Inserito da: flavioweb - Aprile 29, 2013, 09:37:19 pm
Come detto ecco altri scatti...

riparto dalle nostre bici scafazze...
(http://s22.postimg.cc/5k8mdv3y5/IMG_3987.jpg) (http://postimg.cc/image/5k8mdv3y5/)

venditore con bici "strumento di lavoro"
(http://s10.postimg.cc/g7z3kbkat/IMG_3844.jpg) (http://postimg.cc/image/g7z3kbkat/)

Risciò all'opera!
(http://s22.postimg.cc/57ma4srzx/IMG_3835.jpg) (http://postimg.cc/image/57ma4srzx/)

Risciò in piazza attendendo clienti...
(http://s13.postimg.cc/l3iue6eyb/IMG_3840.jpg)

Altri mezzi di lavoro

(http://s15.postimg.cc/3yqtzch5z/IMG_3837.jpg) (http://postimg.cc/image/l3iue6eyb/)

(http://s12.postimg.cc/64pl2ztvd/IMG_3838.jpg) (http://postimg.cc/image/64pl2ztvd/)

Parcheggio affollato in piazza centrale....
(http://s21.postimg.cc/58b1jgu5v/IMG_3841.jpg) (http://postimg.cc/image/58b1jgu5v/)

Negozio di vendita....

(http://s22.postimg.cc/wipyvoofx/IMG_3863.jpg) (http://postimg.cc/image/wipyvoofx/)

con un pò di mercanzia esposta...
(http://s24.postimg.cc/esjowwlht/IMG_3865.jpg) (http://postimg.cc/image/esjowwlht/)

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Inserito da: flavioweb - Aprile 29, 2013, 09:58:23 pm
Ciao Flavio, ma scusa ma chè sei tornato a fà?!?..ma fammu 'u piacere suvvia...stavo lì lì per raggiungerti e te torni nel bel paese?!?....ops, hai fatto bene se vogliamo cambiare strada in Italia abbiamo bisogno di ingrossare le file dei soldati in prima linea con gente attenta al dettaglio come te:-P...rimani con noi ma non ritornare là, altrimenti rischi di rimanerci (in senso figurativo, intendiamoci...lunga vita:-P)  Kisses & Bikes

...già. me lo domando anch'io perchè sono tornato! Mannaggia a me!  :(
Forse perchè qui sono nato, lavoro, mi muovo, ho una casa...già...una casa...Jimmy...
...non immagini che casa avevamo a Copenhagen! Sarà per il freddo che invoglia a stare in casa, questi danesi hanno case belle fuori e confortevoli dentro. La nostra: spaziale, supertecnologica e superaccessioriata!
Tornando alle bici, avendo stampato in testa l'immagine di ciò che ho visto, vorrei immaginare un Italia che sviluppi questi concetti di eco sostenibilità. Io sono rimasto folgorato!  :D
Non facevo altro che fare foto alle bici (...quasi da litigio con la mia donna!)
Lo so che non è impresa facile, voi siete molto più esperti di me... forse uno dei motivi per cui si ritorna sempre "a casa" è quello di aver fatto tesoro dell'esperienza maturata per poterla mettere in atto dove vivi...portando con sé l'impegno di poter far qualcosa per cambiare, fare breccia in tante orecchie sorde a cui le piste ciclabili danno solo fastidio e non portano benefici. Potrete contare anche sul mio umile aiuto e sostegno per sostenere e divulgare la bici (pieghevole in primis ma non solo) ovunque!  :D
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Inserito da: giorgio - Aprile 30, 2013, 11:59:14 am
grazie Flavio per la tua testimonianza...
purtroppo quando vedo queste cose, rifletto di quanto siamo arretrati in questo paese, dove nonostante tutto ancora si spendono milioni di euro per costruire nuove inutili varianti, bretelle e rotatorie senza neanche pensare di riservare parte dello spazio e delle risorse economiche consumate per rendere la vita più semplice ai cittadini. Viva il bel paese, caotico e inquinato...   :)
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Inserito da: NessunConfine - Maggio 02, 2013, 08:44:38 am
Biciclette in centro città. Germania: patente fin da bambini

di Sergio Carli - Pubblicato il 2 maggio 2013 05.36 | Ultimo aggiornamento: 1 maggio 2013 23.19
(http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp-content/themes/blitz_theme_2012/img/opinionisti/sergio-carli-opinioni.jpg)

L’incosciente uso della bicicletta nei centri delle grandi città è, insieme con l’ Imu, una delle peggiori eredità del Governo di Mario Monti. Mentre l’ Imu verrà ritoccata, l’incubo delle biciclette resterà.

L’incubo è per i pedoni, che vedono i marciapiedi, per quanto affollati, ormai trasformati in piste ciclabili anche ad alta velocità; per gli automobilisti, che devono avere sei occhi per scansare ciclisti contromano, spesso con innocenti bambini senza casco su sellini assai precari; per i vigili urbani, che si girano dall’altra parte perché se facessero il loro dovere e provssero a fermare i ciclisti fuorilegge, rischierebbero catastrofi per sè e per i ciclisti stessi.

A suo tempo il ministro Corrado Passera aveva risposto a un appello di Blitzquotidiano in modo in parte soddisfacente in parte no: aveva smentito il liberi tutti ai ciclisti contromano, aveva detto si al casco obbligatorio ma anche no alla assicurazione obbligatoria e alla targa anche per le bici.

Chi ha una vaga idea di come funzionano queste cose sa bene che il povero Passera manco sapeva che da un ufficio del suo mega ministero qualche incosciente avesse dato via libera al contromano in città e per la risposta si è sicuramente affidato a quello stesso ufficio di incoscienti. Dire di no alla assicurazione vuole dire che se un ciclista mi investe e mi fa male è un problema mio e se un ciclista viola la legge, ad esempio gira senza casco e con bambini per giunta senza casco anche loro, di fatto gli viene garantita la totale impunità.

Il partito dei ciclisti costituisce però una lobby violenta e radicata: basta leggere gli insulti arrivati all’indirizzo di questo autore.

Oggi Antonio Cianciullo su Repubblica fornisce una nuova prova della ampiezza di quella lobby, dando notizia di una

    “legge di iniziativa popolare che verrà presentata il 4 maggio nel corso della manifestazione organizzata a Milano dalla Rete della mobilità nuova, un network che raccoglie 150 associazioni. L’iniziativa punta a creare un sistema analogo a quello della raccolta differenziata dei rifiuti: quote progressive per ridurre il peso dell’inquinamento. Entro due anni a partire dall’approvazione della legge, gli spostamenti in auto e moto dovranno essere meno di quelli a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico. A partire dal secondo anno si dovrà scendere al 47,5 per cento, entro il quinto anno al 40 per cento. Una bella differenza rispetto alla situazione attuale in cui auto e moto battono i rivali 7 a 3?.

Certo mettere sullo stesso piano biciclette e mezzi pubblici è un po’ ardito e contraddittorio: indubbiamente la bicicletta è a zero emissioni inquinanti, ma lo stesso non si può dire degli autobus; e anche i tram spostano solo l’inquinamento dalla città alla location della centrale elettrica.

A Repubblica hanno però letto l’articolo di Cianciullo non tanto in chiave mezzi pubblici, anche perché sono decenni che se ne parla senza far nulla, ma in chiave ciclistica. Così hanno mandato Caterina Pasolini a intervistare, a Roma, l’attore Ascanio Celestini il quale dimostra di essere persona saggia, prudente e di buon senso e, con le sue parole, in realtà frena gli eccessi di entusiasmo.

Ascanio Celestini, che vive in una borgata dietro l’aeroporto di Ciampino, estrema periferia ai piedi dei Castelli, racconta il suo rapporto con la biciletta in questi termini:

     ”Stiamo assieme da 30 anni, me la regalò mio padre quando ne avevo dodici ed è una via di mezzo tra una bici da cross e una da passeggio. Me la porto persino in tourné. Se lo spettacolo si ferma in una città la prendo”.

Però a Roma è tutta un altro film:

    “Io vivo in una borgata fuori dal raccordo anulare. In città non ci vengo pedalando. Troppo pericoloso. Per gli automobilisti noi siamo un disturbo sulla loro traiettoria”.

La povera Caterina Pasolini sembra delusa e chiede cosa si debba fare, nell’opinione di Ascanio Celestini, per cambiare. Altra risposta di buon senso. Bisogna, dice

    “cominciare dalle scuole. In Germania dove tutti vanno in bicicletta, anche se fa freddo, i bambini hanno la patente per pedalare e devono rispettare i segnali”.

A proposito di regole per i ciclisti che da noi sono respinte con violenza.

Fonte | http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/sergio-carli-opinioni/biciclette-centro-citta-germania-patente-1547856/

Spero ricordiate il "giornalista" per altri suoi articoli: http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2935  ;)
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Inserito da: Sbrindola - Maggio 02, 2013, 09:11:47 am
mi sono tolto lo sfizio di commentare.
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Inserito da: Jimmy - Maggio 02, 2013, 09:30:25 am
Sbrindola....te, a pubblicare questi articoli non fai che un bel ed utile servigio al diritto di cronaca e informazione, e ci mancherebbe...ma parte di me è dell'idea che in alcuni casi, e di fronte ad alcune manifestazioni è L'indifferenza e lo snobbare, siano le migliori armi°_°
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Inserito da: NessunConfine - Maggio 02, 2013, 09:36:39 am
L'ho pubblicato per aver maggior virtù di critica, normalmente posto articoli che ritengo sensati  ;D
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Inserito da: Jimmy - Maggio 02, 2013, 09:44:45 am
ma a questo punto mi piacerebbe molto di più incontrare vis-a-vis l'autore dell'articolo per a) complimentarmi (seriamente eh!) della scelta accurata e del bel taglio dei baffi che fanno molto fin du siecle e B) disquisire amabilmente ma con convinzione circa le divergenze di vedute che avremmo circa il mondo dei ciclisti....leggere i suoi articoli e commentarli su di un forum non mi basta più...voglio l'azione in campo apertoB-)
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Inserito da: yt - Maggio 02, 2013, 09:46:56 am
Parole qualuquinste che si adattano a qualsiasi categoria.  :(

L’incosciente uso delle auto nei centri delle grandi città è, insieme con l’ Imu, una delle peggiori eredità del Governo di Mario Monti. Mentre l’ Imu verrà ritoccata, l’incubo delle auto resterà.

L’incubo è per i pedoni, che vedono i marciapiedi, per quanto affollati, ormai trasformati in marciapiedi; per i ciclisti, che devono avere sei occhi per scansare le auto in doppia fila, spesso con innocenti bambini senza seggiolino e senza cinture; per i vigili urbani, che si girano dall’altra parte perché se facessero il loro dovere e provassero a fermare gli automobilisti fuorilegge, rischierebbero catastrofi per sè e per gli automobilisti stessi.

Il partito degli automobilisti costituisce però una lobby violenta e radicata.



L’incosciente uso dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali nei centri delle grandi città è, insieme con l’ Imu, una delle peggiori eredità del Governo di Mario Monti. Mentre l’ Imu verrà ritoccata, l’incubo dei pedoni resterà.

L’incubo è per le auto, che vedono le strade, sempre affollate, ormai trasformati in marciapiedi e attraversamenti anziché parcheggi e vie di comunicazione; per i ciclisti, che devono avere sei occhi per scansare i pedoni sulle ciclabili, spesso con innocenti bambini al seguito; per i vigili urbani, che si girano dall’altra parte perché se facessero il loro dovere e provassero a fermare i pedoni fuorilegge, rischierebbero catastrofi per sè e per i pedoni stessi.

Il partito dei pedoni costituisce però una lobby violenta e radicata.
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Inserito da: giorgio - Maggio 02, 2013, 10:06:34 am
le prime giornate di caldo danno alla testa ad alcuni giornalisti, che dovrebbero farsi una pedalata per rinfrescarsi un pò
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Inserito da: catorcio - Maggio 02, 2013, 10:15:20 am
io non ce l'ho con il giornalista,ma con il giornale che paga un cretino che con tutte le eredita che ci hanno lasciato ha gli incubi per queste 2.
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Inserito da: Peo - Maggio 03, 2013, 11:43:32 pm
Ciao Flavio le tue parole sono molto belle e coincidono con l'idea che mi sono fatto anche io di Copenaghen.
L'ultima volta che ci sono andato è stato lo scorso dicembre e nonostante la neve ed il gran freddo accentuato dal forte vento, la gente è comunque sempre in bici, proprio come si vede nei video su youtube.
Oltre alle bici parcheggiate lungo i muri senza alcun lucchetto, una cosa che mi ha colpito molto sono state le selle Brooks sepellite dalla neve. La gente che conosco tratta con gran cura (a volte eccessiva come nel mio caso ;D ) la costosa sella inglese. A Copenaghen invece no.

Aggiungo qualche foto anche io.

bicicletta vichinga:

(https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/563840_4973153817360_1625574789_n.jpg)

io in compagnia del leggendario Soren Sogreni, persona gentilissima che mi ha illustrato gran parte degli accessori da bici da lui disegnati:
(https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/547417_4973154057366_508215846_n.jpg)

Per chi vuole approfondire la conoscenza di Sogreni, qui si può trovare una bella presentazione: http://www.elmanco.com/2011/09/15/cicli-sogreni-%E2%80%93-copenhagen/ (http://www.elmanco.com/2011/09/15/cicli-sogreni-%E2%80%93-copenhagen/)

Staconsiglio a tutti coloro che si troveranno a Copenaghen una visita nella sua bottega/showroom.

PEO



p.s.: in effetti Flavio, questo topic non so quanto possa rientrare nella sezione cicloturistica pieghevole. L'argomento è comunque molto molto interessante come si può capire dal numero di risposte che ha ricevuto. Consulterò lo Staff per capire dove meglio collocarlo.  :)
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Inserito da: Jimmy - Maggio 18, 2013, 11:16:11 am
Più auto in città e basta biciclette"
Intervista a Pierluigi Bonora, presidente dell’Associazione per una mobilità equa e responsabile
http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=13736

Mi consenta a... Pierluigi Bonora, giornalista, è presidente dell’Associazione per una mobilità equa e responsabile. Avete annunciato per giugno due tappe della vostra “Missione Mobilità” a Roma e Milano con lo slogan: “Città senza motori? Perché diciamo no”...

Una provocazione per ricordare che l’auto esiste, è sinonimo di progresso e libertà. Non può continuare a subire limitazioni demagogiche e si deve trovare un giusto equilibrio anche in ambito urbano.

Siete in assoluta controtendenza con l’idea di città senza auto né smog.

Il settore ha la coscienza a posto, ha investito più di tutti in ecologia e sicurezza: le auto pulite esistono da tempo, sono le infrastrutture di supporto che mancano.

Ma in città non è meglio spostarsi con i mezzi pubblici o in bicicletta?

In molti, per condizioni climatiche o distanze, sono obbligati ad usare le auto. Paghiamo però la cecità di politiche che non le hanno aiutate con adeguate infrastrutture, come i parcheggi, che ora vengono tolti per fare piste ciclabili.

Le bici vivono un boom...

Dobbiamo riappassionare i giovani all’auto. È paradossale che i cinesi stanno scoprendo questo mezzo, mentre noi torniamo alle loro bici.

Lei sostiene che la lobby dell’auto in Italia è debole.

Sì, spero si dia una mossa dopo essersi beccata tutte le tasse possibili. Tanto che questo governo non ha il coraggio di toccare l’auto.


Fonte: http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=13736
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Inserito da: NessunConfine - Maggio 18, 2013, 11:51:47 am

Dobbiamo riappassionare i giovani all’auto.

Conosco bene la generazione "Tuning", fra i miei amici ho dei veri e propri inseguitori di autoraduni come il MyspecialCar che si tiene a Rimini ogni anno se non sbaglio (io stesso ammetto che da pischello sognavo una vecchia 500 rimessa a nuovo  ;D ). Ma l'emilia romagna è la patria dei motori! I giovani "appassionati" sono già ben anestetizzati anche se sono in continua crisi economica e non sanno più come fare a mantenersi l'auto e puntualmente se la prendono con i governi che aumentano il costo del carburante. I giovani che non sono più appassionati all'auto, quindi hanno fatto il cambio da auto a bici per questioni etiche difficilmente tornano indietro e hanno una visione molto più critica e diligente dei loro genitori, questa nicchia si formalizza spesso nelle grandi città ed in ambienti culturalmente più alti.  Questa è solo un mio sguardo, non c'è nessuna statistica dietro  :P
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Inserito da: pierfa78 - Maggio 18, 2013, 02:49:34 pm
.... :o !!!! mi sfugge il ragionamento... e a farlo non è il mio vicino di casa tamarro ma il presidente dell’Associazione per una mobilità equa e responsabile... !!!

Ora, e parlo da automibilita "incallito" che nell'ennesima giornata di diluvio universale a Torino ha preso la macchina per attraversare la città  ed andare con amica non ciclista al Salone del Libro visto le tre ore di tempo a disposizione, il "boom" della bicicletta è emblematico e sintomo di tanti fattori economici e morali che si mostrano con netta evidenza.

Da una parte i costi insostenibili da parte dei proprietari, delle amministrazioni dell'indotto, a continuare a tenere in vita un "mostro" che ha raggiunto il collasso dopo un'interminabile espansione durata un cinquantennio. I danni alla salute provocati dall'inquinamento e soprattutto (e quasi mai accennato) il numero dei morti provocati da questo mezzo di spostamento privato che come sottolinea Didier Tronchet (35 milioni di morti dalla sua invenzione ed era l'anno 2000) nel Piccolo trattato di ciclosofia l'auto è il maggior predatore dell'uomo !!!!

Le città sono a misura di auto, tutta la nostra vita (pubblicità, film, ... sogni) è a misura di auto !!!! ... l'uomo ha completamente perso la ragione !! L'auto è un importante mezzo per vivere e lavorare, a mio avviso la bicicletta dalla sua invenzione a oggi è uno dei più grandi mezzi per raggiungere la felicità tramite un unione di mens sana in corpore sano !!

Quindi avrei volentieri da dire due paroline al Sig. Bonora in proposito le "provocazioni", perchè queste spero che siano, tra cui è seriamente il momento di cambiare pusher !!

Pedala pieghevole e non ti pieghi al traffico ...
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Inserito da: FoldingStyle - Maggio 20, 2013, 04:42:33 pm
Un bell'incrocio nel centro di Amsterdam, immagini in diretta da una webcam: http://www.terena.org/webcam/

Di tanto in tanto vado a dare una sbirciatina  ;D; in particolare ho notato pochissime pieghevoli, pochissimi caschi, molta gente senza luci, catarifrangenti etc. e qualche infrazione del codice della strada da parte dei ciclisti (e non solo) ;)...

Quando ne avrete voglia dategli un'occhiata e vedrete che gli olandesi non sono dei "marziani" ;)

Un saluto.
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Inserito da: pierfa78 - Maggio 20, 2013, 05:09:56 pm
Grazie mille Folding :D !!! ... son già in paio d'ore che me la tengo in background con il suono dello scampannellio del tram che passa ... e ogni tanto mi affaccio alla finestra ;) !!!! ... mi fa in venire in mente cerrti ricordi ;D !!!
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Inserito da: jeby - Maggio 20, 2013, 05:21:30 pm
Un bell'incrocio nel centro di Amsterdam, immagini in diretta da una webcam: http://www.terena.org/webcam/

Di tanto in tanto vado a dare una sbirciatina  ;D; in particolare ho notato pochissime pieghevoli, pochissimi caschi, molta gente senza luci, catarifrangenti etc. e qualche infrazione del codice della strada da parte dei ciclisti (e non solo) ;)...

Quando ne avrete voglia dategli un'occhiata e vedrete che gli olandesi non sono dei "marziani" ;)

Un saluto.

sono stato in olanda per 3 mesi, posso assicurarti che di pieghevoli ce n'è parecchie, ma ci sono anche tantissimi rottami. Il casco non è obbligatorio, quindi semplicemente non lo mettono. C'è da dire che le condizioni di sicurezza del ciclista sono molto buone. Comunque, in tipica mentalità utilitaristica olandese, quasi tutte le bici nuove sono equipaggiate di cambi al mozzo con freno a contropedale e anteriormente freno a nastro e dinamo (se presente) al mozzo, in modo da avere manutenzione praticamente nulla. Perché il discorso è che loro di manutenzione non ne fanno: ho visto gente in giro con cerchioni piegati, pedali sbiellati, telai fatti di ruggine e fango.

Io stavo a Leiden, città universitaria, il commercio della bici usata è pazzesco lì, e i prezzi anche cari proprio in virtù della presenza di studenti e quindi dell'altissima richiesta di bici. Io comprai una bici da uomo con ruote da 28" e telaio in ferro e ruggine (pazzesco: con l'umidità che c'è lì arrugginisce tutto!!) alla "modica" cifra di 99 euro, era già di terza o quarta mano, il biciclettaio aveva però appena rifatto IL freno (contropedale) la sella e il sistema di illuminazione a dinamo classica. L'ho rivenduta ad un collega a 80 euro che a sua volta l'ha rivenduta ad altro collega a 60 euro che a sua volta l'ha lasciata in beneficienza all'ufficio perché il biciclettaio gli dava 20 euro per riprendersela.

Diciamo che per la maggior parte delle persone in Olanda la bici è un mezzo per spostarsi da A a B, l'unica cosa che conta è che duri una 20ina d'anni, che si spenda sopra meno soldi possibile, si possa rivendere di quarta o quinta mano e che non te la rubino, motivo per cui di solito spendono più per la catena che per la bici.
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Inserito da: FoldingStyle - Maggio 20, 2013, 05:58:41 pm
Salve Jeby,
purtroppo in Olanda non ci sono mai stato e chiaramente parlo esclusivamente del poco che si vede da questa "finestra virtuale" ;D.
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.  ;)

Un saluto.
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Inserito da: jeby - Maggio 21, 2013, 12:32:51 pm
Salve Jeby,
purtroppo in Olanda non ci sono mai stato e chiaramente parlo esclusivamente del poco che si vede da questa "finestra virtuale" ;D.
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza.  ;)

Un saluto.

Grazie a te per aver messo la "finestra virtuale" quanta nostalgia!!! Se riesco recupero qualche foto di mezzi a due/tre ruote di quei posti ^-^

Inviato dal mio Galaxy Nexus con Tapatalk 2

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Inserito da: NessunConfine - Maggio 21, 2013, 05:48:58 pm
Negli States crolla l'uso dell'auto, come cambieranno le infrastrutture

Sempre meno americani utilizzano l'automobile per spostarsi. Si tratta di un'inversione di tendenza che giunge dopo oltre una sessantina d'anni di forte ricorso alla macchina da parte dell'americano medio.

(http://blog.chinatraveldepot.com/wp-content/uploads/2010/10/traffic-in-usa-3.jpg)

A dare questi dati è la recente relazione redatta dal Public Interest Research Group USA (US PIRG), che rivela un calo dei guidatori tra gli abitanti maggiorenni degli States. Ma cos'è successo, cos'ha portato a questo cambiamento di rotta? Ancora una volta si tratterebbe di una conseguenza della crisi e, più in generale, del mutare dei tempi e delle abitudini. Se, infatti, negli anni Cinquanta una serie di fattori aveva determinato il crescente ricorso alle automobili - bassi prezzi del gas, l'espansione suburbana, l'aumento della forza lavoro – ora lo scenario è profondamente mutato.

 GENERAZIONI A CONFRONTO. Lo studio di PIRG mette, infatti, a confronto due generazioni: i figli del baby boom, che spesso sceglievano di vivere in periferia ed andare al lavoro in auto, e i Millennials, come sono stati ribattezzati i giovani adulti di oggi (nati tra i primi anni Ottanta e il Duemila), i quali sarebbero più interessati a vivere in città, preferendo mezzi pubblici o bicicletta per i loro spostamenti. Non soltanto: oggi la benzina costa molto cara e a volte quella dei mezzi pubblici o della bici diventa anche una scelta dettata, appunto, dalle necessità economiche.

AUMENTANO GLI SPOSTAMENTI CON MEZZI PUBBLICI E BICI. Nel contempo, la generazione dei Millenials dimostra anche un generale disinteresse verso le auto, a cui spesso vengono preferite le nuove tecnologie, a differenza dei baby boomers, spesso veri e propri patiti di motori. “I Millenials guidano meno rispetto al 2004" – spiega lo studio - “e il dato pro capite non supera le medie del 1996". Al contempo, aumentano gli spostamenti con i mezzi pubblici e in bici, che nel 2011 sono cresciuti del 10% rispetto al 2005. Il report rileva anche come nel 2009 i giovani dai 16 ai 34 anni abbiano percorso il 23% di miglia in meno rispetto al 2001.

(http://web-images.chacha.com/images/best-u-s-cities-for-public-transportation312217374-apr-19-2012-600x450.jpg)

RIPENSARE LE INFRASTRUTTURE. Dati importanti a cui i politici e le amministrazioni locali dovrebbero prestare attenzione, sottolinea lo studio. Perché se è vero che questo mutato trend porterà a degli indubbi vantaggi – a partire da minor inquinamento e minor dipendenza dal petrolio -, esso comporta anche una profonda revisione delle politiche urbane e una generale riprogettazione delle infrastrutture. “I governi non hanno riconosciuto la diminuzione delle auto e dei guidatori”, scrive il giornalista americano Garrison Wells per The Gazette, “e continuano ad aggiungere autostrade invece di riparare quelle già esistenti che spesso versano in condizioni pessime. Quello che occorre è invece iniziare a destinare ulteriori finanziamenti per i trasporti pubblici (compresi i treni), per la realizzazione aree pedonali e di piste per sole biciclette.

(http://hypebeast.com/image/2011/04/wired-bike-messengers-pedal-past-bandwidth-in-data-race-0.jpg)

CITTÀ MODELLO PER I CICLISTI. Quando si parla di città a misura di ciclista, il miglior esempio è quello offerto da Amsterdam, a cui le amministrazioni americane dovrebbero guardare come modello di mobilità efficiente e sostenibile. Come è noto, la città olandese si articola in un reticolo ordinato di piste ciclabili affiancate da percorsi pedonali e qui le automobili sono in netta minoranza rispetto a ciclisti e semplici camminatori. A dare la top ten dei migliori centri urbani per ciclisti è la rivista Active Times, che al secondo posto – dopo Amsterdam, appunto – cita Oregon, negli States, famosa per gli oltre 400 chilometri di piste ciclabili. Seguono Copenaghen, dove il 32 per cento degli abitanti va al lavoro in bicicletta, Boulder, in Colorado, dotata di quasi 500 chilometri di percorsi ciclabili, Davis, in California, prima città statunitense ad aver lanciato le piste ciclabili. Al sesto posto della classifica troviamo Trondheim, in Norvegia, dove nonostante il clima rigido 32mila persone usano giornalmente la bici, settima Minneapolis, in Minnesota, nota per il programma di bike-sharing dentro e fuori la città, ottava Berlino, 620 chilometri di piste ciclabili, nona Barcellona, con percorsi ciclabili anche per i turisti che poco conoscono i percorsi urbani e Basilea, Svizzera, in cui le corsie per bici si allungano anche fuori dal centro. Niente Italia, per ora, nella classifica di Active Life.
(http://www.casaeclima.com/images/stories/2013/grafico_due.jpg)

(http://www.casaeclima.com/images/stories/2013/grafico_picco.jpg)

(http://urbanist.typepad.com/.a/6a00d83454714d69e2017eeb34ec6e970d-500wi)

(http://urbanist.typepad.com/.a/6a00d83454714d69e2017eeb3504f6970d-500wi)

Foto 1 | http://chinatraveldepot.com
Foto 2 | http://chacha.com/
Foto 3 | http://hypebeast.com
Fonte | http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=15408:gli-americani-ora-preferiscono-la-bici-alla-macchina&catid=1:latest-news&Itemid=50
Fonte ENG | http://www.humantransit.org/2013/05/the-driving-boom-is-over-so-argues-us-pirg-in-a-report-released-this-week-entitled-a-new-direction-our-changing-relationsh.html?cid=6a00d83454714d69e201910249dfc2970c
Report of University of California Transportation Center - UCTC-FR-2012-14 (PDF) | http://www.uctc.net/research/papers/UCTC-FR-2012-14.pdf
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: FoldingStyle - Maggio 25, 2013, 02:07:46 pm
Bicycle Dutch all about cycling in NL http://www.youtube.com/user/markenlei?feature=watch è l'nteressantissimo canale YouTube del blog Bicycle Dutch Blog (http://bicycledutch.wordpress.com/) che spiega un po' come funziona la mobilità ciclista in Olanda. In particolare sono rimasto colpito nel vedere gli scooter percorrere tranquillamente le piste ciclabili assieme alle bici, senza casco in mezzo ai pedoni, sui marciapiedi etc. Se ho ben capito in Olanda gli scooter di piccola cilindrata possono usare le ciclabili,  se non superano i 25km/h  :o  :o
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nzcPyTHhSRw
Un saluto.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: pierfa78 - Maggio 25, 2013, 11:25:04 pm
Grazie NC... Il blog è molto ricco e ben fatto e ho guardato un po di video e mi sono divertito molto :D !!!

La cosa che mi è piaciuta di più e sconcertato allo stesso tempo è come x loro l'uso delle bicicletta nella vita per la vita quotidiana, per folclore, per festa è talmente normale e naturale come all'opposto per noi lo è l'auto :-\ !!!

Contributo davvero apprezzato :)

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Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Maggio 25, 2013, 11:34:42 pm
Caro pierfa, so che sono un assiduo postatore in questa sezione, ma qui devi ringraziare il buon FoldingStyle  ;D
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: pierfa78 - Maggio 26, 2013, 10:28:25 am
:o:o:o ah ah ah scusate entrambi FoldingStyle e NessunConfine per aver sottratto e attribuito meriti sparando ad altezza pieghevole ::)... sarà stata l'ora, i post sulla vivisezione del mozzo BWR di Sbrindola e Occhio, aver un pò troppo "alzato il gomito" con l'orzata ;D ...

Inviato dal mio LG-P970 con Tapatalk 2

Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: FoldingStyle - Maggio 26, 2013, 11:23:07 am
Scusarsi, e di che?
No te preocupes Pierfa  ;)!
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato;
anch'io l'ho trovato superinteressante  ;D.

Un saluto.

Enzo

Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Giugno 04, 2013, 01:36:52 pm
Cycling Barometer: la classifica ECF sulla ciclabilità in Europa

In vista di Velocity, la più importante conferenza sulla ciclabilità urbana organizzata dall’ECF, che si terrà a Vienna dall’11 al 14 giugno, la Federazione Ciclistica Europea ha lanciato ieri l’ECF Cycling Barometer, una classifica dei 27 Paesi dell’Unione Europea in ordine di accoglienza verso i ciclisti.
Per stilare l’elenco sono stati presi in considerazione cinque parametri: il modal share, ovvero la quota di ciclisti urbani rispetto al totale degli spostamenti, le condizioni di sicurezza dei ciclisti, quindi le statistiche sugli incidenti, lo stato del mercato, quindi le bici vendute, lo sviluppo del cicloturismo e l’attività di advocacy, ovvero di promozione della mobilità ciclistica da parte di associazioni e gruppi di interesse. A parte la novità del metodo di classificazione, nessuna particolare novità emerge dal Cycling Barometer: lo score più alto se lo sono aggiudicato Olanda e Danimarca, seguite da Paesi Scandinavi e soliti noti del Nord Europa. L’Italia si piazza in diciassettesima posizione.
L’obiettivo dell’ECF è quello di inserire le statistiche e il monitoraggio della mobilità ciclistica dei paesi membri nel programma dell’Unione Europea EU Horizon 2020. “Solo con delle statistiche affidabili – spiega Chloe Mispelon, project manager di ECF – è possibile valutare l’efficacia degli interventi in favore della ciclabilità“.

Di seguito le classifiche per ogni singolo parametro e quella generale.

Modal Share
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/modal-share-520x211.jpg)

Sicurezza
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/siurezza-520x189.jpg)

Mercato
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/mercato-520x231.jpg)

Cicloturismo
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/cicloturismo-520x236.jpg)

Advocacy
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/advocacy-520x244.jpg)

Classifica generale Cycling Barometer
(http://www.amicoinviaggio.it/wp-content/uploads/2013/06/classifica-barometer-513x350.jpg)

Fonte | http://www.amicoinviaggio.it/cycling-barometer-la-classifica-ecf-sulla-ciclabilita-in-europa/
ECF Barometer Visualization (PDF) | http://www.ecf.com/wp-content/uploads/ECF-Barometer-Visualization.pdf
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: NessunConfine - Giugno 05, 2013, 12:54:33 pm
[Nizza] Congresso | “La bicicletta mezzo di trasporto del futuro nelle città”

(http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2013/06/04/Cuneo/Foto/RitagliWeb/Congresso%20Politiche%20Ciclabili--330x185.jpg)

Cuneo | Tre giorni di dibattito sulla mobilità ciclistica cittadina. Tre giorni per scambiarsi idee, condividere esperienze e prendere contatti per future collaborazioni. Un forum che ha coinvolto città da tutto il mondo e che si è tenuto a Nizza, al Palais des Congrès Nice Acropolis, dal 29 al 31 maggio. A rappresentare l’Italia, anche nell’ambito del gemellaggio con la città di Nizza, c’era Cuneo, rappresentata dall’assessore alla Mobilità e Trasporti, Davide Dalmasso. Insieme a lui hanno dibattuto rappresentanti di città del Burkina Faso, Polonia, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Messico, Brasile e Danimarca, oltre naturalmente ai padroni di casa.

La plenaria, che si è tenuta nella mattinata di giovedì, era dedicata a “La bicicletta, un mezzo locale e globale per re-inventare la vita” ed è stata l’occasione per discutere ed analizzare le varie politiche di mobilità ciclistica cittadina portate avanti in tutto il mondo, confrontando le “good practices” e ipotizzando eventuali esportazioni di procedure e iniziative.

Il forum, organizzato dal “Club des Villes et Territoires Cyclables” in collaborazione con la “Métropole Nice Côte d’Azur” e giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, vuole consentire di fare una panoramica ideale sulle modalità di utilizzo della biciletta in città e sulle politiche che le varie amministrazioni stanno portando avanti per agevolarlo e sensibilizzare i cittadini verso una mobilità più dolce e più sostenibile, ambientalmente ed economicamente.

Quest’anno, in particolare, il dibattito si è focalizzato sulla crescita dell’utilizzo della bicicletta non solo nel tempo libero, ma anche nella vita quotidiana, per gli spostamenti casa-lavoro ad esempio. Una tendenza che sembra superare le frontiere, non solo nazionali ma anche continentali. Il potenziale di sviluppo della mobilità ciclistica urbana è immenso, ma deve andare di pari passo con un’adatta politica di gestione all’interno della città e richiede spesso nuove strategie che interessano prima di tutto il tessuto urbano. Ma il soggetto principale resta sempre, e soprattutto, il “cittadino ciclista”. Di questo, e di tanto altro, si è discusso nel corso della plenaria alla cui tavola rotonda ha partecipato l’assessore Dalmasso, che ha portato come contributo l’esperienza della città di Cuneo, unica rappresentante italiana al forum. 

“Per noi è motivo di grande soddisfazione essere stati invitati ad un forum come questo, unici a rappresentare l’Italia tra l’altro – ha commentato Dalmasso -, anche perché la mobilità cittadina dolce, e quella ciclistica in particolare, è una tematica che sta molto a cuore all’amministrazione. Quello di giovedì è stato un momento importante di condivisione, che ci ha permesso anche di prendere contatti diretti con l’Assessore alla Mobilità della città di Nizza, per poter iniziare nei prossimi mesi una proficua collaborazione sulla mobilità urbana”.

Del resto la bicicletta ritorna come punto di eccellenza per il capoluogo cuneese. Meno di un mese fa, infatti, Cuneo era stata l’unica città piemontese ad aderire, per il secondo anno consecutivo, a “Bike To Work” organizzato dall’associazione +Eventi, confermandosi pioniera nell’importare questa importante iniziativa dai Paesi dove la cultura della ciclomobilità è già fortemente affermata, come quelli nordici, la Germania e l’Austria. E confermando ancora una volta quanto i cuneesi siano un popolo di ciclisti, non solo della domenica.

Fonte | http://www.lastampa.it/2013/06/04/edizioni/cuneo/la-bicicletta-mezzo-di-trasporto-del-futuro-nelle-citt-mBMtTKggaUUUbtDC28CdoK/pagina.html
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: FoldingStyle - Giugno 25, 2013, 09:40:27 am
--- ADMIN ON

segnalo

zona 30 in città (riflessioni e petizione)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1530

l'elenco delle discussioni legate al tema "normativa", recuperabile cliccando sul tag "normativa" in fondo a questa pagina

--- ADMIN OFF



http://www.repubblica.it/motori/auto/sezioni/attualita/2013/06/24/news/parigi_via_al_limite_dei_30_all_ora_diventer_una_citt_per_ciclisti-61634610/
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Hopton - Giugno 25, 2013, 10:43:31 am
Riporto il testo, dove sono segnalati anche altri provvedimenti oltre al limite dei 30 km/h:

Parigi, via al limite dei 30 all'ora. "Diventerà una città per ciclisti"

A settembre l'amministrazione cittadina compirà una rivoluzione nel settore della mobilità, imponendo il limite su un terzo delle vie urbane. La misura, già sperimentata nel 10° arrondissement nell'aprile 2012, verrà ora generalizzata di SARA FICOCELLI

Era il '62 e un quasi ancora imberbe Gianni Morandi cantava quanto fosse bello andare a 100 all'ora per raggiungere l'amata. Agli italiani, in effetti, la velocità non dispiace, né in amore né in città, con buona pace di pedoni, ciclisti e persone su sedia a rotelle. Che succederebbe se anche da noi fosse introdotto il limite cittadino di 30 km/h, come è appena accaduto ai cugini parigini?

La capitale della Francia ha ancora a disposizione tutta l'estate per abituarsi all'idea e poi dovrà mettere un piede sul freno, e per sempre: a settembre, infatti, l'amministrazione cittadina compirà una rivoluzione nel settore della mobilità, imponendo su un terzo delle vie urbane il limite di velocità di 30 km/h.

Saranno interessati dal provvedimento un centinaio di zone residenziali, 1300 scuole della capitale francese e anche alcuni assi di scorrimento declassati dal municipio a strade di quartiere. Un'ulteriore limitazione della velocità, a 20 km/h, interesserà 23 "zone d'incontro", in prossimità di centri commerciali, scuole e università (come il Marais, dove i pedoni e i ciclisti che vanno a passeggiare o a fare shopping hanno sempre la precedenza) che si andranno ad aggiungere alle 15 già esistenti.

A settembre, grazie al sindaco Bertrand Delanoë, Parigi potrà dunque contare su 560 chilometri di strade a velocità moderata, il 37% del totale della rete stradale cittadina, e diventerà quindi una città perfetta per gli spostamenti in bicicletta, tanto che i ciclisti potranno godere di alcune deroghe, come girare liberamente a destra anche quando il semaforo è rosso o percorrere contro mano molte strade a senso unico.
"Non vogliamo criminalizzare gli automobilisti  -  spiega il responsabile trasporti dell'amministrazione parigina, Julien Bargeton  -  ma fargli capire che non sono gli unici utenti della strada e che la nostra politica di riduzione del traffico privato individuale, dal 2001 a oggi, ha permesso di ridurre del 25% l'uso dell'auto".

Oggi, infatti, all'interno dei 20 arrondissement, il 60% della popolazione si sposta a piedi, il 27% col trasporto pubblico, il 7% in macchina e il 4% in bici. "L'obiettivo  -  continua Bargeton  -  è quello di favorire la convivenza di differenti tipologie di utenti della circolazione, ridurre il rumore, lottare contro lo smog, favorire la sicurezza stradale proteggendo i più vulnerabili: a 30 all'ora bastano 13 metri per fermarsi, a 50 ne servono il doppio e ovviamente aumenta il rischio di un incidente".

Sempre a proposito di velocità, Delanoë ha anche chiesto al governo una modifica del codice della strada che gli consenta di abbassare la velocità sulle grandi arterie di scorrimento intorno alla capitale a 70 kmh.

Le nuove misure fanno infatti parte del programma "condividere la strada" e prevedono che anche le arterie importanti e trafficate vengano incluse nel piano d'azione, come l'Avenue de Clichy (18° arrondissement), Rue de la Pompe (16° arrondissement), Rue Oberkampf (11° arrondissement), e Rue Saint Charles, nel 15°. La misura, già sperimentata nel 10° arondissement nell'aprile 2012, verrà ora generalizzata.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: DJ - Luglio 11, 2013, 11:27:53 pm
Sguardi sulla città: Monet Video che racconta esperienze legate a Modena e a persone che hanno intrapreso attività e professioni particolare in periodo di crisi. Se sei un creativo, hai un'attività e ce la vuoi raccontare contattaci all'indirizzo monetvideo@comune.modena.it +
Oggi incontriamo Andrea Ferrari, 30 anni, laureato, titolare insieme ad altri due soci di Italian Bike Messanger, servizio di consegna pony express in bicicletta. Andrea ci racconta la sua giornata, la sua attività e come si vive grazie ad un lavoro "insolito".

http://www.youtube.com/watch?v=RZRq6DMJa6Q

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Inserito da: DJ - Luglio 11, 2013, 11:33:58 pm
Video dedicato al negozio e all'attività di BICI IRIDE.
http://www.youtube.com/watch?v=a_HBZ_8GAZ8&list=PLNGwCF4xXN5cyGaPuwri4h-9UfpJ5K_fx
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Inserito da: Hyperjeeg - Luglio 12, 2013, 08:17:46 am
Ha decisamente un che di romantico...

Alla prossima!!!
Jeeg
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Inserito da: occhio.nero - Luglio 26, 2013, 11:47:47 am
segnalo

l'elenco delle discussioni legate al tema "cultura", recuperabile cliccando sul tag "cultura" in fondo a questa pagina

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I 10 elementi che hanno reso Copenhagen tra le città più ciclabili al mondo. Ep. #1, The Big Picure

la collezione di video su
http://bicycletv.it/videostags/copenhagen-top-10/

The Big Picture - 01 - Top 10 Bicycle-Friendly Design Elements in Copenhagen

http://vimeo.com/69949876
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Inserito da: unkle69 - Luglio 26, 2013, 12:35:02 pm
bellissima Copenhagen, ci sono stato tanti anni fa quando ancora si facevano gli interrail, quell'estate di tanti anni fa con un gruppo di amici in un mese ci facemmo Monaco>Berlino>Copenhagen>Amsterdam>Parigi, ed ovviamente adesso mi tornano alla mente i continui scampanellìì delle biciclette sulle bellissime ciclabili che ad Amsterdam e Copenhagen già ricoprivano grossa parte delle città, oltre alla bruttezza degli ostelli e la bellezza delle danesi  :-*  :-*  :-*
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: menegodado - Luglio 26, 2013, 02:34:35 pm
Al minuto 4.01 una strida rossa.

 :)

Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Gallus - Agosto 04, 2013, 11:48:31 pm
Il comune di Parigi mette a disposizione un sito per calcolare il proprio itinerario in bici sulle ciclabili "intramuros". Chissà che non dia qualche buona idea ai sindaci italiani ...

http://vgps.paris.fr
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: bromptonian - Agosto 05, 2013, 09:09:56 am
Sì, qualche buona idea che, tempo, sarà recepita tra qualche secolo!!!
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Vittorio - Agosto 21, 2013, 12:59:06 pm
Sbaglio o stava un po' cricetando?

Vittorio
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Agosto 23, 2013, 09:11:30 am
l'inversione di tendenza che ha decretato la rinascita economica e sociale  di un paese che ha dato la priorità ai pedoni anzichè alle macchine.

 
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What Happens When a Town Puts People Before Cars?
WNY Heritage Press (http://www.theatlanticcities.com/neighborhoods/2013/08/what-happens-when-town-puts-people-cars/6600/)
 

Nearly three years ago, a Minnesota man named Charles Marohn published a piece called "Confessions of a Recovering Engineer" on the blog of his not-for-profit organization, Strong Towns. In it, he describes the priorities that he learned in his training as an engineer: first comes speed; then traffic volume; then safety; then cost.

Following those principles, Marohn was designing wider, faster roads to cut through the hearts of American towns. He discovered that the people in those towns often pushed back, asking why trees and sidewalk space had to be sacrificed in order to widen the road, and how their children could possibly be safer with cars whizzing by at top speed.

Armed with the prestige of his chosen profession and a pile of studies and guidelines that explained why bigger was always better, Marohn would explain that "these standards have been shown to work across the world," and that people who objected to the loss of trees and yard space and peace for their families were simply wrong.

Then, unlike many engineers, he started thinking about the human consequences of what he was doing:

In retrospect I understand that this was utter insanity. Wider, faster, treeless roads not only ruin our public places, they kill people. Taking highway standards and applying them to urban and suburban streets, and even county roads, costs us thousands of lives every year. There is no earthly reason why an engineer would ever design a fourteen foot lane for a city block, yet we do it continuously. Why?

The answer is utterly shameful: Because that is the standard.
Marohn, as the title of his piece implies, has rejected the standards he learned in school. He now travels the country spreading the word that things can be done differently – that America’s towns and cities can build streets that are safe and operate at a human scale, the old-fashioned way, and that they can save money and bolster their economies in the process.

That’s exactly what the village of Hamburg, in upstate New York, has done. According to an article in the New York Times, the leaders of this community of 10,000 rejected the proposed widening of U.S. Route 62, the local main street, back in 2001. After consulting with Dan Burden, a nationally known advocate for walkable communities, village residents approved an alternative plan by a vote of four to one.


Main Street. Image courtesy of Gurney, Becker and Bourne Real Estate.

Main Street was rebuilt not as a high-speed funnel for cars, but instead as a pleasant shopping street with narrower traffic lanes, trees, and ample sidewalks. Roundabouts replaced intersections, and in the two years after construction was completed in 2009, crashes were down by 66 percent and injuries fell by 60 percent. "Accidents in [the roundabouts] need a tow truck, not an ambulance," a transportation department official told the Times.

Property values in the once-fading downtown have doubled and local business owners are investing millions in new projects. New residents have been attracted by the appeal of a village center where a simple walk up and down Main Street is a pleasure rather than something to be endured. Hamburg was, like many American towns and cities in the Rust Belt, in decline. Now it is thriving.

The improved quality of life and revived economic health of Hamburg echo the experience of Poynton in the United Kingdom, where a traffic-calming “shared streets” plan has rescuscitated a formerly traffic-choked village center.

The 20th-century model of traffic engineering is not only outdated, but is also downright hazardous to public health and economic development. Every year, communities around the world are demonstrating that there is another way. Treating a community’s streets like a sewage system that flushes cars through quickly and efficiently has been a disastrous experiment. How many more towns and cities will be gutted before the standards that Marohn learned in engineering school are scrapped?
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Settembre 04, 2013, 08:39:12 pm
Qual è la città migliore per andare in bici?
(21.4.2013, A.Frankin, da internazionale.it (http://www.internazionale.it/news/da-sapere/2013/04/21/qual-e-la-citta-migliore-per-andare-in-bici/))

In molte città del Nordeuropa gli abitanti usano la bici per tutti gli spostamenti quotidiani. Ma quali sono le migliori città al mondo per chi si muove in bicicletta?

Secondo il sito The Active Times, la città migliore per i ciclisti è Amsterdam, nei Paesi Bassi. Più della metà dei suoi abitanti usa la bici almeno una volta al giorno, approfittando di quasi 500 chilometri di piste ciclabili. Qui le politiche a favore dei ciclisti sono state avviate negli anni sessanta.

Di solito le città dove i cittadini usano di più la bici sono quelle dove si dà molta importanza alle infrastrutture che promuovono gli spostamenti in bicicletta e li rendono più sicuri. Nei Paesi Bassi, per esempio, le aree di parcheggio delle auto separano spesso la pista ciclabile dalla strada, in modo da creare una barriera tra il traffico e i ciclisti. E a Copenaghen, in Danimarca, i semafori per i ciclisti si attivano leggermente prima di quelli per le auto, così le bici che attraversano la strada sono più visibili.

Ci sono anche amministrazioni che si sono spinte oltre, realizzando strade veloci per le bici o espandendo le ciclabili già esistenti. Nel 2010 Londra ha avviato un progetto per costruire 12 “superstrade ciclabili” (con 66mila posti in più per parcheggiare le bici). La Svezia ha investito in un progetto simile 7 milioni di euro e Copenhagen sta espandendo le ciclabili veloci già esistenti.



Alcune città olandesi ed europee da qualche anno stanno applicando i princìpi di Hans Monderman, un ingegnere dei trasporti olandese. Monderman sosteneva la necessità di inserire nelle arterie principali della città degli elementi che ricordino un cortile, per portare chi guida a essere più prudente.

Sempre nei Paesi Bassi, nel 1976, è nata l’idea del woonerf, una strada con ampi marciapiedi e cartelli segnaletici molto grandi, dossi, attraversamenti pedonali rialzati, rotatorie. Nei woonerf, pedoni e ciclisti hanno la precedenza e le auto devono rispettare limiti di velocità molto rigidi. L’idea è stata adottata anche nei paesi scandinavi, in Francia, Regno Unito, Germania e in alcune località italiane. Se ne sta costruendo uno anche a Toronto.

A Barcellona il rischio d’incidenti per i ciclisti si è ridotto allo 0,005 per cento. E una campagna del 2011 fatta dal dipartimento della salute pubblica di Copenaghen ricordava che in Danimarca “si è più sicuri sulla propria bici che sul divano”.
Negli Stati Uniti c’è un programma nazionale per garantire tragitti sicuri in bici da casa a scuola, mentre nei Paesi Bassi ci sono anche dei bicibus.

La classifica
Ecco la classifica completa delle dieci migliori città per ciclisti compilata da Active Times

1. Amsterdam, Paesi Bassi.

2. Portland, Oregon Capitale statunitense delle biciclette, grazie a decenni di politiche e progetti a favore delle due ruote (il 10 per cento degli spostamenti totali si fa in bici e ci sono più di 400 chilometri di piste ciclabili). Ha vinto la medaglia di platino della Lega dei ciclisti statunitensi.

3. Copenaghen, Danimarca Il 32 per cento degli abitanti va al lavoro in bici. I ciclisti percorrono in tutto 600mila chilometri ogni giorno e hanno una segnaletica pensata apposta per le ciclabili. Ci sono perfino dei poggiapiedi per i ciclisti fermi a un incrocio. La spesa per le infrastrutture utili alle bici è di 10-20 milioni di euro all’anno.

4. Boulder, Colorado Trecento giorni di sole all’anno e quasi 500 chilometri di percorsi ciclabili, oltre a un programma che promuove l’uso della bicicletta per andare a scuola.

5. Davis, California Città di riferimento per i ciclisti statunitensi, la prima degli Stati Uniti a promuovere le piste ciclabili (nel 1967), che oggi sono presenti nel 95 per cento delle strade cittadine. Negli ultimi dieci anni ha speso 14 milioni di dollari per progetti legati alle due ruote. Oggi ospita la U.S. Bicycling Hall of Fame.

6. Trondheim, Norvegia Ogni giorno 32mila persone usano la bici. C’è anche un ascensore per bici (il primo al mondo, sul modello dello skilift) che permette di salire sulle colline della città senza pedalare.

7. Minneapolis, Minnesota Un programma di bike-sharing, cittadini pazzi per la bici e percorsi per le biciclette dentro e fuori la città (incluso il Cedar Lake Trail, considerato il più bel tragitto per ciclisti degli Stati Uniti).

8. Berlino, Germania Più di 400mila berlinesi percorrono ogni giorno 620 chilometri di piste ciclabili per andare al lavoro e il governo investe ogni anno 3 milioni di euro per la mobilità su due ruote. Si può consultare il sito dei trasporti della città per capire come spostarsi in bici.

9. Barcellona, Spagna Ha un “ring-verde” di cento chilometri pensato solo per le biciclette, un efficiente programma di bike-sharing, Bicing, e percorsi ad hoc anche per i turisti. Barcellona ha installato su una delle vie principali un “contabici” che segna quante ne passano ogni giorno e quanto manca per raggiungere il numero di tragitti in bici fissato per quell’anno.

10. Basilea, Svizzera Piste ciclabili in tutta la città, corsie di svolta a sinistra per i ciclisti e percorsi da fare in bici anche fuori la città.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: boccia - Settembre 04, 2013, 11:49:47 pm
Un video che mostra l'ascensore per biciclette di Trondheim:

http://www.youtube.com/watch?v=7j1PgmMbug8
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: giorgio - Settembre 05, 2013, 09:15:43 am
ma che sorpresa!.... pensavo fosse Roma seguita da Milano e Firenze  :D
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 20, 2015, 11:17:10 am
segnalo:

zona 30 in città (riflessioni e petizione)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1530

l'elenco delle discussioni legate al tema "normativa", recuperabile cliccando sul tag "normativa" in cima ed in fondo a questa pagina

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Oslo moves to ban cars from city centre within four years

dal Guardian (http://www.theguardian.com/environment/2015/oct/19/oslo-moves-to-ban-cars-from-city-centre-within-four-years?CMP=Share_AndroidApp_Gmail)

Proposed ban on private vehicles is part of a plan to slash greenhouse gas emissions 50% by 2020 compared to 1990 levels

Oslo’s new leftist city government said Monday it wants to ban private cars from the city centre by 2019 as part of a plan to slash greenhouse gas emissions.

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Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Agosto 30, 2016, 12:45:19 pm
da Vita.it (http://www.vita.it/it/article/2016/08/23/sette-giorni-senza-auto-parigi-lancia-la-sfida/140456/)


Biciclette, auto elettriche e mezzi di trasporto pubblici saranno a disposizione gratuitamente, per sperimentare la “mobilità dolce” e "i trasporti alternativi più rispettosi della qualità dell’aria”.

Sette giorni senz’auto, dal 19 al 25 settembre. E` la sfida che il Comune di Parigi lancia agli abitanti dell'Île-de-France (la regione in cui si trova la capitale francese). Che potranno usufruire gratuitamente di altri mezzi di trasporto: biciclette, mezzi pubblici e le auto elettriche Autolib, per sperimentare la “mobilità dolce” e i “trasporti alternativi più rispettosi della qualità dell’aria”.

Il comune di Parigi lancia questa sfida “ludica ed eco-cittadina” insieme ad Ademe ( Agenzia per l’ambiente e il controllo dell’energia) e all’associazione Wimoov, che accompagna soggetti fragili (persone con handicap, anziani, persone in inserimento professionale…) verso una mobilità autonoma e duratura.

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Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Marzo 21, 2017, 02:05:03 pm
Piste ciclabili, Copenaghen fa spazio alle bici
Il Comune vuole convincere i cittadini a lasciare le automobili in depositi fuori dalla città
16 marzo 2017

da pagina99 (https://www.pagina99.it/2017/03/16/piste-ciclabili-copenaghen-bici-bike-friendly/)

Copenhagen ha un problema: troppe biciclette. La città oggi più bike-friendly d’Europa e del mondo secondo vari studi – titolo che ogni anno si contende a suon di pedalate con Amsterdam – sta facendo i conti con numeri nella mobilità sostenibile eccellenti ma allo stesso tempo difficili da gestire.

Le piste ciclabili non bastano quasi più. E di sicuro non basteranno tra 10 anni, con previsioni che parlano di 100 mila abitanti in più. Copenhagen ha 375 chilometri di ciclabili e i dati ufficiali indicano 265.700 bici attive quotidianamente contro 252.600 automobili. La congestione dei pedali è in crescita e la città, che conta 600 mila abitanti, corre ai ripari.......
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Aprile 04, 2017, 05:52:21 pm
### ETC1 Elenco Topic Correlati: cliccare sui TAG arancioni in cima ed in  fondo a questa discussione (altre info sui TAG  qui (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6098))
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Zone 30, trasporto merce su bici e limitatori di velocità: ecco la tabella di marcia dell'UE per la mobilità ciclistica

da ecodellacittà (http://ecodallecitta.it/notizie/387232/zone-30-trasporto-merce-su-bici-e-limitatori-di-velocita-ecco-la-tabella-di-marcia-dellue-per-la-mobilita-ciclistica/) del 24 marzo 2017

Il cuore della nuova road map europea sulla mobilità ciclistica si basa sul raddoppio in dieci anni dell'uso della bicicletta nelle città europee (dall'attuale 7-8% al 15%) attraverso “una nuova gerarchia della mobilità sostenibile”


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da altra discussione:

Le 10 ciclovie nazionali del MIT: a che punto siamo?
da Bikeitalia del 8 agosto 2017 (http://www.bikeitalia.it/2017/08/08/le-10-ciclovie-nazionali-del-mit-punto/)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Aprile 04, 2017, 05:57:02 pm
Barcellona, il 60% delle strade sarà a vocazione pedonale. Le foto del primo quartiere restituito alle persone

da mobilita.org (http://mobilita.org/2017/01/24/barcellona-il-60-delle-strade-sara-a-vocazione-pedonale-le-foto-del-primo-quartiere-restituito-alle-persone/) del 24 gen 2017

La città catalana di Barcellona sta intraprendendo un percorso che ha avuto inizio nel 2014 con la redazione del Piano Urbano della Mobilità: obiettivo è cambiare le modalità di spostamento dei propri cittadini, liberando sempre più spazio a favore dei pedoni e quindi degli spostamenti a piedi.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Maggio 29, 2017, 12:38:58 pm
Come l’industria automobilistica ha criminalizzato pedoni e ciclisti

da bikeitalia del 3 febbraio 2015 (http://www.bikeitalia.it/2015/02/03/come-lindustria-automobilistica-ha-criminalizzato-pedoni-e-ciclisti/)

(http://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2015/02/pedoni-storia.jpg)

Anche se oggi è strano immaginarlo, fino ai primi anni del 1900 le città erano completamente diverse da quelle che conosciamo oggi. Senza le auto, le strade erano spazio pubblico, nel vero senso della parola; vi transitavano carretti, biciclette, cavalli e naturalmente pedoni. Con l’introduzione delle prime automobili vennero disegnate anche le prime strisce pedonali, che in realtà venivano spesso ignorate, ma quando le auto presero a diffondersi le conseguenze furono inevitabili e catastrofiche: tanti incidenti e tanti morti ogni giorno.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: Matt-o - Giugno 01, 2017, 04:20:12 pm
Troppe bici: Copenaghen ricorre a un piano anti traffico

http://www.repubblica.it/ambiente/2017/05/31/news/troppe_bici_copenaghen_ricorre_a_un_piano_anti_traffico-166932325/  :o  :-X


Più biciclette che auto ogni giorno a Copenaghen. La capitale danese adotta un sistema per evitare gli ingorghi lungo le piste ciclabili, mentre si costruiscono autostrade per i ciclisti che collegano la città a 23 comuni dell'area metropolitana
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: boccia - Giugno 02, 2017, 01:50:27 pm
A ciascuno i suoi problemi!  ;D
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Luglio 03, 2017, 02:23:25 pm
The 20 Most Bike-Friendly Cities in the World, From Malmö to Montreal
da Wired del 14 giou 2017 (https://www.wired.com/story/world-best-cycling-cities-copenhagenize/)

The return of the bicycle to the modern urban transport paradigm continues unabated. All over the world, citizens are rediscovering the benefits of cycling. Cities are responding by building the infrastructure to serve and keep them safe. This rush to increase cycling levels and improve the quality of city life is the greatest movement in global urbanism. Of course, not all cities are equal. Some charge ahead, while others lag.
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Luglio 18, 2017, 06:04:14 pm
Nessuna città italiana tra le più bike friendly del mondo
Con la Germania, siamo i maggiori produttori europei di bici. Nonostante ci sia la voglia di pedalare, mancano ancora investimenti e percorsi

da wired del 12 lug 2017 (https://www.wired.it/lifestyle/mobilita/2017/07/12/citta-bike-friendly/)
Titolo: città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Luglio 28, 2017, 04:11:45 pm
Stop a benzina e diesel dal 2040. Londra disegna un futuro verde
Dai bus ecologici ai semafori intelligenti, ecco il piano da 3,5 miliardi
laStampa del 27 lug 2017 (http://www.lastampa.it/2017/07/27/motori/attualita/stop-a-benzina-e-diesel-dal-londra-disegna-un-futuro-verde-Ui37e9tRnzcG9O7XeYFrCJ/pagina.html)
Titolo: Re:città e bici in Italia, in Europa e nel mondo (articoli, classifiche, esempi, problemi, .... )
Inserito da: occhio.nero - Novembre 22, 2017, 08:56:08 am
Parigi 100% ciclabile entro il 2020: è il “piano clima”
https://www.bikeitalia.it/2017/11/13/parigi-100-ciclabile-entro-2020-piano-clima/
13 nov 2017

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PODCAST
FAHRENHEIT del 02/11/2017 - Biciclette in città, istruzioni per l'uso
02/11/2017 by FAHRENHEIT

Web player: http://podplayer.net/#/?id=42818359
Episode: http://www.radio.rai.it/podcast/A46537539.mp3

con Emilio Rigatti, Sergio Basso, Alfredo Drufuca