bicipieghevoli
turismo pieghevole => racconti di viaggio pieghevole => Topic aperto da: iBike - Ottobre 21, 2015, 02:58:52 pm
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(https://bricioledifollia.files.wordpress.com/2015/10/1001miglia-brompton-con-mappa.jpg)
Passata la Parigi-Brest-Parigi, ma ahimè non ancora i postumi, è tempo di progetti per il prossimo futuro.
Nel 2016 un’altra grande classica irrompe con il suo straordinario percorso la 1001 Miglia Italia, che come si può leggere sul sito è “La più lunga ed estrema randonnée d’Europa alla scoperta dei paesaggi, dei profumi e dei sapori nel paese più bello del Mondo”.
Farla in sella alla mia Brompton sarebbe per me un viaggio ai confini ed oltre ai miei sogni.
Bene, ora avendo ben chiaro il Brompton desiderio del 2016, rimane solo la parte divertente in attesa della partenza…pedalare :-)
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:o :o :o
mi raccomando la sella! :D
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No, vabbè....
:o
non ho capito (nella mia ignorance ::) )se è un evento patrocinato davvero dalla Brompton (tipo la salita dello Stelvio) oppure è una cosa partorita dalla mente di qualche pazzoide ;D
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la Brompton ce la mette il nostro pazzoide, per il resto è una "normale" :o rando http://www.1001migliaitalia.it/
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Non ho parole... per me è anche fuori dall'immaginario.
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Presa confezione maxi di crema soprasella e acquistata sella Cambium C17 ;)....nel corso dell'anno proverò altre modifiche ovviamente tutte di serie.
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Iscritto ;D
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sono aperte le donazioni di tubetti di crema? In bocca al lupo. O in sella alla sella?
Tienici informati
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:D
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Agosto si avvicina sempre più, continuo a pedalare e a macinare metri di dislivello senza seguire nessuna tabella, ma solo per il piacere di girare in giro.
Ogni volta che guardo il percorso della 1001 miglia mi sembra sempre di fare poco per il viaggio che mi aspetta, bo, si vedrà.
Tutte le modifiche che avevo in testa, per rendere la Brommie più "performante" sono saltate, alla fine mi sono sembrate solo una scorciatoia. In fondo ho iniziato con una Brommie di serie e con lei ho intenzione di continuare o almeno ci proverò.
Quindi, a parte la sella nessun cambiamento, ma il mio lato B non ne voleva proprio sapere ;-).
Prova generale sarà la Verona-Resia-Veroni 600km da fare in un fiato....sicuramente molto più di un fiato.
il viaggio continua :-D
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vai vai vai, ti seguo con interesse babelico :D
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Se posso darti un consiglio:
la crema può servire, ma molto relativamente.
E comunque mi poterei dietro anche una crema antibiotica con cortisone per eventuali problemi di abrasioni/foruncoli.
Quello che è importante è cambiare spesso il pantaloncino.
Prendere (e qui tocca spendere) 5/6 salopette top di gamma con fondello da endurance alta densità.
Prenderne di diverse marche (in modo che cambino gli appoggi) e cambiarli ogni 4/5 ore.
Sconsigliate (a mio parere) selle non rigorosamente da corsa.
La posizione della Brompton, tra l'altro, essendo molto eretta (e parlo anche della S, rispetto ad una bici da corsa),
non impone/suggerisce una sella scaricata, in quanto non favorendo una severa rotazione dell'anca non va ad
impegnare la zona perineale.
Quindi non c'è che l'imbarazzo della scelta, il suggerimento è fizik o selle italia, entrambi i marchi danno kit di selle
in prova ai negozianti ed entrambi i marchi hanno gamme di selle molto diversificate.
La prova va fatta almeno per 3/4 giorni stando almeno 3/4 ore in sella (visto l'impegno dell'impresa).
Credo che il vero problema dell'impresa saranno i problemi dati da una non corretta (a meno di essere iper-fortunati avendo bio-misure particolarmente
adatte alle geometrie Brompton) posizione in sella, quindi dolori di vario tipo.
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Grazie mille dei preziosi suggerimenti.
Per alcuni, dopo i "dolori" della PBP, ho trovato una soluzione per altri sto continuando a provare.
Ahimè, per le selle, nel mercato Genovese a cui mi sono rivolto, non ho trovato rivenditori con selle prova e così "ho dovuto" investire un po' di palanche. Ora sono arrivato ad una SMP che ho testato per 25 ore con buoni risultati.
Per gli shorts mi sono indirizzato sul Top da endurance, ma non nelle quantità che tu proponi. In ogni caso li cambierò e laverò abbastanza spesso.
Di creme ne ho provate molte, ma in questo caso grazie hai campioncini omaggio la spessa è stata nulla e da buon Zenese....mi sono rincuorato :-D .
Poi grazie ad un amica pediatra, che mi ha dato una cremina da bebè, dal club dei macachi sono passato a quello dei sederini d'oro.
Per il resto sto provando i mantra di Valsesia e Trabucchi: "la fatica non esiste" e " resisto dunque sono"...magari funzionano ;-)
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Il tempo passa, la 1001 Miglia si avvicina e così ho pensato di fare un po' di allenamento "verticale" per prepararmi al meglio partecipando alla Randolomitics. Per essere più preciso all' EASY FLEM che con i suoi 117 km, 4200 mt di dislivello positivo cumulato e 5 passi Dolomitici e il più breve di questa manifestazione.
Randolomitics in Brompton, perchè anche le piccole ruote della Brompton sognano le Dolomiti.
STRIVE with SMILE
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Ma è quella che c'era ieri attorno al Gruppo Sella? Sono ad Arabba, a saperlo ti passavo una borraccia ;)
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No, partenza sabato prossimo da Tesero. In ogni caso grazie, offrire un sorso d'acqua al termine di un salita è come regalare il paradiso :-)
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:)
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Randolomitics fatta, però queste piccole fatte per la città vanno bene anche sulle dolomiti ;-)
Prossima tappa d'avvicinamento per la 1001 Miglia sarà la Verona-Resia-Verona, 600 km da fare in un fiato, bé anche qualcuno in più.
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:) grande
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Verona Resia Verona, anche il 600 km è andato bene...meno di 30 ore. Ora un po' di riposo e conto alla rovescia. Il 16 Agosto si porte!!!
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Complimenti! Non pensavo fosse possibile fare questo tipo di cose con una pieghevole... Con le ruote da 16 poi, giusto?
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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Ma certo tutto è una Brompton di serie....basta pedalare un metro alla volta. Ci metti un po' di più rispetto a una BDC, ma arrivi :-D
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Quando il ludico diventa utile.
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/associazione-cristina-bassi-contro-le-leucemie-acute-delladulto/maurizio.bruschi/1001
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Ok ragazzi, 1001 Miglia Italia terminata con grande fatica in 4 giorni, 21 ore e 3 minuti. Presto il racconto di questi attimi vissuti un metro alla volta, di questa durissima Randonnèe in Brompton.
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Ottimo, riprenditi. Aspettiamo con calma il resoconto.
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Grandissimo Maurizio! In questi giorni mi sono chiesto spesso come te la stessi passando.
Attendo un resoconto dettagliat(issim)o.
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Una piccola anticipazione.
Questa è la foto dell'arrivo. Come potete vedere la 1001 Miglia ha segnato non solo i miei abiti, ma anche il mio volto, il mio animo, ma una volta consegnata la rando card, fatta una lunghissima doccia e mangiato per bene il sorriso è tornato. STRIVE with SMILE
(https://s10.postimg.cc/gbbq5dbh1/i_segni_della_fatica.jpg) (https://postimg.cc/image/gbbq5dbh1/)
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Da vero bromptoniano
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Che dire, mio caro, non ci sono parole ... 1631 km in meno di cinque giorni sono un'impresa che non saprei neppure come descrivere (e io che se faccio 15gg d'estate a 80-100Km al giorno credo di aver fatto chissà cosa ... :-[)
Per questo, quando avrai tempo e voglia, sarebbe interessante sapere come si svolge una randonnèe del genere (cibo? veglia/sonno? ristori/attrezzatura/abbigliamento?) perché proprio non saprei da che parte iniziare.
Grazie ancora e ... sei grande!
TT:
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In attesa della partenza mi sdraio sulle gradinate del campo sportivo cercando di accumulare ore di riposo in vista della lunga cavalcata che mi aspetta. Ahimè in questo periodo sento i primi commenti detti a bassa voce “si vede che è così forte che la può fare in Graziella” , “ormai fanno di tutto per mettersi in mostra”. La superficialità di queste persone nel dare un giudizio senza informarsi mi da un po’ fastidio, ma viene immediatamente controbilanciata dalle persone che a viso aperto mi chiesto del perché di una scelta così inappropriata. Ed è bello poter raccontare l’incontro con l’Associazione Cristina Bassi ONLUS e la scelta di pedalare per raccogliere fondi contro le Leucemie Acute in sella alla mia Brompton. Perché se è possibile percorrere la 1001 Miglia Italia, la più lunga ed estrema Randonnèe d’Europa, in sella ad una bici pieghevole con ruote da 16 pollici allora è anche possibile trovare finanziamenti per cercare di sconfiggere la Leucemia Acuta.
Sono in coda pronto a partire, quando in lontananza si vede il cielo illuminarsi dai lampi. Penso già di iniziare la 1001 Miglia sotto una pioggia battente ed invece vengo graziato. All’inizio le velocità sono elevate e le mie gambe riescono solo per poco tempo a stare nel mezzo del gruppo. Rallento e cerco di abituarmi ad una 1001 in solitaria. La prima notte passa veloce poi il giorno successivo mi ritrovo nella fornace della bassa. Appena vedo una persona in giardino gli chiedo se mi può riempire la borraccia, ed ogni volta con il sorriso mi rispondono se preferisco l’acqua gassata o naturale. L’ospitalità Romagnola ti riempe il cuore come pure l’accoglienza ai controlli degli amici di Massa Finalese e Lugo. Il loro abbracci e sorrisi mi rinfrescano molto più dell’acqua. Nella notte arrivo a Dicomano insieme a Lawrence Randagio di Singapore e qui ci concediamo un ora di riposo poi nuovamente in sella verso Vallombrosa dove la nebbia dell’alba crea un atmosfera fiabesca. Qui Lawrence decide di fermarsi un altro po’, mentre io mangiato un boccone riparto verso Chiusi, Todi e Bolsena. Tra Todi e Bolsena finisco in una buca e foro, ma grazie a Mario in un attimo sono nuovamente in sella. A Bolsena, un’altra ora di riposo sdraiato per terra e poi via. Al Lago di Gramolazzo seguo le frecce, che mi portano su e giù per il paese, cosa che avrei preferito evitare visto che successivamente scopro che la traccia era molto più corta ed in piano.
Dopo il ristoro riparto per Deiva, ed inizio a respirare l’aria di casa. Arrivato a Piazza sono esausto, ma la pizzeria è ancora aperta. Mangio una quattro stagioni e al controllo mi dicono che posso evitare di salire sul Bracco. Ahimè sbaglio strada ed arrivo fin su. La discesa però è veloce e deserta, insomma perfetta per un ciclista. Arrivato a Chiavari inizio a salire lentamente per la Scofera. E’ ormai notte inoltrata quando mi capita di sognare mentre pedalo. Sono confuso, e per un istante mi sento perso, non riesco a distinguere il sogno dalla realtà poi torno in me, mi ricordo che sto percorrendo la 1001 Miglia e che devo andare a Casella. Per fortuna poco dopo vengo raggiunto da tre Randagi con cui condivido in allegria la salita e la velocissima discesa. Arrivato a Casella mi concedo 2 ore e mezza di sonno finalmente su un materassino anche perché il mio corpo non ne vuole proprio più sapere di continuare senza un po’ di meritato riposo.
Riparto verso il paese di Coppi ed in contemporanea al mio arrivo alla casa del Campionissimo c’è l’arrivo di una gara podistica, per cui al mausoleo c’è aria di festa. Dopo essermi rifocillato per bene inizia l’ultima tappa. Sono esausto, la forza per continuare la trovo nella motivazione per l’associazione. Non posso proprio cedere ora che manca poco, d’altra parte il mio sforzo è poca cosa se confrontato con chi lotta contro una malattia così terribile e feroce.
Il mio lato B è ormai in fiamme ma a farmi tornare il sorriso in volto ci pensa l’amico Fulvio con un abbraccio ed una birra fresca. A volte si dimentica quanto sia importante un sorriso che appartenga ad un amico o ad un volto estraneo.
Riparto e gli ultimi chilometri sono interminabili, più volte mi fermo per dare sollievo al mio lato B poi l’unica opzione per continuare è pedalare in piedi. Così facendo però sforzo un po’ la caviglia che inizia a farmi male. Ora, andare avanti mi sembra impossibile, ma alzando lo sguardo vedo l’arrivo.
I vari fastidi accumulati negli ultimi chilometri mi impediscono di sorridere e vengo fotografato all’arrivo con il volto segnato dalle fatica di questa durissima Randonnèe. All’interno vengo accolto come un campione, cosa che si ripeterà per ogni arrivo. Perché ogni Randagio che arriva ha compiuto qualcosa di semplicemente straordinario, esplorato i propri confini fisici e mentali senza pretendere null’altro che il piacere di averlo fatto.
Il tempo di una lunghissima doccia e una bella mangiata e il sorriso torna nel mio animo aiutato dalla piacevole compagnia di Marco e Graziano nuovi amici con cui, in diversi momenti, ho condiviso qualche chilometro e ristoro in allegria. Insieme a loro, nonostante la stanchezza, tiriamo fino a tardi e come abbiamo spinto sui pedali per più 1600 km ora spingiamo sui festeggiamenti vivendo attimi di gioia.
D’altra parte, in ogni Randonnèe la cosa che più mi piace è proprio questa, fare nuove amicizie con persone con cui condividi una passione non facile da comprendere, soprattutto da chi ne è al di fuori, e che con piacere saluterò alla prossima Rando trascorrendo nuovi ed intensi attimi di vita.
Mentre pedalavo ed in alcuni controlli non tutto era come desideravo, ma giunto all’arrivo tutto quello che non mi andava mi è sembrato solo un particolare insignificante rispetto al vissuto che regala questa Rando.
Un Grazie di cuore va agli organizzatori e ai volontari dei controlli sempre disponibili e sorridenti. Ringrazio anche i motociclisti che hanno vegliato su di noi lungo il percorso. I loro passaggi mi ha fatto sentire meno solo e un po’ più al sicuro in quelle lunghe notti solitarie. Un abbraccio particolare va ai vari Randagi conosciuti lungo il percorso di cui ho scordato il nome, ma il loro volto e le loro parole di conforto sono nel mio cuore.
Ora, la mia 1001 Miglia per la ricerca continua nel ancor più difficile obbiettivo di raccolta fondi per la ricerca contro le Leucemie Acute:
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/associazione-cristina-bassi-contro-le-leucemie-acute-delladulto/maurizio.bruschi/1001 (https://www.retedeldono.it/it/iniziative/associazione-cristina-bassi-contro-le-leucemie-acute-delladulto/maurizio.bruschi/1001)
Insieme possiamo fare molto. Insieme possiamo fare la differenza!
(https://s9.postimg.cc/n4nxx5auz/consegna_rando_card.jpg) (https://postimg.cc/image/n4nxx5auz/)
(https://s14.postimg.cc/d0gh30wel/consegna_rando_card_brommie.jpg) (https://postimg.cc/image/d0gh30wel/)
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Dopo un'impresa del genere su un'amata Brompton ho fatto volentieri una donazione.
Complimenti!
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Grazie mille di cuore da parte mia e dell'associazione Cristina Bassi ONLUS contro le Leucemie Acute.
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Il mio bagaglio si componeva di:
1 copertone di ricambio, 3 camere d'aria e kit riparazione camere d'aria
1 multi tools e pompetta
tubetto crema protettiva 50+ e tubetto crema sotto sella
10 buste sali minerali e 10 barrette
accumulatore per ricarica gps
batterie di scorta per frontale
giacca pioggia
1 confezione di salviette per detergere zone intime
1 saponetta neutra per lavare fondello.
e soprattutto solo pensieri leggeri :-D
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L'importante è non prendersi sul serio ;D
(https://s12.postimg.cc/yulgn1lmx/gazzetta_maury_1001.jpg) (https://postimg.cc/image/yulgn1lmx/)
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Fantastico il titolo "Ho sempre spinto sui pedali e dormito molto poco perché ho sbagliato il conto delle ferie" ;D
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Peccato che non si possa leggere anche il testo dell'articolo
Vittorio
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Non penso si tratti di una vera pagina della Gazzetta..... anche se la meriterebbe
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Hahahaha. Diciamo che anche per me sarebbe troppo ;D
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Stupenda!