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Autore Topic: Strida, la bici creativa  (Letto 167342 volte)

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Offline Sbrindola

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #135 il: Maggio 18, 2015, 02:44:17 pm »
dai un'occhiata QUI e nelle discussioni correlate

Offline boccia

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #136 il: Maggio 19, 2015, 11:42:40 am »
I contributi successivi sono stati spostati nella discussione:

Sviluppi metrici varie versioni di Strida
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=8882.0

 ;)

Offline Hopton

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #137 il: Maggio 30, 2015, 09:29:17 am »
Noto adesso una nota sibillina da parte di Strida MSA GmbH (la Strida Germania, che esponeva alla fiera Eurobike a fine agosto): annuncia una nuova Strida in fibra di carbonio, dal peso di 7,6 kg:  :o  http://www.eurobike-show.de/eb-en/list-of-exhibitors/novelties-worldwide.php?lid=2281&sMode=detail"The Strida Carbon sets new standards concerning folding bikes. It is completely made of full carbon, which is normally used for professionals. The Strida Carbon weighs only 7,6 kg."Mancano altri dettagli non da poco, tipo il numero di marce, se sarà con ruote da 16" o 18", e soprattutto il prezzo... Staremo a vedere.Mario

Beh, adesso almeno delle foto ci sono, sulla pagina Facebook di Strida Australia, e dal 29/05 (ieri) al 31/05 sarà in mostra all'Explore Australia Expo:
http://m2.facebook.com/stridabikes?v=timeline&filter=2&page=3&sectionLoadingID=m_timeline_loading_div_1412146799_0_36_3&timeend=1412146799&timestart=0&tm=AQCGGijkAtoe6uXX
« Ultima modifica: Maggio 30, 2015, 09:31:45 am by Hopton »
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Offline Hopton

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Strida, la bici creativa
« Risposta #138 il: Novembre 29, 2015, 08:25:36 pm »
OK, ho già scritto in altra discussione che ho da poco acquistato una Strida Evo Silver, e che ne sono molto contento.
Adesso passiamo purtroppo a cose decisamente meno piacevoli... Posto nella discussione generale sulle Strida perché quanto mi è successo non è riferibile specificamente alla Evo, si tratta di parti comuni a tutte le Strida. L'avevo usata per pochi giorni, in situazione di relax (week-end, ciclabile), dopodiché ho comprato la borsa per il portapacchi Strida, e a quel punto ero pronto per testarla in una normale giornata di lavoro, in intermodalità col solito treno affollato. Parto da casa, prendo il treno, scendo alla stazione di Monza, nel corridoio della stazione mi accingo ad aprirla, ed ecco cosa vedo:



In pratica il vertice del triangolo che costituisce il telaio non era più collegato. Quel pezzo che da un lato ha una sfera e dall'altro lato è filettato, era completamente staccato dal lato filettato. Normalmente il filetto dovrebbe essere interamente avvitato nella sede filettata all'interno del tubo su cui è montato il sellino.

Sono seguiti momenti di incredulità, poi di sgomento, e infine frenetici tentativi di rimediare in qualche modo, per lo meno provvisoriamente, in modo da arrivare al lavoro e farmi poi aiutare dai miei colleghi (abbiamo un'officina meccanica ben fornita di attrezzi, in cui lavorano persone ben più abili di me con queste cose). Ho sentito al telefono il venditore, che a seguito di un mio messaggio si è reso immediatamente disponibile, e abbiamo concluso che per strada senza attrezzi non c'era modo di risolvere la cosa. Quindi ho preso un autobus (erano anni che non lo facevo...) e sono andato al lavoro un po' demoralizzato. Al termine della giornata di lavoro, grazie all'assistenza telefonica del rivenditore, del mio amico Sbrindola che ringrazio ancora, e alla gentilezza del Gran Visir del reparto manutenzione della mia azienda, che si è trattenuto con me dopo l'orario di lavoro, siamo riusciti dopo svariati tentativi e smadonnamenti a rimettere il tutto a posto. In pratica con (molta) fatica il mio collega, utilizzando una pinza molto sottile e molto olio di gomito, è riuscito a dare un paio di giri di filetto al perno nella sua sede. Una volta che il perno era in buona parte avvitato nella sua sede nel tubo sella, ha fatto leva con il suddetto tubo per sfilare il perno dall'altro lato, cioè dal lato con la sfera, incassata a incastro nel tubo anteriore. La sfera è uscita dalla sede in plastica nera con un grosso "POP!". A quel punto ha avvitato la parte filettata del perno fino in fondo nella sua sede nel tubo sella, e poi ha rimesso in sede la sfera sull'altro del perno, utilizzando la tecnica mostrata in un video che nel frattempo sia il rivenditore sia Sbrindola mi avevano inviato:


Al secondo tentativo ci siamo riusciti, e a quel punto era tutto di nuovo a posto. Alla fine la sede in plastica nera che alloggia la parte sferica mostrava qualche segno di usura, comunque il rivenditore mi ha detto che la prima volta che capito a Torino gli posso lasciare la Strida e lui mi sostituisce tutti i pezzi coinvolti, di cui ha sempre i ricambi in negozio.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma sono comunque molto perplesso per quanto è accaduto. Penso che cose del genere non dovrebbero mai succedere, porca miseria! E se fosse successo nel bel mezzo di un incrocio trafficato??? Il mio collega, che ha materialmente risolto il problema, è che è persona con molti anni di esperienza di meccanica alle spalle, mi ha detto che se il perno fosse stato avvitato correttamente fino in fondo una cosa del genere non sarebbe mai potuta succedere, tanto più dopo poche ore di utilizzo. Evidentemente il perno era già avvitato male di fabbrica.

Il rivenditore mi aveva già assicurato al momento dell'acquisto che aveva controllato tutti i serraggi, e io gli credo, per altro come molti qui nel forum potranno testimoniare si tratta di una persona seria, ma sta di fatto che è successo... Non sono in grado di esprimere giudizi certi su eventuali responsabilità, e sicuramente ho apprezzato la pronta e costante assistenza del rivenditore fino alla risoluzione del problema, il quale mi ha detto che un problema del genere ha una casistica piuttosto rara, quindi magari a lui stesso non era venuto in mente un rischio del genere, ma ribadisco che certe cose sono inammissibili: se c'è questo rischio allora perché la Strida non usa un po' di frenafiletti? Perché, tra i mille avvertimenti che piazzano ovunque sulla bici e sul manuale, non menzionano assolutamente di controllare che quel perno così fondamentale per la stabilità della bici sia ben avvitato??? Perché non forniscono alcuna indicazione sul loro manuale su come risolvere questo problema? Mah...

Fortunatamente dopo questo spiacevole episodio la bici ha ripreso a funzionare perfettamente, mia moglie per consolarmi mi ha ricordato le disavventure della mia prima giornata di lavoro con la mia Brompton M6L (aveva pochi minuto di uso alle spalle...): la mattina dopo poche centinaia di metri si stara il deragliatore e nonostante mille tentativi non c'è verso di rimetterlo a posto (e comunque anche dopo l'intervento del rivenditore ha sempre funzionato male, ho smesso di avere problemi solo quando ho fatto mettere un deragliatore nuovo), il pomeriggio si stara il cambio al mozzo Sturmey Archer (in quel caso ho risolto io stesso in pochi minuti). Questo prova che a volte anche con le marche più affidabili (e costose...) le brutte sorprese sono in agguato, e a quel punto ciò che fa la differenza è spesso la buona volontà e disponibilità del rivenditore.

Mario
« Ultima modifica: Novembre 29, 2015, 09:01:08 pm by Hopton »
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Offline Vittorio

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #139 il: Novembre 29, 2015, 08:58:09 pm »
Grazie per la pacata e completa descrizione dell'accaduto, ma permettimi di suggerirti un utile accessorio:



Vittorio
« Ultima modifica: Novembre 30, 2015, 08:06:05 pm by Vittorio »
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Offline veeg

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #140 il: Novembre 29, 2015, 08:58:28 pm »
Incredibile!
Chissà come diavolo ha fatto a svitarsi del tutto  :o

Offline ciccioago

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #141 il: Gennaio 07, 2016, 11:24:21 am »
Salve a tutti, questo è il mio primo post, anche se è già da un po' che vi seguo. Mi sto avvicinando al mondo delle pieghevoli perché voglio fare un regalo alla mia dolce metà.
Considerando l'uso che ne dovrebbe fare e dopo aver valutato diverse soluzioni (Tern, Dahon, persino la Brompton) la mia scelta sta per ricadere sulla Strida, per l'apparente facilità di piega, per il comodo trasporto passivo, e perché no, anche per la sua linea originale.
Per me, l'unico modo per acquistarla è on-line (abito ad Arezzo e l'unico punto vendita "vicino" è Florence Green Line a Firenze, che però non risponde al telefono-sarà in ferie???boh!!).
La bici sarebbe impiegata per fare circa 3 Km. al giorno tra andata e ritorno dal lavoro, in un tratto quasi del tutto pianeggiante, con uso sporadico di autubus, quindi sarei orientato per la monomarcia ma indeciso tra ruote da 16 o da 18.
Sul sito di Stridaroma ho visto sia la Black, sia la Green Leather(pare bellissima!!), ma sono indeciso perché vorrei capire le differenze reali che ci sono (peso, guida, ecc. e senza dimenticare il prezzo) visto che non ho mai avuto l'occasione di vederne anche solo una dal vivo e quindi è un acquisto a scatola chiusa.
Riuscirà la mia splendida mogliettina quasi neo-cinquantenne (1,74cm. per 65 Kg.) ad adattarsi a questo singolare modo di guida e,
infine, comprando on-line, come potrò fare per un eventuale assistenza, dato che io non sono certo un mago con la meccanica delle due ruote.
Un grazie anticipato a tutti.



Offline SGiallo

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #142 il: Gennaio 07, 2016, 12:35:31 pm »
Ciao, visto il tipo di tragitto e la corporatura di tua moglie direi che la Strida è un'ottima scelta, le ruote da 16" andranno benissimo, alla fine per fare 1,5km ci si impiega circa 5 min ad andatura tranquilla....... tra l'altro la 16" monomarcia pesa circa 9,5 kg quindi nessun problema anche in caso di sollevamento, essendo 1,74cm riesce a prenderla bene sotto il sellino per sollevarla da chiusa.

Offline nino#

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #143 il: Gennaio 07, 2016, 07:13:44 pm »
Sul FixedForum c'è una Green Leather di un anno in vendita a 500 €.

Eccola: http://www.fixedforum.it/forum/topic/78191-bici-piegevole-strida-green-leather
Sembrerebbe ben tenuta.  :)
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
LASCIA L'AUTO PER LA BICI! FAI BENE A TE E FAI BENE A TUTTI!

Offline Vittorio

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #144 il: Gennaio 07, 2016, 08:06:06 pm »
Temo di essere un po' controcorrente, ma io suggerirei una gitarella a Firenze e un giro di prova (con ogni probabilità il negozio è ancora in chiusura festiva, a Milano tutti i principali negozi che trattano pieghevoli riaprono lunedì) prima dell'acquisto, perchè la Strida è una bici un po' particolare che al primo contatto sconcerta parecchio: io ho provato sia la 16" di SGiallo sia la 18" di Hopton e in entrambi i casi la sensazione alla prima pedalata è di un'instabilità da far paura; poi ci si accorge, aumentando un po' la velocità, che in realtà non è un'assassina in agguato, pronta a ribaltarti alla minima distrazione, però non è sicuramente la prima bici su cui farei salire un neofita.

D'altra parte la rapidità di piega, la frenata e, perchè no? l'estetica, sono impagabili, per cui penso che valga la pena di provare, ma non mi sentirei di consigliare l'acquisto a scatola chiusa.
Per fare un esempio, quando mia moglie ha portato a casa per la prima volta la mia Dahon Vitesse, la sua descrizione è stata "un po' nervosetta", e in effetti non è una bici con cui puoi andare senza mani; quando ho riferito la battuta al negoziante che ce l'aveva venduta, lui ha ribattuto "se la Vitesse è nervosa, allora la Strida cos'è? isterica?"

Se SGiallo o meglio ancora Hopton, i cui ricordi sono più freschi, volessero condividere i loro ricordi delle prime pedalata e di quanto tempo ci hanno messo a farci la mano, penso che sarebbe utile.

Vittorio
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Offline bèrtu

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #145 il: Gennaio 08, 2016, 08:55:45 am »
Ciao, concordo totalmente con Vittorio, la Strida è particolare anche nella guida e ritengo anch'io necessario un giro di prova. Io non mi trovo molto bene causa la poca distanza manubrio-sella, ma questo dipende dalla statura di chi la conduce, mia moglie Gabriella ha riscoperto il piacere di pedalare proprio grazie alla Strida e facciamo uscite anche oltre i 50km senza problemi (ovviamente evitando salite ripide in quanto monomarcia).

Tienici informati
Alberto
Pedalo nella città dell'automobile ed ha senso!

Offline ciccioago

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #146 il: Gennaio 13, 2016, 04:34:50 pm »
Ciao e grazie a tutti quelli che mi hanno risposto.
Finalmente sono riuscito a contattare telefonicamente il gestore del Florence Green Line e quindi credo farò un salto a Firenze nei prossimi giorni a trovarlo. Preferirei comprare in un negozio, piuttosto che direttamente dal sito di Stridaroma, per avere assistenza post-vendita.
Vorrei soltanto sapere il  peso del modello con ruote da 18 per potermi regolare sulla scelta.
Naturalmente qualsiasi altro consiglio è ben accetto.
A risentirci,
Stefano

Offline Hopton

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #147 il: Gennaio 13, 2016, 10:35:08 pm »
Ciao Ciccioago, leggo solo ora, in questi giorni ero sempre fuori casa.
Nel mio caso credo di averci preso la mano con la particolarissima guida della Strida in un paio di giorni, o meglio dopo una mezz'ora già iniziavo a prenderci la mano e a divertirmi nel pedalarla, ma ci sono voluti un paio di giorni per acquisire quella confidenza (sempre con la dovuta prudenza, s'intende...) che consente di guidarla con scioltezza. Nel mio caso poi un bella porzione della fase di adattamento è stata assorbita dal fare pratica con il cambio, dato che ho preso la Evo (peraltro adesso mi ci trovo benissimo con quello strano cambio).
Giustissimo il consiglio di andare a provarla prima, anche se ti consiglio nel caso di tener conto del fatto che paradossalmente proprio il classico giretto di prova presso il negoziante può essere fuorviante, proprio per quanto dicevo sopra: di solito questi giri durano pochi minuti, e nella prima mezz'ora di uso la Strida ti fa vedere la morte in faccia... Quindi la prova va benissimo, ma tieni conto che la prima impressione può farti giungere a conclusioni errate.
Riguardo al peso: dipende ovviamente anche dalla dotazione della bici, tipo portapacchi, parafanghi, tipo di sella etc. La Green Leather è l'unica Strida SX (= monomarcia con ruote da 18") disponibile in Italia. Per il peso reale in rete si trova di tutto, io farei riferimento alla video-recensione su YouTube del canale DatBikes, visto che loro controllano personalmente tutti i dati che dichiarano, e fanno bene, perché in molto casi a fidarsi di quanto dichiarato da produttori e rivenditori si leggono le cose più assurde e discordanti... Nel video di DatBikes sulla SX dichiarano 10,3 kg. Quindi la Green Leather dovrebbe pesare appena 700 gr in più della 16" LT turchese, che ha ruote in plastica ABS con le razze sempre in ABS al posto dei raggi, e parafanghi e pedali sempre in ABS. Altre versioni da 16" possono avere le ruote normali con i raggi (in tal caso quindi non è la LT ma la Strida 5.0) più altre dotazioni che alla fine aumentano leggermente il peso.
La Green Leather l'ho vista dal vivo e ti confermo che è molto ma molto bella... Inoltre a mio avviso il modesto aumento di peso rispetto alle versioni LT è compensato ampiamente dal fatto che le ruote da 18" la rendono meno "scoiattolosa" nella guida (come dicono nei forum in inglese, "less squirrelly"), che va un pochino più veloce (a meno che non ci devi fare salite un po' ripide conviene), il portapacchi è più robusto (in alluminio, dichiarato per 10 kg, mentre nella LT in ABS, dichiarato per 5 kg), così come i pedali, ha una bella sella in cuoio con molloni, manopole in cuoio... Di contro le ruote da 18" prendono qualche cm di spazio in più. Poi ovviamente dipende dalle esigenze che uno ha. :)
« Ultima modifica: Gennaio 13, 2016, 10:58:09 pm by Hopton »
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline giraz

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #148 il: Gennaio 14, 2016, 01:23:24 pm »
Mi aggiungo a ruota sulle impressioni, in quanto possessore di sia si una LT che di una Evo.
Io ho avuto la possibilità di provare una Evo a Berlino, presso un rivenditore della città, e dopo i primi 10 metri di effettiva perplessità, ho iniziato via via a prendere mano. Nei primissimi minuti, come mi ha detto il negoziante, bisogna "lanciarsi", sforzandosi di mantenere un'andatura non troppo lenta, in questo modo la bici si stabilizza un po' e diventa più prevedibile nelle reazioni. Diciamo che dopo 10 minuti ci si riesce già a fare un'idea di cosa significa guidarla, poi per padroneggiarla in ogni situazione servono logicamente alcuni giorni di apprendistato. Ad esempio a bassissima velocità e veramente molto maneggevole e ci si gira in un fazzoletto, ma bisogna fare pratica.

E' bene ricordarsi sempre che si è in sella ad una Strida, soprattutto quando ci si ferma: quando si prende confidenza si tende a dimenticarlo, in particolar modo si tende a dimenticare che davanti alla sella c'è il telaio che sale in obliquo, e in un paio di occasioni, essendo sovrapensiero, ho provato a fare la fermata con "discesa" davanti alla sella, con risultati non augurabili a nessuno, soprattutto ai maschi...  :o

A parte questo, tornando sui due modelli, la LT e leggermente più ballerina e lenta, mentre la Evo è più veloce e leggermente più stabile, e soprattutto con le Kojak è estremamente scorrevole e silenziosa. Peccato solo che il movimento centrale con il cambio integrato fa dei ticchettii dovuti ai cricchetti interni, altrimenti sarebbe stata veramente impercettibile durante la pedalata.

In definitiva io e la mia ragazza siamo molto contenti di queste bici, solamente che per la strada ci fissano tutti e quando ci fermiamo solitamente almeno una o due persone ci vengono a chiedere info sulle bici!  :) Ogni volta tocca fare il teatrino del piega e spiega la bici..  ;D


Strida Evo - Strida LT

Offline ciccioago

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Re:Strida, la bici creativa
« Risposta #149 il: Gennaio 14, 2016, 02:26:50 pm »
io suggerirei una gitarella a Firenze e un giro di prova

Purtroppo il negoziante di Firenze non ha Strida disponibili da provare perché, da quanto ho capito, le commercializza solo su ordinazione, quindi devo per forza comprare fidandomi del mio istinto e dell'agilità di mia moglie.
A questo punto, preferirei ordinarla sul sito Stridaroma e farmela consegnare a casa, visto il poco tempo libero disponibile.
Rimane sempre il dubbio sull'eventuale assistenza post-vendita.
In parole povere:
in caso di bisogno(per esempio parti di ricambio, normale manutenzione, garanzia), posso portarla da un normale biciclettaio , oppure devo per forza fare riferimento a quelli che la trattano.

Stefano

P.S. che dannata voglia della Green Leather grazie a Hopton!!!!

« Ultima modifica: Gennaio 14, 2016, 04:38:23 pm by ciccioago »

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