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Autore Topic: ViaRhôna 2017  (Letto 5675 volte)

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Offline Sbrindola

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ViaRhôna 2017
« il: Settembre 11, 2017, 03:48:28 pm »
La voglia di condividere la nuova esperienza è superiore al tempo necessario ad elaborare il materiale foto/video raccolto in 24 giorni.  :) Giga e giga da selezionare e montare, un "lavoro" che prolunga un po' il piacere della vacanza ma che durerà sicuramente parecchio.... spero non più della vacanza stessa.  :o

Mi faccio quindi da auto-spoiler ed inizio a raccontarvi qualcosa di questa nuova avventura.  :)

In compagnia della moglie siamo partiti il 16 Agosto da Montreux, sul lago di Ginevra, e siamo scesi lungo il Rodano con le nostre pieghevoli, per raggiungere la Camargue e poi proseguire fino a Marsiglia, per un totale di 1110 km totali in 24 giorni, dei quali 16 di tappe vere e proprie (rappresentate dalle stelle dei pernottamenti nell'immagine sottostante).
L'andata verso la Svizzera ed il rientro dalla Francia sono stati effettuati in treno.

 
Per la maggior parte del percorso abbiamo seguito il tracciato della ViaRhôna, una delle bellissime véloroute disponibili in Francia (come la Veloscenie percorsa 2 anni fa).
Anche questa si snoda per circa i 2/3 del percorso su ciclabili o vie verdi precluse al traffico automobilistico e per i restanti km su strade secondarie solitamente basso traffico, anche se in alcuni tratti il percorso è ancora provvisorio ed in via di definizione.
In alcuni casi abbiamo deviato per raggiungere destinazioni che avevano attirato la nostra attenzione durante la pianificazione.

Nei prossimi giorni aggiungerò maggiori dettagli.  ;)



« Ultima modifica: Settembre 11, 2017, 05:04:23 pm by Sbrindola »

Offline occhio.nero

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #1 il: Settembre 18, 2017, 06:51:58 pm »
attendiamo fiduciosi  :)
Federico
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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #2 il: Settembre 19, 2017, 10:59:34 am »
fiduciosi ma soprattutto pazienti.... ho dovuto addirittura comprare un nuovo hd per avere abbastanza spazio per il montaggio video!  :D ;)
La descrizione delle tappe arriverà comunque a breve: non tutta insieme ma già in settimana penso di riuscire a condividere qualche foto e descrizione almeno dei primi tratti.

Offline Sbrindola

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #3 il: Settembre 22, 2017, 11:53:24 pm »
E via che si comincia!

TORINO - MONTREUX

Raggiungiamo la Svizzera in treno via Milano. Siamo costretti ad una levataccia ma è ovviamente la più piacevole dell’anno ed è bello rivedere il nostro equipaggiamento allineato sulla banchina dopo due anni dall’ultima vacanza in bici.



Con l’alta velocità siamo a destinazione già in tarda mattinata ed il paesaggio che sfila dai finestrini è un preludio del panorama che ci accompagnerà per diverse tappe.  Prati di un bel verde brillante, colline ricoperte di vigneti, cielo azzurro intenso con qualche nuvoletta e paesini puliti e curati. Insomma, quello che ci si può aspettare dalla Svizzera.



Ci godiamo una rilassante pedalata sul lungolago di Montreux in attesa del check-in presso l’appartamento. Ad esclusione  di una singola tappa i pernottamenti sono stati già tutti prenotati tramite Airbnb, metodo per noi ampiamente collaudato.
Posato il bagaglio ci dirigiamo a piedi verso il Castello di Chillon, la meta più interessante  della zona, annotata sull’ormai immancabile guida che mia moglie Pamela ha preparato nelle settimane precedenti. Si rivela una visita molto interessante per via della storia multi centenaria di questo edificio e dei suoi  innumerevoli proprietari che lo hanno continuamente ampliato e modificato.



La sera gironzoliamo ancora per la città e per cena ci accontentiamo di un kebab, visti gli impossibili prezzi elvetici: il conto per panino, patatine e bibita per due è di ben 28€!!

MONTREUX - LOSANNA

Il mattino seguente si inizia a pedalare verso Losanna, prima tappa  relativamente facile sulla carta, visti i soli 26 km in programma. Dopo un tratto sempre sulle rive del lago, passiamo Vevey ed il suo museo sull’alimentazione (che però non visitiamo) e la sua particolare scultura sull’acqua.



Raggiungiamo poi Saint Saphorine da cui iniziamo la Route de La Corniche o Sentiero dei Vigneti.  Ci troviamo infatti nel cantone del Vaud, nominato patrimonio dell’Unesco nel 2007 per i suoi 830 ettari di splendidi vigneti sulle rive del lago Lemano tra Montreux e Losanna.



I vari Chemin che percorrono queste colline hanno spesso pendenze proibitive che superano anche il 15-20% e sarebbero degne di un gran premio della montagna. In un paio di occasioni smontiamo di sella e proseguiamo a piedi, sia per la fatica che per il timore di fare danni alla trasmissione della mia bici che deve gestire i 26 kg supplementari del carrello. Lo sforzo viene ricompensato da un panorama splendido ed una volta giunti a mezza costa ci sono stradine che restano più o meno in quota, rendendo più agevole la pedalata.



Proseguiamo tra le vigne fino a Lutry per poi scendere sulla strada che costeggia il lago fino a Pully , dove nuovamente ci inerpichiamo verso la sistemazione serale (sarà una costante di questa vacanza… neanche a farlo di proposito abbiamo quasi sempre prenotato in case arroccate su pendii impegnativi!)
Una doccia e siamo pronti a visitare Losanna, il cui centro dista circa 3km. Ci muoviamo a piedi per poter visitare la Cattedrale di Notre Dame, l’Escalier du Marche e curiosare per i vicoli del caratteristico centro storico e nelle varie piazze (Place St-François, Place de la Palud e Place de la Riponne)



Anche qui è un continuo salire e scendere, infatti notiamo un gran numero di e-bike, quasi indispensabili per evitare di arrivare a destinazione sempre stremati e sudati.
Con un ultimo sforzo delle nostre gambe provate torniamo a casa e per non farci spennare ricorriamo alla spesa al supermercato per la cena.

LOSANNA – GINEVRA

Dopo esserci sgranchiti con la prima tappa oggi ci aspetta la prima pedalata seria, circa 76 km secondo la traccia del gps.
Sotto le ruote scorrono ciclabili, sentieri di aree verdi, stradine secondarie poco trafficate ma anche primarie ad alta percorrenza dove però non manca mai un po’ di spazio dedicato alle bici e si riesce comunque a procedere tranquilli.

   

Pedaliamo di buona lena e ci concediamo qualche pausa ristoratrice presso i borghi di St. Prex e Morges.
Nel primo pomeriggio dedichiamo un po’ più di tempo alla visita di Nyon, piccola città con un centro storico sviluppato nella parte alta, attorno al castello. L’Esplanade des Marronier ci offre uno splendido scorcio sul lago con le sue colonne romane.



Si è alzato un po’ di vento (ovviamente contrario) e compaiono velocemente alcune nubi temporalesche. Cerchiamo quindi di raggiungere Ginevra prima della pioggia ma i km ed il vento iniziano a farsi sentire.
Entriamo in città asciutti ma in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Puntiamo così verso il Parco dei Bastioni con il duplice intento di riposarci e vedere il Muro dei Riformatori, uno dei luoghi che abbiamo programmato di visitare.
Appena il tempo di rilassarsi ed arriva un acquazzone: poco male, manca poco al check-in e siamo vicini all’alloggio. Con un paio di fermate sotto a qualche dehor di ristorante arriviamo quasi asciutti.
A Ginevra ci fermiamo 3 notti. La città offre tanti punti di interesse: il centro storico, la cattedrale St Pierre, Maison Tavel, Place du Bourg-de-Four, il Batiment des Forces Motrices, il quartiere spagnolo Soleil Rouge tanto per citarne alcuni.
Apprezziamo particolarmente Les Schtroumpfs (letteralmente I Puffi), un quartiere di abitazioni dai muri ricurvi e colorati realizzato tra il 1982 e 1984 da 3 architetti ispirati allo spagnolo Gaudi.



Il caldo rende piacevole pedalare tra i getti d’acqua delle fontane di fronte alla sede dell’ONU ed ovviamente, restando in tema fontane, non possiamo evitare una visita al famoso getto d’acqua simbolo della città, per quanto visibile da molti punti del lungolago.

   

Visitiamo il museo Patek Philippe, che si rivela una piacevole sorpresa anche per mia moglie, sebbene non sia appassionata di orologi come il sottoscritto. La collezione è infatti ricchissima di esemplari finemente decorati ed è difficile restare indifferenti alla perizia degli artigiani che li hanno realizzati, specie pensando ai mezzi tecnici disponibili più di 300 anni fa.

Merita una menzione anche il sobborgo di Carouge, realizzato per volere dei Savoia. La palese ispirazione sabauda e mediterranea è riscontrabile sia nel disegno ordinato e razionale delle abitazioni che nella chiesa in stile barocco piemontese di Sainte-Croix. Caratteristica anche la sua via centrale decorata con tanti ombrelli colorati.



GINEVRA - SEYSSEL

Sebbene sia ormai la terza tappa, abbiamo la sensazione che il vero e proprio viaggio inizi da qui, uscendo da Ginevra ed iniziando a pedalare lungo il Rodano da cui prende il nome percorso. Chiediamo quindi ad un passante di immortalarci nel primo degli innumerevoli attraversamenti di questo fiume.



Le ciclabili ci conducono velocemente fuori città ed iniziamo a percorrere i 62 km che ci porteranno in territorio francese.
Questa tappa non offre particolari spunti turistici ma non ne sentiamo la mancanza dopo l’abbuffata dei giorni precedenti. Il verde che ci circonda, i suoni della natura ed il panorama che ci regala la vallata del Rodano sono più che sufficienti ad appagarci.



Incontriamo qualche tratto un po’ impegnativo per entrambi ma soprattutto per Pamela, meno allenata del sottoscritto e preda di un raffreddore che le impedisce di respirare bene a riposo, figuriamoci sotto sforzo. Dove gambe e fiato non bastano ci pensa la sua immancabile grinta, senza considerare che nessuno ci rincorre, né ci aspettano premi: adeguiamo l’andatura e approfittiamo di qualche sosta in più per recuperare energie e riprendere fiato.
Gli ultimi km verso Seyssel, in discesa tra piccoli borghi contadini, prati di mucche al pascolo e frutteti ci fanno dimenticare velocemente la fatica e ci rinfrescano dalla calura pomeridiana…fino a quando non arriva il momento di raggiungere la meta finale, una villetta in cima ad un cucuzzolo che avrà sicuramente dato i natali a qualche grimpeur di fama. Nonostante fossimo stati  avvisati dalla padrona di casa della pendenza restiamo sorpresi da questo “muro”: nuova occasione per smontare di sella e spingere ma ormai la doccia è vicina e la prendiamo sul ridere.


« Ultima modifica: Settembre 27, 2017, 04:43:30 pm by Sbrindola »

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #4 il: Settembre 27, 2017, 04:42:46 pm »
SEYSSEL - BELLEY

Il percorso di questa giornata è volutamente breve (38 km) perché abbiamo previsto una deviazione nel piccolo borgo di Chanaz, situato sul Canal de Sevières. Durante lo studio delle tappe, Pamela ha scoperto che qui è possibile noleggiare delle barche elettriche e navigare fino al lago Bourget, un diversivo troppo allettante per rinunciarvi.



Siamo ansiosi di arrivare e raggiungiamo velocemente questo paesino caratteristico. Ci rechiamo subito al chiosco del noleggio, solo per scoprire che nella notte hanno avuto un inconveniente tecnico e le barche sono ancora tutte in ricarica: sarà possibile navigare solo nel pomeriggio. Determinati a non rinunciarvi decidiamo di prenotare comunque e riempire il tempo….. pedalando!
Un tratto del canale è infatti costeggiato da un sentiero che, sebbene poco battuto, si rivela praticabile anche con le pieghevoli ed il carrello. Arrivati al lago abbiamo ancora tempo per una sosta in una spiaggia, in cui scambiamo qualche chiacchiera o un semplice saluto con altri cicloturisti più volte incrociati lungo le tappe precedenti.



Torniamo a Chanaz e possiamo finalmente imbarcarci: carichiamo armi e bagagli nella barchetta e partiamo a “tutta forza”….. più o meno la velocità a cui nuoterebbe un agonista. Da turisti lenti quali siamo la cosa non ci disturba, anzi apprezziamo la silenziosità della propulsione elettrica che ci permette di rilassarci, godendo dello sciabordio dell’acqua  e dei suoni della natura.
Percorriamo tutto il canale fino ad arrivare al lago, sul quale abbiamo il tempo di affacciarci per un breve giro prima di invertire la rotta e rientrare.



Terminata la crociera ritorniamo in assetto cicloturisti direttamente sul molo, sotto gli occhi stupiti e divertiti degli altri turisti. Riprendiamo la ciclovia lungo il fiume che ci porterà fino a Belley ma iniziamo a sentire fame e stanchezza. Abbiamo aggiunto parecchi km rispetto a quelli previsti e siamo “cotti” dal sole. Questa sera però non c’è bisogno di smontare dalle bici per affrontare il solito arrivo in salita (non così impegnativo): una barretta energetica e la decisione di “trattarci bene” con una cenetta in un brasserie ci danno la spinta necessaria.
La tappa è stata entusiasmante e ben riuscita; abbiamo giusto le forze per fare il bucato ed annotare un paio di monumenti da visitare il giorno successivo, prima di addormentarci di sasso.

BELLEY – GROSLEE

La giornata inizia nel migliore dei modi, con una ricca colazione in giardino e sarebbe un peccato non godersela. Non abbiamo fretta: i km previsti sono una quarantina, con una sola deviazione pianificata.
Dopo un giretto per visitare Belley e qualche acquisto per il pranzo siamo pronti a ritornare sulla ViaRhona.
Salvo un tratto iniziale di 3 km (provvisorio) lungo una strada regionale con 2 gallerie, il resto del percorso trascorre piacevolmente su ciclabili deserte in mezzo alla natura. Canali cristallini, argini ricchi di fauna, sole e silenzio interrotto dai saluti scambiati con gli altri cicloturisti che incontriamo.





Lasciamo questa pace solo per raggiungere il paesino di Glandieu e le sue cascate. Purtroppo non è possibile fare il bagno nel laghetto ai suoi piedi ma si gode comunque di una frescura molto piacevole durante questa giornata particolarmente calda.



Lasciarla ci costa uno sforzo ma sappiamo che il B&B che raggiungeremo è dotato di piscina e dista ormai pochi km.
In men che non si dica siamo a mollo e ci godiamo questo piccolo angolo di paradiso…. e pensare che durante la prenotazione eravamo titubanti e temevamo di restare delusi. Si rivela invece la migliore struttura dell’intero viaggio (e la raccomandiamo a chiunque si trovi a passare in zona – info in pvt).



GROSLEE – LA BALME LES GROTTES

La giornata inizia con un cielo nuvoloso che accogliamo di buon grado dopo tanto sole. Il percorso si allontana temporaneamente dal fiume e ci porta verso Morestel, piccola città sviluppata attorno al vecchio castello e relativo borgo medievale, da cui è possibile godere di una bella vista sul paesaggio circostante. Non oggi però: le nuvole si sono fatte più scure ed abbiamo appena il tempo di metterci al riparo prima che inizi un temporale. Poco male, le addette dell’ufficio del turismo ci permettono di parcheggiare bici e carrello all’interno della struttura (benedette pieghevoli!) e ci avventuriamo tra i vicoli del paesino sotto una pioggerella che intanto si è fatta più leggera.
Il tempo di terminare la visita e concederci uno spuntino ed il maltempo è ormai passato. Ripartiamo con un bel fresco riprendendo la direzione del Rodano alla volta di St Sorlin en Bugey, soprannominato il borgo delle rose per via dei fiori che adornano le e vie e le abitazioni in pietra.



Ci inerpichiamo fino alla chiesa di Sainte Marie Madeleine per godere anche del panorama sulla valle del Rodano e poi riprendiamo velocemente la strada verso la destinazione finale di La Balme Les Grottes. Abbiamo infatti in programma una visita alle grotte per cui il paesino è noto e dobbiamo ritagliare tempo sufficiente.
Arriviamo nel primo pomeriggio dopo aver percorso poco più di 50 km; giusto il tempo di rinfrescarci e siamo pronti. Oltre alle tipiche  concrezioni visibili in tanti altri luoghi simili, sono ricche di storia, dal momento che sono state sfruttate fin dalla preistoria come insediamento, poi come rifugio di contrabbandieri, luogo di pellegrinaggio ed anche come “sala da ballo” per gli abitanti del villaggio.



Troviamo particolarmente interessanti le vasche naturali (che ricordano le famose piscine di Pamukkale in Turchia) ed è divertente addentrarsi tra i cunicoli più stretti che costringono anche i più magri a qualche contorsione (sconsigliati a chi soffre di claustrofobia oppure è sovrappeso, come espressamente indicato nei cartelli di avvertimento).



Terminiamo la giornata chiacchierando con la padrona di casa e cenando con degli “ottimi” instant noodles: ci siamo già viziati nelle sere precedenti e cenare fuori è relativamente caro anche in Francia, almeno rispetto ai nostri standard.
« Ultima modifica: Ottobre 24, 2017, 03:11:25 pm by Sbrindola »

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #5 il: Ottobre 06, 2017, 08:30:32 am »
Bellissimo viaggio! Aspettiamo il seguito.  :)

PS: il profilo altimetrico sembra tendenzialmente in discesa. Avete incontrato tappe con salite rilevanti?

https://www.bikemap.net/en/r/4008518/
« Ultima modifica: Agosto 30, 2019, 06:14:28 pm by occhio.nero »
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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #6 il: Ottobre 06, 2017, 09:46:52 am »
Diciamo che la peculiarità di quel percorso è che appena si esce dalla traccia si incontrano strade abbastanza ripide.
La valle del Rodano non è particolarmente profonda, quindi non ci sono da superare dislivelli importanti in termini assoluti: i rilievi nelle immediate vicinanze del fiume non credo superino spesso i 2-300 m di altezza rispetto all'alveo ma le strade "strappano" spesso ed è facile incontrare pendenze superiori al 10%, specie nei vigneti e nei borghi medievali.
Basandomi sull'altimetria della traccia gps ho ritenuto superfluo ridurre lo sviluppo metrico delle bici montando le corone da 44 ma con il senno di poi sarebbe stato meglio farlo, anche se siamo comunque sopravvissuti.
Dal momento che è già la seconda volta che capita, ho deciso che dal prossimo viaggio monterò le 44 a priori ...anche se avesse un profilo altimetrico olandese  :D : viste le velocità medie è sicuramente meglio privilegiare l'agilità piuttosto che l'allungo. Pamela potrà affrontare con più scioltezza i dislivelli ed io mi tirerò dietro il carrello più agevolmente.

Offline occhio.nero

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #7 il: Ottobre 06, 2017, 07:21:58 pm »
nelle mie esperienze di cicloturismo ho sempre benedetto le marce super leggere, specie alla fine di una giornata sul sellino, dopo giorni di pedalate, quando il bagaglio diventa un macigno e anche la salita più timida può trasformarsi in una scocciatura.   ::)

Mettici pure la vecchiaia che incombe...  ;D
Federico
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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #8 il: Ottobre 24, 2017, 03:50:47 pm »
LA BALME LES GROTTES - LIONE

Tappa di una sessantina di km procedendo quasi sempre tra vie verdi, ciclabili e stradine di campagna. Non facciamo deviazioni, anche per avere a disposizione più tempo per scoprire Lione, dove abbiamo previsto di fermarci per due notti.
Entrando nella città iniziamo dal Parc de la Tête d'Or, che ospita un giardino botanico, uno zoo ed un velodromo (purtroppo la speranza di fare un giro di pista con la Brompton con carrello si infrange davanti al cancello chiuso).
Proseguiamo fino al centro seguendo il lungo fiume che, da semplice sentiero si trasforma in uno spazio pubblico con aree verdi, attrezzatura per il tempo libero e locali per la vita notturna allestiti sui barconi ormeggiati.

In quasi due giorni giriamo questa bella città in lungo ed in largo.  Iniziamo con Vieux Lyon, il cuore storico situato sull’isola tra la Saona ed il Rodano.  Visitiamo la cattedrale di St Jean e Place des Terreaux ma quello che più ci colpisce sono i Traboules.
Si tratta di passaggi coperti che collegano strade diverse di un quartiere attraversando i le corti interne di più edifici. Alcuni di questi sono percorribili anche dai turisti ed offrono un punto di vista della città diverso dal solito e più simile alla prospettiva di un residente.



Scaliamo per ben 2 volte la collina di Fourviere, di giorno ed al tramonto, per vedere l’omonima basilica e godere della splendida vista sulla città, che ricorda un po’ quella di Parigi dal Sacre Coeur. 
Chiamata la “collina che prega”, Fourviere si contrappone alla “collina che lavora”, il quartiere de la Croix Rousse, un tempo noto per la tessitura della seta ed ora zona bohemienne in voga per le sue boutique, bistrò, locali notturni ed angoli caratteristici.





Tra questi scorci ci soffermiamo  sul murales che abbellisce il Mur de Canuts: si tratta della decorazione di una facciata altrimenti grigia e spoglia di un palazzo. Iniziato nel 1987 con un murales che replica uno scorcio cittadino ricco di dettagli, viene ritoccato ogni decina d’anni aggiornandolo ai tempi.



Scendiamo da Croix Rousse lungo la Monté de la Grand Côte.



Da appassionati di buona cucina facciamo un salto al mercato coperto Les Halles, ricco boutique gastronomiche e dedicato a Paul Bocuse (uno dei più grandi chef viventi, 3 stelle Michelin per 50 anni consecutivi!).  L’occasione è perfetta per acquistare un buon  vino con cui brindare ai primi 500 km di questo viaggio, che gustiamo durante un picnic serale sul lungo fiume.



LIONE - SERRIERES

L’uscita da Lione non è entusiasmante: come segnalato dalla guida si viaggia su strade ad alto scorrimento abbastanza trafficate. Percorsi una trentina di km siamo finalmente sull’argine del fiume in una “voie vert”.
Potendo finalmente pedalare in tranquillità ci rilassiamo e ci perdiamo la deviazione prevista a Vienne per visitare le vestigia romane. 
Quando ce ne rendiamo conto è ormai tardi per invertire la marcia, anche perché i km previsti per questa tappa sono già 67.

Continuiamo fino a Serrieres, che sulla carta è un piccolo borgo fluviale  silenzioso e tranquillo… ad esclusione della giornata in cui ospita il le finali del campionato nazionale di Joute Nautique Lyoonaise ed è invasa dagli appassionati di questo particolare sport, di cui anche noi ignoravamo del tutto l’esistenza.
E’ l’equivalente acquatico della giostra medievale tra cavalieri, salvo che le sue origini sembrano essere ben più antiche (risalenti pare già all’epoca egizia). I due opponenti, in spaccata sulla poppa di piccole barche, si fronteggiano  con lunghe lance flessibili con lo scopo di far cadere in acqua l’avversario.



Per immergerci nel clima di festa è sufficiente uscire dalla porta di casa ed attraversare la strada. Per nostra fortuna gli infissi della nostra camera sono efficienti e riusciamo a dormire nonostante i cori dei vincitori che brindano fino a tarda serata.

[TO BE CONTINUED]

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Re:ViaRhôna 2017
« Risposta #9 il: Novembre 04, 2017, 12:52:56 pm »
in spaccata?!??!  :o

eh sì, altrimenti è troppo facile  ;D
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