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Autore Topic: demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)  (Letto 90505 volte)

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Offline alek78

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« il: Marzo 31, 2012, 09:52:23 am »
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Marchionne annuncia che le vendite di auto nel mse di marzo 2012 sono scese del 38/40 per cento,
secondo voi è una buona o una cattiva notizia  ?

http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/03/30/news/mercato_auto_al_tracollo_marchionne_lancia_l_allarme-32480718/
« Ultima modifica: Agosto 17, 2013, 06:35:27 pm by occhio.nero »
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline Fero

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #1 il: Marzo 31, 2012, 11:49:40 am »
Purtroppo siamo tutti legati a filo doppio all'andamento della produzione industriale.
Il sistema capitalista-consumista nel quale siamo immersi prevede che
se, per qualsiasi motivo (aumento della benzina, risveglio di una coscienza
ecologica, meno soldi da spendere...), il mercato dell'auto si ferma, i primi
a farne le spese siano gli operai che rischiano il posto di lavoro.

In Italia, dove FIAT e l'indotto rappresentano una percentuale importante
del PIL, il problema è particolarmente sentito. O si pensa a un piano
di riconversione della produzione automobilistica in modo da effettuare
un atterraggio morbido, pilotando la riduzione dei volumi, oppure si innesca
la catena della crisi.

Grosso problema, ma prima o poi bisognerà affrontarlo senza continuare
a ricorrere ai palliativi degli incentivi per spingerci a sostituire automobili
ancora perfettamente funzionanti e quindi a sostenerne artificiosamente
la produzione.

Ciao,
fero


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Offline Gianni65

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #2 il: Marzo 31, 2012, 10:52:21 pm »
La tendenza in Europa è inesorabile perché ormai ci sono più auto che automobilisti, però per il bene del nostro Paese e di chi ci vive (o sopravvive) in questo momento sarebbe senz'altro meglio che calassero le vendite delle auto di importazione e dei grossi SUV. Nel nostro Paese c'è già abbastanza crisi.

Offline sim1

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #3 il: Aprile 01, 2012, 10:51:39 am »
Buona o cattiva notizia?

Secondo me splendida.

Vi spiego il motivo. Ovviamente il mio ragionamento non vuole essere contro gli operai italiani (mio papà è un operaio in pensione). Ma sono contento che il settore sia in crisi in Italia (e lo è perchè la Fiat abbassa la media Europea).

In Germania la VW ha fatto il record di utile ed è diventata la prima casa automobilistica mondiale superando la Toyota.
La BMW è tranquillamente con un fatturato positivo.
L'AUDI ha fatto il record di vendite nella sua storia.
Queste tre case automobilistiche hanno passato dieci anni di crisi, ma investendo nell'innovazione del loro prodotto e cambiando il modo di gestire le aziende introducendo nelle decisioni (e quindi nel rischio) le associazioni degli operai. Nei momenti di crisi gli operai hanno tirato la cinghia nello stesso modo dei manager.
Bene, quest'anno la VW ha dato un bonus produzione di 7500 euro ad operaio. Ed il manager ha preso la solita percentuale degli utili che però quest'anno è stata quasi 15 milioni di euro.
L'unica fabbrica in crisi è la Mercedes perchè in questi anni ha investito poco sul prodotto, ma si è adagiata sugli allori. Ma ha cambiato rotta, e lo dice anche il suo amministratore.

Quindi non è un problema di numero di macchine, anche perchè la media di possessori di automobili negli altri paesi è simile alla nostra. Se mi danno la possibilità di cambiare la mia macchina con una più performante (ed economica/ecologica) mi pare più che ovvio che la cambierei, ma in Italia, a causa del gruppo FIAT, ciò non è possibile.

Spiegatemi il motivo logico per cui una VW, BMW, AUDI nel paese dove la producono costa meno ed invece le macchine del gruppo FIAT costino uguale (se non di più) in Italia. E non mi venite a dire la solita frase "perchè gli operai italiani hanno uno stipendio più alto" visto che il nostro è metà degli altri stati.

Quindi io spero vivamente che, o si danno una svegliata, o l'Italia capisca che il futuro non è l'automobile FIAT nè l'edilizia (ed io son un ing. Edile).

Saluti!

P.S. se avete opinioni diverse dalle mie mi piacerebbe discuterne.
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Offline beaturbano

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #4 il: Aprile 02, 2012, 10:43:46 am »
l'altro giorno sentivo che il pil del 2012 è sotto le aspettative e che i consumi sono in picchiata.
secondo il loro modo di ragionare se il pil è basso io sono più povero.
da dicembre non ho consumato un solo litro di benzina, ho riso ad ogni aumento, ho risparmiato e ho fatto moto.
ho riattivato i muscoli risparmiando sulla palestra e ho dato una mano all'ambiente.
da novembre compro quasi tutto tramite gruppo di acquisto popolare: risparmio, mangio meglio, abbatto la filiera comprando quasi tutto a 0km, pago il contadino il giusto. ci guadagniamo i produttori (il contadino, il pastaio, il casaro), io e l'ambiente. ci perdono le multinazionali dell'alimentazione, i petrolieri, e quelli che non fanno ma comprano e rivendono ricavandoci il proprio ingiustificato guadagno.
Da ottobre ho smesso di fumare: i miei polmoni ringraziano, lo Stato no perché ha dovuto rinunciare al guadagno immediato sul pacchetto di sigarette e quello a lungo termine delle spese sanitarie per curarmi più in la quello che mi sono procurato ieri.
Il Pil si è abbassato. Io non mi sento più povero. E neanche in colpa.
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Offline Marcopie

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #5 il: Aprile 02, 2012, 11:56:57 am »
Secondo me notizia ottima.
Come popolo siamo incapaci di rinsavimento, ma i limiti del pianeta possono darci una mano a comportarci meglio.

Offline catorcio

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« Risposta #6 il: Aprile 21, 2012, 10:23:13 pm »
da una parte sono contento per Marchionne,dall'altra mi dispiace, perchè se andiamo avanti cosi mi devo vendere anche la bici.

Offline sim1

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demotorizzazione (sorpasso vendite bici su auto)
« Risposta #7 il: Aprile 21, 2012, 10:38:26 pm »
Concordo in pieno con catorcio.

Marchionne però, prima di emigrare da dove è venuto potrebbe regalarti un'ambasciatrice del design italiano (guardare post relativo...)
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Offline NessunConfine

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« Risposta #8 il: Maggio 05, 2012, 11:13:24 am »
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Citazione
(Image removed from quote.)

Missione compiuta, o quasi, per l?amministrazione cittadina di New York. Da anni infatti i vari sindaci che si sono succeduti hanno tentato in tutti i modi di ridurre il traffico automobilistico. Trattandosi della città con più anime, comprendendo non solo gli abitanti, ma anche i milioni di pendolari che ci lavorano, farli girare tutti in auto sarebbe stato un disastro. E così, dopo aver potenziato i trasporti pubblici e deciso di innalzare a dismisura le tariffe dei parcheggi, ora la mossa vincente è stata quella di favorire le biciclette.
Secondo un recente studio del New Jersey Department of Transportation infatti, il numero delle due ruote ha ripreso a salire dopo la quasi ?estinzione? del dopoguerra, quando il benessere economico ha fatto registrare il boom delle automobili ed ha di fatto tolto dalla strada le bici. Oggi in parte questo benessere è venuto meno, in parte le limitazioni, ma soprattutto le varie associazioni ed iniziative in favore delle due ruote hanno riportato la bici di moda. Una moda che sembra non debba finire almeno per ora.
Tornando allo studio, sembra che all?interno dei confini dell?area metropolitana di New York che porta fuori città nel momento di picco, e cioè il sabato pomeriggio, le biciclette siano il 47% dei veicoli in giro per le strade, cioè quasi quanto le automobili. In un periodo di tre giorni invece nella stessa zona il numero medio di biciclette è il 35%, più di un terzo dei veicoli.
Ci sono momenti in cui nella Route 9W si contano praticamente lo stesso numero di biciclette e di veicoli a motore. E? importante che i funzionari pubblici soddisfino questa domanda con infrastrutture adeguate per girare in bicicletta al sicuro

ha affermato Paul Steely White, direttore esecutivo di Transportation Alternatives. E se ci riesce New York
non vediamo perché non ci dovremmo riuscire anche noi che siamo più ecologisti come popolo.
Citazione
Fonte: http://www.ecologiae.com/biciclette-new-york-quanto-auto/56512/
« Ultima modifica: Agosto 17, 2013, 06:31:04 pm by occhio.nero »
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Offline beaturbano

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« Risposta #9 il: Maggio 05, 2012, 08:07:52 pm »
perché non ci dovremmo riuscire anche noi che siamo più ecologisti come popolo.

la vedi la foto?  ::) la vedi la gente tutta a sinistra che se ne sta nel proprio spazio al sicuro?  ::) la vedi la pista ciclabile che è solo disegnata eppure è sgombra ed occupata solo da ciclisti?  ??? ecco, questa foto non potrebbe essere stata mai scattata in italia.  :-[ :-X :'( >:(
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Offline Sammy Street Style

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« Risposta #10 il: Maggio 06, 2012, 02:17:01 am »
Ce anche da dire che negli USA, le leggi sono più severe che qui in italia e vengono rispettate e fatte rispettare!!!
Chi trasgredisce, va in galera (e non per modo di dire!!), non ci pensano tanto su!!!
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Offline Slot

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« Risposta #11 il: Maggio 06, 2012, 10:49:55 am »
perché non ci dovremmo riuscire anche noi che siamo più ecologisti come popolo.

la vedi la foto?  ::) la vedi la gente tutta a sinistra che se ne sta nel proprio spazio al sicuro?  ::) la vedi la pista ciclabile che è solo disegnata eppure è sgombra ed occupata solo da ciclisti?  ??? ecco, questa foto non potrebbe essere stata mai scattata in italia.  :-[ :-X :'( >:(

E' vero!!!  ;D
A me capita spesso di transitare su marciapiedi magari larghissimi, la gente cammina tutta sulla pista ciclabile disegnata per terra.
A volte mi domando se dovrei esortare la gente a camminare nei propri spazi (e dare inizio magari a qualche discussione) oppure lasciar peredere.

Offline beaturbano

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« Risposta #12 il: Maggio 07, 2012, 10:03:23 am »
per forza, una passeggiata sul red carpet non se la vuole negare nessuno!

io non mi sposto mai, o si spostano o li travolgo dopo aver suonato. suono all'ultimo momento, per non dargli il tempo di mandarmi a quel paese. vedo ciclisti che si spostano sulla parte riservata ai pedoni quando incontrano i pedoni sulla pista ma non lo trovo giusto, né educativo.
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« Risposta #13 il: Maggio 07, 2012, 03:28:37 pm »
Assolutamente d'accordo:
stirarne uno per educarne cento!

:)
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Offline occhio.nero

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« Risposta #14 il: Maggio 07, 2012, 03:42:43 pm »
Io invece uso il campanello per avvisare della mia presenza, in modo che la pista venga liberata per tempo .
Poi sorrido e ringrazio.
:)


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da altra discussione:

Un futuro senza auto?
da Internazionale del 29 marzo 2017

“Vogliamo rimettere l’auto al posto giusto”: è così che Najdovski spiega la politica in corso a Parigi, che non passerà senza resistenze e polemiche in quanto prevede la chiusura al traffico automobilistico di una parte di strada sulla riva destra della Senna, provvedimento entrato in vigore dall’estate del 2016.

Parigi non è la prima grande città a lanciarsi nella limitazione delle automobili. In Europa – dal piccolo centro urbano alla grande metropoli – sempre più città stanno proponendo disposizioni antiauto: divieto di transito nel centro storico, pedaggi per entrare, zone riservate ai veicoli elettrici. Questi sono solo alcuni degli esempi: Oslo vieterà l’ingresso alle automobili nel centro storico a partire dal 2019; Pontevedra, una città costiera della Galizia, in Spagna, ha fatto praticamente sparire le auto dal suo perimetro urbano; Stoccarda vieterà le auto diesel dall’anno prossimo; Parigi farà lo stesso entro il 2020. La tendenza è forte, a livello mondiale.

« Ultima modifica: Aprile 04, 2017, 06:04:25 pm by occhio.nero »
Federico
Tikit; DahonMuP24; Nanoo; DashP18; BromptonS6L
pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

Tags: auto_bici