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Autore Topic: Milano - da Metanopoli al Ponte degli Specchietti  (Letto 702 volte)

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Offline Vittorio

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Milano - da Metanopoli al Ponte degli Specchietti
« il: Maggio 09, 2022, 04:34:13 pm »
Primo giretto di sgranchimento dopo una pausa forzata di un mese esatto:
https://www.komoot.it/tour/763551591?ref=wtd
Per non forzare, decido di fare un tratto di sola andata da casa all’Idroscalo con ritorno in treno e metropolitana e di utilizzare la Dahon Espresso per poter affrontare in tranquillità anche qualche sterrato.
Si comincia con il parco Tre Palle di San Donato che comprende un percorso geologico, con vari esemplari di rocce di diverso tipo e relativi cartelli esplicativi

e anche qualche breve tratto di sentiero

Si imbocca poi la ciclabile Gino Bartali, che ho già descritto in precedenza
http://www.bicipieghevoli.net/index.php/topic,11603.msg100486.html#msg100486
al termine del quale si percorrono le vie I Maggio e Carducci, dove ringrazio il cielo che la mia vecchia allergia ai pollini da qualche anno se ne rimanga silente.

Si costeggia poi via Grandi, strada di collegamento fra le ex statali Paullese e Rivoltana e quindi percorsa da parecchio traffico pesante, ma per fortuna doppiata da una ciclabile, in parte vecchia

e in parte nuova

che porta fino all’ingresso al parcheggio sud dell’Idroscalo, attraversato il quale, dopo una breve salita

si apre alla vista il panorama del “mare di Milano”

(con tutta la simpatia, ma se per i milanesi questo è un mare, sono messi mica tanto bene).
Il percorso nel parco però è gradevole e ottimamente mantenuto

con qualche affaccio sulla riva, come qui in corrispondenza della scuola di canoa del Centro Universitario Sportivo

Per uscire dal parco il navigatore non è chiarissimo, ma dopo una breve divagazione riesco a rintracciare la rampa d’accesso al cavalcavia ciclopedonale sullo svincolo con la Rivoltana

scendendo dal quale si costeggia per un breve tratto la Rivoltana, ormai trasformata in una specie di autostrada urbana, che viene superata con il cavalcavia visibile sullo sfondo.

Una breve e ripida discesa (36 km/h senza pedalare) porta al piede della tortuosa rampa che porta al “ponte degli specchietti”, dalla quale si vede il palazzo Mondadori.

Il soprannome del ponte, percorso dalla via Rodolfo Morandi e che scavalca il fascio di binari in uscita dallo scalo di Milano Smistamento, deriva dalla sua larghezza ridotta, che faceva sì che non di rado gli automezzi più larghi si urtassero con gli specchietti retrovisori; è intuibile quanto potesse essere pericoloso percorrerlo in bicicletta, quindi per fortuna un po’ di anni fa è stato costruito un ponte ciclopedonale coperto,

all’uscita del quale accanto alla torre dell’ascensore (vandalizzato e in disuso di chissà quando, anzi chissà se mai è stato attivato) una rampa elicoidale

permette di scendere al livello della sottostante fermata di Segrate, servita ogni 15’ dai treni delle linee S5 e S6 del Passante. Da notare che siccome Segrate rientra nei comuni della prima fascia intorno a Milano (Mi3 dello STIBM), il treno può essere utilizzato con il biglietto urbano.
Ed è esattamente quello che faccio: salgo sul primo treno, poi cambio con la linea S9 alla successiva fermata di Milano Forlanini, quindi scendo a Milano Porta Romana, dove devo incollarmi la bici per salire su corso Lodi perché RFI ha pensato bene di tenere chiuso il cancello sulla via Longanesi parallela e a livello dei binari…
In realtà avrei anche potuto non cambiare treno a Forlanini, ma restare a bordo fino a Repubblica e da lì prendere la M3, ma volevo passare a dare un’occhiata, dopo tanto tempo che non ci passavo, alla Stazione delle Biciclette… solo che mi ero dimenticato che lunedì mattina il negozio è chiuso, e così scendo lungo la ciclabile fino alla successiva fermata Brenta. Abitualmente da qui pedalo fino a casa, ma avevo voglia di fare una prova di carico della Espresso in metropolitana…

Dahon Vitesse D7 (ex "Due Calzini") - Dahon Espresso D24 ex Boccia

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