L'impressione che ho avuto leggendo quell'articolo è stata quella di un qualcuno che è andato dal dentista a togliersi un dente che doleva. Le pieghevoli sono praticamente ignorate dai siti più noti che parlano di bici. Pur tuttavia esistono e, in qualche modo, resta un dovere prenderle in considerazione una tantum, giusto per dire che ci sono anche loro. Ecco che ogni tanto compaiono questi articoli, zeppi di ovvietà, che in modo veloce e sommario tentano di tappare il buco. E' evidente che ci troviamo di fronte a un testo con contenuti raccattati qua e la sul web e scritto da chi conosce relativamente l'oggetto. Personalmente trovo due mancanze fondamentali. La prima è che manca un accenno al fatto che esistono tanti modelli di bici pieghevoli, anche a costi limitati, e non solo i costosi esempi riportati. Vi è il rischio secondo me che i prezzi citati allontanino più che avvicinare a queste bici. La seconda è il fatto che, se non si è nelle condizioni di dare una informazione esauriente, andrebbe indicato dove poterle attingere (per es. bicipieghevoli.net). Mi trovo quindi perfettamente d'accordo con il commento di Matt-o. Sono anche allineato sul commento all'articolo di Vittorio a cui però faccio un piccolo rimprovero per non aver citato il fatto che esistono fonti ove attingere informazioni più dettagliate.