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Autore Topic: la mobilità sostenibile (buone prassi)  (Letto 136147 volte)

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« Risposta #30 il: Gennaio 16, 2012, 05:55:09 pm »



I due mezzi di trasporto per eccellenza in centro ad Amsterdam: tram e bici.
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« Risposta #31 il: Gennaio 16, 2012, 05:56:03 pm »



Un cartello di Vietato parcheggiare bici!
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« Risposta #32 il: Gennaio 16, 2012, 06:04:47 pm »
Per Copenhagen:

Pioggia o non pioggia, ci si muove comunque in bici. Sono molto diffusi anche qui i cargo bike. Le auto sono quasi assenti: mi sono spesso chiesta dove fossero gli abitanti della città, perchè, a parte la via dello shopping (lo Stroget) e due o tre zone tattiche, il resto è deserto!
Le ciclabili sono a fianco della corsia automobilistica. Si dà precedenza alle bici. Ci sono semafori per bici e le segnalazioni stradali sono molto ben curate. Ho preso il treno per andare a nord di Copenhagen: una seconda classe da fare invidia alla nostra Freccia Rossa! Ogni carrozza aveva a fianco una carrozza per trasporto bici. Ho assistito alla scena in cui un papà e bambini al seguito sono saliti da Copenhagen con il Cargo bike e sono scesi a destinazione senza alcun problema. Le porte automatiche con gradino automatico alla stessa altezza della banchina ti permettono di scendere comodamente senza "saltare" con la bici. I treni sono pulitissimi e fanno la raccolta differenziata dei rifiuti (almeno quelli che ho preso io). Il controllore ripassa ad ogni fermata.
La metro per andare e venire dall'aeroporto permette il trasporto di bici: ne ho incontrata più di una alle varie fermate, che salivano e scendevano. C'è una metro ogni 5 minuti che porta in città. Non sono mai stipate.
Non ho visto bici pieghevoli in giro. Penso sia dovuto al fatto che la bici normale è accetata ovunque, e non ci sono grandi problemi di congestione nè di spazio. E' un altro mondo!
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« Risposta #33 il: Gennaio 16, 2012, 06:05:28 pm »



Un Cargo bike a Copenhagen
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« Risposta #34 il: Gennaio 16, 2012, 06:14:06 pm »



Due ciclo-turisti che se la prendono comoda sotto la pioggia di Copenhagen
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« Risposta #35 il: Gennaio 16, 2012, 06:15:12 pm »



Tre cittadini che si muovono in Segway (monopattino elettrico) a Copenhagen
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« Risposta #36 il: Gennaio 16, 2012, 06:16:52 pm »



Un olandese FERMO in mezzo alla strada ad Amsterdam: notare che dietro di lui è pieno di bici ma nessuna auto in vista. Fosse stato in Italia l'avrebbero messo sotto dopo mezzo secondo!
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« Risposta #37 il: Gennaio 23, 2012, 08:28:16 pm »
tutti i contributi sulla congestion charge sono stati spostati nella nuova discussione dedicata:
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=799.0

infine segnalo il sito:
http://manchesterfoe.org.uk/campaigns/transport/bike/

The Love Your Bike campaign is based in Greater Manchester. We aim to promote cycling and to help make it an attractive, accessible and fun way to get around. Cycling is far more than a leisure activity: it is the low-carbon transport of the future. Co-ordinated by Manchester Friends of the Earth, we aim to work closely with other like-minded organisations and promote their activities.


riporto da altra discussione:
In Belgio si modifica il codice della strada per favorire i ciclisti. In sintesi, questi su alcuni tipi di strade potranno passare con il giallo o il rosso, dando precedenza agli altri veicoli. Inoltre vengono istituite le "strade ciclabili", zone con limite a 30Km/h dove le bici circolano in mezzo al traffico motorizzato con diritto di precedenza e divieto di sorpasso da parte delle auto.

una provocazione:

e  ancora:
CAMPANHA RESPEITE O CICLISTA!
« Ultima modifica: Gennaio 28, 2012, 10:26:29 pm by occhio.nero »
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« Risposta #38 il: Gennaio 30, 2012, 07:46:04 pm »
 :o

eccezionale!

pubblicato sul gruppo facebook e sulle news
« Ultima modifica: Gennaio 30, 2012, 07:54:06 pm by occhio.nero »
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« Risposta #39 il: Gennaio 31, 2012, 02:33:10 pm »


http://www.architetturaecosostenibile.it/curiosita/varie/mobilita-sostenibile-biciclette-obiettivi-494.html

Mobilità sostenibile e biciclette. Gli obiettivi per il 2050


Mobilita-sostenibile-bicicletta-aL?ambizioso obbiettivo fissato
dall?Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra
previste entro il 2050 non sembra raggiungibile con l?ausilio della
sola tecnologia. A questa conclusione è giunto un recente rapporto
dell?Agenzia Europea dell'ambiente, piuttosto critico sul
raggiungimento degli obbiettivi prefissati per il sistema della
mobilità all?interno dell?Unione, secondo cui, tra l?altro, i soli
miglioramenti tecnologici e l'efficienza dei carburanti non saranno in
grado di dotare l?UE degli strumenti necessari per raggiungere il
proprio obiettivo di ridurre del 60%  tra il 1990 e il 2050 le
emissioni provenienti dai trasporti se non verranno intrapresi
progetti alternativi di mobilità sostenibile.

IL RAPPORTO DELLA FEDERAZIONE EUROPEA CICLISTI
Mobilita-sostenibile-bicicletta-bIl comitato scientifico della
Federazione Europea Ciclisti (European Cyclists Federation, ECF) ha
dato un interessante approccio sull'argomento. Attraverso uno studio
specifico e dettagliato è stato quantificato che la riduzione di
emissioni delle biciclette rispetto ad altri mezzi di trasporto,
tenendo in considerazione anche i costi di produzione, di gestione e
dell?energia necessaria per l'uso della bicicletta, può essere
dell?ordine di oltre 10 volte superiore rispetto a quella derivante
dallo sviluppo delle tecnologie a favore delle autovetture e mezzi a
motore in genere.

Il rapporto parte da una considerazione introduttiva al quanto
esemplare: il target delle emissioni di GHG (Greenhouse Gas ? Gas
Serra) non dovrebbe superare nel 2050 i 308 milioni di tonnellate di
CO2 o meglio 588 kg/anno/pers., equivalente a:

   28000 km in bici
   5822 km in autobus
   2170 con la macchina (il doppio in moto)

Facendo due rapidi conti rispetto a come ci muoviamo all?interno e
all?esterno del nostro territorio, appare chiaro agli occhi di tutti
che il sistema mobilità è destinato ad entrare in conflitto con le
nostre abitudini ormai consolidate. A nulla valgono, secondo questo
studio, le innovazioni tecnologiche in termini di efficienza e di
scelte sulla tipologia di combustibile a minor impatto ambientale
(metano, GPL  per esempio); infatti, tutte le misure che rendono il
trasporto più conveniente ed efficiente, per paradosso,  fanno correre
il rischio di generare ulteriore spostamenti e quindi maggiori
emissioni.

E? il sistema dei trasporti nel suo complesso che è sotto accusa e può
essere migliorato.

Sempre secondo il rapporto, il focus dovrebbe essere concentrato sulla
velocità dei veicoli e ridurre il numero di veicoli motorizzati e ciò
può essere fatto attraverso una migliore pianificazione territoriale,
una pianificazione energetica complessiva ed ecosostenibile e
sviluppando le modalità della mobilità nel suo complesso. Il lavoro
della ECF si concentra sopratutto sulla scelta modale della mobilità.

IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ENTRO IN 2050
Mettendo a confronto le diverse modalità di trasporto privato e
pubblico con le biciclette elettriche e normali, l'ECF ha provato che
la UE è in grado di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas
serra tramite i trasporti previsti per il 2050; in che modo il
?ciclismo? può aiutare la UE a raggiungere tali obbiettivi? Secondo i
risultati di questo rapporto, la ricetta sembra essere veramente
semplice da apparire quasi banale: i cittadini della UE dovrebbero
impegnarsi ad utilizzare la bicicletta come i cugini Danesi hanno
fatto nel corso del 2000, utilizzando mezzi a due ruote per una media
di circa di 2,6 km al giorno. In tal  modo l?Unione Europea
raggiungerebbe il 25% del risparmio delle emissioni previste per il
settore dei trasporti soltanto modificando certe abitudini e con l?uso
semplicissimo e migliore della bicicletta.

"Pedalate 5 km al giorno invece che con mezzi a motore e raggiungeremo
il 50% degl'obiettivi proposti in materia di riduzione delle
emissioni", osserva l'autore Benoit Blondel, ECF Environment and
Health Policy Officer, aggiungendo che "il potenziale di
raggiungimento di tali obiettivi per le biciclette è enorme. E con uno
sforzo economico assolutamente esiguo: mettere sui pedali un maggior
numero di persone è molto meno costoso di mettere su strada le auto
elettriche?. Mi sembra un?osservazione di buon senso. Sempre Blondel
commenta: "Se vogliamo seriamente conseguire tali obiettivi, dobbiamo
cambiare il nostro comportamento. Non si tratta di muoversi di meno.
Riguarda piuttosto il modo in cui ci muoviamo e le opzioni di
trasporto messe a disposizione dai governi?, argomento, quest?ultimo,
tutto da approfondire, soprattutto in Italia.

A titolo esemplificativo lo studio dell?EFC fa notare che con il
volume di importazioni di petrolio greggio della UE pari a 955 milioni
di barili all'anno, se i cittadini della UE  pedalassero a livello di
quelli danesi sarebbe possibile ridurlo di circa il 10%!!

Un?altro risultato emerso dallo studio mette in evidenza che le
emissioni delle biciclette elettriche, peraltro utili per soggetti in
età avanzata, nonostante l?uso di accumulatori, sono equiparabili a
quelle delle biciclette normali. Infatti il 56% dei percorsi più
lunghi vengono effettuati dalle biciclette assistite elettricamente
sostituendo in sostanza circa il 39% degli spostamenti in automobile.
Si comprende così l?entusiasmo del Sig. Blondel per la bicicletta in
quanto il mezzo possiede un potenziale enorme, tutto da sviluppare,
per ridurre le emissioni provenienti dai mezzi di trasporto.

Verrebbe quasi da concludere: Forza gente? pedalate!!
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« Risposta #40 il: Febbraio 03, 2012, 06:23:17 pm »
Trento: il Comune Premia chi Sceglie la Bici anche l’Inverno
da amicoinviaggio

“Al lavoro in bicicletta“: si intitola così il concorso organizzato dall’Ufficio Mobilità del Comune di Trento che intende premiare chi, nonostante il freddo di questi mesi invernali ha scelto lo stesso le due ruote per recarsi al lavoro. Il fine è quello di promuovere l’uso della bicicletta in ambito urbano e non solo.

Per poter partecipare bisogna accertarsi che la propria azienda o ente pubblico abbia aderito all’iniziativa. Possono concorrere coloro che saranno andati al lavoro in bici almeno la metà dei giorni dei mesi di febbraio e marzo e anche chi per arrivare a Trento unisce la bicicletta ad un mezzo pubblico (treno, autobus). Non verranno i conteggiati i giorni in cui le strade saranno impraticabili a causa del maltempo.

L’iscrizione al concorso, i cui premi saranno assegnati ad estrazione, è possibile entro il 29 febbraio dopo aver compilato la scheda. I premi in palio sono ben 44 e vale la pena citare almeno i primi 3.

1) Un viaggio in bicicletta di 3 giorni per 2 persone messo a disposizione dall’agenzia cicloturistica “Due ruote nel vento”
2) Soggiorno di 2 giorni per 2 persone in Val di Fiemme messa a disposizione dall’ApT della Val di Fiemme
3) Una bicicletta messa a disposizione da Coop Superstore

Per l’elenco completo dei premi ecco il volantino.
Per informazioni rivolgersi al proprio referente lavorativo, o consultare il sito del comune, oppure contattare l’Ufficio Mobilità del Comune di Trento al numero 0461/884912


da altra discussione:
http://www.greenme.it/muoversi/bici/6842-bike-repair-station-stazioni-per-riparare-la-bicicletta

"Negli Stati Uniti stanno iniziando a diffondersi delle vere e proprie postazioni self-service in cui fermarsi a riparare gratis la propria bicicletta. Le innovative “Bike Repair Station” offrono gratuitamente tutti gli attrezzi necessari a rimettere in sesto la propria bicicletta in caso di imprevisti. Se durante la pedalata si avverte la necessita di alzare o di abbassare il sellino, di raddrizzare i raggi o di effettuare una qualunque riparazione, basterà raggiungere una delle apposite stazioni dislocate in vari punti della città.

riporto inoltre quanto segnalato sul gruppo facebook:
Come costruire città ciclabili? Il progetto Presto è sul web
http://www.movimentolento.it/it/resource/news/come-costruire-citta-ciclabili-il-progetto-presto-/


Il progetto europeo PRESTO da maggio 2009 a gennaio 2012 ha visto Brema, Grenoble, Tczew, Venezia e Zagabria lavorare insieme e confrontarsi sugli strumenti indispensabili per creare città a misura di biciclette: i risultati sono ora disponibili sul web

E' disponibile sul web anche in italiano la raccolta di buone politiche per favorire la diffusione del trasporto ciclistico urbano.
« Ultima modifica: Febbraio 15, 2012, 08:46:38 pm by occhio.nero »
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« Risposta #41 il: Febbraio 21, 2012, 08:28:24 am »
rigiro:
la bicicletta come soluzione della congestione urbana: La Bassa Valbisagno, un caso emblematico.


[...] Un modo per diminuire il numero di auto private presenti nella zona (che in questo caso possono essere vittima o causare danni ingenti, ma che nel migliore dei casi portano l’occupazione del poco suolo disponibile e il degrado ambientale) è realizzare opere che facilitino il cambiamento delle abitudini dei residenti, alleggerendo la pressione sul territorio già ampiamente sfruttato. Queste opere potrebbero essere anche usate per dare una opportunità in più al turista amante delle passeggiate od al pedalatore fuoristrada. [...]

da altra discussione:

Quella di cui vi parliamo oggi è un’iniziativa commerciale, messa in campo da un negoziante in Germania, per la precisione a Altlandsberg, distante 60 km, tra andata e ritorno, da Berlino. Lui è Peter Horstmann, canadese di origine, e di professione vende biciclette. Quando un suo dipendente, tempo fa, gli chiese cosa farne delle quaranta biciclette che i clienti avevano lasciato al negozio, rispose: Appendile al muro.

Con il trascorrere dei mesi le biciclette sono diventate 120 ed il negozio di Horstmann è diventato sempre più popolare proprio grazie a questa trovata, geniale, low cost e a dir poco originale. La bici più vecchia presente sul muro risale al 1933. Ci sono tutti i tipi di modelli, tra cui uno che un cliente ha riconosciuto come la bici che gli era stata rubata nel 1986 in una stazione ferroviaria. Il proprietario del negozio si è offerto di restituirgliela, ma l’uomo ha declinato: probabilmente nel frattempo ne aveva acquistata una decisamente più nuova!


(tratto da ecologiae.com)

segnalo la discussione:
Riconversione linee ferroviarie abbandonate
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=935
« Ultima modifica: Marzo 02, 2012, 04:50:54 pm by occhio.nero »
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« Risposta #42 il: Marzo 06, 2012, 09:03:06 am »
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Shizuoka-auto-senso-unico-far-spazio-bici/05-03-2012/1-A_001266379.shtml

Citazione
Shizuoka, auto a senso unico per far spazio alle bici

A Shizuoka in Giappone e' stato varato un ambizioso piano per la mobilita' sostenibile e per incentivare l'uso della bicicletta, un mezzo gia' molto usato nel Sol Levante - con 70/80 milioni di bici circolanti e con vendite di 10 milioni di esemplari l'anno il Giappone e' il terzo paese al mondo.
La conformazione della città obbligava i ciclisti a usare i marciapiedi, ma ora le regole del traffico sono state modificate e verranno aperte molte nuove piste ciclabili con un innovativo progetto pilota: l'idea di base consiste nel convertire alcune strade a doppio senso in strade a senso unico per le auto in modo da creare nello spazio lasciato libero delle piste per bici.
Anche gli incroci saranno modificati per agevolare il transito delle due ruote. Potenziati, infine, i parcheggi per biciclette.

certo è che, se queste notizie saranno relegate nella sezione "ambiente" e non ospitate in "economia" o "società", ho poca speranza...
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non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

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« Risposta #43 il: Marzo 06, 2012, 01:33:26 pm »
Stanno troppo avanti! Segnalato sul nostro gruppo facebook.

da altra discussione:
Berlino capitale a due ruote:
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/03/05/news/biciclette_berlino_piste-30975665/index.html?ref=search
Da Repubblica, un articolo sulle innovazioni della mobilità berlinese per agevolare gli spostamenti in bici.

da altra discussione:
Mi piace morto andare in bici
http://bicisnob.wordpress.com/2012/03/09/mi-piace-morto-andare-in-bici/

A Padova hanno realizzato una interessante azione di guerrilla cycling. Nottetempo il Collettivo Ciclisti Simpatici ha dipinto nei luoghi più pericolosi della città la sagoma della pista ciclabile (che non c’è) e la sagoma della vittima di un’incidente stradale. Trovo azzeccato il blitz e anche lo slogan scelto dai cicloguerriglieri: “Mi piace morto andare in bici”!.
« Ultima modifica: Marzo 12, 2012, 03:53:20 pm by occhio.nero »
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« Risposta #44 il: Marzo 14, 2012, 02:00:28 pm »
la foto non è nuovissima, l'articolo risale a novembre 2011, ma fa comunque il suo effetto.


è una buona prassi e un ottimo esempio di civiltà:



Boris Johnson, sindaco di Londra, si trasferisce in bicicletta dopo una riunione politica a Downing Street, una visione inimmaginabile dalle nostre parti.
Ve lo immaginate Alemanno?
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Tags: cultura auto_bici