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Autore Topic: la bici in stazione  (Letto 23993 volte)

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Offline ivox

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la bici in stazione
« Risposta #15 il: Maggio 15, 2012, 08:14:36 am »
Grazie per la delucidazione su trenord e regolamento. A quanto pare si parla solo di trasporto sul treno e niente più, quindi continuerò ad aprire la mia bici giù dal treno senza causare disturbo per i viaggiatori, in genere scendo per ultimo e lascio andare la folla.
Ivo - Brompton S8L Raw Lacquer - Brompton S2E-X Orange (in ritardo di consegna)

Offline alek78

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la bici in stazione
« Risposta #16 il: Maggio 15, 2012, 01:49:05 pm »
(Bici non pieghevole / non piegata) + assenza biglietto = 52 euro di multa
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline occhio.nero

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Re:la bici in stazione
« Risposta #17 il: Settembre 26, 2015, 12:48:49 pm »
da altra discussione:

Questo è un esempio tangibile che -volendo- le cose possono essere fatte BENE e in modo INTELLIGENTE!
Complimenti e... quanta invidia!  ::)

Io devo ancora smaltire il delitto che è stato fatto nella stazione di Saronno.
Ve lo racconto brevemente:
la stazione ferroviaria di questa città in provincia di Varese è considerata un punto d'interscambio cruciale per la rete lombarda e, per anni, la gestione delle ferrovie aveva reso disponibile un luogo coperto e custodito per il parcheggio delle biciclette.
Era composto da alcuni locali dotati di rastrelliere efficaci e telecamere. In aggiunta c'era una guardiola all'ingresso con un custode fisso a cui pagare il posteggio o mostrare l'abbonamento.
Era quindi possibile pagare giornalmente o attraverso differenti tipi di abbonamento, dai costi davvero popolari.

Per anni il deposito bici ha funzionato a pieno regime, tanto che se arrivavi verso le 8 diventava già difficile trovare uno spazio libero e, per inciso, gli spazi erano centinaia!
Era così sicuro che si potevano parcheggiare senza timori anche bici di valore. Io stesso per anni ho parcheggiato regolarmente una bici da corsa.

Qualche anno fa le ferrovie hanno programmato un ammodernamento della stazione (ancora in corso) e il deposito è stato chiuso.
Per il ripristino si sono mobilitati sedi locali di FIAB, utenti e politici in cerca di voti.
Le ferrovie hanno quindi promesso un nuovo avveniristico parcheggio bici, improntato alla sicurezza e all'efficienza, sullo stile nordeuropeo.

Pochi mesi fa ha aperto il nuovo deposito, pomposamente chiamato "velostazione". Da me ribattezzato "velodelusione".
Si tratta di un'area all'aperto con rastrelliere meno pratiche delle precedenti (per la chiusura dei lucchetti intendo) e una telecamera puntata sull'area.
Il parcheggio è posto sul retro della stazione, in una zona defilata e l'area è recintata ma i cancelli sono sempre aperti.
Ma dove sono finiti gli accessi con tornelli e badge che ci avevano promesso?!?

Ora il problema è questo: i furti sono numerosissimi perché, è vero che le telecamere riprendono l'atto, ma poi trovare il ladro pare sia impossibile.
Inoltre le telecamere funzionano solo in registrazione, nessuno le guarda in tempo reale, quindi ladri e vandali fanno quello che vogliono perché nessuno vede per intervenire.

Il risultato è che moltissimi utenti (come me) hanno smesso di utilizzare questa "velostazione" e chi lo fa ci parcheggia bici vecchie e rotte nella speranza di trovarle al rientro.

 >:(
Federico
Tikit; DahonMuP24; Nanoo; DashP18; BromptonS6L
pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

Offline gip

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Re:la bici in stazione
« Risposta #18 il: Novembre 07, 2015, 03:14:39 pm »
Ciao a tutti. Mi sono imbattuto in questa bici sul web: la Panasonic Traincle:


free image upload

Una bicicletta giapponese piccola piccola e leggerissima. Solo 6,5 kg per la versione 6500 e addirittura 5.8 kg per la 5800. Se non fosse che è costruita in titanio non sarebbe niente di speciale. Effetto criceto sicuro e priva di marce.
Ha però un'interessante caratteristica. E' stata progettata su specifiche della Japanese Railways che mette a disposizione dei suoi passeggeri, nelle stazioni ferroviarie e metropolitane, dei contenitori/portabagagli chiusi a chiave. Questa bici è progettata per essere appunto stivata in questi depositi.


caricare immagini

In sostanza una monetina al mattino permette di lasciare la pieghevole al sicuro per tutto il giorno, tranquilla e sicura, senza doversi porre per tutto il giorno la fatidica domanda: "Troverò la bici stasera?". E senza vedere il desolante spettacolo di decine di biciclette incatenate a strati ovunque sui piazzali delle stazioni, ma comunque alla mercé dei vogliosi di passaggio.
Non è che questo macinino costi poco (http://global.rakuten.com/en/store/zitensyadepo/item/peht/?s-id=borderless_recommend_item_en) ma per depressi come noi italiani resta un inarrivabile esempio di civiltà. Accontentiamoci delle 'rasssstrelllliere' di Marino (giusto per fare del qualunquismo dozzinale).
Ciao a tutti.
Solo chi pedala va avanti!

Offline Hopton

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Re:la bici in stazione
« Risposta #19 il: Novembre 07, 2015, 08:14:07 pm »
Se poi uno volesse usufruire di questo servizio e allo stesso tempo evitare di cricetare, gli converrebbe usare una Brompton: se capisco bene le misure di questo gioiellino al titanio sono 58,3x55x35 cm contro i 58,5x56,5x27 della Brompton, quindi anche la Brompton dovrebbe entrare senza problemi in quei contenitori / portabagagli.
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
Brompton M6L blu cobalto, Strida Evo Silver

Offline gip

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Re:la bici in stazione
« Risposta #20 il: Novembre 07, 2015, 10:06:40 pm »
Penso di si. Non credo sia un millimetro e mezzo in più della Brompton che impedisce allo sportello di chiudersi. Anche il cricetamento della Traincle in qualche modo si risolve. Un cambio al mozzo qua e una giga corona la, la facciamo diventare un missile terra terra. Quello che mi rode sono gli armadietti. Qui da noi dove sono? Dove li trovo? (Ci può essere una domanda più stupida >:(?) Quest'anno mi avrebbero fatto tanto comodo alla stazione metro di Fermi a Collegno dove prendo la metro e dove potrei lasciare la bici sabato e domenica. Per poi riprenderla il lunedì per andare alla zona industriale di Rivoli, dove lavoro. A Fermi non c'è nulla che vada nella mia direzione. Una specie di Vladivostok dove finisce la ferrovia e ti ritrovi davanti l'oceano :-[. L'unico taxi che ho visto è stato in giugno ed era su un carro attrezzi. C'è una stazione di bike sharing ma non ci ho mai visto una bici. In realtà a me basterebbe un luogo sicuro dove mettere la due ruote e non occorre esattamente un armadietto. Ma anche questo è solo un sogno. Dannati giapponesi le inventano tutte per far crescere il mio senso di inferiorità e la mia frustrazione.
Solo chi pedala va avanti!

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