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Autore Topic: pieghevole e treni regionali (pendolari e non)  (Letto 337950 volte)

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Offline Vittorio

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #180 il: Aprile 09, 2014, 08:04:02 pm »
Ciao a  tutti,
dopo tanto tempo, torno con una prova di carico, stavolta a bordo dei nuovi treni FLIRT di Stadler; mi riferisco in particolare agli ETR 343 di Sistemi Territoriali, ma in gran parte le mie osservazioni dovrebbero essere applicabili anche agli analoghi treni in servizio con TiLo, SAD, Trentino Trasporti, FER/TPER, Garganica e Bari Nord.

Cominciamo dal posto in assoluto più comodo: i due posti con seduta ribaltabile in corrispondenza della postazione per un invalido in carrozzella, vicino alla ritirata: basta appoggiare la bici, abbassare il sedile e accomodarsi.
Naturalmente a patto che non ci sia nessun avente diritto al posto, beninteso... (improbabile comunque; sui treni SAD, poi, le postazioni così attrezzate sono quattro, quindi...)



Quasi altrettanto comoda è la coppia di sedili non ribaltabili posta lì a fianco, con seduta fissa ma sempre con ampio spazio per far scorrere la bici e infilarla sotto. Un pittogramma indica che questi posti sono indicati preferibilmente per le signore in dolce attesa o per persone con difficoltà di movimento, proprio perchè sono più spaziosi degli altri, per cui anche qui vale il discorso di prima; peraltro sul treno che ho visto io i sedili come questo sono tre, sempre nella carrozza con ritirata.



A proposito, se la natura chiamasse, la ritirata è così ampia che ci si può agevolmente portare appresso la bici durante l'espletamento delle funzioni corporali (certe cose vanno fatte con calma, senza il patema: oddio mi staranno fregando la bici?).

Altre possibilità: appena saliti sul treno (la foto è fatta appoggiandomi al corrimano interno della porta) si può infilare la bici sotto i sedili più vicini (questa posizione potrebbe non essere utilizzabile sugli ETR 170 della SAD e sui treni ETR 341 di sola prima classe della Bari Nord, che hanno arredi diversi), e il bello è che lo si può fare da dietro, quindi anche se il sedile è già occupato da un'altra persona. Come si vede nella foto (in basso a destra), anche una bici non piccolissima come la Vitesse entra giusta giusta ...



... e soprattutto non sporge nel corridoio.



Non ho provato a infilare la bici sotto i sedili successivi, perchè c'erano altri viaggiatori, ma ritengo che la cosa sia fattibile anche se forse un po' meno agevole. Il segreto (e qui tanto di cappello a chi ha progettato l'arredamento) è nei sedili montati completamente a sbalzo, senza piedi o mensole che rubano spazio come si vede su molti altri treni anche moderni. Addirittura l'intelaiatura di sostegno sembra fatta apposta per lasciare una nicchia per il pedale! (se facessi il pendolare, però, credo che passerei ai pedali smontabili; è la seconda o terza volta che mi trovo alle prese con l'ingombro del pedale destro). La scarpa rossa che si vede è di una gentile signorina del tutto ignara di quello che stavo combinando sotto il suo sedile... finchè non è partito il flash.



Per i percorsi più brevi, in cui non vale la pena di armeggiare troppo, si può appoggiare la bici contro gli strapuntini chiusi e sedercisi accanto.
 


Infine, nel breve corridoio all'altezza della ritirata, segnalo un originale allestimento: il cosiddetto "appoggio lombare", cioè una sorta di salsicciotto imbottito su cui appoggiare le terga pur restando in piedi.



Una bici piegata vi si inserisce agevolmente sotto e non ingombra eccessivamente il corridoio; inoltre lì accanto ci sono altri strapuntini su cui eventualmente sedersi.



A questo punto qualcuno si starà chiedendo quante bici in tutto si potrebbero trasportare su un FLIRT; la risposta varia da treno a treno, perchè ce ne sono da tre a sei carrozze e con arredamenti diversi, comunque nel caso dell'ETR 343 io ho calcolato dodici sotto i sedili, quindi in posizione completamente protetta e fuori vista, più un numero imprecisato negli ampi spazi comuni presso gli strapuntini. Da tener presente nell'organizzazione delle prossime gite... :)

In definitiva, credo di amare questi treni (oltre che per tutte le loro altre ottime caratteristiche) e non posso che sperare che si diffondano sempre più sulle patrie rotaie: al momento siamo a poco più di 90, fra Canton Ticino/Lombardia, Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia, e un'altra ventina sono in consegna o in costruzione, fra cui quattro per Trenord, destinati alla linea Varese-Stabio-Mendrisio-Lugano (ma temo che verranno pronti prima i treni della ferrovia...).

Vittorio
« Ultima modifica: Aprile 09, 2014, 08:51:47 pm by Vittorio »
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #181 il: Aprile 09, 2014, 08:20:52 pm »
Bel treno!  Niente da dire. Secca un po' però sapere che andiamo a comprarli dagli svizzeri...
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Offline Vittorio

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #182 il: Aprile 09, 2014, 08:46:49 pm »
Se vuoi un lavoro fatto bene, ti rivolgi agli esperti, e in fatto di treni gli svizzeri guai a chi li tocca.... ;)
Comunque alle ultime forniture per FER/TPER e Sistemi Territoriali (una trentina di treni in tutto) partecipa anche l'AnsaldoBreda di Pistoia: Stadler invia dalla Svizzera le due carrozze d'estremità, con le cabine e la parte elettrica di potenza, e tutti i carrelli, e AnsaldoBreda costruisce le carrozze intermedie e mette insieme il treno prima di collaudarlo e consegnarlo al cliente.

Nel panorama dei treni regionali moderni, credo che il FLIRT sia ai massimi livelli, probabilmente superiore al Coradia di Alstom (Minuetto e derivati) e direi che se la gioca col Desiro di Siemens (che in Italia non è stato acquistato da nessun'azienda ferroviaria), ma ha dalla sua una versatilità impressionante (praticamente è un Victorinox su rotaie) grazie a una concezione modulare molto azzeccata che permette al produttore di esaudire le richieste del cliente, accorciare i tempi di consegna e probabilmente contenere i prezzi. Non so che dire dell'AGC di Bombardier, perché non l'ho mai visto se non in fotografia... e con questi abbiamo completato il giro dei grandi produttori. Ci sarebbero poi PESA (Polonia) e CAF (Spagna), che hanno piazzato qualcosa in Italia, ma non mi sembra che siano prodotti significativamente differenti da un Minuetto.

Chiudo con un aneddoto che sicuramente un esperto come te sa valutare, o meglio una battuta di un macchinista reduce da alcune settimane di prove con uno dei primi FLIRT di TiLo, che a un collega che gli aveva chiesto come andasse quel treno nuovo ha risposto solo: "siamo andati avanti e indietro un mese e non s'è mai aperto una volta l'I.R."

Vittorio
« Ultima modifica: Aprile 09, 2014, 08:53:33 pm by Vittorio »
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Offline gip

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #183 il: Aprile 10, 2014, 07:52:24 am »
Concordo con te. Ho visto più volte i Flirt in costruzione a Pistoia e devo dire che sono fatti molto bene anche come struttura oltre che come allestimenti. Ho avuto la fortuna di andare anche sulle linee di costruzione dei Desiro che, devo dire, non sono da meno dei Flirt. Tutti questi treni hanno una caratteristica in comune. Prima che fatti sono 'pensati' molto bene. Prima di iniziare a disegnarli vengono discussi molto a lungo ed ogni aspetto valutato. I divani cantilever ad esempio danno molti vantaggi anche se alla fine sono più pesanti. Primo fra tutti è la pulizia che per i tedeschi è un aspetto primario. Ho visto in Germania usare (anche se sperimentalmente) dei robottini per pulire i veicoli. Poi lasciano ampio spazio utile per i bagagli e, perché no, per le bici piegate (come tu hai fatto vedere).
E' un modo differente dal nostro di concepire le cose. Noi facciamo tutto in fretta senza mai poter modificare ciò che non funziona bene. Loro aspettano sino a che non sono assolutamente convinti di quello che fanno. Partono poi con la costruzione delle serie dopo aver valutato a lungo i prototipi.
Altra grossa differenza sta nell'abitabilità dei treni. Noi usiamo ancora i passi da 1,7 ml mentre loro ormai sono a 2 e più ml anche in seconda classe. La sono rimasti pochi i treni con i nostri passi. Tutto a vantaggio delle gambe e della comodità generale. Certamente cala la redditività del treno ma evidentemente per loro non è prioritario.
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #184 il: Aprile 12, 2014, 10:39:55 am »
Complimenti per l'analisi dettagliata.
Segnalato tra le fotonotizie in prima pagina.
:)
Federico
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #185 il: Maggio 27, 2014, 12:25:24 am »
Nuova prova di carico ieri sulla ferrovia Brescia-Edolo di Trenord: all'andata ho finalmente avuto la fortuna di incocciare in uno dei moderni ATR 115, modello GTW 2/6 di costruzione Stadler, fratelli minori del Besanino e uguali agli ATR 100 e 110 già in servizio rispettivamente in val Venosta e sulle linee Adria-Mestre e Udine-Cividale.

Costruzione Stadler e infatti l'aria di famiglia con i FLIRT si nota subito, ma gli spazi interni sono meno articolati e in pratica il posto migliore per piazzare una bici è nell'ambiente a pavimento basso di ogni carrozza, sotto i sedili che per fortuna hanno ampio spazio sottostante: sotto i primi due (uno dei quali ha la seduta ribaltabile per fungere anche da spazio per invalidi in carrozzella) c'è forse un paio di centimetri in meno, a causa del pavimento che in quel punto descrive uno scivolo per compensare una leggera differenza di livello, nondimeno la Vitesse c'è entrata, sia pure a pelo.

Più comodi gli altri sedili, sotto i quali il pavimento è in piano: come si vede la bici scompare completamente, senza sporgere minimamente.ma restando facile da mettere e togliere.

In totale i posti così utilizzabili dovrebbero essere 14, di cui 6 nella carrozza con ritirata (lato Edolo su questa linea) e 8 nell'altra (lato Brescia) (edit:) 21, di cui 9 nella carrozza con ritirata e 12 nell'altra che ha un maggior numero di sedili. Naturalmente le Brompton con manubrio M possono essere infilate in piedi tra gli schienali anzichè coricate.

Al ritorno, invece, un tuffo nel passato, e non solo perchè mi è capitata l'automotrice ALn 668.121 di fine anni settanta in livrea storica

ma perchè tra pavimento alto e claustrofobici vestiboli dove due persone fanno fatica a incrociarsi, l'unica possibilità per trasportare le bici è il bagagliaio

dove ci sono rastrelliere per quattro bici "intere" da caricare in verticale, la cui parte inferiore serve però ottimamente per bloccare una ruota di una pieghevole in modo che non si rovesci con i sobbalzi della marcia


Sulla Brescia-Edolo le automotrici di questo modello sono solo due (più una dozzina con un solo vestibolo centrale, molto più pratico), ma tra FS e altre ferrovie regionali ci sono ancora oltre 150 macchine di questa serie, che non brillano certo per accessibilità.

Vittorio
« Ultima modifica: Giugno 02, 2014, 10:44:24 pm by Vittorio »
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #186 il: Maggio 27, 2014, 07:27:51 am »
Naturalmente le Brompton con manubrio M possono essere infilate in piedi tra gli schienali anzichè coricate.
anche la mia tratta mi pare coperta da codeste carrozze, non ho ancora potuto verificare esattamente la cosa, essendo ancora sprovvisto di bici, ma ad una prima occhiata anche a me sembra che possa starci in piedi (anche se ha il manubrio ad s), temo un po' per la sella in caso di tubo non standard, ma anche qui, non è il mio caso, grazie Vittorio!
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #187 il: Maggio 27, 2014, 10:22:35 am »
anche la mia tratta mi pare coperta da codeste carrozze,........

Credo di no; almeno in Piemonte non mi risultano impieghi di treni Stadler, nè GTW (Diesel) come questo, nè FLIRT (elettrico); probabilmente si tratta dei Minuetto, sui quali in passato qualcuno aveva già fatto prove di carico e inserito foto. Da fuori la linea è abbastanza simile per cui non è impossibile confonderli.

Vittorio
« Ultima modifica: Maggio 28, 2014, 11:53:38 am by Vittorio »
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Offline Lazbaj

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #188 il: Maggio 27, 2014, 10:43:11 am »
Una rapida domanda a cui probabilmente avete già dato risposta, perdonatemi ...
non vi è nessuna controindicazione a riporre una bici pieghevole sdraiata sul fianco?
Non ci sono da temere guasti di nessun tipo?
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Offline mancio00

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #189 il: Maggio 27, 2014, 11:01:38 am »
scusa vittorio, intendevo che le sedute mi paiono molto simili come ingombri ed interstizi, sicuramente l'esterno del treno è decisamente diverso ;)
proprio oggi hanno rimesso il vivalto, treno che avevano tolto qualche mese fa per metterlo su un'altra tratta, anche qui lo spazio è decisamente a portata di brompton mi sembra… non vedo l'ora di provarci (più che altro perché non vedo l'ora di tornare a pedalare :P )
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #190 il: Maggio 27, 2014, 12:32:16 pm »
@Lazbaj:
sicuramente c'è da fare un po' di attenzione soprattutto al deragliatore del cambio (infatti la bici la corico sempre col deragliatore in alto) e alla lunga qualche graffio alla vernice può sempre capitare, ma non mi sembra che ci sia da preoccuparsi di molto di più. Almeno con le bici a piega centrale in cui il manubrio rimane all'interno (come la mia Dahon che quando è sdraiata appoggia soprattutto sul pedale e sul disco nero di protezione del dado della ruota anteriore); per quelle col manubrio all'esterno tipo le Tern o per le Brompton non ti saprei dire.
Poi naturalmente dipende dalle "condizioni ambientali"; ultimamente ho provato treni nuovi e generalmente puliti, ma se sotto il sedile ci fosse una discarica di rifiuti tossici anch'io esiterei un po'...

@Mancio:
credo che l'unica sia provare, magari in un momento di morta (tipo domenica mattina), perché i sedili si somigliano un po' tutti ma a volte basta poco per fare la differenza; non ho esperienza diretta di Vivalto né di Minuetto, però se guardi i miei vecchi messaggi vedrai che basta che i sedili abbiano un piede centrale (come sui treni a due piani TSR della Lombardia) o una mensola un po' più pronunciata (tipo metropolitana di Brescia) e improvvisamente gli spazi realmente sfruttabili si riducono, a volte anche di parecchio.

Vittorio
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #191 il: Maggio 27, 2014, 02:18:38 pm »
vittorio scusa, c'è un modo abbastanza infallibile, per avere l'esatto modello del treno che arriva in stazione? chessò, magari il nome è stampigliato in un posto preciso o altre accortezze che potrebbero facilitarci l'individuazione del treno?
così appena ho la bici nuova, comincio a fare delle micro recensioni sui mezzi dove ci sta comoda ;)
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #192 il: Maggio 27, 2014, 03:45:28 pm »
Allora, su Minuetto, Vivalto e sui nuovissimi Jazz (in pratica dei Minuetti un po' più lunghi) il nome commerciale è scritto sulle fiancate vicino alle cabine, altrimenti bisogna guardare la marcatura unificata, che è una stringa di 12 cifre apposta in basso al centro della fiancata, di cui quelle dalla quinta all'undicesima identificano in maniera univoca il singolo rotabile ma anche le principali caratteristiche e quindi il tipo.
Nel dubbio, fotografa la marcatura e ti identifico il modello

Vittorio
« Ultima modifica: Maggio 27, 2014, 04:06:12 pm by Vittorio »
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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #193 il: Maggio 27, 2014, 06:01:40 pm »
Citazione
proprio oggi hanno rimesso il vivalto, treno che avevano tolto qualche mese fa per metterlo su un'altra tratta, anche qui lo spazio è decisamente a portata di brompton mi sembra…
Qui ti rispondo io Mancio. Il Vivalto ha i sedili contrapposti solo sul piano superiore e pertanto lo spazio tra i divani utilizzabile per nasconderci una bici lo trovi solo sopra. In particolare lo spazio tra le zampe è 56 cm e l'altezza utile sotto il sedile è 27 cm. Una Brompton se non sbaglio ha più o meno queste misure. Quindi la certezza che possa starci si ha solo provando. In teoria potrebbe starci anche in piedi. Quello che è certo è tutte le altre bici non entrano ne tra ne sotto i divani. La mia Atala ad esempio non ci entra tutta e resta sporgente. Resta il fatto che comunque ti devi fare le scale. Molto meglio mettere la bici sulla vettura semipilota nel vano biciclette. E' fatto apposta anche per le bici normali. Qui il problema diventa capire da che parte sta la pilotina quando arriva il treno. Io di solito aspetto il treno a metà marciapiede e quando lo vedo in lontananza guardo se ha in testa la locomotiva o la pilotina e mi sposto in conseguenza in modo di essere li quando si ferma.
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Offline mancio00

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Re:pieghevole e treni regionali (pendolari e non)
« Risposta #194 il: Maggio 27, 2014, 06:30:23 pm »
grazie gip, la pilotina da noi è quasi sempre in coda, spesso però è chiusa, d'inverno invece, è a temperatura ambiente, per carità, si tratta di 20 minuti scarsi e la mattina mi aiuta a svegliarmi per bene, comunque mi ruga un po' trattare la mia pieghevole come una bici normale… come mi ruga assai vedere altri con la pieghevole che la lasciano aperta -_- quanto alle scale, sicuramente con una brompton, che quando è chiusa rimane tale, non credo che avrei troppe difficoltà a farle, vi aggiornerò dopo il 9 giugno però ;)
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