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Autore Topic: L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)  (Letto 65378 volte)

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Offline Hopton

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #15 il: Ottobre 22, 2012, 01:08:45 pm »
Va bene cedo alla violenza. ;D Vorrà dire che ne approfitterò per fare una passeggiata a Bellagio, che è poco dopo. :)
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #16 il: Novembre 04, 2012, 08:02:18 pm »

Articolo da Repubblica del 03/09/2010
Citazione da: occhio.nero link=topic=141.msg431#msg431 date=1310494800
In piedi e senza pedali il ciclista è hi-tech

In piedi e senza pedali
il ciclista è hi-tech


Si snoda e si arrotola intorno a un palo, a prova di ladro. Entra in uno zaino. Oppure è verticale. Nel mondo delle due ruote va di moda la tecnologia applicata alla funzionalità. Ma personalizzata

di PAOLA COPPOLA
A prova di ladri, che si snoda e si arrotola intorno a un palo. Pur sempre con due ruote ma senza sellino o pedali. Sofisticata, in stile Bauhaus, acciaio e cuoio. La stagione d'oro della bicicletta come mezzo di trasporto passa dalla fantasia dei designer, scatenati a immaginare soluzioni ardite per trasformarla in un mezzo per sfidare il traffico urbano. Alcune soluzioni sono in mostra alla Eurobike di Friedrichshafen, la più grande esposizione europea dedicata alle bici che si è aperta ieri in Germania, altre sono prototipi, innovazioni pluripremiate.

Come la "bicicletta avvolgibile", due ruote che diventano una catena, inventata dal poco più che ventenne designer inglese Kevin Scott, (primo premio del Business design centre inglese), la Dreamslide che si vede a Parigi, immaginata da Jean Marc Gobillard dove si pedala, sì, ma restando in piedi. Una mezz'ora di esercizio e via. Prima ancora una bicicletta di quarta generazione come la Victor Bike del canadese Robillard, o pezzi d'arte come la BauBike del danese Jakobsen. Piacciono agli americani le "balance bike", senza pedali, per bambini anche di un anno, arrivate dall'Europa e che, scrive il Wall Street Journal, registrano un'impennata di vendite.

Tante idee nel genere mignon: la Brompton, detta il "coltellino svizzero", premiata dalla Regina Elisabetta, e in Italia - dove si sconta un ritardo rispetto al nord Europa nell'uso e nelle infrastrutture - potremmo vedere nelle strade quella disegnata dall'architetto Alessandro Belli. Ultraleggera e compattabile, piccola da entrare in uno zaino (pesa 4 chili, con un motore elettrico e ruote di 35 centimetri). Prototipo di veicolo minimo pensato per budget contenuti, segnalato al XXI Compasso d'oro. "La bici è un oggetto apparentemente semplice, ma le componenti sono frutto di un'evoluzione che si è sviluppata in 140 anni", dice Belli. "La sfida è ottenere un oggetto che sfrutti il meglio nel campo dei materiali per una nuova forma di mobilità". Sulle pieghevoli la sfida resta aperta: "Dei 120 milioni di bici vendute nel mercato mondiale, solo 300mila l'anno - continua - restano pesanti e costose". La "sua" ora è al centro di un progetto per produrla di cui si occupa un consorzio di 7 partner finanziato dall'Unione europea con 2,2 milioni di euro.

La due ruote ce la mette tutta per conquistare le città. "La cultura della bici come mezzo di spostamento comincia appena a diffondersi in Italia", chiarisce Piero Nigrelli, responsabile bici dell'Ancma-Confindustria, l'associazione dei produttori. "A Copenhagen l'obiettivo è che la metà della popolazione si sposti in bici entro il 2015, noi procediamo a macchia di leopardo con città come Ferrara dove è un mezzo diffuso e altre che non hanno le ciclabili". "La ricerca di modelli alternativi è un tentativo di diversificazione per distinguere dalla massa un oggetto semplice: per le bici da corsa l'attenzione è sui materiali; per quelle da città privilegiamo comfort e personalizzazione, per farne un oggetto fashion", dice Antonella Nigro, communication and marketing manager della Montante, eccellenza del made in Italy all'estero dove esporta il 60% della produzione. Modelli degli anni '30 in chiave contemporanea. E dalla storica Bianchi, Federica Algeri chiarisce: "Il consumatore vuole una bici-camaleonte che risponde a esigenze diverse e la gamma ibrida, via di mezzo tra mountain bike e bici da corsa, va per la maggiore".
« Ultima modifica: Novembre 04, 2012, 08:10:24 pm by Hopton »
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« Risposta #17 il: Novembre 11, 2012, 07:55:35 pm »
--- ADMIN ON

segnalo:

Ricicletta, la bici fatta con bottiglie di plastica
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3989

--- ADMIN OFF



Nulla, le bamboo bikes hanno preso il via, stanno espandendosi  ;D

  presenta le sue:



while living in africa, a group of entrepreneurs from amsterdam observed that the continent's export of manufactured goods was lacking.
rich in raw materials including cocoa, crude oil and coffee beans, africa unfortunately does not reap the benefits of its land.
much of these natural ingredients are shipped to western countries and china to be processed and made into real product,
ultimately sold at a much higher price, making the profit margins between supplier and producer incomparable.blackstar was born out of this. harnessing ghana's bamboo harvest, the dutch company's desire was to produce a bike from the sustainable material
for urban transport, which while being ecologically sustainable and stylish, was also a socially responsible venture providing immediate economic benefits
to the local community.with their concept, blackstar aims to support africa's labour force and entrepreneurs, providing formal employment that not only embodies
the future development of african product and trade, but also address green consumption and environmental values. each bike frame is made
from bamboo sourced from central ghana, which is then skillfully fabricated by craftsmen who bind the wooden components together using sisal fibres
derived from northern ghana. the result is a design which is not only charming but supporting the community on a bigger financial and social scale.















altre foto: http://blackstarbikes.nl/en/gallery/

Sito web: http://blackstarbikes.nl/

fonte articolo: http://www.designboom.com/art/bamboo-bikes-by-blackstar/
« Ultima modifica: Agosto 25, 2013, 10:52:24 am by occhio.nero »
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« Risposta #18 il: Novembre 21, 2012, 03:05:46 pm »
http://www.repubblicaletteraria.it/Bicicletta_rivista.htm

Citazione
Bicicletta o bicicletto?
Ricerca di Fausta Samaritani

[....]

Fu chiesto un parere illuminante a medici illustri: l’uso della bicicletta (o bicicletto) era utile o sconveniente per la salute? Il pedale poteva forse provocare deformità al piede? Il sellino poteva danneggiare gli organi genitali? Il notissimo Cesare Lombroso asserì che il velocipedismo era «ginnastica applicata», quindi utile alla salute. L’avvocato Vincenzo Monaco pubblicò un «Decalogo di consigli», in 25 punti, che la «Rivista Velocipedistica» riprese nel numero 327 del 27-30 ottobre 1894.
[...]

Bicicletto o bicicletta? La Crusca non si era ancora pronunciata.
Nascosto dietro lo pseudonimo «Argo», nel numero 43 de «Il Ciclo», 19-20 maggio 1894, un poeta prese una netta posizione su questo importante dilemma: maschio o femmina?

Per me lo dico a tutti, io la considero
La sposa mia, l’amante prediletta,
Ed è per questo che chiamar desidero
Il bicicletto ancora bicicletta.
[…]

 

8 marzo 2006 Giornata mondiale della donna
La Repubblica Letteraria Italiana
« Ultima modifica: Agosto 11, 2014, 04:32:35 pm by occhio.nero »
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« Risposta #19 il: Novembre 21, 2012, 09:33:56 pm »
Interessante: sapevo dell'incertezza di genere della parola "automobile" (nel 1909, nel Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti era ancora maschile, e ci volle l'esemppio di Gabriele D'Annunzio per imporre il genere femminile), ma della bicicletta no. Grazie
Vittorio
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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #20 il: Novembre 21, 2012, 10:10:13 pm »
anche questo merita un +1 ma te l'ho già dato, articoli eccezionali, io prenderei in considerazione l'idea di spostarli in una sezione a parte, essendo articoli storico culturali dovrebbero essere sempre fruibili, sennò vengono persi nel mare magnum delle news quotidiane.
Lorenzo - Tern Link P9

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« Risposta #21 il: Novembre 21, 2012, 10:26:34 pm »
Lorenzo il tuo è un ottimo suggerimento, direi che bisognerebbe creare una sottosezione apposita della rassegna stampa per questi articoli dalla valenza cultural/lisergica.  ;D
Mi metterò all'opra per fare una cernita, e poi vediamo cosa fare.  ;)  Ovviamente bisognerà pensare a un titolo adeguato per la nuova sezione, non so, ad es. "la mobilità nella storia" o roba del genere.
Mario
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« Risposta #22 il: Novembre 22, 2012, 09:42:38 am »
anche questo merita un +1 ma te l'ho già dato
troppo gentile, grazie, però non è che mi puoi lasciare così a bocca asciutta... uno si sbatte, fa le capriole e poi? una pacca sulla spalla non basta! voglio una birraaaaa!!!!  ;D
oddio, a quest'ora va bene anche un doppio caffè ristretto!  :)

ps: cmq, della poesia di "argo" che mi dite? Il piacere di montare il femminile non si può sentire!  ;D
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« Risposta #23 il: Dicembre 14, 2012, 08:59:07 am »
La bicicletta realizzata con materiali riciclati, chiamata Ricicletta, è tra i cinque progetti premiati, durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si è svolta dal 17 al 25 novembre.



Nel corso della manifestazione, il Consorzio Cial (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio) aveva indetto il concorso online “Ricicloamatore – Chi Riduce Vince”, attivo per tutti i nove giorni dell'evento, al quale era possibile partecipare rispondendo ogni giorno a due semplici domande sull’alluminio, la raccolta differenziata degli imballaggi e il loro riciclo. Il premio finale? Era proprio la Ricicletta, la city bike realizzata dal riciclo di 800 lattine per bevande.

E ieri a Roma presso la sede italiana della Commissione Europea, si è svolta proprio la premiazione delle migliori azioni promosse in Italia durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che ha visto tra i cinque vincitori il Cial.



Il Comitato promotore della SERR, composto fra gli altri dal Ministero dell’Ambiente, dall'Unesco, da Federambiente e da Legambiente, ha scelto di premiare l’iniziativa del consorzio per l'ampio successo riscosso, con oltre 15mila partecipanti e per il metodo utilizzato per promuovere un messaggio ambientale chiaro e diretto: “Un gioco che, visto l’ambìto premio Riciletta, paradigma perfetto del riciclo e della mobilità sostenibile, ha spinto moltissimi ad informarsi correttamente sulle tematiche ambientali”.

In qualità di vincitore dell'edizione italiana, il progetto “Ricicloamatore – Chi Riduce Vince” rappresenterà il nostro paese durante le premiazioni europee che vedranno in gara 23 stati. "Un'enorme soddisfazione per il Consorzio - ha detto tramite un comunicato il Direttore di Cial Gino Schiona – considerando soprattutto che l’Italia con le sue 5.261 azioni intraprese è stata, in assoluto, la nazione europea col più alto numero di progetti in atto".

Dopo la bici in cartone riciclato creata in Israele, il mezzo ecologico e salutare per eccellenza, è diventato così il premio e l'esempio di un riciclo tutto italiano.

Francesca Mancuso

Cial: http://www.cial.it/eventi.shtm#
fonte: http://www.greenme.it/muoversi/bici/9259-ricicletta-serr
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« Risposta #24 il: Dicembre 14, 2012, 10:33:01 am »
felice della vittoria ma dovrebbe essere la norma non l'eccezione :(

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« Risposta #25 il: Dicembre 14, 2012, 11:33:46 am »
Felice anch'io della vittoria, ma da non tecnico mi pongo un dubbio: noi ci preoccupiamo delle sigle delle varie leghe d'alluminio usate per i telai delle nostre pieghevoli per la maggiore o minore resistenza, ma da una lega d'alluminio di lattine riciclate che caratteristiche ci possiamo aspettare? Vero che sovradimensionare un po' la struttura potrebbe compensare, ma forse l'alluminio riciclato non sarebbe meglio usarlo per parti non strutturali?
Non lo so, ripeto che non sono un tecnico, ma è una curiosità che mi è venuta

Vittorio
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« Risposta #26 il: Dicembre 14, 2012, 11:48:15 am »
ti rispondo per quel poco che ne capisco: a differenza della plastica riciclata che perde molte delle sue caratteristiche e che ad esempio nell'azienda per cui lavoro non viene usata in percentuali maggiori di 20 rispetto al totale, l'alluminio è uno di quei materiali che può essere riciclato infinite volte ed essere sempre come nuovo.

http://www.cial.it/caratteristiche-alluminio.shtm
http://www.eco-ricicli.it/lattine.php

Citazione
l’alluminio può essere riciclato al 100% e infinite volte senza perdere le sue caratteristiche originali. In Italia, Paese privo di miniere di bauxite che ha sopperito alla mancanza di materia prima divenendo eccellente nell’industria del riciclo (è al terzo posto nel mondo dopo USA e Giappone a pari merito con la Germania), il 40% dell’alluminio circolante è frutto del riciclo.

insomma, probabilmente tutte le bici in alluminio hanno una percentuale di materiale riciclato. evidentemente il merito di questa è che ne ha il 100%, o che ne abbia fatto motivo di vanto.
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« Risposta #27 il: Dicembre 14, 2012, 11:50:32 am »
complimenti hai centrato il punto. Il reciclo dei metalli è pressoche totale, cioè sia acciaio che alluminio una volta fusi sono indistinguibili dal materiale estratto dai minerali. Però fondendo insieme pezzi di aereo e lattina si ottiene un bel miscuglio di elementi. Fortunatamente l'alluminio è sempre bassolegato (cioè gli elementi alliganti sono inferiori al 5% in peso) e piu che altro si usa quasi esclusivamente anticorodal 6061 :D. Quindi innanzitutto statisticamente fondendo insieme anche roba diversa quasi sicuramente c'è tutto 6061, e comunque se ci sono altre percentuali di elementi si modifica il bagno buttandoci dentro sacche degli elementi alliganti che vogliamo fino ad ottenere il risultato finale desiderato. La fonderia quindi quando cola i lingotti e li vende ti dice che c'è dentro, a prescindere da come hanno ottenuto il risultato. E il fabricante di tubi compra quello che gli serve e ti dice di che materiale sono i tubi. Quindi quando vai ad assemblare una bici sai esattamente cosa stai saldando perchè è quello che hai prima progettato su carta e non è che assembli quello che capita (tranne alcune factory cinesi tipo quelle che hanno fatto la mia vecchia bfold). In sostanza non ti preoccupare da dove deriva l'alluminio, calcola infatti che praticamente tutto il ferro oggi deriva da reciclo, quindi anche il treno che prendi la mattina l'auto che usi il sabato sera e la gru che ti sta costruendo casa sono reciclare quasi al 100%, e cio accade da diverse centinaia di anni, anzi direi da sempre! L'importante è lavorare professionalmente

Offline beaturbano

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« Risposta #28 il: Dicembre 14, 2012, 11:58:07 am »
bello "alliganti" voglio usarlo più spesso  ;D anche quando non centra nulla  ;D ;D ;D

ps: quindi confermi la mia insinuazione, che l'eccezionalità di questo progetto sta nel fatto che te lo scrivono sul telaio che è riciclato?
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« Risposta #29 il: Dicembre 14, 2012, 12:03:48 pm »
no anche che è piuttosto brutta e a giudicare dai tubi curvati pesante. Comunque comprando 2 tubi uguali puo capitarti uno fatto 100% dalla bauxite e uno 80% riciclato non lo puoi sapere, l'importante è avviarlo al reciclo l'alluminio, che tanto quando ne esce nessuno puo capire da dove proviene :D

Tags: cultura