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Autore Topic: L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)  (Letto 65389 volte)

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Offline NessunConfine

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #45 il: Aprile 19, 2013, 10:33:06 pm »
La bici che punta ai 160km/h



Il produttore di bici Tom Donhou ha un sogno: guidare una bicicletta in grado di raggiungere le 100 miglia l’ora (160km/h). Per questo ha realizzato la bici che vedete nell’immagine qui sopra e che se esistesse una commissione antidoping delle bici, forse non supererebbe l’esame.

E’ realizzata in acciaio e non ha un design così diverso dai milioni di biciclette che vediamo in circolazione ogni giorno. Quello che la rende speciale è il manubrio ribassato per essere ancora più aerodinamica e, com’è evidente, la corona da 43cm e 104 denti che sembra poter segare le gambe del ciclista da un momento all’altro.

La bici ha già raggiunto l’incredibile velocità di 60 miglia l’ora (96,5km/h) e con l’aiuto di un veicolo guida che limiti l’attrito del vento, Tom pensa di poter raggiungere l’agognata velocità di 100 miglia l’ora. Quello che non sappiamo è se i suoi freni possano rimanere efficenti anche a quelle velocità. Naturalmente, glielo auguriamo.

Fonte | http://www.gizmodo.it/2013/04/19/la-bici-che-punta-ai-160kmh.html
Lorenzo - Tern Link P9

Offline Matt-o

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #46 il: Aprile 19, 2013, 10:42:12 pm »
Monomarcia, noto...
Potevano farla scatto fisso già che c'erano. O con freno a contropedale. Mah.
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Offline FoldingStyle

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #47 il: Aprile 19, 2013, 10:44:14 pm »
Impressionante!
 ;D 104 denti...forse più di 15 metri per pedalata ;D
Però se si fa trainare non vale  ;)
dovrebbe partire da fermo  ;D

Un saluto.
Dahon Ios X9 Nickel - Dahon Classic III Burgundy Red - Brompton M6L Black Edition Black - Birdy City Premium White

Offline NessunConfine

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #48 il: Aprile 19, 2013, 11:26:01 pm »


piccola correzione

Citazione
[...] That monster of a chainring sports 105 teeth and is 17 inches in diameter.

Fonte | http://news.cnet.com/8301-17938_105-57580273-1/fast-fixie-bicycle-with-giant-chainring-aims-for-100-mph/?utm_source=&utm_medium=&utm_campaign=

E' apparsa la settimana scorsa al BespokedBristol2013, "the UK handmade bycicle show 2013".

Info bici: http://www.donhoubicycles.com/
Lorenzo - Tern Link P9

Offline Hopton

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L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #49 il: Aprile 19, 2013, 11:26:24 pm »
Magari si potrebbe aggiungere un cambio al mozzo...
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline pierfa78

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  • ... pedala pieghevole, non piegarti al traffico ..
L'evoluzione della bici (recuperate, legno, bamboo, alluminio riciclato, ...)
« Risposta #50 il: Aprile 20, 2013, 12:00:58 am »
... e il freno a disco che lo frena ... peso superfluo  ;D
"La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti." Albert Einstein.
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Offline NessunConfine

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« Risposta #51 il: Giugno 12, 2013, 09:40:21 pm »
Autobike | la bici hi-tech segue i movimenti del corpo



Siamo entrati nell’era della smart bike, dei computer montati in sella per analizzare il movimento dei ciclisti e fare in modo che sia la bici ad adattarsi automaticamente. Un modello di questo genere è stato già realizzato da una piccola compagnia di Detroit, Autobike. L’idea è semplice: c’è una dinamo nella parte anteriore, un cambio integrato nella parte posteriore e un computer che collega i due elementi, alimentato dall’energia pulita della stessa dinamo. Il computer analizza la cadenza della pedalata del singolo ciclista e cambia automaticamente le marce, in modo tale da garantire l’andatura più fluida e confortevole a qualsiasi tipo di ciclista: principianti assoluti e corridori provetti, ma anche ad anziani e disabili.

“Non volevamo realizzare una bici che portasse le persone in modo più veloce a destinazione – dice Sean Simpson, co-fondatore di Autobike – volevamo realizzarne una che riportasse in sella il maggior numero di persone”. Per questo l’obiettivo di Autobike è anche quello di diventare fornitore di bici per il bike-sharing cittadino. “Il numero degli utenti aumenterebbe rispetto a quello attuale” prevede la compagnia. Nel video è spiegato il funzionamento di questa smart bike:

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=38GudmnyZKo

Fonte | http://www.pigmag.com/it/2013/06/07/autobike-la-bici-hi-tech-segue-i-movimenti-del-corpo/

Autobike | http://evolvethebike.com/
« Ultima modifica: Giugno 12, 2013, 09:52:20 pm by NessunConfine »
Lorenzo - Tern Link P9

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« Risposta #52 il: Giugno 13, 2013, 09:09:25 am »
EvolveTheBike, azienda costruttrice di Autobike ci manda i saluti da Twitter

Citazione
AutoBike ?@evolvethebike 7h
@bici_pieghevoli  Grazie! Saluti da Detroit!
Lorenzo - Tern Link P9

Offline NessunConfine

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« Risposta #53 il: Luglio 06, 2013, 12:28:28 pm »
Bough Bike | la bici in Rovere francese by Jan Gunneweg










Specifiche tecniche:

Telaio: in legno di Rovere francese
Trasmissione: Sram Automatix (2 marce)
Ruote: 28? Ryde Zac 2000
Pneumatici: Schwalbe Big Apple 50 x 622
Guarnitura: MirandaBeta 1R Plus
Movimento Centrale: Shimano BBUN26
















 - Personalizzabile in alcuni parametri come l'altezza del manubrio, il colore della sella, il colore dei pneumatici e la presenza di un portabagagli anteriore, posteriore o entrambi.

 - La bici è certificata dal TÜV Rheinland | http://www.tuv.com/it/italy/home.jsp

 - Il legno utilizzato è il rovere, quindi legno di quercia proveniente da foreste francesi.

 - Il modello di base della Bough Bike ha un peso di 20 kg

 - La Bough Bike è attualmente disponibile in due misure: 26 "o 28" ruote.

 - Per mantenere il legno nel tempo con il suo colore originale viene fornito al momento dell'acquisto una bottiglia di olio specifico, le parti del telaio solide sono fatte di acciaio inossidabile.

Prezzo |  in vendita a partire da 1,500 €, - IVA inclusa (€ 1.240, - IVA esclusa).

Rivenditore italiano Bread&Style | http://www.breadandstyle.com/index.php?method=section&id=99

Bough Bike | http://www.boughbikes.nl/
Jan Gunneweg - Designer | http://www.jangunneweg.nl/
Google+ | https://plus.google.com/107691070056361449265/posts
Twitter | https://twitter.com/boughbikes
Facebook | http://www.facebook.com/boughbikes/
« Ultima modifica: Luglio 06, 2013, 12:57:12 pm by NessunConfine »
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Offline DJ

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« Risposta #54 il: Luglio 06, 2013, 10:01:25 pm »
Ma non ha freni? o è tipo a scatto fisso ma con 2 marce??
DJ
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« Risposta #55 il: Luglio 06, 2013, 10:25:18 pm »
si è una fixed
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Offline DJ

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« Risposta #56 il: Agosto 28, 2013, 02:55:07 pm »
--- STAFF ON: questi contributi vengono da

Eurobike (2012, 2013,...)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2173.0


--- STAFF OFF


L'eurobike green award quest'anno non sarà assegnato
fonte:
http://www.sostenibile.com/blog/index.php/2013/08/leurobike-green-award-per-questanno-non-sara-assegnato/

Sembra strano ma anche per quest’anno il Green Award, indetto ogni anno da Eurobike, salone internazionale della bicicletta di Friedrichshafen, in Germania (dal 28 al 31 agosto), non sarà assegnato

Il premio è stato istituito per premiare i produttori di biciclette e accessori, che nell’anno precedente, abbiano dimostrato di rispettare dei criteri di ecologia e sostenibilità nella realizzazione dei loro prodotti.

Ancora più strano è che questa edizione, è la 22esima, quindi un appuntamento che si ripete da tanti anni e che dovrebbe essere di stimolo per i tanti produttori.


L’evento chiama a raccolta ogni anno il mondo dei produttori di biciclette e accessori, e si va dai leader del mercato ai rivenditori specializzati. La fiera, si fregia di essere la più grande fiera mercato al mondo per le novità e il marketing del settore.

Tuttavia tra i tanti nomi, presenti e pronti a presentate al pubblico specializzato e semplici curiosi, bici da corsa, recumbent, bici pieghevoli e da città, mountain bike e bici elettriche, nessuno di questi ha pienamente convinto la giuria di Eurobike, che, come ogni anno, è stata chiamata e esprimere il proprio giudizio in merito e ad assegnare il premio.

Nella nota che si legge, in un comunicato di Eurobike, il premio quest’anno non sarà assegnato, perché come accaduto anche l’anno scorso, la giuria ha constatato, suo malgrado, che nessuno dei prodotti consegnati era in grado di convincerli completamente riguardo i punti ecologia e sostenibilità.

Gli Eurobike Award, vengono assegnati ogni anno, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la progettazione di biciclette e accessori e di premiare prodotti dall’elevato grado innovativo, di funzionalità. Prodotti che devono essere caratterizzati da una lavorazione particolare o per l’uso di materiali innovativi.

La giuria, ha preso in esame 496 prodotti, e di questi, ha deciso di premiarne 61 con l’Eurobike Award e dieci di loro riceveranno un Gold Award. All’appello manca però il premio ‘green’ che anche quest’anno, il 28 agosto (giorno della cerimonia di premiazione) non verrà ritirato.

Il bando per l’Eurobike Green Award 2013, era aperto anche aziende non espositrici.
« Ultima modifica: Settembre 01, 2013, 09:01:03 am by occhio.nero »
DJ
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Offline cascade

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« Risposta #57 il: Agosto 29, 2013, 07:39:01 am »
[STAFF: questi contributi vengono da un'altra discussione ]


per DJ: a me sembra normale che nessuna azienda prenda il premio per la sostenibilità: sono tutte aziende che creano prodotti per far soldi e non per tutelare l'ambiente.

Fare soldi rappresenta il "perché" si fa impresa (UNO dei perché, oltre che l'imprescindibile risultato per continuare.

Ma produrre in modo ecologico rappresenta il "come" si fa impresa. Non darei per scontato il fatto che per far soldi si debba necessariamente derogare sulla sostenibilità ambientale o sociale, o sulla qualità, o sulla sicurezza.

Solo i miei due centesimi, ovviamente.
« Ultima modifica: Agosto 29, 2013, 11:22:56 am by occhio.nero »

Offline sergiozh

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« Risposta #58 il: Agosto 29, 2013, 10:28:50 am »
per cascade: creare prodotti volti a tutelare l'ambiente significa fare prodotti che durano, che si possono riparare e che alla fine sono più cari dei prodotti concorrenti. tutto il contrario di quel che succede oggi. questi prodotti non si venderebbero sufficientemente per conto mio e l'azienda soccomberebbe schiacciata dalle concorrenti improntate al guadagno.

« Ultima modifica: Agosto 29, 2013, 11:25:03 am by occhio.nero »

Offline cascade

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« Risposta #59 il: Agosto 29, 2013, 06:41:00 pm »
creare prodotti volti a tutelare l'ambiente significa fare prodotti che durano, che si possono riparare e che alla fine sono più cari dei prodotti concorrenti.

Creare prodotti volti a tutelare l'ambiente significa molte cose. Non ricorrere all'obsolescenza industriale programmata è sicuramente uno di questi, ma non è l'unico. In Italia abbiamo un dibattito simile per i diritti dei lavoratori, che sarebbero un blocco alla crescita dell'economia e quant'altro. La realtà è che ci sono vari tipi di business, vari tipi di clienti e vari tipi di produttori. La scelta non è scontata a priori. Stabilire un ciclo di verniciatura che non inquina, usare energia verde per mandare avanti le macchine, ridurre la produzione di rifiuti e incoraggiare il riuso delle componenti è tutelare l'ambiente.

Personalmente noto dei segnali di inversione di tendenza, specialmente in chi se li può permettere. E' vero che un oggetto riparabile, durevole ed eccellente costa più di uno non riparabile e non durevole ma in diversi mercati si tende a vincere col primo prodotto e non con il secondo. Se non ci credi, guarda le statistiche di possesso delle biciclette dei frequentatori di questo forum e chiediti quale sia il motivo di alcune scelte con un più elevato investimento iniziale.

tutto il contrario di quel che succede oggi. questi prodotti non si venderebbero sufficientemente per conto mio e l'azienda soccomberebbe schiacciata dalle concorrenti improntate al guadagno.

Per quanto applicabile ad alcuni di essi, tendo a rifiutare l'idea (che leggo tra le righe del tuo post) che tutti gli imprenditori siano degli infamoni pronti ad avvelenare il mondo per fare più soldi. Ovvio che ne esistano, probabile che siano moltissimi, ma questo semmai è un ulteriore motivo per proporre un green award e non assegnarlo se nessuno lo merita.

Evidentemente c'è un mercato per questo tipo di award, un mercato che non ha ancora trovato il suo prodotto. Quando il prodotto ci sarà vedremo se il rispetto dell'ambiente (e di altri parametri ritenuti importanti da chi compra) aiuterà a farlo emergere sul mercato o lo affosserà.

Patagonia, per citare un esempio di azienda che investe in questo tipo di discorsi, fa un sacco di soldi. E in molti la comprano perché dà garanzie di tutela delle risorse ambientali. Non mi pare affatto che soccomba, anzi.

In definitiva, penso si possa dare un messaggio positivo in questo campo. Si può vincere non "nonostante gli investimenti in sostenibilità ambientale" ma "grazie anche agli investimenti in sostenibilità ambientale".

Domani sarà sicuramente più vero di oggi.

Tags: cultura