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Autore Topic: straffic steel 20  (Letto 49568 volte)

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Offline occhio.nero

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straffic steel 20
« il: Luglio 15, 2011, 11:09:05 pm »
Citazione da: erreddi,6/4/2010, 16:33 ?t=47315004&st=0#entry388912384
salve posseggo una straffic steel 20 (marchio che non ho mai visto citato sul forum)

devo ammettere che mi è stata regalata e la uso solo in campeggio x l'uso che ne faccio mi trovo bene

solo che durante un trasporto ho perso il sellino e l'asta che lo regge

qualcuno può indicarmi qualche sito o rivenditore di tali biciclette?

chessò magari le aste reggisellino sono universali e potrebbero andar bene anche un altro modello.

grazie se risponderete

Citazione da: erreddi,6/4/2010, 16:33
salve posseggo una straffic steel 20 (marchio che non ho mai visto citato sul forum)
è stata la mia prima bici pieghevole, ma il venditore da cui l'acquistai mi disse che non è più distribuita.

La straffic steel 20" trasformata in una dignitosissima mini cargo folding bike

Io l'ho sempre considerata una Dahon sotto "mentite spoglie").
Un difetto: il tubo orizzontale diviso in due (che lavora in opposizione, ma non è dotato di una cerniera di chiusura), che con buche e vibrazioni "scricchiola".

Citazione da: erreddi,6/4/2010, 16:33
durante un trasporto ho perso il sellino e l'asta che lo regge qualcuno può indicarmi qualche sito o rivenditore di tali biciclette?
ti conviene andare al negozio di bici più vicino e chiedere direttamente. gli ho dato una occhiata, non mi sembra dedicato. Tienimi aggiornato. grazie
Federico
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« Risposta #1 il: Luglio 16, 2011, 12:47:28 am »
a torino c'è un negozio che ancora la vende
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Offline Paolo

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« Risposta #2 il: Settembre 17, 2011, 02:16:07 pm »
ciao anche io ne posseggo una che merita qualche aggiustamento. mi sai dire di che negozio si tratta?

grazie mille ciao

Offline beaturbano

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« Risposta #3 il: Settembre 19, 2011, 04:40:09 pm »
ciao Paolo, c'era un negozio di abbigliamento che ce l'aveva in vetrina, in piazza statuto.
appena esco da lavoro, provo a farci un salto e chiedo al negoziante.
se le vende e basta credo che ti possa scordare informazioni sui pezzi di ricambio, non essendo un negozio di bici.
se invece la tiene in esposizione e mi rimanda a un fornitore di bici cercherò di farmi dare tutte le informazioni.
sperando che ce l'abbia ancora!
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« Risposta #4 il: Settembre 19, 2011, 05:24:21 pm »
Questa bici è a tutti gli effetti identica alle Dahon Impulse del 2002/2003. Molto probabilmente la Dahon ha concesso, negli anni successivi, la vendita dei suoi "vecchi" modelli sotto mentite spoglie (come dice giustamente Federico), dato che comunque le linee di produzione, una volta avviate, sono costose anche da chiudere/modificare e quindi si sfruttano il più possibile. E' anche molto probabile che la ditta cinese (di Macau, dal 1999 una regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese e precedentemente sotto sovranità portoghese - nella mappa sotto è riportata la sua localizzazione nella Cina meridionale)

che ha prodotto il telaio delle Impulse per la Dahon, terminato l'ordine di produzione di questa "factory americana" (compresi i telai da tenere come parti di ricambio da fornire, in garanzia, ad eventuali acquirenti con problemi di rottura del telaio), abbia stoccato le "eccedenze" nei propri magazzini e/o li abbia poi venduti ad altri distributori con successive varianti di allestimento estetico e di componentistica.
Un amico che se ne vuole liberare (l'avrebbe buttata via...) vorrebbe "appiopparmene" una decrepita (è veramente ridotta male). Credo che accetterò con estremo piacere il dono e mi impegnerò nel resuscitarla ;-)
Federico ti sarebbe possibile postare delle foto anche dei particolari?
Grazie e buone pedalate a tutti,
 Simone
« Ultima modifica: Novembre 16, 2011, 08:10:48 pm by sileno.sc »
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« Risposta #5 il: Settembre 19, 2011, 07:38:19 pm »
ciao Paolo, c'era un negozio di abbigliamento che ce l'aveva in vetrina, in piazza statuto.
appena esco da lavoro, provo a farci un salto e chiedo al negoziante.
se le vende e basta credo che ti possa scordare informazioni sui pezzi di ricambio, non essendo un negozio di bici.
se invece la tiene in esposizione e mi rimanda a un fornitore di bici cercherò di farmi dare tutte le informazioni.
sperando che ce l'abbia ancora!
il negozio si chiama Vestil, un collega mi ha detto che era solo in esposizione ma dovrei chiedere eventuali contatti del rivenditore.
non ce l'hanno più in vetrina, ma oggi non sono riuscito a passare.
ti farò sapere presto.
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Offline occhio.nero

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« Risposta #6 il: Settembre 21, 2011, 10:33:30 pm »
Credo che accetterò con estremo piacere il dono e mi impegnerò nel resuscitarla ;-)
Federico ti sarebbe possibile postare delle foto anche dei particolari?

un altro restauro? non vedo l'ora.  :)

per le foto, cerco di accontentarti nei prossimi giorni. (da qualche parte dovrei averle ancora)

riporto intanto questa:


dalla discussione "i carichi sulla bici"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=20.msg57#msg513
« Ultima modifica: Settembre 21, 2011, 10:36:09 pm by occhio.nero »
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« Risposta #7 il: Settembre 29, 2011, 12:58:02 pm »
Questa sera, tornando da lavoro, passerò a prendere ciò che resta della Straffic del mio amico che se ne vuole disfare:
Sono proprio curioso di vedere bene come sta messa. Durante la prima sbirciata, data al "rudere" qualche tempo fa, ho notato che il tubo superiore del telaio è "giuntato" da due particolari di plastica, mentre quello della Straffic di Federico ha un collarino di metallo (probabilmente alluminio)... forse la bici del mio amico è di fabbricazione più recente e dotata di accorgimenti che non scricchiolano durante l'uso più gravoso? Dubito... comunque sia, Federico hai provato ad igrassare leggermente le parti in contatto della giunzione in questione? Forse basta a smorzare i rumori molesti.
Saluti,
  Simone :-)
« Ultima modifica: Settembre 29, 2011, 01:03:03 pm by sileno.sc »
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« Risposta #8 il: Settembre 30, 2011, 02:34:22 pm »
hai provato ad igrassare leggermente le parti in contatto della giunzione in questione? Forse basta a smorzare i rumori molesti.

grazie della dritta.. anche se preferirei che non ci fossero questi attriti, che credo testimonino il fatto  che gli snodi si sono allentati   :(
Federico
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« Risposta #9 il: Settembre 30, 2011, 03:38:14 pm »
Ciao Federico,
prova allora anche a spruzzare dell'olio sbloccante sull'asse dello snodo del telaio, poi svita, ingrassa e rimetti in sede le due viti a brugola del perno dello snodo stesso e a registra bene il leveraggio dello sgancio rapido. Così facendo dovresti eliminare i vari cigolii provenienti da quella zona.
La bici che mi hanno regalato è ridotta veramente in modo impietoso (appena posso posto delle foto)... ma è (era) identica a quella dell'annuncio che riporto qui sotto e che tra l'altro consiglio a tutti di prendere in considerazione visto il prezzo a cui viene proposta questa Steel 20'':
http://www.subito.it/caravan-e-camper/bicicletta-pieghevole-milano-30302896.htm?last=1





« Ultima modifica: Novembre 22, 2011, 05:49:50 pm by sileno.sc »
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« Risposta #10 il: Settembre 30, 2011, 04:23:49 pm »
prova allora anche a spruzzare dell'olio sbloccante sull'asse dello snodo del telaio, poi svita, ingrassa e rimetti in sede le due viti a brugola del perno dello snodo stesso e a registra bene il leveraggio dello sgancio rapido. Così facendo dovresti eliminare i vari cigolii provenienti da quella zona.

1) la straffic non ce l'ho più. L'ho venduta a meno di 150 euro. Gli scricchiolii vari sul telaio  lasciavano ben poca speranza: dopo anni di onorato servizio non era più sufficiente stringere la vite di regolazione della leva di sblocco.

2) l'olio sbloccante l'ho usato abbondantemente sullo snodo centrale della mia Dahon Mu p24 che era diventato durissimo da aprire/chiudere. Devo ammettere  che ha fatto il suo dovere.
 
Federico
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« Risposta #11 il: Novembre 15, 2011, 01:08:35 pm »
Straffic Steel 20'' - La dignità della sostanza

La bici oggetto di questa presentazione/prova non è più disponibile in nessun catalogo ormai da anni ma credo che quanto segue potrebbe risultare comunque utile a chi intendesse prendere in considerazione l'acquisto di una bici pieghevole usata dalle analoghe caratteristiche. Nello specifico si tratta di una pieghevole che ha dovuto subire le pesanti ?disattenzioni? del precedente proprietario che l'ha abbandonata legata al palo sotto casa negli ultimi due anni senza la minima manutenzione. All'atto della ?rottamazione? (stava per gettarla in un cassonetto) ha però pensato bene di cederla a chi di sicuro sarebbe riuscito a trarne qualcosa di buono  ;)
Si tratta di una Straffic Steel 20? prodotta probabilmente nel 2003, che risulta essere a tutti gli effetti una Dahon Impulse di quel periodo, però rimarcata. Probabilmente il produttore (di Macau, ?Cina?, vedi anche http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=209.msg1684#msg1684) del telaio, che riforniva ufficialmente la Dahon, ha venduto i suoi materiali anche ad altri ?allestitori?, magari dopo aver portato a termine l'ordine di fornitura per la blasonata casa ?Americana?... Ma è difficilissimo sapere quali sono gli ?intrecci? industriali fra produttori internazionali :-/
Comunque sia, per allestimento e qualità costruttiva, questa bici, si poneva come una medio/bassa gamma nel mercato delle bici pieghevoli degne di questo nome. Progettata per far fronte a spostamenti di intermodalità quotidiana che potevano però anche includere pedalate di un certo impegno.
Telaio
Il telaio è realizzato in tubi al Cromo Molibdeno uniti con saldature T.I.G. decisamente ben eseguite.



I tubi dal diametro maggiore sono caratterizzati da pareti sottili che ne riducono sensibilmente il peso. La struttura del telaio presenta un doppio tubo nella zona dello snodo (posto al centro del telaio): quello inferiore con la cerniera e il sistema di bloccaggio e quello superiore senza sistema di blocco ne cerniera, che a quanto pare serve a limitare le flessioni verticali del tubone principale. In pratica senza carico i due pezzi del tubo superiore non si toccano e tra gli apici c'è qualche millimetro di distacco, durante l'uso, invece, gli ostacoli che incontra la ruota anteriore fanno flettere il tubone e gli apici del tubo superiore si possono ?toccare?, senza traumi, tramite due boccole di plastica che fungono da ?tamponi di fine corsa?. Una soluzione strana ma efficace, come vedremo in seguito.
Misure e trasferimento passivo
Il passo (distanza tra i mozzi delle ruote) è di 102 cm, il carro posteriore è di 38 cm e il rake (l'avanzamento delle punte forcella dall'asse del tubo di sterzo) è di poco inferiore ai 2,5 cm.
Con il cannotto sella sollevato al massimo, il sellino si trova a circa 78 cm dall'asse del movimento centrale, mentre in tali condizioni la distanza tra manubrio e centro del sellino è di 65 cm. Il manubrio si trova, in condizioni di marcia, a 85 cm dall'asse del movimento centrale.
La bici piegata ha un ingombro non certo minimale (30x65x80 cm) ma facilmente gestibile soprattutto grazie alla possibilità di spingere la bici piegata come fosse un carrello usando il sellino (tutto esteso) come maniglia e facendola poggiare solo sulle ruote, parallele tra loro. D'altro canto il peso, non certo da piuma (siamo sui 15 Kg tutto incluso), scoraggia il trasporto a mano per lunghi tratti a piedi.
Componentistica
La componentistica originale era veramente spartana. La trasmissione, ad esempio, era affidata ad un cambio molto economico seppur affidabile. Purtroppo quella originale era troppo arrugginita per poter essere recuperata completamente. Ho comunque mantenuto il pacco pignoni e il comando al manubrio, uno Sram grip shift MRX (rotante) a 6 marce, modificando su questo l'alloggiamento della testa cavo, ora standard. Anche i freni non brillano in raffinatezza ma leve e corpi freno V-brake sono comunque affidabili e potenti. I pedali originali, di plastica, erano semi pieghevoli nel senso che si piegava solo il destro. Il sinistro era fisso dato che non andava a sporgere a bici piegata. Le ruote sono costituite da mozzi in alluminio con semplicissime, ma efficaci, guarnizioni a labbro. I raggi da 2 mm sono in acciaio inox e i cerchi in alluminio a parete singola. I copertoni originali sono dei Kenda Kwest da 1,5 pollici.
Accessori non inclusi
Ho aggiunto come accessori: un grande e robusto portapacchi, che mi consente di usare borsoni laterali standard; i parafanghi; le luci; i catarifrangenti; il tachimetro/contachilometri.
Su strada
E veniamo finalmente alla pratica. La bici, nello stato in cui si trova ora, cioè dopo un ripristino/restauro TOTALE (verniciature a parte  ::)), è molto piacevole da guidare.
L'unica regolazione possibile, per adattare la bici al guidatore, è quella relativa all'alzata del sellino. Ciclisti più alti di me (sono poco più alto di 1,8 m) non avrebbero modo di distendere bene le gambe durante la pedalata, con il cannotto alla massima estensione ho, infatti, il mio assetto ideale, ed è sconsigliabile sostituire il cannotto originale con qualcosa di più lungo (se, si riesce a trovare qualcosa di più lungo...), pena sollecitare troppo il telaio.
L'assetto e la postura di guida possono far storcere il naso a chi viene da bici ?sportive? in quanto  qui sono spiccatamente verticali, ideali per sgattaiolare tra gli ingorghi cittadini e anche dopo svariati Km di pedalata continua (anche più di 20) non si avvertono in generalmente fastidi. Le lunghe percorrenze (dai 30 Km in su), invece, a causa della forma del manubrio (quasi dritto e dall'inclinazione non regolabile) e la postura spicatamente ?verticaleggiante?, cominciano a farsi spiacevolmente sentire su polsi e colonna vertebrale.
Le caratteristiche del telaio e la grandezza delle ruote (da 20 pollici) sono, comunque, i punti forti della bici, che risulta relativamente molto stabile, reattiva e confortevole, anche su terreni dissestati (non troppo però!). E la situazione potrebbe anche migliorare adottando delle coperture dalle dimensioni più generose. Già così sembra comunque di avere la forcella ammortizzata per quanto il telaio riesce ad assorbire le asperità del terreno. Il risvolto della medaglia è costituito da sensibili torsioni laterali che non invogliano a tentare scatti in piedi sui perali, comunque fattibili senza preoccupazioni. Le leve in gioco sono, infatti,  notevolmente lunghe e per pedalare efficientemente durante le spinte più forti è consigliabile non imprimere troppa energia sul manubrio ma concentrarsi sulla ?pulizia? dell'azione delle gambe.
La flessibilità del telaio, fortunatamente, non è accompagnata da nessun cigolio, nonostante la bici in prova abbia svariati anni e parecchi Km sul groppone. Qualora si presentassero problemi del genere, basterà pulire e ?spalmare? un sottilissimo velo di grasso sulle piastre di contatto degli snodi.



Di fatto resta che lo snodo del telaio, per come è fatto, accumulerà giochi dovuti all'usura causata dei ripetuti movimenti di piegatura. In tal caso si potrebbe rendere necessario frapporre degli spessori (magari sottilissimi fogli d'alluminio ricavati da lattine) che a battuta annullerebbero gli eventuali giochi venutisi ?fisiologicamente? a creare nella cerniera.
Il rake, anche se non certo esuberante, conferisce alla Steel una più che dignitosa stabilità anche guidando senza appoggiare le mani sul manubrio (pratica comunque sconsigliabile su qualsiasi bici pieghevole, tra l'altro vietata dal codice della strada...).
Assistenza e conclusioni
L'attuale sito ufficiale Straffic (il precedente straffic.it non è più accessibile...) non riporta nulla sui modelli precedenti, inutile quindi cercare lì manuali e altro materiale da scaricare :-/
Per quanto riguarda invece i ricambi la nota positiva è che essendo tutti Dahon i pezzi particolari (nemmeno troppi per fortuna), non dovrebbero crearsi problemi di reperibilità. Segnalo inoltre la pregevole costruzione di tutte le parti del telaio che risultano facilmente revisionabili anche da mani non troppo esperte.
Per concludere non mi resta altro che consigliare l'acquisto di una bici del genere nel mercato dell'usato. Non risulta infatti difficile imbattersi in occasioni di svendita di mezzi simili da parte di camperisti e diportisti che rinnovano il porprio "parco bici". Una scelta del genere permetterebbe di risparmiare molti soldi pur avendo a disposizione un mezzo di trasporto veramente affidabile e durevole.

Eccola qui in tutto il suo "splendore"  :P









Il portapacchi che ho scelto di montare è piuttosto ingombrante ma permette anche l'impiego di borsoni laterali standard che restano alla giusta distanza dai miei piedi durate la pedalata. La capacità di carico possibile è qundi già notevole, anche senza un portapacchi anteriore.

Buone pedalate a tutti,
      Simone :-)
« Ultima modifica: Novembre 22, 2011, 05:49:03 pm by sileno.sc »
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« Risposta #12 il: Gennaio 19, 2012, 02:32:22 pm »
La mia prima pieghevole è stata una Straffic Steel da 16".
Visto che il modello e la marca sono spariti da tempo ho pensato fosse inutile aprire un nuovo topic solo per lei...

A ogni modo Straffic srl è stata attiva con relativo sito internet www.straffic.it fino al 2004-2005, dopodiché mi risulta fallita... Questo l'ultimo indirizzo che trovo in rete: Via Rizzoli, 4 a Bologna.
Oggi lì c'è un punto vendita della Geox.

Ricordo che avevano tre o quattro modelli: telaio in acciaio cromoly 4130 oppure alluminio (non ricordo quale), con ruote da 16" o da 20". Forse ho qualche PDF in giro dell'epoca.
« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 12:03:49 pm by alek78 »
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

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« Risposta #13 il: Gennaio 19, 2012, 11:14:05 pm »
bei ricordi! :)
Federico
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« Risposta #14 il: Febbraio 13, 2012, 12:10:30 am »
Incredibile, sulle Straffic tutto era reso anonimo, anche al mozzo (uno Sturmey Archer) venivano negate le serigrafie di "casa"...
Anche con la Steel 16" siamo di fronte ad una blasonata Dahon rimarcata a fini di "ripescaggio" commerciale. Ecco il "clone" precedentemente firmato dalla nota factory statunitense:
http://www.wesalebike.com/Dahon-Piccolo-CID74742P244421.html



Però mi piacerebbe conoscere le impressioni di chi usa certi gioiellini con ruote da 16 pollici!  :)
Alek78, facci sapere!!! ;-)
Simone
« Ultima modifica: Febbraio 16, 2012, 03:48:07 pm by sileno.sc »
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