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Autore Topic: ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.  (Letto 200896 volte)

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Offline occhio.nero

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #15 il: Settembre 04, 2011, 09:12:53 am »
Mi permetto di aggiungere una  riflessione rispetto alle nostre reazioni nei confronti dei compagni di strada meno fortunati: gli auto-inscatolati.

L'esperienze della Critical Mass e della Ciemmona hanno messo infatti  il dito sul problema fondamentale:  che tipo di messaggio vogliamo trasmettere?

Vogliamo contrapporci e continuare a  denigrare gli automobilisti alzando sorridenti il tanto liberatorio (ma non altrettanto pacificatorio) dito medio..... o cercare un dialogo per diventare l'esempio di una mobilità più serena, efficiente, sostenibile, etc....?

(cerchiamo lo scontro?)

Se il nostro obiettivo è di sottrarre più gente possibile dalle grinfie del volante schiavista (meno macchine in strada, più vita per tutti), ho paura che non lo raggiungeremo continuando a sfottere chi (per ignoranza, paura, pigrizia, mancanza di alternative, ....) si becca la sua razione quotidiana di stress e, incontrandoci al semaforo, si sente ancora più esasperato dal ciclista che lo addita come l'ennesimo imbecille da deridere.  ???

(o cerchiamo il dialogo?)
« Ultima modifica: Settembre 06, 2011, 10:04:55 am by occhio.nero »
Federico
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Offline Slot

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #16 il: Settembre 05, 2011, 11:10:20 am »
Quoto Federico.
Secondo me bisogna sensibilizzare, non deridere.

Offline foldo

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #17 il: Settembre 05, 2011, 12:02:33 pm »
Una volta, un' amica americana disse << Voi Italiani siete meravigliosi ma "combattete" ogni giorno una guerra personale sulla strada>>.
Un'altra volta, aiutando mio fratello nel trasloco percorsi alcune centinaia di km seduto come passeggero in un camion.
Uso la moto, l'auto e la bici.
Mi rendo conto che sarebbe più facile rispettare gli altri utenti della strada se ognuno di noi girasse per almeno quindici giorni l'anno su un altro tipo di veicolo.
Solo così si possono comprendere le ragioni e le difficoltà degli altri. Oppure provando a immedesimarsi :)

Mi spiego meglio: le regole per la pacifica convivenza esistono ma sappiamo bene che noi Italiani non siamo tanto avvezzi a rispettarle. Così accade che per gli automobilisti i ciclisti siano una sorta di zanzarine fastidiose, i motociclisti siano dei delinquenti spericolati, i camion siano dei bisonti ingombranti e pletorici.
Per i ciclisti gli automobilisti sono dei prevaricatori, i motociclisti dei cugini troppo veloci e i camion dei bestioni da cui è meglio tenersi alla larga.
Per i camionisti, gli automobilisti sono dei rompipalle con il clacson al posto delle mani, i motociclisti e i ciclisti dei piccoli rompipalle che ti tagliano le strada a ogni occasione.
I pedoni, poi,  sono nemici di tutti.
Allora, noi ciclisti che vantiamo una coscienza ecologica e rispettosa, teniamo presente che un camion in manovra, magari, è lì per lavorare e finirgli in traiettoria gli fa perdere soltanto tempo creando traffico e inquinamento. Teniamo presente che i pedoni sui marciapiede si trovano su una cosa che si chiama "marcia-piede" e non "marcia-ruote", quindi non dobbiamo spaventarli schivandoli all'ultimo secondo. Teniamo presente che gli automobilisti sono spesso prigionieri del traffico e non è tanto simpatico intralciare la loro marcia andando piano quelle rare volte che superano i 30 km/h in città.
Insomma, non siamo soli. Teniamolo presente :)

Offline Gianni65

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #18 il: Settembre 07, 2011, 07:53:25 pm »
Praticamente tutti siamo automobilisti, ma c'è modo e modo di usare l'auto.  C'è chi la usa saltuariamente e chi non può farne a meno ogni mattina.  Tra questi ultimi, c'è chi lavora al volante, c'è chi non ha alternative di mobilità  e poi c'è chi per principio non prende in considerazione nessun altro mezzo di trasporto.

Nel nostro Paese quasi tutto il trasporto delle merci è su gomma. E? un bene o è un male?
Per la collettività il trasporto su rotaia, limitando quello su gomma al trasporto locale, sarebbe un toccasana perché ridurrebbe l?inquinamento, il traffico, i pericoli sulle strade e i costi delle merci. Ma chiunque facesse una proposta del genere si troverebbe immediatamente una levata di scudi: troppi posti di lavoro a rischio? Allora il traffico su gomma non si tocca.
Poi però in un Paese sull?orlo del default si insiste ancora nel voler spendere una follia per scavare 100Km di tunnel sotto alle Alpi per? per far correre le merci ad alta velocità su rotaia! Dov?è la coerenza?

I pendolari senza alternativa devono andare in auto per forza. Ma perché non c?è un?alternativa? A volta basterebbe proprio poco per risolvere i problemi dei pendolari. Per esempio sulla linea ferroviaria che impiego tutti i giorni l?ultima corsa della sera è alle 19:15. Mi spiegate che senso ha un servizio del genere? Chi lavora in negozio, in un magazzino o comunque deve fare un po? più tardi è costretto a spostarsi in auto. Non ha alternative. Ma è questa non è una necessità di natura, è semplicemente il risultato di una politica dei trasporti che fa solo finta di favorire il trasporto pubblico. Le ferrovie italiane da quando sono state privatizzate sono praticamente morte. Si investe sull?alta velocità perché è redditizia, ma questo non è più un servizio, è un business, tant?è che ora per attraversare l?Italia si spende decisamente meno prendendo l?aereo. Vi pare normale?  Il servizio ai cittadini, intendo dire ai cittadini che lavorano e si devono spostare ogni mattina, è allo sfacelo. Sono decenni che non si investe più un euro: non un km di binari, carrozze fatiscenti, tempi di percorrenza ai livelli di 50 anni fa? cose che la maggior parte di noi vede e subisce ogni giorno.

E poi ci sono gli ottusi e sono loro il problema più grave, per varie ragioni.
Innanzitutto perché come un immenso gregge di pecoroni invadono ogni mattina tutte le strade, rendendo l?aria delle città irrespirabile, le strade pericolose e la vita impossibile a tutti gli altri ultenti della strada, motorizzati e non.
Inoltre questa ottusa incapacità di concepire soluzioni alternative si ripercuote a livello politico in una costante pressione per una sempre maggiore ?automobilizzazazione? del trasporto a scapito delle altre soluzioni. Ed ecco la paura dei politici e degli amministratori locali quando si tratta di proporre una pista ciclabile al posto di un parcheggio o di creare un?area pedonale.E' questa pigrizia mentale il vero ostacolo al cambiamento. La politica va solamente a ruota e segue la volontà della maggioranza con l'unico intento di non perdere consensi. Se le piste ciclabili portassero voti saremmo pieni di piste ciclabili.

La condizione dei ciclisti -bisogna riconoscerlo- è la peggiore in assoluto. Sono gli unici che si spostano senza fare rumore, senza inquinare, senza occupare il suolo pubblico, ma rischiando quotidianamente la propria pelle più di qualunque altro utente della strada. Eppure, come ben dite, infastidiscono i camionisti, gli automobilisti, i motociclisti ed i pedoni: ovunque vadano sono fuori posto.
Insomma sono i ciclisti a contrapporsi agli altri utenti della strada o non è piuttosto il contrario?
In una condizione del genere, è così fuori luogo un certo astio nei confronti di una popolazione motorizzata tanto ottusa e arrogante? E' così riprovevole sorridere compiaciuti sorpassando una fila di auto incolonnate o disprezzare chi prende un suv da due tonnellate per precorrere mille metri o anche meno e poi si lamenta perché non trova parcheggio o compatire chi si aggrappa al clascon in una crisi isterica?
« Ultima modifica: Settembre 07, 2011, 08:11:51 pm by Gianni65 »

Offline beaturbano

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #19 il: Settembre 08, 2011, 12:43:00 am »
E' questa pigrizia mentale il vero ostacolo al cambiamento. La politica va solamente a ruota e segue la volontà della maggioranza con l'unico intento di non perdere consensi. Se le piste ciclabili portassero voti saremmo pieni di piste ciclabili.

 :D straquoto e ti applaudo con un +1
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Offline occhio.nero

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #20 il: Settembre 08, 2011, 11:00:15 am »
è così fuori luogo un certo astio nei confronti di una popolazione motorizzata tanto ottusa e arrogante? E' così riprovevole sorridere compiaciuti sorpassando una fila di auto incolonnate o disprezzare chi prende un suv da due tonnellate per precorrere mille metri o anche meno e poi si lamenta perché non trova parcheggio o compatire chi si aggrappa al clascon in una crisi isterica?

Si possono argomentare le proprie posizioni in mille modi.
Ribadisco soltanto che la mia esperienza mi mette in guardia rispetto alla via più breve, quella più istintiva, più epidermica.. più passionale e sanguigna (e certe volte isterica al pari di chi è rinchiuso in una macchina)

Ma questa è solo la mia idea.
Federico
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Offline Gianni65

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #21 il: Settembre 08, 2011, 11:11:27 pm »
Credo di aver capito quello che vuoi dire e sono d'accordo.
Non credo nemmeno io nei gesti eclatanti, nelle contrapposizioni manichee e nelle manifestazioni rissose o arroganti.
Penso che serva molto di più il disciplinato esempio quotidiano per incidere sulla mentalità della gente.
Penso che mentre sorpasso serenamente una coda di automobilisti disperati almeno qualcuno di questi sia indotto a riflettere sull'inefficacia della sua soluzione di trasporto. Penso che tra la tanta gente che incrocio quotidianamente in stazione qualcuno possa essere stuzzicato dall'idea di seguire il mio esempio.

Prima parlavo del branco al volante, ma anche sui pedali si può diventare un branco e diventare altrettanto ottusi ed arroganti.
Però normalmente (ed è a questa situazione che mi riferivo io) il ciclista ed il pedone sono molto più sereni dei "motorizzati".
E' dimostrato scientificamente che l'attività fisica moderata stimola la produzione di endorfine, mentre che la condizione di segregazione immobilizzata dentro al un mezzo a motore stimoli la "produzione di bile", al punto che la medesima persona  mostra un temperamento molto differente nelle due situazioni.
Certo che anche un pedone ed un ciclista possono perdere la pazienza e sbottare in imprecazioni, specie quando sono appena arrivati ad un soffio dal finire stesi sull'asfalto per l'imprudenza di un idiota.
« Ultima modifica: Settembre 08, 2011, 11:13:21 pm by Gianni65 »

Offline fnegroni

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #22 il: Ottobre 04, 2011, 10:18:07 pm »
In massimo è quando, al mattino svolto nel vicolo del centro e incontro il camion della spazzatura: dietro si forma una lunga coda  automobilisti disperati. Io invece arrivo, passo serenamente a fianco del camion e saluto pure l'omino al lavoro.

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Offline alek78

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #23 il: Aprile 03, 2012, 10:46:21 am »
  Da quanto ho cominciato ad utilizzare  la bicicletta pieghevole, oltre un anno fa, i tempi dei miei spostamenti in città tra ufficio e stazione si sono più che dimezzati, col risultato che alla sera posso prendere il treno prima  e arrivare a casa con quaranta minuti idi anticipo.
  Pare niente, ma sono circa 140 ore all?anno (quasi un mese di lavoro!) che prima sprecavo alle fermate degli autobus respirando gli scarichi delle auto incolonnate e che ora trascorro a casa dedicandomi alla mia famiglia e ai miei interessi. 8)

Esattamente ciò che è successo anche a me !!!
Nel mio caso il treno prima mi faceva guadagnare 60 minuti al giorno = 210 ore all'anno :).

Poi ho cambiato lavoro e non ho più potuto usare la bici per andare a lavoro  >:( >:( >:(
70 chilometri al giorno sono un po' troppi e non esistono mezzi pubblici.
Parcheggium trovatus ! Dahon Classic I and others
e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline beaturbano

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Offline Hopton

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #25 il: Aprile 11, 2012, 06:40:52 pm »
E' bellissimo! ;D Poche parole che sintetizzano la follia del vivere moderno!
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Offline Sbrindola

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #26 il: Aprile 11, 2012, 09:17:53 pm »
Fantastica! Te l'ho rubata e condivisa su Pinterest  ;)

Offline mario68

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #27 il: Aprile 21, 2012, 11:45:10 am »
Probabilmente non è l'unico a pensarla così, ma sarebbe anche bello che fosse solo un'esigua minoranza

http://www.liberoquotidiano.it/news//983196/Facci--Odio-i-fanatici-ciclisti--flagello-della-citta-moderna.html

ciao

Offline sim1

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #28 il: Aprile 21, 2012, 12:23:24 pm »
Ma mario68, quello che ha scritto l'articolo è Facci. Hai presente chi è Facci? L'amico di Feltri, Sallusti e Belpietro (Belpietro è quello che si è inventato l'attentato sotto casa sua).
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Offline Sbrindola

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #29 il: Aprile 21, 2012, 03:51:20 pm »
Ma mario68, quello che ha scritto l'articolo è Facci. Hai presente chi è Facci? L'amico di Feltri, Sallusti e Belpietro (Belpietro è quello che si è inventato l'attentato sotto casa sua).

stavo per aprire il link, poi grazie al tuo post ho evitato direttamente di farlo: preferisco evitare di dedicare ram e neuroni a certa gente ed alle loro sparate.  Magari faccio che impostare direttamente un blocco per certi siti.  ;D
Sarò presuntuoso e poco aperto a sentire le ragioni di tutti, ma non riesco neanche a sentirmi in colpa quando si tratta di certi elementi.

Sono fermamente convinto che, per certi aspetti, siamo ancora molto "animali": così come può capitare a 2 cani che non si sono mai visti prima, di annusarsi una sola volta e non piacersi per nulla, allo stesso modo ci sono persone (i 3 di cui sopra) che mi danno repulsione a pelle senza che neanche aprano bocca dalla prima volta che mi si parano davanti.
E tutte le volte che, contro il mio istinto animale, mi sono obbligato ad ascoltarne ragionamenti e motivazioni mi sono pentito di averlo fatto... a conferma che il mio naso animale non funziona poi così male.