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Autore Topic: ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.  (Letto 184568 volte)

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Offline sbatta

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #300 il: Settembre 06, 2017, 06:40:07 pm »
Io il gioco di parole l'ho capito e calcisticamente parlando non è neanche male, se solo non fosse stupido e offensivo (che non sono solo in Olanda)... Strane cose hanno in mensa quelli del marketing di wolkswagen

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Offline sbatta

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #301 il: Settembre 06, 2017, 06:41:58 pm »
Io il gioco di parole l'ho capito e calcisticamente parlando non è neanche male, se solo non fosse stupido e offensivo (i ciclisti non sono solo in Olanda)...
Strane cose danno in mensa a quelli del marketing di Volkswagen...


Offline Vittorio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #302 il: Settembre 06, 2017, 07:20:09 pm »
Non avevo pensato al senso calcistico: in quel contesto in effetti la frase è abbastanza innocua: noi, la nazionale francese, non ci lasceremo fermare dai "ciclisti" olandesi (gli olandesi potrebbero ritorcere che non loro si faranno fermare dai mangiarane).
Forse ci siamo inalberati per niente vedendo il logo VW...

OT
Questo mi fa venire in mente alcuni impagabili striscioni dei tifosi del Napoli: "Giulietta è 'na zoccola" (in trasferta a Verona), oppure "Osama, nun te scuordà 'a cas'e Ferlaino" (dopo l'11 settembre)
Fine OT

Vittorio
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Offline Chiarella

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #303 il: Settembre 07, 2017, 08:08:45 am »
Ma la volkswagen non è un'azienda tedesca?
Scusate non so nulla di calcio...

Offline acidburn1995

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #304 il: Settembre 07, 2017, 10:32:42 am »
Non sono così convinta, gli sfottò della tifoseria e i loro striscioni sono cose ben diverse dallo slogan pubblicitario di un'azienda sponsor. Non sono io quella che si indigna facilmente per scelte di marketing non politically correct, se vogliamo usare questo termine, ad esempio a me la pubblicità della Fiat Palio di qualche anno fa, con il ciclista che a ogni semaforo si appoggiava e l'automobilista che all'ultimo fa una repentina retro e lo fa cadere come un pollo, aveva fatto ridere, l'ho trovata simpatica: la scelta di "punire" il comportamento fastidioso rendendo, grazie ai propri pregi (in questo caso quanto la macchina fosse scattante e maneggevole), il responsabile del malcostume vittima di se stesso, era qualcosa di buffo, sebbene qualcuno anche allora protestò; ben diverso sarebbe stato se la Palio avesse volutamente investito o spaventato facendolo cadere o tagliato la strada al ciclista e, allo stesso modo, sarebbe stato ben diverso se l'azione punitiva dell'automobilista fosse stata mirata a colpire un ciclista o la categoria dei ciclisti in una situazione di normale attività ciclistica, punendoli non per il comportamento scorretto o antipatico, ma per il solo fatto che sono ciclisti.

In questo caso il marketing mi è sembrato francamente un autogol, se vogliamo rimanere in ambito calcistico: la VW è una multinazionale tedesca che opera e vende sul mercato globale, immagino che in questo caso lo spazio pubblicitario fosse stato acquistato da VW Francia, ma i responsabili francesi hanno forse dimenticato che esiste anche una VW Olanda (o cmq una controparte responsabile della zona Benelux) che lavora per vendere i propri prodotti anche in quel territorio? Non penso che gli olandesi che hanno assistito al match abbiano ricevuto un messaggio pubblicitario che ha reso loro appetibile e simpatico il marchio. Inoltre se è plausibile che abbiano usato il concetto di "nazione di cliclisti" con il fine di indicare gli olandesi, come al contrario avrebbero potuto usare "mangiarane" per indicare i francesi, la contrapposizione fra gli altri che usano la bici e noi che invece rombiamo in macchina e andiamo avanti per la nostra strada va a colpire proprio nella contrapposizione fra due filosofie di concepire lo spostamento soprattutto urbano, di conseguenza anche la buona fede viene un po' meno, perché è ovvio che una multinazionale dell'auto che usa come slogan una contrapposizione con l'uso della bicicletta, vuole continuare a veicolare l'idea che la bicicletta e i ciclisti siano l'antagonista. Quindi la VW in questo caso, secondo me, non ha scusanti, la scelta pubblicitaria era fallimentare e stupida.
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Offline Vittorio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #305 il: Settembre 07, 2017, 01:13:07 pm »
Diciamo che ci hanno provato... Sugli automobilisti irriducibili magari il messaggio ha fatto presa, poi tanto a scusarsi c'è sempre tempo
Non credo proprio sia una bufala, su bikeitalia c'è anche il tweet di scuse di Volkswagen Francia. Neanch'io ho minimamente capito dove sarebbe l'umorismo...
ma è come per le rettifiche sui quotidiani: non le legge nessuno e intanto il messaggio è arrivato dove si voleva che arrivasse.

[OT]
In genere ho sempre trovato le pubblicità televisive VW molto originali, gradevoli e azzeccate (quella dell'orecchino era un capolavoro, ma anche quella della pelliccia e della collana di perle funzionava benissimo), poi ogni tanto ne hanno infilata qualcuna un po' meno riuscita (la pecora che esce dal gregge per seguire l'auto [perchè le avevano chiuso un agnellino nel baule, si dice], o il pensionato che riga la fiancata). Ma intanto l'importante è che se ne parli... e sta funzionando!
[Fine OT]

Vittorio
« Ultima modifica: Settembre 07, 2017, 01:16:07 pm by Vittorio »
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Offline acidburn1995

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #306 il: Settembre 07, 2017, 02:05:59 pm »
Ma intanto l'importante è che se ne parli... e sta funzionando!

Ultimi studi dicono che non è più completamente vero, adesso però non sono in grado di entrare nel merito, quindi posso ricordarmi male.

Diciamo che sicuramente VW ha attirato l'attenzione, anche se negativa questa volta, ma non penso fosse voluto. Ma quest'ultima è una mia sensazione.
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Offline veeg

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #307 il: Settembre 07, 2017, 03:10:28 pm »
Ricordate lo scandalo dieselgate? E' storia recente.
VW aveva poi ammesso il fatto ed era stata condannata. Tutti contro VW: dai concorrenti, ai governi, ai cittadini sensibili alle tematiche ambientali e anche a quelli che "dell'ambiente-non-frega-nulla-ma-odiano-essere-presi-in-giro". E anche i ciclisti.
Nonostante questo, VW ha incrementato le vendite, gli investimenti, la leadership di mercato e l'immagine vincente.

Credete quindi che questa "piccolezza" possa minare in qualche modo VW?
Se lo credete, sottovalutate enormemente le attuali leggi di mercato e la psicologia degli acquirenti. Ciclisti inclusi.

Offline Vittorio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #308 il: Settembre 07, 2017, 03:31:35 pm »
[OT] Unica conseguenza positiva del dieselgate, per come la vedo io, è che fra un paio d'anni i test verranno fatti in condizioni di esercizio reale e non in condizioni così fittizie che è stato relativamente facile programmare la centralina in maniera di riconoscere la "modalità test" e modificare i parametri di funzionamento del motore in una maniera che lo avrebbe reso probabilmente inguidabile ma che permetteva di rispettare i limiti. Come conseguenza della conseguenza, sembrano già avviati al tramonto i piccoli motori a benzina sovralimentati (ediventemente il downsizing funziona anche lui solo in laboratorio, in strada è un altro paio di maniche) e VW per prima ha annunciato l'abbandono dei piccoli Diesel, che non rientreranno mai nei parametri delle emissioni.

E volendo - ma non qui - ci sarebbe da aprire un libro sui limiti delle emissioni dei motori a combustione interna, perchè credo che ormai stiano diventando così stringenti che presto nessun motore potrà rispettarli offrendo ancora le prestazioni che il mercato (=noi, quando compriamo un'auto) richiede. In soldoni, chi comprerebbe un 2000 che consuma come un 1500 ma va come un 1000... però inquina poco?

Piuttosto che continuare con Euro 6, 7, 8 ... 50 sempre più difficili da realizzare e difficili da mantenere, la vera svolta sarebbe cambiare modo di trazione (elettrica o... a pedali) e ridurre il traffico (ergo, più mezzi pubblici, meglio se elettrici, e che funzionino bene), guardando al risultato finale: 10% di auto in meno per strada sono il 10% di emissioni in meno, anzi un po' di più del 10% perchè la maggiore fluidità del traffico contribuisce a ridurre l'inquinamento, mentre per ottenere lo stesso risultato a pari parco circolante, sai quante difficoltà tecniche e quanto tempo per sostituire le auto più vecchie?

[fine OT]

Vittorio

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Offline catorcio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #309 il: Settembre 07, 2017, 09:42:25 pm »
Citazione
Piuttosto che continuare con Euro 6, 7, 8 ... 50 sempre più difficili da realizzare e difficili da mantenere, la vera svolta sarebbe cambiare modo di trazione (elettrica o... a pedali)
il migliore resta sempre il teletrasporto!

Offline Chiarella

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #310 il: Settembre 08, 2017, 08:47:27 am »
Sono molto d'accordo con le riflessioni che ha fatto acidburn1995 che mi son sembrate centrare perfettamente il tema.

Aggiungo solo che resto convinta che le case automobilistiche tradizionali dovrebbero guardarsi bene da "altri tipi di competitors" al posto di giocare su autogol pubblicitari della serie "basta che se ne parli che tanto poi sono sempre a tempo a chiedere scusa"..
Io sarò una sognatrice ad occhi aperti, ma lo scenario delle auto smart (google, tesla e compagnia bella) non mi sembra né così futuristico né così lontano.
Altro che giocare su motori ad "emissione zero", qui si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione dove le case costruttrici tradizionali verrebbero per così dire "asfaltate"...un cambiamento anche superiore a quello degli smartphone e - se vogliamo - delle fotocamere digitali.

Oggi nessuno ama le automobili, chi per i costi (acquisto, carburante, manutenzione, cambio gomme, revisioni, bolli), chi per l'inquinamento, chi perché non si trova mai parcheggio, chi perché resta ore imbottigliato nel traffico, chi perché sono sempre più spesso oggetto di atti vandalici, e chi più ne ha....se fra 10 anni potessi prenotarti una smart car con un'app che ti viene a prendere al lavoro all'orario che preferisci, ti porta a prendere i figli a scuola e poi a casa mentre tu puoi anche leggerti un libro in santa pace o guardarti un film, quanti si terrebbero la loro auto con annessi e connessi da pagare? In alcuni articoli si parla di una diminuzione del traffico auto superiore all'80%...ok, forse una stima ottimistica, ma io ci voglio anche un po' credere.
In quanto tempo i cellulari tradizionali sono stati soppiantati dagli smartphone? 2 anni?

E allora ci sarebbero più piste ciclabili, meno inquinamento, e forse una qualità della vita migliore...

E allora, ancora di più la pubblicità della VW è un autogol...basta che se ne parli? ...sì sì...fra 10 anni vedremo in che termini   :P
« Ultima modifica: Settembre 08, 2017, 08:49:39 am by Chiarella »

Offline veeg

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #311 il: Settembre 20, 2017, 03:59:22 pm »
VW impassibile prosegue nella sua campagna promozionale a 365 gradi, occupando perfino l'ingresso del Cosmobike a Verona con le sue macchine e i (pochi) accessori per biciclette.



Offline Vittorio

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #312 il: Settembre 20, 2017, 04:30:56 pm »
beh, loro a Verona giocano in casa...

Vittorio
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Offline occhio.nero

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Re:ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
« Risposta #313 il: Gennaio 12, 2018, 07:32:32 pm »
La terribile vendetta del ciclista (ma è solo uno scherzo)

http://video.corriere.it/terribile-vendetta-ciclista-ma-solo-scherzo/0d1bf662-e3ca-11e7-8530-b320f0c560cc



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Ciclabili clandestine: arriva il docufilm
Si chiama “Do the right line” ed è l’ultimo lavoro di Claudia Cipriani, regista milanese, che racconta il dietro le quinte di un gruppo di cittadini che, armati di pennello e vernice, si incontra nel cuore della notte per far nascere una nuova pista ciclabile in città.

https://www.bikeitalia.it/2017/12/21/ciclabili-clandestine-arrriva-docufilm/

https://youtu.be/RQnw6Os3kRY
« Ultima modifica: Gennaio 12, 2018, 07:37:39 pm by occhio.nero »
Federico
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Offline Matt-o

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