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Autore Topic: sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)  (Letto 74438 volte)

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Offline occhio.nero

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sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« il: Luglio 26, 2011, 11:08:48 pm »
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Neanche un mese fa un utente del forum aveva sollevato il problema della scelta del telaio: acciaio o alluminio?
(vedasi la discussione: "telaio: alluminio o acciaio?").
Ero intervenuto con una certa leggerezza rispondendo: Comunque sia, io la mia Dahon Mu p24 in alluminio l'ho comprata nel 2008 ed ancora tiene. Ripetimi la domanda tra due anni e ti saprò dare maggiori elementi.

Il destino mi aspettava inesorabile al varco, perchè a distanza di pochi giorni, mentre facevo un controllo generale, sono rimasto pietrificato da un fatto sconvolgente: una evidente, drammatica, incontestabile, ingiustificabile frattura appena sotto la chiusura del canotto sellino.  :o

la frattura del telaio da diverse angolazioni

La prima cosa che ho fatto, è cercare su internet fatti analoghi, digitando su google: dahon p24 frame crack
Il forum Dahon risulta ancora chiuso a nuove registrazioni, ma è comunque possibile leggere le discussioni del passato (anche se non ti permettono di vedere le immagini allegate  >:( )

In particolare ho trovato:
"Mu Xl Frame Crack, Seat Tube" (febbraio 2009) dove due utenti lamentano lo stesso problema, rispettivamente su una Mu Xl e una Mu P8:
  • Steveroot: "A quick check led me to the seatpost clamp area where I saw a crack that appears to completely encircle the seat tube at the top of the weld to the main frame tube"
  • Joew: "When this happened to me on a Mu P8 the crack started in the front and then worked around the sides,"
La discussione va avanti per 6 pagine ed ovviamente si appellano alla garanzia sul telaio.

e ancora:
"Dahon Mu: Fatal Frame Crack Here Too, Users beware!" (febbraio 2009)
dove:
  • ci si lamenta del fatto che il problema si manifesti dopo circa 3 anni (anche a me è successo così!  :o)
    "Is there a reason why these cracks are happening after 3yrs+ of riding? I understand the post/shim/collar are under stress, but besides that, does the aluminum start to degrade after a few years? Maybe become more brittle?"
  • si consiglia di verificare periodicamente il telaio alla ricerca di eventuali fratture "it is important to keep your bike clean and while cleaning your bike, you should inspect it each time to prevent any disaster on the road. This is definitely a warranty issue."
  • si propone (a titolo preventivo?) l'adozione del sistema di sospensione "Cane Creek Thudbuster" (un elastomero localizzato tra il canotto sella ed il sellino, in grado di assorbire parte delle stress che altrimenti finirebbe sul telaio)

    dall'archivio storico Dahon una Speed TR equipaggiata con il "Thudbuster"

e infine:
"Curve Sl Frame Crack At Seatpost" (giugno 2009)
dove:
  • si parla dell'importanza di rispettare i limiti di peso del guidatore e l'altezza massima (contraddistinta da una tacca) oltre la quale non alzare il canotto sellino
  • finalmente riesco a vedere la foto della frattura su una Curve SL: stesso identico problema!  :o


Inutile precisare che il mio peso (75kg) e la mia altezza (1.75mt) rientrano nel cliente tipo Dahon. Le cause del problema devono risiedere altrove. Che non abbiano testato a sufficienza il telaio?
In un mercato che impone ogni anno un nuovo modello, ho paura che questa eventualità  non sia poi così remota.  :(

In teoria si potrebbe rimandare indietro il telaio (nelle discussioni precedenti qualcuno ha avuto in cambio una bici nuova di zecca)... ma se lo avete comprato all'esterno... la vedo durissima.

Quindi: rispedirlo indietro (io l'ho comprata negli USA) o portarlo ad un rivenditore locale con la coda tra le gambe?
Ho scelto la terza via: affidarmi ad un carrozziere specializzato nella saldatura TIG (quella per l'alluminio). Cercando su internet, ho scoperto che sono molto richiesti per le motociclette.

la saldatura del telaio da diverse angolazioni

Spesa finale: 35 euro. Ora vediamo quanto dura  ???

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Stamattina, intorno alle 8 e 10, parto da un semaforo quasi di fronte al deposito dell'ATAC sulla Prenestina, quando sento un rumore di metallo tranciato, brevissimo, quindi il manubrio perde rapidamente autorità... peggio: si piega verso di me.

In qualche momento mi rendo conto che non sto più comandando la ruota anteriore. Come se la bici si stesse piegando sotto di me.

Zigzago qualche metro, con la residua resistenza dello sterzo cerco (e riesco) di evitare che la ruota anteriore si metta di traverso.

Per fortuna la velocità, bassissima, scema in maniera altrettanto rapida. Appoggio i piedi a terra e abbasso lo sguardo.

La rottura sulla cerniera
Mi tendo conto che lo steli del manubrio è tranciato appena al di sopra della chiusura.

(Image removed from quote.)

......................
« Ultima modifica: Marzo 10, 2017, 08:44:43 am by occhio.nero »
Federico
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Offline Lunadix

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #1 il: Luglio 27, 2011, 12:33:17 am »
azz brutta storia. innanzitutto mi dispiace per il guaio. Tu lamenti il fatto che la garanzia non e' dovuta perche l'hai presa all'estero ma sinceramente ragionavo sul fatto che se dovesse capitarmi anche a me con tutte le modifiche fatte alla mia HT non so se decathlon mi riconoscerebbe la garanzia chissa...

cmq la saldatura al tig e' stata fatta alla grande, solo dagli una bella riverniciata a quella parte. Per il resto il consiglio di acquistare quel pezzo che fa da ammortizzatore non e' male, ma dovrebbe restare un consiglio (da parte della casa), non un compratelo altrimenti spaccate il telaio.

forse a volte la ricerca estrema della leggerezza....
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Offline Ragadorn

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #2 il: Luglio 27, 2011, 12:54:14 am »
Che delusione.... ma quanto si potrà mai risparmiare di peso sostituendo l'acciaio con l'alluminio.... speriamo che per il futuro provvedano!

Offline occhio.nero

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #3 il: Luglio 27, 2011, 01:21:52 am »
con tutte le modifiche fatte alla mia HT non so se decathlon mi riconoscerebbe la garanzia chissa...

un commerciante normale non credo proprio. forse Decathlon....

Per il resto il consiglio di acquistare quel pezzo che fa da ammortizzatore non e' male, ma dovrebbe restare un consiglio (da parte della casa), non un compratelo altrimenti spaccate il telaio.

Nel forum Dahon ognuno dice la sua. Sinceramente non ho capito se ci siano dei tecnici Dahon a disposizione degli avventori. Ma dal momento che è chiuso (e questa cosa mi lascia un po' perplesso) inutile domandarselo  :-\

Certo è che non deve essere facile per una azienda coprire un mercato mondiale. Chissà quante grane....
E' una situazione che rischia di sfuggire di mano.

Ho scoperto, ad esempio, che la Dahon nel 2008 ha fatto una campagna di richiamo relativamente ad una partita di "canotti manubrio" difettosi ("International: 2008 Handlepost Recall Action") per i seguenti modelli: "Ciao P8, Curve D3, Curve SL, Glide P8, Jetstream P8, Mariner D7, Mµ P8, Mµ P24, Mµ SL, Mµ XL Sport, Vitesse D7HG, Speed D7, Speed P8, Speed TR, Speed Pro TT"


Tra cui c'è anche la mia MuP24!!!!  :-\

In particolare, se non ho capito male ("The hinge on the handlepost can crack, posing a fall hazard"), potrebbe capitare una rottura della cerniera:

Ma se un rivenditore ha spedito una bici difettosa dall'altro capo del mondo.... ce lo vedi tu a rintracciare l'acquirente per farsi rispedire indietro il pezzo?  :(


e cosa dire della rottura dello sgancio sommitale manubrio? (è capitato anche ad un mio amico.. menomale che non è accaduto in movimento!  :o )
(tratto dal forum Dahon)

speriamo che per il futuro provvedano!

io spero che abbiano già provveduto!  :o
La mia Dahon risale al 2008.

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Immagino che spavento uecanaia, e spero che ti sia ripreso in fretta sia dalla botta che dallo spavento. Io ho una b_fold3 da un mesetto circa e credo che la mia monti il tuo stesso manubrio, io  l'ho messa molto sotto stress per far uscire eventuali difetti cosi' da farli ricadere in garanzia, dato che ho letto questo forum prima di acquistarla sapevo benissimo quali erano le parti piu' sogette ad usura/rottura, ma tra queste non ho mai letto nessuno che parlava dell'attacco pieghevole del manubrio. Anzi dal canto mio ti posso dire che per stressare la bici spesso nel mio tragitto casa/lavoro salgo e scendo da alcuni marciapiedi, percorro strade lievemente dissestate, san pietrini, tombini, insomma tutte cose da evitare ed evitabili sicuramente ma al fine di testare la bici fondamentali secondo me e non ho minimamente avvertito nessun cenno di rottura, nessuno scricchilio sinitro o quant'altro mi faccia sospettare un eventuale rottura. E non ho nemmeno una corporatura easy per cosi' dire...... passo i 100kg ed infatti ho gia' cambiato il movimento centrale si serie ma nei giunti nessun problema.
Ora credo che vista la produzione massiccia che fanno di questo tipo di bici abbastanza economica e quindi adatta ad un pubblico di massa, ci sia da mettere in conto qualche modello difettoso,e aime' forse tu sei incappato propio in quello.
Sono sicuro che con questa nuova non avrai problemi o quanto meno me lo auguro altrimenti una piccola benedizione, sotto lauta mancia, al parroco della tua chiesa non guasterebbe.
Buone "sicure" pedalate

Pigro volevo dirti che secondo me non fai molto bene a stressare la bici volontariamente con utilizzi della stessa non espressamente consigliati.
E' vero quello che dici per quanto riguarda il rodaggio all'inizio, ma considera che non è detto che un eventuale cedimento si debba verificare proprio nel momento dell'utilizzo "straordinario" (es. scalino e buche prese magari apposta). E' probabile che il guasto (se proprio deve essere, ma speriamo di no!) si verifichi successivamente, durante l'utilizzo "normale".
I traumi causati precedentemente vanno a sommarsi con quelli che si generano normalmente per "fatica" fino al raggiungimento del fine vita del componente. Non dico di non scendere più da uno scalino, ma vacci piano anche considerato che non sei proprio un peso piuma.
Saluto
« Ultima modifica: Aprile 01, 2014, 08:43:07 pm by occhio.nero »
Federico
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Offline Ragadorn

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #4 il: Luglio 27, 2011, 09:28:48 am »
Mah, è sempre più un problema per le compagnie, se non limano i costi cambiando la componentistica perdono quote di mercato e se lo fanno rischiano di ritrovarsi con una linea intera di bici da riguardare, con conseguenti gravi perdite....


Offline tanta

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #5 il: Luglio 27, 2011, 10:09:58 am »
ehm... a me spiace molto per quanto successovi... spero di non aver portato jella io !  8)

purtroppo le considerazioni su tale situazione mi portano a rivedere in parte la mia ricerca della leggerezza "estrema" per i miei 4 piani di scale... o a cambiare condominio! :-P

proprio ora che sembra esserci un nuovo modello decathlon 20 pollici monomarcia in acciaio

http://www.decathlon.it/bici-pieghevole-b-fold-20-id_8186827.html
(peccato per i 14 kili)

Offline occhio.nero

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #6 il: Luglio 27, 2011, 01:05:52 pm »
spero di non aver portato jella io !  8)

verrai citata in giudizio per magia nera e scienze occulte!  ;)

proprio ora che sembra esserci un nuovo modello decathlon 20 pollici monomarcia in acciaio

io mi preoccuperei anche della monomarcia..  a meno che tu non viva nella pianura padana  :-\

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E' evidente l'attenzione dei progettisti nei riguardi del piantone al fine di allungarlo il piu' possibile e rinforzandolo allo stesso tempo, essendo uno degli elementi piu' stressati della bici.
Il piantone e' infatti piu' corto e di generosa sezione rispetto ad una bici normale. Il tubo reggisella e' inversamente molto piu' lungo rispetto al normale, rifinito elegantemente con una verniciatura nera lucida liscia ed una serigrafia bianca riportante una scala centimetrata, utile a regolare l'altezza sella ogni volta che si riapre la bici. La tolleranza tubo reggisella/piantone appare piuttosto stretta come e' logico aspettarsi, poiche' nella sua brevita' il piantone deve fornire il massimo supporto al reggisella limitando al massimo i giochi per prevenire cedimenti e rotture.
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.......................
La posizione ribassata dello snodo si rende necessaria al fine di ridurre l'ingombro dello sterzo quando ripiegato, ma lo sottopone a sollecitazioni  amplificate da un braccio di leva molto lungo quando il ciclista sotto sforzo tende a tirare a se' il manubrio o pedala in fuorisella.
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Come intuibile, il carro posteriore si dimostra piuttosto rigido e l'energia della pedalata viene trasmessa molto bene alla ruota.
Il carro anteriore pur rimanendo abbastanza rigido e preciso nella parte inferiore vede il lunghissimo tubo sterzo infulcrato molto in basso flettere sotto sforzo emettendo il caratteristico gemito.
I rimedi qui sono almeno tre: il primo e' di registrare al meglio i giochi. Il secondo e' quello suggerito da altri utenti, ovvero di lubrificare lo snodo con uno spray al teflon. Il terzo e' di tenere a mente quello che diceva Bernard Hinault, il quale avendo vinto in tempi non sospetti cinque Tour, tre Giri e due Vuelte era uno che probabilmente di bici se ne capiva abbastanza, ovvero: "Bisognerebbe poter suonare il piano andando in bici".

Il che non significa che si dovrebbe agganciare una tastiera al manubrio e strimpellare solfeggi ma che la parte superiore del corpo deve essere mantenuta quanto piu' possibile rilassata, senza strangolare il manubrio e senza aggrapparvisi disperatamente cercando di svellerlo, ma usando le braccia e le mani solo per mantenere la direzione e per cambiare velocita' o per frenare, lasciando che tutta l'energia di cui si e' capaci venga lasciata disponibile alle gambe.

Inoltre con la Tern si deve ricorrere il meno possibile alla pedalata fuorisella e comunque calibrare bene le movenze, perche' se da un lato regala temporaneamente piu' potenza all'azione, dall'altro la pedalata in fuorisella con le ruote piccole tende a disunire il movimento e a stressare il manubrio.
In buona sostanza il cigolio diviene una sorta di cicalino d'allarme che significa "sei troppo contratto, ti muovi male e stai tirando il collo al manubrio per niente, molla e rilassati".


Questa bici costringe a rivedere il proprio modo di pedalare e molto probabilmente il minor senso di fatica che ho sperimentato nell'uso dipende anche da questo, oltre che dalla postura piu' eretta che, a prezzo della minor aerodinamicita', stressa meno la muscolatura del collo e della schiena e, consentendo un angolo piu' aperto tra busto e gambe, permette una migliore respirazione e quindi una maggiore ossigenazione dei muscoli.
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Fin qua non ho rilevato pecche gravi. La bici ha qualche difettuccio ma e' poca cosa, almeno per me.
E' fatta ed e' rifinita molto bene, e' solida, la componentistica e' di buona qualita', si guida bene, e' divertente da usare, la manutenzione e' semplice, da chiusa occupa poco spazio e grazie alla promozione di Trenitalia e' stato possibile acquistarla con un forte sconto sul prezzo di listino normale.
Per una pieghevole il punto cruciale sono ovviamente gli snodi. La tenuta e l'affidabilita' meccanica sono cose che si potranno stabilire solo col tempo, perche' al momento la bici e la casa produttrice non hanno praticamente storia alle spalle e meno di duecento chilometri in citta' sono troppo pochi perche' possano verificarsi magagne serie a meno di incappare in un esemplare nato male.
Le premesse lasciano ben sperare per un uso prolungato e felice a condizione di non forzare la bici a scopi per i quali non e' stata concepita. E se non si hanno velleita' particolari potrebbe essere l'unica bici di cui avere effettivamente bisogno. Non mi pare poco.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2013, 11:18:54 pm by occhio.nero »
Federico
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Offline keyfaber

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #7 il: Luglio 27, 2011, 01:53:19 pm »
.....quel pezzo che fa da ammortizzatore non e' male....
Mi viene da pensare che ha lo stesso funzionamento del Suntour ed ora sulla mia Hoptown starò un po' più attento.
HopTown 20", reggisella ammortizzato Suntour SP8-NCX, pedali alluminio MKS FD-7, sistema KlickFix su cannotto per zainetto, sistema luci Reelight
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Offline Marcopie

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #8 il: Luglio 27, 2011, 02:43:45 pm »
Quel punto di fissaggio è sottoposto a sollecitazioni enormi, derivanti sia dalla lunghezza del tubo reggisella che fa da leva, sia dall'esigenza di avere solo una minima parte dello stesso tubo reggisella al di sotto del fissaggio, a bici aperta, per contenerne le dimensioni una volta richiusa...

Offline Lunadix

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #9 il: Luglio 27, 2011, 02:48:58 pm »
keyfaber tu hai il suntour? come ti ci trovi?
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Offline occhio.nero

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« Risposta #10 il: Luglio 27, 2011, 03:07:20 pm »
keyfaber tu hai il suntour? come ti ci trovi?

considerata l'importanza strategica di questo argomento, e coerentemente con la linea editoriale,  ho aperto la discussione: "canotto sella ammortizzato"
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=268

dove prego tutti quanti di concentrare i propri contributi al riguardo.  ;)

Grazie per la collaborazione e la pazienza  :)
Federico
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Offline foldo

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #11 il: Luglio 28, 2011, 12:22:56 pm »
Ehm ehm, sgrat sgrat.
Non vorrei essere considerato uno jettatore, ma la prima volta che ho visto una pieghevole "moderna" (credo si trattasse proprio di una mu), mi sono chiesto come facesse quel canotto sella così lungo a non rompersi. Una volta visto il suo diametro ragguardevole, mi sono domandato come facesse a non rompersi il telaio nel punto di inserimento del canotto. In particolare ricordo di aver pensato che se il canotto non fosse entrato nella parte bassa del suo inserimento (quella sotto il tubo orizzontale), il telaio avrebbe potuto cedere facilmente.
Il motivo di queste mie perplessità è presto detto: anni fa un amico alto amante delle bici compatte comprò un telaio di misura piccola e montò un canotto che entrava solo per pochi centimetri nel tubo verticale. Dopo tre uscite il mio amico ruppe il telaio proprio nel punto di giunzione fra i tubi orizzontale e verticale. Si trattava di una mtb ma il principio è lo stesso.
Per fortuna esistono ancora i cari vecchi saldatori :)

Diciamola tutta: probabilmente queste pieghevoli sono concepite per  UPT (Uso pedalatorio Tranquillo) e cittadino, su strade senza buche e per posizioni di pedalata con le ginocchia in bocca, ma  per pedalatori seri come voi (io non oso definirmi tale) probabilmente questa è un'eresia  ;D

Scherzi a parte, sulla jetstream di casa Dahon c'è un bel tubo di rinforzo. Non credo che sia un caso.

Offline occhio.nero

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #12 il: Luglio 28, 2011, 12:31:49 pm »
Scherzi a parte, sulla jetstream di casa Dahon c'è un bel tubo di rinforzo. Non credo che sia un caso.

già  ;)

(dalla discussione sulla Jetstream XP 2008)
Federico
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Offline Gianni65

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #13 il: Luglio 28, 2011, 01:54:13 pm »
Molto dipende anche dalla statura e dal peso del ciclista.
50 Kg sono una cosa, 100 Km sono un'altra.
Le sollecitazioni sul canotto reggisella estratto a metà sono ben diverse da quelle che deve sopportare un canotto completamente estratto, seppure nei limiti.
Di conseguenza per un ciclista magro e alto 1,60 più o meno tutte le pieghevoli saranno affidabili. Per uno altro 1,90 e con un po' di pancetta ci sarà sicuramente qualche problema in più.
Scusate l'apparente banalità delle mie considerazioni, ma chi si accinge all'acquisto non sempre è consapevole di questo importante aspetto del problema.

Offline tanta

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Re:sollecitazioni del telaio (stress, fratture, ...)
« Risposta #14 il: Luglio 30, 2011, 06:53:06 pm »