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Autore Topic: Torino - notizie  (Letto 102463 volte)

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Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #135 il: Gennaio 07, 2014, 04:20:04 pm »
De gustibus... A me non piace e non scorri bene con ruote sottili. Due anni fà avevo le gomme un po' sgonfie e sottili e in un punto dove i sanpietrini erano distaccati ho pizzicato la camera e ho bucato. Assurdo.


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Offline Lele

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Re:Torino - notizie
« Risposta #136 il: Gennaio 07, 2014, 06:01:08 pm »
Mah Lele, non si sono crepate fin'ora, ma quello che mi dà più fastidio è lo spreco di centiania di migliaia di euro per un qualcosa che non va bene per lo scopo per cui dovrebbe essere creato.

Assolutamente d'accordo su questo aspetto, tenuto conto che c'è gente letteralmente alla fame forse dovrebbero esistere delle priorità.
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Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #137 il: Gennaio 07, 2014, 06:02:52 pm »
Sacrosanto Lele!


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Offline gigimorello

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Re:Torino - notizie
« Risposta #138 il: Gennaio 07, 2014, 11:37:43 pm »
Purtroppo però in realtà non si vede il problema principale: il fondo! Le ciclabili a Torino hanno un fondo letteralmente penoso.

Esatto MaraMaury, il fondo delle piste ciclabili è stato ordinato e fatto costruire da chi di bici non ne ha la più pallida idea. I politici dovrebbero smettere di impartire ordini  e fare partire lavori finanziati con i soldi pubblici su questioni sulle quali non hanno la minima competenza. Dovrebbe essere vietato costruire una pista ciclabile con un fondo assolutamente non percorribile, il progetto (come quello delle piste assurde in corso Francia a Torino), andrebbe fatto pagare a colui che l'ha fatta realizzare!
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« Ultima modifica: Gennaio 07, 2014, 11:43:58 pm by gigimorello »
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Offline Fabrizio_1

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Re:Torino - notizie
« Risposta #139 il: Giugno 02, 2014, 09:51:55 am »
Abito ad 1 isolato da piazza Statuto, la ciclabile di C.so Francia presenta qualche "criticità" diciamo.
Le mattonelle per quanto probabilmente più durevoli, creano un fondo più sconnesso di un asfalto o tarmac o cemento fatto bene.
Sono quindi meno scorrevoli, e meno comode.
A mio parere l'aspetto peggiore è quel cordolo grigio, che è in rilievo rispetto al piano strada.
Se per caso devi uscire e rientrare dalla ciclabile per qualche motivo (pedone, auto ecc...), rientrarci soprattutto se piove può essere tutt'altro che piacevole.
Mi domando se l'hanno fatta così per un fatto puramente estetico o per il fatto che essendoci gli alberi, le mattonelle potrebbero mettere "al riparo" il piano ciclabile da eventuali problemi creati dalle radici, che però in C.so Vinzaglio non sembra diano problemi, la pista è piuttosto liscia.
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Offline NessunConfine

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Re:Torino - notizie
« Risposta #140 il: Luglio 17, 2014, 05:33:52 pm »
di Bruno Casula


“Dal 20 luglio 2014 le biciclette entrano in metropolitana! Parte la sperimentazione, a breve i dettagli!” L'assessore ai trasporti del comune di Torino, Claudio Lubatti, affida a twitter l'annuncio che a breve si potrà salire in metropolitana con la propria bicicletta. Poche parole che non forniscono elementi concreti sulla novità all'orizzonte, se non due piccole informazioni: la prima è la data, il 20 luglio, una domenica, la seconda è che si tratterà di una “sperimentazione”. In realtà qualche indiscrezione è filtrata. La fase di sperimentazione dovrebbe durare fino al 30 novembre e dovrebbe essere molto vincolante: si potrà viaggiare con la bicicletta solo la domenica mattina dalle 8 alle 14. Si potranno portare fino aquattro biciclette su ogni treno in una carrozza deputata ed il costo aggiuntivo rispetto al biglietto sarà di 50 centesimi. 

Dalle parti di Palazzo Civico si parlava della novità in arrivo dall'assessorato ai trasporti già da qualche giorno e alcuni ben informati riferiscono che Lubatti avesse messo le mani avanti. Avrebbe infatti chiesto alle associazioni dei ciclisti urbani della città di collaborare per gestire la novità in arrivo, probabilmente per paura che alcuni cittadini e cittadine possano essere in qualche modo intimoriti dall'idea di dover condividere gli spazi con le due ruote. Cosa che comunque nella altre città italiane dotate di metropolitana accade da tempo. Oltre a Milano, come detto, anche a Roma si può salire in metro con la bici. Per adesso è possibile farlo sulla linea A e B solo dopo le 20.00, ma secondo quanto anticipato dal sindaco della Capitale, Ignazio Marino, lo scorso giugno, da agosto dovrebbe essere consentita anche una seconda finestra temporale dalle 10.00 alle 12.00. 
A Napoli la situazione è simile, ovvero è possibile caricare le bici sulla metro solo nella fascia oraria mattutina fino alle 7.00 ed in quella serale dopo le 20.00.

Fonte | Link

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Offline mancio00

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Re:Torino - notizie
« Risposta #141 il: Luglio 17, 2014, 05:45:17 pm »
ho letto la notizia, è un bene che almeno sia stata proprio l'amministrazione a proporla, ora vediamo come va la sperimentazione…
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Offline Sbrindola

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Re:Torino - notizie
« Risposta #142 il: Luglio 18, 2014, 10:11:52 am »
diciamo anche che l'ha fatto per via delle pressioni che riceve da tempo ..... onestamente però dubito che potrà mai diventare un vero e proprio servizio all'altezza di quanto succede in altre città europee.
Il limiti dell'infrastruttura sono sostanziali e difficilmente risolvibili, soprattutto quelli relativi alle dimensioni dei vagoni o all'automazione delle porte ma anche relativamente agli ascensori.
Se poi a questi sommiamo i limiti culturali di chi è infastidito a priori di vederti arrivare con una bici, non fatico ad immaginare le lamentele che fioccheranno.
Posto che la fase di test venga superata, vedo pressochè impossibile una serena convivenza in carrozze così strette nelle ore di punta ..... e questo limita già parecchio l'utilità reale dell'iniziativa.

Di seguito l'articolo di Bikeitalia.it

Citazione
Una piccola rivoluzione annunciata con un tweet, in perfetto stile Renzi, dall’assessore ai trasporti Lubatti: “Dal 20 luglio 2014 le biciclette entrano in metropolitana! Parte la sperimentazione, a breve i dettagli! @BikePride @GTT_Torino #sipuofare”.

Il si può fare finale (con tanto di hashstag) non è messo a caso. Il progetto di trasporto delle bici sulla metropolitana di Torino è stato sempre bollato come irrealizzabile e le resistenze da parte dei tecnici sono ancora tante. Ma l’Amministrazione pungolata dalle associazioni di ciclisti si è impuntata e vuole andare avanti.

Una prova non facile effettivamente, perché seppure la metro di Torino sia una delle più recenti al mondo non è stata assolutamente pensata per l’intermodalità. Lo stesso sistema VAL (Véhicule automatique léger) scelto, data l’alta automazione e la ridotta dimensioni delle carrozze, non prevede il trasporto bici.

Un grave errore commesso a monte che l’Amministrazione sarà costretta a portarsi dietro per sempre: cambiare il sistema oramai è impensabile e la seconda linea della metro, se mai sarà realizzata, per la necessaria interoperabilità dovrà prevedere lo stesso sistema.

Come sempre quando si deve adattare a posteriori un sistema i problemi da affrontare sono tanti. Nel caso specifico a cominciare dagli accessi (scale e tornelli stretti), per finire con carrozze piccole e per giunta completamente automatizzate.

Il primo problema si può aggirare utilizzando gli ascensori (le canaline per le scale sebbene siano diffuse e utilizzate, in Italia pare non siano regolate da nessuna legge) e utilizzando il tornello dei disabili (che però sta aperto più tempo alzando il rischio di evasione). Gli ascensori non sono enormi ma possono permettere di portare una bici. Per regolare l’apertura dell’accesso disabili invece saranno previsti degli appositi biglietti (dal costo di cinquanta centesimi a tratta da sommare all’euro e mezzo del normale biglietto, di cui sinceramente si poteva fare a meno). Ma fin qui tutto bene.

Il secondo problema sembra più serio: le porte dei convogli si chiudono automaticamente . Bisognerà prestare molta attenzione a non salire all’ultimo istante lasciando la bici mezza dentro e mezza fuori (non è detto che la fotocellula la percepisca) sennò sarebbero grossi guai (per la bici soprattutto). Lo spazio all’interno delle carrozze è l’altra questione fondamentale. La metro di Torino è formata da 4 carrozze larghe poco più di due metri, che occupano l’intera banchina, per cui aggiungerne è impossibile. Allargarle evidentemente anche. La sola possibilità (a costo zero) è quella di utilizzare lo spazio per i disabili già presente. Le bici sono più lunghe ma anche meno ingombranti. Per questo sarà possibile portare la bici solo sulle due carrozze provviste di spazio per i disabili e solo due per carrozza. Nessuna critical mass sul mezzo, insomma.

Per spiegare tutte queste limitazioni è prevista durante la sperimentazione – che andrà avanti sino a novembre -, oltre la segnaletica dedicata, la presenza di due steward per stazione che indicheranno ai ciclisti come comportarsi (in Italia se non ti muovi in auto pare tu sia considerato un minorato).

La sperimentazione sarà solo la domenica mattina dalle 8 alle 14, ma anche a regime, come nelle altre città, sicuramente gli orari di apertura ai ciclisti saranno quelli di ultra morbida, mattina presto e sera tardi.

Evidentemente rispetto ad una metro costruita prevedendo il trasporto bici avrà delle criticità ma resta il fatto che la possibilità di trasporto permetterà a quei pendolari (mattinieri) ai margini della zona fornita dalla metro o chi la sera si ferma in centro un po’ di più, di approfittare di un servizio che di fatto gli consente di rinunciare all’auto.

Tutto dipenderà da come andrà la sperimentazione. Evidentemente la grossa partita non è tecnica (come è pericolosa una carrozzina in un vagone è pericolosa una bici), ma culturale. L’intelligenza e l’educazione dei ciclisti permetterà di spostare l’ago della bilancia da una sperimentazione riuscita ad un completo fallimento. Sarà chiaramente cura dell’utente non creare disagi e insicurezza nel vagone, ma questo fa parte di ogni convivenza civile.

Però almeno stavolta bisogna dire che l’Amministrazione ci ha provato. Sfidando burocrazia e istinti conservatori.
La strada è ancora lunga (e tanti i problemi non ancora affrontati). Ma questo è già qualcosa.

Offline mancio00

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Re:Torino - notizie
« Risposta #143 il: Luglio 18, 2014, 12:27:30 pm »
nemmeno io ci vedo un roseo epilogo, soprattutto alla luce del fatto che, come spesso succede qui (purtroppo), è un correre dietro per riparare una falla che, se studiata in tempo, non sarebbe appunto stata una falla… e mi riferisco alla progettazione che non ha tenuto conto dell'eventualità di caricarci (appunto) delle biciclette…

ma comunque parliamo di un paese dove le pilotine riservate alle biciclette (e parlo della mia linea da pendolare), alla mattina sono chiuse 4 giorni su 5…

ok, smetto di essere polemico -_-
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Offline Sbrindola

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Re:Torino - notizie
« Risposta #144 il: Luglio 21, 2014, 09:14:19 am »
vagoni + grandi = tunnel più grande = costi maggiori dell'opera .... ne hanno tenuto conto eccome  >:(

Offline bitzo

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Re:Torino - notizie
« Risposta #145 il: Luglio 21, 2014, 05:23:05 pm »
ho letto l'avviso su una porta scorrevole della metro. Sono vietati i tandem e le elettroassistite. Comprensibile i tandem, ma proprio non capisco il divieto per le pedelec.





Offline Sbrindola

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Re:Torino - notizie
« Risposta #146 il: Luglio 21, 2014, 10:21:10 pm »
beh, visto che il posto è poco (per non dire assente) avranno ritenuto opportuno limitarlo alle sole bici normali

Offline bitzo

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Re:Torino - notizie
« Risposta #147 il: Luglio 22, 2014, 09:46:24 am »
non vedo cosa cambi tra una bici normale e una pedelec in termini di ingombri, inoltre le pedelec sono in numero molto esiguo se rapportate a quelle senza.
Mi viene in mente un problema di "sicurezza", nel senso che ci si porta appresso diversi ampere. Anche se sono paragonabili ad una batteria per laptop o di un attrezzo a batteria.

A mio parere continua ad avere poco senso.

Cmq per spezzare una lancia, negli orari di entrata ed uscita dagli uffici raramente mi son trovato in un vagone pieno e non ho percepito fastidio, o meglio non più del solito fastidio di trovarsi in un vagone affollato.

Offline Fabrizio_1

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Re:Torino - notizie
« Risposta #148 il: Luglio 22, 2014, 10:21:34 am »
Specialmente il mattino, intorno alle 8 la metro l'ho sempre trovata piena, a volte al punto da dover cercare una porta dove ci fosse spazio sufficiente per poter entrare e parlo di me medesimo e basta, senza bici pieghevole.
La lunghezza dei convogli è fissa?
Se non lo è basterebbe allungare il convoglio di un vagone con magari metà spazio adibito alle bici.
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Offline gip

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Re:Torino - notizie
« Risposta #149 il: Luglio 22, 2014, 12:31:43 pm »
Si la lunghezza dei convogli è fissa perché deve sposarsi col sistema porte automatiche di banchina. Se allungassi il mezzo non potresti accedere all'ultimo vagone perché resterebbe fuori dalla zona di accesso. Mi sa che l'unico sistema che hanno è dedicare un pezzo di un vagoncino esistente per questo servizio con indicazioni da mettere sulla porta di banchina.
Solo chi pedala va avanti!

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