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Autore Topic: Tern Link D8  (Letto 57532 volte)

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Offline occhio.nero

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Re:Tern Link D8
« Risposta #30 il: Ottobre 20, 2013, 08:15:28 am »
i contributi successivi sono stati dirottati in

la mia Tern Link D8
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6756

;)
Federico
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Offline nino#

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Re:Tern Link D8
« Risposta #31 il: Aprile 04, 2014, 07:55:46 am »
Come si comporta la D8 sullo sconnesso?
Parlo di eventuali tratti di sconnesso cittadino o di brevi percorsi su lastricato medio: niente di estremo, insomma.
E' accettabile oppure meglio evitare?
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
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Offline mancio00

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Re:Tern Link D8
« Risposta #32 il: Aprile 04, 2014, 09:19:22 am »
io ci faccio dai 9 ai 18 km 5 giorni su 7, nel mio tragitto mi imbatto in dossi artificiali, rotaie di tram, tratti in porfido piuttosto tremolanti, monto le schwalbe citizen di serie con 4 bar di pressione (potrei arrivare a 4,5 mi pare).
in ultimo, per completare il quadro, peso 64 kg e sono alto 1,75…
è da ottobre che lo faccio e non mi sono ancora accorto di anomalie, anzi, ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto sia una bici ottimale per il mio utilizzo, l'unico neo che gli rivolgo, è la dimensione da piegata che, per me, implica qualche sacrificio nel mio utilizzo quotidiano, infatti è da qualche tempo che sto puntando la brompton… ::)
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Offline emy_aeon

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Re:Tern Link D8
« Risposta #33 il: Aprile 04, 2014, 10:07:24 am »
Concordo con mancio00...
Io faccio dai 10 ai 15km al giorno per il centro di Roma, quindi: buche, sanpietrini, rotaie del tram, cunette varie, marciapiedi sconnessi etc etc... io li affronto in genere a bassissima velocità, tranne quando non mi beccano "di sorpresa" (e lì mi sentono imprecare fino a San Pietro), la Link D8 resiste e sinora non segnalo problemi , ma ovviamente non è fatta per lo sconnesso: le buche le senti tutte e le senti bene, la bici resta rigida quindi non ammortizza nulla, io sconsiglio di andarci sullo sterrato ed in genere di affrontare strade sconnesse ad alta velocità, perchè secondo me i giunti di piegatura (sterzo e telaio) ne soffrono...
Io me ne accorgo quando passo davanti all'Altare della Patria, lì ci sono solo sanpietrini messi uno peggio dell'altro, e sento che la bici ne soffre, le vibrazioni sono altissime e non puoi nemmeno andare piano se no ti arrotano pure i pedoni! Quindi un pò sono concentrata sulla sofferenza della bici, un pò sono concentrata sul non farmi ammazzare... insomma cerco di trovare un pò di asfalto liscio appena posso anche a costo di passare sopra il pizzardone e montare sul marciapiede!
Mi spiace ma questa è una delle pecche della Link D8: è rigida e poco sopporta le sollecitazioni, desolé!
Et quid amabo nisi quod aenigma est?

Offline boccia

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Re:Tern Link D8
« Risposta #34 il: Aprile 04, 2014, 10:34:59 am »
Dizionario Romanesco-Italiano: Pizzardone = Vigile Urbano
;D

http://it.wikipedia.org/wiki/Pizzardone
« Ultima modifica: Aprile 05, 2014, 09:28:44 am by boccia »

Offline emy_aeon

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Re:Tern Link D8
« Risposta #35 il: Aprile 04, 2014, 10:41:54 am »
Giusto... scusate!
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Offline boccia

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Re:Tern Link D8
« Risposta #36 il: Aprile 04, 2014, 10:57:26 am »
Scusa tu Emy, la mia non voleva essere una critica, tutt'altro!  :D
Volevo solo spiegare a chi vive altrove un simpatico modo di dire della nostra città.   ;)
« Ultima modifica: Aprile 04, 2014, 11:00:40 am by boccia »

Offline emy_aeon

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Re:Tern Link D8
« Risposta #37 il: Aprile 04, 2014, 10:59:14 am »
si si, lo sò... non preoccuparti l'avevo capito! ;D ;D ;D

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Offline mancio00

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Re:Tern Link D8
« Risposta #38 il: Aprile 04, 2014, 02:37:29 pm »
mica l'avevo capito cosa fosse il pizzardone, pensavo fosse una tipologia di manto stradale particolarmente difficile da superare, tipicamente romano :P
comunque io questa rigidità non la sento così tanto, forse sarà il mio peso piuma, boh?
MassimoBrompton S6E Orange Black

Offline boccia

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Re:Tern Link D8
« Risposta #39 il: Aprile 06, 2014, 11:41:13 am »
Nei giorni scorsi ho avuto la gradita possibilità di provare una Tern Link D8, grazie agli amici del negozio "Biciclettaro" che me l'hanno gentilmente messa a disposizione per alcuni giorni, ed ecco le mie impressioni nell'utilizzo quotidiano.

Quando ho comprato la mia prima ed attuale bicicletta pieghevole, l'ultima scelta è stata tra la Tern Link D8, che mi aveva favorevolmente colpito, e la Olmo Wave 20", che alla fine ho preferito per non investire fin dall'inizio una cifra importante, e che prenderò come principale termine di confronto, insieme ad altre bici 20" che ho avuto modo di provare negli ultimi due anni.






Esemplare in prova
Tern Link D8 grigio-arancio di alcuni mesi, dotata di parafanghi in plastica neri e di portapacchi posteriore Biologic. A proposito di questo accessorio: ho avuto modo di sollevarne uno smontato ed è sorprendente per quanto è leggero e solido allo stesso tempo.




Estetica e telaio
Mi è sembrata una gran bella bici, molto interessante la linea del telaio realizzato in alluminio 6061-T6, che si biforca davanti al tubo sella per andare a terminare armoniosamente nel carro posteriore, costituendo con il tubo sella, le forcelle superiori ed i foderi la struttura tridimensionale a traliccio, denominata Doubletruss, dall'aspetto molto robusto.
Molto bello il colore grigio opaco, che mi ha ricordato la finitura superficiale della Dahon Bullhead.




Doubletruss (www.ternbicycles.com)

Gli snodi del telaio (OCL) e del piantone (Physis) dànno l'impressione di essere stati progettati e realizzati con cura, con superfici di accoppiamento non piane, per aumentare la tenuta e ridurre per quanto possibile l'insorgere di rumori e giochi. La tensione di chiusura è regolabile senza bisogno di attrezzi ruotando con le dita la relativa barretta esagonale. Le belle leve di chiusura, dotate di un pratico blocco di sicurezza a molla contro le aperture accidentali, sono molto grandi e comode da azionare, e a snodo aperto si dispongono a protezione delle superfici di contatto dello snodo stesso.
Riporto che recentemente sono stati documentati casi di cedimento degli snodi, se ne parla qui: http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=7451.0


Snodo telaio OCL Joint


Snodo del piantone dello sterzo Physis

Postura ed ergonomia
Il piantone dello sterzo non regolabile in altezza limita secondo me le possibilità di adattamento della postura. Per me che sono alto 175 cm il manubrio risultava di circa 5 cm più alto del sellino, per una postura semi-eretta, tutto sommato comoda e rilassante, anche se diversa da quella più protesa in avanti che scelgo normalmente. Comode le manopole ergonomiche Biologic. Non comodissima la sella, piuttosto piatta e a mio avviso di qualità non all'altezza della bicicletta, tanto che ho potuto riscontrare nella parte inferiore dei lembi del rivestimento non aderenti alla struttura della sella, anche su bici nuove presenti in negozio. Ottimo invece il posizionamento di tutti i comandi.


Sellino - sono visibili nella parte inferiore alcune imperfezioni nell'assemblaggio del rivestimento


Tipo di piega
Caratteristica tecnica di rilievo è il tipo di piega "ad N" (N-fold), che prevede che durante la piega la ruota anteriore rimanga parallela alla posteriore, ruotando di 180° la forcella rispetto alla parte anteriore del telaio, offrendo a mio avviso alcuni vantaggi interessanti. In questo modo la Tern ha potuto contenere la lunghezza della bici piegata entro gli 80cm, insieme a piccoli vantaggi in termini di trasferimento passivo di
cui parlerò più avanti.
Per contro è necessario piegare il piantone del manubrio verso l'esterno, aumentando l'ingombro in larghezza della bici da chiusa, rispetto alla più classica piega con piantone dello sterzo tra le due metà del al telaio piegato.
La piega N-fold ha imposto la disposizione del freno anteriore V-brake dietro alla forcella per non intralciare la chiusura della bici, ma questa cosa non mi sembra che influisca in alcun modo sulla qualità della frenata.
La bici piegata ha dimensioni da me misurate pari a 80x71x35 cm. Anche se è più ingombrante di alcuni cm rispetto ad altre bici 20" (la mia Olmo e la Dahon Vitesse hanno una larghezza inferiore di 6 cm e un'altezza inferiore di circa 5 cm), sono comunque riuscito a sistemarla quasi in tutti i posti dove sono abituato a riporre la mia, ad esclusione dello spazio sotto la scrivania del lavoro, dove non è entrata per poco in piedi, e ho dovuto coricarla su un lato.


Piega N-Fold (www.ternbicycles.com)











Per poco non entra sotto la scrivania! :D


Il freno anteriore posizionato dietro alla forcella

La sequenza di piega che ho adottato è la seguente:
  • Sganciare il blocco al centro del manubrio e regolare l'inclinazione in modo che le leve freno siano allineate al piantone dello sterzo. Questo passaggio non è strettamente necessario, ma secondo me è comunque consigliabile perché altrimenti nella bici chiusa i freni restano rivolti verso l'esterno, ed è facile soprattutto col freno destro, andarsi ad impigliare da qualche parte, tipo Giostra della Quintana; ;D
  • Abbassare tutta la sella;
  • Sganciare lo snodo centrale e piegare ad N il telaio, appoggiare la bici sul cannotto;
  • Sganciare lo snodo del piantone, abbatterlo sul lato esterno ed infine agganciare alla apposita cinghia in gomma.
  • Chiudere i pedali

Dopo un po' di pratica il movimento richiede pochi secondi, direi 15-20.
Ho trovato il movimento per aprire la bici anche più rapido di quello necessario per chiuderla. Basta infatti sganciare la cinghia in gomma che tiene fermo il piantone, estrarre la sella, afferrare correttamente piantone dello sterzo con una mano e sellino con l'altra, allargare le braccia... e la bici è di nuovo aperta, resta solo da bloccare gli snodi, riposizionare le leve freni e aprire i pedali.


Blocco al centro del manubrio


Comportamento su strada
Alla guida l'impressione generale è quella di una bici solida, ben equilibrata e divertente da guidare. Il manubrio sufficientemente largo contribuisce alla sensazione di stabilità, pur mantendo inalterate le doti di agilità tipiche della ruota da 20".
La trasmissione è secondo me la caratteristica migliore di questa bici. La scelta dei rapporti è indovinata per un utilizzo cittadino, soprattutto in una città come Roma, ricca di falsi piani, salite, discese, e ancora salite, salite, salite etc... :D
Il cambio esterno Suntour con deragliatore invertito, con 8 rapporti ben distribuiti, regala alla bici cambiate pronte e precise, per uno sviluppo metrico misurato sul campo che va da 2,49 a 6,86 m. In pratica c'è tutto ciò che serve a superare dalla salita importante al falsopiano in discesa. Restano esclusi (per le mie gambe) solo il Mortirolo e i record dell'ora. ;D
La trasmissione emette un caratteristico ronzìo continuo durante la pedalata, non particolarmente fastidioso.
Le gomme, delle Schwalbe Citizen 20"x1.60" ETRTO 42-406 mi hanno dato una sensazione di buona tenuta di strada in diverse situazioni, senza eccellere nella scorrevolezza, comunque più che adatta allo spirito "all round" di questa bici.


Deragliatore a tiraggio invertito. Si vede anche lo sgancio rapido della ruota posteriore


Il comodo comando Gripshift del cambio


Pneumatici Schwalbe Citizen con fianco grigio e banda catarifrangente


Intermodalità
Complice il weekend ho approfittato per testare la Link D8 in diverse combinazioni intermodali andandoci al lavoro, in giro in città ed in gita fuori porta:
 - bici + auto
 - bici + treno
 - bici + metropolitana

In auto la bici non dà particolari problemi purché il bagagliaio non sia di forma troppo piatta. In metro e in treno La Link D8 si è comportata bene, ho sempre trovato un angoletto dove sistemarla in modo che l'ingombro non desse fastidio.


In metropolitana


Sul trenino Roma Lido


Sul treno locale


Su un altro treno locale


Sulle scale mobili


Alle barrieree di ingresso

Il trasferimento passivo presenta luci ed ombre:

  • la piega N-fold pone la ruota anteriore nella stessa posizione in cui si trova nell'utilizzo da aperta, con l'avancorsa rivolta in avanti, il che rende decisamente la posizione della stessa ruota anteriore più stabile. Appena si comincia ad estrarre il cannotto e ad impennare la bici per spingerla in avanti a mo' di carrello, la ruota tende naturalmente a disporsi parallela alla posteriore, rendendo il trasporto della bici chiusa scorrevole e comodo.
  • Il magnete di chiusura non sempre riesce a tenere uniti i due semitelai. Sull'esemplare in prova bastava una lieve rotazione accidentale della forcella per provocare il distacco, meglio sarebbe stata forse una soluzione ad innesto meccanico come le Hoptown, che avrebbe avuto appunto il vantaggio di tenere bloccata la forcella. C'è da dire che il problema era molto meno evidente in altri esemplari di Link D8 che ho avuto modo di confrontare da questo punto di vista in negozio. Ma pare che Tern abbia posto rimedio: http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=18.msg64511#msg64511
Il peso della bici contenuto mi ha permesso di sollevare la bici senza troppo affanno. La casa costruttrice dichiara 12.1 kg, secondo me un peso verosimile al netto degli accessori.


I magneti di chiusura


Conclusioni
La Tern Link D8 è a mio avviso una bella bicicletta, robusta e piacevole nella guida, completa e versatile nel contesto urbano, nei trasferimenti verso il lavoro come nel tempo libero.

PRO:
Trasmissione e cambio
Versatilità
Piacere di guida
Piega veloce
Cura costruttiva

CONTRO
Non perfetta tenuta dei magneti di chiusura
Sella di serie





Alcuni dati misurati:
Peso 12.8 kg compreso portapacchi, parafanghi, lucette USB e campanello
dimensioni da piegata 35x80x71 cm
pedivelle 170 mm con pedali pieghevoli Suntour
distanza tra movimento centrale e sella 54-79 cm
max dist canotto sella-piantone sterzo 62,5 cm
altezza sella da terra 81-106 cm

« Ultima modifica: Aprile 06, 2014, 03:44:31 pm by boccia »

Offline Tatranky

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Re:Tern Link D8
« Risposta #40 il: Aprile 06, 2014, 04:58:28 pm »
Bellissima recensione, complimenti  ;)

Se posso fare un appunto, e possedendo la "cugina" Link Uno che cambia praticamente solo nella trasmissione, mi trovi d'accordo praticamente su tutto, se non per la sezione, estremamente soggettiva in effetti, della postura.

Alto più o meno come te riesco però a tenere sellino e manubrio perfettamente allineati(certo con la gamba ben distesa e il tubo sella prossimo al limite di estrazione), inoltre trovo la sella come dici tu non bellissima e con una costruzione un po' approssimativa(ho dovuto stringere tutte le viti che erano praticamente solo appoggiate), complessivamente comoda e per nulla di intralcio alla pedalata grazie alla forma lunga e sottile in punta, tant'è che non mi sono ancora deciso a sostituirla per una più bella.
« Ultima modifica: Aprile 06, 2014, 11:56:12 pm by Tatranky »

Offline boccia

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Re:Tern Link D8
« Risposta #41 il: Aprile 06, 2014, 06:03:48 pm »
Grazie per i complimenti e per il punto di karma. In effetti l'altezza non è l'unico parametro. Io tendo al brevilineo (= gambe corte e busto lungo), è perciò facile che a parità di altezza chi ha le gambe più lunghe delle mie riesca ad alzare la sella di quel tanto che basta per allinearla al manubrio.

Sulla sella concordo con te, alla fine non è certo una tortura, sicuramente c'è di meglio, ma è anche vero che una sella di serie deve poter accontentare un po' tutti, alti bassi, magri, grassi, maschi e femmine. Da qui forse la scelta di adottare la forma piuttosto piatta.

Offline vittorio1234

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Re:Tern Link D8
« Risposta #42 il: Novembre 09, 2014, 10:15:28 pm »
Ciao a tutti sono nuovo in questo forum.  ;)
Ieri ho provato una link D8. ECCEZZZZIONALE
Volevo porvi una domanda, magari qualcuno di voi l'ha montate.
Dato che la mia città (Napoli) è quasi un continuo "fuoristrada" se la prendo e monto i copertoni big apple 2,00 toccano il deragliatore? perchè ho visto che quelle attuale hanno una distanza proprio minima.
Grazie della risposta e grazie delle recensioni.
Vittorio :D

Offline lelebass

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Re:Tern Link D8
« Risposta #43 il: Ottobre 31, 2017, 06:05:40 pm »
Qualche giorno fa di passaggio a Roma con la mia Hoptown 320 ho fatto una capatina dal Biciclettaro in via Urbana.
Ho trovato nell'ordine un'estrema cortesia e la possibilità di provare una Tern Link D8. Mi sono fatto un giretto breve, sono sceso fino a via dei Fori Imperiali e ritorno, ma é stato sufficiente per innamorarmi della bici.
Stavo quasi per lasciare lí la mia Hoptown e partire con la Link.
Ora a mente fredda, l'infatuazione é diventata un lento e inesorabile tarlo che mi sta consumando.
Ora mi chiedo se sia il caso di prendere la bici a Roma dal Biciclettaro a 799, che sta comunque a due passi dalla stazione Termini e che é stato gentilissimo, oppure acquistarla on-line in un negozio fisico? Ne ho vista una a 720 EUR. Non essendo di Roma l'assistenza presso il negozio Biciclettaro mi costerebbe un viaggio in treno ed alla fine una mezza giornata di tempo.
C'é poi il discorso del bagaglio che devo risolvere. Da quando ho montato il portapacchi nella Hoptown ne faccio un uso quotidiano. Peccato che il portapacchi di Decathlon sia poco sporgente per cosí dire e quindi rende l'uso delle borse posteriori scomodo. Con la Link si aprirebbero due possibilità: adattatore per bagaglio frontale e/o portapacchi con bagaglio posteriore. Massimo della flessibilità.
Certo sto sforando il budget che mi ero imposto... Ma effettivamente la pedalata sulla Link D8 mi ha tolto tanti dubbi. Gran bella bici. Anche l'ingombro da chiusa, che pensavo essere molto maggiore alla Hoptown 320, é invece praticamente identico.
Razionalmente a questo punto dovrei provare una Dahon, per decidere infine il passo da fare. Ma la componentistica della Link D8 giustifica il costo maggiore rispetto ad esempio una Dahon Vitesse D8? Con una cifra simile a quella a cui si trova la Tern Link D8 ho visto in rete la Dahon Vigor P9. Boh.
Troppi modelli, troppa scelta, tanta confusione. Il negozio che potrebbe risultare più accessibile potrebbe essere ZTL Bici a Roma, ma devo trovare del tempo per andarci.

Aiuto!

Ciao,
Daniele
Hoptown 320 - Vybe D7 - Bromtpon C Urban Low

Offline Artemisa

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Re:Tern Link D8
« Risposta #44 il: Novembre 02, 2017, 03:36:26 am »
Qualche giorno fa di passaggio a Roma con la mia Hoptown 320 ho fatto una capatina dal Biciclettaro in via Urbana.
Ho trovato nell'ordine un'estrema cortesia e la possibilità di provare una Tern Link D8. Mi sono fatto un giretto breve, sono sceso fino a via dei Fori Imperiali e ritorno, ma é stato sufficiente per innamorarmi della bici.
Stavo quasi per lasciare lí la mia Hoptown e partire con la Link.
Ora a mente fredda, l'infatuazione é diventata un lento e inesorabile tarlo che mi sta consumando.
Ora mi chiedo se sia il caso di prendere la bici a Roma dal Biciclettaro a 799, che sta comunque a due passi dalla stazione Termini e che é stato gentilissimo, oppure acquistarla on-line in un negozio fisico? Ne ho vista una a 720 EUR. Non essendo di Roma l'assistenza presso il negozio Biciclettaro mi costerebbe un viaggio in treno ed alla fine una mezza giornata di tempo.
C'é poi il discorso del bagaglio che devo risolvere. Da quando ho montato il portapacchi nella Hoptown ne faccio un uso quotidiano. Peccato che il portapacchi di Decathlon sia poco sporgente per cosí dire e quindi rende l'uso delle borse posteriori scomodo. Con la Link si aprirebbero due possibilità: adattatore per bagaglio frontale e/o portapacchi con bagaglio posteriore. Massimo della flessibilità.
Certo sto sforando il budget che mi ero imposto... Ma effettivamente la pedalata sulla Link D8 mi ha tolto tanti dubbi. Gran bella bici. Anche l'ingombro da chiusa, che pensavo essere molto maggiore alla Hoptown 320, é invece praticamente identico.
Razionalmente a questo punto dovrei provare una Dahon, per decidere infine il passo da fare. Ma la componentistica della Link D8 giustifica il costo maggiore rispetto ad esempio una Dahon Vitesse D8? Con una cifra simile a quella a cui si trova la Tern Link D8 ho visto in rete la Dahon Vigor P9. Boh.
Troppi modelli, troppa scelta, tanta confusione. Il negozio che potrebbe risultare più accessibile potrebbe essere ZTL Bici a Roma, ma devo trovare del tempo per andarci.

Aiuto!

Ciao,
Daniele
Io prenderei aquella del biciclettaro. Non solo basta avere una bella D8, ma che si estata bellamente agiustata. Anche avere il posto di fiduccia, per me e importante
Ne ho una da piú da un anno e sono contenta come il primo giorno.
Anchio hoy provata una e mi sonó innamorata. L'ha fatto apposta il biciclettaro "Prendí questo e FA un giretto" madonnnnaaaaa!
Scusate il mio italiano, ormai l'ho dimenticato

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