Ciao a tutti. Sono finalmente a descrivervi il terzo regalo trovato sotto l’albero dell’ormai lontano Natale: un paio di nuove ruote per la mia fida Atala. Da tempo infatti volevo migliorare l’assetto della bici con pneumatici più performanti degli originali e onesti cinesi CST General Style. Desideravo maggior scorrevolezza e grip ma, mentre ci rimuginavo, il pensiero è volato subdolamente anche ai cerchioni.
Cercando soluzioni percorribili sono finito inevitabilmente sui siti orientali che mettono a disposizione di tutto. Ho così scoperto un universo dedicato alle bici con ruote piccole. Dahon Curve, Dove e simili sono amatissime da cinesi, giapponesi e coreani che le elaborano con risultati incredibili, a volte fuori di testa. Così ho trovato ed ordinato un set di ruote da 16” di Tailor-Made attrezzate con cerchi e mozzi LitePro. La posteriore con 28 raggi e corpetto per cassetto pignoni a 8-10 velocità (std HG), e l’anteriore con 20 raggi. Cerchi ‘ovviamente’ a doppia camera. Il tutto da abbinare poi a pneumatici Schwalbe Marathon Racer 16x1,5 (40-305).
Da qualche tempo la stessa Tailor-Made propone soluzioni anche da 20” molto belle. A chi interessasse e ancora non le conoscesse posto un paio di link.
http://www.ebay.it/itm/271394463726?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649 ,
http://www.ebay.it/itm/281261063604?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649Unbox. Il pacco è arrivato in perfette condizioni dopo 24 gg dall’ordine e senza pagamento di diritti di dogana. L’imballo era realizzato molto bene. Nessun graffio o ammaccatura. La prima impressione è stata davvero buona, condivisa anche da Fabrizio il mio meccanico. Le ruote danno una ottima sensazione di robustezza e solidità. Perfetto l’assemblaggio ed impeccabili le lavorazioni, prive di bave e difetti. Ottimi anche i trattamenti superficiali realizzati tramite anodizzazione, solo i raggi sono verniciati. Il rim tape è ampio, robusto e perfettamente applicato.
Le colorazioni disponibili erano: nero, alluminio e rosso per i cerchi a cui si aggiunge l’oro per i mozzi. Neri o alluminio i raggi ed alluminio od oro per i nippli. Gli attacchi rapidi sono forniti in tinta coi mozzi. Le mie scelte, rispettate in tutto dal fornitore, le vedete nelle foto postate. Tutto, come detto, è della LitePro ma per i mozzi era disponibile anche la soluzione Novatec allo stesso prezzo. I mozzi sono da 74 mm l’anteriore e 130 mm il posteriore (standard Dahon). L’anteriore é fornito a richiesta, senza sovrapprezzo, con prolunghe per portarlo a 100mm. La scorrevolezza sui cuscinetti è impeccabile e la ruota libera gira con scatti secchi e precisi anche se un po’ rumorosi. Ottimi i pesi: 640 grammi la posteriore e 370 grammi l’anteriore, complessivamente 300 grammi meno delle ruote originali. La larghezza delle piste è 22 mm ed il canale interno 16C. In etichetta è data la possibilità di montare pneumatici 16x1,5 e 16x1,75. Secondo il venditore possono essere usati anche i 16x1,2. Antipatica invece l’attesa delle gomme arrivate oltre due mesi dopo l’ordine a causa, secondo il serafico rappresentante, dello scarso movimento stagionale che non permetteva di riempire i camion dalla Germania. Era meglio procurarle su eBay!
Montaggio.Per la ruota anteriore il montaggio è stato facile e senza problemi. Più complesso invece quello della posteriore a causa della larghezza del carro della mia Atala di 126,5 mm. E’ un problema che ho già descritto all’inizio del topic. Ma mentre la prima volta tutto si era risolto togliendo due rondelle presenti ai lati del mozzo, in questo caso ho dovuto intervenire col tornio per accorciare uno dei pressa cuscinetti. L’ho fatto di persona sul mio cinquantenne tornietto EMCO, comprato usato tanti anni fa. Un intervento delicato da eseguire con calma per non rovinare tutto.
Smontando il mozzo ho potuto apprezzarne la costruzione. Niente di speciale, ma tutto scelto e montato con cura. I cuscinetti sono sigillati e la ruota libera protetta da o-ring contro le infiltrazioni. Perfette le battute e le interferenze. Per estrarre perno e cuscinetti è stato necessario un mazzuolo in gomma dura. Eseguito l’intervento chirurgico tutto poi è stato facile. Il cassetto pignoni 7v ha richiesto 5 mm di spessori per essere alloggiato sul corpetto 8-10v. Le Marathon sono state montate a mano senza ausilio di leve. Regolati infine freni e deragliatore del cambio.
Prime prove.Dopo i primi chilometri è netta l’impressione di maggior scorrevolezza. Migliorati anche grip e stabilità su tutti i fondi malgrado le gomme più sottili. Queste Marathon Racer vanno veramente bene. Altro aspetto positivo: le Schwalbe pesano complessivamente circa tre etti meno dei CST. Si avverte altrettanto nettamente però la maggior rigidità delle gomme sul pavè e questo è meno positivo anche se atteso. Sembra di essere a cavallo della scopa di Harry Potter. La pressione di gonfiaggio è doppia (5 bar) rispetto agli originali CST.
ConclusioniSono soddisfatto del lavoro fatto e il peso della bici è sceso a 10,1 kg. In pratica pesa come una Jifo o una Eezz tenendo conto che queste non hanno il cambio. Esteticamente mi piacciono queste ruote, ma questo resta un giudizio personale.
La bici sarebbe sicuramente più bella senza parafanghi ma per ora li lascio. Il tempo dirà poi se la robustezza effettiva delle ruote è pari alla sensazione che danno.
Con l’occasione ho eseguito un paio di lavori minori. Ho sostituito la serie sterzo originale in acciaio e cuscinetti a gabbia con una in alluminio e cuscinetti sigillati. Ho cambiato inoltre l’orrendo morsetto in acciaio del manubrio con uno in alluminio per eliminare un’interferenza esistente tra telaio e morsetto stesso che, a manubrio piegato, stava rovinando il telaio. Con questa modifica ho inoltre guadagnato un cm di ingombro a bici chiusa. Non è stato lavoro facile perche il morsetto originale è saldato al piantone ribaltabile e toglierlo senza far danni ha richiesto pazienza. Una volta tolto il morsetto ho scoperto con raggelante raccapriccio che sotto si era fatta ruggine.
E qui sta la differenza tra i componenti di buona qualità e quelli più andanti.
Con questo ritengo conclusa la fase EVO1 della mia Atala. Da oggi si lavora sulla EVO2 che nei miei intendimenti dovrebbe portare ad uno sviluppo metrico di 7,5/8 m e sfondare la barriera dei 10 kg, verso il basso naturalmente. Le idee ci sono ma non sarà facile e ci vorrà tempo.
Spero come il solito di essere stato utile almeno ad uno. Ciao a tutti.