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Autore Topic: il codice della strada e la bicicletta  (Letto 143536 volte)

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Offline Giamma

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #120 il: Settembre 12, 2013, 09:31:49 pm »
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/09/12/news/bici_supera_auto-66383082/?ref=HREC2-11

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"Riformare il codice della strada per dare sicurezza ai ciclisti"
Nei prossimi giorni  si comincerà a discutere della riforma. Obiettivi: riclassificare le strade urbane in base all'uso e applicare i 30 all'ora nelle zone giuste; obbligo per tutti i ciclisti di usate di notte le luci e i catarifrangenti; garantire l'intermodalità, cioè la possibilità di utilizzare con la bici il trasporto pubblico
(di ANTONIO CIANCIULLO, 12.9.13)


"Riformare il codice della strada  per dare sicurezza ai ciclisti"ROMA  - Nel 2012 la bici ha sorpassato per vendite l'auto (1,78 milioni contro 1,45 milioni di macchine) e ora rivendica il suo spazio nelle città. Forte del sostegno di un italiano su 4 che la usa almeno una volta a settimana nei giorni feriali, la due ruote chiede parità di diritti e maggiore sicurezza (nel 2011 sono stati uccisi 282 ciclisti e 589 pedoni). La riforma del codice della strada, di cui si comincerà a discutere nei prossimi giorni, sarà l'occasione per recuperare il terremo perso sul piano del diritto.

"L'uso della bicicletta nella vita quotidiana è più che triplicato in un decennio", ricorda il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D'Angelis. "Gli italiani sono più avanti della politica e di un codice della strada che parla ancora di velocipedi. E' arrivato il momento di modernizzare questo paese. Bisogna riclassificare le strade urbane in base all'uso e applicare i 30 all'ora nelle zone giuste. Far sì che tutti i ciclisti di notte usino le luci e i catarifrangenti. Garantire l'intermodalità, cioè la possibilità di utilizzare con la bici il trasporto pubblico".

L'intervento è urgente perché a livello europeo l'Italia è seconda solo alla Grecia per il numero e la gravità degli incidenti che coinvolgono le biciclette.  E da questo punto di vista  la velocità delle auto e il numero delle due ruote sono fattori determinanti. La Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) ricorda che se un ciclista viene urtato da una macchina che va a 70 all'ora è come se cadesse dal quinto piano. Se viene urtato da una macchina che va a 50 all'ora è come se cadesse dal terzo piano. Se viene urtato da una macchina che va a 30 all'ora è come se cadesse dal primo piano. E anche il numero conta: se le bici raddoppiano diventano più visibili e gli incidenti si dimezzano.

Sotto questo profilo città come Bologna, Firenze, Torino, Venezia, Verona, Bolzano, Trento, Reggio Emilia e Ferrara hanno fatto passi avanti significativi. Esperienze che, nei progetti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti ora devono essere ampliate. Anche i Mondiali di Ciclismo, in programma dal 22 al 29 settembre in Toscana, saranno l'occasione per parlare di mobilità sostenibile. Ma per andare avanti gli italiani chiedono soprattutto più itinerari protetti (43%) e una viabilità meno pericolosa 42%).

Misure che tra l'altro farebbero bene all'intera mobilità. "Abbiamo il record europeo del numero di auto", precisa Alberto Fiorillo di Rete Mobilità Nuova - Legambiente. "Ci sono 60 milioni di veicoli e 36 milioni di patenti. Vuol dire che, anche se tutti quelli che hanno una patente si dessero appuntamento per muoversi insieme, resterebbero fermi 24 milioni di veicoli. Un costo e un ingombro per tutti che viene ancora sottovalutato".
« Ultima modifica: Settembre 13, 2013, 10:04:41 am by occhio.nero »

Offline yt

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #121 il: Ottobre 31, 2013, 03:56:22 pm »
Verso il nuovo Codice della Strada: cosa cambierà per i ciclisti
L’agenzia Adnkronos ha diffuso alcuni stralci della bozza del nuovo Codice della Strada. Tante e importanti le misure in favore della mobilità ciclistica: riduzione del limite di velocità in città a 30 km/h, corsia ciclabile in ogni strada urbana, presunzione di non colpevolezza per il ciclista in caso di scontro con un’auto, case avanzate e sensi unici eccetto bici.
http://www.bikeitalia.it/2013/10/31/verso-il-nuovo-codice-della-strada-cosa-cambiera-per-i-ciclisti/

Bici in città, dall'Anci una proposta rivoluzionaria: il veicolo più forte avrà l'onere della prova
La misura dovrebbe essere inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada. Tra le soluzioni, il lato destro delle strade libero dai parcheggi e semafori con la precedenza di ripartenza dei ciclisti
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In una bozza per il ministero dei Trasporti e infrastrutture, i sindaci dei comuni italiani hanno infatti proposto delle modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di "revisione" alla commissione Trasporti della Camera che, se adottate (come è probabile che accada, essendo i potenziali applicatori gli stessi ad aver fatto la proposta) potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano. Rendendo le nostre città molto più moderne, pulite ed europee.
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/

Offline Blues

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #122 il: Ottobre 31, 2013, 05:06:14 pm »
Bici in città, dall'ANCI una proposta rivoluzionaria: il veicolo più forte avrà l'onere della prova

http://www.repubblica.it/ambiente/2013/10/31/news/rivoluzione_a_due_ruote_l_anci_scende_in_pista_per_la_ciclabilit-69929332/

La misura dovrebbe essere inserita entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada. Tra le soluzioni, il lato destro delle strade libero dai parcheggi e semafori con la precedenza di ripartenza dei ciclisti

ROMA - "Occorre procedere a una revisione organica del Codice per favorire la mobilità ciclistica e pedonale in città. Il Codice deve ispirarsi esplicitamente ai principi di mobilità sostenibile. L'utenza debole va tutelata attribuendo l'onere della prova al soggetto meno vulnerabile". Questa la premessa dell'ultima, rivoluzionaria proposta dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, scesa in campo per rendere ciclabile l'Italia. In una bozza per il ministero dei Trasporti e infrastrutture, i sindaci dei comuni italiani hanno infatti proposto delle modifiche al Codice della strada, attualmente in fase di "revisione" alla commissione Trasporti della Camera che, se adottate (come è probabile che accada, essendo i potenziali applicatori gli stessi ad aver fatto la proposta) potrebbero trasformare radicalmente lo stato delle strade italiane, almeno in ambito urbano. Rendendo le nostre città molto più moderne, pulite ed europee. Proposte rivoluzionarie. Il documento, presentato nel corso di una riunione ristretta nella sede romana dell'Anci, dovrebbe essere inserito entro dicembre nel decreto ministeriale che fissa le linee guida del nuovo Codice della strada, e prevede una serie di misure davvero "rivoluzionarie". Oltre al ribaltamento dell'onere della prova, in caso di incidente, a carico del veicolo pesante, l'Anci propone infatti di "tracciare una corsia ciclabile in continuità" sulle strade urbane nella mano destra; il posizionamento avanzato dei semafori e della loro ristrutturazione con una lanterna specifica per i ciclisti rispetto agli altri veicoli, per favorire la ripartenza al verde (il cosiddetto "advanced case"); e ancora: parcheggi a spina di pesce sulla mano sinistra per favorire le corsie ciclabili su quella destra; doppio senso di circolazione "sempre ammessa e senza vincoli di larghezza minima" per le biciclette in vie a senso unico; cessazione dell'obbligo di uso delle piste ciclabili, così come di quello di pedalare sul bordo della carreggiata (quindi sorpasso autorizzato). Viene finalmente sciolto il nodo dell'infortunio in itinere: "Lo spostamento in bici casa-lavoro e per ragioni di servizio - si legge nel documento - deve essere riconosciuto dall'Inail alla pari del trasporto pubblico"; viene favorito il parcheggio negli spazi condominiali, togliendo al condominio la potestà di vietarlo; e il limite di velocità in ambito urbano va portato da 50 a 30 km/h. Revisione dell'arredo urbano. La misura propone anche una profonda revisione dell'arredo delle zone residenziali, ovvero delle aree del centro storico e di altri quartieri di viabilità locale, privi di strade di attraversamento. "In essi - si legge - si vuole favorire al massimo la circolazione dell'utenza debole e indurre i conducenti di auto e moto a mantenere una andatura estremamente prudente e moderata. Si vuole favorire la sosta e il riposo del pubblico, le attività di pubblico esercizio nella via, in generale il passeggio, lo shopping, e momenti di incontro".
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2013, 05:09:30 pm by Blues »
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Offline b.saso93

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #123 il: Ottobre 31, 2013, 07:33:54 pm »
poesia o fantascienza?

Offline Hopton

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #124 il: Ottobre 31, 2013, 07:56:28 pm »
Interessante... :) Ma cosa vuol dire case avanzate?
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2013, 10:19:49 pm by Hopton »
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline boccia

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #125 il: Ottobre 31, 2013, 08:08:50 pm »
Sono le linee di arresto avanzate per i ciclisti: prima fila al semaforo, come stanno sperimentando a Latina:
http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/latina/219971
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2013, 10:03:18 pm by boccia »

Offline occhio.nero

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #126 il: Ottobre 31, 2013, 09:05:26 pm »
niente di tutto ciò..... è semplicemente una proposta  ;D
Federico
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Offline yt

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #127 il: Novembre 01, 2013, 04:10:25 pm »
per una volta che sono positivo...:P...non si sa mai

Offline yt

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #128 il: Novembre 05, 2013, 05:27:56 pm »
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Piste-ciclabili-addio-arrivano-gli-itinerari-per-la-mobilita-quotidiana_32824330292.html

Piste ciclabili addio, arrivano gli 'itinerari' per la mobilità quotidiana
L'approvazione definitiva è prevista per il 19 novembre prossimo

...
Viene in sostanza proposta una maggiore promiscuità con la sede stradale "normale", una minore 'pesantezza' infrastrutturale finora dovuta all'obbligo di separazione fisica tra strada e pista, e si introduce il principio di continuità
...
Un principio, quello dell'itinerario utile alle esigenze quotidiane e non solo destinato alla gita domenicale, ribadito in una successiva modifica dell'articolo 4: "i percorsi promiscui pedonali e ciclabili possono essere altresì realizzati, previa apposizione della suddetta segnaletica, su parti della strada esterne alla carreggiata destinata agli altri veicoli", mentre in precedenza venivano previsti solo su marciapiedi o, appunto, parchi e giardini comunali.
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Offline catorcio

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #129 il: Novembre 05, 2013, 06:59:23 pm »
finalmente si incomincia a capire qualcosa, il ciclista deriva dal pedone non dall'automobilista.

Offline yt

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #130 il: Novembre 07, 2013, 01:27:02 pm »

Offline mancio00

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #131 il: Novembre 07, 2013, 03:26:47 pm »
incrociamo le dita (e i pedali…) ;D
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Offline latrippa

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #132 il: Novembre 07, 2013, 03:38:05 pm »
Sarò cinico, ma non ci spererei troppo...
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Offline Filippo94

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #133 il: Maggio 05, 2014, 02:09:40 am »
Chiedo dei chiarimenti sugli auricolari:
Io non ho ancora una bici, mi sposto a piedi. Quando però lo faccio sono rigorosamente senza auricolari, perchè la musica tende a distrarmi. Ma se devo usare il cellulare (per esempio, ricevo una chiamata) lo piglio e parlo senza fermarmi.

In auto la cosa non si può fare in quanto l'uso del cellulare richiede l'impegno delle mani. È invece consentito se si dispone di vivavoce o auricolari (per quel poco che ne so), in quanto in auto è permesso parlare :) e le mani non sono impegnate.

Ora se io in bici tengo l'auricolare collegato al cellulare per poter eventualmente rispondere al cellulare senza fermarmi, o se magari ascolto il navigatore, ho un comportamento corretto o no? Qui ho visto una continua associazione auricolari=musica. Mi riesce difficile capire se voi condannate l'uso dell'auricare (uno, non entrambi) in sé o se invece fate riferimento all'ascoltare musica. Da notare che (con navigatore spento) l'auricolare idealmente non emetterebbe alcun suono durante il viaggio.
Mario Schiano Riducibile 20" - 08/05/2014
Wikipedia: Se tutta l'energia contenuta in 100 grammi di patate arrivasse ai pedali si potrebbero percorrere dai 21 ai 28 km.

Offline naldo

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #134 il: Maggio 05, 2014, 11:17:22 am »
Non mi risulta che l'auricolare sia vietato, il mono dico, lo sarebbe anche in auto.
In ogni caso come auricolare io utilizzo una paio di cuffiette bt, così non lo indosso mai a meno di ricevere una telefonata e in quel caso uso solo una delle due.