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Autore Topic: il codice della strada e la bicicletta  (Letto 143137 volte)

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Offline styopa

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #15 il: Gennaio 24, 2012, 02:47:08 pm »
Puoi sempre emigrare in pieghevole  ;D ;D ;D ;D ;D

Sdrammatizziamo che è meglio....

Ovviamente  8) ;D ;D ;D

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Offline Hopton

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #16 il: Gennaio 24, 2012, 08:32:07 pm »
bici e assicurazione è un ossimoro!
In Svizzera dal primo gennaio è stata abolita la cosiddetta vignetta per le bici. Prima infatti tale vignetta costituiva una sorta di assicurazione obblgatoria. L'abolizione è arrivata dopo mesi di pubblico dibattito (tipico degli svizzeri), durante la quale sono stati sviscerati tutti i pro e i contro. I fautori sostenevano che si trattava di pochi spiccioli e che in questo modo si tutelano i ciclisti in caso di incidenti, soprattutto quelli poco abbienti (visto che in Svizzera molti ciclisti già facevano ricorso ad assicurazioni private, evidentemente più "inclusive"). Alla fine ha prevalso la concezione che la bici è e deve continuare ad essere per eccellenza un veicolo semplice e privo di complicazioni di ogni sorta, burocratiche, fiscali etc. Giustamente secondo me.  :)  Quest'estate conto di esplorare con la dolce metà qualcuna delle innumerevoli ciclabili elvetiche, specie in Ticino per ragioni di vicinanza.
Mario
« Ultima modifica: Gennaio 24, 2012, 08:33:43 pm by Hopton »
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline smilzo

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #17 il: Gennaio 24, 2012, 11:08:21 pm »
Okkio però a dove emigri!!! Mia sorella vive in Germania (ma lo stesso vale per l'Austria):la patente ti viene ridotta in coriandoli se ti beccano con un bicchiere di troppo...anche in bici. Se vuoi fare una serata birra e salsicce -tipo "Altrimenti ci arrabbiamo" (citazione da cinema colto!)-ti tocca andare a piedi o ... spingere.

Offline styopa

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #18 il: Gennaio 25, 2012, 09:55:48 am »
Okkio però a dove emigri!!! Mia sorella vive in Germania (ma lo stesso vale per l'Austria):la patente ti viene ridotta in coriandoli se ti beccano con un bicchiere di troppo...anche in bici. Se vuoi fare una serata birra e salsicce -tipo "Altrimenti ci arrabbiamo" (citazione da cinema colto!)-ti tocca andare a piedi o ... spingere.

E ti pare sbagliato?  :o Un mio amico in Russia si è passato una bella notte in guardina perché è stato beccato in giro ciucco a piedi! Ho la patente dal 1996, e in tutti questi anni mi han fatto l'alcool test 4 volte, sempre all'estero. Mai, dico mai una volta qui da noi! Magari lo facessero anche qui! Però in Germania proava ad avvicinarti alle strisce pedonali e guarda che succede :)
Guarda, io sono per la tolleranza 0 e il rispetto delle regole per tutti.

Io dico: polizia e vigili in strada. Coriandolizziamo un bel po di patenti e rimpinguiamo le casse dei comuni con soldi da reinvestire in modo utile per tutti! Vuoi multare anche i ciclisti e i pedoni? Benissimo, giustissimo, sono d'accordo! Però voglio arrivare alle strisce e non dover dare precedenza alle auto, non vedere gente che sfreccia a 70km/h nelle viette in città, motociclisti che pensano che corso Francia sia la pista di Misano! Non voglio fare lo slalom tra le auto in doppia fila, non voglio dover attraversare da un altra parte con il passeggino perché qualche idiota ha parcheggiato sulle strisce o sul marciapiede. E voglio che mi facciano soffiare nel palloncino :) ;D Non è un grave problema non bere prima di guidare  ::)
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Offline mark_to

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #19 il: Gennaio 25, 2012, 10:47:36 am »
Ho la patente da 28 anni, e mi vanto in tutto questo tempo di aver preso solo 2 multe per divieto di sosta (al mare, con la macchina regolarmente parcheggiata ma con le ruote che sporgevano 10 cm dalle strisce bianche!).
Sono un pedone, un ciclista e un automobilista (nelle percentuali di 50%-45%-5%). Girando parecchio in bici (e a piedi) noto una crescente insofferenza alle regole del codice della strada anche da parte di noi ciclisti. Mi fa male affermare una cosa del genere, e so di andare un po' controcorrente, ma o sono sfigato io che incontro tanti, troppi imbecilli, o le cose stanno effettivamente così.
Giusto ieri sera accompagnando a casa un amico (in macchina) ho rischiato 3 frontali (3!!) con altrettanti ciclisti in contromano senza luci per le vie del mio quartiere (San Salvario). Tutti i giorni percorro il pedonale di via Lagrange, sempre in ore di punta e ovviamente quasi a passo d'uomo per i tanti pedoni in circolazione, eppure sono costantemente superato da deficienti che sfrecciano a velocità assurde.
Credo che il vero problema sia prima di tutto la mancanza di educazione (stradale e non), e in secondo luogo il fatto che avere sotto il sedere una bici, significhi (sempre per i suddetti imbecilli) essere poco più che pedoni, quindi non dover sottostare al codice della strada. Uno stupido in macchina si trasforma automaticamente in un coglione in bici, una volta salito in sella..... >:(
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Offline sim1

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #20 il: Gennaio 25, 2012, 11:03:41 am »
D'accordissimo con mark_to sul suo ultimo concetto: Uno stupido in macchina si trasforma automaticamente in un coglione in bici, una volta salito in sella..... ma vale anche il viceversa  ;D
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Offline alek78

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #21 il: Gennaio 25, 2012, 11:11:01 am »
Ma vogliamo parlare degli anziani senza patente che tornano sulla bici ?

Giusto ieri sera, a Ballarò, c'era un servizio sui mercati di ortofrutta rionali ed ecco la scenetta: semaforo pedonale rosso con ciclista fermo in attesa del verde, di fronte a lui il solito traffico di auto e moto.

Da dietro di lui si vede arrivare un anziano, in bici anche lui, carico di buste, che con GRANDE incertezza fa una traiettoria improbabile, brucia il semaforo rosso tra lo stupore dell'altro ciclista fermo, e si lancia così nel traffico.
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e ora un consiglio commerciale: OCCHIO ALLE BORSE KLICKFIX !!! http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=524.msg21158#msg21158

Offline smilzo

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #22 il: Gennaio 25, 2012, 11:49:30 pm »
 :o per carità non vorrei essere frainteso. Non intendo di certo dire che sia giusto bere e salire in sella... sappiamo tutti che anche in bici si possono fare ottimi danni. La mia era solo una precisazione per la vita d'oltralpe (peraltro molto invidiata). Qui da noi poi sverna gran parte della Lombradia in pensione: l'uomo centenario col cappello alla guida è la regola. Per me che sono si rispettoso delle regole (neanche io sono mai stato multato) ma non vado di certo piano quando posso, la cosa più rischiosa sono gli scooter che non considerano mai la possibilità di essere sorpassati a loro volta o di dover verificare se c'è qualcuno alle loro spalle prima di girare o immettersi in strada. Se il mezzo in arrivo è silenzioso come noi... il rischio è sempre alto. Infine ciclisti sconsiderati ne vedo molti anch'io (soprattutto ragazzini), senza considerare quelli che ti guardano come un alieno solo perchè hai il casco. Ognuno è libero di farsi male da solo...il problema è quando coinvolge gli altri!

Offline styopa

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #23 il: Gennaio 26, 2012, 10:34:47 am »
http://www.ecf.com/news/belgium-right-turn-at-red-law-in-force-quicker-than-planned-ecf-newswatch/

In Belgio si modifica il codice della strada per favorire i ciclisti. In sintesi, questi su alcuni tipi di strade potranno passare con il giallo o il rosso, dando precedenza agli altri veicoli. Inoltre vengono istituite le "strade ciclabili", zone con limite a 30Km/h dove le bici circolano in mezzo al traffico motorizzato con diritto di precedenza e divieto di sorpasso da parte delle auto.
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Offline sim1

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #24 il: Gennaio 26, 2012, 10:40:11 am »
Sulla cosa che possono svoltare a destra con il semaforo rosso, non so se è una cosa fattibile in Italia. Cioè noi siamo molto più avanti, alcuni automobilisti già lo fanno  :D :D :D
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Offline keyfaber

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #25 il: Gennaio 26, 2012, 03:32:06 pm »
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....
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Offline mark_to

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #26 il: Gennaio 26, 2012, 03:37:45 pm »
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....

Chissà che ci faceva il SUV in una via pedonale con divieto assoluto di parcheggio!!! >:( >:(
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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #27 il: Gennaio 26, 2012, 04:15:27 pm »
Giusto per riprendere mark_to. Meno di un'ora fa in Carlo Alberto una signora in bicicletta è stata centrata dalla porta di un Q5 che un improvido signore aveva spalancato senza guardarsi dietro prima di aprirla. Risultato: la signora per terra, si lamentava di avere male alla spalla accerchiata da persone che cercavano di aiutarla e un altro signore (probabilmente il proprietario del SUV) che cercava di minimizzare....
ah, ma allora sono tue le telecamere in giro per torino?
citizen cyclist [utente leggero della strada]
non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline Gianni65

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #28 il: Gennaio 28, 2012, 04:38:39 pm »
Qualche riflessione.

1)   Nella popolazione italiana manca completamente la cultura ciclistica.
In effetti il ciclismo sportivo è piuttosto diffuso e le costosissime biciclette sportive ben esposte nelle vetrine ne sono la prova. Tuttavia questo è un altro mondo.
L?impiego della bicicletta intesa ma come mezzo di locomozione quotidiano è totalmente estraneo ai nostri costumi.
Nelle nostre città circolano per lo più rottami e spesso guidati da incompetenti. In parte c?è la necessità di proteggersi dai furti con mezzi poco appetibili, ma a questo si aggiunge l?ignoranza delle nozioni di base relative alla manutenzione quotidiana del proprio mezzo. Mancano anche le più elementari abitudini legate sicurezza: l?indifferenza verso i dispositivi per migliorare la visibilità notturna ne è l?esempio più evidente.
Questa situazione culturale negativa crea uno sciagurato circolo vizioso tra cittadini e amministratori, un rincorrersi di brutte abitudini e di interventi politici demagogici, con i risultati che abbiamo ogni giorno davanti agli occhi.

2)   Il ciclista nelle nostre strade è sempre fuori posto: in strada intralcia i veloci mezzi a motore; nelle aree adibite al transito pedonale è un fastidio mal tollerato.
In queste condizioni, dovendo scegliere tra rischiare la vita nel traffico o infrangere il codice della strada procedendo su marciapiedi e portici, l?unica soluzione davvero ragionevole sarebbe quella di lasciare la bici in cantina e continuare a inquinare con l?auto, come fanno tutti.
C?è addirittura da sorprendersi che, malgrado tutto, sfidando il buon senso, ci sia qualcuno che ogni mattina continua a saltare in sella alla propria bicicletta per proiettarsi su due ruote verso un mondo migliore? che riesce a vedere solo lui.

3)   Se ci fossero delle piste ciclabili ben fatte, i ciclisti sarebbero ben lieti di usarle, esattamente come nei paesi civili. Purtroppo le piste sono poche e in genere congegnate male da progettisti che non vanno in bici. Poi, una volta realizzate, vengono abbandonate a se stesse senza più alcuna manutenzione: la superficie diventa sempre più sconnessa, le foglie e la neve non vengono rimossi.
In realtà nei centri storici delle nostre città basterebbe imporre una ?velocità umana? a tutti i mezzi per eliminare gran parte dei pericoli. Creando le zone 30 e le zone 20, le piste ciclabili potrebbero essere realizzate solamente per proteggere i ciclisti dal traffico più veloce e pericoloso ? quello dei grandi viali e delle strade extraurbane.

4)   Un ciclista non è una macchina e non crea i problemi di una macchina. E? solamente  un uomo o una donna che si sposta con le sue forze ad una velocità naturale. Applicare le regole del traffico motorizzato alle biciclette è come rinchiudere un passerotto in una gabbia per i leoni: le sbarre sono inutilmente spesse e le maglie inutilmente larghe;  ma se anche la rete avesse le misure giuste, la gabbia sarebbe comunque inutile perché nessuno ha bisogno di difendersi dall?assalto dei passerotti.
Nella prima metà del secolo scorso, prima della diffusione del traffico a motore, le biciclette invadevano le nostre città e nessuno sentiva il bisogno di regolamentarne il transito.
Osservate i viali di un parco durante un sabato pomeriggio d?estate: le bici passano serenamente tra la gente che passeggia e i bambini che corrono: niente morti e feriti?

5)   Il vero problema di oggi è che il 95% della superficie stradale è riservata ai mezzi a motore in transito e in sosta e solo il 5% agli altri utenti, che sono costretti a ?pestarsi i piedi? gli uni con gli altri.
Variare la ripartizione della superfice stradale è la sola vera innovazione necessaria, ma quasi nessun amministratore pubblico ha il coraggio di affrontare questo problema.
Anni fa l?amministrazione torinese invitò un esperto in mobilità sostenibile dall?Olanda. Interrogato sulle difficoltà di realizzare dei percorsi ciclabili in città, non ebbe esitazioni nel suggerire di dedicare una delle tante corsie dei nostri ampi viali alle biciclette. Tutto qui.
Naturalmente il consiglio dell?esperto non è mai stato messo in pratica: troppo semplice e troppo ?scomodo?.

Offline foldo

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #29 il: Gennaio 28, 2012, 06:33:22 pm »
Passo col rosso ma prima guardo bene di non intralciare la strada a nessuno, attraverso con la bici sulle strisce pedonali ma senza mettere in difficoltà i pedoni, pedalo sui marciapiedi quando la strada è troppo buia e pericolosa, procedo contromano in alcune stradine ma prestando molta attenzione a chi viene nel senso giusto e a  una velocità così bassa che i pedoni mi tamponano. Se mi fanno l'alcol test trovano un po' di sangue nell'alcol (scherzo) ma non ho mai guidato ubriaco per un metro.
Insomma, infrango moltissime regole ma tutto nel rispetto di un sano buon senso.
Vado in bici, per sport o per diporto, da quasi 30 anni. Non ho mai causato un incidente o problemi ad alcuno.
Sono da condannare?