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Autore Topic: il codice della strada e la bicicletta  (Letto 142263 volte)

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Offline keyfaber

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #30 il: Gennaio 29, 2012, 11:29:42 am »
....ah, ma allora sono tue le telecamere in giro per torino?
No. Ci stavo passando a piedi...
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Offline alek78

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #31 il: Gennaio 29, 2012, 06:09:01 pm »
Io faccio conto di essere invisibile, per cui devo sempre esser io a vedere gli altri e non aspettarmi l'inverso.

E le parole di Gianni65 le condivido in pieno.
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Offline keyfaber

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #32 il: Gennaio 30, 2012, 10:06:49 am »
Che si debbano avere gli occhi anche per gli altri è fuor di dubbio (questo vale soprattutto se si è alla guida di un veicolo debole come la bicicletta) ma se uno all'improvviso ti apre la portiera dell'auto e tu non ti puoi scansare dovresti pregare di avere più che l'invisibilità la smaterializzazione!
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Offline beaturbano

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #33 il: Gennaio 31, 2012, 11:38:32 am »
Passo col rosso ma prima guardo bene di non intralciare la strada a nessuno, attraverso con la bici sulle strisce pedonali ma senza mettere in difficoltà i pedoni, pedalo sui marciapiedi quando la strada è troppo buia e pericolosa, procedo contromano in alcune stradine ma prestando molta attenzione a chi viene nel senso giusto e a  una velocità così bassa che i pedoni mi tamponano. Se mi fanno l'alcol test trovano un po' di sangue nell'alcol (scherzo) ma non ho mai guidato ubriaco per un metro.
Insomma, infrango moltissime regole ma tutto nel rispetto di un sano buon senso.
Vado in bici, per sport o per diporto, da quasi 30 anni. Non ho mai causato un incidente o problemi ad alcuno.
Sono da condannare?

non voglio fare la morale a nessuno e del resto sono d'accordo che la regolamentazione del traffico (ad esempio quella semaforica) è un'esigenza conseguente l'avvento del traffico automobilistico, ma le auto ci sono e non si possono ignorare purtroppo.
come non si può sottovalutare che la maggior parte della gente quando ha verde passa e basta, senza guardare, perché ha ragione e non si pone il problema di verificare se l'incrocio è sgombro da ostacoli.
Per non parlare del cattivo esempio che si da agli altri ciclisti e dello spunto che si da alle altre categorie per essere tacciati come pericolosi.

Anche l'andare contromano è pericoloso in italia. dovrebbe essere la regola: si sarebbe più visibili e si eviterebbero le sportellate. fino a quando sarà vietato non lo farò perché dovesse succedermi qualcosa so già come finirebbe...

insomma, personalmente cerco di essere preciso e di pretendere da me stesso il rispetto che desidero dagli altri.
in più evito di fare cose per cui avrei torto o che mi mettono in situazioni di pericolo (tipo andare in giro di notte senza luci, catarifrangenti, contromano e vestito di nero).
Applico il codice disobbedendo solo alla regola che mi obbliga a percorrere la ciclabile, quando questa è impraticabile e anche perché credo che la strada appartenga anche a me :-)
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Offline foldo

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #34 il: Gennaio 31, 2012, 12:04:21 pm »
Al di là della bici, io ho un problema con l'alcol, anzi, ho un problema con l'alcol test.
Il problema è che con una birra a media gradazione da 33 cl risulto positivo ma sono in condizioni migliori per riflessi, tempi di reazione e valutazione del rischio rispetto a quando dormo male o sono stanco.
Ricordo che molti anni fa, in Olanda, fui fermato da una pattuglia della polizia. Non avevo bevuto ma ero molto stanco. Il poliziotto se ne accorse, mi fece il test (risultato negativo) e mi invitò a riposarmi un'oretta prima di rimettermi alla guida.
Non so se fosse stata una sua valutazione o se quella è la legge, ma lo trovai un atteggiamento molto corretto.
Personalmente ho il problema di reggere molto bene l'alcol ma di riposare male.
Quando facevo il pendolare in scooter a Napoli, la mattina vedevo un sacco di gente che aveva scambiato il posto di guida per il letto.
Come la mettiamo con la legge?
Non esiste un sonno-test?  8)

Offline alek78

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #35 il: Febbraio 02, 2012, 08:09:57 pm »
[...]
Come la mettiamo con la legge?
Non esiste un sonno-test?  8)

Non esiste, ma nel Cds si parla di "condizioni psico-fisiche alterate" che devono impedire di mettersi alla guida.

Cmq ritornando sulle dotazioni della bici,
credo che il CdS indichi la dotazione MINIMA di sicurezza, così come i regolamenti marittimi fanno per le barche.

Tutto ciò che di più si può mettere va bene, rispettando paletti universali tipo "niente stroboscopiche rosse e blu" e altri di buon senso tipo "niente girandole catarifrangenti verdi".

A voler essere puntigliosi anche le fasce riflettenti BIANCHE dei Big Apple sarebbero non conformi...

tranne che in Germania !
http://www.schwalbe.com/it/it/technik_info/reifenaufbau/?gesamt=34&ID_Land=9&ID_Sprache=4&ID_Seite=232&tn_mainPoint=Technik
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2012, 09:44:29 pm by alek78 »
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Offline occhio.nero

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #36 il: Febbraio 02, 2012, 08:56:06 pm »
rispettando paletti universali tipo "niente stroboscopiche rosse e blu" e altri di buon senso tipo "niente girandole catarifrangenti verdi".

mah.... ho paura che il codice della strada (che parla ancora di VELOCIPEDE), possa essere aggiornato per mettersi al passo con i tempi (e con il numero di vittime di incidenti)
Sono appena tornato dall'ufficio: 15 km tagliando Roma ed il suo traffico, tempo tendente allo schifo, con tanto di pioggerellina che abbaglia gli automobilisti e riduce la visibilità di bici e similari. Ho avuto quindi la possibilità di testare le mie nuove luci laser.


Ebbene... ho sentito dietro di me più di una macchina rallentare e sorpassarmi "in punta di piedi".
Sarà stata la sorpresa? La curiosità? Una nuova consapevolezza?
Del resto non è quello che si vuole trasmettere con l'adozione della  storica paletta distanziatrice?


Basta aggiornarsi con i tempi...
Là fuori è una giungla, e quando stasera ho sentito rallentare dietro  anche un Jumbobus di qualche tonnellata.... mi sono sentito un po' più forte.

Ma questa è solo la mia idea......


 
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Offline beaturbano

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #37 il: Febbraio 20, 2012, 03:02:37 pm »
leggendo commenti agli articoli su "salvaciclisti" sui portali dei quotidiani italiani si denota da parte dell'automobilista piccato ma anche del ciclista una sostanziale ignoranza in materia di codice della strada.
in particolare vorrei porre alla vostra attenzione l'articolo 182 che al contrario di quello che si crede permette e certe volte obbliga a viaggiare affiancati e non in fila indiana.
Citazione
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell?altro.
 2. I ciclisti devono  avere libero l?uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio  almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di  vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima  libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
 3. Ai ciclisti è  vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti  norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
 4. I  ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni  della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In  tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e  la comune prudenza.
 5.È vietato trasportare altre persone sul  velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e  attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto  di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le  attrezzature, di cui all?articolo 68, comma 5.
 6. I velocipedi  appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone  oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote  simmetriche, solo da quest?ultimo.
 7. Sui veicoli di cui al comma 6  non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i  conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini  fino a dieci anni di età.
 8. Per il trasporto di oggetti e di  animali si applica l?art. 170.
 9. I velocipedi devono transitare  sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per  particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel  regolamento.
9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4-ter dell'articolo 162.
10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo  è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da  euro 19,95 a euro 81,90. La sanzione è da euro 33,60 a euro 137,55  quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

il comma 6 è un enigma...

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Offline sim1

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #38 il: Febbraio 20, 2012, 06:21:27 pm »
Penso siano i Risciò (e assimilabili) quelli del comma 6
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Offline beaturbano

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #39 il: Febbraio 20, 2012, 08:09:31 pm »
Penso siano i Risciò (e assimilabili) quelli del comma 6
si si, ma la cosa che mi fa ridere è che si specifica che a condurre debba essere un conducente e non un passeggero :-D
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Offline Jaaymz

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #40 il: Febbraio 26, 2012, 03:35:34 am »
Il nostro Marcopie ha scritto un articolo davvero interessante sull'argomento, partendo dall'iniziativa del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha presentato ieri un piccolo ebook per aiutare i ciclisti a pedalare in sicurezza.

Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/

Non me ne voglia Marcopie ma non sono d'accordo proprio su tutto quello che scrive, forse per via della mia minore esperienza come ciclista urbano ma ho trovato esagerati certi paragoni e certe affermazioni.
Sono invece d'accordo al 100% sul non rispetto del CDS come forma di autotutela del ciclista.
Molte persone mi criticano perchè faccio alcune vie in contromano, a volte faccio tratti di strada sul marciapiede e mi capita di passare col rosso.
Quello che Marco scrive nel blog spiega perfettamente perchè faccio queste cose. 
Non si tratta di una forma di intolleranza verso le regole ma di autentico istinto di sopravvivenza, e chi, delle persone che abitualmente frequento, mi critica per i comportamenti di cui sopra...non ha chiaramente idea di cosa voglia dire andare in bicicletta a Milano.

Sono anche d'accordo sul fatto che il suddetto manuale non dovrebbe essere rivolto ai ciclisti o per lo meno non solo a loro.
La sicurezza per i ciclisti in strada per me inizia quando a rispettare le regole e a rendere sicure le strade sono gli automobilisti.
Quello che mi chiedo è: se il piccolo Giacomo avesse letto questo manuale, ora sarebbe vivo? Avrebbe potuto evitare la portiera che si apriva improvvisamente?
Temo di no.
Se la persona che ha parcheggiato l'auto in seconda fila ed è uscita aprendo la portiera senza guardare fosse stata invece educata da un'adeguata campagna di sensibilizzazione del rispetto del cds e delle utenze più deboli (ciclisti e pedoni), forse allora la situazione sarebbe diversa.

Non condanno l'amministrazione milanese, al contrario la sostengo e trovo che per la bicicletta stia facendo ben più di quanto fatto in passato, mostrando sensibilità e vicinanza ai ciclisti e all'uso della bicicletta.
Ma questo manuale dovrebbe essere rivolto prima a chi guida delle potenziali armi e poi a tutti gli altri.
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Offline alek78

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #41 il: Febbraio 26, 2012, 04:09:03 pm »
Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/

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Roma è un mondo spietato e per sopravvivere non puoi accontentarti del CDS.
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Offline sim1

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Offline DJ

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #43 il: Febbraio 26, 2012, 09:58:21 pm »
Il link al blog è questo: http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/02/25/un-ciclista-da-marciapiede/

Quoto al 1000 per 100 !

Roma è un mondo spietato e per sopravvivere non puoi accontentarti del CDS.

Concordo pure io, aggiungo anche Modena alla lista di città non dico spietata come Roma ma non del tutto sicura per le bici. Da Quando ho iniziato a usare la bici a Ottobre, mi e' capitato di passare sui marciapiedi per proteggermi dalle auto causa mancanza di ciclabile, nonché' di non rispettare alcune volte il Cds in quanto ne andava della mia sopravvivenza intatta sul sellino. Giusto qualche giorno fa
In pieno centro ztl stavo guidando al limite della carreggiata in coda ad altri ciclisti praticamente a ridosso del marciapiede ed un autobus di linea ci suona ripetutamente per indicare di spostarci...si ma dove? Mi butto sul marciapiede fracassando la bici?e poi la strada era a larga, avrebbe potuto sorpassarci senza problemi, e non c'erano auto nel senso opposto n'è fermate bus nelle vicinanze. Ho intuito che gli stavamo sulle scatole semplicemente perché eravamo li' e ipoteticamente nei piedi.se mi fanno la ciclabile io ci vado, ma se quella non c'e che faccio, me la mangio la bici?

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Offline Hopton

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Re:il codice della strada e la bicicletta
« Risposta #44 il: Febbraio 27, 2012, 12:10:07 am »
Io la mattina a Monza l'infrazione che commetto talvolta al CDS è di ignorare le ciclabili. In quel caso non tanto per la mia incolumità, quanto per quella delle ruotine della mia bici. Non trovo giusto che una legge debba obbligarmi ad andare sulla ciclabile, quando la suddetta è una sequenza di buche fatte apposta per distruggere le bici. Se fosse una vera ciclabile, non avrei bisogno di nessuna legge per essere indotto ad usarla.
Mario
« Ultima modifica: Febbraio 27, 2012, 12:20:40 am by Hopton »
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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