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Autore Topic: Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore  (Letto 1536 volte)

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Offline Vittorio

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Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore
« il: Dicembre 28, 2021, 09:02:05 pm »
Per l’ultimo giretto del venerdì di quest’anno ho pensato bene di cambiare lago: da parecchio tempo avevo adocchiato la ciclabile protetta che corre accanto alla provinciale da Paratico verso Iseo, zona che ho bazzicato più volte in passato per ragioni ciclistiche ma anche ferroviarie, visto che l’ex linea merci da Palazzolo sull’Oglio a Paratico-Sarnico è stata riconvertita alle circolazioni turistiche grazie al pluridecennale impegno delle associazioni di volontari, ai quali da qualche anno è subentrata in forze la Fondazione FS Italiane.
https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/la-fondazione/binari-senza-tempo.html
E poi volevo coccolarmi un po’ la Vitesse, per evitare che si ingelosisca dopo l’arrivo della sorellona Espresso.
http://www.bicipieghevoli.net/index.php/topic,11723.msg101232.html#msg101232
Dopo un po’ di esplorazioni di persona e su Google Maps ho stabilito un itinerario ciclabile che poi ho disegnato su Komoot.
https://www.komoot.it/tour/600945051?ref=wtd
La scelta di Predore come punto di arrivo nasce dall’idea di utilizzare il battello per il rientro a Iseo, opzione che a sua volta discende dal fatto che a Iseo sarei arrivato in auto e dal fatto che in questa stagione Sarnico non è servita dai battelli, mentre Predore è raggiunta da alcune corse da Iseo utilizzate essenzialmente dagli studenti; volendo invece utilizzare il treno sarebbe possibile raggiungere Iseo col treno da Brescia e discendere l’Oglio da Paratico a Palazzolo per poi rientrare a Brescia sempre in treno,
https://www.komoot.it/tour/581829469?ref=wtd
(è tracciato nel verso opposto ma il risultato non cambia), ma l’ho scartato vista la stagione: d’accordo che la mia religione mi vieta di sprecare le giornate di sole stando a casa, ma a metà dicembre mettersi per strada prima e dopo le ore centrali della giornata richiede un eroismo che non fa parte delle mie virtù.
Infatti come al solito parto da Iseo abbastanza tardi, addirittura a mezzogiorno e mezzo. A Iseo parcheggio ben fuori dal centro, dove ogni centimetro quadrato di parcheggio è a pagamento, e subito imbocco un percorso protetto che scende verso il lago su via Paolo VI

e poi, dopo una rotonda in località Sassabanek (dove sbagliare uscita e trovarsi sulla strada principale è un attimo….), proseguo sulla via Colombera, a senso unico ma con corsia riservata per le bici (la riga di vernice si vede con un po’ di fantasia, ma c’è),

in leggera salita ma pedalabilissima e fiancheggiata da caratteristici muri a secco al di là dei quali si vedono sulla sinistra le Torbiere di Iseo (niente foto, era in controsole sparato) e sulla destra il lago;

è uno dei punti più caratteristici di tutto l’itinerario. Al termine di via Colombera si svolta a destra imboccando la ciclabile lungo la S.P. 12,

validamente protetta da un piccolo spartitraffico, che si interrompe solo per il breve tratto che attraversa il borgo di Clusane.

In realtà qui il percorso ufficiale dovrebbe scendere fino al porticciolo (toccando quattro o cinque trattorie...) e poi ricongiungersi più avanti, ma sono un po’ di fretta, data l’ora non c’è traffico, per cui tiro dritto fino a ritrovare il percorso protetto. Un po’ più avanti ho la conferma di aver fatto bene a non partire prima; in un tratto di strada che evidentemente in questi giorni non vede mai il sole l’asfalto è abbondantemente brinato, ma per fortuna il fondo è sufficientemente ruvido per non essere sdrucciolevole.

Arrivando a Paratico c’è un tratto con fondo di ghiaino compatto

poi si prosegue nella zona del vecchio imbarcadero, in località Rivatica, dove dalla pavimentazione affiorano ancora le rotaie del vecchio raccordo che collegava la stazione con i pontili per l’imbarco delle chiatte che trasportavano i carri ferroviari provenienti dalle acciaierie di Lovere.

Per questo tratto la Fondazione FS ha annunciato il ripristino, per portare i treni turistici fino in riva al lago, ma si parla di tempi medio-lunghi.
Si attraversa l’Oglio sulla passerella ciclopedonale del ponte stradale

per raggiungere Sarnico e si risale per il lungolago.
           
Il percorso ciclabile risale poi (di qualche metro) fino ad affiancare la S.P. 469, dalla quale è separato secondo i tratti da un guard-rail o addirittura da un solido muretto di calcestruzzo,

a parte l’ultimo paio di chilometri, per i quali tocca rassegnarsi a pedalare sulla strada, con un occhio allo specchietto per il sopraggiungere di auto e non rari autocarri.
All’arrivo a Predore sono le 13.30, il mio ormai consueto orario “romano” di pranzo, per cui mi dirigo a colpo sicuro verso il ristorante Il Gabbiano, locale elegante ma non troppo, con personale cordiale e dove il mio abbigliamento sportivo non desta la minima reazione, mentre la Vitesse trova posto sulla terrazza vista lago che nella bella stagione dev’essere uno spettacolo.
     
Il ristorante è specializzato nei piatti di pesce ma io mi limito a un’abbondante porzione di casoncelli alla bergamasca, anche per non alzare troppo il conto, complessivamente non esorbitante anche se gravato da 3 € di coperto, 3 € di acqua minerale da un litro e 2 € di caffè. Giusto per completezza, la triade green pass-bancomat-ricevuta fiscale è perfettamente nella norma e i tempi del servizio mi lasciano tutto l’agio per un paio di foto ricordo e per raggiungere l’imbarcadero, a pochi metri di distanza, tranquillamente in tempo per la corsa delle 14.05, penultima della giornata.
Appena a bordo l’addetto mi fa sistemare la bici contro la murata (aperta, perché visto che paga il biglietto come una bici intera non vedo perché dovrei fare la fatica di chiuderla)

e mi informa che la corsa fino a Iseo durerà un’ora perché toccherà tre scali intermedi, di cui due a Monte Isola; con calma olimpica gli rispondo che non è un problema perché tanto anche se la facessi a pedali non ci metterei certo di meno…

Vittorio

« Ultima modifica: Dicembre 28, 2021, 09:11:59 pm by Vittorio »
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Offline lelebass

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Re:Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore
« Risposta #1 il: Dicembre 30, 2021, 02:12:47 pm »
Grazie per il racconto. Ma noi vogliamo vedere la biciclettona!  ;D

Ciao,
Daniele
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Offline Vittorio

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Re:Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore
« Risposta #2 il: Dicembre 30, 2021, 09:58:43 pm »
La biciclettona è a S.Donato in attesa di tempi migliori per percorrere alzaie sterrate.
Per ora ho fatto solo un giro di prova l’altra sera dopo aver rimontato la Cat-Eye anteriore, per verificare quanto fa luce (responso: ben poco), poi l’ho rimessa a nanna.
Primo giro in programma, la ciclabile dell’Adda, per portarla a provare da Hopton.

 Vittorio
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Offline occhio.nero

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Re:Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore
« Risposta #3 il: Gennaio 05, 2022, 08:57:36 am »
bellissimo il ritorno in traghetto  :)
Federico
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pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

Offline Vittorio

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Re:Lombardia – Basso Sebino, da Iseo e Predore
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2022, 09:19:16 am »
In effetti la minicrociaera è stata la parte migliore (anche se per fare il lupo di lago sul ponte di prua scoperto ho preso un freddo boia), perchè onestamente il giro in bici non è dei migliori: a parte il breve tratto lungo le Torbiere, per il resto si viaggia a fianco di una strada trafficata o in mezzo ai paesi.

Vittorio
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