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Autore Topic: Un consiglio per il primo acquisto  (Letto 7192 volte)

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Offline albertovecchiato

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Un consiglio per il primo acquisto
« il: Settembre 29, 2013, 05:37:36 pm »
Buongiorno a tutti,

mi sono iscritto da poco a questo forum perché vorrei acquistare una bici pieghevole, ma prima di farlo vorrei capirne un po' di più, perché ne so veramente poco sull'argomento.

Vorrei acquistarla fondamentalmente per andare al lavoro, solo che la mia situazione è un po' particolare. Vivo a Torino da quasi 12 anni, però la mia sede di lavoro è in cima alla collina di Pino Torinese, per cui sarebbe improponibile andarci in bicicletta: sono circa 15 chilometri praticamente tutti in salita, con un dislivello di 5-600 metri, più o meno. Anche i mezzi pubblici sono abbastanza difficili da utilizzare, per cui mi trovo costretto ad usare l'auto.

Io però vengo da Padova, dove ero abituato a girare in bicicletta, e questa soluzione non mi è mai piaciuta molto, anche perché l'esercizio quotidiano della bici mi aiutava a tenermi in forma. Ho pensato allora di utilizzare l'auto per arrivare fino all'ultimo tratto di salita per poi andare in bicicletta: sono circa 1,2 km con una pendenza del 4%. Non posso però usare la mia bici, perché è troppo complicato smontarla e rimontarla ogni giorno, e per di più sarebbe difficile farla stare in auto. Ho pensato allora ad una bici smontabile, ma non so se la mia idea sia realizzabile o meno.

Al momento ho chiesto ad un negozio vicino a casa, che mi ha proposto una Olmo Wave da 20" a 379 euro, borsa inclusa. Ha un cambio a 6 marce, l'ho provata per un breve giro e affrontare la salita con questa bici non mi pare impossibile. Poi però in un altro negozio mi hanno avvisato che le bici pieghevoli possono dare problemi proprio col cambio, se le si piega e le si apre continuamente, e che lo sforzo di una salita del genere fatta tutti i giorni potrebbe facilmente rovinarla, a meno che non si opti per una bici con cambio interno al mozzo (mi ha parlato di "cambio interno inglese") che però sono generalmente più costose, specialmente se si vuole qualcosa di qualità che possa resistere a questi sforzi.

A questo punto non so bene cosa pensare. Voi ritenete che la mia idea di usare una bici pieghevole per fare 5 volte alla settimana poco più di un chilometro di salita al 4% sia fattibile oppure è una scemata? E nel caso, che tipo di bici potrebbe andare?

Vi ringrazio per qualunque suggerimento mi possiate dare, e comunque per aver letto fino a qui i miei sproloqui...  :)

Alberto

Offline carlo

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #1 il: Settembre 29, 2013, 05:47:46 pm »
Salve Alberto,
francamente, pur essendo anche io un patito della bici, non so se appoggiare la tua idea di prendere l'auto e lasciarla ad un km e poi prendere la bici...
Detta come l'hai messa mi sembra uno spreco di tempo, alla lunga credo che desisterai. Forse è meglio magari considerare di prenderla 1-2 volte la settimana per l'intero tragitto, oppure in uscite domenicali. Poi magari scegli tu.

Effettivamente un cambio normale sulle pieghevoli potrebbe dare problemi per via della piegatura e trasporto della bici, io ho una bici con cambio al mozzo sdram a 3 velocità e non l'ho pagata neppure 400 euro (Tilt 5 di Btwin).
Vedi tu, valuta l'ipotesi di prenderla in determinati casi. Ciao :D
La teoria della relatività? Mi è venuta in mente andando in bicicletta...
Albert Einstein

Offline boccia

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #2 il: Settembre 29, 2013, 06:36:02 pm »
Io ho la Olmo Wave 20, andando al lavoro mi capita di affrontare salite romane degne di nota, ma mai per più di qualche centinaio di metri. La bici compie un anno in questi giorni e mi dà ancora la sensazione di essere solida, non ho ancora sentito il primo scricchiolio da sforzo, unico guaio la rottura del cuscinetto del mozzo posteriore causa buche, mesi fa.

Sicuramente ci sono bici più complete in giro, ma finora io sono piuttosto soddisfatto.

Sono d'accordo con le considerazioni di carlo. Dover parcheggiare ad 1km dal lavoro per poi in fretta e furia affrontare una rampa al 4% non mi sembra un'idea facile da praticare con continuità. Anch'io non ho un vero vantaggio in termini di tempo ad andare al lavoro con l'intermodalità, lo faccio un paio di volte a settimana sopportando qualche disagio, per muovermi un po', evitare di prendere 2 mezzi su 3, e lasciare l'auto a casa.

A volte però mi capita di portare la bici nel portabagagli, per poi in pausa pranzo andare a farmi un giro; potresti fare anche così.

Offline riccardo gavioso

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #3 il: Settembre 29, 2013, 07:27:50 pm »
I consigli che ti sono stati dati mi sembrano molto sensati. Io non posso collegare l'uso della pieghevole al lavoro, ma da quando l'ho comprata, stufo di farmi rubare bici, cortile condominale compreso, ho scoperto come utilizzarla: quattro commissioni vicino a casa, tempi dimezzati, senza inquinare e senza rischiare multe; un aperitivo in centro, idem, con la possibilità di riscoprire la mia città, ormai quasi dimenticata; un giro in un parco o lungo il Po nel fine settimana, un po' di stress in meno e molta salute in più.
Poi questi giocattoli i finiscono per ammaliarti: ti diverti a regolare freni, cambio e altro, e tutte le volte che guardi la bici, trovi il pezzo da sostituire con uno più estetico o performante, e fai un po' di ginnastica anche in casa.
Concludendo, ti consiglirei di acquistare un modello economico, ma valido, poi scoprire l'utilizzo che ne farai, in conseguenza fare un upgrade, e eventualmente, un domani passare a un modello di maggior lignaggio.

Ciarea!     ;)
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Offline catorcio

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #4 il: Settembre 29, 2013, 08:21:01 pm »
secondo mè se intendi usarla per fare salite di 15km,ti consiglio di comprare subito una bici solida e costosa,comprando una bici economica potresti non fare in tempo a sostituirla in un secondo momento.

Offline veeg

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #5 il: Settembre 30, 2013, 08:59:49 am »
Ciao Alberto e benvenuto!

Sai che non ho ben capito il discorso sull'affidabilità del cambio nelle salite?!?  ???
Quando uno pedala lungo una salita come quella che devi fare tu, di certo non si mette ad usare il cambio da una marcia all'altra, ma ne imposta una agile e la mantiene.
E, senza cambiare marcia, il cambio non è sottoposto ad alcuno sforzo, facendo solo da tendicatena.

Piuttosto la componente più sollecitata nelle salite "difficili" è il manubrio e il suo piantone:
viene naturale aggrapparsi e utilizzarlo per la progressione.
Nella mia hoptown, quando lo faccio, i rumori che arrivano dal piantone sono piuttosto inquietanti.

Ti consiglio quindi di valutare la bici in base alla solidità del piantone sterzo e della sua chiusura.

Però, dato l'uso che ti sei figurato, io suggerisco un'altra cosa: monta un portabici sulla macchina e carica la tua bici normale. Così facendo hai un mezzo meccanico che puoi strapazzare nelle salite e, addirittura, con il tempo e l'allenamento potrai fare tutto il colle con la bici, senza le noie che una pieghevole economica sicuramente ti farà patire!

Offline mancio00

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #6 il: Settembre 30, 2013, 10:13:05 am »
quoto veeg, anch'io sono più preoccupato dai rumori sinistri del mio manubrio… dovessi tornare indietro, sinceramente avrei optato per una bici più cara ma più affidabile… per carità, va bene così, sto sperimentando sulla mia pelle senza essermi dilapidato la cosa…
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Offline albertovecchiato

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #7 il: Settembre 30, 2013, 05:05:39 pm »
Ciao, grazie mille per le preziose risposte.
Colgo l'occasione per chiarire alcuni punti che sono stati posti.

@veeg: l'affidabilità, per quello che sono riuscito a capire, non è quella del cambio nelle salite, ma quella del cambio di una bici che devi aprire e chiudere ogni giorno, e la cui struttura è sottoposta agli sforzi di una salita, indipendentemente dal fatto che lo imposti all'inizio e lo mantenga per tutta la salita. Se non ho capito male quindi, il rivenditore dice che un cambio "normale" può naturalmente dare dei problemi su una bici pieghevole per il semplice fatto di aprirla e chiuderla, magari perché i due pezzi del telaio posso avere degli spostamenti reciproci facendo in modo che la catena non venga più tesa come dovrebbe. Usare una bici del genere su una salita sottoporrebbe il telaio ad ulteriori sforzi che accentuerebbero questo genere di problemi.

@catorcio: non ci penso nemmeno a fare salite di 15 km ogni giorno, specialmente per andare al lavoro! :) Oltretutto la strada che dovrei percorrere è piuttosto trafficata o, in alternativa, è poco trafficata ma con molte curve e le auto non si aspettano di trovare bici "tra le ruote," tanto meno pieghevoli. Io parlavo solo dell'ultimo tratto. Poco più di un chilometro con poche auto che non vanno sparate e una buona visibilità.

Offline Sbrindola

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #8 il: Settembre 30, 2013, 10:05:53 pm »
ciao Alberto e benvenuto da un amante della collina torinese, che sulle sue salite ha passato parecchio tempo e continua ad affrontarle anche in pieghevole  ;) :)

A mio modesto parere, quanto detto dal negoziante risponde a verità solo in parte: è vero infatti che in una bici di fascia economica è possibile incappare in problemi di questo tipo, ma non è altrettanto vero che siano la normalità e che si trasformino sistematicamente in un problema cronico.
Se così fosse troveresti parecchie lamentele sull'argomento su questo forum, ma non è così, come puoi verificare di persona.

Qualunque pieghevole durante la piega "stressa" il cavo del cambio e del freno posteriore, perchè piegando la bici il cavo viene messo in trazione..... ma le starature non sono così frequenti e drammatiche. Questo inoltre avviene a prescindere dal fatto che si affrontino salite.
Può essere sufficiente una ghiera di regolazione sulla guaina all'uscita del selettore delle marce, per dare quell'aggiustatina periodica che rende nuovamente silenzioso il cambio.... e non si tratta di sicuro di un'operazione da ripetere quotidianamente.

Anche per quanto riguarda il telaio mi sento di tranquillizzarti: posso assicurarti che se le 2 metà si muovessero così tanto, l'ultima delle preoccupazioni sarebbe il cambio che si stara.... saresti molto più concentrato sulla tua incolumità durante la pedalata.  ;)

Confermo quanto detto riguardo al manubrio, che sceglierei sprovvisto di regolazione in altezza, proprio per evitare che lo sforzo impresso nella pedalata risenta degli inevitabili giochi tipici di questa soluzione.
I pedali pieghevoli potrebbero essere un altra componente ad entrare in crisi in più velocemente, a causa dello sforzo della salita, ma è una caratteristica comune anche a pieghevoli di fascia alta.... motivo per cui io stesso sono passato a quelli estraibili.

Insomma, senza voler spingere per un modello in particolare, direi che gran parte delle tue preoccupazioni può essere risolta puntando su qualche pieghevole consolidata, di cui puoi leggere su questo forum pregi e difetti, e senza necessariamente spendere un patrimonio.

Sono certo che ci sia la possibilità di trovare un buon compromesso tra l'affidabilità e robustezza della bici legata alle tue necessità ed al portafogli.
Se hai altre domande o dubbi, siamo qui per fare il nostro meglio per chiarirli.  ;)


« Ultima modifica: Settembre 30, 2013, 11:10:24 pm by Sbrindola »

Offline albertovecchiato

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #9 il: Ottobre 14, 2013, 04:18:36 pm »
Ciao Sbrindola,

ti ringrazio molto della risposta, che mi tranquillizza notevolmente rispetto a questo potenziale problema.
L'unica cosa che non capisco bene è la questione della regolazione in altezza del manubrio. Sicuramente non sarà un problema, visto che pare non sconvolgere nessuno, ma mi rimane la curiosità. Se l'altezza del manubrio è fissa non è che la bici pieghevole perde un po' della sua maneggevolezza e quindi della sua ragione d'essere? Oltretutto, come fa una bicicletta a non poter regolare l'altezza del manubrio? Persone con altezza differente sicuramente avranno bisogno del manubrio regolato ad altezze differenti.

Scusa il ritardo nella risposta, ma sono stato via per una decina di giorni.

Alberto

Offline Sbrindola

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #10 il: Ottobre 14, 2013, 05:25:56 pm »
Ovviamente un manubrio non regolabile in altezza è più limitato in termini di adattabilità a persone di altezze molto differenti: una persona bassa otterrà una postura più eretta rispetto ad uno spilungone che avrà invece un assetto più sportivo.
Più che la maneggevolezza IMHO sarà lo stile di guida a risentirne: chi ama la guida sportiva, se basso, non riuscirà a caricare l'avantreno come desidera e sarà obbligato ad una guida più rilassata.... e via discorrendo per tutte le possibili combinazioni che si possono pensare, che però dipendono molto anche dalla geometria del resto del telaio.

Ci sono diversi modelli sul mercato sprovvisti della regolazione in altezza del manubrio: la prima che mi viene  in mente è Dahon Jetstream che ho avuto in passato ma ad esempio diversi modelli molto diffusi della Tern della serie Link con il piantone fisso (Uno, P9, D8, D7i).
In alcuni casi, pur mancando il piantone telescopico, si sfruttano gli stem o pipe regolabili per trovare la propria posizione ottimale: in alcuni modelli come la Tern Link P7 o P24 è offerto direttamente nella dotazione base ma in molti casi può essere aggiunto aftermarket, come hanno fatto anche diversi utenti del forum.

Personalmente parto dal presupposto che la bici DEVE essere provata prima dell'acquisto anche per appurare questo tipo di dettagli: leggere l'altezza massima suggerita dal rivenditore non significa necessariamente che rientrando in quella misura ci si troverà bene. Io sono alto 188 cm e posso dirti che mi è successo di non trovarmi bene su bici "garantite" per altezze fino al metro e novanta.
Se però il mezzo è in grado di soddisfare le proprie esigenze posturali ritengo che sia un "plus" l'assenza del piantone regolabile: se ne guadagna in rigidità, in tempo di piega (a volte bisogna infatti intervenire ad ogni apertura/chiusura) e spesso anche in silenziosità.

Offline j.am

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #11 il: Ottobre 14, 2013, 06:57:05 pm »
non trovo conveniente comprare una bici pieghevole solo per fare una tratta di circa 1 km, per di più in salita, tra parcheggio, scarico e apertura bici, tragitto e chiusura bici rischi di impiegare molto più tempo rispetto a fartela in macchina direttamente, con il rischio che ti passi la voglia molto presto.

scrivi che i mezzi sono abbastanza difficili da utilizzare, forse proprio in questo può venirti in aiuto una pieghevole, riducendo il tempo di molti tragitti intermedi. poi la sera potresti tornare solo in bici, tanto è solo discesa (non conoscendo la tratta parlo per concetti generali).

p.s. comunque ti assicuro che se la compri non riuscirai più a spostarti in macchina nelle brevi tratte vicino casa o in vacanza  ;D
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Offline catorcio

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Re:Un consiglio per il primo acquisto
« Risposta #12 il: Ottobre 14, 2013, 10:39:13 pm »
 un dislivello di 5-600 m su 15km praticamente è quasi una salitina!io li farei in bici 8)

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