Mi sembra parente stretta della bici di mia mamma, che se ne sta buona e tranquilla nella sua cantina e che ogni tanto vado a gonfiare perché non si sa mai (la bici, non la mamma...).
Se ben ricordo, però, la sua ha i freni a tiraggio centrale, la dinamo sulla ruota posteriore e il doppio portapacchi (come nell'immagine inserita da Federico), la predisposizione per il bloccasterzo (!) e non ha il cambio, che però sulla bici fotografata da Alek78 sembra un'aggiunta a posteriori.
Ricordo che fu la prima bici su cui vidi le valvole Presta (all'epoca chiamate anche "valvole francesi" *), che trovavo estremamente scomode perché la classica pompa da meccanico con la guarnizione di caucciù non aveva abbastanza spazio per il dado prigioniero e quindi la valvola restava sempre aperta; occorreva o usare la pompetta a mano di dotazione (e sai che bello...) oppure usarne il tubetto di gomma come adattatore, avvitandolo sulla valvola e inserendo l'altra estremità nel gommino della pompa come se fosse una valvola normale. E così per gonfiare una ruota servivano tre mani...
Confermo gli anni settanta, perché quella della mamma fu acquistata in sostituzione della Cinzia 20" a cui avevo deformato il telaio a furia di impennate e conseguenti atterraggi bruschi nei primi anni delle superiori. Più o meno nello stesso periodo, quando mio padre acquistò una Dei da viaggio (anche lì in sostituzione di un'altra bici passata per le mie sgrinfie, perché quando la mia era buca prendevo la prima che capitava), ricordo che mise sul sellino un bel cartello "VERBOTEN!". A buon intenditor poche parole...
Vittorio
* anche riguardo ai cambi, all'epoca non c'era tanto da scegliere: o il "cambio Campagnolo" (quello in cui la catena aveva un doppio rinvio e descriveva una specie di S) o il "cambio francese" (con una rotella sola e un unico rinvio circa a 90°). Ma era anche l'epoca in cui c'erano le viti a "passo francese" (invertito: si avvita in senso antiorario e si svita in senso orario) e le automobili francesi avevano i fanali gialli. Chissà perché i francesi facevano sempre le cose in un modo diverso da tutti gli altri....