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Autore Topic: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...  (Letto 50982 volte)

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Offline giorgio

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #45 il: Dicembre 13, 2014, 12:16:02 pm »
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segnalo un curioso modo di realizzare una pista ciclabile:

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/10/02/news/erice_scoppia_la_guerra_sulla_pista_ciclabile_di_vernice-97116684/

in Europa autostrade ciclabili iper attrezzate ed autoilluminate, in Italia neanche la vernice del colore giusto....
« Ultima modifica: Dicembre 15, 2014, 07:46:56 pm by occhio.nero »
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Offline valerio

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #46 il: Dicembre 14, 2014, 06:51:52 pm »
anche a Firenze ci sono delle piste ciclabili da urlo.....
Lunganrno Soderini: marciapiede stretto e strapieno di gente a piedi nelle belle giornate. Metà è stata dipinta di rosso e....voilà magia magia....ecco a voi la pista ciclabile!

Il massimo della genialità lo troviamo però sul lungarno Vespucci: marciapiede molto trafficato ed ancora più stretto (forse 180 cm?)......non potendo dividerlo .... si è pensato bene di dipingerlo di rosso e disegnarci un bici ed una persona!!!!
Magia magia signori:  abbiamo ottenuto la pista pedococlabile integrata!
E la sera diventa anche parcheggio con le auto che ci salgono con due ruote lasciando 90 cm di spazio!!!

Provare per credere!

Offline TicioTIX

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #47 il: Gennaio 29, 2015, 10:42:01 am »
Ciao a tutti.
Purtroppo le ciclabili sui marciapiedi sono spesso realizzate dai Comuni per ragioni ... contabili (i fondi per la ciclabilità vengono assegnati in maggior ragione della virtuosità di un Comune, calcolata come km di ciclabile realizzati a parità di finanziamento, per cui spesso si tira a far chilometraggio usando i marciapiedi più larghi ed un barattolo di vernice in modo da poter dirottare quanto risparmiato su tratte con costi di realizzazione più elevati, ad esempio ove sei costretto a semaforizzare o realizzare sovra-sottopassi).

In sè e per sè dal punto di vista del rapporto pedone-ciclista la convivenza sarebbe anche possibile (basta vedere il fatto che ad esempio, ad Amsterdam o a Monaco di Baviera le ho viste funzionare benissimo), basterebbe solo che ognuno rispettasse lo spazio a lui dedicato (e non, come si vede spessissimo in giro, la corsia riservata alle biciclette utilizzata come marciapiede, come se le righe non esistessero e non ci fosse spazio a sufficienza anche per i pedoni, quando non come parcheggio, dehors, bancarella, area sgambamento cani, piazzola di sosta per carrozzine con infante incluso, ecc.).

Una cosa invece che, sulle ciclabili su marciapiede, non è intuitivissima, è il pericolo che nasce nel rapporto ciclista-automobile: in primis chi esce da cancelli o viuzze laterali di solito si porta a filo del marciapiede, senza considerare la ciclabile. In aggiunta, le auto che svoltano a destra, se si tengono tutto sulla destra della carreggiata, svoltano senza guardarsi indietro, non pensando che un ciclista possa arrivargli da dietro (e qui, a statistica, gli incidenti sono tanti). Ma la causa maggiore di incidenti c'è sulle ciclabili sui marciapiedi a doppio senso (su quelli molto larghi, succede) nei quali, l'automobilista in svolta, mai e poi mai si aspetta qualcuno che gli arrivi in velocità, dal suo punto di vista, sul marciapiede contromano.

La soluzione sarebbe non complicatissima: invece di realizzare le ciclabili sui marciapiedi, usare lo stesso spazio per realizzare piste unidirezionali a livello strada, come una vera e propria corsia bici. Il vantaggi sono tanti: primo, agli occhi dell'automobilista, il ciclista diviene un mezzo al suo pari, quindi con diritto di precedenza in caso di svolta a destra. Secondo, chi esce da strada laterale, di norma si ferma a filo del marciapiede, quindi non invade la ciclabile, e, last but non least, la manutenzione della ciclabile sarebbe, per così dire, agganciata a quella della strada, più frequente e curata di quella del marciapiede.
E dirò di più: sempre le statistiche, secondo me controintuitivamente, ma in modo certo, dicono che in realtà il rischio di condividere la carreggiata con le auto è basso (al contrario di quello che sostegono i fautori dell'effetto protezione legato alla ciclabile sul marciapiede). Il numero di ciclisti travolti da auto che vanno nello stesso senso di marcia è minimo, il grosso degli incidenti avviene, appunto, nelle svolte e nelle immissioni laterali.
Ciao a tutti.
TT:

Ps. Dovrei avere nella documentazione a casa i dati numerici di quanto affermato. Se siete interessati li vado a ripescare.
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Offline Vittorio

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #48 il: Gennaio 29, 2015, 11:52:22 am »
A me interessano, grazie. A San Donato Milanese il Comune ha fatto sull'unico stradone di scorrimento a due carreggiate una ciclabile a bordo strada (striscia + barattolo di vernice rossa) che secondo me è inutile quando non pericolosa, ma magari i tuoi dati mi faranno cambiare idea.

Vittorio
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Offline boccia

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #49 il: Gennaio 29, 2015, 12:56:01 pm »
Interesssano eccome, sciorina pure le tue fonti!  ;)

Offline TicioTIX

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #50 il: Gennaio 29, 2015, 03:31:00 pm »
Dunque, veniamo alle fonti (purtroppo quasi tutto  in inglese e abbastanza biblico):
Questo documento contiene una raccolta di buone pratiche consigliate dal direttorato per le strade della Danimarca. Si parla del fenomeno sicurezza in modo approfondito verso la pagina 50 e contiene una condivisibile (da me) affermazione di principio: "First of all, safety and a sense of security are NOT the same thing.". Qui ci sono anche diverse statistiche.
Molto dettagliato anche questo studio irlandese.
Passando a qualcosa in italiano direi che citare Matteo Dondè sia un obbligo. In questo documento il secondo paragrafo è molto chiaro.
Purtroppo ricordo un altro documento sul tema redatto da Dondè forse (non ne sono certo) su sollecitazione di Savaiciclisti che parla nel dettaglio proprio della questione ciclabili a livello strada, ma non lo ho sottomano. Editerò appena lo trovo.
Altri dettagli rilevanti possono essre trovati su questo studio della Provincia di Milano. Ma farsi comunque un giro fra le pubblicazioni di Dondè fa sempre bene.
Ci sarebbe poi un altro capitolo non secondario a proposito di "controintuitività della sicurezza ciclistica", che è la questione "senso unico eccetto bici", che non so se sia il caso di aprire qui, ma comunque in questi documenti ci sono interessanti statistiche.
Questa è la tesi belga e questa quella tedesca.
Al momento direi di aver esaurito la scorta.
Se mi viene in mente altro lo aggiungo.
Ciao a tutti.
TT:
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Offline occhio.nero

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #51 il: Gennaio 30, 2015, 08:46:32 pm »
encomiabile lavoro... la comunità pieghevole (e non) ringrazia  :)
Federico
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Offline veeg

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #52 il: Febbraio 06, 2016, 03:19:32 pm »
Citazione
"Sto pedalando su una ciclabile e la trovo ostruita da una macchina parcheggiata.
Per proseguire devo aggirare l'auto abbandonando momentaneamente la sede ciclabile.
Se durante questa manovra venissi coinvolto in un incidente posso rivalermi sul proprietario della macchina parcheggiata sulla ciclabile?"

Il paradosso della gabbia ciclabile
Quando la pista ciclabile è ostruita, la legge del buonsenso si scontra con il codice della strada
http://90rpm.blogspot.it/2016/02/il-paradosso-della-gabbia-ciclabile.html

Offline Vittorio

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #53 il: Febbraio 06, 2016, 07:28:56 pm »
Interessante articolo, grazie. Mi pare però che si consideri solo il caso in cui il ciclista esce dalla ciclabile e pedala, anche se per pochi metri, sulla corsia stradale. E se invece scende e aggira l'ostacolo a piedi con la bici a mano? In questo caso sarebbe considerato un pedone?

Fermo restando che in non pochi casi l'ostacolo potrebbe essere aggirato da destra, passando (eventualmente con la bici a mano) sul marciapiede.

Fermo restando che sarebbe comunque una bella rottura di cabasisi.

E fermo restando che se mi trovo un'auto parcheggiata in mezzo alla ciclabile (o davanti alla porta di casa) la prima tentazione è di salirci sopra e camminare sul cofano fino a scendere dall'altra parte.
Con gli scarponi da roccia.

Ma siccome noi pieghevolisti siamo persone civili, suggerirei un largo impiego delle multe finte  ;)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=2937.0

Vittorio
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2016, 12:18:28 pm by Vittorio »
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Offline nino#

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #54 il: Febbraio 06, 2016, 08:47:23 pm »
Io mi porto dietro i post-it con su scritto "la prossima volta chiamo il carro attrezzi".
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
LASCIA L'AUTO PER LA BICI! FAI BENE A TE E FAI BENE A TUTTI!

Offline veeg

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #55 il: Febbraio 06, 2016, 09:05:50 pm »
C'è da considerare che il carro attrezzi non può essere chiamato per la rimozione di un veicolo che ostruisce la ciclabile.
E' infatti necessario l'intervento dei vigili, i quali potrebbero poi far intervenire il caro attrezzi.
Purtroppo chiamare i vigili per liberare una ciclabile, in quasi tutte le località italiane, equivale al detto "campa cavallo che l'erba cresce...."

Offline boccia

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #56 il: Febbraio 07, 2016, 09:38:23 am »
Complimenti Veeg, i tuoi articoli sono sempre interessanti e sanno cogliere aspetti della vita a pedali degni di una riflessione approfondita. Grazie!

Nel caso specifico mi sembra di capire che chi ostruisce il passaggio alla ciclabile al massimo può prendere una multa per divieto di sosta o simile, o la rimozione forzata; del resto ciò che fa il ciclista per superare l'ostacolo quando per qualsiasi motivo esce dalla sede a lui assegnata ed entra nella circolazione dei veicoli a motore è nella sua stessa responsabilità.
D'altronde la ciclabile potrebbe essere ostruita per casi accidentali fortuiti: un albero caduto, un veicolo incidentato temporaneamente accostato sul bordo della carreggiata, un allagamento, o esigenze dovute ad interventi di emergenza da parte delle forze dell'ordine.

Secondo me il ciclista, nel momento in cui decide di immettersi nella corsia stradale, deve valutare i rischi della manovra e dare precedenza ai veicoli che sopraggiungono. Per quanto possa sembrare paradossale la penso così.

PS: Perdonate se in alcuni passaggi mi sono espresso come un quiz della patente... :(

Offline Vittorio

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #57 il: Maggio 11, 2016, 08:01:58 pm »
Ero incerto se pubblicare qui o nella "finestra sul cortile"... anzi se pubblicare o no. Comunque, mi sono casualmente imbattuto nel link a questo video:
http://video.repubblica.it/edizione/milano/elezioni-milano-simona-tagli-in-bici--non-e-solo-di-sinistra-ma-aiutatemi-a-scendere/238599/238460?ref=tbl
Se vi va, visionatelo: credo che di spunti di discussione ce ne siano a valanga. E anche di commenti più o meno coloriti, ma quelli, siccome siamo fra gente equilibrata e ragionevole, ce li terremo per noi...
Vittorio
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Offline Davide_Ancona

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #58 il: Maggio 11, 2016, 10:39:55 pm »
che differenza c'è fra una "pista ciclabile" ed una "strada protetta"?  ???

Offline Hopton

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Re: piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
« Risposta #59 il: Maggio 12, 2016, 07:46:17 pm »
Quando ho letto la notizia ho dovuto fare uno sforzo di memoria per ripescare il ricordo di Simona Tagli... Poi sono riuscito a ricordarmi di chi si stava parlando, e a quel punto mi è cascata la mascella.  ::)
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