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Autore Topic: Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay  (Letto 40300 volte)

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Offline occhio.nero

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2011: l?anno del «land grabbing»
La «razzia delle terre» praticata dalle multinazionali occidentali ma anche da Brasile, India, Cina, Russia

http://www.corriere.it/esteri/11_dicembre_29/land-grabbing-vigna_76714a0c-323e-11e1-848c-416f55ac0aa7.shtml

"[...] In Tanzania, la gente dei villaggi, per affittare un acro di terra, paga tra 250mila e due milioni e mezzo di scellini locali annui (125-1.250 euro): gli investitori stranieri (secondo il giornale economico Business Times) per produrre biocarburanti starebbero intanto facendo incetta delle stesse terre al prezzo ridicolo di 700 scellini ad acro (0,35 euro).

[...] LAND GRAB - Si chiama «Land Grab», traducibile in «rapina (grab) della terra (land)?, non è ancora la parola dell?anno come «spread» ma ne sentiremo parlare sempre di più. Da una parte i governi di nazioni più ricche, che cercano terre per produrre cibo da riportare in patria per garantire sicurezza alimentare ai propri cittadini, o multinazionali a caccia di appezzamenti per produrre a costo più basso. Dall?altra i contadini e le terre in cui vivono da secoli, che garantiscono loro (quando pure lo fanno) la sopravvivenza, e quei diritti fondamentali al cibo, alla vita, spesso non scritti ma non meno autentici. E ormai sistematicamente violati.

[...] L?obiettivo principale, per gli Stati, sarebbe quello del perseguimento della sicurezza alimentare per la propria popolazione, in un momento di incertezza e crisi come l?attuale. In realtà, secondo le indagini più ampie e accreditate (Ilc in testa), il 37% delle negoziazioni avrebbero come finalità la produzione di bio-carburanti, seguiti (11,3%) da produzione agricola e (8,2%) produzione di legno ed estrazione minerarie. I governi e le società «acquirenti», naturalmente, contestano le contestazioni.

[...] Peccato che a farne le spese siano sempre i contadini, espropriati con estrema facilità delle terre ancestrali di cui non detengono formali diritti di proprietà. E spesso privati del lavoro e anche del semplice diritto al cibo e alla sopravvivenza. "





« Ultima modifica: Dicembre 29, 2011, 09:34:10 pm by occhio.nero »
Federico
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Offline Hopton

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #1 il: Dicembre 30, 2011, 11:00:13 am »
Un anno fa per motivi di lavoro ho fatto una ricerca sul biodiesel. Con biodiesel si intende un carburante alternativo al classico gasolio usato per il riscaldamento di appartamenti, condomini etc. In pratica alcuni paesi, in primis il Regno Unito, stanno cercando di introdurre gradualmente il biodiesel, cioè imponendo percentuali via via crescenti di biodiesel al posto del gasolio. In questo modo si impiega per es. una miscela composta al 90% di gasolio e al restante 10% di biodiesel, a seconda del campio di applicazione, con l'obiettivo di aumentare sempre più la percentuale di biodiesel sul totale. Dalla mia ricerca ho capito alcune cose:
- Arrivare a una percentuale del 100% di impiego di biodiesel è arduo, perché è molto più aggressivo e corrosivo del normale gasolio. Quindi maggiore è la percentuale di biodiesel, maggiore è l'esigenza di cambiare i materiali impiegati in tubazioni, guarnizioni etc. con materiali resistenti alla maggiore corrosione. La differenza di costi è piuttosto elevata, tanto che molti operatori del settore che avevano pensato di introdurre una gamma di prodotti compatibili con il biodiesel, anche in anticipo rispetto ai dettami del governo britannico, hanno poi fatto una brusca marcia indietro.
- Il biodiesel si produce nei modi più disparati, il primo dei quali è quello delle coltivazioni dedicate, come dice l'articolo del Corriere. Un altro metodo è dato dalla fermentazione delle alghe, se ho capito bene occorre "stenderle" a fermentare sul litorale, ma non vorrei dire fesserie. Ci sono poi tanti altri modi.
- Il metodo più usato della produzione tramite coltivazioni dedicate cambia a seconda del tipo di vegetale usato, anche l'impatto ambientale cambia a seconda del tipo di vegetale da cui si ricava, ma tutti gli studi di settore evidenziavano l'alto impatto ambientale, per il semplice fatto di aver comunque bisogno in tutti i casi di enormi appezzamenti di terreno, che viene sottratto ad altre coltivazioni.
- Le emissioni generate dal biodiesel sono sicuramente meno nocive di quelle generate dal gasolio, ma secondo molti esperti se poi si tengono in conto tutti gli annessi e connessi di cui sopra l'impatto complessivo sull'ambiente risulta non meno nocivo del gasolio tradizionale. Per questo molti esperti contestano l'uso del termine ecodiesel, che si è diffuso come sinonimo di biodiesel, in quanto ingannevole, visto che a loro dire ha ben poco di ecologico.


Mio sunto da profano: le parole a volte possono essere molto fuorvianti, tanto da mascherare voraci interessi commerciali come tentativi di tutela dell'ambiente. Sicuramente vale la pena proseguire la ricerca ( ad es. c'è chi sta provando a produrre biocarburanti da prodotti di scarto di altre coltivazioni), ma mi sembra che al momento i biocarburanti provochino più problemi di quanti ne risolvano. Invece un moderno bruciatore a gasolio inquina molto meno di quelli vecchi, senza contare il riscaldamento con altri metodi a impatto ancora minore (metano, stufe a pellet, solare termico, impianti geotermici erc). Ma soprattutto: dovremmo imparare a consumare meno, incluso il riscaldamento. Basti pensare agli uffici con il riscaldamento centralizzato a palla e le finestre aperte. Questa sarebbe la vera rivoluzione ecologica, senza bisogno di espropriare intere popolazioni delle loro terre.
Siamo sempre lì: una sana pedalata al posto dell'auto vale molto più di qualunque auto "ecologica".


Mario
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Offline Sbrindola

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #2 il: Dicembre 30, 2011, 12:04:35 pm »
Mio sunto da profano: le parole a volte possono essere molto fuorvianti, tanto da mascherare voraci interessi commerciali come tentativi di tutela dell'ambiente. Sicuramente vale la pena proseguire la ricerca ( ad es. c'è chi sta provando a produrre biocarburanti da prodotti di scarto di altre coltivazioni), ma mi sembra che al momento i biocarburanti provochino più problemi di quanti ne risolvano. Invece un moderno bruciatore a gasolio inquina molto meno di quelli vecchi, senza contare il riscaldamento con altri metodi a impatto ancora minore (metano, stufe a pellet, solare termico, impianti geotermici erc). Ma soprattutto: dovremmo imparare a consumare meno, incluso il riscaldamento. Basti pensare agli uffici con il riscaldamento centralizzato a palla e le finestre aperte. Questa sarebbe la vera rivoluzione ecologica, senza bisogno di espropriare intere popolazioni delle loro terre.
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Offline Hopton

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #3 il: Dicembre 30, 2011, 09:17:01 pm »
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Grazie grazie, troppo buono  ;D
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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #4 il: Dicembre 30, 2011, 11:52:17 pm »
- Il biodiesel si produce nei modi più disparati, il primo dei quali è quello delle coltivazioni dedicate, come dice l'articolo del Corriere. Un altro metodo è dato dalla fermentazione delle alghe, se ho capito bene occorre "stenderle" a fermentare sul litorale, ma non vorrei dire fesserie. Ci sono poi tanti altri modi.
- Il metodo più usato della produzione tramite coltivazioni dedicate cambia a seconda del tipo di vegetale usato, anche l'impatto ambientale cambia a seconda del tipo di vegetale da cui si ricava, ma tutti gli studi di settore evidenziavano l'alto impatto ambientale, per il semplice fatto di aver comunque bisogno in tutti i casi di enormi appezzamenti di terreno, che viene sottratto ad altre coltivazioni.
L'ultima o la penultima puntata di report è stata dedicata anche a questo tema. L'alibi utilizzato è che in alcuni paesi aridi, in terre desertiche dove non crescerebbe nulla, piantano un arbusto dal quale estrarre biocarburante che non ha bisogno di acqua sulla carta.
Dà un raccolto all'anno anche se non viene innaffiato, così danno la possibilità e l'incentivo a coltivarlo.
ma poi se lo si innaffia diventa molto più redditizio, e così si è arrivati a prosciugare e deviare la poca acqua potabile disponibile per la popolazione e per le coltivazioni di derrate alimentari. Questo fanno le compagnie petrolifere e pensare da "occidentali" di non essere coinvolti in questo assassinio di terre e intere generazioni è da portatori di fette di prosciutto sugli occhi...
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non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati - albert einstein ||| è una questione di qualità - cccp

Offline sim1

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http://motori.corriere.it/motori/attualita/12_maggio_18/crollano-consumi-petroliferi_a71b7ff8-a0c3-11e1-b2d7-87c74037ee6c.shtml

"In aprile mentre la spesa è aumenta dell'1,8% rispetto allo stesso mese di un anno fa - 5,6 miliardi con un gettito fiscale pari al 10,8%- e la domanda è scesa del 14,8%"

Sarò stupido non avendo frequentato la bocconi (b volutamente minuscola), ma la mia domanda è: non potevano risparmiarsi di aumentare le accise e lasciare tutto com'era??? Avrebbero evitato che la gente si spostava di meno e spendesse meno in altri milioni di settori.

Personalmente a me che ora vengo in bici in uffici non importa, ma c'è gente che è obbligata ad usare macchine o altro tipo di mezzo di trasporto. Questo è il modo di risolvere la crisi dei tecnici. Io proprio non capisco.
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Piano piano si fermerà tutto il mercato che deriva dai carburanti fossili partendo dalle materie primarie, si alza il prezzo e gli agricoltori non ci stanno più dentro con le spese dei mezzi, fertilizzanti etc, di conseguenza anche la logistica per spostare un melograno da israele fino in italia diventa improponibile quindi di conseguenza tutto comincerà a spostarsi verso il locale, spostamenti delle persone inclusi, non ha particolare senso che una persona vive in un posto e lavora a 100 a volte 200 km di distanza anche se dovesse coprire quella distanza ogni mattina in bicicletta.
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Offline alek78

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Anche i SUV non parcheggiano più nei soliti posti...

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Offline Luca86

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Cari ragazzi,

Con il costo dei carburanti fuori controllo... Secondo Voi vi è una correlazione tra un maggior utilizzo della bici, soprattutto in ambito urbano, contrapposto all'automobile\motociclo che diventa sempre più insostenibile sia come costi fissi (assicurazione, manutenzione, etc) che costi kilometrici.

Quando la benzina stava ad un euro e 30 guardavamo la quota 1,5? con sospetto ...le vecchie 3.000£ire al litro..... Poi venne la quota 1.7? e guardavamo con sospetto la cifra tonda dei 2?... Oggi che siamo giunti a quella fatidica quota, 4.000£ire al litro qualche riflessione di massa verrà forse fatta? Oppure nulla cambierà e le auto saranno sempre tante troppe e sempre più grandi? Io spero di no: che tra i tanti effetti negativi di un costo energetico maggiore vi sia anche un aumento della mobilità alternativa!

Aumentando il numero dei ciclisti aumenterebbero anche le strutture nel lungo periodo (più ciclabili o segnaletica migliore) e soprattutto calerebbero il numero delle automobili e maxiscooter poco ecologici, rendendo le strade (urbane soprattutto) più sgombre. Almeno fino all'arrivo di veicoli ibridi da 30-50km\lt...

Purtroppo non ero nato negli anni settanta per ricordare cosa successe con le Crisi Petrolifere...Ma mi pare che ci fu una primavera di mobilità alternativa a tutti i livelli (almeno la domenica!)... Oggi io una nuova primavera la vedo ancora troppo lontana con tutto che la benzina costa 4.000£ al litro e gli stipendi siano sempre meno aggiornati con l'inflazione, in pratica impoveriti...

Fatemi sapere che ne pensate...
« Ultima modifica: Agosto 17, 2013, 06:55:21 pm by occhio.nero »

Offline Madeira

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Passata la crisi petrolifera negli anni settanta tutto torno come prima, anzi ho la sensazione che fu peggio di prima. Se aumenteranno i ciclisti urbani per motivi di costo del carburante temo che non porterà ad un vero cambiamento di mentalità perchè sarebbe comunque un ripiego. Non credo che ci sarà un aumento sensibile perche siamo un popolo troppo provinciale che basa molto sull'apparenza.... Come dire che la bici fa sfigato e freak.

In questo momento sono ad Oslo e vedo che tutti, ma proprio tutti vanno in bici e ovviamente non lo fanno per scelta ma perchè è normale. Tenete presente che qualche anno fa hanno spostato l'aeroporto più a nord della citta perche quello vecchio era troppo vicino e gli aerei facevano troppo rumore....


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Offline sim1

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #10 il: Agosto 26, 2012, 05:31:56 pm »
Io ho uno di quei veicoli ibridi. Fa infiniti km senza un goccio di carburante. E' una Tern Link D8.
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Offline Luca86

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #11 il: Agosto 26, 2012, 05:47:15 pm »


Purtroppo diciamo che dopo le Crisi Petrolifere del 73 e 79 il prezzo del barile tornò stabile a prezzi molto competitivi (nel 1997 era addirittura a 18$ per un barile!!) portando avanti un modello di sviluppo eccessivamente energivoro e sprecone. Io ricordo che molte famiglie normali negli anni 80 e 90 sognavano la seconda o terza casa per le vacanze (un appartamento al mare ed uno in montagna per le ferie!!)... E si crearono complessi edilizi in ogni dove, insostenibili energeticamente e di basso profilo architettonico, per soddisfare questa domanda di possesso voluttuario. Un altro schema di pensiero.

Una cosa che potrebbe squotere le coscienze sarebbe il mancato approviggionamento della risorsa come nel 1973 con code e mercato nero di benzina negli USA di cui accludo una simpatica immagine in b/n


Mi pare che proprio in quegli anni la Dahon iniziava il suo successo commerciale.

Comunque oggi dove non dovesse arrivare una quotazione del greggio elevata...Ci pensa lo stato con accise sempre più pesanti... E se aspettiamo che i redditi salgano siamo senza speranza. Prima della rivoluzione dei trasporti mi sa che avremo la rivoluzione perchè non si arriva alla fine del mese... e di necessità si farà virtù in bici...


Offline alek78

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #12 il: Agosto 27, 2012, 09:28:13 am »
Se non cambiano le strade tutto si sgonfierà, IMO.
Intendo diminuzione delle corsie automobilistiche e inserimento di ciclabili a norma.

D'estate può essere anche agevole spostarsi in bici in città, con meno traffico e niente pozzanghere assassine. Appena comincerà l'autunno buona parte dei ciclisti passerà agli autobus e poi eventualmente al mezzo a motore privato.

A me il prezzo dei carburanti non sembra ancora così elevato, piuttosto è assurdo pensare che il posto di lavoro nelle grandi città sia a 20 / 30 chilometri da dove si abita.
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Offline Val_Ter

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #13 il: Agosto 27, 2012, 10:07:13 am »
Il maggior costo dei carburanti attualmente viene compensato con una riduzione della velocita' specie in autostrada, le vecchie abitudini sono difficili da cambiare anche se e' evidente che ci sono piu' ciclisti in circolazione, comunque a giudicare dal traffico la benzina a due euro non spaventa ancora nessuno.
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Offline beaturbano

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Re:Consumo delle risorse (Carburante, suolo, carobenzina, ...) EarthOvershootDay
« Risposta #14 il: Agosto 27, 2012, 03:16:09 pm »
a giudicare da come mantengono il motore acceso davanti al bar e al tabacchino probabilmente 4000 lire non sono sufficienti.
quello che avvantaggia il sistema è che l'aumento è di un poco alla volta e considerando che l'auto è considerata indispensabile è facilmente digerito di volta in volta.
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