### ETC1 Elenco Topic Correlati: cliccare sui TAG arancioni in cima ed in fondo a questa discussione (altre info sui TAG qui)cloni, "cineserie", offerte promozionali superscontate,...?
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=104bici pieghevoli costruite in Europa e/o artigianali
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=1251--------------------------------
Ciao a tutti. Mi sembra che nessuno ad oggi abbia ancora trattato l’argomento dei negozi cinesi on line se non per qualche caso particolare. D’altra parte leggo frequentemente di pedali che si rompono, tubi sella da allungare e volontà di comprare o cambiare accessori. Vorrei far conoscere in merito la mia esperienza sperando che possa essere utile a qualcuno.
Da un anno e mezzo sto trafficando sulla mia Atala e ormai una decina di volte mi sono rivolto a venditori di Hong Kong e Taiwan per trovare le cose che mi servivano. All’inizio dell’avventura mi ero chiesto: vale la pena ed è sicuro comperare da loro? Che qualità offrono?
Prima di rispondere secondo me va fatta una premessa. Ascoltando i meccanici, i venditori di biciclette e leggendo sul web si arriva alla conclusione che almeno il 90% dei componenti mondiali per bici sono prodotti in Cina. Marche illustri come Olmo, Pinarello, Dahon, etc. si procurano telai ed accessori sui siti orientali in particolare quelli in fibra di carbonio e in alluminio. Ma anche la crema dei componentisti come SRAM e Shimano producono il materiale di livello medio/basso presso aziende cinesi. Sarei infatti prudente ad affermare che il mio cambio sia stato prodotto a Chicago o Sakai. Non parliamo poi di accessori come luci LED, freni, morsetti, etc. Esaminando attentamente un cerchione Kinetix e uno LitePro personalmente non trovo alcuna differenza salvo il prezzo. Che siano la stessa cosa?
Tutto questo in fondo per dire che in Cina il materiale di ottimo livello esiste. C’è anche la tendenza, riscontrata anche qui nel forum, di definire ‘cineserie’ i prodotti provenienti da quelle parti, e spesso dietro il termine si intuisce una punta di dispregio. La mia esperienza dice che non è sempre così. Basta saper scegliere le cose. Credo di non dire niente di speciale affermando che la discriminante più importante è il prezzo dei prodotti. Un cerchione da 5 Euro non è lo stessa cosa di uno da 50, ne in Cina ne qui da noi.
E se marche come Aest, LitePro, Mowa, Lezyne, Wellgo, KCNC e tante altre producono materiali di ottimo livello perché non comprarle nei paesi di produzione evitando i ricarichi dei nostri negozianti?
Faccio un paio di esempi per chiarire. Quando comprai la sella della You Air (trovata per la verità usata), sui siti cinesi era allora in vendita a circa 40 Euro (oggi vale anche meno) mentre in Italia e Germania, dove era importata, valeva da 70 a 80 Euro. Il mio manubrio in fibra di carbonio è stato pagato 47 euro nei negozi on line cinesi. Il mio meccanico che lo ha identico a catalogo mi ha chiesto 170 Euro!!!
Quindi personalmente ho deciso che, visto che di prodotto cinese comunque si tratta, io compero dove è più conveniente.
E’ vero che i tempi di attesa sono lunghi, che vi è il rischio di dover pagare i diritti di dogana e che le garanzie sono aleatorie per non dire inesistenti ma risparmiare fino al 50% non è da poco.
Quello che non farei mai invece è comperare una bicicletta completa da loro. Sarà anche buon materiale ma in questo caso la garanzia conta eccome! Preferisco guardare negli occhi chi me la vende e chiarire subito quali sono i termini del rapporto. Inoltre una bici intera non è una scatola di fiammiferi e può suscitare l’interesse della Dogana con aggravi sui costi non prevedibili.
Sino ad oggi i miei acquisti in Cina sono tutti andati a buon fine. Buoni prodotti, prezzi ed imballi perfetti e tempi di attesa attorno al mese. Solo in un caso ho dovuto attendere due mesi per avere le mie cose ma la responsabilità, in quel caso, è stata delle nostre amate Poste Italiane che sotto Natale vanno regolarmente nel pallone. E solo una volta inoltre ho pagato diritti di dogana.
Aggiungo infine un paio di aspetti che trovo importanti. I siti di vendita cinesi sono sempre molto ben organizzati. Spesso ho chiesto informazioni sui prodotti e le risposte sono sempre arrivate esaustive e nel giro di poche ore. Questa gente è sempre gentile e cortese nei rapporti, cosa che non guasta.
Inoltre, poiché chi compra lo fa praticamente al buio, non potendo vedere e toccare i prodotti si deve fidare esclusivamente delle descrizioni disponibili. Nel caso dei cinesi quasi sempre queste descrizioni sono ben fatte ed esaustive. Spesso comprendono il peso dell’oggetto le caratteristiche di imballo, cose che qui in Italia pochissimi fanno sapere.
Per concludere, la risposta alla domanda ‘val la pena comprare in Cina?’ a mio parere è si. A patto però di aver pazienza e di stare attenti a cosa si compra. Ciao a tutti.