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Autore Topic: Genova-Monte Bianco - Ceccobau il ritorno 2: la vendetta  (Letto 10627 volte)

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Offline Ceccobau

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Genova-Monte Bianco - Ceccobau il ritorno 2: la vendetta
« il: Agosto 08, 2014, 02:49:48 pm »
Buongiorno ragazzi, vi annuncio che domani mattina alle 4 circa partirò in bici pieghevole con la fida Hoptown alla volta della Val Veny ai piedi del Monte Bianco. La mia destinazione è il campeggio La Sorgente situato circa in località Purtud. Ovviamente il percorso, di circa 308Km, deve essere completato in un giorno, come al solito ;D. E' il marchio di fabbrica delle imprese Ceccobau's.

Ecco la lista del mio bagaglio suppergiù:

Smartphone Huawei Ascend G525
Chiavi di casa
Portafoglio con dentro batteria di riserva x cell
Salvietta occhiali più laccio sportivo x occhiali
Fotocamera + custodia (senza carica batterie)
Crema solare
Portapacchi da tubo sella
Zaino
1 maglietta + 1 mutanda + 1 paio calzini
Porta cellulare da braccio
Mantelline per ripararsi dalla pioggia
Tenda biposto e sacco a pelo 15°
Coperta isotermica di soccorso e torcia
Occhiali da sole
Cibo tecnico per zuccheri veloci come noccioline
Camera d’aria con leve per togliere gomma e kit per riparare forature
Chiavi per smontare ruota + kit decathlon cacciaviti/brugole
Cinghie per portapacchi
Bottiglia in plastica da 1,5L (piena alla partenza con almeno 1L = 1kg)
Bustine di idrolitina per sali minerali
Marsupio per tenere fotocamera e anche cellulare
Pattini freni vecchi di ricambio
Maglietta catarifrangente per la partenza
Cappellino giallo con visiera per la pioggia e insolazione varia
Cibo per il pranzo (da decidere)
Busta con spazzolino dentifricio e cagate toilet + fazzoletti (da decidere)
Un asciugamanino e una felpina (da decidere)

La configurazione della mia bici sarà praticamente la stessa dell'anno scorso con la differenza che monto i parafanghi e senza freno posteriore smontato da mesi ormai.



All'arrivo monterò la tenda e il mattino dopo arriveranno i miei amici a soccorrermi con lo zaino coi vestiti e roba per campeggio etc...
In caso di fallimento (contemplatissimo..) si monta la tenda in un qualunque prato in val d'aosta e buonanotte.

Il viaggio dell'anno scorso (Milano-Vicenza) coi vari problemi incontrati ha lasciato il segno e quest'anno sono munito di smartphone con gps mappe etc ed ho studiato il percorso in modo tale da limitare le capatine in strade trafficate. In Val D'Aosta la strada diventa una sola quindi c'è poco da scegliere. Il percorso parte da casa mia in Via Terralba (ge) passando per voltri - turchino - alessandria e pianura padana ad evitare statali (Quargnento, Ottiglio, Trino, Livorno Ferraris, Ivrea, etc). L'arrivo si trova a circa 1500m e stiamo parlando di un dislivello positivo pari a circa 3000m.

MAPPA

Stasera se magna pizza per fare il pieno di carboidrati e domani in sella mangerò forse un panino accompagnato da moltissima acqua e barrette energetiche di frutta secca. E' prevista una certa pioggerella in alcuni punti del percorso ma anche l'anno scorso davano pioggia poi non ha piovuto mai...  ::) Ho la benedizione di I-Bike e di Alexxo miei conterranei. Siamo il trio dei pazzi di Genova.

Domani dovrò centellinare le soste e la batteria del cellulare in ogni caso proverò a farmi sentire in qualche modo... Ovviamente si tratta di battere il solito record del mondo di distanza in bici pieghevole in un solo giorno ahahah. Vi terrò aggiornati. Hasta la vista
« Ultima modifica: Agosto 08, 2014, 10:17:07 pm by Ceccobau »

Offline giorgio

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Genova-Monte Bianco - Ceccobau il ritorno 2: la vendetta
« Risposta #1 il: Agosto 08, 2014, 02:53:21 pm »
in bocca al lupo Cecco.... e posta foto  ;D
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Offline Ceccobau

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« Risposta #2 il: Agosto 08, 2014, 03:02:31 pm »
Non posso non citare il mitico Nico Valsesia, che ha in parte ispirato il mio viaggio di domani, il quale partì dal mare della liguria ed arrivò in circa 10 ore con una bici da corsa ai piedi del Monte Bianco. Successivamente lui ci è salito pure sopra a piedi ma io credo che mi fermerò al campeggio a bermi una birra  ;D

Offline veeg

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Genova-Monte Bianco - Ceccobau il ritorno 2: la vendetta
« Risposta #3 il: Agosto 08, 2014, 03:29:34 pm »
Complimenti!  :)
Per curiosità come mai hai eliminato il freno posteriore?
Non pensi che lo rimpiangerai nelle discese con la bici a pieno carico?

Comunque se riesci a fare questi chilometri con una hoptown senza patire sofferenze immani, sei pronto per iniziare a fare randonnée o ultracycling!

Offline Ceccobau

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« Risposta #4 il: Agosto 08, 2014, 03:34:26 pm »
Il freno posteriore mi ha fatto veramente impazzire perchè non si è MAI allineato al cerchione per quanto ci provassi e non facevo altro che disintegrare i pattini... Neanche quelli di decathlon ce l'avevano fatta e alla fine l'ho tolto... Davanti ho dai buoni jagwire. Cmq guarda fra me il bagaglio e la bici siamo circa 72+8+12=92kg... Niente di mostruoso e con un freno solo non ho ancora avuto problemi.

Evidentemente la Hoptown si adatta perfettamente al mio fisico perchè mi risulta estremamente comfortevole.. Unico difetto riguarda il fatto che i pedali invece che cadermi sui piedi ad altezza polpastrelli mi rimangono più al centro ad altezza pianta, ma per me non è un inconveniente pazzesco.

Offline iBike

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« Risposta #5 il: Agosto 08, 2014, 03:42:46 pm »
Faccio il tifo per te e usando le parole di Nico Valsesia: "la fatica non esiste"
...anche se non ci ho mai creduto  ;)
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Offline boccia

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« Risposta #6 il: Agosto 08, 2014, 05:17:22 pm »
Complimenti Ceccobau per il progetto... sconsiderato! :D Soffro al solo pensiero, ma ti accompagnerò volentieri leggendoti sul forum... ;)
Un grandissimo in bocca al lupoooo!

Tu, Alexxo, iBike, Colombo,... In effetti deve esserci qualcosa nell'aria di Genova che ispira i lunghi viaggi... ???

PS: hai tolto il freno posteriore? :o
io proprio non saprei stare senza, lo uso tantissimo per rallentare e modulare. Anche perché se si blocca la ruota posteriore si può sperare di correggere e rimanere in piedi, se si blocca e parte l'anteriore è difficile continuare a controllare la bici...
Ma immagino che ti sia abituato così e che sia tardi ormai per andare da un ciclomeccanico bravo a farsi montare un freno posteriore di buona qualità... :-\
« Ultima modifica: Agosto 08, 2014, 05:19:24 pm by boccia »

Offline Vittorio

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Genova-Monte Bianco - Ceccobau il ritorno 2: la vendetta
« Risposta #7 il: Agosto 08, 2014, 05:24:07 pm »
Mitico! Mi fai ricordare quando a 17 anni feci lo stesso viaggio partendo da Piacenza (270 km)... però con il cinquantino! Ho ancora la cartina stradale con l'itinerario evidenziato a biro (Stradella-Cava Manara-Garlasco-Mortara-Vercelli-Viverone-Ivrea)...
Se ricordo bene, fra Chatillon e Aosta oltre alla statale c'è anche una strada parallela sull'altro lato della valle, via Pontey e Fenis, molto più bella e ombreggiata, ma anche con parecchi saliscendi in più.

Vittorio
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Offline buga

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« Risposta #8 il: Agosto 08, 2014, 07:45:39 pm »
Sono senza parole, dico solo GRANDISSIMO !
Non ho capito quando torni ? non l'hai scritto per scaramanzia ?  :D
No perché si poteva organizzare un comitato d'accoglienza a deffe con tanto di bagno nella fontana....  ;D ;D ;D
Buga  8)
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Offline valerio

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« Risposta #9 il: Agosto 08, 2014, 11:06:20 pm »
GRANDE!!!!!

Offline Ceccobau

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« Risposta #10 il: Agosto 09, 2014, 06:21:31 pm »
Raga un aggiornamento!! Sono arrivato alle 17 a ivrea. Avevo ancora 100km da percorrere allora non sapevo che cavolo fare..... Ho preso il treno e sto andando adesso ad aosta.... alle 19 riparto e mi sparo gli ultimi 40km con +800 dislivello, insomma la morte considerando che ne ho giá fatti tipo 200 con dislivello +1000.... boh ci provo, fino alla morte. Ci sentiamo più tardi (forse)

Offline Ceccobau

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« Risposta #11 il: Agosto 10, 2014, 10:28:33 am »
 ieri notte sono arrivato in campeggio. Il resoconto e quant altro arriveranno fra una settimana... saludos

Offline boccia

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« Risposta #12 il: Agosto 10, 2014, 01:10:43 pm »
Buone vacanze! :)

Offline occhio.nero

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« Risposta #13 il: Agosto 11, 2014, 05:58:31 pm »
attendiamo fiduciosi! :)
Federico
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pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

Offline Ceccobau

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« Risposta #14 il: Agosto 14, 2014, 02:46:21 pm »
Mi sembra di non essere mai sceso dalla sella da quel 9/8/2013 in cui tentai per la prima volta un viaggio pazzesco in bici. Questa volta sono più organizzato ma allo stesso tempo l'impresa è molto più ardua. Da casa c'è mio padre che mi segue dal pc su whatsapp con un emulatore android.

Oggi è il 9/8/2014.

Sveglia alle 3:30 e dopo qualche galletta con un thè caldo mi appresto a dare gli ultimi ritocchi al bagaglio. Metto gli oggetti da maneggiare nel marsupio e sono in strada alle 4:20 circa.



Pronti via! Il pacco da 8kg mi da inerzia in discesa e pianura, e non c'è nulla che non vada bene. In corso aurelio saffi sono sorpreso da una pioggerella leggera.
All'altezza del porto antico entro nel sottopasso e INVESTO UN MEGA-TOPO. Avete capito bene. Si è sentito un SQUEIK... Non sono caduto, non mi sono fermato neanche, sono quasi morto di paura.
Sembra che sia appena venuto giù un diluvio e la strada è un torrente in piena. Alle 5 sono già a Pegli...............



E poco dopo vedo le luci della Concordia attraccata davanti a Prà.



Eccomi al bivio che porta al Passo del Turchino, il primo vero test della giornata, che sarà durissima.



Imbocco la strada e dopo circa 15minuti inizia la salita. A parte il lontano rimbombo che proviene dall'autostrada Il silenzio è tombale e la luce viene dalla luna e da qualche lampione sparso.
Il tempo sembra dilatarsi e ogni minuto che passa sembra un quarto d'ora, tanto che spesso mi fermo e controllo l'ora sullo smartphone.
Dopo mezzora di buio totale si sente un gallo che canta e mi accorgo di un velo di luce che inizia ad affiorare.
Alle 6:20 sono quasi in cima ma sento un vuoto cosmico nello stomaco e sono costretto a fermarmi per dare qualche morso ad un panino che pensavo mi sarebbe servito almeno 4 ore dopo. Ora è giorno ma piove e c'è una fitta nebbia.



Eccomi al passo! E' la seconda volta che lo percorro con questa bici. Le sensazioni non sono buonissime, sono piuttosto affaticato.
Foto di rito e poi via con la discesa.



In discesa cerco di pedalare più che posso per mantenere una velocità di crociera alta.
Passo Ovada e mi ritrovo sulla provinciale verso Alessandria. Il risultato degli sforzi compiuti fino adesso si tramuta in una vera e propria crisi di fame che mi porta ad ingurgitare tutto il resto del panino, una barretta energetica e anche un bel pò di miele in tubetto. Ho già bevuto tutta l'acqua che avevo a disposizione e la recupero in un bar. Eccomi in una sosta.



Arrivato ad Alessandria tiro fuori lo smartphone per atraversare la città nel minor tempo possibile. Imposto addirittura tragitto a piedi e mi ritrovo a tagliare contromano passando sui marciapiedi.
Rendendomi conto di quanto sia complicato seguire le indicazioni vocali di Google Navigator decido di prendere la strada statale che porta a Casale Monferrato.
Inizialmente pensavo di tagliare verso Ivrea per i campi ma l'idea di seguire per ore e ore le indicazioni del cellulare sul braccio non mi convince. Al bivio per Quargento decido di tirare dritto.



La scelta si rivela abbastanza buona, infatti procedo senza particolari intoppi. Mi fermo a fare qualche foto ma so che devo spingere perchè il tempo è una spada di damocle sulla mia testa.





Dopo un paio d'ore sono sul Po evviva!! Faccio rifornimento di cibo e di acqua e riaccendo il navigatore per uscire velocemente verso Ivrea.



Impostando sempre l'itinerario a piedi succede che in teoria si percorre il tragitto più breve, ma spesso possono accadere cose tipo QUESTA.
5km a risalire il Po in una palude. Almeno è pieno di animali e uccelli da vedere... La bici ed il portapacchi tengono duro.



Torno sulla strada e scelgo di avviarmi verso Ivrea passando per i campi coltivati ed evitando il traffico principale.
Questa scelta mi porta a vedere dei gran bei panorami ma ha due inconvenienti. Prima di tutto mi ritrovo a percorrere strade sulle quali per chilometri e chilometri non si incontra NESSUNO.
Per fortuna non mi capita nulla, ma non è il massimo...
Secondo inconveniente, dipendo completamente dal navigatore di google. Il mio cellulare ha lo schermo praticamente invisibile a causa del sole e ogni tanto la voce dice cose tipo "dopo la rotonda prendi la sp11". Potete capire come sia abbastanza complicato scegliere la direzione giusta a volte. In ogni caso procedo più o meno e arrivo nel comune di Livorno Ferraris, dove vengo preso per il culo da un cartello di benvenuto.



Mi fermo ad un bar a fare nuovamente il pieno di cibo e acqua ed il tempo scorre via inesorabile.
Procedo un pò stancamente verso paesini che hanno nomi tipo Borgomasino, Vestignè, Tina.
Mi ritrovo più di una volta davanti salite "ammazzagambe" che dopo 170km mi spolpano soprattutto la testa.
In questo stato di trance mentale arrivo verso le 16:45 a Ivrea. Faccio rifornimento di cibo e acqua per l'ennesima volta e mi fermo a pensare a come risolvere la situazione.
Dei circa 300km da percorrere me ne mancano un 110 praticamente tutti in salita.
Mi sento con mio padre e con la mia ragazza, che mi seguono da casa, e cerco di elaborare una strategia per risolvere questa situazione.
Se procedessi in bici, con la media oraria arriverei al campeggio ad orari tipo 1:00 di notte e non potrei essere accolto. Arriverei tra l'altro a 1500m di altitudine in uno stato in cui difficilmente potrei trovare un posto per allestire la tenda e non so neanche che riuscirei a montarla al buio e al gelo totale.
Un'altra possibilltà sarebbe stata pernottare in qualche ostello, ma non ci sono più stanze libere da nessuna parte essendo pure sabato.
Per dover campeggiare, decido allora di arrivare in campeggio. Ma per poter arrivare ad un orario ammissibile devo per forza prendere il treno.

Sto un'ora seduto su una panchina a pensare ad una strategia. Alle 17:45 parte il regionale per Aosta.
Una foto veloce della Dora che passa nel centro di Ivrea e via verso la stazione a bomba.



Prendo il treno al volo e non ho neanche il tempo di fare il biglietto. Eccomi spaparanzato deciso ad affrontare il "mostro finale" dell'avventura....
Guardate che bella foto e che bel posto c'è per la mia biciclettina!



Alle 19 sono ad Aosta e sono determinato a terminare la missione ad ogni costo. Mancano circa 42km e circa 1000m di dislivello positivo, un'enormità dopo 14 ore in bicicletta.
Parto a bomba e non devo neanche seguire le indicazioni del navigatore. L'unica cosa che devo fare è PEDALARE.
Ad Aosta c'è tantissimo traffico di gente che si appresta a passare la serata, ma dopo qualche km riesco a fermarmi per fare qualche foto.



In questa bella foto si vede un piccolo castello col sole al tramonto nelle montagne. Bisogna fare presto....................



Vado veramente a bumbazza e percorro qualcosa come 15km in 45 minuti, di cui la metà in salita seppur abbastanza leggera.
Trovo pure il tempo di scattare questa foto equivoca con una scatoletta emersa da un cespuglio.... Sembra che qualcuno, come me ora, abbia avuto bisogno di un boost.....



Da qui in poi mancano circa 20km di salita seria ed inizio a frullare, stanchissimo ma conscio che la missione è quasi completata.
Inizia a scendere nuovamente la notte... Ri-inizio ad entrare in stati di semi-disperazione e l'unica cosa che posso fare è pedalare.

Questa foto è un tributo a questo eroico tubetto di miele che mi ha letteralmente trainato dall'inizio alla fine.. Purtroppo è appena finito.



A questo punto è di nuovo buio totale. Il tragitto prevede gallerie non illuminate e sono costretto a procedere in alcuni punti completamente attaccato al muro.
Chiaramente indosso di nuovo la pettorina catarifrangente.
La gente che mi incrocia in macchina capisce di stare vedendo qualcosa di veramente pazzesco e non si contano i colpi di clacson e le urla.
Sono di nuovo in una stato di disperazione. Ogni 10 minuti guardo l'orologio e inizio a pensare che non arriverò mai a Courmayeur.

Nonostante tutto si iniziano a vedere i cartelli di arrivo ed alle 21:45 circa arrivo a Courma. Prendo il bivio per Val Veny e a questo punto mi mancano ancora 3km e 250m di dislivello per arrivare al campeggio.



Dire che qui sono morto non rende bene l'idea. Entro nella valle attraversando la Dora ed inizio a sentire un vero e proprio gelo totale, una cosa che non mi ero immaginato.
Mi fermo un attimo e considerando la situazione decido che è troppo pericoloso continuare in bicicletta considerando la temperatura ed il mio stato fisico.
Nascondo la bici dalla visuale e per mezzora provo l'autostop ma non si ferma nessuno purtroppo. Devo avere un aspetto orribile.
Dopo un pò consultandomi nuovamente con mio padre e la mia ragazza decidiamo di chiamare il campeggio La Sorgente.
Risponde Luca Pellin che per fortuna viene giù a prendermi con un pick up. Suo fratello Matteo anni fa è andato a Pechino in bicicletta.
Parliamo un pò del perchè del mio viaggio e che cavolo pensavo di fare.

Arriviamo in cima e vengo accolto da qualche avventore storico del campeggio che mi approccia con un misto di incredulità e presa in giro.
Ci sono già stato nel 2012 e qualcuno mi conosce. Mi offrono un thè caldo.
Eccomi nella foto con Valeria: sembro un cadavere segato a metà e ricomposto col superattack.



Luca mi offre gentilmente di passare la notte in una casetta bivacco invece che in tenda, vista l'ora tarda e la pioggia.
Accetto di buon grado, è stato molto gentile.



A questo punto sono sveglio da 20 ore di cui circa 16 passate in sella ad una bicicletta pieghevole.
Mi chiudo nel sacco a pelo e mi addormento praticamente in tempo zero. THE END

Ecco qualche info sull'itinerario da me percorso il 9 agosto. Si tratta di un percorso di circa 230-235km con un dislivello positivo di circa 2100m.







Considerazioni sul viaggio... Direi che è andato bene, non c'è minimamente paragone con l'anno scorso in cui avevo bucato, avevo sbagliato strada 10 volte, ero finito in tangenziale, etc.
Con l'esperienza di ora, avrei sicuramente potuto completare la missione di arrivare a Venezia sul percorso pianeggiante.
La bici si è dimostrata ancora una volta favolosa, non c'è stato un minimo momento in cui mi abbia ostacolato o dato problemi in un qualche modo.
Il portapacchi anche da 10/10, veramente di una solidità imbarazzante considerato che sono passato su tutte le superfici possibili immaginabili.
Durante il viaggio credo di avere bevuto qualcosa come 4L di acqua ed aver mangiato una quantità di cibo imbarazzante - come 3 panini, 2 barrette, 2 buste di noci, ed un tubo di miele (mi ha salvato la vita).
Il navigatore di google promosso con riserva, spesso si impallava e dava indicazioni senza senso, e cmq richiede sempre di essere connesso ad internet.
Il bagaglio che ho portato è stato fin troppo, a posteriori avrei potuto risparmiare 2kg di tenda ma avrei rischiato troppo....
Il giorno dopo mi sono sentito abbastanza male, come se avessi bevuto un litro di rum o come una febbre leggera... Il secondo giorno ero già recuperato quasi al 100% e andavo a bomba sui monti.

Sono soddisfatto dell'esperienza e della performance.
Avrei potuto fare più km se non avessi preso il treno ad ivrea ma questo avrebbe comportato di non poter arrivare in tempo al campeggio, quindi tutto sommato mi va bene così.
Più avanti posterò qualche foto della vacanza, grazie dell'attenzione!
« Ultima modifica: Agosto 14, 2014, 02:49:40 pm by Ceccobau »

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