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Autore Topic: salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)  (Letto 101216 volte)

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Offline beaturbano

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #15 il: Febbraio 20, 2012, 02:48:34 pm »
rigiro consiglio di lettura di rota fixa dalla pagina di salviamo i ciclisti
http://bicisnob.wordpress.com/2011/02/05/automobilista-bastardo/

Citazione
Vivo in una metropoli del centro Italia, piena di monumenti, ministeri e auto blu, ma preferisco non svelarne il nome per ragioni di privacy. Non possiedo l?automobile. Il mio mezzo di trasporto è la bicicletta. Tempo fa la ruota posteriore s?è infilata nella rotaia del tram. Sono volata a terra. Sono stata investita da un taxi che seguiva subito dietro. Danni limitati, alle persone e alle cose.

Mentre cadevo, tuttavia, ho provato a ricapitolare i potenziali rischi di un ciclista per le strade urbane. Il pericolo numero uno è l?automobilista. Ti sta sempre troppo attaccato, ti supera sempre troppo vicino. Anche quando l?ingorgo lo blocca, che tu pensi ?questo qui non può andare proprio da nessunissima parte?, fa all?improvviso quell?inutile sobbalzo in avanti o di lato: pochi centimetri sufficienti a tagliarti la strada.

Nella classifica del rischio, subito dopo l?automobilista c?è l?automobilista parcheggiato, quello che trasforma lo sportello in uno schiacciaciclisti. L?automobilista che si appresta ad abbandonare la sua corazza, usa la portiera come arma contundente, l?ultimo colpo di lamiera possibile prima di essere degradato pedone. Il parcheggiato aspetta paziente il tuo arrivo, fingendosi indaffarato in tutta una serie di attività (raccogliere una cosa sul sedile, ripiegare all?interno il retrovisore, bloccare lo sterzo con l?antifurto, sistemarsi i peli del naso nello specchietto?). Poi apre di scatto, senza ovviamente guardare cosa succede fuori, proprio nella precisa frazione di secondo in cui la tua traiettoria non può che concludersi sul rivestimento interno in plastica e moquettina acrilica della sua vettura, tra la maniglia e il finestrino.

C?è poi l?automobilista fumatore, che butta la cenere fuori: la brace seduce il tessuto tecnico della giacchettina da ciclista illudendolo di potersi trasformare in torcia imperitura. E appartengono alla serie fumatore al volante il braccio con la cicca fuori e puntata contro di te, la mano che lancia il mozzicone acceso (sempre verso di te? eddove sennò?), gli occhi che cercano l?accendino e non guardano più a destra, con la sua automobile che ti stringe sempre più verso il marciapiede, verso un lampione o, peggio, verso un?automobilista parcheggiato che aspetta paziente il tuo arrivo fingendosi indaffarato eccetera eccetera.

Mica ci sono solo gli automobilisti. Altre minacce urbane incombono sull?incolumità di un fragile pedalatore urbano. Nell?ordine. L?autista di furgoni tipo Ducato o Fiorino che in qualunque condizione di traffico, di meteo, di umore e di spazio residuo della carreggiata, non scende comunque sotto la velocità minima di crociera imposta dalla categoria in almeno 50 chilometri orari. Il taxista, che lui lavora eccheccazzo ci fa tutta ?sta gente in giro a rompere i coglioni ci mancavano solo i ciclisti. Il possessore di Smart, rigidamente irrigidito in camicie dall?alto colletto rigido, che poi è proprio il colletto rigido che gli impedisce di guardare a destra e sinistra. Gli Ncc, ovvero i conducenti delle vetture a noleggio, che poverini si devono sbrigare ché devono tornare a fare chiacchiere al posteggio con altri Ncc. I ragazzini sulle minicar e il perché non va nemmeno spiegato. I piloti competitivi, che non sopportano di essere superati da un velocipede e t?inseguono per fartela pagare.

Più rari, ma comunque pericolosi, sono i resti di vetro e plastica lasciati sull?asfalto da un conflitto tra automobilisti, le borchie delle ruote degli automobilisti che si staccano dal cerchione, le scivolose macchie d?olio disseminate per strada dai motori degli automobilisti, le voragini che si aprono nel manto stradale sia a causa del peso dei mezzi degli automobilisti sia a causa di lavori di manutenzione pessimamente eseguiti da altri automobilisti.

Chi è arrivato fin qui può chiedere. Ma che dici? Ma che vuoi? Guarda che hai fatto tutto da sola. E? solo colpa tua. Hai infilato la rotaia del tram e sei caduta? Sì, è vero. Ma gli automobilisti mi stanno sul cazzo!

riporto inoltre una citazione di un certo simone papa
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La velocità è diventata lenta. Le automobili sono immobili come tartarughe stupide nel traffico cittadino. Solo la lentezza è veloce.
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Offline occhio.nero

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #16 il: Febbraio 27, 2012, 03:54:06 pm »
i contributi sul codice della strada sono stati spostati nella relativa discussione:
il codice della strada e la bicicletta
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=577.msg6305#msg6305

a cui rigiro per ogni approfondimento
(se ho fatto qualche errore nello spostamento, fatemelo notare pure)
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Offline Jaaymz

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #17 il: Febbraio 27, 2012, 04:00:47 pm »
No,  errori non credo ma non penso fossero post OT in questo topic in quanto il discorso e i link partono proprio dalla campagna #salvaiciclisti che chiede maggiore sicurezza sulla strada.
In realtà sono perfetti in etrambi i topic secondo me.

:)
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Offline sim1

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #18 il: Marzo 06, 2012, 04:42:24 pm »
Io se devo scegliere opterei per Salvaciclisti (anche perchè sarebbe prima della CMONA).

Se ci son news aggiornatemi.

Saluti.
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Offline occhio.nero

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #19 il: Marzo 06, 2012, 05:32:01 pm »
ho sentito che vorrebbero organizzarlo a Roma. Ma non ho info certe. Ovviamente anche in quel caso la mia residenza è spalancata! :)
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Offline alesblues

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #20 il: Marzo 06, 2012, 10:52:21 pm »
Ciemmona ..o salvaciclisti..io ho preparatp gia' il sacco a pelo! ;)
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Offline beaturbano

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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #21 il: Marzo 07, 2012, 09:34:03 am »
ho sentito che vorrebbero organizzarlo a Roma. Ma non ho info certe. Ovviamente anche in quel caso la mia residenza è spalancata! :)

dal blog di rotafixa http://www.rotafixa.it/?p=604

Citazione
Un giorno in questura

Ovvero della  manifestazione del 28 aprile 2012 a Roma per avere città ciclabili davvero.
Dico subito la fine: non me ne frega niente delle autorizzazioni a manifestare. Ci ho provato, mi hanno detto un no cretino, quindi ora si entra in scontro. E ben venga, a me i maestrini che dicono ?perché no? fanno solo salire il veleno da sempre e so per esperienza mia che è un veleno sano, giusto: sacro.
Manifesteremo comunque, il 28 aprile 2012, per avere città serene e la libertà di muoverci in bicicletta senza essere uccisi dalle bestie in macchina che nessuno e niente ferma, se non un cambiamento culturale sentito fortemente.

Vi parlo come una delle anime che portano avanti #salvaiciclisti.  Sono andato alla questura di via Genova (l?indirizzo vero è questo: Via di San Vitale, 15 00184 Roma , telefono 06 46861) per chiedere il nulla osta alla manifestazione o meglio: all?insorgenza civile che vogliamo portare il 28 aprile 2012 a Roma, a via dei Fori imperiali, dove diremo a tutta Italia che è ora di smetterla con le macchine che ci ammazzano tutti: non solo i ciclisti urbani.
La sala dove entro è già piena di gente. C?ero già stato prima.
Mai vista la fila per chiedere il nulla osta a protestare.
Entra uno che si definisce vicecapo di gabinetto.
Aspetto il mio turno. Tricchettracche con gli altri.
Arriva il mio turno. Dico: ?si tratta di una manifestazione statica, un sit in, a via dei Fori Imperiali, vogliamo città sicure per chi si muove in bicicletta. Sarà in bici, saremo migliaia?.
Dice subito no. ?Sono vietate le manifestazioni a bordo dei mezzi di trasporto? Come? ?Sono vietate, non  mi ha sentito??. E come, dove sono vietate? ?E? il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che lo vieta? Ma scusi, che articolo è? ?Non le interessa, glielo dico io? No, mi dica che articolo. ?Articolo 18 del Tulps?: E che dice?
Il tipo mostra fastidio.  ?Lo so io che dice?, afferma costui.
Vabbe?, è uno della questura, magari non è flessibile. La cambio un po?: noi non andiamo a bordo, ce le portiamo a mano. ?Non è possibile lo stesso?.
Battibecco sui termini di un paio di minuti scarsi su bordo e non bordo, e vi assicuro che non ho citato Schettino anche se mi scappava; poi me ne vado con una frustrazione addosso notevole: tutto a voce, niente di scritto. Non posso dimostrare niente.

In seguito cerco sul web l?articolo in questione: non esiste in nessuna parte il divieto citato da questo vicecapodigabinetto, peraltro irritato dal mio sguardo (ne sono certo, conosco le scimmie umane).
Che sia stato il mio sguardo a rovinare tutto?
Forse ha ragione lui: non bisogna essere orgogliosi di protestare, anche in forme inedite, non bisogna rispondere all? ?ancora? ebbasta!? dicendo che si insiste perché c?è gente che ci crede, che si manifesta per una cosa che si sente e che questa cosa, sentire la necessità di protestare, non solo è importante: qui dove vivo, ancora, è un diritto superiore ai regolamenti di polizia, citati peraltro a cazzo di cane nel caso che racconto qui. E manifesteremo comunque, dicevo all?inizio.

O no? :

Art. 17.
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz?armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.

riassumendo: il 28 vogliono farlo cmq, anche senza autorizzazione, ed è un sit-in, quindi statico.
famo per la ciemmona? prenoto?
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salvaiciclisti (Salviamo i ciclisti)
« Risposta #22 il: Marzo 07, 2012, 09:38:08 am »
Che dite, questo sit-in NON autorizzato non ci ispira manco un pochino?
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« Risposta #23 il: Marzo 07, 2012, 09:44:53 am »
venite venite  :)

vi ospito  tutti :)

BICIFESTAZIONE

sabato 28 aprile, ore 12, via dei Fori Imperiali, Roma



Un ritrovo in bicicletta, un picnic per riappropriarci in modo simbolico della città, per chiedere più sicurezza sulle strade e città a misura d'uomo (e di ciclista)

http://www.facebook.com/events/187826384661990/?notif_t=event_invite
« Ultima modifica: Marzo 07, 2012, 04:31:22 pm by occhio.nero »
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« Risposta #24 il: Marzo 07, 2012, 04:27:24 pm »
Al massimo ai poliziotti antisommossa tiriamo le borracce?
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Offline Hopton

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« Risposta #25 il: Marzo 07, 2012, 07:28:25 pm »
Leggere certe cose fa davvero salire una rabbia addosso... Meno male che almeno noi pedaliamo e ci passa...
Mario
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Offline Gianni65

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« Risposta #26 il: Marzo 08, 2012, 09:20:16 pm »
La burocrazia a volte fa proprio perdere la pazienza... ma poi mi chiedo: la vita non è già abbastanza complicata? Perché complicarsela ulteriormente con questioni lessicali?

Ma che bisogno avete di fare una manifestazione?
Non vi basta una bella simpatica pedalata scampanellando allegramente qua e là?
Non potete attaccare qualche cartello sulle bici?
Non vi potete fermare a prendere fiato aspettando i ritardatari?
E perché volete sedervi a terra quando avete dei comodi sellini? L?essenza della bici è movimento...  ;)

Offline beaturbano

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« Risposta #27 il: Marzo 12, 2012, 09:47:45 am »
« Ultima modifica: Marzo 15, 2012, 10:18:32 am by broono »
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« Risposta #28 il: Marzo 12, 2012, 11:11:33 am »
Cavolo, mi piace questa pubblicità  8)
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Offline beaturbano

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« Risposta #29 il: Marzo 12, 2012, 01:09:08 pm »
per ravvivare un po' la discussione inserisco 2 post di 2 blog, che hanno come oggetto l'incidente della settimana scorsa.

il primo è del nostro Marco
http://mammiferobipede.wordpress.com/2012/03/09/anche-se-voi-vi-sentite-assolti/

Citazione
Anche se voi vi sentite assolti
Posted on 9 marzo 2012

Oggi pomeriggio è morta una ragazza di 22 anni, in bicicletta. Stava attraversando un semaforo col verde, quando una Smart, arrivando a forte velocità ed ignorando il rosso, l?ha uccisa sul colpo. Un incidente? No.

Un incidente è, per definizione, qualcosa di imprevedibile. Qui l?unica cosa imprevedibile è il ?chi?, il ?dove?, il ?quando?, ma di certo non il numero di morti, che di anno in anno continua a salire. Quello che non si sa è se la prossima volta toccherà a me, a te che leggi, a qualcuno che conosciamo o a qualche sconosciuto, se sarà nella mia o nella tua città, o da qualche altra parte, se sarà domani o dopodomani.

Quello che si sa per certo è che nel Far-West delle strade italiane, parafrasando Sergio Leone, ?Quando un uomo con l?automobile impatta un uomo con la bicicletta, l?uomo con la bicicletta è un uomo morto?. Quello che si sa per certo è che alla fine dell?anno più di mille persone in Italia, ciclisti e pedoni, avranno perso la vita perché qualcuno aveva troppa fretta, era in ritardo, non li ha visti, si è distratto, parlava al cellulare, era stanco?

Questo è quanto riferisce l?ASAPS. ?Sul totale di vittime della strada il 50% sono pedoni e ciclisti: a Roma muore un ciclista a settimana. la percentuale di decessi per un passante coinvolto in un incidente raggiunge quasi il doppio rispetto alla media italiana: il 28% rispetto al 15%?.

Sono morti già decisi, già accettati, metabolizzati, vittime sacrificali di un modello di mobilità delirante come non si era mai visto prima nella storia dell?umanità. Fremiamo di sdegno per la crudeltà dei sacrifici umani degli Aztechi, ma siamo incapaci di vedere le nostre vittime, sacrificate sull?altare della divinità automobile. Morti talmente prevedibili che qualcuno ci ha fatto un contatore, e potete star sicuri che sbaglierà solo di poche unità.

Chiedo perciò a tutti quelli/e che leggeranno questo mio post un rapido esame di coscienza, perché ad una situazione del genere non si arriva senza l?accettazione passiva, la connivenza, la complicità di un?intera popolazione. Chiedo, a tutti quelli che leggeranno, cosa abbiano mai fatto per ribellarsi a questo stillicidio di vittime inermi, se mai abbiano provato a reagire in un qualsiasi modo, a ribellarsi a questa strage, o si siano sempre limitati a girarsi dall?altra parte, a scuotere la testa, a distogliere lo sguardo. Perché in quest?ultimo caso prenderò a prestito le parole di un grande poeta dei nostri tempi per dire ?anche se voi vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti?.

questo è di un altro Marco, saggio come il primo
http://www.mazzei.milano.it/2012/03/10/volevo-scrivere-un-post-stupido-come-i-vostri-poi-e-morta-alice/

Citazione
Volevo scrivere un post stupido come i vostri, poi è morta Alice

Era da qualche giorno che avevo in mente di scrivere un post molto stupido sui problemi causati ai ciclisti dai pedoni in risposta ai molti post stupidi che circolano ultimamente sui problemi causati ai pedoni dai ciclisti. L?idea era raccontare delle coppiette che camminano mano nella mano lungo le piste ciclabili (farsa) di Milano, dei proprietari di cani e dei loro guinzagli allungabili, di quelli che camminano zigzagando nelle zone ciclopedonali e varie altre idiozie del genere. Perché son cose che succedono, ma ? appunto ? rispetto al tema vero sono delle sciocchezze. E il tema vero, l?unico dato incontrovertibile sul quale i professionisti dei socialsalotti poi non sanno più che cosa dire (se non, così a caso, prendersela con quelli che hanno una scatto fisso "perché sono antipatici e arroganti") è che ogni anno muoiono in Italia migliaia di pedoni e di ciclisti a causa delle automobili.

I numeri cercateveli, così magari dedicate tempo utile a conoscere le cose delle quali parlate a vanvera.

Il più indisciplinato dei ciclisti è infiniti ordini di grandezza meno pericoloso del più disciplinato degli automobilisti e per ragioni molto semplici, che tutti dovrebbero essere in grado di capire: le macchine pesano molto, molto, molto più delle biciclette (e dei pedoni, ovviamente) e vanno molto, molto, molto più veloci. A volte entro il (folle) limite urbano dei 50 km all?ora, molto più spesso ben oltre tale soglia. E quando guidi un mezzo così oggettivamente pericoloso basta una minima distrazione e diventi un potenziale omicida.

Insomma, volevo scrivere questa cosa anche un po? leggera e scherzosa, che magari mi avrebbe fatto passare la voglia di manifestare una serie di vaffanculo che mi ronzano per la testa pensando a cose che ho letto in questi giorni, poi mi è passata la voglia del post stupido. Perché ieri a Roma è stata assassinata una ragazza di ventidue anni, travolta da una Smart che è passata col rosso viaggiando a oltre 70 km all?ora. Io non riesco ad accanirmi sulla poveretta che l?ha ammazzata perché resterà segnata per sempre da quel che è successo. Perché il problema, e qui sta l?altro gigantesco errore che fanno i professionisti dei socialsalotti di cui sopra, non è in chi guida, o ? almeno ? non solo. Il problema è che quel mezzo a quelle velocità e con l?attuale assenza di cultura della mobilità responsabile è un mezzo pericoloso a prescindere. Perché basta che butti l?occhio qualche secondo sul cellulare che suona e addio.

Mi è passata la voglia perché ho pensato ad Alice, ai suoi vent?anni, ho ripensato a Giacomo, ai suoi 12 anni, e agli altri 25-30 ? non so esattamente ? che sono già morti quest?anno. E pensando a loro mi sono visto passare davanti le frasi di chi si lamenta perché un ciclista gli ha suonato il campanello sul marciapiede o è irritato dall?arroganza delle scatto fisso o si è preso uno spavento perché è stato sfiorato da una bicicletta. Ma ci siete? Siete qui con noi? Avete un minimo senso della realtà?

Quella per fermare la strage è una battaglia che dobbiamo fare tutti insieme, noi che siamo utenti leggeri (qualcuno dice deboli, ma a me non piace) delle strade delle città. Quella per rendere Milano immensamente più bella e libera e felice è una battaglia che non deve prevedere se ma forse però e altre cazzate del genere. Perché, guardate, i numeri sono quelli: il prossimo morto è dietro l?angolo. E di sicuro non voglio essere io, mi dispiace se vi sembrerò arrogante per questo.

Quindi, basta stupidaggini, basta penosi distinguo. C?è una campagna in corso che chiede sicurezza per i ciclisti e le utenze leggere delle strade: abbracciatela, aderite, partecipate, integratela. Fatela vostra.

salvaiciclisti.it | #salvaiciclisti | @salvaiciclisti


e poi un bel contatore, buono per FB, e per il nostro forum

http://achitocca.it/

 
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