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Autore Topic: Di Blasi  (Letto 46605 volte)

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Offline carlo

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Re:Di Blasi
« Risposta #30 il: Gennaio 30, 2017, 11:04:14 am »
Comunque, riprendendo dei post più vecchi a me la R22 non mi sembra assolutamente una bici di basso livello; dovrei provarla dal vivo. Cosa che mi riprometto di fare quanto prima.
Le misure, per essere una 20 pollici, sono davvero concorrenziali. E' grande un pò più di una Brompton (ovvio, è una 20') ma larga uguale. Si apre e si chiude in poco tempo. La sella è disponibile in sole 4 posizioni, ma alla fine è una bici per piccoli tragitti urbani, non ne farei un dramma a prescindere.

Mi spiace averla scoperta tardi, non nascondo che oggi ci farei un pensiero, solo per il fatto che è un prodotto artigianale interamente realizzato in Italia!!!  :o
La teoria della relatività? Mi è venuta in mente andando in bicicletta...
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Offline carlo

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Re:Di Blasi
« Risposta #31 il: Gennaio 30, 2017, 04:30:27 pm »
AGGIORNAMENTO 2017:

non so a chi potrà interessare ma ho scritto per curiosità alla Di Blasi e la produzione della bici è regolare.  :D
Avendo un problema (carenza) di distributori in diverse zone d'Italia centro e sud l'unica opzione per avere la bici è quella di ordinarla direttamente in fabbrica da loro.
€ 705 la versione base
€ 820 quella pregiata (credo cambi la verniciatura del telaio, cromato in questo caso e non dipinto).
(N.b. I prezzi sono iva esclusa)

Si possono aggiungere la borsa e tre diverse varianti della sella (seduta normale, larga o stretta).

Considerando che è fatta interamente a mano in Italia (con il relativo peso fiscale), non è neppure un prezzo alto, in my opinion.

Magari chi sta pensando di comprare una pieghevole potrebbe fare un pensiero su questa bici. ;)
« Ultima modifica: Febbraio 01, 2017, 11:18:54 pm by carlo »
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Offline boccia

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Re:Di Blasi
« Risposta #32 il: Gennaio 30, 2017, 04:47:19 pm »
Molto interessante, grazie di aver condiviso l'informazione.

Offline Vittorio

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Re:Di Blasi
« Risposta #33 il: Gennaio 30, 2017, 05:47:53 pm »
.............
Avendo un problema (carenza) di distributori in diverse zone d'Italia centro e sud l'unica opzione per avere la bici è quella di ordinarla direttamente in fabbrica

Sono andato a dare un'occhiata sul loro sito e la mappa dei rivenditorè effettivamente un po' povera
http://di-blasi.com/partnership/
(comunque sono coperte Milano, Genova, Torino e Bergamo), in più sono pochi i negozi di biciclette, il più delle volte si tratta di negozi d inautica o di articoli ortopedici.

€ 705 la versione base
€ 820 quella pregiata (credo cambi la verniciatura del telaio, cromato in questo caso e non dipinto).

Sempre dalla medesima fonte, la differenza dovrebbe essere non la finitura ma proprio il materiale: acciaio normale per la versione base, acciaio inossidabile per l'altra, che infatti o è consigliata per usi nautici.
Leggerei anch'io con interesse una recensione di questa bici, anche perchè sono particolarmente curioso sulla rigidità del telaio: con tutti gli snodi del parallelogramma posteriore, non vorrei che - magari alla lunga - ci fosse qualche gioco di troppo che la potrebbe rendere un po' "ballerina" e "scodinzolante".

Vittorio
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Offline carlo

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Re:Di Blasi
« Risposta #34 il: Gennaio 30, 2017, 06:14:12 pm »
Sempre dalla medesima fonte, la differenza dovrebbe essere non la finitura ma proprio il materiale: acciaio normale per la versione base, acciaio inossidabile per l'altra, che infatti o è consigliata per usi nautici.

Si, Vittorio, volevo dire questo, in acciaio inox. Mi sono espresso male. P.S. anche se credo sia una finitura per usi nautici mi sembra molto carina, la preferirei sicuramente a quella dipinta color celeste...

ciao a tutti :)
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Offline Sbrindola

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Re:Di Blasi
« Risposta #35 il: Gennaio 31, 2017, 09:23:25 am »
Leggerei anch'io con interesse una recensione di questa bici, anche perchè sono particolarmente curioso sulla rigidità del telaio: con tutti gli snodi del parallelogramma posteriore, non vorrei che - magari alla lunga - ci fosse qualche gioco di troppo che la potrebbe rendere un po' "ballerina" e "scodinzolante".

Paradossalmente l'elasticità e flessibilità delle parti in resina potrebbe contribuire ad allungarne la vita, dal momento che aiuta a smorzare vibrazioni e sollecitazioni varie invece si scaricarle completamente sugli snodi.... questo però si traduce anche in tanta dissipazione dello sforzo impresso nelle pedalate.
Come dicevo a seguito della mia prova, è una bici ideale per chi si vuole godere delle pedalate in relax e con un confort legato proprio all'elasticità del telaio.
Decisamente sconsigliata invece a chi vuole sportiveggiare o comunque si aspetta dal telaio una certa rigidezza: non è sicuramente una bici su cui mi metterei a pedalare fuori sella in salita o per uno sprint di potenza.

Sono certo che funzioni molto bene anche nell'intermodalità vista la rapidità di piega e l'ingombro ma sempre riferita ad utenti "tranquilli" e che non bazzicano sistematicamente strade malconce.

Offline nino#

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Re:Di Blasi
« Risposta #36 il: Febbraio 01, 2017, 04:21:46 pm »
Comunque sia, quant'è geniale questa bici?!
Ha un meccanismo di piega unico: è strano che non sia stato imitato da altri costruttori, anche se lo stesso David T. Hon la cita nella sua monografia sulla pieghevole...
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
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Offline Sbrindola

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Re:Di Blasi
« Risposta #37 il: Febbraio 01, 2017, 05:02:17 pm »
non trovo che sia così strano (anche escludendo brevetti etc): è un sistema complesso e come tale complica la vita nella fase produttiva, almeno se paragonato alle soluzioni più comuni.
Se a questo aggiungiamo che inserendo più snodi si rende il telaio inevitabilmente più "ballerino", è presto spiegato il perché non si tratti di una soluzione molto gettonata.

Offline carlo

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Re:Di Blasi
« Risposta #38 il: Febbraio 01, 2017, 06:24:08 pm »
Credo che i progetti della Di Blasi siano molto particolari ed elaborati.

Sono fatti di molti pezzi, ma pezzi abbastanza semplici da lavorare in una officina. Il tubo sella è un tubo orizzontale, gli snodi si realizzano facilmente. La fibra di vetro si modella meglio dell'acciaio o dell'alluminio.

In questo modo abbiamo una bici interamente fatta in Italia. Compreso il telaio, cosa assolutamente non comune oggi dove il 95% dei telai vengono fatti in Asia, anche su bici molto costose.

Guardandoli con attenzione in questi giorni mi sembrano davvero molto avanti. Tant'è che, facendo un giro del web sono famosi all'estero (il loro triciclo a motore ripiegabile mi sembra un piccolo capolavoro di ingegneria :) )

Probabilmente già la stessa Di Blasi si è concentrata più sui veicoli a motore, che sulla bici che resta un oggetto di nicchia.
Ad ogni modo è stata rinnovata nel corso degli anni, l'attuale (R22) è nata nel 2009; quindi c'è sempre uno studio dietro di perfezionamento del prodotto.

Personalmente, come nino, penso sia davvero un bel prodotto e l'apprezzo molto e dovrebbe avere molta più notorietà. In my opinion, forse la migliorerei usando un set di borse da attaccare al portapacchi, in modo da usarla in situazioni intermodali, valorizzando ancora di più il buon trasporto passivo che già ha. Ad ogni modo mi piacciono molto le bici pieghevoli che esulano il classico schema della cerniera in mezzo al telaio.

« Ultima modifica: Febbraio 02, 2017, 11:58:43 am by carlo »
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