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Autore Topic: Cinzia FLEXY e CAR BIKE  (Letto 16970 volte)

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Offline carlo

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #15 il: Dicembre 11, 2015, 12:55:12 pm »
Scusate, ma non è come dite e prendo spunto dalla vostra discussione per dire alcune note tecniche:

le bici (telai) sono progettati in base a determinate caratteristiche di resistenza, nel nostro caso (bici pieghevoli, da città) la norma è la UNI 14764.
Se andate sulle vostre bici e guardate troverete un adesivo con questa norma stampata sopra.
(qui la discussione sul blog: http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=7855.0 )

Questa normativa indica i parametri di resistenza della bici in base a determinate prove che debbono essere eseguite in laboratorio.

Puoi avere un telaio in alluminio, acciaio, carbonio, legno (esistono), materiali plastici riciclati vari termosaldati (esistono anche questi) e le prove da supportare debbono dare i medesimi risultati!

Se un telaio si rompe è perché è stato realizzato male (può essere indipendentemente dal materiale) oppure lo hai sollecitato OLTRE i parametri imposti dall'ente legislatore (anche questo indipendentemente dal materiale).

Spesso quello che cambia, infatti, tra un telaio in alluminio e uno in acciaio sono le sezioni dei tubi e la forma dei telai: quelli in alluminio, seppur più leggeri, sono in genere più voluminosi e con tubolari più grandi.
Per questo alcune pieghevoli (Brompton) usano ancora acciaio, anche se poi dicono tutte 'ste cose sulla duttilità etc. etc.

Tutte i telai vengono realizzati per supportare le sollecitazioni da normativa, stop. Non vanno oltre (anche perché sarebbe industrialmente ridicolo e inutilmente dispendioso).

Quindi tutte le considerazioni generiche su acciaio - alluminio sono solo leggende popolari se applicate ad un prodotto industriale come appunto sono i telai delle bici
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2015, 01:01:55 pm by carlo »
La teoria della relatività? Mi è venuta in mente andando in bicicletta...
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Offline nino#

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #16 il: Dicembre 11, 2015, 02:14:31 pm »
Mi arrendo di fronte alla competenza.  :)

Ma, rimanendo molto nel pratico, io non ho detto che i telai in acciaio sono più robusti di quelli in alluminio bensì che l'acciaio è più robusto dell'alluminio alle sollecitazioni.
Qual è la differenza?
Mi riferivo ai due materiali a parità di sezione.
Ovvio che l'alluminio (senza contare che ce ne sono leghe diverse), per ottenere una robustezza paragonabile a quella dell'acciaio, dev'essere sovradimensionato. Ed ecco che un materiale, già rigido per natura, diventa ancora più rigido.

Poi non so quanto ci sia di vero nel fatto che l'alluminio avrebbe una sorta di "scadenza"...

E te lo dice uno che sta passando dall'acciaio all'alluminio (probabilmente me ne pentirò... ::) )!
Pieghevolista nel cuore (ex possessore di Dahon: Speed P8 e Ios XL) - Attualmente in sella di una bellissima CANYON Roadlite 5.
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Offline boccia

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #17 il: Dicembre 11, 2015, 03:16:01 pm »
Per quanto riguarda il carico di rottura a mio parere ha ragione Carlo. Qualsiasi organo meccanico, se ben dimensionato, resisterà ad una sollecitazione inferiore o uguale a quella massima ammissibile per cui è stato progettato, indipendentemente dal materiale di cui è composto.

Se però parliamo del comportamento dei diversi materiali sotto tutti i punti di vista, allora non possiamo trascurare altre proprietà, come il modulo elastico, la resilienza, la tenacità, la resistenza a fatica, la durezza superficiale, etc, che incidono secondo me non poco sui costi di produzione, sulle caratteristiche finali, e sulla durata nel tempo del telaio in questione. ;)

Uscendo dal tema tecnico, direi che su strada un telaio della Dahon Vybe C7s (acciaio) avrà presumibilmente un comportamento sensibilmente diverso da quello della Vybe C7a (alluminio), pur avendo la medesima forma, e pur essendo dimensionati entrambi per simili carichi ammissibili.

Non parlerei di "leggende popolari", in tal proposito suggerisco un'occhiata al fenomeno della fatica, rispetto al quale il comportamento di acciaio e alluminio è molto diverso.
La fatica è un fenomeno che porta nel lungo termine a rottura il materiale per accumulo di sollecitazioni variabili inferiori al limite di elasticità, dunque ben inferiori al carico di rottura. Negli acciai esiste in genere un limite di fatica al di sotto del quale le sollecitazioni sostanzialmente non fanno progredire il fenomeno, mentre nelle leghe di alluminio questo limite non esiste, ed anche minime sollecitazioni influiscono sulla resistenza nel tempo del materiale.

Ho scritto un po' di corsa, spero di non aver scritto inesattezze.
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2015, 06:58:45 pm by boccia »

Offline Hopton

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #18 il: Dicembre 11, 2015, 06:23:32 pm »
Tutto giusto, e magari per ulteriori approfondimenti sul tema è meglio che ci spostiamo sulla discussione già esistente su pregi e difetti dei vari materiali, ma io volevo semplicemente dire che per un normale e prudente uso cittadino, da parte di una persona dal peso normale, una bici con un telaio in alluminio serie 6000 costruito decentemente (quindi con sezioni dei tubi adeguate, saldature fatte bene, etc) dura facilmente anni e anni... Per usi standard tutte le differenze tra i vari materiali, che sono state giustamente evidenziate nei post precedenti, si notano appena. Io ad esempio con la Brompton, che è in acciaio, non noto affatto tutta questa elasticità, anzi... Perché il fatto che abbia le ruote piccole con copertoni ad alta pressione contribuisce a renderla rigida molto di piu di quanto l'acciaio del telaio possa renderla elastica. Poi che la Brompton abbia scelto l'acciaio è una scelta obbligata, perché per poter avere quelle dimensioni così ridotte da piegata non può utilizzare l'alluminio, che la obbligherebbe ad aumentare le sezioni dei tubi e quindi gli ingombri, ma questa è un'esigenza per lo piu solo della Brompton, che da piegata ha i vari pezzi di telaio letterlmente "collassati" l'uno sull'altro, mentre per le classiche pieghevoli a piega centrale e ruote da 20" il fatto che il telaio sia in acciaio o in alluminio non influisce sulle dimensioni da piegata.
@Cribe: riguardo alle pieghevoli con buon telaio in alluminio 6061: ci sono diverse Dahon (altre sono in alluminio tipo Ergal o in acciaio, comunque se vai sul sito per ogni bici è specificato nella relativa scheda tecnica), oppure la mia prima pieghevole, la Hoptown del Decathlon, con componentistica di fascia bassa (anche se non ignobile, ma certo low cost) e un ottimo telaio in alluminio 6061, così come credo diverse Tern, nonché una miriade di altre marche, praticamente la maggior parte di quelle che vedi in giro, e i cui problemi quasi mai hanno a che fare col telaio, tranne le "offerte imperdibili" nei centri commerciali a prezzi che ingolosiscono l'ignaro acquirente. Fondamentalmente una marca nota non va a rischiare cause legali per risarcimenti danni causati da rottura al telaio, significherebbe la rovina in pochissimo tempo della sua reputazione commerciale...
Mario
P.S. Buffo che "difendo" l'alluminio 6061 però ho una bici in acciaio (Brompton) e una in alluminio serie 7000 (Strida).  ;D
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2015, 06:44:06 pm by Hopton »
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline carlo

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #19 il: Dicembre 11, 2015, 06:26:19 pm »
Anche io mi arrendo di fronte alla laurea in ingegneria di Boccia  :o

cmq, il succo del discorso è che un telaio in alluminio di una bici non è più "fragile" di uno in acciaio, rispettano entrambi gli stessi parametri di sicurezza, quindi non ha senso per l'utente Cribe avere delle paure rispetto ad uno o l'altro telaio. Vanno benissimo entrambi!
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2015, 06:30:59 pm by carlo »
La teoria della relatività? Mi è venuta in mente andando in bicicletta...
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Offline Hopton

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #20 il: Dicembre 11, 2015, 06:31:33 pm »
Per eventuali approfondimenti segnalo la discussione dedicata ai vari tipo di materiali per il telaio:
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=112.0
"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline cribe

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #21 il: Dicembre 12, 2015, 05:59:46 am »
Mi scuso intanto con i moderatori per l'uso dello strumento citazione, non pensavo potesse creare difficoltà nella lettura. :) Altra cosa che ho imparato. :)


Credo di aver scatenato un polverone di opinioni. :P

Per quanto riguarda un telaio in genere, mi riferivo (e forse non l'ho sottolineato abbastanza) alla possibilità che questo duri nel tempo a parità di sollecitazioni.
Un telaio in acciaio lo posso "ammortizzare" in fatto di utilizzo in un lasso di tempo maggiore rispetto all'alluminio. A prescindere dalla normativa vigente nessuna di queste garantisce la durata o le condizioni in cui si verificherà la rottura.

Per alcuni progetti (nel campo del design e altro) ho utilizzato l'alluminio ed ho avuto modo di vedere il suo comportamento toccandolo con mano.
In pratica se provate a prendere una barra di alluminio Anticorodal (6000 e passa) e provate a piegarlo, la prima cosa che sentirete è una sorta di rumore leggero dovuto alle microfratture che si vanno a creare all'interno della lega e che ne deficita un utilizzo. Ovviamente si può piegare ma a patto che vi siano condizioni di temperatura ideali tali da non far creare queste microfratture. L'acciaio invece (non parlo dell'hi-ten) può sostenere questa "piegatura a freddo".

Sul telaio in alluminio avviene la stessa cosa e ovviamente nelle discussioni che avete linkato vengono snocciolate approfonditamente.
Per me è solo sulla base di queste conoscenze personali che mi baso, non sul prodotto in sé, ma solo del telaio, che mi possa durare: a parità di utilizzo, in un lasso di tempo maggiore rispetto a quello dell'alluminio. Considerando che nella mia città in particolare, le buche, le sconnessioni spuntano come funghi la mattina e nel malaugurato caso dovessi non accorgermi passandoci sopra, ad una certa velocità con un certo peso, rischiando di danneggiarlo.
Passi per la rottura di qualche raggio (rognosa sicuramente) la storpiatura del cerchio o peggio la rottura del mozzo che si possono riparare semplicemente sostituendoli, ma nel telaio tutto questo non lo posso fare. :)

Tutto qui, non volevo scatenare un polverone (positivo perché mi ha dato modo di comprendere di più il mondo delle pieghevoli e di tutto ciò che si trova dietro ogni scelta). :)

Infatti ho chiesto consiglio a chi come voi le usa da anni sia in alluminio che in acciaio, per capire come comportarmi nell'acquisto e soprattutto se entrambi vi hanno mai dato problemi nel corso degli anni.


Ritornando al discorso "cinzia flexy" volevo capire se ci potessero essere problemi con lo spazio fra manubrio e ginocchio durante la pedalata ossia la distanza ravvicinata fra l'asse del manubrio e quella della rotazione ed eventualmente come risolverlo (oltre cambiare modello). :)

Offline boccia

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #22 il: Dicembre 12, 2015, 01:04:14 pm »
@Cribe: Grazie per aver compreso l'utilizzo delle citazioni in questo forum. :D
Hai fatto bene a condividere i tuoi dubbi sull'argomento "materiali", a cui ciascuno ha portato il suo contributo di conoscenza o esperienza.
Per quanto riguarda lo spazio per le ginocchia non credo che avrai problemi, ho letto che sei 1,70, in più le Cinzia hanno il manubrio rialzato, che anche se costringe ad una postura eretta, concede però più spazio per il movimento delle gambe. ;)

@Carlo: mi spiace se ho dato la sensazione di voler contestare in toto il tuo contributo, che secondo me invece è giustissimo nel concetto che volevi esprimere, semmai lo volevo integrare con qualche lontana e fumosa reminescenza metallurgica... :)

Offline cribe

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #23 il: Dicembre 13, 2015, 05:10:33 am »
@boccia
Grazie per la risposta. Quindi posso stare tranquillo da questo punto di vista. :)
Concordo con te riguardo i post di metallurgia che alla fine danno un riferimento più tecnico rispetto all'utilizzo amatoriale che si fa e che ci permette di comprendere meglio il comportamento statico del telaio su cui appoggiamo il nostro sedere! :P

Mentre per quanto riguarda il trascinamento da piegata, si riesce a capire in qualche maniera (da foto o da esperienze personali) se fosse possibile compiere queste azioni (forse aggiungendo delle fascette per fissare il telaio e/o altro?) da usarlo come carrello insomma (senza portarci roba ovviamente ;) ). Leggevo tempo fa che tutto dipende dal tipo di snodo e da come si posizionano le ruote (parallele, convergenti, sfalsate etc...) rispetto al telaio. Questo per poter fare meno fatica nel caso in cui ci si trovasse a circolare sulla banchina della stazione oppure quando si hanno borse (tracolla o affini).

Per quanto riguarda il portapacchi, ho contattato il venditore il quale mi ha assicurato l'impossibilità sia di installazione che di predisposizione. Quindi dovrò studiarci un po' su credo. :)

Per quanto riguarda la sostituzione delle gomme, ieri mi è capitato fra le mani un link che potrebbe interessare a tutti penso. Riguarda un'azienda che produce gomme per biciclette prive di camera d'aria.
http://www.tannus.com/#tires

Ovviamente credo che potrebbe essere un ottimo spunto per migliorare la propria pieghevole in questo caso la Flexy data la scarsa qualità di quelle di serie! ;)

Offline boccia

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #24 il: Dicembre 13, 2015, 07:09:09 am »
Segnalo la discussione:
copertoni pieni antiforatura (Tannus,...)
http://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6281.0

;)

Offline cribe

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Re:Cinzia FLEXY e CAR BIKE
« Risposta #25 il: Dicembre 13, 2015, 09:00:17 am »
@boccia
Grazie, non pensavo ci fosse una discussione in merito. Guardo subito. ;)

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