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Autore Topic: Ivrea - Aosta in Brompton  (Letto 12505 volte)

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Offline Sbrindola

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Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #15 il: Aprile 21, 2016, 11:02:57 am »
effettivamente 12 km in una città piatta come Torino sono pochi per poter affrontare in scioltezza delle sgambate decisamente più lunghe e con dislivelli rilevanti.
Anche facendone il doppio noto che il corpo si "assesta" molto facilmente sul un certo tipo di sforzo e percorso, arrivando ad affrontarlo senza grossi problemi.
Per questo motivo con la bella stagione cerco di integrare il tragitto ed 1-2 volte la settimana pedalo direttamente fino a casa per aumentare il kilometraggio e l'allenamento (ma io non ho le pesti che mi aspettano a casa  ;) ).

Offline mancio00

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« Risposta #16 il: Aprile 21, 2016, 12:28:39 pm »
effettivamente tornare a casa presto non è sempre la scelta più azzeccata, si ricomincia a lavorare  ;D ;D ;D

comunque anch'io con la bella stagione tendo a farmi anche il ritorno, quindi 12+12, magari non tutti e 5 giorni della settimana… a mio parere bisognerebbe alternare una velocità tranquilla a delle sparate di poche centinaia di metri in maniera da spezzare la routine (ed i legamenti  8) )
MassimoBrompton S6E Orange Black

Offline Sbrindola

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« Risposta #17 il: Aprile 21, 2016, 01:59:31 pm »
le ripetute sono sicuramente un ottimo allenamento e producono più risultati rispetto al semplice incremento della distanza percorsa restando però sempre alla stessa andatura. Nel caso della bici però direi che poche centinaia di metri sono troppo poche, più adatte alle ripetute di un runner.
Considera poi che lavorando sulla cadenza a parità di distanza si può privilegiare lo sforzo aerobico oppure la potenza.... ma su questi argomenti cederei la parola ad utenti più esperti del sottoscritto come Fabrizio_1 o veeg

Io ho la fortuna di un percorso per il rientro abbastanza vario, con tratti in percorrenza in cui tenere andature alte, una salitella di 1km (castello Moncalieri), falsipiani ed a scendere.... il tutto per una distanza di 30km che solitamente copro in 60-65 minuti max.
Aggiungendolo al solito tragitto mi permette aumentare le percorrenze settimanali fino a 180-200 km, una buona base d'allenamento per affrontare tranquillamente pedalate anche impegnative.

Offline Fabrizio_1

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« Risposta #18 il: Aprile 21, 2016, 05:06:13 pm »
Per allenare la salita, le ripetute è bene farle in salita.
Sui rulli, quando si vuole allenare la salita si solleva la ruota anteriore per simulare una pendenza,
i muscoli in pendenza lavorano in maniera un po' diversa.
Senza degli indicatori tipo cardio-frequenzimentro (un po' obsoleto per la verità), o (molto meglio)
un misuratore di potenza, fare ripetute ha poco senso, farle inoltre in modo non sistematico,
non andando ad allenare tutte le zone (sia aerobiche che anaerobiche), serve a poco se non a nulla.
Per allenare la salita con una Brommie e senza misuratori, direi che l'unica è fare salita, cercando di trovare
via via  il proprio ritmo di pedalata, facendo via via salite sempre più impegnative, sia come pendenza che come lunghezza,
imparando col tempo a dosarsi.

P.S. I cambi di ritmo sono utilissimi... in gara: specificatamente in gare nervose in piano tipo criterium, o in salita se sei uno scalatore puro,
ad esempio se io in salita faccio cambi di ritmo arrivo su nel doppio del tempo e completamente scassato.
« Ultima modifica: Aprile 21, 2016, 05:09:32 pm by Fabrizio_1 »
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Offline Hopton

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« Risposta #19 il: Aprile 21, 2016, 08:01:15 pm »
Complimenti tardivi anche da me Mancio, anche io faccio solitamente 12 km al giorno, tutta la mia ammirazione per la tua perfomance. Io manco ci provo, preferisco l'atrofia (cit.).  ;D

"La città è fatta per le persone, non per scatole di metallo". (Ayfer Baykal, assessore all'ambiente, comune di Copenhagen)
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Offline iBike

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Re:Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #20 il: Aprile 28, 2016, 03:52:56 pm »
Bromptonneur !  ;)
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Offline andrea f

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Re:Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #21 il: Aprile 28, 2016, 06:53:26 pm »
Ma soprattutto occhio al cuore . Un allenamento serio si fa mantenendo le pulsazioni in un certo range.
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Offline mancio00

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Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #22 il: Aprile 28, 2016, 08:25:09 pm »
Occhio a che? Beh dai, ho 44 anni, quasi 45, per il cuore posso aspettare
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Offline Fabrizio_1

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Re:Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #23 il: Aprile 28, 2016, 10:27:46 pm »
Ma soprattutto occhio al cuore . Un allenamento serio si fa mantenendo le pulsazioni in un certo range.

Un programma di allenamento serio si fa entro tutto il range che il cuore fisiologicamente ha.
Anzi: se lavori col il misuratore di potenza il cuore non lo guardi più, se non per verificare alcune cose
ma sempre a posteriori, mai durante l'allenamento o la gara.
Leggi magari qualcosa sul protocollo Tabata, tanto per citare una tipologia di lavoro
molto conosciuta fuori soglia.
Tra l'altro: in gara è buona norma non avere dati cardio sott'occhio, proprio per non
limitarsi inutilmente (questo soprattutto in passato quando il misuratore di potenza non esisteva
e il cardio era l'unico riferimento), in genere in gara si va a sensazioni e i dati sono sempre superiori
a quello che, anche sputando sangue, si riesce a fare in allenamento.
Diverso è col misuratore di potenza, ma qui sto andando davvero molto nello specifico.
Ovviamente a fronte di un certo tenore  di allenamento (elevato e con finalità agonistiche) è meglio fare annualmente una visita sportiva con ecg con prova da sforzo,
peraltro obbligatoria per avere l'idoneità agonistica anche a livello amatoriale.

P.S. io ho 54 anni e l'anno scorso ad una cronoscalata ho tirato 184 bpm di frequenza cardiaca.

« Ultima modifica: Aprile 28, 2016, 10:35:43 pm by Fabrizio_1 »
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Offline occhio.nero

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Re:Ivrea - Aosta in Brompton
« Risposta #24 il: Maggio 01, 2016, 08:27:19 pm »
Federico
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pedaliamo, pieghiamo, moltiplichiamoci

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