Slave a tutti.
Mi chiamo Marco e sono da poco più di un mese un cilcopendolare pieghevolista!
Anzi......più che un ciclopendolare direi che la pieghevole stà soppiantando quasi del tutto i mezzi a motore per i miei spostamemti.
La mia passione per le bici parte da lontano, da ragazzino ho seguito le orme di mio padre, appassionato di bici da corsa, uscivamo tutti i fine settimana....poi sono passato alle mountain bike.........la mia passione numero uno insieme allo sci-alpinismo, posseggo due MTB da all mountain da 29" e le uso tutti i fine settimana, qualche volta anche durante la settimana uscendo in notturna sui Castelli Romani insieme ad un gruppo d'amici.
L'avvicinamento alla pieghevole è stato lento e molto ragionato.......col senno di poi posso affermare che è stato anche troppo ragionato.......l'avessi provata prima!
Purtroppo la mia cultura ciclistica pregressa mi rendeva scettico sulle doti di guida delle bici con ruote piccole, e per quanto riguarda le pieghevoli sulla loro effettiva rigidità/sicurezza........ovviamente mi sbagliavo........e l'averla provata a fondo prima dell'acquisto ha dissipato in me qualsiasi dubbio!!
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Ciao a tutti
allora allora sono in procinto di comprare una classicissima brompton per andare a lavoro....
l'idea sarebbe... casa bici piegata --> ascensore --> traino la bici su rotelle fino alla metro --> metro --> apro la bici e pedalo fino a lavoro 5 km --> lavoro (uffffff) --> esco da lavoro e pedalo 10 km fino a casa
questa soluzione perchè mi sono rotto di portarmi a spalle la bici fino al 5° piano e di arrivare tutto pezzato a lavoro
ecco adesso chiedo a voi?? com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...
cos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???
Saluti
Citazione da: neurologico,22/3/2010, 16:02allora allora sono in procinto di comprare una classicissima brompton per andare a lavoro....Bravo!Citazionel'idea sarebbe... casa bici piegata --> ascensore --> traino la bici su rotelle fino alla metro --> metro -->Se casa tua dista più di 50m dalla fermata ti conviene aprirla, pedalare e richiuderla. Le rotelle vanno bene sui pavimenti lisci, per interni, IMHO.Citazioneecco adesso chiedo a voi?? com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...Io ce l'ho da qualche mese, e l'ho usata anche per escursioni stradali (50km).
La sensazione che hai descritto la provo solo se ci pedalo in piedi.
Se stai seduto, dopo un po' ti dimentichi che è una pieghevole... io mi sono messo in scia di ciclisti sportivi con le bici da corsa.
Bisogna anche vedere quale assetto (manubrio) hai scelto e quanto sei alto.Citazionecos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???Due domande.
Qual'è, <b>tra queste</b> (http://mammiferobipede.splinder.com/post/22431750/Darkness%2C+il+mostro+nero), la bici "normale"?
Com'è la tua postura riguardo a <b>quanto descritto qui</b> (http://mammiferobipede.splinder.com/post/20802937)?
:B):
Ciao Marco
allora allora.... io viaggio prevalentemente su un ciclocross, quindi per me normale è corsa, ma più rilassato, sono alto 1,74
ho scelto il manubrio a t e lunghezza reggisella standard sulla brompton
per il tragitto a traino pensavo pimpare la bici e sostituire le plasticosissime rotelline di serie con delle rotelle da skate, come da tutorial che ho visto qua sul forum, si tratterebbe di fare circa 70mt da casa a metro... che dite ce la faccio a fare circa 70 metri al giorno su rotelline pimpate?
mi sono informato a lungo prima dell'acquisto e più o meno so già a cosa sto andando incontro :alienff: .... mi chiedevo giusto a livello macro quali sono le principali differenze tra una bici pieghevole, anzi diciamo da 16-20, rispetto ad una da 26 o 28
Sei alto esattamente quanto me.
Le principali differenze sono... che ti ci devi abituare. Né meglio, né peggio.
Un vantaggio grosso è che se stai sui marciapiedi la gente non si stranisce, ti vedono come un pedone "sopra qualcosa" anziché come un ciclista.
Una BdC è più scorrevole, una Mtb più flessibile quanto a terreni percorribili, a parte questo, come ti ho detto, dopo un po' che ci pedali la percepisci come una bicicletta, il tuo corpo e la tua testa si abituano.
P.s.: manubrio "a T" è quello "sport"? Come quello della mia? Scelta azzeccata.
Ma per caso sei il tizio che stava da BBike mercoledì scorso intorno alle 19.00? :D
ok perfetto proprio queste sensazioni mi interessavano.... adesso ho capito!!!
il manubrio a t si è quello sport, e mi sono anche regalato una c bag (quella anteriore per il pc... viva l'aerodinamica!!!) qualcuno l'ha mai provata??
Io sono di Torino, ma la bici l'ho ordinata a Milano
di solito preferisco, magari a scapito di un po di risparmio, prendere la bici vicino a casa in modo da poter avere una buona assistenza
ma il negoziante di torino non mi sembrava affidabile, le vendeva a prezzo di listino maggiorato e voleva vendermi solo una di quelle che aveva in esposizione
mentre con il negoziante di milano abbiamo ragionato su uno sconto sul prezzo di listino e mi sono preso il modello che volevo
adesso attendo impaziente :unsure:
Ciao!
intanto complimenti per l'acquisto. Di qualunque marca siano, le pieghevoli mettono di buonumore e danno dipendenza!
Se posso dare il mio modesto contributo da assoluto neofita (ho optato per questa soluzione di mobilità urbana solo 6 mesi fa), inizialmente mi ero orientato su una Dahon curve usata (ruote da 16") poiché ne avevo trovata una tenuta benissimo ad un prezzo interessante e la mia prima preoccupazione era la compattezza da ripiegata, per poterla trasportare agevolmente sulla metropolitana.
Purtroppo, non andando più in bici da 15 anni salire su una bici con le ruote così piccole mi dava una sensazione di troppa precarietà e ho deciso di iniziare per gradi acquistando una Eco3 (ruote da 20").
L'inizio anche con le ruote di dimensione più grande è stato piuttosto timido direi. All'inizio la bici sembra poco controllabile perché le ruote piccole sono sensibilissime alle sollecitazioni e ai cambi anche minimi di peso e direzione. Questa sensazione di "equilibrio precario" comunque dura pochi giorni e lascia spazio quasi subito ad una sensazione di grande agilità e scattosità che non ha paragone con quella delle bici con ruote più grandi. Insomma quando ci prendi confidenza il divertimento è assicurato!!
Per quanto le pieghevoli con le ruote da 16" continuino a esercitare un grande fascino su di me, credo che le ruote da 20" offrano una maggiore versatilità (ma questa è solo una opinione personale e soggettiva) e permettano di usare la bici sia per il trasporto intermodale urbano che per uscite anche di una certa lunghezza e per il cicloturismo. Credo che sia difficile, se non impossibile, trovare bici con ruote da 16" come la biammortizzata Dahon Jetstream, la dahon silvertip da turismo-gita lunga, o le pocket expedition di Bike Friday.
Ogni pieghevole ha i suoi lati positivi e i suoi limiti e se ami la brompton sicuramente passerai sopra ai suoi limiti (così come io, da ducatista impenitente, per l'amore che porto verso queste moto e il fascino che esercitano su di me sono passato sopra ai tanti limiti delle moto Ducati. E anzi proprio gli aspetti più criticati sono qualcosa di irrinunciaile per un ducatista). Il mio consiglio è, se ne hai la possibilità, di provare più bici anche con configurazioni di telaio/ruote diverse e fare una scelta ragionata in base all'utilizzo principale che ne vuoi fare.
Certo l'ideale sarebbe avere il box pieno di queste piccoli gioielli per poter scegliere la bici adatta ad ogni tipo di giornata....... :B):
Da Mobiky (http://www.bicipieghevoli.net/index.php?t=45071666) daily user confermo mani ben salde (telefonando a due giorni dall'acquisto a momenti volo per cui ora solo auricolare) sui 25 km non saprei io la tiro più che riesco ma mi manca la marcia dopo un pò. Adoro le partenze in piedi e il grip delle 12 pollici, le curve secche e quella sensazione, strana all'inizio, di essere altissimi e fin troppo maneggevoli. Riuscissi a montare un pò più di rapporti sarebbe perfetta.
Se ti senti più sicuro abbassando un po' il sellino, allora scendi pure di qualche cm dalla posizione ottimale indicata nell'immagine.
Man mano che con il tempo prenderai confidenza, potrai sempre recuperare i cm perduti per tornare alla altezza corretta, che è quella che ti permette di sfruttare meglio la spinta (quindi faticare e soffrire meno).
Anch'io ho fatto così! Non andavo in bici da qualche anno. Arrivata la Brompton all'inizio ho tenuto basso il sellino, via via l'ho alzato fino a trovare l'altezza ottimale che mi permette di tenere la gamba leggermente piegata, e va benissimo! 8)
Sulla brompton sono a disagio già con una mano sola. È l'unica grossa differenza negativa che sento nelle guida rispetto ad una bici tradizionale
Sono ormai tre giorni che utilizzo la mia nuova bfold7.
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All'inizio ho avuto un pò di difficoltà a trovare l'equilibrio. Forse perchè non cavalcavo una bici da una decina d'anni o forse per le ruote piccole (da 20). Tutt'ora, dopo 3 giorni, mi sento molto insicuro a sollevare una mano dal manubrio o a girare la testa.
Immagino io debba solo abituarmi.
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Quello che mi ha veramente impressionato è la robustezza del tutto e tra i lati positivi la gamma di rapporti, in pratica non ho mai usato le ultime due più lunghe anche se in alcuni punti andavo sui 25 all'ora.
Ci vogliono pochi secondi ad abituarsi alla maneggevolezza e bisogna scordarsi fuorisella (per poco non mi ammazzo!), rilanci "potenti" e salti dal marciapiede o sterrati (le altre bici sono una MTB con piega da corsa e una Trek Crossrip) ma di contro finalmente "metto la testa a posto" e pedalo seduto, regolare, seguendo le ciclabili come si deve...
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Per quanto riguarda l'handling. Io avevo una bici simile alla Dahon Curl 16pollici, e la brompton e' molto simile nel senso che puoi sterzare rapidamente e l'accelerazione e' forte anche a marcia piu' elevata.
Ma proprio per questo motivo, poteva diventare un problema quando invece andando a velocita' molto sostenuta ho bisogno di maggiore stabilita'.
La dahon mu si comporta come la mia ibrida a velocita' diciamo sopra i 25 kmh.
E' un diverso modo di girare in bici, e non vedo il motivo di escludere l'una o l'altra. Per me quindi era solo una questione di budget quest'anno.
Ho controllato la ripartizione dei pesi sulla mia bici, con me sopra, la borsa posteriore ed in assetto di pedalata, naturalmente:
- Peso totale (io + bici + borsa posteriore): 98kg
- Peso io: 82kg
- Peso bici: 13kg
- Peso borsa: 2kg
- (non torna esattamente col totale, vabbe saranno le approssimazioni...)
- Peso totale sull'anteriore (misurato): 36kg
- Peso totale sull'posteriore (calcolato per differenza): 62kg
Quindi 37 % sull'anteriore e 63 % sul posteriore, pensavo già che fosse uno squilibrio del genere, anzi è meno peggio di quanto pensassi.
Comunque questo dovrebbe influenzare anche la pressione di gonfiaggio dei pneumatici direi. All'anteriore un peso equivalente di 36x2=72 k, al posteriore 124 kg :o, quindi 3.5 bar all'anteriore e diciamo 5.5 al posteriore, cioè in questo modo le due gomme avrebbero la stessa impronta a terra.
Tornando al mio problema, pensandoci bene è semplice, ho comprato la bici usata e l'anno di produzione è 2013, le gomme sono quelle originali e quindi hanno 4 anni e mezzo circa, so' dure come pezzi di legno, più che gomme sono due cartoni.
Ho provato a inclinare la bici di lato e spingere, scivola via che è un piacere le gomme hanno scarsa tenuta. Tengono benissimo la pressione, rotolano con pochissimo attrito e all'aspetto sembrano a posto ma evidentemente si sono indurite. Non è neanche colpa del modello o della marca.
Quindi non è tanto una questione di quali gomme ma di mettere gomme nuove, di qualità decente.
Adesso sto cercando un sito per comprare online i pneumatici, se avete consigli ben vengano, di solito uso Amazon.
ciao
E' possibile, quando si affrontano le salite, alzarsi dal sellino e far leva sui pedali?
com'è guidare una bicicletta con le ruote da 16?? ho provato la brompton dal mio biciclettaro ma ci ho fatto solo un giro dell'isolato, la reazione della bici alla pedalata mi è sembrata buona, ma la cosa che mi ha fatto strano è l'oscillazione causata dal baricentro basso immagino...cos'avete da dirmi in proposito??? nel senso quali sono le differenze che si hanno a guidare un bici pieghevole rispetto ad una bici normale???
quali sono le principali differenze tra una bici pieghevole, anzi diciamo da 16-20, rispetto ad una da 26 o 28
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Una volta saliti in sella, se non si guarda verso il basso non si notano differenze apprezzabili rispetto ad una bici normale, salvo la postura piu' eretta e quindi piu' rilassata. Guardando verso il basso si ha l'impressione di stare seduti su uno sgabello da bar e, guardando il proprio riflesso nelle vetrine si puo' scorgere un adulto che pedala su una bici giocattolo, ma e' solo un impressione fugace.
Infatti in termini di prestazioni la piccolina non ha nulla da invidiare alle bici tradizionali.
Per cominciare, data la minor inerzia, le ruote piu' piccole favoriscono l'accelerazione.
In pianura i rapporti molto ben spaziati e le gomme scorrevoli consentono di raggiungere velocita' di tutto rispetto per una bici di questo tipo. Tuttavia avendo minor inerzia e' un pochino piu' difficile mantenere costante la velocita' acquisita.
In salita dato il minor raggio ruota la forza di gravita' esercita un momento minore (il braccio e' piu' corto) in opposizione al moto, quindi risulta meno faticoso pedalare e le partenze da fermo sono facilitate.
In discesa la bici e' un pochino piu' lenta rispetto ad una tradizionale a ruote alte. Prende bene velocita' ma il limite arriva prima. Oltre una certa velocita' iniziano a pesare fattori prima trascurabili come la resistenza aerodinamica ed il maggior attrito volvente (inversamente proporzionale al raggio ruota) oltre al minor momento esercitato dalla gravita' (tira meno in senso contrario quando si sale ma favorisce meno in discesa).
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Come da oggetto, oramai orientato su una Dahon Bullhead, passo da decathlon così per gioco e dico al tecnico del settore che ho intenzione di usare una pieghevole "la loro Hoptown" per percorrere 28 km al giorno per recarmi e tornare dall' ufficio, ovvero 7km più Metro più 7km e al ritorno idem.
Il tecnico, alto e atletico, ha praticamente strabuzzato gli occhi, sconsigliandomi fortemente per la distanza troppo grande da effettuare e a parer suo molto scomoda e stancante con ruota da 20".
Eppure io sabato per prova ho fatto lo stesso tragitto con neve e freddo, e a parte gli sguardi attoniti degli automobilisti e dei passeggeri della metro, è andata bene considerandola mia mancanza di allenamento e che il tragitto l'ho fatto si con cerchio 26" di una mtb ma comunque monomarcia e quindi tutta di gambe salite e allunghi inclusi.
Qualcuno di voi mi può tranquillizzare o anche secondo voi mi devo risparmiare di spendere quasi 600 euro per poi rendermi conto di aver fatto una cavolata?
P.s. tra l'altro essendo una prova e dovendo tornare a casa subito dopo mezzora sono ripèartito per il ritorno, tirando le somme:
Partenza ore 10:00 percorso 7km in meno di 20 min
15 minuti di metro
altri 7km in meno di 20 min
mezzora di stop.
stessi tempi per il ritorno.
Ovviamente se magari vuoi andare a 50 km/h beh, magari le ruote da 20" non aiutano, ma per velocità turistica secondo me è perfetta.Hanno comunque meno area frontale delle 26"/28", serve l'aiuto di qualcuno che ha provato a raggiungere quelle velocità.
vedrai che più la usi più ti piacerà!
Ora la Mup8 la sollevo tranquillamente, ma tempo fa la tiravo su a fatica..questione di abitudine bisogna farsi le braccia...Più che altro devi abituarti a muoverti in maniera diversa tipo: tenere il badge già pronto, abituarsi ai movimenti più comodi per se stessi in aggiunta della bici. Le prime volte non si sa nemmeno come destreggiarsi con il mezzo a fianco ma dopo che hia preso le misure e ti abitui viene naturale. Come in ogni cosa, vi vuole un po' di adattamento alla nuova situazione. ;) Forza e coraggio!
Com'è guidare una pieghevole?Non so se la poetica risposta di Gianni cita di proposito o no Baudelaire, magari non l'ha fatto di proposito, vista la sua naturale vena poetico/letteraria. Comunque ne approfitto per ricordare la poesia di Baudelaire dai Fiori del male. Vado a memoria, lettura di mooolti anni fa, se commetto qualche inesattezza prego eventuali francesisti del forum di non trucidarmi... ;D
E' come volare con le ali ripiegabili non appena si tocca terra.
...mentre trovo proprio bello il blu indigo della P7.
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Come intuibile, il carro posteriore si dimostra piuttosto rigido e l'energia della pedalata viene trasmessa molto bene alla ruota.
Il carro anteriore pur rimanendo abbastanza rigido e preciso nella parte inferiore vede il lunghissimo tubo sterzo infulcrato molto in basso flettere sotto sforzo emettendo il caratteristico gemito.
I rimedi qui sono almeno tre: il primo e' di registrare al meglio i giochi. Il secondo e' quello suggerito da altri utenti, ovvero di lubrificare lo snodo con uno spray al teflon. Il terzo e' di tenere a mente quello che diceva Bernard Hinault, il quale avendo vinto in tempi non sospetti cinque Tour, tre Giri e due Vuelte era uno che probabilmente di bici se ne capiva abbastanza, ovvero: "Bisognerebbe poter suonare il piano andando in bici".
Il che non significa che si dovrebbe agganciare una tastiera al manubrio e strimpellare solfeggi ma che la parte superiore del corpo deve essere mantenuta quanto piu' possibile rilassata, senza strangolare il manubrio e senza aggrapparvisi disperatamente cercando di svellerlo, ma usando le braccia e le mani solo per mantenere la direzione e per cambiare velocita' o per frenare, lasciando che tutta l'energia di cui si e' capaci venga lasciata disponibile alle gambe.
Inoltre con la Tern si deve ricorrere il meno possibile alla pedalata fuorisella e comunque calibrare bene le movenze, perche' se da un lato regala temporaneamente piu' potenza all'azione, dall'altro la pedalata in fuorisella con le ruote piccole tende a disunire il movimento e a stressare il manubrio.
In buona sostanza il cigolio diviene una sorta di cicalino d'allarme che significa "sei troppo contratto, ti muovi male e stai tirando il collo al manubrio per niente, molla e rilassati".
Questa bici costringe a rivedere il proprio modo di pedalare e molto probabilmente il minor senso di fatica che ho sperimentato nell'uso dipende anche da questo, oltre che dalla postura piu' eretta che, a prezzo della minor aerodinamicita', stressa meno la muscolatura del collo e della schiena e, consentendo un angolo piu' aperto tra busto e gambe, permette una migliore respirazione e quindi una maggiore ossigenazione dei muscoli.
La bici e' di una maneggevolezza straordinaria. Il minor effetto giroscopico delle ruote piccole unitamente all'avancorsa ridotta fanno si' che sia possibile curvare in un fazzoletto e cambiare repentinamente traiettoria.
Le stesse caratteristiche la rendono pero' piuttosto nervosa. Nulla di preoccupante, la bici e' molto precisa, in rettifilo va dritta come un fuso e in curva mantiene senza esitazioni la traiettoria impostata ma a condizione di tenere entrambe le mani sul manubrio. Infatti e' sensibilissima alle asperita' del manto stradale e andare senza mani vuol dire rischiare parecchio.
Sullo sconnesso la bici geme, soffre e soprattutto fa soffrire. Tra la rigidita' del telaio, le ruote piccole e la sezione ridotta delle gomme gonfiate ad alta pressione (le mie viaggiano a circa 4.5 bar/70 PSI), ogni asperita' viene trasmessa senza sconti al ciclista. La bici mantiene la direzione ma certamente non e' facile da portare e diventa opportuno alzarsi un po' sui pedali mantenendo le gambe flesse a mo' di ammortizzatori. Il criterio di guida sullo sconnesso e' simile a quello che si usa per affrontare la tôle ondulée: o a velocita' ridotta e con precauzione o alla massima velocita' possibile per aumentare al massimo la frequenza dei sobbalzi per cercare di renderli piu' sopportabili. La prudenza suggerisce senz'altro la prima.
La frenata e' ottima, per non dire esuberante. I pattini sono ben dimensionati, i V-brake si dimostrano molto efficaci e gli spazi di arresto sono piuttosto ridotti. Tuttavia, nonostante il peso arretrato, gia' sull'asciutto e sul dritto nelle frenate piu' brusche e' facile mandare la ruota posteriore in skidding. Quindi massima attenzione sul bagnato e in curva!
A proposito di curve, anche se la bici si mantiene precisa in traiettoria e' bene ricordare che con le ruote piccole l'effetto giroscopico e' minore quindi e' prudente cercare di limitare l'angolo di piega tantopiu' che il baricentro e' piu' basso rispetto al normale e quindi non e' necessario inclinare tanto.
Casomai sarebbe utile imparare a curvare cercando di mantenere la bici piu' verticale possibile sporgendo il busto verso l'interno della curva. In questa maniera, anche se la bici "parte" di posteriore comunque si mantiene in piedi invece di partire per la tangente in scivolata assieme al ciclista.
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Il pave' sconnesso è veramente ingestibile, e neanche ammortizzatori + big apple 20" sono sufficenti......
il senso della discussione è piu o meno "ma una pieghevole ti puo permettere di avere un rapporto fatica prestazioni tipo una bici da corsa?" è interessante l argomento perche le mie 2 20" sono nettamente piu faticose di una bici full size, ma scoprire il xke è arduo. (...)Concordo sul senso, che è proprio quello!
il senso della discussione è piu o meno "ma una pieghevole ti puo permettere di avere un rapporto fatica prestazioni tipo una bici da corsa?" è interessante l argomento perche le mie 2 20" sono nettamente piu faticose di una bici full size, ma scoprire il xke è arduo. (...)Concordo sul senso, che è proprio quello!
Rimane secondo me aperta la questione sulla sensazione di maggior fatica data dalle ruote piccole, ma al di là delle suggestioni di ciascuno ancora non ho trovato una spiegazione convincente.
LA vera differenza tra 20 e 28 pollici (al di la delle accelerazioni/frenate) sono pe perdite per urti.UNA delle differenze :)
(...)Sono illustrate benissimo sul libro di belfiore ma a grandi linee piu la ruota è grandi rispetto alle asperita della strada e meno energia dissipa.Qual'è il libro?