Libri!!!, ...che parlino di bici pieghevoli, di bicicletta "normale", di mobilità sostenibile...qui si parla di libri!
Apro questo topic per condividere uno spazio in cui si possa parlare di libri e letture sulla due ruote (non necessariamente pieghevole...), sulla mobilità sostenibile, intermodalità...saggi e manuali...insomma un po' tutto quello che avete letto o che vi va di leggere sulla Bicicletta.
Inizio consigliando un libro che ho da iniziato da qualche giorno, si tratta del <b>Manuale di resistenza del ciclista urbano</b> di <b>Luca Conti</b>, giornalista romano che da anni usa la bicicletta per spostarsi nella capitale e che ha deciso di scrivere un breve manuale per raccontare la sua esperienza quotidiana e per dispensare qualche consiglio per chi si avvicina alla due ruote.
dal sito "<u>Ibs</u> (http://www.ibs.it/code/9788865490068/conti-luca/manuale-di-resistenza-del.html)":
(http://img15.imageshack.us/img15/522/copaspx.jpg) (http://img15.imageshack.us/i/copaspx.jpg/)
"<i>La bicicletta è una risorsa preziosa per trasformare le città e ridurre l'inquinamento migliorando così la salute delle persone. In tanti vorrebbero andare in bici a scuola o al lavoro, ma in un centro metropolitano congestionato non sanno da dove iniziare. Questo manuale sui generis spiega come si possa essere ciclisti urbani partendo dall'esperienza personale dell'autore accumulata in anni di pedalate romane. Si comincia dalla descrizione delle diverse tipologie di bici e delle loro peculiarità, per passare poi all'equipaggiamento e abbigliamento necessari fino alla manutenzione della bicicletta. Ampio spazio è dedicato alla guida nel traffico metropolitano, con una spiegazione dettagliata delle situazioni e dei problemi più frequenti per rinunciare gioiosamente ma in sicurezza alla schiavitù quotidiana del motore a scoppio.</i>"
Due parole sull'autore (di cui potete seguire il <u>blog sul ciclismo urbano</u> (http://lucaconti.blogspot.com/)):<i>
"Luca Conti è nato nel 1965 a Roma, dove abita. Ha pubblicato due libri di viaggio, "Inter rail-man" e "Guard rail", (Stampa Alternativa), "Manuale di batteria" (Nuovi Equilibri) e due volumi di storia della musica, oltre a saggi, articoli e racconti.
Ha vissuto in Messico e in Grecia. Da diversi anni lavora alla Rai, in radiofonia. Si sposta quasi sempre in bici e ha imparato a costruirsi le ruote da solo. Ha un sito internet www.lucaconti.net (http://www.lucaconti.net) e un blog dedicato al ciclismo urbano ?Rotazioni? su lucaconti.blogspot.com e partecipa alle attività della ciclofficina "ExLavanderia"."</i>
L'ho appena iniziato ma sin da subito lo stile ironico e la competenza di chi sa di cosa sta parlando, perchè vissuto sulla propria pelle, mi hanno conquistato.
Il libro è diviso in diversi capitoli e tratta in maniera semplice e chiara tutti gli aspetti che chi inizia a muoversi in città sulla bicicletta deve prendere in considerazione e conoscere.
:)
Anche dopo aver scritto l'ultimo messaggio in questa discussione ho continuato in un angolo della mente ad arrovellarmi sul perché della grande differenza di impatto fra questa edizione e quella dell'anno scorso. Poi la settimana scorsa mi sono letto con molto piacere e interesse il libro "Andare in bici. le ragioni del pedalare" di Ercole Giammarco
.......
<b>"Tutta la mia città, diario di un bike messenger (http://www.ibs.it/code/9788865490143/peia-roberto/tutta-mia-la-citt-agrave.html)"</b> di <b>Roberto Peia</b>
(http://img705.imageshack.us/img705/522/copaspx.jpg) (http://img705.imageshack.us/i/copaspx.jpg/)
Nel mio viaggio alla scoperta del mondo del ciclismo urbano (ovvero l'arte di spostarsi in città usando la bicicletta senza venire uccisi da SUV, taxi e autobus) tempo fa mi sono imbattuto nella leggendaria figura del bike messanger.
Queste creature mitologiche, metà uomo e metà bicicletta, che da anni sfrecciano per le strade di tutto il mondo, destreggiandosi tra i palazzi e il traffico cittadino macinando chilometri nella giungla urbana e lottando nello smog e in sostanza svolgendo il lavoro del corriere espresso ma in bici, bè oggi scopro esistono finalmente anche qui da noi.
Il bike messenger se si ama la bicicletta è un lavoro già di per se affascinante, se poi il messenger in questione vive e lavora a Milano, la mia città...allora la cosa si fa davvero interessante.
"Tutta la mia città, diario di un bike messenger" è una raccolta quindi dei pensieri e appunti mentali di Roberto Peia, che giorno dopo giorno, dalla nascita della sua società (la Urban Bike Messenger, prima società di bm d'Italia...prima di tante si spera) a oggi, portano una prospettiva totalmente nuova su una città come Milano e sull'Italia di oggi.
La prospettiva privilegiata di chi percorre 70 km di media al giorno in bici e quindi ha la possibilità di osservare realtà e sentire emozioni che chi sta in ufficio o chiuso in macchina non sentirà mai.
In un alternarsi di aneddoti sul proprio lavoro, riflessioni sulla due ruote e sulla mobilità sostenibile (ma non solo perchè all'interno di queste pagine c'è un intero universo da scoprire) Roberto ci porta sulla sua scatto fisso tra le strade di una città che potrebbe essere una qualunque grande città italiana e ci racconta un lavoro che è nuovo pur non essendo nuovo per niente.
Un libro che scorre leggero e veloce, come una bibita ghiacciata in una giornata afosa, rinfrescante e piacevole come poche altre cose.
Una mossa da astuto diavolo del marketing?
Io credo di no, si sente che chi scrive ama il suo lavoro, la sua città e la bicicletta e di fare pubblicità alla sua società non importa e anche fosse vero il contrario io dico: sticazzi, ce ne fossero di iniziative come questa.
Abbandoniamo ciò che è obsoleto, pensiamo fuori dagli schemi, perchè questo è il futuro...anzi è il presente e in alcune parti del mondo (e non parlo della Papuasia ma degli States e delle città più importanti d'Europa) è anche il passato.
In attesa di darci una svegliata anche noi in Italia il libro di Roberto Peia è un bell'esempio ed un bello stimolo per chi legge.
Anche in questo post ho recuperato due parole sull'autore:
<i>Roberto Peia ha cinquantacinque anni; giornalista professionista con esperienza sul web, in televisione, alla radio e sulla carta stampata. Ha inoltre esperienza del mondo consumerista italiano (Altroconsumo e associazioni simili poste a tutela del cittadino). Una grande passione e amore per la bicicletta lo spinge a fondare, insieme a due amici, UBM – Urban Bike Messengers, la prima società di pony express in bicicletta.</i>
Spero di non annoiare nessuno con queste pseudo-recensioni e rilancio: qualcuno di voi ha letto "Diari della bicicletta" di David Byrne?
Lo consigliate?
Io il libro di Byrne l'ho appena finito.
Il titolo ("I diari della bicicletta") è completamente fuorviante.
Il tema dell'utilizzo della bicicletta (pieghevole) in contesti urbani è trattato solo di sfuggita.
Alla fine del libro un piccolo capitoletto riassume alcune considerazioni di Byrne sull'utilizzo della bici. Sembra quasi essere stato aggiunto per giustificarne il titolo.
Il libro in sé non è male.
E' una raccolta di esperienze, incontri, riflessioni, visioni di Byrne sulle città e sul ruolo che avranno in futuro a seconda delle scelte urbanistiche che le amministazioni decideranno di intraprendere.
Ma...se cerchi un libro sull'utilizzo urbano della bicicletta NON te lo consiglio.
ciao a tutti, volevo chiedere se aveste letto questi libri e se valesse la pena comprarli:
Manuale di resistenza del ciclista urbano (http://www.ediciclo.it/index.php?qr=manuale_di_resistenza_del_ciclista_urbano_di_luca_conti_scheda_libro&pagid=prod_det&_get_prod_id=1238)
fiiicoo! ma grazie! allora urge raduno torinese!
Quasi dimenticavo: il mio prossimo libro (lo aspetto come regalo) sarà La mia vita in bicicletta, di Margherita Hack
È un libro in cui l'amore della bici, che ha accompagnato la celebre astronoma per tutta la vita, funge da filo conduttore per le sue memorie, il tutto condito dalla descrizione di altri grandi amori della sua vita
in attesa di incontrare marcododo e leggere "Manuale di resistenza del ciclista urbano", oggi ho acquistato "elogio della bicicletta" di Ivan Illich
cavolo si, nell'altra discussione avevo letto con interesse il testo che avevi postato...in attesa di incontrare marcododo e leggere "Manuale di resistenza del ciclista urbano", oggi ho acquistato "elogio della bicicletta" di Ivan Illich
Io di Illich lessi Energia ed equità, un saggio apparso la prima volta su Le Monde nel '73, che tratta diffusamente il tema della mobilità, elogiando le potenzialità - democratiche oltre che energetiche - della bicicletta.
(Si può scaricare senza difficoltà da numerosi siti).
Mi viene il sospetto che si tratti del medesimo testo...
Ho trovato l'elogio della bicicletta su Amazon Italia a ? 6,80. Aspetto di raggrupparlo con qualche altro acquisto, magari un paio di dvd (i libri se posso preferisco comprarli ancora nelle care vecchie librerie...), così raggiungo i 19 euro e non pago le spese di spedizione.Se vuoi darci un'occhiata prima di acquistarlo, puoi scaricarti il testo. Se ne trovano varie versioni gratuite in giro per il web (txt, rtf, pdf).
Mario
Grazie per la dritta :)Ho trovato l'elogio della bicicletta su Amazon Italia a ? 6,80. Aspetto di raggrupparlo con qualche altro acquisto, magari un paio di dvd (i libri se posso preferisco comprarli ancora nelle care vecchie librerie...), così raggiungo i 19 euro e non pago le spese di spedizione.Se vuoi darci un'occhiata prima di acquistarlo, puoi scaricarti il testo. Se ne trovano varie versioni gratuite in giro per il web (txt, rtf, pdf).
Mario
invece se non vi dovesse piacere prendetevela con l'amministratore del forum. ;D
Marcododo... attendiamo tuo feedback
la bicicletta santa subito! (catorcio 2013).;D
Grande Pierfra:-P...
questa mi è stata girata di recente su Facebook: "I Ride a Boy That Ride a Bike"...
e la foto ritraeva una ragazza che si teneva questo cartello supra il viso mentre l'immagine ritraeva solo il corpo....è già sul campo una task force per la ricerca di questa ragazza misteriosa!°_°
come non citarlo?due le forze in gioco, un solo movimento.
Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
Pedala – macina chilometri di strada
Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
Pedala – più in fretta
Pedala – più in fretta…
Se è libero il pignone lo sceglie la corona, che
attraverso una catena condiziona il moto del
sistema: monarchia meccanica che ha giurato
fede eterna alle leggi della fisica. Statica,
termodinamica, quasi democratica se quando si
ferma si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
dello scatto, senza i freni che difendon dall’impatto. Frankie Hi-Nrg
Quando ho sentito a Sanremo quella canzone ve l'ho mentalmente dedicata, inoltre la città è quella della prima classicissima che apre la stagione ;) ;DQui il video: :)
Fine ot se si può essere ot nella sezione dedicata all' off-topic :oLeggevo sul sito Decathlon i vari commenti circa la Tilt 5. Cito testualmente:
"Se praticate il nudismo, chiedete a nonna o zia di confenzionarvi un coprisella bianco. La sella nera, al sole, si riscalda moltissimo, rendendo problematici i primi minuti di utilizzo. "
;D ;D ;D