bicipieghevoli

variazioni sul tema => la mia pieghevole => Topic aperto da: gialud - Agosto 29, 2023, 05:50:43 pm

Titolo: La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Agosto 29, 2023, 05:50:43 pm
Un saluto da Soverato a tutti i possessori e agli appassionati della pedalata con le bici pieghevoli di questo forum.

(https://i.postimg.cc/yY5FKw0B/Soverato-3.jpg)

Ho avuto modo di preannunciare nella apposita sezione dedicata alla presentazione dei nuovi iscritti che avrei meglio descritto la mia attuale economica bici TILT 100 acquistata al Decathlon.
(https://i.postimg.cc/Hn0ZkPrs/bici-pieghevole-fold-100.jpg)

Economica la TILT 100 lo è stata solo al momento dell’acquisto perché l’ho rimaneggiata e modificata secondo i miei gusti e le mie esigenze al punto che ora di economico e di originale sono rimaste solo sei cose: il telaio, la serie di sterzo, il manubrio con relativo tubo di sostegno, il campanello e il collarino di bloccaggio del tubo sella. 

Fin dall’inizio la mia è stata una scelta d’acquisto consapevole.
Desideravo una robusta bici pieghevole in acciaio che, pur essendo commercializzata con trasmissione monomarcia, avesse la predisposizione di attacco del cambio sul forcellino posteriore destro. Inoltre, i freni non dovevano essere a disco ma dovevano essere del tipo V-Brake.

La TILT 100 aveva i predetti requisiti con un costo d’acquisto contenuto in relazione agli altri modelli pieghevoli della gamma Decathlon ed aveva, altresì, potenzialità elevate circa la possibilità di aggiungere nuovi componenti oppure di sostituire i pezzi già presenti di serie con altri più performanti, più adatti ad un uso intensivo e sicuramente più affidabili.

Le modifiche o le aggiunte hanno interessato le seguenti sette zone:
- Le ruote (cerchi, raggi, nipple e mozzi);
- La trasmissione (pacco pignoni, catena, guarnitura, movimento centrale, pedali, guaina  passafilo e comando del cambio al manubrio);
- Il tubo reggisella e sella;
- I freni V-Brake, leve freno e manopole;
- I parafanghi e cavalletto;
- L'aggiunta di una borsa al manubrio ORTLIEB con relativo attacco a sgancio rapido;
- La creazione di un sistema di fissaggio e di tenuta della bici da piegata.

LE RUOTE

I cerchi di primo montaggio Decathlon sono molto economici. Quasi sempre la economicità del componente coincide con la sua scarsa qualità.

Ruota anteriore Decathlon
(https://i.postimg.cc/hvFnWtvd/1-ruota-anteriore-a-28-raggi-Decatlon.jpg)

Ruota posteriore Decathlon
(https://i.postimg.cc/rmRdNs70/1-mozzo-posteriore-ruota-Decathlon.jpg)

Sia il cerchio anteriore che il posteriore, sono mono camera e presentano 28 fori.

Mozzo posteriore Decathlon con modifica dell'asse
(https://i.postimg.cc/nrsp5Vmy/2-mozzo-posteriore-ruota-Decathlon.jpg)

Mozzo anteriore Decathlon con modifica dell'asse
(https://i.postimg.cc/h47JyyZ6/mozzo-anteriore-Decarhlon.jpg)
In origine i mozzi anteriore e posteriore Decatlon hanno l'asse pieno ma, come è possibile notare dalle foto, per un mero “esercizio di stile” ho sostituito l’asse pieno di entrambe le ruote con assi cavi con relative spine di bloccaggio rapido. Comunque, queste ruote a 28 raggi restano di scorta e non penso che le utilizzerò.

Asse pieno anteriore e posteriore sostituito
(https://i.postimg.cc/fW2bqg3N/asse-pieno-anteriore-e-posteriore-mozzi-Decatlon.jpg)

Larghezza del canale del cerchio Decathlon
(https://i.postimg.cc/HnvxVM6J/larghezza-canale-cerchio-anteriore-Decathlon.jpg)

Dopo una ricerca sul web ho individuato qualcosa di qualitativamente migliore.
Si tratta di cerchi KINLIN a doppia camera.
Il cerchio anteriore ha 32 fori mentre il cerchio posteriore l’ho scelto a 36 fori.

(https://i.postimg.cc/3rDT2g4K/cerchio-KINLIN-DDT32-406mm-V-Brake-1.jpg)
Cerchio KINLIN da 20 pollici/406 mm – doppia camera – senza occhiellatura
(https://i.postimg.cc/FHCWPB8w/cerchio-KINLIN-DDT32-406mm-V-Brake-2.jpg)

Il mozzo della ruota anteriore con battuta da 74 mm  accoppiato al cerchio KINLIN  è uno CHOSEN a 32 fori con la tradizionale spina di bloccaggio rapido 
(https://i.postimg.cc/634QPqcn/mozzo-CHOSEN-a-32-fori-con-sgancio-rapido.jpg)
I cerchi a doppia camera KINLIN da 20 pollici si possono scegliere sia per freni V-Brake che per freni a disco.
Essi sono realizzati in una lega di alluminio che la casa costruttrice identifica commercialmente con la sigla “KLR60” asserendo che le caratteristiche sono simili all’alluminio del tipo  “6061 T6” di altre marche.

La larghezza del canale del cerchio KINLIN (20 pollici/406 mm) è di 25 mm
(https://i.postimg.cc/D01tJ3vt/larghezza-cerchio-anteriore-KINLIN.jpg)

Il mozzo posteriore è un SUNRACE a filetto da 36 fori.
(https://i.postimg.cc/FR3bpTLQ/1-mozzo-a-filetto-posteriore-a-36-fori-SUNRACE.jpg)

La scelta del mozzo al posteriore è stata possibile a 36 fori in quanto la battuta del carro posteriore del telaio è standard da 130 mm e il mozzo CHOSEN da 36 fori aveva la battuta da 130.

Infine, oltre a costruire la ruota posteriore con 36 raggi ho potuto incrociare gli stessi  “in quarta”  anziché  “in terza” .
Il maggiore numero di raggi, rispetto ai 28 delle ruote di primo equipaggiamento, va a vantaggio della robustezza e della durata.
Invece, l’incrocio “in quarta” al posteriore aggiunge alla ruota anche una maggiore elasticità che viene avvertita, da chi pedala, sotto forma di minori sobbalzi e vibrazioni.

Su entrambe le ruote ho lasciato le camere d’aria e i copertoni originali 20 x 1.75
(https://i.postimg.cc/667VM5Ch/1-copertone-city-20x1-75-protect-etrto-44-406.jpg)

I raggi sono dei SAPIM “leader silver” in acciaio inox da 2 mm
(https://i.postimg.cc/QCDN43Mq/raggi-inox-SAPIM-leader-silver-da-2mm.jpg)

I nippli sono in ottone da 12 mm della SAPIM 
(https://i.postimg.cc/qMsxYMDP/Nipples-in-ottone-SAPIM-Poliax-da-12mm.jpg)

Per oggi mando un saluto a tutti da Soverato e nella prossima descrizione (se gradita agli iscritti ed agli amministratori del forum) potrò descrivere l’insieme delle modifiche apportate alla trasmissione.
Buone pedalate.




Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: California Lilla - Agosto 30, 2023, 06:06:14 am
Sei bravo.
A me è gradita.
Buon lavoro,  la passione da sempre spettacolo..
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: lelebass - Agosto 30, 2023, 06:42:05 am
Molto gradita. Ti prego di andare avanti con la descrizione degli interventi.

Saluti,
Daniele
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Agosto 30, 2023, 09:21:24 pm
LA TRASMISSIONE (prima parte)
Un caro saluto da Soverato a tutti quelli che seguono il forum e a quelli che, in questo post, manifestando apprezzamento sugli argomenti in trattazione, hanno ulteriormente acceso la volontà di inserire notizie di meccanica ciclistica con applicazione alla TILT 100 del Decathlon ma anche alle altre bici pieghevoli.

Lo spunto per proseguire nella discussione è stato preso dal caso concreto.

Si tratta di notizie che sicuramente molti già sapranno e che sanno applicare sulle loro bici pieghevoli mentre per altri potrebbero rappresentare nuovi argomenti da apprendere ed, eventualmente, da approfondire.

La Tilt 100 viene venduta con mozzo alla ruota posteriore sul quale è avvitato un singolo pignone

(https://i.postimg.cc/cHGqsJZQ/mozzo-posteriore-e-pacco-pignoni-2.jpg)

(https://i.postimg.cc/pXhBBJKL/mozzo-posteriore-e-pacco-pignoni.jpg)

Nell’assemblare la nuova ruota posteriore ho preferito scegliere il mozzo SUNRACE, sul quale avvitare il pacco pignoni a sette rapporti.
(https://i.postimg.cc/ZqWCCbcY/Mozzo-posteriore-SUNRACE-a-vite.jpg)

Non ci sono stati problemi di ingombro nell’inserire la ruota all’interno del carro posteriore del telaio. Di conseguenza, l’ottenimento della campanatura della ruota è stato abbastanza agevole.
Per campanatura si intende il corretto posizionamento del cerchio rispetto al centro dell’asse del mozzo. 

(https://i.postimg.cc/CLMMRMMy/pacco-pignoni-7-V.jpg)

Il pacco pignoni montato è a 7 velocità con spaziatura 14-16-18-20-22-24-28
(https://i.postimg.cc/25QgdvT0/pacco-pignoni-a-vite-14-16-18-20-22-24-28.jpg)

La catena di primo montaggio ad una velocità
(https://i.postimg.cc/xCHKW1rF/catena-per-singola-velocit-di-primo-montaggio-TILT-100.jpg)
è stata sostituita con una a sette
(https://i.postimg.cc/Ss4VvbQQ/kmc-catena-z7.jpg)

Il movimento centrale a perno quadro di primo equipaggiamento Decathlon è a calotte e cuscinetti a sfere ingabbiate.
(https://i.postimg.cc/kGf6tCMM/1-movimento-centrale-Decathlon.jpg)

La larghezza dell’asse è risultata essere di 115 mm
(https://i.postimg.cc/zvvqyVJx/larghezza-movimento-centrale-Decathlon.jpg)

Questo tradizionale movimento centrale se in fase di montaggio è ben lubrificato e regolato non è male.
Prima della commercializzazione dei movimenti a perno quadro a cartuccia che girano su cuscinetti industriali, il movimento a calotte e sfere ingabbiate era lo standard per tutte le bici.
Questo ultimo, con la corretta manutenzione periodica aveva una scorrevolezza elevata e minori attriti a patto di essere di qualità elevata.
Siccome il movimento centrale a calotte e sfere ingabbiate del Decatlon non è di qualità ho preferito sostituirlo con un movimento a cartuccia decente, ovvero un NECO

(https://i.postimg.cc/ydDJzv1J/movimento-centrale-quadrato-NECO-passo-inglese-115-mm.jpg)

La catena, che è in questo caso è sempre in presa sull’unica corona della guarnitura, durante la cambiata si sposta dal pignone più piccolo a quello con dentatura maggiore e viceversa.
Durante la cambiata la catena flette sia a destra che a sinistra e, quindi, va da sé che essa non lavora quasi mai in maniera ottimale (lavora invece benissimo solo sulle trasmissioni ad un solo rapporto in quanto è sempre perfettamente allineata con la corona).
Più la catena flette e maggiori attriti da sfregamento si vengono a creare con il pacco pignoni e con la corona della guarnitura. In questo caso la “linea di catena” potrebbe essere non è ottimale.
Catena posizionata sul pignone più piccolo ( un 14 denti)

(https://i.postimg.cc/ZqYKdTxv/vista-della-linea-catena-sul-pignone-da-14.jpg)

Catena posizionata sul pignone più grande (un 28 denti)
(https://i.postimg.cc/WzZ2vtTC/vista-della-linea-di-catena-su-pignone-da-28-denti.jpg)

Come è possibile notare, sia sul pignone da 14 che su quello da 28 la linea di catena si mantiene con una torsione laterale accettabile anche se è scontato che in fase di scorrimento su questi pignoni avrà un maggiore rumore di trascinamento.

Sul pignone da 20 centrale, invece, la catena avrà il minimo rumore e il minore attrito
(https://i.postimg.cc/YSdzwCSp/linea-di-catena-ottimale-sul-pignone-centrale-da-20.jpg)

Scusate ma tutto questo “pippone” pseudo-tecnologico è per dire che nel montare il movimento centrale bisogna trovare la corretta larghezza dello stesso in proporzione al numero dei pignoni sulla ruota.

Infatti non tutti i movimenti centrali a perno quadro hanno la stessa larghezza. Si va dai 102 mm (lo fa la Campagnolo) fino ad arrivare anche a oltre i 120 mm .
Concludendo, sulla TILT 100 con l’ingombro di un pacco pignoni (a vite) a sette velocità il “più” corretto lavoro della linea di catena si ha con un movimento centrale che ha una larghezza di 115 mm .

Il caso ha voluto che la misura coincideva con la larghezza dell’asse del movimento centrale di primo equipaggiamento.

Il passo della filettatura delle calotte è inglese (BSA – 1,37” x 24 tpi).

Per oggi credo che possa bastare. Da Soverato rinnovo il mio saluto a tutti voi che pedalate.
(https://i.postimg.cc/8kXvdqKW/Soverato-4.jpg)



Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 08, 2023, 04:32:38 pm
LA TRASMISSIONE (seconda parte)

Apro il prosieguo di questo post mandando un caloroso saluto a tutti i possessori di bici pieghevoli che oltre a pedalare si interessano in prima persona o per mezzo del meccanico di fiducia alla effettuazione della manutenzione o all’eventuale sostituzione dei componenti del proprio mezzo.

Ringrazio anche gli amministratori ed i moderatori i quali, fino ad ora, con il loro “silenzio-assenso” mi hanno lasciato inserire foto e commenti (alcune volte molto personali) senza ravvisare alcuna discrepanza rispetto allo “spirito editoriale” ed all’essenza del forum.

Una piccola iniziale parentesi per dire che la TILT 100 in mio possesso viene utilizzata quasi prevalentemente nelle vie della “perla dello Ionio”, ovvero in Soverato, il cui simbolo è il cavalluccio marino che è posizionato sul lungomare di Soverato ed è frutto di una idea e del talento artistico dello scultore calabrese Franco MIRENZIO.
(https://i.postimg.cc/q7q6SwZS/Cavalluccio-marino-di-Franco-MIRENZIO.jpg)
La scultura, alta all’incirca 3,5 metri, è stata realizzata, come tutte le opere del maestro Mirenzio (tra cui gufi, gallucci e cavalieri medievali, ecc.), con rottami ferrosi magistralmente ed sapientemente assemblati.

La guarnitura da 44 denti interamente in ferro della TILT 100 è stata sostituita
(http://)

-----seguirà descrizione-----

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 09, 2023, 08:43:15 am
LA TRASMISSIONE (continuazione della seconda parte)

Buongiorno a tutti. Riprendo la seconda parte ripartendo dal punto nel quale la discussione sulla trasmissione era stata lasciata.

La guarnitura da 44 denti interamente in ferro della TILT 100 è stata sostituita

Ho scelto una guarnitura in alluminio a 46 denti.

Guarnitura in ferro da 44 denti
(https://i.postimg.cc/X7MX97cC/1_-_guarnitura_44_denti_Decathlon_in_ferro.jpg)

(https://i.postimg.cc/RVqGJddF/2-_guarnitura_44_denti_Decathlon_in_ferro.jpg)

Dopo una prima sperimentazione del pacco pignoni 7V filettato 14/28 (spaziatura 14-16-18-20-22-24-28) ho installato un quasi identico pacco pignoni 11/28 (spaziatura 11–13–15 –18–21–24-28) che con il pignone più piccolo da 11 denti e la corona da 46 consente di avere uno sviluppo metrico maggiore e va più che bene in pianura.

Invece, il 28 denti in accoppiata con la corona da 46 denti in salita consente di superare discrete pendenze.

Pacco pignoni 11/28 (spaziatura 11–13–15–18–21–24-28)
(https://i.postimg.cc/BQ23hVm4/2_-pacco_pignoni__afiletto_V_-_11_28.jpg)

Guarnitura con corona da 46 denti
(https://i.postimg.cc/1Xv4dkzj/guarnitura_MEIJUN_46T.jpg)

Lato sinistro con in evidenza la calotta del movimento centrale
(https://i.postimg.cc/2S6KbMB8/vista_lato_sinistro_calotta_movimento_centrale.jpg)

Lato destro con in evidenza la calotta del movimento centrale
(https://i.postimg.cc/7hjrb9tL/lato_destro_calotta_mocimento_centrale.jpg)

Per il cambio è stato scelto un onesto SUNRACE,  “R90”,  consigliato per nove rapporti ma che con le opportune regolazioni delle viti di registro funziona benissimo con il pacco pignoni a sette velocità
(https://i.postimg.cc/y8BG1W79/SUNRACE_deragliatore_posteriore_R90.jpg)

Esso è a gabbia corta
(https://i.postimg.cc/QdGCBd1b/2_-deragliatore_posteriore_SUNRACE_R90.jpg)

Avevo provato l’installazione di un cambio molto più economico, seppure efficiente e robusto, Shimano “Acera” ma la gabbia lunga risultava troppo vicina all’asfalto e ho preferito il cambio a gabbia corta SUNRACE “R90”
(https://i.postimg.cc/gjvvrpSN/cambio_SHIMANO_ACERA.jpg)

Il telaio della TILT 100 è predisposto con le occhiellatura per il passaggio e l’installazione della guaina passafilo che porta il cavo del comando a sette velocità dal manubrio al deragliatore posteriore.
 
Decathlon commercializza la TILT 120 che nel telaio è identica alla TILT 100 ed è dotata di cambio a sei rapporti  e con identiche ruote.

Le frecce rosso evidenziano le occhiellature al telaio per il passaggio sul lato destro della guaina passafilo del deragliatore posteriore
(https://i.postimg.cc/y82XtVH3/vista_predisposizione_sul_telaio_passaggio_guaina_cambio.jpg)

In un primo momento sul manubrio ho installato e favorevolmente collaudato un manettino Shimano “SL-TX30” a sette rapporti.

Per quanto riguarda la cambiata esso è stato ineccepibile, nonostante il pezzo risulta “plasticoso” e all’apparenza fragile.

Tuttavia, accoppiato al deragliatore posteriore SUNRACE “R90” (oppure allo Shimano “Acera”) fa bene il suo lavoro e non ha mai mostrato segni di cedimento. 

Manettino al manubrio a sette velocità Shimano “SL-TX30”
(https://i.postimg.cc/g2hJfLhR/manettino_SHIMANO_SL-TX30.jpg)

(https://i.postimg.cc/yYm6jCCX/20230830_134317.jpg)

Successivamente, ho voluto distaccarmi dalla sensazione “plasticosa” dello Shimano TX30 ed ho optato per l’istallazione di un manettino del cambio che fino ad ora è risultato un vero fuoriclasse della cambiata a sette rapporti, ovvero niente-poco-di-meno che un BOX COMPONENTS, in alluminio, dal gradevole aspetto e dalla solidità e qualità migliore oltre che dal posizionamento delle leve molto più ergonomiche rispetto al TX-30

(https://i.postimg.cc/rsxkmx92/1_-manettino_7V_-_Box_Components.jpg)

(https://i.postimg.cc/76B8zvPn/2_-manettino_7v_Box_Components.jpg)

(https://i.postimg.cc/kgtJd5M3/1-_vista_anteriore_Box_Components_7V.jpg)

(https://i.postimg.cc/FKH7X46j/2_-vista_posteriore_Box_Components_7V.jpg)

Montaggio al manubrio
(https://i.postimg.cc/VkshjGT7/4_-montaggio_al_manubrio_Box_Components_7V.jpg)

I pedali di primo equipaggiamento sono di una vergognosa schifezza. Definirli indecenti è dire poco.
(https://i.postimg.cc/hjHCHtCX/vergognosa_spazzatura_di_pedali_Decathlon.jpg)

Essi sono interamente in plasticaccia.

Al loro interno è inserito l’asse privo di cuscinetti di rotolamento.

L’asse, quindi gira ed è tenuto in posizione dalla plasticaccia.
Stante questi requisiti, la durata e l’aspettativa di vita di questi pedali va da Natale a Santo Stefano.

Nella sostituzione la scelta è caduta su tre prodotti. Anche in questo caso, la scelta dei pedali, per concezione di comodità,  di avvicina molto alla scelta della sella.
La scelta di entrambi i componenti è soggettiva e dipende da quelli con cui pedaliamo meglio.

La sella (che è il prossimo argomento) va soggettivamente scelta in relazione alla comodità percepita dal proprio femore e dalla spina dorsale.

I pedali vanno scelti con riferimento alla comodità e alla sensazione di stabilità globale che ciascuno di noi percepisce in bici nell’appoggiare i piedi su queste piccole piattaforme durante la pedalata.

I pedali sperimentati da me sulla TILT 100 sono stati tutti idonei alla pedalata con l’utilizzo delle normali scarpe da usare tutti i giorni.

Essi, quindi, sono piatti e non presentano predisposizione di inserimento placchette per lo sgancio rapido.

I primi a essere sperimentati sono stati gli stupendi MKS “FD-7” ripiegabili
(https://i.postimg.cc/kMhqG836/1-_pedali_pieghevoli_MKS_FD-7.jpg)

(https://i.postimg.cc/jjdJKPYg/2-_pedali_MKS_FD-7.jpg)

(https://i.postimg.cc/4ytYw1pd/3-_pedali_MKS_FD-7.jpg)

Non li ho utilizzati in quanto mi sono accorto che la TILT 100 da piegata assume il minore ingombro laterale ed è più facile da trasportare quando i pedali si staccano del tutto.

Gli “FD-7” essendo piegabili lasciano sempre un certo ingombro laterale sulle pedivelle.
Inoltre durante il trasporto passivo della TILT 100 (da piegata) gli “FD-7” spesso tendono a sbattere su eventuali avvallamenti dell’asfalto oppure ad inciampare contro qualcosa.

Insomma, secondo me i pedali sulla TILT 100 come sulle altre pieghevoli per la maggiore comodità e praticità possibile devono essere rimovibili.

La seconda scelta è caduta sui rimovibili MKS “Ezy”
(https://i.postimg.cc/YSqtjx9F/1a-_pedali_rimovibili_MKS_Ezy.jpg)

Questi pedali dalla ottima qualità e scorrevolezza (per questo modello MKS) non hanno le facce simmetriche.

Dalla foto si nota che su una faccia vi è una specie di “pinna” (evidenziata dalla freccia rossa) .

Ogni volta che si appoggia il piede sul pedale se la faccia con la “pinna” è rivolta verso la scarpa è quasi impossibile pedalare e se si insiste nel pedalare senza cambiare faccia si avverte la “pinna” quasi a conficcarsi sul plantare del piede. Scartati anche questi.

La terza scelta è quella attualmente in uso, ovvero dei LITEPRO con facce uguali su entrambi i lati.

Essi risultano leggeri, meno costosi e soprattutto scorrevoli.

A me sono sembrati di buona fattura. Sulla durata vedremo.
(https://i.postimg.cc/mgVsxFwg/1-pedale_LITEPRO.jpg)

(https://i.postimg.cc/wB3nS4Mw/2-_pedale_LITEPRO.jpg)

Penso che con la descrizione del deragliatore posteriore, del pacco pignoni, della catena, della guarnitura, del movimento centrale, del manettino del cambio al manubrio, della guaina passafilo del cambio e dei pedali abbiamo ultimato la descrizione riguardante la  trasmissione.

Per non appesantire e rendere troppo prolisso il post, ho volutamente tralasciato numerosi particolari.

Infatti, il montaggio dei componenti, soprattutto quando sono di marche diverse, non è veloce come a prima vista può sembrare dalla descrizione.

Nel corso dei lavori sono stati superati vari ostacoli che si sono presentati, legati principalmente alla ricerca e al propedeutico studio della compatibilità ed alle giuste misure da adottare per un corretto funzionamento delle parti.

Nel porgere il mio saluto Vi rimando alla prossima descrizione che, come da scaletta, riguarderà il tubo reggisella e la sella.

Buone pedalate a tutti, possibilmente con la bici pieghevole.






















Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: boccia - Settembre 10, 2023, 12:23:29 pm
Ciao, mi sta piacendo come si sta evolvendo il progetto della personalizzazione della tua "Supertilt".
Apprezzo molto la consapevolezza iniziale di voler da subito applicare delle modifiche sostanziali alla bici, con l'idea di voler sviluppare qualcosa di completamente tuo a partire dal prodotto standard.

Faccio i complimenti per la descrizione sempre molto chiara delle tue scelte e delle relative motivazioni. Se poi vuoi dilungarti anche in descrizioni tecniche più particolareggiate, fai pure, qui nel forum c'è più di qualche appassionato del genere, oltre al sottoscritto...  ::)

Approvo senz'altro la scelta del deragliatore a gabbia corta, nelle pieghevoli secondo me è indispensabile.
Belle anche ruote e il comando del cambio. E i pedali poi mi piacevano tutti quelli che hai provato, soprattutto gli FD-7 pieghevoli.  8)

A questo punto attendo con ansia le prossime puntate... ;)

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 12, 2023, 05:42:47 pm
IL TUBO REGGISELLA E LA SELLA

Un saluto e ben ritrovàti su questa modesta discussione che consiste nella semplice descrizione di come è stata riassemblata (forse in meglio) la economica Tilt 100 fin dal primo giorno nel quale è stata comperata al Decathlon.

Il tubo reggisella di primo equipaggiamento è in acciaio con lunghezza di 57 cm e diametro di 31,6 mm
(https://i.postimg.cc/wxFyYDcG/1-_tubo_reggisella_senza_testa_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/Xqq75g1f/punta_della_sella_e_tubo_reggisella_senza_testa.jpg)

(https://i.postimg.cc/7hgTQJyK/2-_tubo_reggisella_senza_testa_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/L8nDbrDz/tubo_reggisella_in_ferro_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/Y2Rvmj7S/peso_del_tubo_reggisella_Decathlon_in_ferro.jpg)

Purtroppo questo tubo reggisella presenta un difetto strutturale che non ne consente l’ utilizzo.

La testa del reggisella consiste in un inusuale binario fisso saldato al tubo.

Il binario fisso consente la regolazione della sella solo avanti o indietro.
Non è possibile abbassare il muso né si può alzarlo per cercare di avere la giusta inclinazione della sella.

Reggisella Decathlon con testa fissa saldata direttamente al tubo
(https://i.postimg.cc/VsnLsmFb/4-_tubo_reggisella_senza_testa_Decathlon.jpg)

Già al momento del ritiro della bici avevo notato che la sella non era perfettamente parallela al terreno.
Una volta salito sulla bici ho avuto la conferma che questo tubo reggisella è una “ciofeca” poiché non era possibile intervenire per effettuare la corretta inclinazione del muso della sella.
Ho sostituito questo tubo reggisella in acciaio con un tubo reggisella in alluminio della stessa lunghezza (57 cm) e dello stesso diametro (31,6) ma con la tradizionale testa regolabile.

(https://i.postimg.cc/PJTxZGfg/1_-_tubo_reggisella_alluminio_MEIJUN.jpg)

(https://i.postimg.cc/6Qqkzj2S/peso_tubo_reggisella_MEIJUN.jpg)

La sella montata di serie è senza lode e senza infamia. Passabile.
(https://i.postimg.cc/BbnQCc3n/1-_sella_di_primo_montaggio_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/J4VFyfY8/3-_sella_di_primo_montaggio_Decathlon.jpg)

Sulle mie bici da corsa uso la sella Brooks “C15 carved”.
Lo so non è questo il forum adatto perchè qui si parla di pieghevoli,  ma anche se sconfino nell’ Off-Topic sento l’irresistibile desiderio di fare una piccola presentazione di queste due autentiche purosangue riassemblate in chiave moderna sulle quali alternativamente io pedalo.

Il tutto, comunque,  è parzialmente giustificabile con quanto si dirà in seguito. Non me ne vogliate.

BOTTECCHIA –  telaio anno 1978
(https://i.postimg.cc/28nXwpH3/Bottecchia_2.jpg)

Sella Brooks “C15 carved” su bici Bottecchia - telaio anno 1978
(https://i.postimg.cc/nM8Vt87C/vista_laterale_sella_Bottecchia.jpg)

(https://i.postimg.cc/vZgjV1JF/vista_posteriore_sella_Bottecchia.jpg)

MOSER  “Leader Ax – Evolution” – telaio anno 1995
(https://i.postimg.cc/ZRqmdYZG/MOSER_leader-ax_evolution.jpg)

(http://Sella Brooks “C15 carved” su bici MOSER – telaio “leader Ax Evolution” anno 1995)

(https://i.postimg.cc/XqrKz5cn/vista_tre_quarti_sella_Moser.jpg)

Con le geometrie del telaio (su misura) e la postura abbastanza inclinata e distesa in avanti alla quale ti obbliga il manubrio e l’intera geometria della bici da corsa, trovo la “C15 carved” abbastanza comoda per svolgere più ore di allenamento su asfalto.

Essa sulle mie bici da corsa non mi ha mai procurato indolenzimenti o addormentamenti.

L’apertura posta sullo scafo della C15, in teoria, dovrebbe limitare la compressione del perineo e prevenire inconvenienti alla prostata.
(https://i.postimg.cc/6pJXpTYM/BROOKS-Cambium-C15-Carved.jpg)

Ovviamente, la mia sensazione di comodità è puramente soggettiva.

Coloro che trovano comoda la sella di primo montaggio possono risparmiarsi la spesa di acquistarne un’altra.

Tuttavia, con mia grande meraviglia la prova della “C15 carved” sulla Tilt 100 per me è stata un vero disastro.

Quasi subito fin dalle prime pedalate ho avvertito dolori abbastanza forti al perineo e ho interrotto l’uscita.

Il giorno seguente ho provato la sella di primo montaggio ma il risultato non è cambiato.

Secondo le mie ipotesi l’inconveniente è dovuto a molteplici cause tra le quali:

1 - La notevole rigidità delle piccole ruote da 20 pollici. Anche se la ruota posteriore è stata assemblata a 36 raggi incrociati in quarta non si riesce a  limitarne il più possibile la insita rigidità;

Vista parziale della ruota posteriore della Tilt 100 con in evidenza l’incrocio in quarta. Ogni raggio partendo dalla flangia del mozzo (in questo esempio il raggio evidenziato dalle frecce in verde) incrocia altri quattro raggi prima di raggiungere il canale del cerchio ed essere portato in tensione dalla relativa nipple.
(https://i.postimg.cc/NG4XNgqc/raggiatura_ruota_in_quarta_con_evidenziato_il_raggio.jpg)

2 - La posizione totalmente eretta che si assume sulla Tilt 100 secondo me non consente di avere quel minimo di inclinazione del busto da potere scaricare meno peso corporeo sullo scafo della sella;

3 - La scarsa larghezza dello scafo della Brooks “C15 carved” (e della sella Decathlon di primo montaggio) non è indicata per la posizione del busto totalmente eretto che obbligatoriamente si assume sulla Tilt 100;

4 - Il non uso di un pantaloncino per ciclismo dotato di apposito fondello, che regolarmente viene utilizzato sulla bici da corsa (ma non sulla Tilt 100), accentua l’incompatibilità.

Fortunatamente tra le mie cose parzialmente accantonate ho rispolverato la Brooks “B67” che avevo utilizzato in passato e che aveva già assunto la forma delle mie ossa ischiatiche come notoriamente avviene dopo svariate ore di utilizzo su queste preziose e rinomate selle in cuoio.

Infatti, il cuoio che al momento dell’acquisto è durissimo con la periodica applicazione del grasso consigliato dalla Brooks e con l’uso della sella per almeno un centinaio di ore diventa piano-piano sempre più morbido, modellandosi ed infossandosi (nel vero senso della parola), copiando le ossa ischiatiche ed i glutei dell’utilizzatore.

Il risultato finale a livello di comodità è spettacolare a patto di avere pazienza e sopportare l’iniziale durezza del cuoio.

Brooks “B67”    
(https://i.postimg.cc/50G817Gk/vista_posteriore_sella_Brooks_B67.jpg)

(https://i.postimg.cc/nhtYCWLy/vista_2_-sottosella_Brooks_B67.jpg)

Il montaggio della Brooks “B67” che ha uno scafo molto più ampio e la flessibilità dell’ormai morbido cuoio di quella in mio possesso hanno risolto il  problema.

Penso che la “B67” rimarrà a lungo sulla TILT 100.

(https://i.postimg.cc/G2rmnLJV/1_-Tubo_reggisella_e_sella_Brooks_C67.jpg)

(https://i.postimg.cc/cJFLg8FY/2_-Tubo_reggisella_e_sella_Brooks_B67.jpg)

Le molle posteriori contribuiscono a dare alla sella B67 un peso non proprio contenuto.
(https://i.postimg.cc/02KnVYmk/peso_della_sella_Brooks_B67.jpg)

Tuttavia, sono state anche le molle a risolvere in gran parte il problema in quanto esse lavorano veramente e attutiscono buona parte dei sobbalzi e delle vibrazioni che vengono generati dalla Tilt 100 su asfalto eccessivamente rugoso o non in perfette condizioni.

(https://i.postimg.cc/MGp1MZGQ/BROOKS-B67-vista-laterale.jpg)

Tra la sella B67 nuova di zecca (sopra) e quella già vissuta e rodata (sotto) è possibile constatare che su quella già rodata della Tilt 100 il cuoio ha assunto una conformazione più infossata e sinuosa.

(https://i.postimg.cc/rwjkR1Sn/3-Tubo_reggisella_e_sella_Brooks_C67.jpg)

I vari ingrassaggi del cuoio lo hanno reso più scuro.
(https://i.postimg.cc/tRW8Vdb3/4_-Tubo_reggisella_e_sella_Brooks_C67.jpg)

Non ho nemmeno voluto provare la Brooks “Swift” con carrello in titanio che fa parte della mia collezione. Essa, essendo ancora semi-nuova, non risulta ancora rodata ed il cuoio è duro.

Sella Brooks “Swift” con carrello in titanio
(https://i.postimg.cc/nh7mDTmm/2_-Sella_Brooks_Swift_Titanium.jpg)

(https://i.postimg.cc/L567qn0q/4_-_Sella_Brooks_Swift_Titanium.jpg)

Con la promozione a pieni voti della mitica Brooks “B67” Vi saluto e ci risentiamo per la quarta descrizione in scaletta che riguarderà  i freni V-Brake, le leve freno e le manopole.













Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: California Lilla - Settembre 13, 2023, 07:02:18 am
Leggo con gusto.. ;)
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 13, 2023, 04:54:37 pm
FRENI V-BRAKE - LE LEVE FRENO – MANOPOLE

Rinnovo a tutti il mio saluto e ben ritrovati su questa descrizione della “super-Tilt 100” come qualcuno l’ha già definita.

Se siete arrivati fino a questo punto e non vi siete ancora annoiati potrò senza dubbio continuare nella speranza di fornire qualche elemento utile a vantaggio di quelli che vorranno effettuare sulle loro bici pieghevoli analoghi e similari cambiamenti.

I freni di primo equipaggiamento della Tilt 100  sono interamente in plastica.
(https://i.postimg.cc/gkkTZKcN/1-_leve_freno_in_plastica_Decathlon.jpg)

Le leve in plastica, essendo incardinate sul corpo dello stesso materiale, flettono ed oscillano in quasi tutte le direzioni anziché restare in posizione neutra.

Vi è da dire però che il loro compito di frenare lo fanno ma la frenata risulta alquanto spugnosa.

Per me queste caratteristiche negative non erano accettabili.
 
Si nota chiaramente che la Decatlon anche sulla qualità di questo componente è andata al risparmio ma era una cosa che al momento dell’acquisto della Tilt 100 sapevo ed ero conscio che lo avrei sostituito.

La scelta del pezzo da sostituire è stata effettuata nel negozio Decathlon mediante l’acquisto di leve freno interamente in alluminio che come qualità e funzionalità sono nettamente migliori.

Leve freno in alluminio vendute al Decathlon
(https://i.postimg.cc/rFrwyBCN/coppia-leve-freno_V-Brake.jpg)

I fili dei freni e di quello del deragliatore posteriore bisogna sceglierli in acciaio inox

I freni di primo equipaggiamento, di tipo economico, sono in lamiera stampata.

Ho notato che in fase di stampaggio la precisione nella piegatura della lamiera non viene molto curata.

V-Brake in lamiera stampata Decathlon
(https://i.postimg.cc/KzSQryNh/V-Brake_in_ferro_Decathlon.jpg)

Infatti, non riuscivo a spiegarmi perché i pattini (posizionati sugli archetti) non si riuscivano ad allineare con il bordo del cerchio e anche se stretti a dovere ad ogni frenata si spostavano dalla posizione nella quale erano stati fissati. Il chiaro segno che l’archetto di destra, a causa di un evidente errore di stampaggio, non è simmetrico con quello di sinistra.

Ho sostituito i suddetti V-Brake con dei leggerissimi e più precisi archetti in alluminio LITEPRO che hanno risolto il problema della frenata e delle regolazioni.

V-Brake anteriori LITEPRO
(https://i.postimg.cc/j2qHZqnm/1_-_B_Brake_anteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/Nf5TMz66/2_-V_Brake_anteriore.jpg)

V Brake posteriori LITEPRO
(https://i.postimg.cc/PrYDY87J/3_-V_Brake_posteriore.jpg)
(https://i.postimg.cc/528XQd6C/2_-V_Brake_posteriore.jpg)

Le manopole in gomma morbida di primo equipaggiamento sono gradevoli al tatto e non macchiano.

Per un mero “artifizio estetico” e per fare l’accoppiata con la sella ho montato le elegantissime manopole in cuoio Brooks

(https://i.postimg.cc/Y9RFphgV/manopole_BROOKS_in_cuoio_-1.jpg)
(https://i.postimg.cc/NGyThfFN/manopole_BROOKS_in_cuoio_-3.jpg)
(https://i.postimg.cc/CKYdzwFV/manopole_BROOKS_in_cuoio_-2.jpg)

(https://i.postimg.cc/85vp9LMr/manopola_Brooks_di_destra.jpg)

(https://i.postimg.cc/Jhbj8HbS/1_-_manopola_Brooks_di_sinistra.jpg)

Se finora avete ben prestato attenzione alle foto inserite avrete notato che c’è una certa avarizia nel rappresentare in un campo visivo ampio l’intera bici e la foto d’insieme della stessa.

Il ristretto angolo di scatto dei soli componenti ed i particolari di essi è stato finora voluto appositamente.

Se lo gradirete mi riservo di inserire le foto della intera Tilt 100 al termine dell’ultima descrizione.

A tale proposito, l’ultima descrizione che preannuncio e penso sarà la più impegnativa di tutte riguarderà la creazione di un sistema di fissaggio e di tenuta della bici da piegata per consentire nel migliore modo possibile il trasporto passivo sia portata a spalla e sia sfruttando le ruote.

La prossima descrizione, come da scaletta, sarà abbastanza breve e veloce e riguarderà i parafanghi e il cavalletto laterale.








Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 21, 2023, 01:39:40 pm
PARAFANGHI – CAVALLETTO CENTRALE

Riprendo la descrizione della Tilt 100 e saluto tutti gli appassionati delle bici pieghevoli che seguono il forum.

I parafanghi della Tilt 100 sono stati acquistati sul sito Decathlon.

La scelta è stata particolarmente azzeccata.

Si tratta di parafanghi molto ben fatti che seguono in maniera impeccabile la curvatura delle ruote.

La qualità della plastica mi è sembrata molto buona.

(https://i.postimg.cc/MpDTghSZ/parafango_per_bici_pieghevole_TILT_100.jpg)

(https://i.postimg.cc/V6PTQTQN/vista_5_parafango_posteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/Tw9yvpNH/vista_8_parafango_posteriore.jpg)

La Tilt 100 non viene venduta con il cavalletto centrale ma alla Decathlon è possibile acquistarlo separatamente.

(https://i.postimg.cc/Qx6WYT9d/cavalletto_Decathlon_per_pieghevole_con_ruote_da_20_pollici.jpg)

(https://i.postimg.cc/nLgz6HkZ/cavalletto_e_parafango_posteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/wjPPTnzz/vista_1_parafango_posteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/gjqYR8dY/vista_3_parafango_posteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/cCKqm3Qq/vista_2_parafango_posteriore.jpg)

Con le vibrazioni la vite che stringe il cavalletto laterale sulla piastra del telaio tende a svitarsi.

Unica accortezza da avere durante il montaggio è di mettere il liquido “LOCTITE 243” (frena filetto di colore blu) sulla filettatura della vite di fissaggio evidenziata con freccia rossa.

La piastra in dotazione al cavalletto, evidenziata con la freccia verde, sulla Tilt 100 non serve.

(https://i.postimg.cc/rwjsP9M4/cavalletto_laterale_bici_pieghevole.jpg)

(https://i.postimg.cc/L4fL06gV/Loctite_243_-_colore_blu.jpg)

(https://i.postimg.cc/nhCBphpd/vista_2_parafango_anteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/XJgnTnCx/vist_1_parafango_anteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/LXdTmgB8/vista_lato_destro_ruota_anteriore.jpg)

(https://i.postimg.cc/YS70kpLw/vista_lato_sinistro_ruota_posteriore.jpg)

Per oggi chiudiamo e Vi rimando alla prossima descrizione in scaletta che riguarderà il posizionamento al manubrio della borsa ORTLIEB .





Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Settembre 22, 2023, 09:22:46 pm
Un saluto a tutti gli appassionati di bici che seguono questo forum e questo post in particolare.

Il seguito riguardante il posizionamento al manubrio della borsa ORTLIEB è quasi pronto.

Nell’attesa, se gli amministratori e i moderatori me lo consentono mi preme parlare di sicurezza passiva e visibilità utilizzando le luci anche di giorno con l’applicazione pratica rivolta alla bici pieghevole Tilt 100.

Noto sempre più spesso, con mio rammarico, che un non trascurabile numero di utenti che guidano su strada (automobilisti, motociclisti e anche ciclisti) fanno un uso scorretto, improprio e pericoloso del telefonino.

Ieri, per esempio, ho visto la scena che ancora mi mancava: un ciclista in bici da corsa che in pieno traffico ed in mezzo alle macchine pedalando con la testa bassa rivolta perso i pedali con una mano “chattava” con il telefonino e con l’altra cercava di tenere il manubrio. Lo sguardo di costui per centinaia di metri è stato sullo schermo del telefonino e non sulla strada o sugli ostacoli che aveva davanti.

Mi astengo dal commentare le analoghe scene alle quali giornalmente assisto riguardanti gli automobilisti e i motociclisti in quanto il risultato in termini di pericolosità, strafottenza e inosservanza della normativa stradale è identico a quello dell’innanzi citato ciclista.

A me pedalare sulle nostre strade, memore di questi frequenti episodi, fa venire la pelle d’oca il solo pensiero che un “distratto” guidatore possa investirmi in pieno.

D'altronde il nostro pedalare su strada priva di ciclabile, per sport o per necessità lavorativa, sembra che stia per tramutarsi un atto di coraggio nel dire:

“Meno male, oggi sono tornato a casa incolume. E’ andata bene. Sono stato fortunato, speriamo di esserlo anche domani”.

L’uso indiscriminato del telefonino non rappresenta la principale infrazione.

Bisogna aggiungere quelli che si mettono alla guida sotto l’effetto di alcool o di stupefacenti e, purtroppo, nei confronti di questi scellerati non esistono rimedi. 

Nella aleatoria speranza di essere il più possibile visibile ed al sicuro, quando pedalo sulla mia pieghevole uso qualche accorgimento che male non fà.

Il primo accorgimento è quello di utilizzare sempre capi di abbigliamento ad alta visibilità e con inserti fluorescenti.

Il secondo accorgimento consiste nel posizionare sul retro della bici pieghevole una luce rossa veramente efficiente e visibile di giorno anche nelle giornate altamente soleggiate.

La scelta è caduta sul fanalino che rappresenta la regina di tutte le luci rosse posteriori, ovvero la LUPINE “Rotlicht” che io possiedo sia in versione con batteria standard che in versione con batteria maggiorata.
(https://i.postimg.cc/qMgcdJtX/lupine-fanale-posteriore-rotlicht_e__rotlicht_max.jpg)

(https://i.postimg.cc/tR36VMyk/vista_di_tre_quarti_posteriore_della_sella_e_tubo_reggisella.jpg)

Il fanalino che vedete sotto al Rotlicht è quello in dotazione alla Tilt 100 al momento dell’acquisto ma che di giorno tengo spento.

(https://i.postimg.cc/MKsmvFb4/vista_lato_destro_sella_e_tubo_reggisella.jpg)

La posizione del LUPINE Rotlicht è leggermente rivolta verso il basso per evitare di abbagliare e arrecare troppo disturbo a coloro che seguono.

Parlo di “abbagliare”.
Anche se l’utilizzo del Rotlicht avviene di giorno penso di non esagerare.

Le caratteristiche principali di questo fanalino fornite dalla LUPINE sono di tutto rispetto.

Troviamo un led di colore rosso “Cree XP-E2” con potenza impostabile fino a 2W per una luminosità massima pari a ben 160 lumen, corpo in alluminio e schermo frontale in policarbonato,  IP 68 (impermeabilità), IK 09 (resistenza agli urti).

La batteria è “proprietaria “ LUPINE ma essa è facilmente sostituibile e reperibile.
Cosa che dopo quasi tre anni di utilizzo sul Rotlicht standard ho già fatto.

Batteria maggiorata del LUPINE “Rotlicht Max”
(https://i.postimg.cc/kXTHfpxB/batteria_di_ricambio_per_LUPINE_Rotlicht_Max.jpg)

(https://i.postimg.cc/BQ18gXLy/lupine-fanale-posteriore-rotlicht-max.jpg)

In dotazione al fanalino vi è la striscia in gomma per agganciarlo al tubo reggisella
(https://i.postimg.cc/Vv8hVSsR/lupine-_fissaggio_fanale-posteriore-rotlicht-max.jpg)

Invece, la staffa per posizionare sottosella il fanalino si compra separatamente.

(https://i.postimg.cc/W1tGj9xF/1_-supporto_sella_per_luce_LUPINE_Rotlicht.jpg)

(https://i.postimg.cc/prbvV102/attacco_sottosella_LUPINE__Rotlicht.jpg)

(https://i.postimg.cc/MpkMqRLp/2_-supporto_sella_per_luce_LUPINE_Rotlicht.jpg)

La batteria è ricaricabile USB
(https://i.postimg.cc/NFdxkLKL/lupine-fanale-posteriore-_cavo_di_ricarica_rotlicht-max.jpg)

La Tilt 100 viene venduta senza fanalino anteriore ma con una specie di frontalino somigliante al vero e proprio fanalino (che la Decathlon vende separatamente).

Frontalino dotato di catarifrangente montato in primo equipaggiamento sulla Tilt 100
(https://i.postimg.cc/cCwsQNKg/adesivo_catarifrangente_anteriore_bici_pieghevole_TILT.jpg)

Il vero fanalino anteriore, che ho montato sulla Tilt 100  si può acquistare separatamente
(https://i.postimg.cc/RZSB0YBR/luce_anteriore_TILT_100.jpg)

Parte frontale della Tilt 100 senza fanalino
(https://i.postimg.cc/W44T5HY3/frontale_2_telaio_porta_fanalino.jpg)

(https://i.postimg.cc/kMLGBq1y/frontale_1_telaio_porta_fanalino.jpg)

Il funzionamento del fanalino vero e proprio avviene con tre batterie del tipo AAA
(https://i.postimg.cc/sxYB9L1X/fanalino_4_con_tre_batterie_ministilo.jpg)

Le viti in foto dotate di pomello non sono quelle in dotazione al faretto.

In dotazione al faretto ci sono delle viti a brugola che sono risultate difficili da inserire e togliere, soprattutto quella inferiore.

Ho preferito cambiarle con viti dotate di pomello che risultano immensamente più pratiche nello smontare e rimontare il faretto e nella sostituzione delle batterie.

Vite a brugola senza pomello
(https://i.postimg.cc/43GBZCRf/vite_a_brugola_su_fanalino_a_batterie_ministilo.jpg)

Vite con pomello
(https://i.postimg.cc/L6CJ2jdn/vite_con_pomello_sul_fanalino_con_batterie_ministilo.jpg)

(https://i.postimg.cc/qB2cJbQg/vite_con_pomello_e_vite_senza_su_fanalino_a_batterie.jpg)

(https://i.postimg.cc/h4z174ry/fanalino_2_con_tre_batterie_ministilo.jpg)

Dopo questa piccola divagazione che si discosta dagli argomenti principali del post vi dò appuntamento alla prossima descrizione prevista che riguarderà il posizionamento della borsa ORTLIEB al manubrio.





















Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: California Lilla - Settembre 23, 2023, 06:31:11 am
Molti istruttivo.
Mi associo a quanto esposto in fatto di sicurezza,  purtroppo molti non percepisco più la circolazione come un potenziale pericolo per se e per il nostro prossimo.
Ma a ben vedere penso si tratti dell'ormai dilagante egocentrismo.
Te lo dico dalla folle circolazione romana..
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 13, 2023, 09:11:08 am
-  POSIZIONAMENTO AL MANUBRIO BORSA ORTLIEB
-  PORTAPACCHI VARIO RACK E SUPPORTO KLICK FIX

Dopo diversi giorni di ponderata pausa torno a salutare tutti e riprendo la descrizione.

La borsa al manubrio da me scelta per la Tilt 100 è la ORTLIEB “Ultimate Six Classic” da 7 litri
(https://i.postimg.cc/1tXVtg4g/borsa-ORTLIEB-da-manubrio-Ultimate-Six-Classic-da-7-litri.jpg)

(https://i.postimg.cc/hjTb34mQ/1-_istruzioni_ORTLIEB.png)

Tra i possibili supporti al manubrio compatibili con la borsa, forniti dalla ORTLIEB, vi sono gli articoli E225 - E185 – E226 – E207.

Per il manubrio della Tilt 100 si possono scegliere solo l’ E225 e  l’ E185.

Ho scelto il supporto Ortlieb più semplice che è l’ E225 
(https://i.postimg.cc/dtVQVFbk/staffa_al_manubrio_ORTLIEB_porta_borsa.jpg)

(https://i.postimg.cc/prNssGKX/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB.png)

In un primo momento le istruzioni di montaggio del supporto al manubrio sembravano non adattarsi all’attacco manubrio della Tilt 100.

Seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo il filo di acciaio andrebbe avvolto tra l’attacco (cosiddetta “pipa”) ed il manubrio (figura 1).
(https://i.postimg.cc/tgMSxCT6/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB.png)

Il problema sorge dal momento che sulla Tilt 100 non abbiamo un attacco manubrio “a pipa” ma troviamo il manubrio che si inserisce su un attacco direttamente saldato in verticale al tubo di sterzo.
(https://i.postimg.cc/DZg910Hc/attacco_manubrio_DEDA.jpg)

Il montaggio del supporto “E225” sulla Tilt 100 si può fare avendo l’accortezza di avvolgere il cavetto d’acciaio nel seguente ordine con alcune varianti rispetto a quello evidenziato nel foglietto istruzioni:

FIGURA 4 (del foglietto istruzioni) : le sequenze  1 e 2 restano invariate;
(https://i.postimg.cc/nhMh102D/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB_-_figura_4.png)

FIGURA 5 :  nella sequenza 2  il cavo anziché da dietro la “pipa” va passato sul davanti;
(https://i.postimg.cc/C5mwGqf7/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB_-_figura_5a.png)

(https://i.postimg.cc/qR3pCS3G/vista_passaggio_cavo_di_acciaio_sul_davanti_attacco_manubrio.jpg)

FIGURA 5 : la sequenza 3 resta invariata;
(https://i.postimg.cc/mg0ByRhv/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB_-_figura_5b.png)

FIGURA 5 : nella sequenza 4 il cavo anziché farlo passare al di sopra della “pipa” va fatto passare sul retro dell’attacco manubrio;
(https://i.postimg.cc/Pf3GMhRS/istruzioni_montaggio_borsa_al_manubrio_ORTLIEB_-_figura_5c.png)

Vista posteriore (lato sella) del passaggio cavo in acciaio
(https://i.postimg.cc/Hs2d5QVF/vista_passaggio_cavo_di_acciaio_sul_retro_attacco_manubrio.jpg)

FIGURA 5 : la sequenza  5 e 6 resta invariata.

(https://i.postimg.cc/9QwsLCry/passaggio_cavo_di_acciaio_sul_retro_attacco_manubrio.jpg)

Con il serraggio delle viti che bloccano il cavo d’acciaio il supporto di aggancio della borsa ORTLIEB non oscilla e non ondeggia facendo rimanere la borsa molto stabile.

(https://i.postimg.cc/vB8JLKkn/vista_in_posizione_definitiva_attacco_borsa_ORTLIEB.jpg)

(https://i.postimg.cc/tT7rgG8B/vista_di_tre_quarti_anteriore_borsa_ORTLIEB.jpg)

(https://i.postimg.cc/HLp4VtDj/vista_anteriore_borsa_ORTLIEB.jpg)

Sul tubo orizzontale del telaio è stato posizionato l’ottimo borsello Decathlon nel quale si possono riporre i pedali e il kit anti foratura.

Questo borsello di dimensioni contenute rimane in posizione durante la marcia e non intralcia nelle fasi di chiusura.
(https://i.postimg.cc/Vk64g8km/vista_lato_destro_del_borsello_su_tubo_orizzontale.jpg)

(https://i.postimg.cc/kXZdrJZ7/2_-borsa-da-telaio-fb-100-15l-nera.jpg)

(https://i.postimg.cc/LhdK1vjn/borsa-da-telaio-fb-100-15l-nera.jpg)

Sul lato destro è possibile inserire l’utilissimo kit anti foratura
(https://i.postimg.cc/CMDvtpCR/kit_bis_anti_foratura.jpg)
1 – manometro portatile;
2 – toppe riparazione camera d’aria;
3 – camera d’aria;
4 – tubetto di mastice;
5 – leve smonta copertone;
6 – tela abrasiva.

(https://i.postimg.cc/PfDqBBy3/borsello_lato_kit_forature.jpg)

Sul lato sinistro si possono inserire i pedali
(https://i.postimg.cc/K8Gv342w/borsello_lato_porta_pedali.jpg)

Altri utenti del forum hanno già sperimentato l’installazione degli attacchi KlickFix che tra l’altro sono compatibili con gli attacchi Ortlieb e con le numerose borse, portapacchi e cestini ad essi dedicati.

Io ne ho seguito l’esempio e ho installato l’attacco a fascetta KlickFix  “CK 810” abbinato al portapacchi in alluminio “Vario Rack”.

Attacco con chiusura a fascetta KlickFix modello “CK 810”
(https://i.postimg.cc/Gh6hm8qP/attacco_2_KlickFix_-_con_fascetta.jpg)

(https://i.postimg.cc/d1qpgy0L/supporto_portapacchi_KlinkFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/jdqmMNF9/peso_suppporto_portapacchi_KlinckFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/dQWcP4rv/sopporto_2_portapacchi_KlinckFix.jpg)

Portapacchi “Vario Rack” porta borsa/zaino per inserimento su attacco KlickFix (oppure Ortlieb)
(https://i.postimg.cc/pVqJ4xqM/supporto_portaborsa_KlickFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/tJbTKDxF/portapacchi_2_Vario_Rack.jpg)

(https://i.postimg.cc/Wbr8642K/portapacchi_2_KlinckFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/v8pwXXnm/peso_portapacchi_KlinckFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/8CqB682D/zaino_1_su_portapacchi_KlickFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/sDDS1DM7/zaino_2_su_supporto_KlickFix.jpg)

Borsa Ortlieb su supporto Ortlieb
(https://i.postimg.cc/bv6s214h/borsa_Ortlieb_su_supporto_Ortlieb.jpg)

I supporti Ortlieb e KlicklFix sono compatibili.
La compatibilità tra i due supporti consente di  inserire la borsa Ortlieb sul supporto KlickFlix e viceversa.

Borsa Ortlieb su supporto KlickFix
(https://i.postimg.cc/brnJMWry/borsa_Ortlueb_con_supporto_KlickFix.jpg)

(https://i.postimg.cc/j2Dqf9P6/borsa_2_Ortlieb_su_supporto_KlickFix.jpg)

Portapacchi KlickFix su supporto Ortlieb
(https://i.postimg.cc/j5tYK1Mq/portapacchi_KlickFix_su_supporto_Ortlieb.jpg)

(https://i.postimg.cc/JnSr8xHp/zaino_3_su_supporto_Ortlieb.jpg)

Volendo all’anteriore e al posteriore si possono abbinare due “Vario Rack” oppure due borse Ortlieb .

Con questa sesta descrizione ci avviamo quasi alla fine.

La conclusione del post, come indicato all’inizio, sarà dedicata al trasporto passivo della Tilt 100 e alle foto d’insieme, sia da piegata che da aperta, dell’intera bici ma mi dilungherò un poco facendo delle considerazioni finali e su un doveroso approfondimento di alcune descrizioni tecniche.

Il post sarà abbastanza lungo ma con l’inserimento “passo-passo” di numerose foto sarà abbastanza scorrevole da leggere e (per gli appassionati dell’argomento) non risulterà troppo noioso.

Buone pedalate.























Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: Vittorio - Ottobre 13, 2023, 09:31:07 am
Interessante, complimenti, ma il supporto Klickfix sul tubo reggisella non ti ostacola nella piega?

Vittorio
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 13, 2023, 01:40:47 pm
Interessante, complimenti, ma il supporto Klickfix sul tubo reggisella non ti ostacola nella piega?

Vittorio

Le misure e il posizionamento di ogni accessorio installato è stato attentamente misurato e testato.

Il supporto KlickFix  modello “CK810”  installato sul tubo reggisella non solo non ostacola la piega della Tilt 100 ma nella fase di chiusura del telaio è addirittura possibile lasciare al suo posto anche il “Vario Rack” (senza borsa).

(https://i.postimg.cc/gjPHpk1G/adattatori_KlickFix.jpg)

Le operazioni di chiusura, per come sono stati disposti i pezzi, restano inalterate in quanto anche con il portapacchi “Vario Rack” non si va ad interferire con nessuna sporgenza.

(https://i.postimg.cc/BbzT5dyJ/portapacchi_1_VarioRack.jpg)

Saluti.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: Vittorio - Ottobre 13, 2023, 01:51:36 pm
Scusa, sono stato troppo generico, il mio dubbio era: non ti impedisce di abbassare completamente la sella?

Vittorio
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 13, 2023, 05:01:49 pm
Scusa, sono stato troppo generico, il mio dubbio era: non ti impedisce di abbassare completamente la sella?

Vittorio

Nella fase di assemblaggio lo scorrimento del tubo reggisella e il suo modo di interagire con i restanti pezzi è stato preso in considerazione ed è per questo che mi ero riservato di inserirne i particolari nell’ultima fase descrittiva.

Comunque, visto che il dettaglio inerente le misure del tubo reggisella non è passato inosservato ed apprezzando l’interessamento ti rispondo ben volentieri anticipando, con l’aiuto di alcune foto, alcuni aspetti della collocazione del tubo reggisella all’interno del telaio.

Il tubo reggisella ha una lunghezza di 57 cm.

La fascetta dell’attacco “CK810” è stata posizionata a circa 36 cm (partendo dalla parte bassa del tubo).
(https://i.postimg.cc/9M6tC465/foto_1_bis_tubo_reggisella.jpg)

Bisogna tenere in considerazione che il supporto “CK810” ha una protuberanza di appoggio al tubo di circa 4 cm
(https://i.postimg.cc/7ZZ7vM5J/foto_2_bis_tubo_reggisella.jpg)

La misura di riferimento del massimo innalzamento del tubo reggisella all’interno del telaio è di 15 cm, (oltre il quale non è consigliato alzate ulteriormente il tubo).
(https://i.postimg.cc/sx0zMrJr/foto_3_bis_tubo_reggisella.jpg)

In sostanza, nella fase di chiusura la misura utile per abbassare al massimo il tubo reggisella è pari a 17 cm   [(36-4) -15].
 
La Decathlon fornisce le misure della Tilt 100 da chiusa
(https://i.postimg.cc/fbGhPL14/dimensioni_bici_piegata_fold_100.jpg)

L’altezza massima dichiarata è di 78 cm

Come già detto, procedendo ad abbassare il tubo reggisella di 17 cm, fino a fare toccare il supporto “CK810” alla fascetta di serraggio del tubo, rientriamo nella misura massima dichiarata dalla Decathlon, anzi presumo che la Decathlon si sia tenuta un tantino larga nel dichiarare la misura di 78 cm in quanto io avendo misurato l’altezza massima della sella ho riscontrato 76 cm.

Saluti.

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gip - Ottobre 13, 2023, 05:50:21 pm
Scusa gialud ma c'è qualcosa che non torna nella tua descrizione, peraltro esauriente. Dall'immagine che pubblichi l'altezza della bici da piegata è 66 cm e non 78 cm. 78 cm è la lunghezza che non è interessata dall'abbassamento della sella. Mi par di capire che l'obiezione di Vittorio riguardasse l'altezza e non la lunghezza.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 13, 2023, 06:02:11 pm
Scusa gialud ma c'è qualcosa che non torna nella tua descrizione, peraltro esauriente. Dall'immagine che pubblichi l'altezza della bici da piegata è 66 cm e non 78 cm. 78 cm è la lunghezza che non è interessata dall'abbassamento della sella. Mi par di capire che l'obiezione di Vittorio riguardasse l'altezza e non la lunghezza.

Un mio vecchio docente quando sbagliava clamorosamente e non voleva palesemente ammettere lo sbaglio si giustidicava dicendo: 
"Grazie per avermelo fatto notare ma l'avevo fatto apposta per vedere se eravate attenti e mi seguivate nel ragionamento".
 
Ovviamente tale scusante non si addice al caso mio.

Tutto giusto quello che mi fai notare. Siamo fuori di circa 10 cm rispetto alla massima altezza dichiarata dalla Decathlon.

Comunque, come meglio potrò descrivere nel post finale, tale aumento di altezza non pregiudica l'inserimento della Tilt 100 nelle due borse di trasporto provate e l'inserimento nel piccolo bagagliaio della mia pandina.

Saluti.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: lelebass - Ottobre 16, 2023, 03:57:10 pm
Sulla Tern Verge avevo montato lo stesso attacco sul tubo sella, posizionato molto in alto, e non avevo problemi nè con la piega e neppure con il vario rack montato. Ovvero la dimensione da chiusa (diciamo relativamente compatta per la Verge) rimaneva la stessa e la posizione dell'aggancio era consona per montare il vario rack dietro la sella. Non mi ricordo di interferenze particolari con la posizione in sella. Credo quindi che volendo l'attacco si possa montare più in alto. Anche se questo crea maggiore stress per il tubo sella, che nella mia bici pieghevole del Decathlon è stato uno dei primi elementi a cedere.

Daniele
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 19, 2023, 12:32:41 pm
TRASPORTO PASSIVO - CONSIDERAZIONI FINALI 

Benvenuti nell’ultima fase descrittiva.

Ci occuperemo del trasporto passivo della Tilt 100  e di alcune considerazioni finali.

La Tilt 100 viene venduta con un solo punto predisposto per cercare di tenere in posizione la bici dopo che abbiamo fatto le operazioni di piega.

(https://i.postimg.cc/Gp5Nn9n0/sistema_bloccaggio_telaio_TILT_100.jpg)

Si tratta di uno scomodissimo, grezzo e totalmente inefficace sistema di chiusura con una specie di forma a perno il quale si va a conficcare (ma la maggior parte delle volte non ci riesce) in una piccola cassettina metallica che nelle intenzioni del fabbricante dovrebbe tenere aderente la ruota anteriore al carro posteriore.

Se proviamo a spingere la Tilt 100 con questo unico sistema di chiusura la bici si apre quasi immediatamente, il telaio va per i fatti suoi e il manubrio penzola dove gli pare.

Si poteva cercare di migliorare sostituendo la chiusura a perno con un innesto a magnete ma non avremmo risolto granchè in quanto la trasportabilità della bici sarebbe rimasta inefficace al 70% .

(https://i.postimg.cc/7ZrHxkf5/chiusura_con_innesto_a_magnete.jpg)

Per avere un vero trasporto passivo si doveva necessariamente escogitare qualcosa di diverso in grado di tenere le ruote parallele tra esse durante la spinta della bici, di tenere il manubrio aderente alla ruota anteriore e di tenere il primo pezzo del telaio(manubrio e ruota anteriore) ben attaccato al secondo pezzo (tubo reggisella e ruota posteriore).

Il sistema di bloccaggio che ha raggiunto il 100% dell’efficienza è costituito da semplici fibbie a sgancio rapido e strisce in nylon opportunamente posizionate nei punti strategici.

Il materiale occorrente di facile reperibilità è il seguente:
(https://i.postimg.cc/RCpZNL1K/materiale_bis_occorrente_creazione_sistema_di_chiusura.jpg)

1.   Striscia in nylon
2.   Fibbie in plastica a sgancio rapido
3.   Filo in nylon e ago
4.   Forbici

(https://i.postimg.cc/tCj6MLpz/fibbia_2_bis_casco.jpg)
Prelevare una efficientissima fibbia a sgancio rapito da un vecchio casco da motociclista o, in alternativa, utilizzare una più comune fibbia di media grandezza.

(https://i.postimg.cc/wM8dV5Kw/fibbia_alternativa_di_chiusura.jpg)

Acquistate un cinghietto per gabbiette fermapiedi (al Decathlon vengono venduti a coppia)
(https://i.postimg.cc/7hy4q1Zp/cinghietti_bis_per_gabbiette_fermapiedi.jpg)

Prima di continuare Vi elenco una serie di “se” che potrebbero farVi desistere:

se…… non avete dimestichezza nel fare cuciture tramite ago e robusto filo di nylon;

se…… il sistema di bloccaggio con fibbie e strisce non Vi piace a priori;

se……. il sistema di bloccaggio Vi sembra troppo laborioso e complicato;

se…… non avete il necessario tempo e la pazienza per realizzarlo;

se……. pensate che nel chiudere la bici con questo sistema potete impiegare troppo tempo;
 
allora potete saltare le fasi che seguono e passare alle considerazioni finali.

Se, invece, non avete problemi con i “se…..” (scusate il giro di parole) allora continuate a leggere.

I punti strategici nei quali sono stati cuciti in maniera permanente le strisce di nylon con le relative fibbie sono:

Il tubo reggisella (fibbia maschio)
(https://i.postimg.cc/QCcRKmXt/fibbia_maschio_di_aggancio_telaio_al_tubo_reggisella.jpg)

(https://i.postimg.cc/2SdkcSCz/fibbia_maschio_chiusura_su_tubo_reggisella.jpg)

Il tubo sulla serie di sterzo (fibbia lato femmina)
(https://i.postimg.cc/wvfnfStx/fibbia_femmina_chiusura_su_tubo_manubrio.jpg)

(https://i.postimg.cc/FHJQknk2/fibbia_2_chiusura_tubi_reggisella-_serie_di_sterzo.jpg)
E’  questa fibbia che tiene ben saldo il primo pezzo del telaio al secondo.

Il fodero sinistro della forcella
(https://i.postimg.cc/ZK1VqTtz/fibbia_di_chiusura_fodero_sinistro.jpg)
Durante la marcia chiudere la fibbia

(https://i.postimg.cc/kgKqpXFj/fibbia_chiusura_ruota_anteriore.jpg)
E’ questa fibbia che tiene ben unite le due ruote. Impossibile lo sgancio accidentale.

Il fodero destro della forcella
(https://i.postimg.cc/25Gqg6jd/fibbia_chiusura_manubrio-fodero_destro_forcella.jpg)
E’ questa fibbia che impedisce al manubrio di muoversi.

Durante la marcia chiudere la fibbia la quale opportunamente posizionata parallela alla ruota non interferirà con i raggi.
(https://i.postimg.cc/LXdTmgB8/vista_lato_destro_ruota_anteriore.jpg)

Il  lato sinistro del manubrio.
(https://i.postimg.cc/Y232tVQR/fibbia_2_chiusura_manubrio-telaio.jpg)

(https://i.postimg.cc/Z5D2HPp6/fibbia_chiusura_7_manubrio-telaio.jpg)

La fibbia che tiene insieme il manubrio (lato sinistro – campanello)  ed il telaio va fatta passare sotto al borsello.

E’ questa fibbia che svolge il compito principale di tenere, durante la spinta,  parallele le ruote a bici chiusa.

Restando nell’ambito della trasportabilità ho notato che sulla Tilt 100 vi è un semi-invisibile ingombro laterale al quale non si presta quasi attenzione.

Si tratta dell’ingombro creato dai fili al manubrio che durante il trasporto possono impigliarsi e causare strattonamenti non desiderati.
(https://i.postimg.cc/8sQBc9V1/bici_piegata_TILT_100_con_evidenziati_i_fili_sporgenti.jpg)

Con un manicotto si incapsulano i fili.
(https://i.postimg.cc/XJy3Sj91/manicotto_1_raccoglifilo_(2).jpg)

Il manicotto si chiude con strisce interne di velcro.
(https://i.postimg.cc/SKtqvZtr/manicotto_3_raccoglifilo.jpg)

(https://i.postimg.cc/CLpkzJLd/manicotto_2_raccoglifilo.jpg)

Al manicotto bisogna cucire le strisce con la fibbia a sgancio rapido.
(https://i.postimg.cc/W3sGJCz8/fibbia_chiusura_manicotto_compatta_fili.jpg)

(https://i.postimg.cc/cHZ23Yb4/fibbia_2_raggruppamento_fili_al_manubrio.jpg)

(https://i.postimg.cc/hGR5FTgb/fibbia_3_raggruppamento_fili_al_manubrio_(2).jpg)

Il manicotto viene tenuto in posizione facendo passare la fibbia a sgancio rapido dietro il tubo manubrio (all’altezza della fibbia del casco da motociclista) e i fili restano aderenti al tubo manubrio.
(https://i.postimg.cc/zGBmWCxY/manicotto_5_compatta_filo.jpg)

I fili incapsulati nel manicotto rimarranno aderenti al tubo manubrio.
(https://i.postimg.cc/N05pp5wV/manicotto_1_raccogli_fili.jpg)

(https://i.postimg.cc/qMnfGBTj/manicotto_3_compatta_filo_(2).jpg)

Oltre ad avere compattato la larghezza dei fili si nota che la larghezza  grazie al fatto che le fibbie fanno rimanere in ogni condizione di spinta le ruote parallele e ravvicinate è di circa 42 cm, comprensiva anche della sporgenza del carterino proteggi cambio e dell’attacco al manubrio Ortlieb.

(https://i.postimg.cc/N0ZPwNPx/bici_chiusa_vista_posteriore.jpg)

Come giustamente mi è stato fatto notare l’altezza complessiva della bici chiusa in descrizione Decathlon è di 66 cm ma dopo l’installazione del supporto KlickFix  l’altezza da terra della sella si è attestata a circa 76 cm.
(https://i.postimg.cc/wM83KppQ/altezza_piegata_2.jpg)

(https://i.postimg.cc/5ygJPdN0/altezza_piegata_3.jpg)

Si potrebbe spostare più in alto la fascetta del KlickFix “CK 810” in modo da ripristinare l’altezza minima ottenibile pari a 66 cm.

(https://i.postimg.cc/yNCZ4cyZ/bici_intera_2.jpg)

Io non alzerò ulteriormente la fascetta del “CK 810” (e per precauzione non fatelo nenche Voi) sia per evitare la criticità di un possibile maggiore stress del tubo reggisella e sia per non andare a coprire con il telaietto “Vario Rack” la luce posteriore Lupine “Rotlicht”.

(https://i.postimg.cc/Y0gT37P5/posizione_del_Rotlicht_rispetto_al_portapacchi.jpg)

In ogni caso, il  portapacchi “Vario Rack” non va sovraccaricato con un peso maggiore di quello consigliato dal produttore.

Anche con l’altezza da terra a 76 cm la Tilt 100 può essere inserita comodamente in una robustissima borsa di trasporto con manici e cuciture pensate per sostenere il peso delle pieghevoli.

(https://i.postimg.cc/x86rvvtN/bici_chiusa_1_insaccata.jpg)

(https://i.postimg.cc/0ypfhk1c/bici_chiusa_2_insaccata.jpg)

(https://i.postimg.cc/nVSQ2CMq/borsa_LAMAKI_-_totalmente_ripiegata-_per_bici_pieghevole.jpg)

(https://i.postimg.cc/4dBwBshn/borsa_LAMAKI_ripiegata_per_pieghevole_da_20_pollici.jpg)

(https://i.postimg.cc/GtnYFfX9/borsa_portata_a_spalla_bici_pieghevole_da_20_pollici_-LAMAKI.jpg)

(https://i.postimg.cc/0jRbwJVs/borsa_1_Lamaki_(2).jpg)

(https://i.postimg.cc/PrN55yXw/borsa_2_Lamaki_(2).jpg)

In alternativa, se non vogliamo portarci appresso i  1.197 grammi della borsa chiusa possiamo optare per la più leggera custodia aperta della Decathlon
(https://i.postimg.cc/Qx1bBQxf/custodia_di_protezione_bici_pieghevole_TILT_100.jpg)

(https://i.postimg.cc/7ZtLTMrp/peso_della_custodia_Decathlon.jpg)

E’ possibile usare la custodia Decathlon e portare a spalla con apposita cinghia la Tilt 100.
In prossimità del V-Brake posteriore ho cucito un gancio a mezzaluna che funge da attacco per la cinghia a tracolla
(https://i.postimg.cc/WbbVCRSb/asola_per_attacco_cinghia_di_trasporto_a_spalla.jpg)

(https://i.postimg.cc/BQ2nd6M8/fibbia_a_mezzaluna_per_attaccare_la_cinghia_di_trasporto_a_spalla.jpg)

(https://i.postimg.cc/5t3N7R96/chianghia_1_di_trasporto_a_spalla.jpg)

(https://i.postimg.cc/dt1HLkZX/custodia_2_copribici_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/LsM3Bnhm/custodia_3_copribici_Decathlon.jpg)

(https://i.postimg.cc/L6NcWFjd/custodia_1_copribici_Decathlon.jpg)

            CONSIDERAZIONI FINALI

In queste sette fasi descrittive ho voluto che i pezzi sostituiti avessero le caratteristiche di robustezza, affidabilità e una buona qualità.

Non è stata elencata la specifica attrezzatura necessaria al montaggio dei nuovi elementi ed allo smontaggio dei vecchi.

Vorrei mettere in risalto solo una parte delle accortezze tecniche che hanno portato ad avere una bici pieghevole perfettamente fluida nel funzionamento e dal punto di vista meccanico assemblata in modo corretto oltre che, si spera, resa il più affidabile possibile grazie all’esame quasi maniacale di ogni minimo particolare.

Nell’ intraprendere i lavori di assemblaggio dei nuovi pezzi è stato necessario procedere alla creazione, su mia personale interpretazione, di un nuovo centra-ruote con caratteristiche adatte a ospitare i cerchi ruota da 16/20 pollici.

Di solito quasi tutti i normali centra ruote in commercio hanno misure che non consentono di raggiungere i bordi (piste per i pattini freno) dei cerchi più piccoli da 16/20 pollici .

Forse ci riesce, ma non l’ho mai avuto e non ne sono sicuro, il costoso centra ruote della Park Tool  “TS-2.3” e pochi altri dalla forma similare.

Io non posso elencarli tutti, ammesso che ve ne siano, in quanto ho sempre usato i centra ruote da me auto-costruiti che potrete vedere nelle foto seguenti.

Park Tool “TS-2.3”
(https://i.postimg.cc/Y05NM58x/centra_ruote_Park_Tool_TS-2.3.jpg)

Di seguito è visualizzato uno tra i più diffusi modelli di centra-ruote di cui ho ricreato le dimensioni auto-costruendolo,  ma che non consente di lavorare sui piccoli cerchi da 16/20 pollici
(https://i.postimg.cc/JnrTfFPZ/centraruote_12_normalmente_in_commercio.jpg)

(https://i.postimg.cc/q7hnzxqS/centraruote_14_normalmente_in_commercio.jpg)

(https://i.postimg.cc/MKNy7LBt/centraruote_5_bis_normalmente_in_commercio.jpg)

(https://i.postimg.cc/qR4ctCKT/centraruote_3_bis_normalmente_in_commercio.jpg)

Di seguito inserisco le foto del centra-ruote da me creato ex-novo nella mia officina ciclistica.

Ogni pezzo è stato sagomato e piegato con le giuste misure per ospitare i cerchi da 16/20 pollici (oltre ovviamente alle comuni ruote da 24/26/28 pollici) .

Tutti gli snodi consentono ai braccetti laterali ad “U” di raggiungere e di svolgere agevolmente il  lavoro sui piccoli cerchi da 16/20 pollici.

(https://i.postimg.cc/QMmtNBkw/centraruote_9_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/kGBdmGfQ/centraruote_4_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/15Dy5nyB/centraruote_4_bis_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/RhkCpw46/centraruote_10_bis_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/7YzZGtng/centraruote_11_bis_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/YqPQkPqY/centraruote_5_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/R07t7V1L/centraruote_6_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/pr4yNgYd/centraruote_7_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/nh8M3fhR/centraruote_8_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/1XC5GbYH/centraruote_1_autocostruito.jpg)

(https://i.postimg.cc/SQTyvFDL/centraruote_2_autocostruito.jpg)

Mi sono avvalso di un inedito foglio di calcolo in formato “Excel” per la determinazione della lunghezza dei raggi da me creato molti anni fa al fine di consentire la precisa costruzione delle ruote, ma questa è un'altra storia e forse ne parlerò in in apposito topic.

Ho creato un particolare adattatore da inserire nell’attrezzo ad arco della Campagnolo per consentire allo stesso di effettuare la campanatura delle ruote da 16/20 pollici;

Le dimensioni dell’attrezzo ad arco della CAMPAGNOLO per la campanatura delle ruote sono troppo grandi e non consentono il posizionamento sui cerchi da 16/20 pollici

(https://i.postimg.cc/d3cBjSpz/attrezzo_5_bis_CAMPAGNOLO_senza_modifica.jpg)

(https://i.postimg.cc/3NkLtvxv/attrezzo_1_bis_CAMPAGNOLO_senza_modifica.jpg)

(https://i.postimg.cc/qq6LsH1c/attrezzo_2__bis_CAMPAGNOLO_senza__modifica.jpg)

Pertanto, si è resa necessaria una modifica e/o variante per potere inserire correttamente l’arco sul cerchio da 20 pollici

Ho creato uno spessore fresando un bullone.

Il bullone va inserito tra la parte centrale dell’arco CAMPAGNOLO e l’asse cavo del mozzo ruota.
(https://i.postimg.cc/zGB7JWrH/bullone_1_bis_raccordo_centrale_attrezzo_CAMPAGNOLO.jpg)

(https://i.postimg.cc/vT0njqDq/bullone_2_raccordo_centrale_attrezzo_CAMPAGNOLO.jpg)

(https://i.postimg.cc/hjbZJB3X/bullone_3_di_raccordo_centrale_attrezzo_CAMPAGNOLO.jpg)

Ai lati dell’arco bisogna inserire delle piattine di prolungamento (tenute con fascette in plastica da elettricista)  verso la parte interna per consentire all’attrezzo CAMPAGNOLO di appoggiarsi sul canale del cerchio da 20 pollici.

(https://i.postimg.cc/SRxdfLxf/piattina_prolungamento_attrezzo_CAMPAGNOLO.jpg)

(https://i.postimg.cc/sxLYxHyB/prolunga_1_bis_arco_campanatura__CAMPAGNOLO.jpg)

(https://i.postimg.cc/CMnH6Y4k/prolunga_2_arco_campanatura_CAMPAGNOLO.jpg)

(https://i.postimg.cc/506WLjLX/attrezzo_bis_CAMPAGNOLO_con_modifiche.jpg)

Si è resa necessaria  la modifica della lunghezza delle viti di tenuta sulla scatola del movimento centrale del cavalletto di appoggio al suolo del telaio.

Il cavalletto di appoggio a terra del telaio è tenuto in posizione da due viti filettate sulla scatola del movimento centrale
(https://i.postimg.cc/7ZN5P5NR/cavalletto_di_appoggio_per_telaio_bici_TILT_100.jpg)

Le viti che fissano questo cavalletto sporgono all’interno della scatola di circa tre millimetri.
(https://i.postimg.cc/SNVKwJfN/cavalletto_2_bis_di_appoggio_telaio.jpg)

Questa sporgenza non crea ostacolo all’inserimento del sottile asse del movimento centrale di primo equipaggiamento ma non consente l’inserimento di un asse a cartuccia.

Il problema è stato risolto rimuovendo le viti del cavalletto ed accorciandole di due millimetri per consentire l’inserimento dell’asse a cartuccia.

Si è reso necessario l’allineamento con l’apposito specifico strumento del forcellino del cambio poiché in quel punto il telaio forse aveva preso qualche colpo anomalo.

Al momento del montaggio del deragliatore posteriore la gabbia non risultava parallela alla ruota.

La causa è stata individuata nel forcellino posteriore del telaio che risultava leggermente piegato.

Questa bici, pur avendo il forcellino predisposto per l’inserimento del cambio, è stata commercializzata senza.

Presumo che per tale motivo prima della vendita sia stata immagazzinata senza curarsi troppo di eventuali urti al forcellino che è risultato leggermente piegato.

Niente di grave.

Sulla Tilt 100 siamo avvantaggiati dall’avere il telaio in acciaio e  abbiamo un certo margine di manovra per ripristinare il corretto allineamento del forcellino con l’apposito strumento.
(https://i.postimg.cc/d1KV92Qh/attrezzo_allineamento_forcellino_del_cambio.jpg)

Forse ai meno addentrati nella meccanica ciclistica il montaggio e lo smontaggio potrà sembrare una banale cosa da niente.

Vi assicuro che non è così.

E’ ovvio che dal punto di vista della difficoltà non stiamo assemblando un macchinario particolarmente complesso ma sicuramente non bastano poche conoscenze teoriche come non bastano un martello, uno scalpello ed un giravite per potere effettuare il montaggio e la manutenzione della bici, soprattutto di quelle pieghevoli che agli occhi dei meno esperti possono sembrare dei giocattolini ma che in realtà sono ben più complicate e complesse delle bici tradizionali.

E’ stato proprio l’avere assaporato questa maggiore complessità meccanica, insita alle pieghevoli, a farmi avvicinare ad esse dopo avere trascorso un trentennio ad assemblare,  fare la manutenzione e rimettere a nuovo a volte con minuziosi e profondi restauri le bici da corsa.

Saluto tutti quelli che hanno pazientemente seguito queste sette fasi descrittive.

Spero che per Voi visualizzare questo topic sia stato un piacere come lo è stato per me.

A fine lavori il risultato che si voleva ottenere era pure quello di avere una bici pieghevole sobria e funzionale.

Da questo punto di partenza che fin da subito si è rivelato essere economico, scadente, inaffidabile e poco duraturo
(https://i.postimg.cc/NMZP8Nwn/bici_pieghevole_fold-100-nera.jpg)

siano arrivati a questo risultato, con buona pace per il portafoglio ma con la consapevolezza di essere stato appagato da immensa soddisfazione.
(https://i.postimg.cc/hGmLZPWW/vista_lato_destro_TILT_100.jpg)

(https://i.postimg.cc/x15DJYFQ/vista_laterale_sinistra_TILT_100.jpg)

(https://i.postimg.cc/W36mfXRz/bici_intera_1.jpg)

(https://i.postimg.cc/zfD0ZsjW/bici_intera_10.jpg)

(https://i.postimg.cc/L6rT5qVH/bici_intera_8.jpg)

(https://i.postimg.cc/x8BKX7Ms/bici_intera_9.jpg)

(https://i.postimg.cc/BnjnYbW1/bici_intera_12.jpg)

(https://i.postimg.cc/ZRR73GvZ/bici_intera_15.jpg)

(https://i.postimg.cc/qqrGwWzz/bici_intera_16.jpg)

(https://i.postimg.cc/RVKW4qp5/bici_intera_18.jpg)

(https://i.postimg.cc/mDmQ3hf6/bici_intera_19.jpg)

(https://i.postimg.cc/T3bp21kv/bici_intera_17.jpg)

(https://i.postimg.cc/qMjKjKdG/piegata_1.jpg)

(https://i.postimg.cc/2jvRQdhP/piegata_2.jpg)

Penso di non avere tralasciato nulla.

Se ci saranno eventuali domande potremo cercare di arricchire il topic.






Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 22, 2023, 02:40:11 pm
Buona giornata a tutti.

Pensavo di concludere qualche giorno fa con la descrizione della Tilt 100 ma non avendo ricevuto finora alcuna critica sugli argomenti descritti (per la verità non ci sono stati neanche apprezzamenti) avrei intenzione di restare nel tema riconducibile alla trasportabilità della Tilt 100 , quasi un prolungamento della settima fase descrittiva.

Spero che ai lettori del forum non dispiacerà.

Ultimamente sono stato colpito da “virtuosa ispirazione ciclistica” dedicata alla Tilt 100 ma che può essere applicata anche alle altre bici pieghevoli.

Era da tempo che ci stavo pensando.

Si tratta del migliore posto da scegliere per il posizionamento dei pedali rimovibili.

Secondo il mio personale parere, su di una bici pieghevole durante il trasporto i pedali sono una parte che crea ingombro e fastidio.

Se sono del tipo rimovibile il problema sembra essere risolto ma in realtà resta il problema di trovare il posto giusto per riporli da smontati.

Durante il trasporto passivo non possiamo permetterci di perderne qualcuno e tanto meno di non averli a portata di mano per il veloce inserimento nelle pedivelle.

Quindi i requisiti essenziali riguardanti i pedali rimovibili sono la pronta reperibilità e il sicuro alloggiamento.

Il borsello che ho installato sulla Tilt 100 risponde a questi due requisiti ma pur essendone soddisfatto non mi bastava.

(https://i.postimg.cc/Bn6rZ7qg/pedali_27.jpg)

(https://i.postimg.cc/1zLhj01K/pedali_26.jpg)

(https://i.postimg.cc/VstLm676/pedali_25.jpg)

Qualcosa mi diceva che dovevo escogitare qualcosa di diverso e, fermo restando i due requisiti citati, doveva essere un sistema inedito e mai sperimentato.

Che io ricordi, scrutando i vari forum ciclistici e i topic di numerosi appassionati nel settore non mi sono mai imbattuto nell’argomento o che la  soluzione tecnica in argomento sia stata proposta da qualcuno.

Inoltre, il materiale da utilizzare per il progetto di posizionamento dei pedali rimovibili doveva essere semplice, ridotto al massimo ed avere le caratteristiche di estrema semplicità e  compattezza.   

Con un pizzico di “ciclistico orgoglio” permettetemi fin da ora di asserire che ci sono riuscito.

Comunque, spero che potrete essere Voi a decretare la validità del sistema adottato.

Prossimamente, se l’argomento interessa a qualcuno, potrei renderne pubblica la soluzione, non dilungandomi con molte parole.

Le parole saranno in gran parte sostituite da numerose foto che meglio di qualunque descrizione potranno rendere l’idea del lavoro svolto.

Buone pedalate.


Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: Vittorio - Ottobre 22, 2023, 04:19:09 pm
Interessante, attendiamo fiduciosi
Vittorio
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: lelebass - Ottobre 23, 2023, 07:27:07 am
Sono interessato anche io alla soluzione per i pedali. Complimenti per le competenze in ambito di costruzione cicli, un commento però mi sento di farlo. Ma non ti conveniva partire dal solo telaio di una pieghevole, anche usata? Alla fine della Tilt è rimasto solo il telaio, o mi sbaglio? Tanto valeva prendere un telaio ed aggiungere il resto. E per convenienza qui non parlo di economicità ma di convenienza dal punto di vista tecnico. Comunque complimenti ancora.

Ciao,
Daniele
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gip - Ottobre 23, 2023, 09:17:25 am
Citazione
Che io ricordi, scrutando i vari forum ciclistici e i topic di numerosi appassionati nel settore non mi sono mai imbattuto nell’argomento o che la  soluzione tecnica in argomento sia stata proposta da qualcuno.

In realtà gialud qualcosa sull'argomento è stato detto anche qui sul forum. A suo tempo avevo sostituito i pedali di entrambe le mie bici con dei rimovibili e mi si era presentato il problema di dove metterli a bici piegata. Dopo un tentativo di soluzione autocostruita:

(https://i.postimg.cc/k2gCwztW/ped2.jpg) (https://postimages.org/)

che in fondo funzionava, nelle mie ricerche avevo poi trovato questo housing fatto apposta:
 
(https://i.postimg.cc/ZvnPwTZ1/P1080571-2.jpg) (https://postimg.cc/ZvnPwTZ1)

(https://i.postimg.cc/QHXVG6Td/Whats-App-Image-2023-10-23-at-08-44-21.jpg) (https://postimg.cc/QHXVG6Td)

Trovi la descrizione qui: https://www.bicipieghevoli.net/index.php/topic,1021.30.html (https://www.bicipieghevoli.net/index.php/topic,1021.30.html)

Vanno fatte comunque notare un paio di cose. La prima è che l'aggancio descritto vale solo per pedali con attacco MKS. Non si adatta ai pedali con attacco Wellgo. Non ti saprei dire per i Litepro. Trattandosi poi di materiale risalente a sette anni fa non so se sia ancora in vendita. Io l'avevo trovato su eBay.
La seconda è che sulle bici pieghevoli che conosco è sufficiente rendere rimovibile solo un pedale, quello lato opposto alla ruota anteriore una volta piegata. Sull'altro lato infatti la ruota anteriore 'copre' la sporgenza del pedale e rende inutile il rimuoverlo perché non si avrebbe una riduzione di ingombro. In realtà sto parlando delle mie esperienze con Brompton e Atala. Sulla tua Tilt non so come siano le cose. Personalmente li trovo comodi da usare e non ho la necessità di usare borselli.

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 23, 2023, 11:23:17 am
Citazione
In realtà gialud qualcosa sull'argomento è stato detto anche qui sul forum. A suo tempo avevo sostituito i pedali di entrambe le mie bici con dei rimovibili e mi si era presentato il problema di dove metterli a bici piegata. Dopo un tentativo di soluzione autocostruita:

Si, avevo già visualizzato il topic al quale fai riferimento più altri ad essi correlati e sapevo che già qualcosa molti anni fa era stato realizzato su questo forum.

Mi pare di ricordare che all’epoca, si parlava soprattutto di Brompton e la collocazione dei pedali indicata in questo forum si riferiva ad una soluzione che ne limitava la fattibilità solo a questo numero ristretto di telai.

Quando asserisco che la soluzione che io posterò non è mai stata descritta da qualcuno intendo affermare sia che essa non è stata proposta universalmente per tutte le pieghevoli e sia che non è stata collocata in una posizione tale da essere adottata per tutte le bici.

Dopo queste affermazioni metto le mani avanti in quanto, non avendola, non ho potuto materialmente verificare il sistema su una Brompton ma secondo me in linea di principio, con l’adattatore giusto (se esiste), dovrebbe funzionare anche su questa specifica marca.

Saluti

Giacomo.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gip - Ottobre 23, 2023, 11:48:19 am
E' vero che il post citato riguardava la Brompton, ma possono essere montati su qualsiasi bici purché si trovi un punto di fissaggio. Qui lo vedi sulla mia Atala:

(https://i.postimg.cc/kVSJYGyS/IMG-0944-FILEminimizer.jpg) (https://postimg.cc/kVSJYGyS)

Esistono poi tipi doppi da installare sotto la sella:


(https://i.postimg.cc/xcPbgxdQ/s-l1.jpg) (https://postimg.cc/xcPbgxdQ)

e singoli:

(https://i.postimg.cc/MfqpQwVQ/s-l1600.jpg) (https://postimg.cc/MfqpQwVQ)

Dal costo di pochi euro.
Restiamo in attesa delle tue novità.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 23, 2023, 01:32:07 pm
Un saluto a tutti.

Ci ritroviamo per seguire alcuni passaggi dedicati alla creazione di un supporto per riporre i pedali rimovibili.

Per realizzare quello che ci siamo prefissati non serve molto e soprattutto servono cose semplici.

Tutte le cose semplici si dimostrano essere le più efficaci.

Alla fine di certi lavori ci si rende conto che la semplice soluzione era sotto gli occhi di tutti ma che nessuno l’aveva vista ed intuita.

A volte ripenso alle cose semplici che sono state intuite da alcuni e che hanno generato macchinari in grado di cambiare la storia.

E’ il caso dei fratelli Wright.

Iniziarono la loro carriera lavorativa riparando biciclette non avendo nessuna cognizione di cosa rappresentasse il volo.

Successivamente si dedicarono a produrre le bici in proprio.

Come la leggenda narra, forse la manualità acquisita nel costruire i telai delle biciclette li agevolò nella costruzione del velivolo (almeno nella parte relativa al telaio) che si staccò da terra compiendo un primo abbozzo di volo controllato (e non planato), atterrando senza grossi danni strutturali e soprattutto senza ferire il pilota.

Di certo, alla base di tutto ebbero la notevole intuizione che la forma delle ali doveva essere tale da generare una “portanza” in modo che la spinta che l’aria generava dal basso verso l’alto sulle ali consentisse al loro velivolo di staccarsi da terra e lo facesse rimanere in volo.

I fratelli Wright intuirono una cosa semplice, ovvero collocare le ali nel modo più corretto sul telaio e dare ad esse una certa forma.

In teoria la soluzione di concetto basilare era alla portata di tutti ma alla quale, prima di loro, nessuno ci era arrivato e ci aveva pensato.

Faccio questo esempio introduttivo in quanto io ho sempre sospettato che i meccanici di bici, ovvero quelli che svolgono l’attività per professione e quelli che lo fanno perché motivati da innata passione, sono tipi strani ma che qualche volta realizzano cose interessanti.

Comunque, quello che serve a noi in questo topic non è volare ma di restare umilmente con i piedi per terra.

Dobbiamo realizzare una piccola staffa (esattamente come quella in foto) e comprare gli adattatori per inserire i pedali rimovibili.

Gli adattatori non hanno la filettatura per essere inseriti nelle pedivelle.

Al posto della filettatura hanno un piccolo buco per il passaggio di una vite.

(https://i.postimg.cc/g2cyFvk3/pedali_1.jpg)

(https://i.postimg.cc/fL7kRr8y/pedali_2.jpg)

(https://i.postimg.cc/Pqjj5r9b/pedali_4.jpg)

(https://i.postimg.cc/7PcjLZTC/pedali_5.jpg)

(https://i.postimg.cc/jjZFYxbS/pedali_6.jpg)

(https://i.postimg.cc/26PpgkQB/pedali_7.jpg)

(https://i.postimg.cc/mkxq8d4Y/pedali_8.jpg)

(https://i.postimg.cc/BZcNrZB9/pedali_9.jpg)

(https://i.postimg.cc/FFB1s3Zj/pedali_10.jpg)

(https://i.postimg.cc/RFq9jp22/pedali_11.jpg)

(https://i.postimg.cc/VN0Pg0Mc/pedali_12.jpg)

La piccola staffa va inserita in modo preciso tra i tondini del telaietto anteriore della sella e fissata con sottili fascette da elettricista. Inutile dire che essa rimanendo ampiamente all’interno dello scafo della sella non ostacola in nessun modo la pedalata.
Il fissaggio è solido.
(https://i.postimg.cc/G35JwBTf/pedali_16.jpg)

(https://i.postimg.cc/gjXhkDLT/pedali_17.jpg)

(https://i.postimg.cc/26CT6PCX/pedali_14.jpg)

(https://i.postimg.cc/J4zgKBVd/pedali_13.jpg)

(https://i.postimg.cc/sgkVZCHm/pedali_19.jpg)

(https://i.postimg.cc/kg3ckYSJ/pedali_23.jpg)

(https://i.postimg.cc/ZqvxVpcZ/pedali_22_(1).jpg)

(https://i.postimg.cc/XYwPQM7Q/pedali_20.jpg)

(https://i.postimg.cc/K8xXXcWd/pedali_21.jpg)

(https://i.postimg.cc/7hPk3Hkv/pedali18.jpg)

(https://i.postimg.cc/Qx5B4SLf/pedali_24.jpg)

(https://i.postimg.cc/gkfVrnpT/pedali_28.jpg)

(https://i.postimg.cc/2jWvMChd/pedali_29.jpg)

Grazie per l’attenzione e a risentirci.

Giacomo.

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: Vittorio - Ottobre 23, 2023, 05:43:02 pm
Ottima idea la posizione sotto la sella, anche se le fascette da elettricista non sono il mio sistema di fissaggio preferito; poi con l’uso verificherai se - come dice gip - di pedali basta smontarne uno solo.

Vittorio
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gip - Ottobre 24, 2023, 09:34:22 am
Io un paio di piccole critiche le avrei. La prima è la stessa di Vittorio. L'uso delle fascette da un senso di provvisorietà e col tempo vi è il rischio che con le vibrazioni si taglino se sono a contatto con qualche spigolo metallico. La seconda è che con quella sistemazione ti pregiudichi la possibilità di appoggiare la bici sulla spalla appendendola per il naso della sella. E' una tecnica che molti usano quando sulla propria strada si incappa, per esempio, in qualche scala e non si vuole piegare la bici per superarla. A me capitava spesso nelle stazioni ferroviarie. Ovviamente se non usi queste tecniche va bene anche così.
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Ottobre 24, 2023, 05:12:17 pm
Io un paio di piccole critiche le avrei. La prima è la stessa di Vittorio. L'uso delle fascette da un senso di provvisorietà e col tempo vi è il rischio che con le vibrazioni si taglino se sono a contatto con qualche spigolo metallico.

Ringrazio per i preziosi e costruttivi suggerimenti.

Fermo restando il posizionamento e l'idea di base illustrata nelle foto, ho già in programmazione un parziale miglioramento che eviterà quanto da Voi evidenziato.

Nella mia officina ciclistica cercherò di approntare una significativa variante tenendo presente quanto da Voi segnalato.

Saluti.

Giacomo.
 
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: lelebass - Ottobre 25, 2023, 03:25:59 pm
Anche a me capita spesso di appoggiare la bici sulla spalla con il naso della sella, spesso per affrontare una rampa di scale con la bici in posizione aperta.
Addirittura la Tern che avevo prima aveva una sorta di cuscinetto di gomma in quel punto credo proprio per agevolare sia il trasporto a spalla che la possibilità di alzare la bici prendendola dal naso della sella.

Daniele
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: red zeppelin - Dicembre 10, 2023, 09:19:14 pm
Ciao

Adoro le soluzioni fatte in proprio e complimenti per le descrizioni.
Alla fine l'upgrade della tilt cosa e' costato?
Giusto per farsi un idea se conviene (a saperlo fare) un upgrade di modelli "base" o vecchi o andare sul nuovo

Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: California Lilla - Dicembre 11, 2023, 07:17:58 am
Poco meno di una Brompton?
Scherzo. 😁
Titolo: Re:La Tilt 100 di Gialud
Inserito da: gialud - Dicembre 30, 2023, 04:08:05 pm
Ciao a tutti.

Un piccolo aggiornamento di fine anno.

Finalmente una borsa come si deve e uno specifico adattatore appositamente pensato per questa bici pieghevole.

(https://i.postimg.cc/0Q0RtZhR/1.jpg)

(https://i.postimg.cc/Dzq03SZr/2.jpg)

(https://i.postimg.cc/DZRWfvBP/3.jpg)

(https://i.postimg.cc/MTmxtWcJ/4.jpg)

(https://i.postimg.cc/65mKMbQq/5.jpg)

(https://i.postimg.cc/yxpMrWst/6.jpg)

(https://i.postimg.cc/DwX9B2Dp/7.jpg)

(https://i.postimg.cc/W3XChtFz/8.jpg)

(https://i.postimg.cc/gkf5wCJV/9.jpg)

Con questo adattatore porta-borsa ora il solido "becco" porta-faretto della Tilt viene valorizzato al meglio facendo assumere allo stesso un compito importante e funzionale
(https://i.postimg.cc/LsV0bhVD/10.jpg)

(https://i.postimg.cc/3NzLvGK8/11.jpg)

(https://i.postimg.cc/QxWYrfbH/12.jpg)

(https://i.postimg.cc/4x68YnjG/13.jpg)

(https://i.postimg.cc/W4s5gTPk/14.jpg)

(https://i.postimg.cc/d11nN63Q/15.jpg)

(https://i.postimg.cc/7Z9g7P0n/16.jpg)