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Stamattina, intorno alle 8 e 10, parto da un semaforo quasi di fronte al deposito dell'ATAC sulla Prenestina, quando sento un rumore di metallo tranciato, brevissimo, quindi il manubrio perde rapidamente autorità... peggio: si piega verso di me.
In qualche momento mi rendo conto che non sto più comandando la ruota anteriore. Come se la bici si stesse piegando sotto di me.
Zigzago qualche metro, con la residua resistenza dello sterzo cerco (e riesco) di evitare che la ruota anteriore si metta di traverso.
Per fortuna la velocità, bassissima, scema in maniera altrettanto rapida. Appoggio i piedi a terra e abbasso lo sguardo.
La rottura sulla cerniera
Mi tendo conto che lo steli del manubrio è tranciato appena al di sopra della chiusura.
(http://2.bp.blogspot.com/-IIMMTW9q4mM/UmbSrf5OPNI/AAAAAAAAJ7U/I1tsrhKbui8/s320/Hoptown+171.JPG)
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con tutte le modifiche fatte alla mia HT non so se decathlon mi riconoscerebbe la garanzia chissa...
Per il resto il consiglio di acquistare quel pezzo che fa da ammortizzatore non e' male, ma dovrebbe restare un consiglio (da parte della casa), non un compratelo altrimenti spaccate il telaio.
speriamo che per il futuro provvedano!
Immagino che spavento uecanaia, e spero che ti sia ripreso in fretta sia dalla botta che dallo spavento. Io ho una b_fold3 da un mesetto circa e credo che la mia monti il tuo stesso manubrio, io l'ho messa molto sotto stress per far uscire eventuali difetti cosi' da farli ricadere in garanzia, dato che ho letto questo forum prima di acquistarla sapevo benissimo quali erano le parti piu' sogette ad usura/rottura, ma tra queste non ho mai letto nessuno che parlava dell'attacco pieghevole del manubrio. Anzi dal canto mio ti posso dire che per stressare la bici spesso nel mio tragitto casa/lavoro salgo e scendo da alcuni marciapiedi, percorro strade lievemente dissestate, san pietrini, tombini, insomma tutte cose da evitare ed evitabili sicuramente ma al fine di testare la bici fondamentali secondo me e non ho minimamente avvertito nessun cenno di rottura, nessuno scricchilio sinitro o quant'altro mi faccia sospettare un eventuale rottura. E non ho nemmeno una corporatura easy per cosi' dire...... passo i 100kg ed infatti ho gia' cambiato il movimento centrale si serie ma nei giunti nessun problema.
Ora credo che vista la produzione massiccia che fanno di questo tipo di bici abbastanza economica e quindi adatta ad un pubblico di massa, ci sia da mettere in conto qualche modello difettoso,e aime' forse tu sei incappato propio in quello.
Sono sicuro che con questa nuova non avrai problemi o quanto meno me lo auguro altrimenti una piccola benedizione, sotto lauta mancia, al parroco della tua chiesa non guasterebbe.
Buone "sicure" pedalate
Pigro volevo dirti che secondo me non fai molto bene a stressare la bici volontariamente con utilizzi della stessa non espressamente consigliati.
E' vero quello che dici per quanto riguarda il rodaggio all'inizio, ma considera che non è detto che un eventuale cedimento si debba verificare proprio nel momento dell'utilizzo "straordinario" (es. scalino e buche prese magari apposta). E' probabile che il guasto (se proprio deve essere, ma speriamo di no!) si verifichi successivamente, durante l'utilizzo "normale".
I traumi causati precedentemente vanno a sommarsi con quelli che si generano normalmente per "fatica" fino al raggiungimento del fine vita del componente. Non dico di non scendere più da uno scalino, ma vacci piano anche considerato che non sei proprio un peso piuma.
Saluto
spero di non aver portato jella io ! 8)
proprio ora che sembra esserci un nuovo modello decathlon 20 pollici monomarcia in acciaio
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E' evidente l'attenzione dei progettisti nei riguardi del piantone al fine di allungarlo il piu' possibile e rinforzandolo allo stesso tempo, essendo uno degli elementi piu' stressati della bici.
Il piantone e' infatti piu' corto e di generosa sezione rispetto ad una bici normale. Il tubo reggisella e' inversamente molto piu' lungo rispetto al normale, rifinito elegantemente con una verniciatura nera lucida liscia ed una serigrafia bianca riportante una scala centimetrata, utile a regolare l'altezza sella ogni volta che si riapre la bici. La tolleranza tubo reggisella/piantone appare piuttosto stretta come e' logico aspettarsi, poiche' nella sua brevita' il piantone deve fornire il massimo supporto al reggisella limitando al massimo i giochi per prevenire cedimenti e rotture.
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La posizione ribassata dello snodo si rende necessaria al fine di ridurre l'ingombro dello sterzo quando ripiegato, ma lo sottopone a sollecitazioni amplificate da un braccio di leva molto lungo quando il ciclista sotto sforzo tende a tirare a se' il manubrio o pedala in fuorisella.
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Come intuibile, il carro posteriore si dimostra piuttosto rigido e l'energia della pedalata viene trasmessa molto bene alla ruota.
Il carro anteriore pur rimanendo abbastanza rigido e preciso nella parte inferiore vede il lunghissimo tubo sterzo infulcrato molto in basso flettere sotto sforzo emettendo il caratteristico gemito.
I rimedi qui sono almeno tre: il primo e' di registrare al meglio i giochi. Il secondo e' quello suggerito da altri utenti, ovvero di lubrificare lo snodo con uno spray al teflon. Il terzo e' di tenere a mente quello che diceva Bernard Hinault, il quale avendo vinto in tempi non sospetti cinque Tour, tre Giri e due Vuelte era uno che probabilmente di bici se ne capiva abbastanza, ovvero: "Bisognerebbe poter suonare il piano andando in bici".
Il che non significa che si dovrebbe agganciare una tastiera al manubrio e strimpellare solfeggi ma che la parte superiore del corpo deve essere mantenuta quanto piu' possibile rilassata, senza strangolare il manubrio e senza aggrapparvisi disperatamente cercando di svellerlo, ma usando le braccia e le mani solo per mantenere la direzione e per cambiare velocita' o per frenare, lasciando che tutta l'energia di cui si e' capaci venga lasciata disponibile alle gambe.
Inoltre con la Tern si deve ricorrere il meno possibile alla pedalata fuorisella e comunque calibrare bene le movenze, perche' se da un lato regala temporaneamente piu' potenza all'azione, dall'altro la pedalata in fuorisella con le ruote piccole tende a disunire il movimento e a stressare il manubrio.
In buona sostanza il cigolio diviene una sorta di cicalino d'allarme che significa "sei troppo contratto, ti muovi male e stai tirando il collo al manubrio per niente, molla e rilassati".
Questa bici costringe a rivedere il proprio modo di pedalare e molto probabilmente il minor senso di fatica che ho sperimentato nell'uso dipende anche da questo, oltre che dalla postura piu' eretta che, a prezzo della minor aerodinamicita', stressa meno la muscolatura del collo e della schiena e, consentendo un angolo piu' aperto tra busto e gambe, permette una migliore respirazione e quindi una maggiore ossigenazione dei muscoli.
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Fin qua non ho rilevato pecche gravi. La bici ha qualche difettuccio ma e' poca cosa, almeno per me.
E' fatta ed e' rifinita molto bene, e' solida, la componentistica e' di buona qualita', si guida bene, e' divertente da usare, la manutenzione e' semplice, da chiusa occupa poco spazio e grazie alla promozione di Trenitalia e' stato possibile acquistarla con un forte sconto sul prezzo di listino normale.
Per una pieghevole il punto cruciale sono ovviamente gli snodi. La tenuta e l'affidabilita' meccanica sono cose che si potranno stabilire solo col tempo, perche' al momento la bici e la casa produttrice non hanno praticamente storia alle spalle e meno di duecento chilometri in citta' sono troppo pochi perche' possano verificarsi magagne serie a meno di incappare in un esemplare nato male.
Le premesse lasciano ben sperare per un uso prolungato e felice a condizione di non forzare la bici a scopi per i quali non e' stata concepita. E se non si hanno velleita' particolari potrebbe essere l'unica bici di cui avere effettivamente bisogno. Non mi pare poco.
.....quel pezzo che fa da ammortizzatore non e' male....Mi viene da pensare che ha lo stesso funzionamento del Suntour ed ora sulla mia Hoptown starò un po' più attento.
keyfaber tu hai il suntour? come ti ci trovi?
Scherzi a parte, sulla jetstream di casa Dahon c'è un bel tubo di rinforzo. Non credo che sia un caso.
Ciao, ti confermo quanto già detto da Mario. Anche il rivenditore di Firenze, con cui ho un rapporto di fiducia, mi ha sempre detto che con le Brompton non ha mai avuto un solo problema. E ne vende parecchie. Mentre con le Dahon i problemini ci sono stati, in alcuni casi anche seri, tali da compromettere la sicurezza (tipo rottura del blocco che tiene fermo lo sterzo). Sarà che se vende Brompton ci guadagna di più, ma mi ha sempre detto che se uno può permetterselo lui le consiglia spassionatamente, mentre le Dahon le vede come buone bici di fascia intermedia, per chi non può permettersi una Brompton, o come bici con caratteristiche diverse nel caso in cui quelle della Brommie non facciano al caso tuo (vedi dover fare percorsi su sterrato).
Questo dopo aver visto quanto garantisce una spesa elevata, direi poco, a vedere dahonn di soli 3 anni (se ricordo bene) con crepe o ganci che si sfasciano, allentano cigolano ecc eccNon vorrei che avessi ricavato un'impressione sbagliata sulle Dahon magari dalla letture di casi anomali e decisamente rari. Questo forum, così il resto del pianeta, è pieno di gente che usa Dahon di vario tipo e prezzo, ma tutti accomunati da una grande soddisfazione e dall'aver avuto zero o quasi problemi. Magari qualcuno, particolarmente appassionato, negli anni passati e preso dall'entusiasmo può aver torturato la sua Dahon fino ai suoi limiti di resistenza e anche un po' oltre, e magari quello specifico modello di Dahon era meno resistente di altri, del resto in tanti anni la Dahon ha anche imparato dai suoi errori. Anche le Brompton all'inizio erano ottime bici ma con qualche difettuccio più o meno grave, che nel corso degli anni hanno eliminato. Comunque sia resta il fatto che in giro ci sono migliaia e migliaia di Dahon, spesso con diversi anni di vita alle spalle e che sono ancora come nuove, e questo vorrà pur dire qualcosa.
Tornando alla Torpado, ne vedo una tutti i giorni in treno e mi sembra robusta, tra l'altro il tipo che la usa non è proprio un mingherlino, e ce l'ha da circa un anno, ma dice che l'ha comprata usata e non gli ha dato mai problemi.
Mario
Ciao,
ho da poco comprato una Dahon Vitesse usata ( non appena faccio qualche foto ve la presento ). Anche io come molti di voi vive a Milano e mi sono accorto, il primo giorno che sono uscito, che il pavè è poco adatto alle nostre bici.
Grazie
Ieri sera alla stazione di Lecco ho incontrato il tizio in questione dopo un po' che non lo vedevo, non aveva smesso di fare treno + pieghevole ma semplicemente cambiato orario dei treni. Non siamo rimasti a parlare molto, era tardi ed eravamo tutti e due stanchi e desiderosi di tornare a casa.
In sostanza non ha più la Mu Uno, o meglio IN PARTE non ce l'ha più, ha creato una specie di mostro, un ibrido che l'Umanità ancora non conosceva. :o ;D Mi ha spiegato che a furia di fare le mostruose salite di Lecco con la Uno, che è monomarcia, ha danneggiato un po' il telaio: quando era sotto sforzo si aggrappava al manubrio come un disperato, sollecitando gli snodi oltre misura. Io risultato è stato che la bici ha iniziato a cigolare e lui la sentiva meno stabile. Dopo averne discusso col rivenditore, che se non ricordo male è Equilibrio Urbano (chiederò conferma alla prossima occasione), ha comprato un telaio della Vitesse, ma solo il telaio. Su questo telaio ci ha montato (non lui, il rivenditore), i componenti della Uno, ma non proprio tutti, perché qualcuno l'ha cambiato, ad esempio ha messo un cambio, in modo da affrontare le suddette salitacce con meno affanno.
Mario
Questo dopo aver visto quanto garantisce una spesa elevata, direi poco, a vedere dahonn di soli 3 anni (se ricordo bene) con crepe o ganci che si sfasciano, allentano cigolano ecc eccNon vorrei che avessi ricavato un'impressione sbagliata sulle Dahon magari dalla letture di casi anomali e decisamente rari. Questo forum, così il resto del pianeta, è pieno di gente che usa Dahon di vario tipo e prezzo, ma tutti accomunati da una grande soddisfazione e dall'aver avuto zero o quasi problemi. Magari qualcuno, particolarmente appassionato, negli anni passati e preso dall'entusiasmo può aver torturato la sua Dahon fino ai suoi limiti di resistenza e anche un po' oltre, e magari quello specifico modello di Dahon era meno resistente di altri, del resto in tanti anni la Dahon ha anche imparato dai suoi errori. Anche le Brompton all'inizio erano ottime bici ma con qualche difettuccio più o meno grave, che nel corso degli anni hanno eliminato. Comunque sia resta il fatto che in giro ci sono migliaia e migliaia di Dahon, spesso con diversi anni di vita alle spalle e che sono ancora come nuove, e questo vorrà pur dire qualcosa.
Tornando alla Torpado, ne vedo una tutti i giorni in treno e mi sembra robusta, tra l'altro il tipo che la usa non è proprio un mingherlino, e ce l'ha da circa un anno, ma dice che l'ha comprata usata e non gli ha dato mai problemi.
Mario
Dunque... a ognuno la sua bici, così come a ogni cosa il suo posto.
Le resistenze strutturali di una Dahon, come di una Brompton, Montague, etc... sono fatte specificatamente per l'utilizzo per le quali sono pensate. Altrimenti, immagino, tali marchi che producono SOLO pieghevoli, nel tempo sarebbero morti (e Dahon ha 30 anni di storia, per partire da ciò che conosco).
Ovvio che non potrai chiedere loro la robustezza di una mtb da downhill, così come a quest'ultima non chiederai mia di essere comoda o versatile come una pieghevole: usi diversi, soluzioni diverse, inevitabilmente.
Detto questo, imho, starei attento a capire bene quel che cerco. Torpado, l'hai detto te, è specializzata in un certo tipo - professionale? - di biciclette, ma ha una sola pieghevole a catalogo. Certamente avrà esperienza dei prodotti specialistici che indicavi, ma ne avrà altrettanta con le pieghevoli? da quanto è in produzione quel modello? esistono pezzi di ricambio dedicati? etc...
In questo forum, mi pare di capire e pregherei di essere corretto, tra le caratteristiche che si cercano più spesso c'è leggerezza e portabilità: caratteristiche "minori" nella torpado rispetto ad altri modelli...
Alla prossima!!!
Jeeg
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Dallo snodo si diparte anteriormente un unico tubo sovradimensionato a sezione ellittica molto stretta la cui dimensione dell'asse verticale e' di parecchio superiore rispetto a quella dell'asse trasversale per contrastare le flessioni verticali alle quali un telaio monotrave e' maggiormente soggetto rispetto alla piu' tradizionale struttura triangolare.
La sezione ellittica contribuisce a contenere la torsione angolare, costituendo un compromesso tra la sezione circolare (maggiore resistenza alla torsione ma minore resistenza alla flessione) e quella rettangolare (minore resistenza alla torsione ma maggiore resistenza alla flessione esercitata lungo l'asse maggiore).
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si l'ossidazione procede molto spedita, e in posti che sinceramente non mi sarei aspettato! e ora ci mancava la cricca! il problema è che uso la bici come unico mezzo di locomozione quindi se dovessero sostituirmi loro i pezzi ci metterebbero giorni e non mi fiderei visto quanto l'ho pagati. Resta da capire come arrivare al deca senza copertone dietro pero se la porto la porto completa. Grazie mille per la risposta! ah gia che ci sono porto anche i pedali che hanno ceduto in 2 settimane
Scusate: ecco la foto della rottura, della saldatura e della saldatura spezzata.
(https://i.postimg.cc/0KsmML6z/20191117-161555.jpg) (https://postimg.cc/0KsmML6z)
(https://i.postimg.cc/G9FvwhNG/20200307-131346.jpg) (https://postimg.cc/G9FvwhNG)
(https://i.postimg.cc/QKJ7p050/20210108-084246.jpg) (https://postimg.cc/QKJ7p050)
FTGLRY
(http://www.bicipieghevoli.net/img/gallery/thumb_1_14_12_19_6_01_52.jpeg) (http://www.bicipieghevoli.net/img/gallery/1_14_12_19_6_01_52.jpeg)
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buon giorno a tutti:
e si, questa volta me la sono proprio "tirata".
solo pochi giorni fa, decantavo le doti di semplicità, economicità e robustezza della biciclina 16'
Robustezza, appunto; ed ieri mattina: TRAGEDIA!
Stavo andando al lavoro quando, ad un certo punto, sento un "tac" e l'Atalina inizia ad ondeggiare.
Mi fermo immediatamente, stava piovigginando e quindi andavo più piano del solito, e verifico quello che temevo.
Il tubo verticale dove s'innesta il reggi sella, s'è spezzato all'altezza della saldatura che l'unisce al trave del telaio.
La bici è stata acquistata nel febbraio 2016, ha percorso circa quattromila kM ed è sempre stata usata in modo "conservativo".
Mai uno scalino o marciapiede, mai buche od acrobazie.
Io peso circa 75 kG e sono alto 1,78 m ed il tubo reggisella è sempre stato estratto entro il limite di sicurezza indicato dal produttore.
Sono sgomento.
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buon pomeriggio a tutti: è passato tantissimo tempo dall'ultima volta che mi son fatto vivo su questo forum. Come tutti, purtroppo, ho avuto ed ho a che fare con questa disastrosa pandemia e non appena è iniziata la quarantena, il treno che prendo al mattino per andare al lavoro, Trenitalia l'ha cancellato e quindi m'è toccato ricorrere all'auto. Nel frattempo ho fatto riparare la mia biciclina con la quale ho poi ripreso l'intemodalità non appena ripristinato il "mio" treno. Certo, la saldatura esteticamente non è bellissima, ma pare resistere e da parte mia cerco d'usarla con ancor più cautele di prima.
(https://i.postimg.cc/9RZwNrqW/20200307-131346.jpg) (https://postimg.cc/9RZwNrqW)
Buon giorno a tutti: ho fatto riparare la bicicina. Questo è il risultato. Spero proprio che la riparazione sia duratura. Vi terrò aggiornati. Grazie dei consigli. rossi6468.
(https://i.postimg.cc/JsM1FnKb/nuova-saldatura-1.jpg) (https://postimg.cc/JsM1FnKb)
(https://i.postimg.cc/Mn5WJSrg/nuova-saldatura.jpg) (https://postimg.cc/Mn5WJSrg)