Ciao a tutti e grazie delle interessanti risposte.Parli di design, creatività, progettualità o cosa?
La mia motivazione di fondo è una "insoddisfazione materiale", chiamiamola così. Le bici pieghevoli, ammettiamolo, sono degli orribili accrocchi di ferramenta, senza alcuna coerenza progettuale. Se le auto fossero progettate ancora come le bici pieghevoli saremmo poco oltre la Ford T.
Nell'era dell'iPhone uno si aspetterebbe qualcosa di meglio, molto meglio. Insomma, Dieter Rams proprio no, eh?
Brompton è il meglio planetario, senza dubbio. Ma anche il buon Andrew Ritchie produce un bel "cofano", 90 litri sono una bella valigia, soprattutto i 27 cm di spessore sono un guaio. Siamo nell'era dei "pacchi piatti" di IKEA, no?che brompton sia il meglio resta discutibile. forse è il meglio a parità di prezzo-ingombro-qualità, ma non so.
Poi da un punto di vista industriale, con la sua distinta base di 1200 pezzi e le sue sei ore di montaggio a mano (il Piaggio Transporter si monta in 2,5 ore...) e i suoi risicati margini di profitto. Hmmmmmm...
Big B. guadagna in pratica solo sugli accessori a detta del suo AD, e con quei problemi industriali mi sa che non conviene nemmeno copiarla, anche i cinesi non ci pensano proprio. Eppure Certo, mi si dirà, che contributo in positivo dai tu, oh criticone. Quelle sono, vanno, funzionano ecc.
Vero, però mi premeva sottolineare, anche "plasticamente", la faccenda della "pieghevolezza" e della trasportabilità. A margine di un irrisolto problema di design.
Non è vero che "le dimensioni non contano" contano eccome (come dice anche Rocco Siffredi). E non è neanche vero che il parallelepipedo d'ingombro (mi sono religiosamente attenuto a quelli dichiarati dalle case) sia un parametro da niente. Tutte hanno pieni e vuoti, ma a parità di questi, il parametro è un valido raffronto.Sono d'accordo, le dimensioni contano, ma bisogna valutarle insieme ad altre variabili se vogliamo esprimere un giudizio complessivo.
Inoltre gli spazi su treni e scaffali e storage boxes delle stazioni sono tutti appunto dei parallelepipedi. 90 litri contro 220 girala come vuoi, vuol dire. Si parla di volumi da "valigia extra large".
Infine, c'è qualcuno che ha dei dati seri sull'effettivo mercato mondiale della pieghevole? La "bicicletta" in generale è 130 milioni. La pieghevole mi pare lo "zero virgola" di tale cifra. Se DaHon+Tern (hanno fatto pace...) sono la metà del mercato, fra tutti i cento e passa costruttori non dovrebbero arrivare a 2 milioni. Soltanto? Possibile?Le scelte, le capacità, l'impegno profuso sono direttamente proporzionali al mercato di riferimento, al tipo di richiesta, al costo di produzione ecc. 30 anni fa era molto diverso, oggi gli investimenti sono spesso appannaggio di grosse realtà e indirizzati verso grandi profitti. Il mercato delle bici resta marginale, figuriamoci quello pieghevole.
.............. Siamo nell'era dei "pacchi piatti" di IKEA, no?
.........
Non è vero che "le dimensioni non contano" contano eccome (come dice anche Rocco Siffredi).
...... E non è neanche vero che il parallelepipedo d'ingombro ..... sia un parametro da niente. Tutte hanno pieni e vuoti, ma a parità di questi, il parametro è un valido raffronto.
Inoltre gli spazi su treni e scaffali e storage boxes delle stazioni sono tutti appunto dei parallelepipedi.
Me ne potresti citare qualcuna? O anche una sola? E cosa intendi per "caratteristiche all'avanguardia"?
.....
La mia motivazione di fondo è una "insoddisfazione materiale", chiamiamola così. Le bici pieghevoli, ammettiamolo, sono degli orribili accrocchi di ferramenta, senza alcuna coerenza progettuale. Se le auto fossero progettate ancora come le bici pieghevoli saremmo poco oltre la Ford T.
Nell'era dell'iPhone uno si aspetterebbe qualcosa di meglio, molto meglio. Insomma, Dieter Rams proprio no, eh?
Brompton è il meglio planetario, senza dubbio. Ma anche il buon Andrew Ritchie produce un bel "cofano", 90 litri sono una bella valigia, soprattutto i 27 cm di spessore sono un guaio. Siamo nell'era dei "pacchi piatti" di IKEA, no?
Poi da un punto di vista industriale, con la sua distinta base di 1200 pezzi e le sue sei ore di montaggio a mano (il Piaggio Transporter si monta in 2,5 ore...) e i suoi risicati margini di profitto. Hmmmmmm...
Big B. guadagna in pratica solo sugli accessori a detta del suo AD, e con quei problemi industriali mi sa che non conviene nemmeno copiarla, anche i cinesi non ci pensano proprio. Eppure Certo, mi si dirà, che contributo in positivo dai tu, oh criticone. Quelle sono, vanno, funzionano ecc.
Vero, però mi premeva sottolineare, anche "plasticamente", la faccenda della "pieghevolezza" e della trasportabilità. A margine di un irrisolto problema di design.
......