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rassegna stampa => sulla mobilità in generale => Topic aperto da: occhio.nero - Luglio 12, 2011, 07:47:01 pm

Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 12, 2011, 07:47:01 pm


segnalo

la mobilità sostenibile (buone prassi)
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=136.0

documentari (video, podcast, ...) su trasporto e problemi collegati (Report, Presa diretta, ...)
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=560

Perché in Italia chi cammina si sente solo un ingombro
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6088.0

Perché abbiamo urgente bisogno di una battaglia culturale
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=5798

piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=685

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"In un mondo che è sull?orlo di una crisi di traffico, l?Italia detiene in Europa il primato della densità automobilistica: più di 600 macchine ogni mille abitanti.
Ma nella storia dei trasporti l?automobile in sé è una splendida invenzione e una risorsa di lavoro. Se però la risposta alla domanda di mobilità è sbilanciata sull?automobile, allora la libertà di movimento e la velocità negli spostamenti si trasformano in congestione delle città, inquinamento e in una modalità di trasporto che provoca in assoluto più morti."


sul sito di Report la versione integrale del video (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28c2cf1c-a3a7-4259-8db9-834344c566e8.html).

Lo consiglio a tutti quanti, per una maggiore consapevolezza della follia "made in italy"
 :o:


Citazione da: Marcopie,12/5/2010, 11:22 ?t=48077766&st=0#entry395889895
Citazione da: occhio.nero,12/5/2010, 00:10
"In un mondo che è sull?orlo di una crisi di traffico, l?Italia detiene in Europa il primato della densità automobilistica: più di 600 macchine ogni mille abitanti."
A Roma la cifra sale a 750, e non abbiamo la minima idea di dove metterle, così intasano le strade anche da ferme... :angry:



Citazione da: Giovanni1965,12/5/2010, 19:50 ?t=48077766&st=0#entry395981557
Ciò che mi entusiasma della bicicletta pieghevole è che si tratta di uno strumento essenziale: semplice ed efficace come nessun altro.
Personalmente non provo alcun interesse per la bicicletta intesa come attrezzo sportivo e neppure per le svariate novità tecnologiche. Adoro la bici, ma solamente perché è da sempre il mio modo preferito di spostarmi. Da ragazzo mi permetteva di uscire dalla città senza auto e senza spese. Con la mia Bianchi da turismo ebbi modo di scoprire non troppo lontano dalla città posti bellissimi che alla velocità di un?auto non avrei mai notato (boschi, torrenti, paesini, abbazie, paesaggi incantevoli?) e di trascorrere tante ore in mezzo al verde a volte con gli amici, altre con un buon libro, altre ancora girovagando senza meta.
La pieghevole è per me un passo ulteriore, una nuova esperienza. Questa mattina, mentre pedalavo dalla stazione verso l?ufficio attraverso un parco pubblico, ho potuto soffermarmi ad osservare alcune anatre selvatiche in visita nel laghetto artificiale. Così, andando al lavoro, in mezzo ad un giardino urbano circondato da condomini di dieci piani, in una città colma di auto parcheggiate ovunque, consapevole che in quello stesso momento, come tutte le mattine, una densa massa di centinaia di migliaia di auto di pendolari solitari penetrava lentamente nella città da tutte le direzioni, nel silenzio di quell?isola felice mi sono un po? sentito il Marcovaldo della situazione.
Penso che troppo spesso ci complichiamo la vita inutilmente. In molti casi potremmo vivere più facilmente e felicemente di come normalmente viviamo. Non ha alcun senso mettere in movimento una massa di oltre 1000 Kg di acciaio per spostare di 4 o 5 km un singolo essere umano di 70 kg dotato di propria muscolatura perfettamente funzionante! La bicicletta ?e specialmente quella pieghevole - è un oggetto molto meno complesso e costoso di qualunque altro mezzo di trasporto, eppure può offrire più di tutti gli altri una risposta immediata ad alcuni nostri problemi: la preservazione del pianeta dall?inquinamento, la qualità dell?ambiente urbano, un po? di attività fisica e, grazie alla sua rapidità nei brevi spostamenti cittadini, il recupero di tempo prezioso da vivere con pienezza.
Gianni


Citazione da: Jaaymz,6/3/2011, 03:11 ?t=48077766&st=0#entry444210701
Citazione da: occhio.nero,11/5/2010, 23:10 ?t=48077766#entry395846479
sul sito di Report la versione integrale del video (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28c2cf1c-a3a7-4259-8db9-834344c566e8.html).

Lo consiglio a tutti quanti, per una maggiore consapevolezza della follia "made in italy"
 :o:

Federico
Appena visto...pazzesco...mi sento in colpa per tutte quelle volte che inutilmente utilizzo l'auto.
E io per i miei spostamenti la uso davvero al minimo da quando l'anno scorso ho iniziato a usare la bici.
Ora con la pieghevole posso migliorare e nel mio piccolo contribuire.
Giusto ieri parlavo con un'amica che di punto in bianco si è fatta due conti e ha venduto l'auto, stufa di perdere tempo bloccata nel traffico, pagare multe assurde in una città che non ha parcheggi e spendere uno sproposito in benzina.

Non voglio sembrare "esagerato" ma il contributo di Report, senza aggiungere molto di nuovo, mi ha cmq lasciato di stucco e se ci si pensa è davvero una follia.
Niente retorica eh, solo triste consapevolezza e determinazione a fare la mia parte con la pieghevole.

Citazione da: Giovanni1965,12/5/2010, 18:50 ?t=48077766#entry395981557
La pieghevole è per me un passo ulteriore, una nuova esperienza. Questa mattina, mentre pedalavo dalla stazione verso l?ufficio attraverso un parco pubblico, ho potuto soffermarmi ad osservare alcune anatre selvatiche in visita nel laghetto artificiale. Così, andando al lavoro, in mezzo ad un giardino urbano circondato da condomini di dieci piani, in una città colma di auto parcheggiate ovunque, consapevole che in quello stesso momento, come tutte le mattine, una densa massa di centinaia di migliaia di auto di pendolari solitari penetrava lentamente nella città da tutte le direzioni, nel silenzio di quell?isola felice mi sono un po? sentito il Marcovaldo della situazione.
Penso che troppo spesso ci complichiamo la vita inutilmente. In molti casi potremmo vivere più facilmente e felicemente di come normalmente viviamo. Non ha alcun senso mettere in movimento una massa di oltre 1000 Kg di acciaio per spostare di 4 o 5 km un singolo essere umano di 70 kg dotato di propria muscolatura perfettamente funzionante! La bicicletta ?e specialmente quella pieghevole - è un oggetto molto meno complesso e costoso di qualunque altro mezzo di trasporto, eppure può offrire più di tutti gli altri una risposta immediata ad alcuni nostri problemi: la preservazione del pianeta dall?inquinamento, la qualità dell?ambiente urbano, un po? di attività fisica e, grazie alla sua rapidità nei brevi spostamenti cittadini, il recupero di tempo prezioso da vivere con pienezza.
Gianni
Ma infatti la prima cosa che credo migliora è proprio la qualità della vita!
Quando poco fa ho visto il contributo di Report, proposto da Federico mi sono tristemente immedesimato in quei poveretti che devono alzarsi all'alba per passare un'ora in auto e andare a lavoro.
E' triste e nel mio caso può cambiare e così sarà, ci guadagno in termini economici, di qualità della vita e benessere fisico.

Citazione da: bikertourist,27/5/2011, 18:51 ?t=48077766&st=0#entry456565402
Azz... mi dovevate avvertire che le pieghevoli danno dipendenza :).... non ho resistito e ho ordinato la brompton M2L racing green con parafanghi :lol: ... l'ho provata, e spettacolo... leggerissima, dà almeno 2 chili alla mia Dahon MU P24... ero inizialmente indirizzato su una 6 marce, ma constatandone la differenza di peso con la 2 marce (almeno 1 Kg) ho preferito quella.

Vi consiglio un configuratore perfetto se siete interessati anche voi... lo trovate su questo sito http://clevercycles.com/products/bicycles/...-your-brompton/ (http://clevercycles.com/products/bicycles/folding-bikes/build-your-brompton/) oltre a darvi un'idea del prezzo vi fa vedere anche un'anteprima di come verrebbe la bici.

Ed ecco il risultato finale, peso 10,7kg contro gli 11,8kg della versione a 6 marce:

(IMG:http://farm6.static.flickr.com/5310/5765010085_0be5f32bef_z.jpg (http://farm6.static.flickr.com/5310/5765010085_0be5f32bef_z.jpg))

Anche il mio obiettivo è di riuscire a fare a meno dell'automobile, le infrastrutture non ce la fanno più a reggere tutto questo traffico, il mondo è limitato e non si può continuare a rimpinzarlo di automobili...purtroppo per le biciclette dipende da paese a paese e per le ciclabili in Italia si devono muovere i singoli, non verranno mai prese dall'alto decisioni che comportino un aumento del benessere a discapito del profitto...del resto alle persone che contano non serve guidare, hanno l'autista, e se c'è traffico basta accendere lampeggianti e sirene (piccola nota polemica)...

La brompton la userò esclusivamente per il lavoro e gli spostamenti dentro Milano, per il cicloturismo invece l'altra è perfetta.

Citazione da: Giovanni1965,27/5/2011, 23:10 ?t=48077766&st=0#entry456607690
Citazione da: bikertourist,27/5/2011, 18:51 ?t=48077766#entry456565402
Azz... mi dovevate avvertire che le pieghevoli danno dipendenza :)....
Le biciclette sono come una lenta epidemia, una splendida incontenibile epidemia che si sta pian piano diffondendo nelle nostre inquinatissime caotiche città.

Quando di sera rientro scioltamente e serenamente dal lavoro con la mia bici, all'ultimo semaforo resto sempre colpito osservando l'interminabile fila di auto con un solo passeggero, ferme e impotenti sotto il sole, immerse nei miasmi dei motori accesi. :wacko: Ogni volta mi chiedo chi glielo faccia fare di guastarsi in questo modo la vita...

Non c'è SUV, spider o coupè che ti infonda nel sangue le endorfine di una pedalata. :shifty:
E' vero, la bici crea dipendenza... come tutte le cose belle.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: alex00-2008 - Agosto 18, 2011, 12:14:33 am
Ragazzi avete proprio ragione,
non se ne puo' piu' delle automobili parcheggiate ovunque... con i motori accesi....
tutti quei gas di scarico li respiriamo purtroppo... e poi ci lamentiamo delle malattie!!
Vorrei andare a lavoro in bici, ma purtroppo non mi è possibile... lavoro a 25 km da casa... sinceramente sono un po troppi da fare in bici!!!!!
Però cerco comunque di auitare il mondo, in quanto con la macchina arrivo al parcheggio di interscambio e prendo la metropolitana!!! ( abito in Provincia di Milano),
almeno limito i danni!!
sto pensando di acquistare la pieghevole non per sostituire l'auto ( cosa pressocchè improbabile), ma per cercare di creare un binomio funzionale ( auto + bici),
almeno lo spero....
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Gianni65 - Agosto 18, 2011, 11:32:23 am
Anch'io abito in provincia a 25 Km dal lavoro.
Non c'è una linea ferroviaria o metropolitana che ti aiuti a superare la parte principale del percorso?
Basta che le fermate siano a 2-3 km dai luoghi di partenza e destinazione e con la pieghevole diventa uno scherzo.
Io faccio così ogni giorno e ti assicuro che è una grandissima comodità: risparmi, fai del moto e ti fiondi  in centro ad una velocità impensabile con un'auto, senza problemi di code, di limitazioni al traffico, di parcheggi,  insomma, una passeggiata.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: alex00-2008 - Agosto 18, 2011, 03:08:42 pm
si si ho la metropolitana per la maggior parte del percorso,
diciamo che  i km che dovrei fare in sella sono circa 7..
non tantissimi... il problema è la strada..
si tratta di una statale molto trafficata... sinceramente con la bicicletta avrei un po' di paura.....
tu cosa ne pensi?
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: alex00-2008 - Agosto 20, 2011, 01:38:16 am
Ciao,
incuriosito dai vostri commenti ho visto per la prima volta il filmato di report:
è pazzesco ai limiti della follia,
se pensiamo che ci indebitiamo per anni con finanziamenti richiesti alle banche ( che si arricchiscono grazie a noi) per continuare a comperare auto per poi metterci una vista per arrivare al posto di lavoro è pazzesco.
Io, gia' da qualche anno utilizzo i mezzi pubblici per andare a lavoro ( in abbinamento all'automobile), devo dire che spendo molto meno, contribuisco al minore impatto ambientale e faccio molto prima.
Ora per migliorare ancora piu' il concetto abbiamo a disposizione le pieghevoli,
ci consentono di migliorare il binomio mezzi pubblici e bici, lasciando a casa ( o addirittura vendendo) l'auto privata.
Io abito in provincia di Milano e sinceramente quando mi reco a Milano è dificile riuscire a camminare senza tapparsi il naso, non si riesce a respirare con tutto lo smog presente!!!!!
Solo in questo mese la situazione è migliorata, in quanto la maggior parte delle persone è in ferie, ma temo per il mese di Settembre.. e i mesi a venire....
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Agosto 20, 2011, 05:43:32 pm
il problema è la strada..
si tratta di una statale molto trafficata... sinceramente con la bicicletta avrei un po' di paura.....
tu cosa ne pensi?

ringraziandovi per tutti i contributi, segnalo che quelli legati alla costruzione di un percorso intermodale sono stati spostati nella relativa discussione, dove reindirizzo tutti coloro che vogliano approfondire questo argomento:
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=186.msg1171#msg1171
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Settembre 14, 2011, 07:41:13 pm
dall'articolo del Corriere della Sera del 5.4.2011 (http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_05/la-mobilita-immobile-bicicletta_e7de3c36-5f71-11e0-a9b0-e35a83b9ad3b.shtml#.Tm-0qoqM7FY.facebook)

riporto alcuni stralci:



Se pensiamo alla bicicletta come a un mezzo di trasporto, qualsiasi ragionamento sulle due ruote non può che partire da un?analisi, anche veloce, della mobilità. Ossia dell?attuale immobilità della mobilità urbana. Il traffico è sempre più congestionato da un parco macchine che non ha pari in Europa, il trasporto pubblico è scarsamente attrattivo (gli abitanti dei capoluoghi, in media, fanno solo un viaggio e mezzo a settimana su autobus, tram e metropolitane), le isole pedonali sono praticamente immutate da un anno all?altro (0,35 mq per abitante), le zone a traffico limitato si sono rimpicciolite (da 2,38 mq per abitante dello scorso anno ai 2,08 attuali). E oramai nelle grandi città si passano (o meglio si buttano) due settimane all?anno in automobile a una velocità media che non supera mai i 25 chilometri orari.

Nonostante la situazione della mobilità sia in costante peggioramento, le contromisure prese dalle amministrazioni locali sono in massima parte insignificanti, quando non addirittura assenti.

La stragrande maggioranza dei cittadini sembra nuovamente assuefatta a smog, rumore, perdite di tempo. Sopporta remissiva l?abituale coda. Non vede nel trasporto pubblico un mezzo capace di garantire la flessibilità e la libertà di movimento dell?automobile. Non considera (almeno sulle brevi distanze) piedi e pedali una valida alternativa. Subisce come un male necessario quell?ora e passa che si perde negli spostamenti quotidiani e la lentezza con cui ci si muove.


In molte città europee ci si sta muovendo sui due fronti che consentono una mobilità più spedita, più pulita, più sicura, più attenta alla qualità della vita e dell?ambiente: il contenimento della domanda di trasporto individuale motorizzato e l?incentivo a forme di trasporto diverse dall?auto privata, favorendo i mezzi collettivi, elettrici e su rotaia, i trasporti a propulsione umana (bici, piedi) e lasciando alle macchine solo quegli spostamenti che non sono proprio realizzabili con altri veicoli, spingendo però su formule on demand o sul pay per use come il taxi, il noleggio o il car-sharing, il car-pooling.
Nel nostro Paese, a dispetto di centri storici a misura di carrozza più che di Suv, c?è uno dei più alti indici di motorizzazione al mondo, che continua peraltro a crescere senza sosta: eravamo a 501 autovetture ogni 1.000 abitanti nel 1991, siamo a oltre 600 oggi. In tutto il mondo ci superano solo Stati Uniti (760), Lussemburgo (659), Malesia (640) e Australia (610),


in una città come Milano per far posto alle 800mila auto che arrivano ogni giorno da fuori più le 820mila auto di proprietà dei residenti, si sacrificano alla sosta oltre 16 milioni di mq, 2250 campi da calcio, quasi il 10% del territorio cittadino. Spazio destinato ad abitacoli privati che rimangono fermi e inutilizzati per il 90% del tempo. E aumentare strade e parcheggi, come ormai è dimostrato, vuol dire solo attrarre più traffico.

La Capitale ha 4.800 chilometri di strade municipali e 123 chilometri di ciclabili. Aggiungendo una dozzina di chilometri pedalabili all?anno le due ruote avrebbero una rete viaria analoga a quella delle quattro ruote a motore soltanto dopo il 2410. La logica fino a oggi alla base della crescita della viabilità riservata alle biciclette è stata nella stragrande maggioranza dei casi propagandistica e quasi mai ha lavorato per trasformare questo veicolo in un mezzo di trasporto a tutti gli effetti.

Si tratta di cominciare a fare una netta distinzione tra la stragrande maggioranza delle ciclabili urbane realizzate finora (scoordinate tra loro, inadeguate per le esigenze quotidiane degli abitanti o al più concepite con finalità ricreative) ponendo le basi affinché questa infrastruttura sia pensata e realizzata all?interno di piani complessivi della mobilità, che puntino a favorire il movimento a piedi, in bici o col trasporto pubblico e scoraggino invece l?uso dell?auto privata.

Fino a non molti anni fa, prima di essere rimpiazzata da un ingorgo pressoché costante, la bicicletta era il mezzo di trasporto urbano per eccellenza. In Italia si pedala ancora moltissimo, ma per sport e non per soddisfare l?esigenza di mobilità. Lo dimostrano, indirettamente, i numeri del parco circolante: nel nostro Paese ci sono circa 30 milioni di biciclette. In numeri assoluti siamo sesti al mondo, dopo Cina (450 milioni), Usa (100 milioni), Giappone (75 milioni), Germania e India (63 milioni). Ma nel traffico questa massa di manubri e catene (che pure non è lontana dal numero di 35 milioni di autoveicoli) non si vede.

Il fatto che alcune regioni siano più pedalabili di altre non deriva certo dalle condizioni meteo, dall?orografia e nemmeno da una più spiccata predisposizione culturale della popolazione. L?abitudine alla mobilità ecologica deriva, molto più semplicemente, dalle scelte della politica locale. Anche per consentire all?automobile di tornare in possesso delle sue qualità, c?è bisogno di meno automobili. In Europa il 30% dei tragitti in automobile è più corto di 3 km e il 50% è inferiore a 5 km. Gli italiani, quotidianamente, effettuano 5 milioni di spostamenti in auto solo per accompagnare a scuola i figli, sebbene l?86% delle famiglie abiti a non più di un quarto d?ora a piedi da asilo, elementari, medie o superiori

nel nostro Paese gli spostamenti motorizzati nel raggio di 2 chilometri sono il 30,8% del totale, quelli tra 2 e 5 chilometri (sono il 22%), quelli tra 5 e 10 chilometri sono il 20,6%. Insomma, in oltre il 50% dei casi, una macchina non percorre tragitti superiori ai 5 chilometri. Su queste distanze le biciclette (come anche i piedi e il trasporto pubblico) sono assolutamente concorrenziali.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: styopa - Settembre 15, 2011, 12:39:38 pm
Questo invece è un'articolo sul Corriere di oggi:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_15/denuncia-ciclabili-romane-cycom-desantis-1901542379274.shtml
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Settembre 15, 2011, 01:10:12 pm
grazie per il contributo.

Alcuni stralci:


Alla vigilia del «Forum sulla ciclabilità» (dal 16 al 22) - che si celebra da venerdì nell’ambito della European Mobility Week - 300 amanti delle due ruote ecologiche denunciano la mancata applicazione da parte del Comune di Roma della legge che impone di creare piste ciclabili ogni volta che si realizza una nuova strada o se ne risistema una già esistente.


il Comune non rispetterebbe l'obbligo di accompagnare la realizzazione di «ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari» con «un percorso ciclabile adiacente, laddove previsto da piani pluriennali».

Il bilancio di tre anni spesi tra decine di comunicazioni, esposti, segnalazioni, incontri, tavoli tecnici e sopralluoghi è stato oggettivamente desolante e demotivante. Soprattutto per la semplice constatazione che, aldilà di ogni problema tecnico od economico, esiste un problema politico: la totale mancanza di una concreta volontà politica di realizzare una mobilità sostenibile, tanto meno ciclabile, a Roma

non resta quindi altro che il dovere civico di riportare tutto ciò all'attenzione di chi vorrà affermare finalmente il primato della Legge sulla politica, identificare i responsabili e impartire le opportune condanne


segnalo la sezione "rassegna stampa" https://www.bicipieghevoli.net/index.php?board=39.0

riporto inoltre:
"Muoviti muoviti"
Storie di gente che si muove in modo sostenibile, nell'Europa del 2011.

RADIO3SCIENZA del 27/10/2011 (http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-857bfeac-4632-4510-a8ad-4e9bbb1aa557.html) (podcast)

"A Umea, nel Nord della Svezia, le temperature raggiungono i trenta gradi sotto zero. Un bel problema per il Comune convincere gli abitanti ad andare al lavoro in bicicletta. A La Rochelle e a Utrechet, intanto, c'è chi si sposta a bordo di barche ad energia solare. Mentre a Lovanio, nelle Fiandre, sono i bambini a dire ai genitori di lasciare l'automobile a casa. Storie di gente che si muove, nell'Europa del 2011"
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Gianni65 - Settembre 15, 2011, 08:44:59 pm
Vi ricordo che domani inizia la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2011.

Se volete saperne di più, questo è il sito. http://www.mobilityweek.eu/ (http://www.mobilityweek.eu/).

Se invece volete FARE qualcosa di più, dimenticatevi dell?auto almeno per questa settimana!
Si può fare... e con una bicicletta pieghevole a disposizione non ci sono scuse!  ;)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 11, 2011, 11:53:39 pm
segnalo che la prossima puntata del 18.12.11 di Report (http://www.report.rai.it/) (sul cui sito si può rivedere in streaming) parlerà:

1) del lato oscuro dei biocarburanti
2) dell'ennesimo scempio autostradale Milanese in nome di una presunta mobilità

e mentre si progettano nuove strade....  Milano chiude le scuole e blocca il traffico  :o


Milano, Pisapia difende il blocco del traffico Ma lo smog supera ancora i livelli di guardia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/11/milano-pisapia-difende-blocco-traffico-smog-supera-ancora-livelli-guardia/176841/

per chi invece volesse fare un tuffo nel "passato". Era infatti il "lontano" 2010...

Smog, l'apocalisse di Milano - ANTONIO SCURATI
http://www3.lastampa.it/ambiente/sezioni/ambiente/articolo/lstp/148782/

[...]Gente sfinita. Sfinita perché priva del senso della fine. Mentre scrivo, infatti, siamo giunti al diciottesimo giorno consecutivo di violento sfondamento delle soglie d?allarme per inquinamento da polveri sottili. Detto in altri termini: respiriamo veleno. Ciò che sbalordisce, però, è la piega molle che prendono gli eventi, l?effetto ralenti prodotto dal disastro giunto nei pressi del suo punto di precipitazione.

[...] La catastrofe, anche ammesso che poi venga davvero, è lontana, astratta, è una diceria dell?untore.

[...] da sempre l?umanità ha preso atto della realtà delle catastrofi soltanto quando erano già accadute, le ha vissute come l?improvvisa trasformazione di un?impossibilità in una possibilità, come uno strappo ontologico nella maglia dell?essere. Basti pensare alla reazione dell?Occidente di fronte all?Undici Settembre. L?ostacolo che ci impedisce di prendere precauzioni contro di esse è l?impossibilità di credere che il peggio debba ancora venire.

[...] Non prendiamo in mano il nostro destino se rimaniamo incapaci di un pensiero profondo sul nostro essere nel tempo, che vada oltre le previsioni meteo per il prossimo weekend in montagna. E questo profondo senso del tempo profondo porta con sé, innanzitutto, il senso della fine.

[...] la fine dei tempi si è già realizzata molte volte. Essa ci parla attraverso i fossili, le pile sedimentali, i molari di giganteschi crani primitivi, ci dice che la storia della vita è storia di estinzioni, che sono bastati pochi secoli di caccia a mettere fine a milioni di anni di storia biologica; [...]
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Dicembre 21, 2011, 11:47:24 pm
Segnalo questo articolo apparso su Repubblica oggi, non per deprimerci ma per stimolare ulteriormente il confronto con gli altri paesi europei:

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/12/21/news/trasporti_mobilit_sostenibile-26964249/ (http://www.repubblica.it/ambiente/2011/12/21/news/trasporti_mobilit_sostenibile-26964249/)

A tale proposito giusto ieri leggevo i dati sul bike sharing della mia città, io sono di Bari. Inaugurato in pompa magna nel 2007, a tutt'oggi conta appena 10 postazioni con 10 bici cadauna. Insomma 100 bici per una città di 300.000 abitanti (+ un hinterland popolosissimo), non vi sembra un po' pochino? E 10 postazioni quasi tutte concentrate in zone centrali, la maggior parte vicinissime tra di loro, mentre ci sono interi quartieri completamente privi. Ma se date un'occhiata sul portale del comune di Bari, vedrete che il bike sharing è descritto con toni trionfalistici... Capisco nel giugno 2007 quando è partito, ma adesso, dopo 4 anni e mezzo, non sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più? Certo, se poi leggo nel servizio di Repubblica che a Roma ci sono 120 bici per 2,7 milioni di abitanti...

Per fortuna a Bari almeno per il servizio di park & ride noto invece progressi notevoli, per cui sempre più baresi ora lasciano l'auto nei nuovi parcheggi e vanno in centro con le navette del park & ride, incluso persone che non avevano mai preso un bus in vita loro.

Invece a Lecco, la città in cui vivo, hanno appena lanciato il bike sharing, 4 postazioni con a occhio e croce una decina di bici cad. Totale 40 bici circa, ma essendo un servizio appena partito e in una cittadina di 50.000 abitanti esprimo un cauto ottimismo per il momento... E poi le bici sembrano davvero belle.  :)

Questo è il testo dell'articolo di Repubblica:

Ma che mobilità sostenibile
Italia bocciata su tutti i fronti
Il rapporto 2011 di Euromobility: tante possibilità ma progetti ancora in fase embrionale. Poche le auto e le bici 'condivise' tra i cittadini, mentre in Europa si investe su queste alternative. E così nel nostro Paese le polveri sottili uccidono ottomila persone ogni anno
di ANTONIO CIANCIULLO

CAR SHARING, bike sharing, mobilità alternativa. Se i problemi del trasporto pubblico potessero essere risolti con le parole, l'aria delle città italiane sarebbe pulita come quella degli alpeggi: l'offerta è varia e abbondante. Ma se si va a verificare cosa c'è dietro il lifting verbale arriva la sorpresa. A Roma le auto condivise (car sharing) sono 105 per 2,7 milioni di abitanti: difficile immaginare che, con tutta la buona volontà, possano essere una soluzione per il traffico. Sempre a Roma le biciclette condivise (bike sharing) sono 120, sempre per 2,7 milioni di abitanti.

LE TABELLE 1
I RAPPORTI PASSATI 2010 2 / 2009 3 (http://www.repubblica.it/motori/attualita/2009/12/21/news/mobilita_sostenibile_bologna_batte_tutti-1818970/)


"Con questi numeri come aspettarsi una soluzione ai problemi?", si chiede Lorenzo Bertuccio, direttore di Euromobility, l'associazione che ha curato l'edizione 2011 dell'indagine sulla mobilità sostenibile 4 (http://www.euromobility.org/Osservatorio50citta/2011_50_citt%C3%A0/50_citt%C3%A0_2011.html) nelle principali 50 città italiane.

Una classifica che vede un gruppo di testa formato da Torino (che tuttavia non riesce a mantenere l'aria abbastanza pulita da rispettare la legge), Venezia, Milano, Brescia e Parma.

Insomma il Nord vince la gara, ma è una gara priva di eccellenze. Perché nessuno ha creduto realmente in una sfida che nel centro Europa trova investitori disposti a scommettere: trasporto pubblico decoroso ed efficiente, spazio alle bici, sostegno ad auto a basso impatto ambientale, conti in pareggio grazie al road pricing.

Gli organizzatori dello studio fanno notare che a Bruxelles ci sono 2.500 bici collettive con 180 stazioni, a Parigi oltre 20.000 bici con 1.800 stazioni, a Lione 4.000 con 340 stazioni, a Barcellona oltre 6.000 bici con 428 stazioni, a Siviglia 2.500 bici con 250 stazioni, a Londra oltre 6.000 bici con 400 stazioni. In Italia solo a Milano dispone di un numero con 4 cifre: 1.400 bici.

E non va meglio con il car sharing. A Bruxelles ci sono 227 auto per 140.000 abitanti. A Brema (Germania) 167 auto per 547.000 abitanti, a Monaco 345 auto per 841.000 abitanti. Ecco i numeri del car sharing in Italia nel 2010: 113 a Torino, 105 a Roma, 86 a Milano, 73 a Genova, 47 a Venezia, 36 a Palermo. Sembrano flotte aziendali, più che un parco auto cittadino.

Difficile poi, se sommiamo a questi dati i tagli progressivi e drastici al servizio pubblico, stupirsi del fatto che viviamo in città in cui  -  secondo i dati Oms  -  ci sono più di ottomila morti anno solo per le polveri sottili, e solo nelle principali 13 metropoli. Appena 19 città sulle 50 esaminate sono in regola per le PM10.

Anche i mobility manager non aumentano rispetto all'anno precedente: solo 41 le città in cui è presente almeno un mobility manager. Mancano a Campobasso, Cagliari, Catanzaro, L'Aquila, Latina, Pescara, Livorno, Sassari e Taranto.


Il rapporto esamina anche la qualità dell'aria delle città italiane per quanto riguarda le polveri sottili. Ancona ha registrato il maggior numero di superamenti (140 rispetto ai 35 consentiti), seguita da Torino (131). La media annuale di PM10 più elevata si è registrata a Torino (50 microgrammi al metro cubo, superiore al limite consentito di 40), seguita da Ancona (48,4) e Napoli (48.0). L'aria più buona si respira invece a Genova, dove si sono registrati solo 5 superamenti, e a Potenza, che ha una media annuale di 22 microgrammi al metro cubo.

"I cittadini spesso si dimostrano più maturi dei loro amministratori: l'83% è ad esempio convinto che la diffusione del bike sharing può essere un valido contributo alla riduzione del traffico e dell'inquinamento in città e circa l'80% vorrebbe una flotta di biciclette anche nella propria città", osserva Riccardo Canesi, presidente di Euromobility
.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 22, 2011, 12:30:04 am
grazie! pubblicato anche sul nostro gruppo Facebook.
http://www.facebook.com/groups/287303677979281/

segnalo la sezione della "rassegna stampa"
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?board=39.0
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 15, 2012, 02:12:23 pm
"Hai voluto la bicicletta?" Ma per l?Inail, guai se pedali! (come disincentivare l'utilizzo delle bici in città)

http://saperi.forumpa.it/story/65411/hai-voluto-la-bicicletta-ma-l-inail-guai-se-pedali-come-disinicentivare-lutilizzo-delle?utm_source=FORUMPANET&utm_medium=2012-02-14


(http://www.tuttinbici.it/cms/images/stories/bici_incidente.jpg)


Talvolta si ha l?impressione che nemmeno la risoluzione ormai datata dell?enigma insito nei simboli della stele di Rosetta ? la sua scoperta, in Egitto, risale ormai al 1799, ad opera dell?esercito di Napoleone - sia sufficiente a cogliere appieno il senso del burocratese nazionale, in tutte le sue sfumature e sfaccettature.

Più precisamente, a proposito di senso, a cogliermi - nel caso in questione - è stato quello dell?impotenza leggendo una circolare dell?Inail ? il nostro Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro - che, comunque la si vuole e riesca a decrittare, lascia basiti e carichi di interrogativi. Sul tema relativo alla ?indennizzabilità di infortuni in itinere occorsi utilizzando la bicicletta e il servizio di bike-sharing? un protocollo del nostro ente, datato 7 novembre dello scorso anno a firma della direzione centrale prestazioni, recita infatti che ?Considerata la sempre maggiore attenzione a livello ambientale e sociale orientata a favore di una mobilità sostenibile che annovera tra le sue forme l?uso della bicicletta, al fine di fornire risposta ai quesiti in questione e le necessarie istruzioni operative per l?esame delle singole fattispecie? viene specificato che ?(?)con riferimento all?indennizzabilità di infortuni in itinere occorsi utilizzando la bicicletta, si ritiene che la valutazione sul carattere ?necessitato? dell?uso di tale mezzo di locomozione, per assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto e per la non percorribilità a piedi del tragitto, considerata la distanza tra l?abitazione ed il luogo di lavoro, costituisca discrimine ai fini dell?indennizzabilità soltanto quando l?evento lesivo si verifichi nel percorrere una strada aperta al traffico di veicoli a motore e non invece quando tale evento si verifichi su pista ciclabile o zona interdetta al traffico?. Chiaro? Non del tutto direi, ma forse (forse!) ci viene in soccorso il seguito: ?Nel primo caso, infatti, può ritenersi sussistente la ratio sostanziale dell?esclusione dell?indennizzabilità dell?evento lesivo conseguente alla libera scelta, da parte del lavoratore, di esporsi ad un rischio maggiore, rispetto a quello gravante sugli utenti dei mezzi pubblici di trasporto, nell?affrontare il traffico veicolare a bordo del mezzo di trasporto privato. La suddetta ratio, invece, non ricorre nel caso di tragitto su pista ciclabile, e cioè su percorso protetto ed interdetto al traffico dei veicoli a motore, essendo escluso quel rischio che risulta aggravato dalla scelta del mezzo di trasporto privato?.

Dopo lungo cogitare nel tentativo di risolvere il rompicapo (oltre che tentare di capire anche il senso esatto di una cascata di virgole messe a capocchia) e senza tralasciare di chiedere lumi a chi magari ne capisce più di me, quello che mi è sembrato di cogliere è anzitutto che, pur sottolineando l?Inail ?la sempre maggiore attenzione a livello ambientale e sociale orientata a favore di una mobilità sostenibile che annovera tra le sue forme l?uso della bicicletta?, questa viene in fondo considerata ?libera scelta, da parte del lavoratore, di esporsi ad un rischio maggiore?, che come disincentivo immediato a farne uso, di per sé non è niente male. Ancora, che un eventuale indennizzo per qualsiasi tipo di danno personale viene riconosciuto anzitutto se l?uso della bicicletta è obbligato dal fatto che non esiste altro modo per andare sul posto di lavoro con i mezzi pubblici o a piedi, e che comunque a pesare in maniera determinante è la scelta personale: se si copre il percorso a due ruote su strada ?normale? l?Inail non pagherà eventuali infortuni; se invece ciò avviene su pista ciclabile, sì (e il fatto che il nostro Paese sia in fondo alla classifica continentale in termini di chilometri di piste ciclabili realizzate è assolutamente affare di chi non può percorrerle, proprio perché non ci sono).

Ma non basta, perché andando più avanti nel testo si scopre che ?(?) Con riferimento all?indennizzabilità degli infortuni occorsi utilizzando il servizio di bike-sharing, si precisa che tale servizio, sebbene promosso e gestito dalle amministrazioni locali ai fini del decongestionamento del traffico e, quindi dell?inquinamento ambientale, non può, tuttavia, essere assimilato al mezzo pubblico di servizio?. Traduzione: pur volendo concorrere con una scelta chiaramente ecologica alla diminuzione del traffico, dell?inquinamento e al miglioramento del proprio stato di salute, chi va in bicicletta utilizzando questo tipo di servizio deve sapere che per il nostro intrepido ente in questione questo non è assolutamente considerato mezzo pubblico, anche se tutte le amministrazioni locali che lo hanno promosso lo ritengono precisamente tale, e tentano di incentivarne l?uso in ogni modo. In parole povere (e che forse ho capito male, ma qualcuno semmai mi corregga): in fondo è meglio usare ? oltre ai mezzi pubblici, laddove è possibile ? la macchina e la moto, anche se provocano (come è assolutamente provato) moltissimi danni in più ai relativi conducenti di quanti ne abbia mai provocati l?uso della bicicletta agli stessi su pedale.

In parole più povere ancora, ma che qualcuno ha già usato più volte in altro contesto meno nobile, ecco qua: ?Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!?, frase alla quale, volendo, è anche possibile aggiungere come morale a questa (tutt?altro che) favola a lieto fine: ma se ti capita qualcosa molto probabilmente è colpa tua, che sei stato così sprovveduto da pensare più all?ambiente e alla tua salute che alle capacità fervide di fantasia proprie di qualche burocrate illuminato.

E alla fin fine mi sono convinto del tutto che la mia non è solo un?impressione superficiale: la stele di Rosetta, davanti ad un eloquio burocratico come quello appena affrontato si sarebbe arresa, del tutto impotente rispetto alla possibilità di fornire una chiave utile e fino in fondo comprensibile per una corretta traslitterazione degli intendimenti sopra esposti, e che se questo faticosamente succede a giovarsene non sono certo i ciclisti-lavoratori, no no! In fondo basta convincersi del fatto che il linguaggio universale non dev?essere propriamente patrimonio da pubblici amministratori, soprattutto se di lungo corso e sapiente cavillo.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: DJ - Febbraio 15, 2012, 02:29:12 pm
Della serie....hai voluto la bici? E allora attaccati...ai pedali!
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Febbraio 15, 2012, 06:51:45 pm
"ti meriti altro perchè non ti informi"

La regione Lazio pubblicizza il trasorto pubblico, ma denigra le bici

http://www.funweek.it/roma-eventi-e-news/la-regione-lazio-pubblicizza-il-trasorto-pubblico.php

(http://www.funweek.it/codimmagine/22582/formato/ImmagineInEvidenza/biciroma.jpg)

E' apparsa da qualche giorno a Roma una pubblicità commissionata dalla Regione Lazio che ha per oggetto la promozione de trasporto pubblico - nonostante le già attestate mancanze, i disagi e i ritardi - che sintetizza con un saccente 'Ti meriti altro, perchè non ti informi?' lo spot in questione.

Ma le polemiche scattano soprattutto a causa dell'immagine posta in sottofondo: un ragazzo in sella ad un rombante triciclo mentre percorre una pista ciclabile; sulla destra invece troviamo l'attraente scritta "Agevolazioni sul trasporto pubblico fino al 90%".

Com'era prevedibile, i ciclisti - non solo quelli della domenica - ma soprattutto coloro che si battono da tempo per vivere in una Capitale a misura d'uomo, cercando di diffondere i vantaggi di utilizzare la bicicletta piuttosto che l'automobile, si sono sentiti denigrati e presi in giro.

Per questo l'associaizone BiciRoma, che difende i diritti dei ciclisti, chiedendo a gran voce più piste ciclabili, più rispetto e più visibilità, ha dichiarato tramite i Presidente Fausto Bonfaccia: "Si denigra l'utente della pista ciclabile invitandolo a scegliere il trasporto pubblico e le relative agevolazioni promosse con la campagna "me lo merito", come se andare in bici fosse un castigo e penalizzante".

E continuano nell'invettiva che appare sempre più giustificata dal punto di vista degli amanti  delle due ruote: "Questa campagna per il trasporto pubblico invia un messaggio negativo nei confronti della mobilità ciclistica che pone in modo svantaggioso e come sistema di peggior qualità rispetto al trasporto pubblico. Il messaggio negativo inviato dalla Regione Lazio soprattutto alle giovani generazioni è devastante comunicando come scelta di qualità l'abbandono della mobilità ciclistica in favore del mezzo pubblico (sui cui costi per la collettività e qualità del servizio per gli utenti soprassediamo). Questa Istituzione che dovrebbe promuovere la mobilità ciclistica e sostenibile invece va nella direzione totalmente opposta".

Offensiva e di cattivo gusto, la pubblicità della Regione Lazio nasce con lo scopo di agevolare giovani e studenti all'uso dei mezzi pubblici, ma non sembra che stia incrementando anche la qualità del servizio offerto quotidianamente.
Un'altra mossa sbagliata per la Presidente Renata Polverini, che insieme al Sindaco Alemanno, in questo periodo, non naviga in buone acque.



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segnalo la discussione:

"Le piste ciclabili più impraticabili d'Italia"
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=885

Earth Overshoot Day: dal 20 agosto la Terra è in riserva
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6123
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Fero - Maggio 09, 2012, 09:46:39 am
Quando leggo questi articoli resto senza parole, solo molto incaxxato...
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/08/news/un_auto_blu_del_viminale_blocca_la_ciclabile_il_comune_protesta_col_ministro_cancellieri-34713798/?ref=HREC1-8

Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Maggio 09, 2012, 06:45:54 pm
Quando leggo questi articoli resto senza parole, solo molto incaxxato...
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/08/news/un_auto_blu_del_viminale_blocca_la_ciclabile_il_comune_protesta_col_ministro_cancellieri-34713798/?ref=HREC1-8
Davvero, queste cose fanno cascare le braccia... Condivido pienamente uno dei commenti dei lettori: perché la targa è oscurata? Perché in questo paese gli arroganti devono sentirsi in diritto di fare quello che gli pare, e noi invece non possiamo nemmeno leggere la targa per una assurda (a mio avviso) tutela della privacy? Se vuoi parcheggiare sulla ciclabile non puoi aver diritto alla privacy (sempre secondo me), è giusto poter conoscere chi c'è dietro questi comportamenti...
Mario
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Maggio 10, 2012, 09:27:53 pm
OK, questa le batte tutte: Trenitalia per pubblicizzare i suoi treni mette in palio... un auto!!  :o ???

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/05/10/foto/fs_pubblicit_autogol_vinci_un_auto-34845983/1/
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Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Matt-o - Maggio 10, 2012, 10:13:11 pm
Di peggio capiterà solo quando ad una gara di utenti di bicipieghevoli.net verrà dato in premio un Ciao (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Piaggio_Ciao)...
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Maggio 16, 2012, 11:49:24 am
informo i gentili pedalatori che esiste un servizio interattivo, come pubblicizzato sul blog di salvaiciclisti

http://www.salvaiciclisti.it/blog/2012/05/11/caro-direttore-aiutaci-a-monitorare-le-nostre-strade/ (http://www.salvaiciclisti.it/blog/2012/05/11/caro-direttore-aiutaci-a-monitorare-le-nostre-strade/)

per monitorare le strade. si possono fotografare buche e disservizi denunciando attraverso smartphone e pc le negligenze, sperando che l'amministratore se ne faccia carico.

Citazione
La funzione principale è quella di garantire ai Comuni un valido strumento di monitoraggio costruito attraverso la partecipazione di tutti.
La pagina è stata realizzata per offrire una panoramica in tempo reale delle segnalazioni relative alla ciclabilità sul territorio nazionale

qui la mappa
http://bici.decorourbano.org/ (http://bici.decorourbano.org/)

partecipiamo tutti!
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: eamaxb - Maggio 16, 2012, 12:37:06 pm
Molto molto interessante... sto scaricando l'app. Grazie per la segnalazione :)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Maggio 17, 2012, 07:45:18 am
Riporto dalla Stampa di oggi:
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/454490/
A noi non ci riguarda, visto che con i nostri trabiccoli possiamo superare tranquillamente i 15 km/h, ma è interessante vedere come se la cavano gli automobilisti.
Mario


   
   
CRONACHE
16/05/2012 - IL CASO
"Velocità media 15 chilometri all'ora"
In città si viaggia lenti come nel 1700

Secondo i dati Confcommercio si impiega più tempo perraggiungere l?aeroporto della Malpensa o di Orio al Serio dal centro di Milanoche per viaggiare in aereo tra il capoluogo lombardo e Roma o Trapani.
MULTIMEDIA


VIDEO
L'Italia lumaca Confcommercio:
è Sos trasporti
Il libro bianco dei trasporti
di "Confcommercio": le opere incompiute valgono 31 miliardi.
Con oltre 41 milioni di veicoli
l'Italia ha il record della densità
ROMA
La velocità media attuale nei maggiori centri urbani italiani ricorda da vicino quella raggiunta alla fine del ?700: oscilla intorno ai 15 km/h e scende fino a 7-8 km/h nelle ore di punta. È uno dei sintomi messi in rilievo dal ?libro biancò dei trasporti di Confcommercio per dimostrare il «congestionamento» delle reti urbane e metropolitane del Bel Paese, che ha «costi sociali ed economici altissimi».

E che a sua volta produce effetti difficilmente sostenibili, se non grotteschi, come il fatto che si impieghi più tempo per raggiungere l?aeroporto della Malpensa o di Orio al Serio dal centro di Milano che per viaggiare in aereo tra il capoluogo lombardo e Roma o Trapani. Il sistema di trasporto nazionale sopporta il peso di criticità diffuse e profonde. La congestione delle reti, si legge nel rapporto, è il risultato di «un mix micidiale di ingredienti: parco auto circolante, infrastrutture urbane ed extraurbane inadeguate, trasporto pubblico inefficiente, mancanza di parcheggi, tariffe popolari non usate come regolatori della domanda, bassa velocità commerciale e, non ultimo, inquinamento».
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: sim1 - Maggio 17, 2012, 08:28:49 am
Anche il Corriere cita questo.

Ma non vorrei che sia per far credere al pubblico che la soluzione del problema sia investire centinaia di miliardi (come citato nell'articolo) per migliorare le autostrade, fare la Gronda a Genova, il Tav, il Ponte e tutte le altre infrastrutture.

Si è citato il miglioramento del trasporto pubblico? No.

Si è citato il progetto da 80 milioni (forse) di euro per la ciclabile da Torino a Venezia? No.

Non so...
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Val_Ter - Maggio 17, 2012, 08:49:48 am
Da qualche mese si leggono in giro sulla rete notizie come questa:

http://petrolio.blogosfere.it/2012/05/consumi-benzina-ad-aprile-il-crollo-peggiora.html (http://petrolio.blogosfere.it/2012/05/consumi-benzina-ad-aprile-il-crollo-peggiora.html)

In pratica i consumi di prodotti petroliferi, in particolare quelli per autotrazione, sono in costante calo e in aprile si evidenzia una diminuzione del 14% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Se tanto mi da' tanto questo significa che in giro dovrei vedere un buon 10% di auto in meno, cosa che a me non sembra proprio per niente. E' vero che veder passare dieci auto o vederne passare nove cambia poco, ma a me pare che il quotidiano delirio di chi ogni giorno percorre in auto distanze inferiori ai 10 Km per recarsi alle sue quotidiane occupazioni continui tal quale a prima.

Ho notato, quello si', un aumento del numero di ciclisti che chiaramente non stanno andando a fare la scampagnata -alle sette e mezza di mattina in settimana e' difficle- ma usano la bici per recarsi al lavoro. Il problema e' che se anche l'incremento e' stato del 300/400% l'esser passati dai due che vedevo prima ai sette/otto che incrocio ora non ha intaccato per niente il numero delle centinaia che continuo a incrociare saldamente incollati al sedile dell'auto.

Siccome il sellino di una bici e' da sempre un punto d'osservazione priviliegiato per capire come va il traffico domando a voi se avete notato differenze in questi mesi, e se si' di che tipo.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Maggio 17, 2012, 09:08:16 am
Anche il Corriere cita questo.

Ma non vorrei che sia per far credere al pubblico che la soluzione del problema sia investire centinaia di miliardi (come citato nell'articolo) per migliorare le autostrade, fare la Gronda a Genova, il Tav, il Ponte e tutte le altre infrastrutture.

Si è citato il miglioramento del trasporto pubblico? No.

Si è citato il progetto da 80 milioni (forse) di euro per la ciclabile da Torino a Venezia? No.

Non so...
a pensare male si fa peccato...

per un traffico più grande ci vuole una strada più grande!

ps: le auto a torino la mattina sono diminuite. non vanno tutti in bici, c'è chi ha cominciato a condividere l'auto con i colleghi e c'è chi invece, da disoccupato, non esce di casa.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: mark_to - Maggio 17, 2012, 10:54:45 am
Torino: al mattino tra le 8.00 e le 9.00 forse una leggerissima diminuzione delle auto, in compenso aumento esponenziale delle bici (zona centro e San Salvario).
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Maggio 17, 2012, 01:49:57 pm
Però lo studio cita tra le due principali cause il parco auto circolante e gli scarsi trasporti pubblici, quindi tra le righe sottolinea lo squilibrio a favore dell'auto privata...
Per rispondere a Valter, io in quest'ultimo anno ho notato un moderato aumento delle persone che usano la bici per andare al lavoro. Ovviamente sono impressioni a naso, potrei sbagliarmi.
Mario
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Gianni65 - Maggio 19, 2012, 10:04:26 pm
Siccome il sellino di una bici e' da sempre un punto d'osservazione priviliegiato per capire come va il traffico domando a voi se avete notato differenze in questi mesi, e se si' di che tipo.

Sì, l'uso della bicicletta sta decisamente aumentando e la grossa novità sono proprio le pieghevoli. Siamo agli inizi, ma il cambiamento è iniziato.
Secondo me tra un paio di anni gli spostamenti in bicicletta saranno dieci volte quelli di oggi e comunque saremo ancora agli inizi perché si tratta di una forte crescita, ma pur sempre su percentuali omeopatiche.
Tuttavia l'andamento sarà sempre più esponenziale perché, come in tutti  i fenomeni sociali, succede che a partire da un certo punto  anche  le "pecore" iniziano a seguire.
Ci vorrà ancora un decennio per vedere la bicicletta diventare un mezzo di trasporto di massa, preso sul serio come in Germania o in Danimarca e allora non si tornerà più indietro.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Marcopie - Maggio 21, 2012, 11:42:09 am
...per un traffico più grande ci vuole una strada più grande!
Io direi: per ridurre il traffico bisogna ridurre il numero delle automobili.
Mi sembra un messaggio semplice, chiaro e diretto.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Val_Ter - Maggio 21, 2012, 12:03:37 pm
...
Io direi: per ridurre il traffico bisogna ridurre il numero delle automobili.
Mi sembra un messaggio semplice, chiaro e diretto.

Chiunque di noi abbia provato a proporre questo semplice messaggio prima o poi si e' dovuto confrontare con chi sostiene che l'automobile sia "indispensabile". Gran parte di noi sa che non e' vero, e che per farne a meno o quantomeno ridurne drasticamente l'uso basta volerlo, tuttavia saltera' sempre fuori quello che dice che lui abita a 30 Km dal lavoro in zona non servita dai mezzi. Affermazioni come questa ovviamente non tengono conto del fatto che per uno come lui ce ne sono altri 100 che abitano entro 10 Km dal lavoro e tuttavia ci vanno in auto, ma tant'e'. L'auto e' "indispensabile", e se proprio bisogna ridurne il numero si cominci da quelle altrui. In alternativa strade piu' larghe, maggior numero di parcheggi e benzina meno cara saranno la soluzione per vivere felici e contenti.
In gabbia.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Maggio 21, 2012, 12:08:17 pm
...per un traffico più grande ci vuole una strada più grande!
Io direi: per ridurre il traffico bisogna ridurre il numero delle automobili.
Mi sembra un messaggio semplice, chiaro e diretto.
eh eh, no... il tuo è un messaggio che farebbe perdere voti  ;)
meglio promettere ponti e autostrade... ahimè  >:(
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Maggio 21, 2012, 09:29:26 pm
...per un traffico più grande ci vuole una strada più grande!
Io direi: per ridurre il traffico bisogna ridurre il numero delle automobili.
Mi sembra un messaggio semplice, chiaro e diretto.
eh eh, no... il tuo è un messaggio che farebbe perdere voti  ;) 
meglio promettere ponti e autostrade... ahimè  >:(


Riporto da altro post, l'essenziale è avere un valido referente politico:
www.auto-partei.ch (http://www.auto-partei.ch) ;D
Interessante notare come un fenomeno del genere, il partito delle auto, sia nato in una terra dove da decenni la classe politica pone al centro della propria azione cose come un massiccio sviluppo dei mezzi pubblici, piste ciclabili, impulso all'intermodalità con treni e bus che faciliano il trasporto delle bici a bordo etc.  :o
Mario







Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Giugno 22, 2012, 01:53:09 pm
notizia raccontata su la stampa di oggi.
http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/ (http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/)

Citazione
Stop alle ?mountain bike? in cinque strade provinciali
Il divieto ai ciclisti riguarda le arterie prive di protezione a valle
Stefano Delfino

Niente più ciclisti su alcune strade di montagna: sono considerate troppo a rischio, per chi le percorre in sella alle «mountain bike». Il divieto di transito «ai velocipedi», di recente istituzione, riguarda le provinciali n. 2 (San Bernardo di Mendatica-Colle del Garezzo), 69 (Pigna-Monte Gouta-La Colla), 76 (Colle Melosa-Garezzo), 88 (Monesi-Confine della Provincia) e 89 (Triora-Passo della Guardia).
A segnalarlo è un lettore, Giancarlo Benza: «L?ex strada militare da Monte Frai a S. Bernardo di Mendatica, frequentatissima da escursionisti di tutti i tipi, è stata vietata alle biciclette da un?ordinanza provinciale. Resta libera la circolazione, invece, per auto e moto. Non si capisce il senso di questo divieto, che sicuramente è in contrasto con la propaganda all?Alta Via dei Monti Liguri».

sull'edizione cartacea, leggo a pagina 64, c'è qualcosa di più:
Citazione
"Niente più ciclisti su alcune strade di montagna: sono considerate troppo a rischio, per chi le percorre in sella alla mountain bike. Il divieto di transito ai velocipedi, di recente istituzione, riguarda le provinciali n°2 (San Bernardo di Mendatica-Colle del Garezzo), 69 (Pigna-Monte Gouta-La Colla), 76 (Colle Melosa-Garezzo), 88 (Monesi-Confine della Provincia)e 89 (Triora-Passo della Guardia)".

Le sopraccitate strade sono le uniche che permettono l?accesso a molti famosissimi sentieri, frequentati tutto l?anno da tantissimi bikers. Continuando a leggere l?articolo, oltre al danno la beffa: ?Resta libera la circolazione, invece, per auto e moto?. Sì, avete capito bene!!!!! Sulle strade di cui alla delibera , verranno installate delle protezioni a valle ?in legno, con matrice in ferro?, comunque il traffico motorizzato non verrà regolamentato, ma le bici non potranno più transitare?fino a quando? E perché? Sono strabiliato e stupefatto?ma attenzione, l?articolo porta anche la ?giustificazione?: ?Il provvedimento è dell?Ingegner Michele Russo, che dirige il settore Viabilità e Traffico: ?la strada citata, e tutte le altre citate nell?ordinanza, oltre ad essere dissestate, sono sprovviste di protezione sul lato a valle. E, quindi, sono ritenute pericolose, soprattutto per chi vi transita con la bicicletta e nell?occasione magari, si impegna in una sfida con gli amici?. E adesso arriva l?assurdo: ?MENO RISCHI CORRONO INVECE MOTOCICLETTE E AUTO CHE SI LIMITANO ALL?ESCURSIONISMO?.
fonte: http://www.mtb-forum.it/stop-alle-mtb-su-alcune-strade-provinciali-imperiesi/
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Jimmy - Giugno 22, 2012, 03:54:08 pm
Vorrei andare a lavoro in bici, ma purtroppo non mi è possibile... lavoro a 25 km da casa... sinceramente sono un po troppi da fare in bici!!!!!
Alex....Alex...ma cosa mi dici mai?!?....l'unico impedimento, iniziale, per coprire uan distanza del genere deve essere unicamente l'allenamento...e basta ;D
[/quote]
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Luglio 06, 2012, 11:36:38 pm
Come giustamente aveva notato qualcuno, uno dopo il lavoro si spara tutti i giorni un'ora di tangenziale ovest a passo d'uomo, poi arriva a casa stanco e si svacca sul divano, dove una serie di spot gli mostrano quanto sia fico guidare spediti con un determinato modello di auto lungo dei percorsi invariabilmente panoramicissimi e totalmente privi di traffico. Evidentemente però, complice la crisi, tutto questo non basta più e le vendite di auto sono in picchiata, allora molte case puntano sul fattore "ecologico". Il tutto è molto ben riassunto in questa vignetta:
(http://img.tapatalk.com/02237642-5a87-f664.jpg)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: alex00-2008 - Luglio 14, 2012, 08:26:51 pm
Servizio molto interessante, fa riflettere!!!
è pazzesco pensare di andare avanti in questo modo, infatti già vediamo i risultati negativi della profonda crisi economica!
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 14, 2012, 08:29:27 pm
la pubblicità vende illusioni, e ci riesce pure bene!  :D

PS: da altra discussione
chi fa una scelta perché costretto, appena potrà ritornerà per la strada vecchia, vedrete. vuoi perché si è di nuovo capaci di spendere, vuoi perché ci si è rassegnati o abituati.
lo vedo in queste ultime 2 settimane a torino: nonostante non sia migliorato nulla (come potrebbe) le persone hanno ripreso l'auto e io osservo meno bici di giugno e luglio scorsi.

in uno stato illuminato, in cui oltre all'impatto immediato della minor vendita delle auto si calcolano anche le spese sanitarie diminuite, la qualità dell'aria migliorata, il tempo di usura delle strade ridotta, il benessere fisico della popolazione più in forma e pronta a reagire alle avversità, e chissà quante altre cose positive innescate dall'uso incrementato della bici e del mezzo pubblico in altrenativa all'auto, l'amministrazione dovrebbe cogliere l'occasione (in questo senso ho parlato di positività) per trasformare quella che è una necessità (dovuta a cause negative) non troppo comoda in una opportunità, investendo in infrastrutture, in promozione, in industria della bici (in italia abbiamo il 30 o più % della produzione di bici e componenti e accessori per bici del mercato mondiale, perché non valorizzarlo?)

in tale maniera non appena la benzina scenderà, o la "crisi" sarà finita (!), il cittadino costretto ad andare in bici non scapperà subito alle vecchie abitudini ma continuerà ad usare la bici incentivato dai benefici che avrà osservato e di cui avrà giovato.

un'amministrazione lungimirante è quella che non subisce i cambiamenti della società ma li asseconda e li incanala in un flusso virtuoso.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: alek78 - Luglio 14, 2012, 08:54:01 pm
Stop alle ?mountain bike? in cinque strade provinciali
Il divieto ai ciclisti riguarda le arterie prive di protezione a valle

Aggiornamento del 27 giugno (tutto rientrato):
http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10666/

Le provinciali dell'entroterra riaperte alle bici
Incontro ieri tra l'assessore Giacomo Raineri e i sindaci dei Comuni interessati.
Trovati i fondi per la messa in sicurezza
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 24, 2012, 09:25:56 am
La città infinita: urbanizzazione e mobilità

interessante trasmissione sui risultati delle avide politiche di urbanizzazione del nostro disgraziato paese.

Tutta la città ne parla, puntata del 23.7.12 (http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-d48b8415-461c-4af2-bf2c-3cef967dc084.html)

....E per non farci mancare nulla, ecco cosa succede sui nostri trasporti pubblici:
"Guasto sulla Roma- Lido: utenti saltano su un altro treno"
http://video.repubblica.it/edizione/roma/guasto-sulla-roma-lido-utenti-saltano-su-un-altro-treno/101335/99712


Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 29, 2012, 06:35:38 pm
sospensione dell'area C a Milano  :o

(http://milano.repubblica.it/images/2012/02/15/195041991-9a12c46d-d0ca-4167-94c9-fe46904dbee9.jpg)

da ilFatto quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/25/milano-il-consiglio-di-stato-sospende-larea-c/305975/)

"a ribaltare la sentenza del Tar Lombardia del sei giugno, è stata la Quinta sezione del consiglio, ravvisando un pericolo per l?interesse economico del gestore del parcheggio. Il consiglio ha sospeso cautelativamente il provvedimento e ora toccherà al Tar lombardo fissare l?udienza di merito. Per effetto di questa decisione il Comune informa che a partire da domani il provvedimento Area C è sospeso. ?Rispettiamo l?ordinanza del Consiglio di Stato, che comunque contraddice numerose decisioni del Tar Lombardia che si era espresso in modo inequivocabile respingendo tutte le richieste di sospensiva presentate?.

Siamo certi che Area C ? afferma l?assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran ? sarà confermata dall?udienza di merito che auspichiamo possa essere fissata nel più breve tempo possibile. L?Area C, continua l?assessore in sei mesi ?ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose?. 

Immediata la presa di posizione da parte di Legambiente che si dice ?sconcertata dalla decisione del consiglio di Stato. Damiano Di Simine presidente di Legambiente Lombardia ha spiegato: ?Ci pare paradossale e inaudito che con una sentenza venga fatto prevalere l?interesse di un singolo operatore su quello di una intera città?.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 29, 2012, 07:46:27 pm
i contributi sull'area C sono stati accorpati nella discussione:
Area C - Milano
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=811.msg16756#msg16756
 ;)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Gianni65 - Agosto 25, 2012, 12:41:15 pm
Ciao ragazzi! Io in questi giorni sono stato sulla Costiera Amalfitana, una delle più belle strade panoramiche al mondo, ma anche una delle più allucinanti dal punto di vista della viabilità. Ad ogni tornante (e ce ne sono per decine di chilometri!) si incrociano faticosamente automobili, autobus, moto e motorini in quantità. All'arrivo in ognuno dei bellissimi borghi sul mare una coda di auto procede lentissimamente tra file di parcheggi tutti occupati. Non c'è un solo parcheggio che non sia a pagamento e sebbene i prezzi siano da aguzzini (2 ? l'ora) non si trova un posto nemmeno a morire. Per una  giornata di mare si spende più di parcheggio che di di ombrellone e sdraio!

Sicuramente le Amministrazioni Comunali risponderebbero che è una scelta finalizzata a scoraggiare l'uso dell'auto, ma in realtà non ci sono  parcheggi liberi nemmeno nelle zone più lontane e non è  mai stato realizzato un servizio di trasporto pubblico adeguato al carico di turisti, come la linea ferroviaria delle Cinque Terre o una pista ciclabile seria come sulla Riviera di Ponente - insomma  non c'è un'alternativa ragionevole all'auto privata.

Che peccato! Sotto l'ombrellone, tra una nuotata e l'altra, sognavo la mia fantastica biciclettina -ahimè!- rimasta a Torino, me la vedevo lì, bella legata alla ringhiera del lungomare a sbeffeggiare tutta questa inconcepibile assurdità...
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Agosto 26, 2012, 10:00:22 am
Ed io che  credevo ci  fossi andato con  la pieghevole!
Sai che sofferenza imbottigliato nel traffico!!!   :-\
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Gianni65 - Agosto 27, 2012, 10:32:54 am
La bicicletta mi serve per gli spostamenti quotidiani, l'auto per quelli lunghi o sporadici, tipo vacanze e spesa al supermercato.
In ogni caso ero con una nutrita comitiva di familiari e parenti, tutti privi di pieghevole.  :-\

Comunque hai ragione tu, è una vera sofferenza dover tornare a mezzi di trasporto primitivi dopo aver "visto la luce"  ;)
Sembra una battuta ma è la verità. Purtroppo nel nostro Paese sono ancora poche le persone che si rendono conto della goffaggine e della inefficienza energetica ed economica del mezzo su cui siedono con tanto orgoglio...

In certe aree del Paese, poi, non si concepisce altro mezzo di trasporto che l'auto. E in genere non si rinuncia solo alla bicicletta, ma anche alla semplice e sana abitudine di fare qualche breve spostamento a piedi!
Credetemi, un vero tormento - e non tanto per i turisti di passaggio, quanto per gli stessi residenti, costretti a vivere una vita sedentaria costantemente oppressi dal traffico e dall'inquinamento di varia natura.

Siamo italiani, un popolo di poeti e di navigatori... e (purtroppo) di stoici sopportatori!  :-\
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 10, 2012, 01:51:15 pm
Citazione
La diffusione della motorizzazione di massa ha portato al consistente parco veicoli attualmente presente in tutti i paesi ad economia avanzata. Il dato per l'Italia (2011) è di 607 autoveicoli ogni 1000 abitanti, per un totale di 36,5 milioni di autovetture (esclusi dunque veicoli industriali, autobus, ecc.). Poiché ogni autovettura occupa circa 6 mq netti di suolo, nel suo insieme il parco autovetture occupa quasi 220 kmq. Considerando poi lo spazio libero minimo che deve essere lasciato attorno a ciascun veicolo per garantirne l'accessibilità e la manovra, tale area diventa almeno il doppio.
fonte: http://www.roliassociati.it/Pages/Artic15.htm (http://www.roliassociati.it/Pages/Artic15.htm)

Altri dati: http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche.html (http://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche.html)


sommate a quella cifra il suolo dedicato alle officine, autorimesse, garage, parcheggi di ogni tipo, stazioni di servizio e lavaggi, caselli autostradali, uffici e fabbriche dedicati alle aziende automobilistiche, enti amministrativi dedicati (motorizzazioni,etc..), assicurazioni, scuole-guida, negozi per la vendita di auto nuove e usate, negozi per la componentistica, tuning, spazi per associazioni dedicate...etc..la lista potrebbe essere molto più ampia..

Sommato tutto la cifra diventerebbe enorme, lo spazio del suolo dedicato a questo tipo di mobilità è impressionante. In base a queste premesse e alle attese di una forte diminuzione del parco motorizzato (http://www.soldionline.it/pictures/20121002/immatricolazioni-italia-settembre.jpeg) nazionale la mia proposta è di iniziare già da ora a pensare a cosa farne di tutto questo spazio!

Io propongo qualcosa del genere (http://2.bp.blogspot.com/-6aiflVDQajk/TxyrZGTZkWI/AAAAAAAADEw/Si5jNjJJruY/s1600/beautiful-garden-1.jpg)  ::) (naturalmente la stradina è per pedoni, ciclisti, forme di spostamento oil-free), voi che fareste  :) ? 
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Ottobre 10, 2012, 02:03:51 pm
voi che fareste  :) ? 

http://edizioni.lastampa.it/fileadmin/media/novara/street%20games.jpg (http://edizioni.lastampa.it/fileadmin/media/novara/street%20games.jpg)
http://d4k7s9ho8qact.cloudfront.net/wp-content/uploads/2012/09/BEACHVOLLEY.png?9d7bd4 (http://d4k7s9ho8qact.cloudfront.net/wp-content/uploads/2012/09/BEACHVOLLEY.png?9d7bd4)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Ottobre 17, 2012, 03:12:29 pm
è una buona prassi o una cattiva prassi l'iniziativa dell'assessore?
https://www.facebook.com/notes/comune-di-milano-palazzo-marino/unanagrafe-delle-biciclette-lettera-dellassessore-maran-al-ministro-clini/164163733707614 (https://www.facebook.com/notes/comune-di-milano-palazzo-marino/unanagrafe-delle-biciclette-lettera-dellassessore-maran-al-ministro-clini/164163733707614)
buona fede?
non lo so, ma intanto ho accolto la richiesta di salvaiciclisti in quanto ne condivido le perplessità.
a pensare male si fa peccato, si sa, ma...

Citazione
ATTENZIONE:

nel post che vi incollo sotto c'è la proposta di un'anagrafe delle biciclette, proposta da maran (milano, ass. trasporti) e diretta a clini (governo, min. ambiente).
fategli capire CHIARAMENTE che la cosa non deve trasformarsi in "targa per le biciclette".
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Ottobre 17, 2012, 05:56:05 pm
Un bel copia e incolla ad uso di noi miserabili sprovvisti di Feisbucch? :)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: giannib - Ottobre 17, 2012, 06:19:24 pm
Anch'io sono sprovvisto di feisbucc! ( me sa che semo rimasti in due...)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Ottobre 18, 2012, 04:45:53 pm
Un bel copia e incolla ad uso di noi miserabili sprovvisti di Feisbucch? :)

Citazione
Egregio Signor Ministro,

 

l'allarme per i furti delle biciclette è un problema che sta diventando sempre più grave e riguarda non solo Milano: questo mercato illegale ha purtroppo una dimensione internazionale e non è raro che le biciclette trafugate vengano spedite dai ricettatori in altri paesi, oltre che in alcuni mercatini locali.

 

È quindi necessaria un'iniziativa nazionale, che vada oltre le sporadiche e insufficienti iniziative pensate localmente per dotare di targa le due ruote. Per questo, conoscendo la Sua attenzione verso i temi della mobilità sostenibile, Le chiedo un intervento che individui le modalità utili ad istituire un sistema di registrazione per le biciclette, con regole chiare e uniformi su tutto il territorio italiano.

 

Questa "anagrafe" delle due ruote sarebbe un primo passo efficace per rompere il circuito della ricettazione e rendere tracciabile il mezzo e un segnale concreto di attenzione verso i ciclisti e di collaborazione verso le amministrazioni locali che si stanno impegnando a diffondere l'uso della bicicletta e una maggiore attenzione per l'ambiente.

 

Grato per la collaborazione, Le garantisco, fin da ora che Milano è pronta e offre al Governo tutta la propria collaborazione.

 

Cordialmente,

 

Pierfrancesco Maran

Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde.

ecco, incollata qui come richiesto. però non avete provato a cliccare  ::) sul link: non tutto quello che c'è su fb è invisibile ai non iscritti. in questo caso essendo la pagina del comune di milano la nota dell'assessore è visibile a tutti. e pure i commenti  ;D
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Ottobre 18, 2012, 07:34:20 pm
Ops ciairagggione, scusa! ;D
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Ottobre 21, 2012, 09:16:01 am
FIRENZE: Bus bloccato e l'auto la sollevano i viaggiatori
 :o :-\
Fonte: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/10/20/foto/bus_fermo_mezz_ora_per_l_auto_in_doppia_fila-44912125/1/
Le auto parcheggiate in sosta vietata in via Romana hanno creato un imbuto, bloccato un bus e dietro al bus bloccato il traffico. Gente inferocita. Insulti e nervi a fior di pelle. L'odissea dei passeggeri sull'Ataf della linea 37 è cominciato alle 23.20 all'altezza di piazza San Felice, all'incrocio tra via Romana e via Maggio, in Oltrarno e si è concluso alle 23,50. In coda anche una limousine che per ingannare l'attesa non ha trovato di meglio che alzare a tutto volume l'autoradio suscitando le proteste degli abitanti. Dopo qualche tentativo non riuscito di rintracciare il proprietario di una delle macchine che ostruiva il passaggio, i più volonterosi viaggiatori del bus e qualche automobilista hanno aperto la strada spostando alcuni i motorini parcheggiati e sollevando di peso una delle auto spingendola in avanti. "Sono cose che succedono almeno 2-3 volte a settimana, di sera" ha raccontato sconsolato l'autista Ataf. Per l'automobilista indisciplinato la multa è per interruzione di mezzo pubblico. (Foto di Gerardo Adinolfi, testo di Laura Montanari)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: bromptonian - Ottobre 21, 2012, 03:56:43 pm
Da quando le targhe automobilistiche o il registro dei motoveicoli scoraggia o ha scoraggiato i furti di auto e/o motorini?! C'è qualcosa nella logica di questa lettera che mi sfugge...

Comunque a non essere su feisbuk semo in tre!  :o
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Ottobre 22, 2012, 10:13:10 am
io invece che spostarla l'avrei ribaltata... ma sono un violento, lo so.
foto aggiunta nel riedit: http://imgix.8tracks.com/mix_covers/001/012/676/31985.original.jpg?fm=jpg&q=65&sharp=15&vib=10&w=521&h=521&fit=crop  ;D

piuttosto una riflessione che c'entra con le cattive prassi.
ieri passeggiando ho notato una certa attrazione per le ciclabili da parte dei pedoni soprattutto quando queste sono tinte di rosso.
ma chi l'ha deciso che in italia debbano essere rosse? a parte il fatto che a torino hanno dipinto di rosso anche alcune traiettorie di tram negli incroci più pericolosi, ma non è il caso di scegliere un altro colore (all'estero azzurro? verde? giallo?) visto il fascino che gli italiani subiscono dal cinematografico red carpet?
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 22, 2012, 11:40:52 am
Ho trovato questo in rete:

Citazione
Il colore rosso è associato a pericolo, allarme, attenzione, divieto, ma anche a privilegio, come a tutti i tappeti rossi stesi per accogliere le più diverse autorità, o alle scarpette rosse che solo i nobili del '700 potevano indossare.

fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_3/editoriale-ennio-rota-una-citta-misura-di-bici-2111293573401.shtml
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 22, 2012, 01:59:55 pm
i contributi sui non iscritti a facebook sono stati cancellati. Ma se pensate abbiate subito un torto, potete esprimerlo nella discussione

il forum sui social network
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=616

 ;)

da altra discussione:
lo consiglio a tutti....

Live Bicycle

un film-documentario sull'assurdità della macchina.

............

segnalo la discussione
Il flop del bike-sharing a Roma
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=3822


Conti in rosso, tagli e fallimenti : il dissesto del trasporto locale
Tre società in bancarotta. Al fondo nazionale mancano 1,5 miliardi. E 1 passeggero su 5 non paga


Ecco perché c’è sempre traffico nella tua città
(https://benzinazero.files.wordpress.com/2017/05/capacitacc80-diversi-veicoli-auto-bici-bus-tram-rapid-transit-treno.jpg?w=640)
da benzinazero (https://benzinazero.wordpress.com/2017/05/04/ecco-perche-ce-sempre-traffico-nella-tua-citta-infografica/)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Ottobre 24, 2012, 01:34:55 pm
Riporto da altra discussione, perché temo che rientri a buon diritto anche in questa (anche se la dirigenza di Trenitalia negherebbe la mia affermazione   >:( ):

Per fortuna la "cultura" della mobilità in Italia continua a essere forte anche ai giorni nostri e a generare sagge decisioni:

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/10/22/foto/calabria_l_ultimo_viaggio_del_treno_della_piana-45083569/1/
La littorina dal mare di Gioia Tauro correva, tra gli uliveti, verso l’interno collegando i paesi della “piana” per poi inerpicarsi sulla montagna fino a Cinquefrondi. Un tempo era il treno che prendevano i braccianti per raggiungere i campi e gli emigranti per incrociare la ferrovia tirrenica che li avrebbe portati lontano. Negli ultimi anni era il treno degli studenti, dei pendolari e stavolta di  immigrati africani e asiatici, ma dopo più di ottanta anni di attività improvvisamente è diventato l’ennesimo “ramo secco” della rete ferroviaria italiana. Ci sono state proteste e anche proposte, ma per ora il treno fermo segna la perdita di un servizio collettivo e pure di un pezzo della memoria e del paesaggio di una intera zona. Quella della Calabria e dei treni è una storia importante fatta di distacchi dolorosi, fatiche, ma anche speranze e sogni. Le “tracce indelebili” che il treno ha lasciato in generazioni di calabresi sono raccontate nel libro “Andata e ritorno, Treni stazioni paesi della Calabria errante” (Città del Sole Edizioni, 2011), con testi di Francesco Adornato, foto di Carlo Desideri e una prefazione di Annarosa Macrì. Il libro è dedicato all’ultimo viaggio della littorina della “piana”.

la lobby della mobilità privata ringrazia. e non è solo quella del petrolio: le conseguenze della mancanza di mezzi di uso collettivo si ripercuotono anche sulla vita sociale di una comunità che ha un'occasione in meno per incontrarsi e un bene comune in meno di cui avere cura.
viva l'alienazione!

Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: NessunConfine - Ottobre 24, 2012, 04:23:33 pm
Mobilità sostenibile o mobilità insostenibile?

A quale topic appartiene questo articolo?

In Italia nascerà la prima autostrada elettrica: scopriamo ZET- Zero Emission Territory -

(http://greenvalueblog.files.wordpress.com/2012/10/localizzazione1.jpg)

Una flotta di 72 auto elettriche, 18 parcheggi di interscambio con 144 punti di ricarica presso le uscite autostradali, 10 punti di fast charge, un’infrastruttura innovativa, con pensiline fotovoltaiche da fonti rinnovabili certificate. Per risparmiare 26,3 tonnellate di emissioni di CO2 al mese nell’autostrada più congestionata di Italia e 20.160€ di carburante.

fonte: http://greenvalueblog.wordpress.com/2012/10/21/zet-zero-emission-territory-sintesi-dello-studio-e-i-numeri-del-progetto/

Di Emiliano Ragoni | 21.10.2012 20:29 CEST

Il tema della mobilità sostenibile sta acquisendo sempre più importanza e sempre maggiore peso specifico anche nelle politiche territoriali. Ad esempio, in Olanda la Lotteria nazionale finanzia un progetto con 40.000 cittadini coinvolti, 4,5 milioni di € per fornire 3.500 auto elettriche in car sharing. La Lotteria Nazionale Olandese (National Postcode Lottery, ente che vede tra i propri "ambasciatori" personaggi del calibro di Nelson Mandela, Rafael Nadal e Bill Clinton) si distingue grazie alla consuetudine di finanziare progetti ad alto valore sociale. Quest'anno ha finanziato con € 4.450.000 il progetto "Three times greener: sustainable energy highway A15" promosso dalle Associazione ambientaliste "Friends of the Earth and Nature & Environment".

Questo ambizioso progetto mira a realizzare un corridoio autostradale interamente coperto da infrastrutture di ricarica per promuovere e sperimentare l'uso di mezzi elettrici non solo in ambito urbano, ma lungo un asse di intenso traffico. La A15 si estende dai confini tedeschi fino a Rotterdam per 160 km ed è una delle strade maggiormente utilizzate in Olanda. Il progetto non si limita alle infrastrutture di ricarica; una parte dei fondi saranno destinati a una flotta di auto elettriche messe a disposizione in car sharing per 125 aziende distribuite sulle 5 città più importanti attraversate dall'autostrada.

La stessa possibilità sarà offerta anche per i privati cittadini  che potranno usufruire del servizio. Per completare la visione interamente ecologica del progetto, pannelli fotovoltaici saranno installati sulle barriere antirumore e sui tetti delle fattorie e capannoni presenti lungo l'autostrada, oltre a 3 "wind farms" (fattorie del vento) realizzate ex novo. Il tutto garantirà la ricarica delle auto elettriche esclusivamente con fonti di energia rinnovabile.
I promotori sono convinti che il progetto potrà accelerare le abitudini verso la mobilità elettrica, sia per le istituzioni che per i privati (cittadini e imprese). E i numeri lo confermano: 2.000 auto saranno destinate al car sharing per privati (che potranno sperimentare anche l'ultima avanguardia del car sharing, il cosiddetto "peer to peer" cioè l'utilizzo di auto private in condivisione), ulteriori 1.500 saranno destinate all'utenza business per una stima complessiva di 40.000 cittadini coinvolti come utenti. Il consorzio di progetto vede la presenza di ENECO (Utility Olandese) e di Athlon (multinazionale dell'autonoleggio particolarmente attiva nel settore dell'elettrico) che potrà gestire anche le potenzialità di marketing delle auto elettriche avendo a disposizione una così ingente flotta.
L'iniziativa olandese è molto originale. Per trovare un esempio simile dobbiamo andare in America, nella Highway che attraversa da nord a sud la California; un esempio molto innovativo, essendo già dotata di infrastrutture di ricarica per collegare San Francisco a Los Angeles e alimentare le numerose auto elettriche imposte sul mercato dalle leggi dello stato. In Inghilterra una utility energetica, in accordo con le società autostradali, stanno installando colonnine lungo gli assi di maggiore percorrenza.
Anche l'Italia sta abbracciando questo tipo di infrastrutture. Il progetto ZET Zero Emission Territory, del quale vi abbiamo parlato qualche giorno fa, e che verrà presentato a Mobility tech, è un primo esempio in questa direzione. Vediamolo nel dettaglio tutti i numeri del progetto.
Il congestionato asse Milano-Brescia potrebbe essere a breve il primo esempio di italiano di autostrada elettrica. Il progetto prevede di sperimentare l'uso dei mezzi elettrici lungo l'autostrada A4 (e Brebemi, una volta ultimata) che con i suoi 97 chilometri collega una delle zone più densamente popolate dell'Italia ed è connotata a tutti gli effetti come autostrada urbana, con volumi di Traffico Giornaliero Medio di 113.000 veicoli al giorno (somma delle due direzioni, nell'anno 2011), con picchi di 148.00 veicoli al giorno tra i caselli di Cavenavo ed Agrate.
Lo studio di fattibilità si basa sulla disponibilità, a partire dal 2013, di incentivi all'acquisto o noleggio di auto elettriche, previsti dal Decreto Sviluppo (€ 5.000 a veicolo, su un costo medio di  € 30.000 a veicolo) e propone l'adozione di 72 vetture elettriche in car-sharing in 18 aree di parcheggio dedicate, dislocate nei pressi dei caselli autostradali, nei centri abitati e in prossimità dei punti di interscambio con le reti metropolitane di Milano, con un'infrastruttura di ricarica con pensiline fotovoltaiche. Per garantire la piena libertà di movimento, il progetto prevede 10 punti di ricarica veloce (fast charge) da installare nelle aree di sosta già esistenti nell'area.


"Il progetto ZET - dice Carlo Iacovini, Associate Senior manager di Clickutility, responsabile del progetto - vuole dimostrare che l'auto elettrica è una realtà concreta anche al di fuori della città per percorrenze medie come i 97 chilometri che uniscono Milano a Brescia. Gli utenti devono ancora familiarizzare con le nuove tecnologie e l'incertezza sull'autonomia resta oggi uno dei deterrenti all'acquisto e all'uso dei mezzi elettrici. Occorrono quindi sperimentazioni e progetti che possano dimostrare il contrario."
Lo studio fornisce anche analisi economiche. L'investimento totale (progettazione, start up e primo anno di sperimentazione) ammonta a € 3,8 milioni, di cui € 1,8 milioni destinati alla flotta, € 1,2 milioni per le infrastrutture di ricarica, € 400 mila per i costi di gestione annuale. Il progetto prevede l'integrazione con modelli di business autonomi, dal car sharing alla produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico, che mira all'indipendenza energetica del servizio. La sostenibilità economica del servizio è raggiunta con un fatturato mensile compreso tra i 600 e gli 800 € per singola automobile.


Lo studio fornisce anche i dati relativi ai benefici ambientali che l'introduzione dell'infrastruttura comporterà, con il risparmio di 26,3 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera al mese, a fronte di 168.000 Km/mese percorsi dalla flotta a regime, e partendo dal fattore di emissione medio di 157 g/km CO2, relativo al traffico in Lombardia per automobile a motore termico. Anche il confronto dei costi "alla pompa" delle due modalità di trasporto è particolarmente favorevole, con un risparmio di 20.160€ mensile sull'intera flotta.
Lo studio ZET sarà presentato da Carlo Iacovini in occasione di Mobility tech, in programma il prossimo 22-23 Ottobre 2012 a Milano, evento sponsorizzato da IBTimes IT.

(http://greenvalueblog.files.wordpress.com/2012/10/mdrendering.jpg)

Progetto pensilina MD Zev by Cemusa- Design Arch. Alessandro Savioli


(http://greenvalueblog.files.wordpress.com/2012/10/md_autostrada.jpg?w=640)

Esempio localizzazione pensilina MD ZEV - by Cemusa - Design Arch. Alessandro Savioli


fonte: http://it.ibtimes.com/articles/37410/20121021/tesla-auto-elettriche-ambiente-energie-rinnovabili-auto-zet-mobility-tech-mobilit-sostenibile.htm

Si spendono milioni per riconvertire un sistema che non può funzionare dal principio, sottilmente si spera che la green economy riesca a far rimanere invariati i nostri stili di vita, il nostro "fabbisogno", con l'aggiunta di qualche pannellino solare qui e la e qualche fogliolina verde appiccicata nelle pubblicità. L''equivalente somma destinata a questi progetti ad esempio potrebbe destinarsi alla riconversione dei parchi autobus presenti.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: beaturbano - Ottobre 24, 2012, 04:45:40 pm
Mobilità sostenibile o mobilità insostenibile?

Si spendono milioni per riconvertire un sistema che non può funzionare dal principio, sottilmente si spera che la green economy riesca a far rimanere invariati i nostri stili di vita, il nostro "fabbisogno", con l'aggiunta di qualche pannellino solare qui e la e qualche fogliolina verde appiccicata nelle pubblicità. L''equivalente somma destinata a questi progetti ad esempio potrebbe destinarsi alla riconversione dei parchi autobus presenti.
quotone con +1! in uno stato moderno preso atto che c'è un trend verso una mobilità diversa si studia il modo di salvare capre e cavoli assecondando e incentivando questi trend e allo stesso tempo progettando una riconversione delle aziende che operano in un settore che non tira più.
qui invece non soltanto si cerca come dici di far rimanere invariati gli stili di vita attuali in modo da tamponare, ma si sfruttano fondi destinati alla mobilità alternativa per ingrassare i soliti squali.

un po' come la storia della copenaghen wheel, la conoscete?
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Fero - Dicembre 09, 2012, 11:51:59 pm
Bike sharing, in via Fiamma
una petizione per eliminarlo

Raccolte 400 firme contro il nuovo stallo che ospita 36 biciclette: "Non possiamo più parcheggiare"

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/09/news/bike_sharing_in_via_fiamma_una_petizione_per_eliminarlo-48359544/
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: ivox - Dicembre 10, 2012, 12:10:16 am
Bike sharing, in via Fiamma
una petizione per eliminarlo

Raccolte 400 firme contro il nuovo stallo che ospita 36 biciclette: "Non possiamo più parcheggiare"

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/09/news/bike_sharing_in_via_fiamma_una_petizione_per_eliminarlo-48359544/

Ma quando i residenti inizieranno a pagare l'occupazione del suolo pubblico per le loro strisce gialle?
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: DJ - Dicembre 10, 2012, 12:26:03 pm
Oddio se non si può più parcheggiare si muore! Ma che prendano su la bici e pedalare!! :o
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Dicembre 10, 2012, 05:00:04 pm
Discutibile però anche (se è vero) che il Comune assegni un parcheggio sotterraneo alla Polizia e 3 piani rimangano costantemente vuoti, è comunque un bello spreco. Tanto vale assegnarli a privati, magari con un affitto di posto auto calmierato ai residenti, in modo che tolgano le loro auto dalle strade. Ci guadagna il Comune che riscuote gli affitti dei posti, ovviamente i residenti automobilisti, ma anche la qualità dell'aria, visto che se hanno da parcheggiare giù non stanno 3 ore a girare in tondo per il quartiere ad aspettare che si liberi un posto auto.
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: Hopton - Luglio 10, 2013, 10:18:55 am
Da Repubblica Torino:

Ciclisti, l'ultima beffa: la fermata del bus è sulla ciclabile

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/07/09/foto/ciclisti_l_ultima_beffa_la_fermata_del_bus_sulla_ciclabile-62677551/1/?ref=HRESS-4#1
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: bronsaquerta - Luglio 10, 2013, 07:09:39 pm
Bike sharing, in via Fiamma
una petizione per eliminarlo

Raccolte 400 firme contro il nuovo stallo che ospita 36 biciclette: "Non possiamo più parcheggiare"

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/09/news/bike_sharing_in_via_fiamma_una_petizione_per_eliminarlo-48359544/

Ma quando i residenti inizieranno a pagare l'occupazione del suolo pubblico per le loro strisce gialle?

dovrebbe già far riflettere un dato presente nell'articolo: 8 o 9 posti auto = 36 posti bici

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Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 31, 2013, 11:29:22 am
Conti in rosso, tagli e fallimenti : il dissesto del trasporto locale
Tre società in bancarotta. Al fondo nazionale mancano 1,5 miliardi. E 1 passeggero su 5 non paga

http://www.corriere.it/economia/13_luglio_29/conti-in-rosso-tagli-e-fallimenti-il-dissesto-del-trasporto-locale-valentina-santarpia_e453d144-f807-11e2-a59e-96a502746665.shtml


ROMA - Le società del trasporto pubblico locale sono sull'orlo del precipizio. Dal 2010 hanno perso mezzo miliardo all'anno di finanziamenti, e ormai molte di loro sono al limite della sopravvivenza, con bilanci dissestati, debiti da appianare, servizi a singhiozzo, carrozzoni di personale difficile da ricollocare, indagini giudiziarie che le lambiscono o le travolgono. Tre società sono già fallite, in Campania. E l'Atac, l'azienda controllata dal Comune di Roma, travolta da 744 milioni di debiti, e con alle spalle uno scandalo con 8 indagati per 49 assunzioni sospette, ha il 40% degli autobus fermi. Ma una mossa devono darsela anche tutti gli altri.

IL PIANO - Le Regioni dovranno presentare entro ottobre un piano di riprogrammazione dei trasporti. Se non raggiungeranno obiettivi precisi, dal 2014 scatteranno le penalità: dalla quota che spetta a ciascuna Regione nel Fondo unico trasporti verrà sottratto un 10%, 500 milioni per il 2013. Un'altra batosta per le 800 aziende - 177 pubbliche e oltre 600 private - del settore, che ormai hanno «problemi significativi di bilancio e gestionale», come ha sottolineato mercoledì scorso Sergio Vetrella, coordinatore della conferenza delle Regioni, in audizione alla Camera. Rispetto al fabbisogno di 6,4 miliardi di euro, la dotazione del Fondo nazionale per il Tpl è di 4,9 miliardi di euro. Rimane scoperta una quota di 1,5 miliardi, che le Regioni possono compensare in due modi. La prima strada è il fondo perequativo Irap, alimentato dalle accise sulla benzina. Col paradosso che le Regioni più virtuose, dove gli autobus funzionano meglio e quindi si consuma meno benzina, sono quelle con il fondo meno ricco. La seconda possibilità è l'integrazione delle Regioni: ma nel 2013 molte non ce l'hanno fatta e ci sono stati tagli con punte del 30% nel Lazio, di oltre il 27% in Campania e in Molise e di circa il 15% in Liguria, Toscana e Veneto.

I NODI VENGONO AL PETTINE- «Il trasporto pubblico locale è in ginocchio: il 41% delle aziende ha i conti in rosso, rispetto al 32% del 2009, e il trend è in continuo aumento», sottolinea Marcello Panettoni, il presidente di Asstra, che raccoglie le società pubbliche di tpl, quelle che garantiscono il 95% del trasporto urbano ed il 75% del trasporto regionale e extraurbano. E allora si taglia il personale, che rappresenta il 60% dei costi (-2,46% la forza lavoro), si alzano i costi dei biglietti (+10,5%), crollano i passeggeri (-16%), e peggiora il servizio: con autobus vecchi in media 12 anni, costi più alti di manutenzione e crollo degli investimenti (da oltre 2,3 miliardi nel periodo 97-2001 ai 110 milioni del periodo 2012-2015), le nostre grandi città sono ultime in Europa. La crisi non aiuta: gli evasori, nella media nazionale al 19%, raggiungono picchi a Napoli (33%) e Palermo (50%). Senza dimenticare lo stallo sul contratto di lavoro, scaduto sei anni fa: le trattative si trascinano, di sciopero in sciopero.

RELAZIONI COMPLICATE- Quando il regolatore è il regolato, le cose si complicano. I Comuni assegnano le risorse alle aziende di trasporto, ma sono anche coloro che fanno i bandi di gara e al contempo controllano l'azienda di trasporto pubblico locale. L'Autorità dei trasporti appena istituita dovrebbe mettere fine a questi piccoli monopoli locali che, secondo una stima, comportano due miliardi di euro di costi aggiuntivi per il Tpl. Intanto, però, il Paese è pieno di situazioni ambigue. Nel Comune di Potenza il servizio è gestito da Cotrab, il Consorzio trasporti aziende Basilicata. Il consorzio è in carica dal 2005: doveva trattarsi di una soluzione temporanea, ma il Comune ha prorogato il contratto di servizio fino a che non sarà in grado di definire una gara pluriennale. L'iter non si è ancora concluso, e di anno in anno Cotrab, che conta 80 lavoratori a tempo indeterminato, assume 150 interinali per far fronte al lavoro. «Tutti i contratti dovranno essere adeguati ai costi standard, quindi non possiamo fare una gara che rischia di essere invalidata il giorno dopo», fanno sapere da SAT, la società controllata al 51% dal Comune a cui il Comune stesso ha affidato la mobilità. Ma intanto fioccano le polemiche: «Cotrab è un esempio di clientelismo: spende 14 milioni di euro all'anno e il Comune paga i compensi con fatture a piè di lista, per un servizio di scarsissima qualità», dice il segretario provinciale di Faisa Cisal, Donato Colangelo. «Questa denuncia risente di vicende personali- minimizza il sindaco di Potenza Vito Santarsiero-. Paghiamo tanto perché le scale mobili sono gratuite».

BILANCI IN PERDITA - Sta invece ancora cercando di districare la situazione Giuseppe Modica, che da qualche mese è stato chiamato a gestire la gatta da pelare dell'Amat, la società di Tpl di Palermo, che nonostante un contratto di servizio di oltre 51 milioni col Comune, ha 9 milioni e mezzo di passivo, utenti infuriati, autobus di dieci anni e un fardello di 1800 lavoratori: «È chiaro che il personale in una struttura pubblica nasce nel corso degli anni con le più varie procedure e motivazioni», dice rammaricato. L'Amat è stata gestita in maniera clientelare? «Probabilmente certe cose si potevano fare in maniera diversa, le aziende pubbliche scontano il peccato originale. Ma la chiave adesso è riorganizzare, soprattutto l'officina», conclude armato di buona volontà. La stessa che tocca sfoderare a Vincenzo Fidardo, il direttore dell'Atam di Reggio Calabria che sta cercando di risollevare le sorti dell'azienda - l'ultimo bilancio è in perdita di oltre un milione e mezzo - con ampi ricorsi alla cassa integrazione a rotazione per i 350 dipendenti, dopo che l'ex amministratore unico Demetrio Arena l'ha lasciata nei debiti per andare a fare il sindaco della città: scelta infelice, visto che il consiglio comunale è stato commissariato a ottobre 2012, sotto la sua gestione, per contiguità mafiosa.

MEGLIO PRIVATIZZARE?
Tre milioni e 900 mila euro abbondanti di utile, frutto della vendita dei bus che per contratto vengono ogni anno sostituiti con altri nuovi di zecca. E i soci che percepiranno un sostanzioso dividendo, di 110 euro per azione. Trieste trasporti ( al 60,06% dell'Amt, la srl controllata dal Comune di Trieste in liquidazione) è una storia di successo? Ni. I sindacati si chiedono: «Perché la società distribuisce gli utili e non colma invece con questi i tagli alle corse, salvando i 35 esuberi di personale?». «Non si può - rispondono all'unisono azienda e Comune - quei soldi servono al Comune per raggiungere il pareggio di bilancio». Il pareggio, eccolo il richiamo che spinge verso i privati: anche il Comune di Torino ci sta provando. Ma tra una discussione con la maggioranza e un rimpasto di giunta, le procedure per mettere in vendita il 49% del ramo trasporto di GTT si sono arenate. E forse è tardi per chiudere entro l'anno e incassare quei 70-80 milioni utili a mettere in sicurezza i conti della città. La società è in attivo, nonostante il taglio delle risorse (-13,6 milioni) e la crescita dei costi (+21,5 milioni). Forse i conti tornano anche grazie all'efficienza forzata dei suoi autisti? Viene da chiederselo, visto che l'ex amministratore delegato di GTT è indagato perché, secondo i sindacati, avrebbe sanzionato i dipendenti sulla base di filmati del sistema di sicurezza.

I RITOCCHI- Sulla spinta dell'emergenza, negli ultimi due anni i biglietti sono aumentati a Roma, Milano, Torino, Trieste. Ma anche a Napoli, Bari, Genova, Reggio Calabria, Venezia, ci sono stati ritocchini all'insù, dai dieci ai venti centesimi. E ce ne potrebbero essere altri. A Milano, dove l'Atm gestisce un colosso da oltre 9 mila dipendenti, un milione di viaggiatori, e un contratto di servizio col Comune da 700 milioni, si sta pensando di aumentare l'abbonamento mensile, che è fermo da 12 anni a 30 euro al mese. E a chi rileva che non ce n'è bisogno, visto che l'azienda chiude dal 2001 il bilancio in attivo, l'Atm replica di aver dovuto sopportare sacrifici duri sui costi. Anche a Bologna stanno tentando di ritoccare il biglietto, da 1,20 a 1,30, mentre si annuncia un taglio delle corse: una scelta che sta sollevando il polverone contro la TPER, la partecipata di Regione, Comune e Provincia, nata il 1° febbraio 2012 dalla fusione della divisione trasporti di Atc con Ferrovie Emilia Romagna. Ma è probabile che la manovra passerà indenne, visti i conti dell'azienda, che ha chiuso il 2012 con una perdita di 8,9 milioni di euro, e soprattutto l'ambizione di diventare un gestore unico regionale. Come in Umbria, la sola ad aver accorpato il servizio, evitando la dispendiosa frammentazione: l'88% delle aziende ha meno di 100 dipendenti.

L'EQUILIBRIO DEI CONTI- C'è chi invece, per risparmiare, sceglie di tagliare. Come l'Amt di Genova, che sta usando cassa integrazione e contratti di solidarietà per i suoi 2300 lavoratori per provare a mantenere il delicatissimo punto di equilibrio. «Che al più piccolo stormir di fronde può crollare -sottolinea l'ad Livio Ravera - Abbiamo un capitale sociale di appena 12 milioni con un contratto di servizio di 23 milioni per la parte comunale e 67 per quella regionale». Anche l'Amtab di Bari, che deve ancora chiudere il bilancio 2012, se la caverà a fatica con qualche decina di migliaia di utili. «Stiamo tagliando sulle lavorazioni esterne, sulla manutenzione, sulle riparazioni, sulle consulenze, sulle assicurazioni», dice il presidente Tobia Binetti. Tempo di risparmi anche ad Actv, la spa del Comune di Venezia: riportare gli autobus nelle officine interne e far lavorare anche gli autisti inidonei sono due degli strumenti della spending review che solo nel 2012 ha portato a 6,7 milioni di risparmi, e che dovrebbe far tornare i conti dell'azienda (in perdita quest'anno di 17 milioni) in pareggio entro il 2016. Ataf, la società che opera a Firenze, sta sforbiciando senza pietà: alla pubblicazione della gara, nella primavera del 2012, che ha assegnato la società a una cordata composta al 70% da Busitalia Sita Nord (Ferrovie dello Stato italiane) e per la rimanente quota a due operatori privati (25% CAP di Prato e 5% Autoguidovie di Milano), i dipendenti erano 1250. Oggi sono 1100. Secondo il piano industriale, dovranno diventare 1000. Ma i sindacati borbottano. E ricordano la buonuscita che l'azienda di trasporti ha dato ad alcuni ex dirigenti tra il 2001 e il 2008, vicenda sulla quale indaga la Guardia di finanza. Il danno erariale ammonterebbe a oltre un milione di euro.


Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: maurelio79 - Agosto 12, 2013, 05:09:29 pm
[STAFF: questi contributi vengono da

bici e treni: quale futuro?
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=6025.0


]

E' un piacere parlare con te GIP.
Ma che pessimismo! Qui si tratta solo di dire le cose come stanno! io penso che le cose in Italia non cambieranno praticamente mai, perchè tutto dipende dalla mentalità e la mentalità italiana è quella che è: me ne fotto degli altri, l'importante è che io sto bene, ho la mia casetta, la mia macchinetta, il mio cellulare figo, la sera vado in piazza erbe a bermi lo "spriss" e di tutto il resto me ne fotto.

Dove si vuole arrivare con questa mentalità?? E' possibile che nel 2013 mi devo sentir dire che il bus è un mezzo da "negri"??? Vabbè che sto a VR, probabilmente una delle città più razziste, però......
Non fraintendetemi, VR è una città stupenda e ovviamente non tutta la gente la ragiona così, ma una buona percentuale si e a me basta che il 5% faccia questi discorsi per capire che non si andrà avanti.

Forse sono uscito un pò dal seminato, ma questo discorso per far capire che se all'italiano non frega nulla del trasporto pubblico perchè tanto ha il SUV, come possiamo pensare di migliorarlo?
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Settembre 24, 2013, 11:20:53 pm
i contributi successivi sono stati dirottati in

nei locali con la pieghevole
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=144.0
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Ottobre 03, 2013, 06:11:43 pm
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ciclisti contro resto del mondo? il lato oscuro della pedalata.
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=246

;)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 16, 2013, 11:54:04 am
i contributi successivi sono stati dirottati in

bici e regolamenti di condominio
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=7068
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: sim1 - Settembre 26, 2014, 11:06:29 am
Buongiorno a tutti.

Questa non è la mia idea di mobilità sostenibile. Ennesimo progetto fatto solo per ideologia e non con finalità ecologiche. La stupidità non ha mai fine.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_26/cairoli-maxi-magnolia-sacrificata-bici-mille-firme-contro-taglio-5673a830-454b-11e4-ab4c-37ed8d8aa9c2.shtml
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 15, 2014, 07:46:56 pm
i contributi successivi sono stati dirottati in

piste ciclabili: problemi, opportunità, inchieste, articoli, ...
https://www.bicipieghevoli.net/index.php?topic=685

:)
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Marzo 28, 2017, 07:34:06 pm
Contrordine, costruire strade non è più conveniente

da laRepubblica (http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2017/03/23/news/contrordine_costruire_strade_non_e_piu_conveniente_scoraggiano_gli_spostamenti_-161217471/) del 23 marzo 2017

Secondo i dati della ricerca inglese sarebbero controproducenti per lo sviluppo sociale e della qualità della vita. Soprattutto considerando che da qui a 20 anni le auto a guida autonoma saranno le regine del traffico.

Costruire strade non conviene più come un tempo. Secondo un report redatto dai consulenti britannici della Campaign to Protect Rural England, la creazione di nuove vie di percorrenza non solo produce incidenti, ma danneggia la campagna e scoraggia le persone dall'uscire e passare del tempo all'aria aperta, magari camminando o andando in bicicletta. Le strade, stando ai dati raccolti dall'indagine "The End of the Road", sarebbero insomma controproducenti per lo sviluppo sociale e della qualità della vita, e quindi anche economico.

....
Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Luglio 17, 2017, 02:17:50 pm
Autostrade: dagli USA all’Italia, la lezione non si impara
da bikeitalia del 7 lug 2017 (http://www.bikeitalia.it/2017/07/07/autostrade-dagli-usa-allitalia-la-lezione-non-si-impara/)

Titolo: la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: NessunConfine - Agosto 11, 2017, 11:44:20 am
L’auto elettrica scatena la corsa al litio e al cobalto

"Scarse, costose, estratte con metodi inquinanti e in Paesi che calpestano i diritti umani. Le materie prime dell’auto elettrica rischiano di riproporre gli stessi problemi del petrolio. I primi segnali di allarme hanno cominciato a suonare, sia per il litio, sia – in modo ancora più forte – per il cobalto."

Fonte: http://amp.ilsole24ore.com/pagina/AE5RcTAC
Titolo: Re:la mobilità insostenibile (luoghi comuni e cattive prassi, pieghevole e non).
Inserito da: occhio.nero - Dicembre 08, 2017, 07:43:39 am
Italia fra i paesi più pigri? Colpa di cattive abitudini e delle nostre città
Il nostro tredicesimo posto secondo una nuova ricerca non dimostra solo scarsa propensione all’attività fisica ma anche una cattiva progettazione delle nostre città
(14 luglio 2017, wired (https://www.wired.it/lifestyle/salute/2017/07/14/italia-fra-paesi-piu-pigri-ricerca/))